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ArthurLee

Napoli, scritte choc nel Rione Sanità: ​nasce «Piazzetta Juve mer*a»

Post in rilievo

20 ore fa, SuperEagle ha scritto:

La questione è che (mi scuso per il ragionamento contorto) sono assolutamente certo del fatto che non tutti (....anzi!) quelli che cantano certi cori o scrivono certe cose, avrebbero piacere che si verificassero. Molti lo fanno solo perché fa figo, per emulazione, per offendere. 

Ci sono pischelli che non sanno cosa è stato l’Heysel per gli juventini, o il colera per Napoli. Allora finisce tutto in un calderone, la barzelletta zozza sui gay è come inserire l’Heysel quando ci sono juventini, e così via.

Poi invece c’è chi realmente si augura sciagure o gode delle stesse, non sono certamente pochi ma mi piace pensare che non siano neppure la maggioranza.

però mi dai atto che il vostro è un odio culturale, che permea proprio la città, dai quartieri più umili alla napoli bene ... siete decisamente ottenebrati ... per dire, a livello societario e di squadra voi mi state abbastanza sulle palle, ma di certo non vi odio ... e nota bene: non ho usato la parola "odio" a caso ...

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3 minuti fa, AlexPinturicchio10 ha scritto:

però mi dai atto che il vostro è un odio culturale, che permea proprio la città, dai quartieri più umili alla napoli bene ... siete decisamente ottenebrati ... per dire, a livello societario e di squadra voi mi state abbastanza sulle palle, ma di certo non vi odio ... e nota bene: non ho usato la parola "odio" a caso ...

Se uno ci riflette, è del tutto logico.

C’e’ tanta gente che vive per il calcio, cosa sbagliata ovviamente (ma che mi affascina allo stesso tempo, perché fa capire cosa e quanto può ancora contare, a livello emozionale, per l’uomo della strada il gioco che tanto ci piace, nonostante soldi, corruzioni varie, ecc.); se questa gente viene convinta che i propri sogni sono frustrati da un solo nemico, dato che 2+2=4, tutto torna.

E’ ovvio che uno juventino può “odiare” milanisti o interisti, che gli hanno rubato o frustrato sogni nel passato, mentre può al massimo provare antipatia per fiorentini e napoletani, mai stati rivali e quasi mai stati vincenti, meno che mai in corse parallele agli stessi obiettivi. 

A ragionamento capovolto, unitamente al senso di violazione che si prova nel “coabitare”, nella propria città, con il “nemico”, ecco che si sviluppa un odio patologico, che per fortuna non diventa ancora violenza come in Sudamerica (bisogna essere coscienti che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, e per adesso la convivenza civile quotidiana - salvo nei giorni delle partite - non è arrivata ai livelli di guardia).

A Napoli, la combinazione tra il vittimismo atavico della città, la sua passione calcistica, lo scarso livello culturale medio (e sottolineo medio) della sua popolazione, lo stazionare  da quasi dieci anni della squadra ad altissimi livelli (mai successo prima), la presenza di una sola squadra che trionfa da 7 anni (mai successo prima) ed il nuovo, becero modo di fare informazione dei mass-media (click-bait, fake news) ha provocato un ovvio e scontato corto circuito nelle menti deboli (e in chi di esse vuole approfittare), situazione che potrà interrompersi solo in tre modi: a) un cambiamento culturale drastico (difficile, e ci vorranno degli anni), b) una vittoria “calmiere” del Napoli in campionato (idem come sopra.....), c) una tragedia pesante che funga da doccia fredda per tutti (purtroppo, allo stato, è quest’ultimo l’evento più probabile).

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Il 2/12/2018 Alle 10:09, ArthurLee ha scritto:

Una rivalità sportiva che non accenna a placarsi, soprattutto dopo gli strascichi polemici dello scorso campionato, con il Napoli a un passo dallo scudetto e il discutibile arbitraggio di Inter-Juve. Poi l'anno in corso, il ritorno dei cori razzisti contro i napoletani, la sconfitta allo Stadium. Ed ecco che l'astio di molti tifosi azzurri, nei confronti di quelli bianconeri, si amplifica. 

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Forse anche per questo nel cuore del Rione Sanità, a opera di alcuni sfegatati supporter del Napoli, uno slargo di via Fontanelle, lì dove c'è un torrione medievale, è sorta «Piazzetta Juve *», con tanto di cartelli indicativi fai da te, capace di richiamare turisti con tanto di macchina fotografica.

Tra un'edicola votiva e un basso, tra un balcone e un altro, l'intero slargo è stato tappezzato di slogan e striscioni anti-juventini. E si va giù pesante, con frasi ingiuriose come «Meglio una moglie * o un figlio * che essere juventino», «Non l'ho uccisa perché ho scoperto che mi tradiva ma perché era juventina», «Il lunedì è come la juventus, una *» e «Salvini caccia via gli juventini», con tanto di disegno di una bara. 

 

Una provocazione che va molto oltre la rivalità sportiva nello stesso luogo che qualche anno fa destò scalpore per il manichino impiccato di De Santis, il romanista condannato a 16 anni per l'omicidio dell'ultrà azzurro Ciro Esposito, il cui ferimento avvenne prima della finale di Coppa Italia del 3 maggio 2014. 

 

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fonte:Il Mattino

 

Inferno puro. Immaginarsi cosa soffre una persona civile e normale in un degrado culturale simile. Chissenefrega della Juve e del calcio. Questa è una enclave nella quale le basilari regole della civiltà occidentale non hanno attecchito.

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Il 3/12/2018 Alle 15:21, sol invictus ha scritto:

Ti ringrazio per la stima che contraccambio in toto.

Napoli è una città che ha problemi oramai plurisecolari, irrisolti dai tempi di G.B.Vico con la massa ridotta a plebe ed una élite dominante corrotta, corruttrice, autoreferenziale e parassitaria, e con in mezzo una minoranza di teste pensanti di livello finissimo: che, lo ricordiamo, Napoli è stata con Milano la capitale dell'Illuminismo italiano. Pare quasi strano a dirlo adesso, ma i fatti sono questi. Solo che poi Milano ha preso una strada e Napoli un'altra pur partendo da presupposti e potenzialità analoghe, ed anche da problemi simili, visto che la Milano spagnola del '600 era in piena decadenza economica e civile (colonna infame e quant'altro).

Il pesce, dicono, puzza dalla testa (io non mangio pesce, quindi di preciso non lo so :d ) quindi, se Napoli è rimasta bloccata lo si deve, io credo, a chi l'ha amministrata dal XVII° secolo in poi, lasciandola nella clientela e nel degrado civile e sociale. Forse ci sarebbe voluta una amministrazione asburgica anche a Napoli come c'è stata a Milano dal '700 in poi, non lo so: fatto sta che al parassitismo borbonico si è sostituita tout-court, da un giorno all'altro, l'ottusità burocratica savoiarda, senza passare attraverso il cosmopolitismo asburgico come invece è successo per il lombardo-veneto, che si è visto aprire un mondo. Quindi nessuno scatto in avanti per Napoli: forse perchè non ne ha avuta la possibilità, forse perchè per il popolino era più comodo continuare a vivacchiare tra furbizia ed autocommiserazione, così come abituato da sempre.

E' chiaro quindi, come in un contesto del genere l'ignoranza e l'inciviltà siano fenomeni diffusi più che altrove , se non addirittura endemici o patologici come giustamente hai detto. E proprio per questo spetterebbe alla testa cercare di proporre soluzioni o alternative: ed invece ri-scopriamo che questa testa continua a puzzare, con una amministrazione che (ad oggi) NON è intervenuta ed un Mattino che, cosa gravissima, dis-éduca anzichè educare come sarebbe suo dovere civile (se non proprio morale, visto che la moralità può anche essere soggettiva).

Perciò in questo senso devo, purtroppo, darti ragione.

 

al di la dell'odio sportivo per il tifoso napoletano, e non per il napoletano, quello che secondo me si dovrebbe studiare all'università è il degrado e la schifezza, la corruzione e la delinquenza di tutti i tipi dal semplice scippatore al colletto bianco che comanda la camorra a milano che esiste a napoli, quando napoli potrebbe essere veramente da un punto di vista turistico e di traino del paese Italia quello che è Venezia, a napoli non manca nulla, vuoi il sole c'è il sole, vuoi il mare c'è il mare e certi posti che ti fanno mancare il fiato, vuoi mangiare bene, chiudi gli occhi e scegli a caso mangerai sempre bene, vuoi ridere bhe la simpatia napoletana non la devo scoprire io, vuoi andare a teatro è possibile, vuoi vedere un vulcano è possibile, sei un amante della storia è possibile a parte pompei e positano ci sono vicoli storici e via dicendo, eppure io ho 43 anni, e da quando posso poco poco capire sento la stessa frase "Napoli ha grandi problemi, e non è colpa solo dei napoletani dobbiamo risolverli....." bene mai fatto nulla, tutti se ne fregano e a sto punto debbo pensare che sia voluto è impossibile non risolvere mai i problemi ed anzi aggravarli 

1 ora fa, The deplorable one ha scritto:

Inferno puro. Immaginarsi cosa soffre una persona civile e normale in un degrado culturale simile. Chissenefrega della Juve e del calcio. Questa è una enclave nella quale le basilari regole della civiltà occidentale non hanno attecchito.

oltretutto si inneggia al femminicidio e al razzismo

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4 ore fa, SuperEagle ha scritto:

Se uno ci riflette, è del tutto logico.

C’e’ tanta gente che vive per il calcio, cosa sbagliata ovviamente (ma che mi affascina allo stesso tempo, perché fa capire cosa e quanto può ancora contare, a livello emozionale, per l’uomo della strada il gioco che tanto ci piace, nonostante soldi, corruzioni varie, ecc.); se questa gente viene convinta che i propri sogni sono frustrati da un solo nemico, dato che 2+2=4, tutto torna.

E’ ovvio che uno juventino può “odiare” milanisti o interisti, che gli hanno rubato o frustrato sogni nel passato, mentre può al massimo provare antipatia per fiorentini e napoletani, mai stati rivali e quasi mai stati vincenti, meno che mai in corse parallele agli stessi obiettivi. 

A ragionamento capovolto, unitamente al senso di violazione che si prova nel “coabitare”, nella propria città, con il “nemico”, ecco che si sviluppa un odio patologico, che per fortuna non diventa ancora violenza come in Sudamerica (bisogna essere coscienti che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, e per adesso la convivenza civile quotidiana - salvo nei giorni delle partite - non è arrivata ai livelli di guardia).

A Napoli, la combinazione tra il vittimismo atavico della città, la sua passione calcistica, lo scarso livello culturale medio (e sottolineo medio) della sua popolazione, lo stazionare  da quasi dieci anni della squadra ad altissimi livelli (mai successo prima), la presenza di una sola squadra che trionfa da 7 anni (mai successo prima) ed il nuovo, becero modo di fare informazione dei mass-media (click-bait, fake news) ha provocato un ovvio e scontato corto circuito nelle menti deboli (e in chi di esse vuole approfittare), situazione che potrà interrompersi solo in tre modi: a) un cambiamento culturale drastico (difficile, e ci vorranno degli anni), b) una vittoria “calmiere” del Napoli in campionato (idem come sopra.....), c) una tragedia pesante che funga da doccia fredda per tutti (purtroppo, allo stato, è quest’ultimo l’evento più probabile).

forse non mi sono spiegato: tu non immagini l'odio sportivo che ho io per l'inter, ma nemmeno nell'anticamera del cervello di sfiorerebbe mai l'idea di festeggiare con caroselli e fuochi d'artificio una loro pesante sconfitta ... Parli di livello culturale medio scarso, e sottolinei il medio ... io ho conosciuto personalmente chiachielli della napoli bene che, magari con una laurea in tasca, insegnano ai figli ad odiare la juventus ... e ripeto: il termine odio non è usato in maniera casuale, e questo sinceramente mi fa ribrezzo e paura ... Io ti posso assicurare che se uno juventino passeggia a milano con la maglia della juve non gli succede nulla ... nella vostra città le stesse istuzioni, sindaco in primis, suggeriscono di non farlo, ma non per la sicurezza dell'eventuale malcapitato: il tono è stato quello becero e mafiosetto del tipo "fossi in te non mi presenterei qua, se ci tieni alla pelle, juventino di m ...."

Secondo me siete molto simili agli interisti e ai romanisti come cultura del complotto (alla Roma hanno tolto un rigore netto e se li senti qua a roma reclamano per "l'ennesima ingiustizia ai loro danni, dagli anni novanta in poi, perchècosìnonèpiùpossibilecivuoleunarivoluzione, dimenticando di come un paio d'anni fa li hanno mandati in champions a suon di regali) ... Ripeto, siete simili, ma nei vostri occhi vedo una cattiveria che in altri occhi non vedo ...

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13 minuti fa, AlexPinturicchio10 ha scritto:

Ripeto, siete simili, ma nei vostri occhi vedo una cattiveria che in altri occhi non vedo ...

A Roma e Milano esiste una differenza fondamentale rispetto a Napoli: ci sono due squadre di calcio “storiche”.

Ogni tifoso, fin dalla tenera età, è abituato ed EDUCATO al confronto, non solo con i concittadini, nella vita di tutti i giorni, ma nel rapporto con i mezzi di informazione e con le trasmissioni televisive locali. Il circuito citta’/squadra/difesa del territorio salta.

Ecco perché l’esempio più vicino a Napoli è Firenze, sotto molti profili, con Bologna a ruota. A Milano poi non ne parliamo, la Juve ne è praticamente la terza squadra.

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allora scusate.. 

 

primo non sono scritte choc perche credo che nessuno si meravigli che a napoli ci trattino cosí.. 

 

e secondo ma che ce frega???? scritte del genere sempre ci sono state e sempre ci saranno..

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29 minuti fa, amolachampionsleague ha scritto:

sono ormai devastati dentro. e siccome tutto passa in cavalleria ci sarà un ulteriore step.

step che mi preoccupa non poco, è solo questione di tempo

Esattamente, io non sottovaluterei tali scritte perché sono l'espressione non solo di una mentalità primitiva ma anche di un odio e di una frustrazione che temo possano poi sfociare in qualcosa di grave. 

Sinceramente non oso immaginare cosa potrebbe succedere a Napoli nella gara di ritorno se i ciucci fossero malauguratamente ancora in corsa per lo scudetto. 

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Adesso, amolachampionsleague ha scritto:

Pensa che vita demmerda la loro, poveracci

Una cosa viscerale. ...quasi indescrivibile 

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Continuo a pensare comunque che sia sbagliato dare risalto a questi minorati. Stessa cosa vale per le scritte di ieri


Esattamente, noi rispondiamo sul campo



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23 ore fa, SuperEagle ha scritto:

Se uno ci riflette, è del tutto logico.

C’e’ tanta gente che vive per il calcio, cosa sbagliata ovviamente (ma che mi affascina allo stesso tempo, perché fa capire cosa e quanto può ancora contare, a livello emozionale, per l’uomo della strada il gioco che tanto ci piace, nonostante soldi, corruzioni varie, ecc.); se questa gente viene convinta che i propri sogni sono frustrati da un solo nemico, dato che 2+2=4, tutto torna.

E’ ovvio che uno juventino può “odiare” milanisti o interisti, che gli hanno rubato o frustrato sogni nel passato, mentre può al massimo provare antipatia per fiorentini e napoletani, mai stati rivali e quasi mai stati vincenti, meno che mai in corse parallele agli stessi obiettivi. 

A ragionamento capovolto, unitamente al senso di violazione che si prova nel “coabitare”, nella propria città, con il “nemico”, ecco che si sviluppa un odio patologico, che per fortuna non diventa ancora violenza come in Sudamerica (bisogna essere coscienti che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, e per adesso la convivenza civile quotidiana - salvo nei giorni delle partite - non è arrivata ai livelli di guardia).

A Napoli, la combinazione tra il vittimismo atavico della città, la sua passione calcistica, lo scarso livello culturale medio (e sottolineo medio) della sua popolazione, lo stazionare  da quasi dieci anni della squadra ad altissimi livelli (mai successo prima), la presenza di una sola squadra che trionfa da 7 anni (mai successo prima) ed il nuovo, becero modo di fare informazione dei mass-media (click-bait, fake news) ha provocato un ovvio e scontato corto circuito nelle menti deboli (e in chi di esse vuole approfittare), situazione che potrà interrompersi solo in tre modi: a) un cambiamento culturale drastico (difficile, e ci vorranno degli anni), b) una vittoria “calmiere” del Napoli in campionato (idem come sopra.....), c) una tragedia pesante che funga da doccia fredda per tutti (purtroppo, allo stato, è quest’ultimo l’evento più probabile).

L'utente ospite Supereagle da solo ha letto più libri di tutti gli occupanti di curva ultras di Napoli e Juve...

13 ore fa, davide88 ha scritto:

xxx

Ma ti rileggi o sai solo scrivere?

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1 ora fa, Luis64 ha scritto:

L'utente ospite Supereagle da solo ha letto più libri di tutti gli occupanti di curva ultras di Napoli e Juve...

Grazie, ma in effetti non è così, basta semplicemente conoscere i propri polli e tirar giù dei ragionamenti anche semplici, volendo.....se avessi una particolare cultura proporrei delle soluzioni, che invece non intravedo......doh

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18 ore fa, The deplorable one ha scritto:

Inferno puro. Immaginarsi cosa soffre una persona civile e normale in un degrado culturale simile. Chissenefrega della Juve e del calcio. Questa è una enclave nella quale le basilari regole della civiltà occidentale non hanno attecchito.

si, ma poi guarda il contesto intorno....lì italiano lingua sconosciuta, si firmano documenti con la X , la donna é buona solo per cucinare e fare sesso e se é juventina può essere uccisa ovviamente...

credo sia impossibile anche tentare di fare paragoni con altre realtà deprimenti...vincono fumando...

mi sa che la memoria dell'ultimo scudetto (trenta anni fa ) ve la dovrete tenere ben stretta...

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2 ore fa, Luis64 ha scritto:

L'utente ospite Supereagle da solo ha letto più libri di tutti gli occupanti di curva ultras di Napoli e Juve...

Ma ti rileggi o sai solo scrivere?

Te lo ripeto, forse non lo hai capito!! Io sono FIERO di NON ESSERE NAPOLETANO

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Il 2/12/2018 Alle 12:31, Maxxo74 ha scritto:
Il 2/12/2018 Alle 12:17, karate ha scritto:
Il primo cittadino di napoli nonchè il pecuraru che dicono?.

So ragazzi......

....che gli piace la vita facile come dei ma-ia-li.

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15 ore fa, tristano ha scritto:

Una cosa viscerale. ...quasi indescrivibile 

Ma a che pro?che noi con loro ci siamo giocati poco o niente,io questa cosa non la capisco e forse non lo sanno neanche loro.

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15 minuti fa, JJ_Evolution ha scritto:

Ma a che pro?che noi con loro ci siamo giocati poco o niente,io questa cosa non la capisco e forse non lo sanno neanche loro.

Non lo so

..penso che in noi vedono il Nord 

..supponente e irriverente contro il sud

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Mi piacerebbe tanto sapere cosa ve ne viene a citare e calcolare i perdigiorno napoletani che vengono a scrivere su un forum di juventini.

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