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Mormegil

Guerra di Siria e situazione mediorientale: news e commenti

Post in rilievo

.giornale fonte : Al Manar tv .

 

Le forze aeree irachene hanno individuato e colpito un nascondiglio dei membri dell’ISIS (Daesh in arabo) nel settore occidentale della città di Mosul, dove sono morti alcuni degli alti comandanti terroristi, indentificati come cittadini sauditi, si tratta di

Abdulá al-Hayyaf,

Jaled Mohamad Haza al-Shemary ,

e Abdelrahman Mohamad Murad.

 

Secondo il comando iracheno, erano esattamente quelli che dirigevano le operazioni del Daesh su Mosul ed erano collegati con un comando esterno satellitare che si presume sia in Arabia Saudita.

Ennesima prova del coinvolgimento dell’Arabia Saudita nel coordinamento dei gruppi terroristi in Iraq ed in Siria.

Da notare che l’Arabia Saudita dovrebbe far parte ( ufficialmente ) della coalizione " antiterrorista " ( .ghgh ) diretta dagli USA che è stata più volte accusata dalle autorità irachene di aver favorito il rifornimento di armi e munizioni ai gruppi del Daesh.

 

Nello stesso giorno i media iracheni hanno informato della liberazione avvenuta di altri quattro quartieri ad ovest di Mosul che erano sotto il controllo dei terroristi.

Inoltre le unità d’elite delle forze irachene hanno espulso gli estremisti dal distretto di Al-Sanaie, ubicato alle foci del fiume Tigri, che divide Mosul ed hanno innalzato la bandiera nazionale sugli edifici della zona.

L’offensiva delle forze irachene si concentra nel settore centrale della città per snidare le ultime sacche dei terroristi.

.................................. % .................................... % .................. % ..........

Forze-popolari-sciite-3.jpg?resize=300%2C191

Forze popolari sciite di Hashid al Shaabi

 

Dall’altro lato di Mosul ........,

nella città di Cardagli, provincia di Salahuddin, i combattenti delle Unità Popolari (Hashid al-Shaabi ), formazioni sciite, hanno frustrato un tentativo di infiltrazione dei terroristi.

 

Ali al Husseini, portavoce delle forze di Hashid al Shaabi nel nord dell’ Iraq,

ha riferito alla Tv locale , Al Sumariya, che i combattenti della milizia popolare hanno affrontato i gruppi takfiri ed adesso detengono il controllo dell’intera zona.

 

Da considerare che

alcuni ambienti del Congresso USA hanno fatto pressioni ultimamente sul Governo iracheno per far sciogliere e disarmare le forze di Hashid al Shaabi, milizie sciite addestrate da istruttori iraniani. Gli USA temono che queste forze sciite stiano esercitando " troppa influenza " nella condotta della guerra contro l’ISIS ed abbiano collegamenti troppo stretti con l’Iran, che l’Amministrazione USA non gradisce.

Vedi: US Calls on Iraq’s Abadi to Disband Hashd Al-Shaabi: MP

 

La richiesta di Washington è stata nettamente scartata dal governo iracheno... , visto che queste forze stanno fornendo un prezioso contributo nella lotta contro l’ISIS ed essendo la maggioranza della popolazione irachena, di confessione sciita, non si vede per quale motivo non debba esserci una formazione armata che protegge la stessa popolazione dagli attacchi dei terroristi wahabiti/salafiti, " ispirati " dall’Arabia Saudita (stretta alleata degli USA) e che difende il paese ed in particolare i " luoghi santi " per la religione sciita che si trovano nel sud dell’Iraq, come Karbala, che sono meta di pellegrinaggio da ogni parte del mondo-arabo e iraniano e che sono stati oggetto di attentati terroristici.

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.giornale fonte : Al Manar tv .

 

Le forze aeree irachene hanno individuato e colpito un nascondiglio dei membri dell’ISIS (Daesh in arabo) nel settore occidentale della città di Mosul, dove sono morti alcuni degli alti comandanti terroristi, indentificati come cittadini sauditi, si tratta di

Abdulá al-Hayyaf,

Jaled Mohamad Haza al-Shemary ,

e Abdelrahman Mohamad Murad.

 

Secondo il comando iracheno, erano esattamente quelli che dirigevano le operazioni del Daesh su Mosul ed erano collegati con un comando esterno satellitare che si presume sia in Arabia Saudita.

Ennesima prova del coinvolgimento dell’Arabia Saudita nel coordinamento dei gruppi terroristi in Iraq ed in Siria.

Da notare che l’Arabia Saudita dovrebbe far parte ( ufficialmente ) della coalizione " antiterrorista " ( .ghgh ) diretta dagli USA che è stata più volte accusata dalle autorità irachene di aver favorito il rifornimento di armi e munizioni ai gruppi del Daesh.

 

Nello stesso giorno i media iracheni hanno informato della liberazione avvenuta di altri quattro quartieri ad ovest di Mosul che erano sotto il controllo dei terroristi.

Inoltre le unità d’elite delle forze irachene hanno espulso gli estremisti dal distretto di Al-Sanaie, ubicato alle foci del fiume Tigri, che divide Mosul ed hanno innalzato la bandiera nazionale sugli edifici della zona.

L’offensiva delle forze irachene si concentra nel settore centrale della città per snidare le ultime sacche dei terroristi.

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Forze-popolari-sciite-3.jpg?resize=300%2C191

Forze popolari sciite di Hashid al Shaabi

 

Dall’altro lato di Mosul ........,

nella città di Cardagli, provincia di Salahuddin, i combattenti delle Unità Popolari (Hashid al-Shaabi ), formazioni sciite, hanno frustrato un tentativo di infiltrazione dei terroristi.

 

Ali al Husseini, portavoce delle forze di Hashid al Shaabi nel nord dell’ Iraq,

ha riferito alla Tv locale , Al Sumariya, che i combattenti della milizia popolare hanno affrontato i gruppi takfiri ed adesso detengono il controllo dell’intera zona.

 

Da considerare che

alcuni ambienti del Congresso USA hanno fatto pressioni ultimamente sul Governo iracheno per far sciogliere e disarmare le forze di Hashid al Shaabi, milizie sciite addestrate da istruttori iraniani. Gli USA temono che queste forze sciite stiano esercitando " troppa influenza " nella condotta della guerra contro l’ISIS ed abbiano collegamenti troppo stretti con l’Iran, che l’Amministrazione USA non gradisce.

Vedi: US Calls on Iraq’s Abadi to Disband Hashd Al-Shaabi: MP

 

La richiesta di Washington è stata nettamente scartata dal governo iracheno... , visto che queste forze stanno fornendo un prezioso contributo nella lotta contro l’ISIS ed essendo la maggioranza della popolazione irachena, di confessione sciita, non si vede per quale motivo non debba esserci una formazione armata che protegge la stessa popolazione dagli attacchi dei terroristi wahabiti/salafiti, " ispirati " dall’Arabia Saudita (stretta alleata degli USA) e che difende il paese ed in particolare i " luoghi santi " per la religione sciita che si trovano nel sud dell’Iraq, come Karbala, che sono meta di pellegrinaggio da ogni parte del mondo-arabo e iraniano e che sono stati oggetto di attentati terroristici.

 

Guarda che se un cittadino saudita va a combattere per l'Isis e con un telefono satellitare parla con un altro cittadino saudita in Arabia non vuol dire che è coinvolto il governo saudita!

Ti ho spiegato più volte che in Arabia i simpatizzanti di Alqaeda/Isis sono OPPOSITORI del regime, come lo sono in Giordania, in Egitto, in Tunisia, in Marocco, ecc. L'Arabia è la culla del wahhabismo, su quello non ci sono dubbi, ma è un wahhabismo "addomesticato" dalla politica, pragmatico, un wahhabismo in cui nel 91 il gran mufti del regno (e probabilmente uno dei più importanti teologi del wahhabismo nella storia), cioè Abdel Aziz Ibn Baz, arrivò ad appoggiare l'alleanza con gli "infedeli" americani per combattere i "fedeli" iracheni (Saddam), tanto che la cosa destò tantissimo scalpore nel regno visto che fino a quel momento ai sauditi gli avevano sempre detto che nell'Islam (nella lettura wahhabita) un musulmano non si può MAI alleare con un "infedele" e combattere insieme contro un altro musulmano!

Per l'Isis e compagnia bella i Saud e i loro teologi, pur essendo wahhabiti come loro all'origine, sono comunque degli apostati, sono finti musulmani che piegano l'Islam alle loro esigenze politiche ed economiche, ecc. Ecco perché i Saud NON finanziano gente come l'Isis, perché sarebbe un suicidio politico! Che poi in Arabia (e non solo) ci siano privati, più o meno numerosi, più o meno facoltosi, che fanno arrivare il loro sostegno finanziario (e non solo) all'Isis è un altro discorso.

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Guarda che se un cittadino saudita va a combattere per l'Isis e con un telefono satellitare parla con un altro cittadino saudita in Arabia non vuol dire che è coinvolto il governo saudita!

Ti ho spiegato più volte che in Arabia i simpatizzanti di Alqaeda/Isis sono OPPOSITORI del regime,

 

 

Per l'Isis e compagnia bella i Saud e i loro teologi, pur essendo wahhabiti come loro all'origine, sono comunque degli apostati, sono finti musulmani che piegano l'Islam alle loro esigenze politiche ed economiche, ecc.

 

Ecco perché i Saud NON finanziano gente come l'Isis, perché sarebbe un suicidio politico! Che poi in Arabia (e non solo) ci siano privati, più o meno numerosi, più o meno facoltosi, che fanno arrivare il loro sostegno finanziario (e non solo) all'Isis è un altro discorso.

 

.uhm Sì ... , ma adesso vallo a spiegare agli ufficiali irakeni !!! .ghgh o pensi ancora che l'IS o Daesh , ( detto " isis " solo da Noi ) , si sovvenzioni con le donazioni ed i rapimenti ??

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.uhm Sì ... , ma adesso vallo a spiegare agli ufficiali irakeni !!! .ghgh o pensi ancora che l'IS o Daesh , ( detto " isis " solo da Noi ) , si sovvenzioni con le donazioni ed i rapimenti ??

 

Inizialmente è stato sicuramente sovvenzionato con le donazioni e ci sono diversi documentari che ne hanno parlato, mostrandoti le triangolazioni bancarie (anche interne alla Siria) che di fatto facevano scomparire ogni traccia, visto che nel mondo islamico queste donazioni ammontano a DECINE DI MILIARDI annui in quanto la zakat (ovvero il terzo pilastro dell'Islam che consiste nel donare il 2,5% dei propri risparmi ai poveri) la fanno centinaia di milioni di persone. E non c'è un ente governativo che si occupa della raccolta, sono tutte associazioni private, tipo ONG. Ovvero io dono alla fondazione X, tizio alla Y, ecc, tutte associazioni che si occupano di "raccolta e distribuzione della zakat". Ed è stato provato per esempio che alcune finanziavano Alqaeda e furono chiuse. Quindi il discorso è sempre quello, controlli o no arriverà sempre qualcosa ai movimenti estremisti, perché controllare un fenomeno così capillare, che si fa di fatto di casa in casa, senza vie ufficiali, è sostanzialmente impossibile.

P.S: se l'Isis/Alqaeda hanno legami con il governo saudita mi puoi gentilmente spiegare perché hanno tentato di uccidere, negli ultimi 15 anni, quasi tutti i pezzi grossi della catena dell'anti-terrorismo saudita? Dal ministro degli interni al capo dei servizi segreti, ecc? Certo se poi le tue fonti sono Al Manar (ovvero la TV ufficiale degli Hezbollah) non è che ti diranno cose carine sui sauditi, visto che l'Arabia li considera un movimento terrorista!

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Inizialmente è stato sicuramente sovvenzionato con le donazioni e ci sono diversi documentari che ne hanno parlato, mostrandoti le triangolazioni bancarie (anche interne alla Siria) che di fatto facevano scomparire ogni traccia, visto che nel mondo islamico queste donazioni ammontano a DECINE DI MILIARDI annui in quanto la zakat (ovvero il terzo pilastro dell'Islam che consiste nel donare il 2,5% dei propri risparmi ai poveri) la fanno centinaia di milioni di persone.

.... ecc. , ecc. perché controllare un fenomeno così capillare, che si fa di fatto di casa in casa, senza vie ufficiali, è sostanzialmente impossibile.

P.S: se l'Isis/Alqaeda hanno legami con il governo saudita mi puoi gentilmente spiegare perché hanno tentato di uccidere, negli ultimi 15 anni, quasi tutti i pezzi grossi della catena dell'anti-terrorismo saudita? Dal ministro degli interni al capo dei servizi segreti, ecc? Certo se poi le tue fonti sono Al Manar (ovvero la TV ufficiale degli Hezbollah) non è che ti diranno cose carine sui sauditi, visto che l'Arabia li considera un movimento terrorista!

 

Se gli organi ufficiali Irakeni dicono che erano cittadini sauditi e probabilmente finanziati da qualche sceicco arabo sarà vero ( almeno così penso ) , non vedo il motivo/l'interesse del perchè devono dire una cosa per un'altra .

 

Per le donazioni ..... non mi hai convinto ( per fare una guerra , se non hai qualche sceicco-petroliere che Ti fa da garante , che compra le armi dalle multinazionali , i migliaia di suv della Toyota , che ti organizza la logistica e gli ufficiali , ecc. , ecc. , non vai da nessuna parte : La Guerra è una cosa "seria " , non è come organizzare una festa dell'Unità ... per dire )

 

Poi per gli attentati non posso risponderTi , al limite posso dire : anche le organizzazioni mafiose alcune volte non si mettono d'accordo come spartirsi il territorio e si fanno guerra tra loro ( ma le faccende tra i gruppi estremisti-jihadisti & non , in Medio Oriente , sono talmente complicate che non ci/si capisce mai niente ... è peggio della politica italiota ) .ok

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Se gli organi ufficiali Irakeni dicono che erano cittadini sauditi e probabilmente finanziati da qualche sceicco arabo sarà vero ( almeno così penso ) , non vedo il motivo/l'interesse del perchè devono dire una cosa per un'altra .

 

Per le donazioni ..... non mi hai convinto ( per fare una guerra , se non hai qualche sceicco-petroliere che Ti fa da garante , che compra le armi dalle multinazionali , i migliaia di suv della Toyota , che ti organizza la logistica e gli ufficiali , ecc. , ecc. , non vai da nessuna parte : La Guerra è una cosa "seria " , non è come organizzare una festa dell'Unità ... per dire )

 

Poi per gli attentati non posso risponderTi , al limite posso dire : anche le organizzazioni mafiose alcune volte non si mettono d'accordo come spartirsi il territorio e si fanno guerra tra loro ( ma le faccende tra i gruppi estremisti-jihadisti & non , in Medio Oriente , sono talmente complicate che non ci/si capisce mai niente ... è peggio della politica italiota ) .ok

 

Il problema è che confondi ciò che è governo con ciò che è società. Nella società saudita SICURAMENTE l'Isis ha dei simpatizzanti, credo più che in altri paesi, perché ideologicamente la società saudita è quella più vicina a ciò che professa l'Isis. Che poi negli ultimi 2 anni, cioè da quando l'Isis ha iniziato a colpire anche dentro l'Arabia, la loro popolarità sia andata a scemare è altrettanto palese. Il punto è la distinzione società/governo. Se uno ti dice "gli italiani stanno con Putin" è una cosa, se ti dice "il governo italiano sta con Putin" è altra cosa. In Arabia ci sono un sacco di milionari/miliardari, mica solo la famiglia reale ha i soldi. La famiglia Bin Laden è di suo, per dire, una delle famiglie più ricche dell'Arabia, è come dire gli Agnelli in Italia, questo non vuol dire che rappresentano il governo. Inoltre nel caso dell'Isis si sottovaluta enormemente il finanziamento INTERNO, ovvero quello che proviene dai sunniti iracheni e siriani, anche tra loro ci sono tribù ricchissime. Se riesco a stringere alleanze con i Dulaimi, per fare un esempio, tribù più importante della zona di Al Anbar, che conta almeno 3-4 MILIONI di persone in Iraq (più altri nelle nazioni limitrofe), il cui sceicco (che altro non è che il capo/saggio della tribù, non è un titolo governativo) gira praticamente come un capo di stato con una scorta di decine di auto, capisci che ho trovato finanziamenti immensi? L'Isis ha lavorato molto su questo aspetto inizialmente, di fatto ha ingannato molte zone sunnite di Iraq e Siria, ergendosi a "difensore" dei sunniti contro gli sciiti e gli americani, ovvero i due "nemici" che avevano tolto il potere ai sunniti, salvo rivelare solo anni dopo le loro reali intenzioni e il loro progetto, quando avevano il controllo del territorio e delle sue risorse. E per tenerseli buoni ha sicuramente agito in modo da far sentire "padroni a casa loro" gli iracheni sunniti, dopo che per anni si erano sentiti sostanzialmente sotto colonizzazione americana/iraniana.

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Trump con un camion del Servizio di Prosciugamento Palude .

Il Mostro ( mentre i cialtroni della politica americana sguazzano minacciosi ) lo ferma e dice : " Che diavolo pensi di fare !!! " .ghgh

 

 

Con l'introduzione di nuove sanzioni contro le Agenzie Russe che collaborano con Siria & Iran ,

i Poteri Forti USA hanno dimostrato di essere ... proprio forti .

Dopo la fine del l'euforia post-elettorale associata con la sconfitta di Clinton ed i globalisti,

gli USA cercano di ritornare alla vecchia politica Clintoniana-Obamiana indipendentemente dalle intenzioni del Presidente .

 

Poco prima dell'Estate è stato programmato un incontro ufficiale tra Trump e Putin , dove i 2 premier dovrebbero trovare un accordo pacifico sulla politica estera .

Se Trump non avrà il "permesso" di incontrare Putin , allora ci sarà un incontro tra Tillerson e Lavrov ( così dicono i media americani )

Le ragioni di questo ritardo dell'incontro con Putin si trovano nei problemi di Trump,

che sta vivendo forti pressioni da gran parte dell'establishment americano, che si oppone alla normalizzazione delle relazioni con la Russia.

Questo ha già portato/costretto alla inibizione di una serie di iniziative interne ed esterne del governo-Trump, oltre che ad una serie di accuse reciproche.

 

Il problema è che gran parte dell'establishment militare & politico americano è preoccupato per la conservazione della egemonia degli Stati Uniti .

La risposta stessa associata alla conclusione di alcune transazioni eque con la Russia , implica che Washington riconosce/riconoscerebbe il mutato ruolo della Russia nel Mondo e in tal modo indebolisce la propria egemonia , che in precedenza era basata sul principio "... ci sono gli Stati Uniti e ci sono tutti gli altri. " (tradotto : io sono io e voi non siete un c....) .

Le idee di Trump circa l'accordo con la Russia, già inizialmente minata nella fase della campagna elettorale è stata più volte sottoposta a ostruzione sia dal campo democratico e sia dal campo repubblicano.

La motivazione dell'establishment su Trump in questa materia è abbastanza semplice

- non si può semplicemente andare e abbandonare la leadership, il nuovo presidente DEVE fare attenzione nella conservazione dell'egemonia amerikana (come ha promesso Clinton & c. ). -

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9h2t69.jpg

 

In giro sul web ho trovato questa foto, sembra banale ma fa molto riflettere.

Vorrei porre una domanda su entrambe le discussioni che parlano di sbarchi e guerre.

Ognuno dovrebbe pensare come si comporterebbe vivendo in entrambe le parti della foto.

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Beh,diciamo che il posto di destra non esiste .ghgh

Sicuro?

In Italia siamo già sulla parte destra.

Sicuramente non tutti hanno una villa, ma quasi tutti hanno una casa.

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Fantastico il deep state-mostro di palude, lo assimilerei all'uomo artificiale del Leviatano sefz

 

Che poi questi "deep state" hanno un sacco di fan in tutto il mondo!

Negli ultimi 5 anni tutti quello che accade nel mondo arabo a leggere ciò che scrivono gli arabi sui social è colpa del "deep state" (che ovviamente è alleato degli altri "deep state" del mondo). Peccato che questi dei deep state devono mettersi un po' d'accordo. Per i "deepsteisti" egiziani pro-Morsi il "deep state" egiziano-americano ha abbattuto Morsi e messo Sisi al potere, per i "deepsteisti" occidentali (e i sostenitori egiziani di Sisi) è il contrario, il deep state era quello che aveva abbattuto Mubarak e fatto arrivare Morsi al potere per distruggere l'Egitto!

Insomma, è un bel casino! :d

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Sicuro?

In Italia siamo già sulla parte destra.

Sicuramente non tutti hanno una villa, ma quasi tutti hanno una casa.

 

Eh,sicuramente stiamo meglio di loro.Ma il fatto che quasi tutti abbiano una casa(oddio,per i giovani sarà un miraggio probabilmente) non vuol dire che possano venire tutti qui.Anche perchè siamo l'Unione Europea,non l'unione euro-afro-araba.

Non ancora almeno .ghgh

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NEWS_262809.jpg

 

.giornale BEIRUT (Libano) - La riunione della coalizione anti-Daesh a Washington, il 22-23 marzo, è andata piuttosto male.

Se apparentemente i 68 membri hanno riaffermato il loro impegno nella lotta contro questa organizzazione, in realtà hanno manifestato le loro divisioni. .help

 

Mentre Washington moltiplica i segnali che confermano la sua intenzione di distruggere Daesh,

i britannici e i francesi, seguiti da alcuni Ministeri della "Difesa " europei, stanno pensando di andare da soli.

 

Londra e Parigi hanno coordinato l'attacco a Damasco e Hama per costringere l'esercito arabo Siriano ad andare a difenderle e quindi a indebolire la sua presenza intorno a Raqqa.

Gli europei sperano di organizzare la fuga dei jihadisti verso il confine Turco.

 

Il segretario di Stato statunitense, Rex Tillerson, ha ribadito l'impegno del presidente Trump davanti al Congresso volto a distruggere Daesh e non più a ridurlo come sosteneva l'amministrazione Obama.

In tal modo, senza discussione ha messo i membri della Coalizione davanti al fatto compiuto.

 

Primo problema:

in che modo gli europei in generale, e i britannici in particolare, potranno salvare i loro jihadisti, se non si tratta più di spostarli, bensì di sopprimerli ???

Rex Tillerson, e il primo ministro iracheno, Haider al-Abadi, hanno riferito in merito alla battaglia di Mosul.

Nonostante gli encomi per il buon lavoro, risulta evidente a tutti gli esperti militari che non sarà terminato prima di tre lunghi mesi.

Oltre tutto , quasi ogni famiglia ha un proprio membro impegnato in Daesh.

Poi , ci sarà il problema Raqqa , dove la situazione sembra più semplice , conviene prioritariamente tagliare i loro rifornimenti e poi separarli dalla popolazione siriana.

 

Secondo problema:

l'esercito degli Stati Uniti deve ancora ottenere il permesso del Congresso, poi di Damasco,

per schierarsi in territorio siriano.

I generali James Mattis (segretario alla Difesa) e John Dunford (capo dello stato maggiore congiunto) hanno cercato di convincere i parlamentari... , ma non hanno ancora partita vinta. Occorrerà , poi , negoziare con Damasco e, dunque, chiarire ciò che deve essere chiarito.

 

Alla domanda degli europei su quel che Washington avrebbe fatto di Raqqa una volta liberata,

Rex Tillerson ha risposto che vi avrebbe , ovviamente , fatto tornare la popolazione sfollata o rifugiata.

Gli europei hanno concluso che essendo questa popolazione straordinariamente favorevole a Damasco, Washington intendesse restituire questo territorio alla Repubblica Araba Siriana.

 

Nel prendere la parola, il ministro degli esteri portoghese, Augusto Santos Silva, ha sottolineato che la proposta andava in direzione contraria rispetto a quanto era stato deciso in precedenza.

- " Gli europei hanno il dovere morale " - , ha sottolineato, di proseguire i loro sforzi per la protezione nei confronti dei profughi fuggiti dalla " dittatura sanguinaria " .

Orbene, anche una volta liberata, Raqqa non sarà una zona sicura, poiché l'Esercito Arabo Siriano sarebbe peggio di Daesh.... bah

 

La scelta fatta dagli europei di affidare questo intervento al Portogallo non è neutra.

A.S.Silva è "amico di merende " dell'attuale Segretario Generale dell'ONU: António Guterres...(ex Alto Commissario per i rifugiati ) rinomato guerrafondaio .doh !! Ad es. : Era stato anche presidente " dell'Internazionale Socialista " , un'organizzazione interamente controllata da Hillary Clinton e Madeleine Albright.

In breve, è la fotocopia di guerrafondai tipo : Jeffrey Feltman/Samanta Power/ecc. ( amministrazione Obama ) all'Onu e del clan bellicista ((.... ex "proconsole americano" in Libano, Jeffrey Feltman, preparò la " Primavera araba " : si tratterà di rovesciare i regimi laici arabi (Tunisia, Egitto, Libia, Siria e Algeria), alleati o meno degli Stati Uniti, e di mettere al potere i Fratelli Musulmani più affidabili .))

 

Terzo problema:

liberare Raqqa da Daesh, certo, ma, secondo gli europei, non per restituirla a Damasco. bah

 

Quarto problema : Idlib, città del nord della Siria .

infatti, grazie ad un accordo tra Ankara e Mosca, i gruppi qaedisti sotto l'ombrello di Hayat Tahrir al Sham (in cui è confluita anche Fatah al Sham, ex Jabhat al Nusra) si erano spostati con le armi e le loro famiglie durante l'ultima offensiva russo-siriana su Aleppo.

Tuttavia, Russia e Turchia - scrive l'analista Fehim Tastekin - hanno idee diverse su cosa fare di questi gruppi: Mosca ne promuove lo smantellamento, mentre Ankara preferirebbe inglobarli all'interno del Free Syrian Army per combattere gli stessi Curdi, e impedire la costituzione di un territorio curdo autonomo ai confini con la Turchia.

Secondo l'analista turco, sono in corso dei colloqui tra russi e curdi siriani su un possibile coordinamento nell'offensiva a Idlib contro Hayat Tahrir al Sham.

Le parti si sarebbero incontrate nella base di Hmeimim, vicino Latakia, per discutere operazioni congiunte sulla città del nord della Siria, divenuta ormai il centro operativo dei qaedisti. Dall'incontro sarebbe emersa la volontà di istituire una base russa nella città di Afrin, capitale del cantone omonimo, ora parte de facto della regione autonoma del Rojava.

I Curdi avrebbero però rigettato la richiesta russa di posizionarvi truppe del regime siriano. Quando la Russia e le truppe siriane apriranno il fronte di Idlib, gli scontri con le forze sostenute da Ankara potrebbero sconfinare fino alla stessa Afrin. Ufficiali delle YPG avrebbero anche declinato l'offerta statunitense di includere le forze curde irachene di Barzani nell'alleanza.

 

Secondo Tamer Osman, "il problema più grande sta nel destino di centinaia di migliaia di civili siriani che vivono a Idlib (150.000 abitanti prima della guerra, ndr), che stavolta non riusciranno a trovare un altro rifugio, visto che la città e i suoi sobborghi già ora sono oggetto di raid aerei siriani".

Potrebbe ripetersi dunque uno scenario già visto ad Aleppo est.

L'eventuale installazione di truppe russe ad Afrin potrebbe portare ad una situazione simile a quella sperimentata a Manbij, quando l'offensiva minacciata dai turchi fu impedita dalle forze statunitensi nel nord e da quelle russo-siriane nel sud.

 

. syria-idlib-hama-homs-map-2012-03-16.jpg

 

idlib.jpg

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Himmler a Muftì Gerusalemme,'lotta comune contro ebrei'

 

- La Germania nazista sarà a fianco degli arabi nella loro lotta in Palestina contro gli "ebrei intrusi": è il passaggio decisivo di un telegramma inviato nel 1943 dal capo delle SS e di tutte le polizie del Terzo Reich, Heinrich Himmler, al Gran Muftì di Gerusalemme, Amin al-Husseini, e riscoperto ora negli Archivi della Biblioteca nazionale di Israele. Scritto in tedesco, il telegramma - il cui testo era noto - conferma quanto già appurato nella storiografia su quel periodo, ma aggiunge un ulteriore tassello alle vicende storiche dell'epoca. "Fin dall'inizio il movimento nazionalsocialista della Grande Germania è stato il portabandiera della battaglia contro l'ebraismo mondiale. Per questa ragione - scrisse Himmler - segue da vicino la lotta degli arabi che cercano la libertà, particolarmente in Palestina, contro gli ebrei intrusi". Ma c'è un altro dettaglio che segna la particolarità del telegramma: la data, quella del 2 novembre. Lo stesso giorno di 26 anni prima, nel 1917, in piena Prima Guerra Mondiale, il ministro degli esteri inglese, Arthur James Balfour, assicurava a Lord Rothschild il sostegno della Corona Britannica per la nascita di un "focolare ebraico" in Palestina una volta sconfitto l'Impero Ottomano che regnava sulla regione da 400 anni. "La comune individuazione del nemico e la lotta contro di esso - scrisse ancora Himmler - sta creando una forte base tra la Germania e gli arabi in cerca di libertà in tutto il mondo. In questo spirito, sono lieto di augurarle, nell'anniversario della miserabile Dichiarazione Balfour, un caldo pensiero nella nostra continua lotta fino alla grande vittoria". Il Muftì già nel 1937 aveva però abbandonato la Palestina sotto Mandato inglese, inseguito da un ordine di cattura per la sanguinosa rivolta araba che colpì in larga prevalenza gli ebrei ma anche leader arabi dissidenti e ovviamente i rappresentanti inglesi. Dal Libano, al-Husseini, raggiunse l'Iraq per poi approdare prima in Italia, ricevuto da Benito Mussolini, e poi in Germania, dove si stabilì fino alla fine della guerra. Convinto sostenitore dell'alleanza tra movimento arabo e nazifascismo, il Muftì venne ricevuto da Hitler il 28 novembre del 1941 a Berlino in un colloquio che durò un'ora e un quarto e che servì a rinsaldare i comuni punti di vista. Il telegramma - che è stato esposto sul sito web della Biblioteca - è stato ritrovato in connessione con le celebrazioni per il prossimo anniversario, il 2 novembre, dei 100 anni della Dichiarazione Balfour. Chen Malul, responsabile del Dipartimento della Biblioteca, ha detto, citato dai media, che il telegramma ha fatto un giro vizioso prima di arrivare negli Archivi dell'istituzione. Alla fine della guerra, il documento - ha spiegato - fu sequestrato dall'esercito Usa per poi passare a un membro dell'Haganà, l'armata clandestina ebraica prima della nascita di Israele, che lo donò alla Biblioteca

 

http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2017/03/30/ansa-himmler-a-mufti-gerusalemmelotta-comune-contro-ebrei_8d5a077f-3ac1-440a-ab72-a8e60c0b21c8.html

 

il resto della storia è cosa nota. per fortuna i nazisti persero la guerra, e nel '47 venne siglata la famosa (e osteggiata) risoluzione onu.

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Himmler a Muftì Gerusalemme,'lotta comune contro ebrei'

 

- La Germania nazista sarà a fianco degli arabi nella loro lotta in Palestina contro gli "ebrei intrusi": è il passaggio decisivo di un telegramma inviato nel 1943 dal capo delle SS e di tutte le polizie del Terzo Reich, Heinrich Himmler, al Gran Muftì di Gerusalemme, Amin al-Husseini, e riscoperto ora negli Archivi della Biblioteca nazionale di Israele. Scritto in tedesco, il telegramma - il cui testo era noto - conferma quanto già appurato nella storiografia su quel periodo, ma aggiunge un ulteriore tassello alle vicende storiche dell'epoca. "Fin dall'inizio il movimento nazionalsocialista della Grande Germania è stato il portabandiera della battaglia contro l'ebraismo mondiale. Per questa ragione - scrisse Himmler - segue da vicino la lotta degli arabi che cercano la libertà, particolarmente in Palestina, contro gli ebrei intrusi". Ma c'è un altro dettaglio che segna la particolarità del telegramma: la data, quella del 2 novembre. Lo stesso giorno di 26 anni prima, nel 1917, in piena Prima Guerra Mondiale, il ministro degli esteri inglese, Arthur James Balfour, assicurava a Lord Rothschild il sostegno della Corona Britannica per la nascita di un "focolare ebraico" in Palestina una volta sconfitto l'Impero Ottomano che regnava sulla regione da 400 anni. "La comune individuazione del nemico e la lotta contro di esso - scrisse ancora Himmler - sta creando una forte base tra la Germania e gli arabi in cerca di libertà in tutto il mondo. In questo spirito, sono lieto di augurarle, nell'anniversario della miserabile Dichiarazione Balfour, un caldo pensiero nella nostra continua lotta fino alla grande vittoria". Il Muftì già nel 1937 aveva però abbandonato la Palestina sotto Mandato inglese, inseguito da un ordine di cattura per la sanguinosa rivolta araba che colpì in larga prevalenza gli ebrei ma anche leader arabi dissidenti e ovviamente i rappresentanti inglesi. Dal Libano, al-Husseini, raggiunse l'Iraq per poi approdare prima in Italia, ricevuto da Benito Mussolini, e poi in Germania, dove si stabilì fino alla fine della guerra. Convinto sostenitore dell'alleanza tra movimento arabo e nazifascismo, il Muftì venne ricevuto da Hitler il 28 novembre del 1941 a Berlino in un colloquio che durò un'ora e un quarto e che servì a rinsaldare i comuni punti di vista. Il telegramma - che è stato esposto sul sito web della Biblioteca - è stato ritrovato in connessione con le celebrazioni per il prossimo anniversario, il 2 novembre, dei 100 anni della Dichiarazione Balfour. Chen Malul, responsabile del Dipartimento della Biblioteca, ha detto, citato dai media, che il telegramma ha fatto un giro vizioso prima di arrivare negli Archivi dell'istituzione. Alla fine della guerra, il documento - ha spiegato - fu sequestrato dall'esercito Usa per poi passare a un membro dell'Haganà, l'armata clandestina ebraica prima della nascita di Israele, che lo donò alla Biblioteca

 

http://www.ansa.it/s...e60c0b21c8.html

 

il resto della storia è cosa nota. per fortuna i nazisti persero la guerra, e nel '47 venne siglata la famosa (e osteggiata) risoluzione onu.

 

Se qualcuno mi invade la terra con l'aiuto di X (la GB) cerco l'aiuto del nemico di X, ovvero la Germania. Si tratta dell'antichissimo e sempre valido "il nemico del mio nemico è un mio amico". Che poi qualche "studioso" odierno tenti di far passare Al Husseini come una specie di grande fan di Hitler e delle sue idee per disegnare i sionisti come vittime di un "pericoloso nazista" è un altro discorso!

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primo, la terra occupata dagli ebrei era di proprietà della gran bretagna, conquistata dall'impero ottomano nella prima guerra mondiale.

secondo, le sconfitte militari si pagano come le ha pagate l'italia, le ha pagate la germania e le ha pagate il giappone. a parti invertite sarebbe accaduto lo stesso.

terzo, non ho intenzione di cominciare discussioni kilometriche con te. ho postato l'articolo per discutere dell'argomento anche con altri utenti.

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primo, la terra occupata dagli ebrei era di proprietà della gran bretagna, conquistata dall'impero ottomano nella prima guerra mondiale.

secondo, le sconfitte militari si pagano come le ha pagate l'italia, le ha pagate la germania e le ha pagate il giappone. a parti invertite sarebbe accaduto lo stesso.

terzo, non ho intenzione di cominciare discussioni kilometriche con te. ho postato l'articolo per discutere dell'argomento anche con altri utenti.

 

Gli altri utenti non hanno il padre nato a Haifa e cacciato di casa dai sionisti, gliene frega il giusto di cosa facevano Al Husseini e altri per sopravvivere all'invasione degli ebrei sionisti.

Quella guerra la GB la vinse perché gli arabi la aiutarono a vincerla ribellandosi agli ottomani, proprio perché si volevano liberare di un'occupazione "straniera" (quella turca), non certo per trovarsi sotto un'altra occupazione. Quando capirono che la GB li aveva traditi cercarono, giustamente, l'aiuto di altri. Che c'è da discutere? Chiunque al posto degli arabi avrebbe fatto la stessa cosa!

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Gli altri utenti non hanno il padre nato a Haifa e cacciato di casa dai sionisti, gliene frega il giusto di cosa facevano Al Husseini e altri per sopravvivere all'invasione degli ebrei sionisti.

Quella guerra la GB la vinse perché gli arabi la aiutarono a vincerla ribellandosi agli ottomani, proprio perché si volevano liberare di un'occupazione "straniera" (quella turca), non certo per trovarsi sotto un'altra occupazione. Quando capirono che la GB li aveva traditi cercarono, giustamente, l'aiuto di altri. Che c'è da discutere? Chiunque al posto degli arabi avrebbe fatto la stessa cosa!

 

questi furono problemi fra hussein e GB, voglio dire, l'essere nella posizione di far rispettare le alleanze. dico alleanze e non trattati, visto che il carteggio hussein-mcmahon è lì da leggere. non si definiscono confini, date, modalità della spartizione territoriale... a differenza che in sykes-picot e nei regolari contratti di vendita tra governo britannico e privati ebrei. tant'è che i britannici hanno sempre sostenuto di aver rispettato i patti con le tribù arabe (cedendo loro la fascia centrale della regione).

ovviamente l'inganno è palese, fossi animato da altro sentimento che non sia la ricostruzione storica, lo negherei.

altra precisazione, i turchi dominarono la regione per 400 anni - quattrocento anni - senza rivolte documentate. la contingenza della WW1 fu determinante, così come il massiccio intervento militare inglese (sotto il comando di lawrence d'arabia). perciò dire che gli arabi abbiano da sé conquistato la regione ai turchi è un altro stravolgimento storico.

fatto sta che 25 anni più tardi gli arabi abbiano scelto di allearsi coi nazisti , qualunque fosse il motivo , mentre gli ebrei combatterono le loro battaglie a fianco delle democrazie. i nazisti persero. se avessero vinto, gli ebrei oggi sarebbero estinti. questa sconfitta è una responsabilità storica che gli arabi devono assumersi.

 

comunque ripeto, mi dà fastidio monopolizzare il topic. come sempre, ti lascerò l'ultima parola.

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questi sono problemi fra hussein e GB, voglio dire, l'essere nella posizione di far rispettare le alleanze. dico alleanze e non trattati, visto che il carteggio hussein-mcmahon è lì da leggere. non si definiscono confini, date, modalità della spartizione territoriale... a differenza che in sykes-picot e nei regolari contratti di vendita tra governo britannico e privati ebrei. tant'è che i britannici hanno sempre sostenuto di aver rispettato i patti con le tribù arabe (cedendo loro la fascia centrale della regione).

ovviamente l'inganno è palese, fossi animato da altro sentimento che non sia la ricostruzione storica, lo negherei.

altra precisazione, i turchi dominarono la regione per 400 anni - quattrocento anni - senza rivolte documentate. la contingenza della WW1 fu determinante, così come il massiccio intervento militare inglese (sotto il comando di lawrence d'arabia). perciò dire che gli arabi abbiano da sé conquistato la regione ai turchi è un altro stravolgimento storico.

fatto sta che 25 anni più tardi gli arabi abbiano scelto di allearsi coi nazisti , qualunque fosse il motivo , mentre gli ebrei combatterono le loro battaglie a fianco delle democrazie. i nazisti persero. se avessero vinto, gli ebrei oggi sarebbero estinti. questa sconfitta è una responsabilità storica che gli arabi devono assumersi.

 

comunque ripeto, mi dà fastidio monopolizzare il topic. come sempre, ti lascerò l'ultima parola.

 

Guarda che non monopolizzi nulla, è un topic aperto a tutti in un forum, chi vuole scrivere lo fa, chi vuole leggere lo fa, se non si hanno cose da dire non si dicono, mica c'è una regola!

Sul resto concordo a livello storico, ma proprio perché si fa prevalere la logica della "violenza" e non quella della "giustizia", ovvero che non conta ciò che è giusto e ciò che è sbagliato ma conta chi ha vinto e chi ha perso,tendo a vedere tutto ciò che viviamo oggi come una conseguenza di questa logica.

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Guarda che non monopolizzi nulla, è un topic aperto a tutti in un forum, chi vuole scrivere lo fa, chi vuole leggere lo fa, se non si hanno cose da dire non si dicono, mica c'è una regola!

Sul resto concordo a livello storico, ma proprio perché si fa prevalere la logica della "violenza" e non quella della "giustizia", ovvero che non conta ciò che è giusto e ciò che è sbagliato ma conta chi ha vinto e chi ha perso,tendo a vedere tutto ciò che viviamo oggi come una conseguenza di questa logica.

 

scrivo un altro post, perché sembra che un minimo di condivisione dopotutto ci sia su una piccola parte del tema.

penso che la prospettiva storica sia l'unica plausibile. tu oggi puoi farne una questione di giustizia, come faccio io ,ad esempio, condannando la politica espansionista di netanyahu. almeno fino al 1945 le cose furono ben diverse. basti pensare alla storia dell'india (tra l'altro, allargando il discorso, non mi sovvengono episodi di terrorismo di matrice induista) o del tibet o di cuba.

ma se anche la mettessimo sul piano della giustizia, allora cosa dovrebbero dire gli ebrei, che dai territori di quella che fu la yaudaya subirono una deportazione (babilonese) e una diaspora (romana)?

qual è la loro colpa?

 

buona serata.

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scrivo un altro post, perché sembra che un minimo di condivisione dopotutto ci sia su una piccola parte del tema.

penso che la prospettiva storica sia l'unica plausibile. tu oggi puoi farne una questione di giustizia, come faccio io ,ad esempio, condannando la politica espansionista di netanyahu. almeno fino al 1945 le cose furono ben diverse. basti pensare alla storia dell'india (tra l'altro, allargando il discorso, non mi sovvengono episodi di terrorismo di matrice induista) o del tibet o di cuba.

ma se anche la mettessimo sul piano della giustizia, allora cosa dovrebbero dire gli ebrei, che dai territori di quella che fu la yaudaya subirono una deportazione (babilonese) e una diaspora (romana)?

qual è la loro colpa?

 

buona serata.

 

E infatti chi ha detto che avevano colpe, ma concorderai con me che ristabilire una giustizia duemila anni dopo, tra l'altro ai danni di un popolo che non c'entra nulla, è a dir poco assurdo? Poi è innegabile che nel caso israelo-palestinese il vero problema è il perpetrarsi dell'ingiustizia. Sono ormai 15 anni (da Beirut 2002) che la Lega Araba praticamente offre la pace totale a Israele in cambio del ritiro ai confini del 1967, anche nell'ultimo vertice di questi giorni ad Amman tutti i paesi arabi hanno riconfermato la linea, soluzione dei due stati con quello palestinese sui confini del 1967. Risposta israeliana? Hanno espropriato altri territori in Cisgiordania per costruire una nuova colonia! Capisci che così i palestinesi saranno sempre dalla parte di Hamas e simili? Perché si sentono presi in giro! Dopo Oslo i palestinesi ci credevano, c'era un clima completamente diverso, l'idea era chiara, ci ridanno quei territori e si chiude la questione, adesso invece l'idea è, di nuovo, quella di aver subito un inganno!

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Su San Pietroburgo che si fa? Si apre un altro topic o si rimane su questo?

 

Ho letto che Putin non esclude che sia un atto terroristico, io non credo che ci siano dubbi.

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