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Locketto

CEO Superlega Bernd Reichart: "Non ci saranno membri permanenti"

Post in rilievo

Basta fare un girone da 18/20 squadre.. con 3 retrocessioni ... così le vecchiette sono contente uhuh

 

le 18/20 che partecipano alla prima edizione ovviamente scegli le prime 18/20 nel ranking Uefa... fuck

 

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2 ore fa, AresTest ha scritto:

La profezia di Costantino Rozzi: "A lungo andare avremo un ...

Pace all anima sua se è defunto.. ma chi sarebbe Costantino rozzi? Cé anche l opzione che abbia detto una cagáta e stop a suo tempo eh...

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13 minuti fa, Jugovic83 ha scritto:

Pace all anima sua se è defunto.. ma chi sarebbe Costantino rozzi? Cé anche l opzione che abbia detto una cagáta e stop a suo tempo eh...

Presidente sanguigno dell'Ascoli calcio, squadra di una certa rilevanza negli anni '70, una sorta di Sassuolo dei tempi odierni

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La Superlega è l'evoluzione naturale del calcio-show legato ai soldi

 

Il principio originario della Coppa dei Campioni era dare a ogni squadra appunto "campione" la chance di rivaleggiare con le altre, anche tra campionati meno noti come quello belga o polacco. Ma uno Juventus-Bruges o un Milan-Legia Varsavia quanti spettatori fa?

Meglio allora fare una Dream League tra le squadre più noti, forti e appetibili

Non sarà più un torneo che segue i principi dello sport ma sarà soprattutto una vetrina da vendere

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2 ore fa, garrison ha scritto:

Bhé era giustamente "visionario".

In un certo modo ha predetto l'avvento della Champions' league.

Quanto al campionato europeo per club io spero venga realizzato al più presto.

Ha predetto proprio il campionato europeo non la CL , quel numero di squadre che ha citato corrisponde casualmente ai 4 slot dell'italia erano in quel periodo le 4 big secondo lui , se fossero state 6 le avrebbe citate tutte e 6

 

Il problema dei visionari è vivere in un mondo di ciechi

41 minuti fa, Jugovic83 ha scritto:

Pace all anima sua se è defunto.. ma chi sarebbe Costantino rozzi? Cé anche l opzione che abbia detto una cagáta e stop a suo tempo eh...

Era il presidente dell'Ascoli

 

certo chi non arriva a capirla una cosa pensa sempre che sia una c.....

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28 minuti fa, AresTest ha scritto:

Era il presidente dell'Ascoli

 

certo chi non arriva a capirla una cosa pensa sempre che sia una c.....

Certo legegre che c'é chi non sa (anche giustamente essendo un trentenne) chi é Costantino Rozzi mi fa sentire vecchio.

Lui e Romeo Anconetani, mitici presidenti delle piccole anni '80.

  • Grazie 1

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14 ore fa, Juvecentus84 ha scritto:

La Superlega è l'evoluzione naturale del calcio-show legato ai soldi

 

Il principio originario della Coppa dei Campioni era dare a ogni squadra appunto "campione" la chance di rivaleggiare con le altre, anche tra campionati meno noti come quello belga o polacco. Ma uno Juventus-Bruges o un Milan-Legia Varsavia quanti spettatori fa?

Meglio allora fare una Dream League tra le squadre più noti, forti e appetibili

Non sarà più un torneo che segue i principi dello sport ma sarà soprattutto una vetrina da vendere

E quali sarebbero i principi dello sport?

confondete regole con principi , sarebbe semplicemente un cambio di regole

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1 ora fa, AresTest ha scritto:

E quali sarebbero i principi dello sport?

confondete regole con principi , sarebbe semplicemente un cambio di regole

I principi dello sport sarebbero la partecipazione e il dare a tutti una possibilità di giocarsela

Il bello della Coppa dei campioni e anche dell’attuale Champions è che chi vince il campionato turco o georgiano ha la chance di finire tra le big d’Europa

La Superlega toglie tutto questo per ottenere più ricavi, e non è che sia contrario, non mi piace il principio ma la direzione ormai è quella quindi tantovale farlo

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1 minuto fa, Juvecentus84 ha scritto:

I principi dello sport sarebbero la partecipazione e il dare a tutti una possibilità di giocarsela

Il bello della Coppa dei campioni e anche dell’attuale Champions è che chi vince il campionato turco o georgiano ha la chance di finire tra le big d’Europa

La Superlega toglie tutto questo per ottenere più ricavi, e non è che sia contrario, non mi piace il principio ma la direzione ormai è quella quindi tantovale farlo

Ma anche adesso la partecipazione è soggetta a delle regole e anche dopo lo sarà

anche adesso non tutti possono partecipare , si partecipa in base a delle regole e cosi sarà in futuro anche se con altre regole

 

l'importante è dare la possibilità a tutti di arrivare a quei livelli

 

L'errore è pensare alla SL come la paginetta web di presentazione , che era una chiara provocazione alla situazione attuale

Quella che è stata presentata non era niente eh infatti nemmeno si sapeva quali sarebbe state le altre squadre e in che modo avrebbero potuto partecipare

è stata semplicemente fatta esplodere la bomba perchè la UEFA faceva muro , come ha sempre fatto nella sua storia

 

Cosi come avvenuto per la CL le squadre principali erano anni che pressavano la UEFA per cambiare le regole per avere una competizione migliore , queste cose non vengono  mai dette

Quello che si sta cercando di creare è una competizione di un livello maggiore rispetto all'attuale CL , questo non significa che tutto il resto non vale nulla

è interesse stesso della SL che il sottostante (le altre squadre) crescano di livello magari adesso parteciperanno ad un'altra competizione fino a che non saranno pronte per salire di livello ed avere sempre ricambio

 

Torniamo indietro nel passato alla Coppa Campioni a quella competizione potevano partecipare solo le vincitrici dei vari campionati nazioni europei , questo non è un principio ma una regola , chi arrivava dietro andava in Coppa Uefa

Risultato che la Coppa Uefa risultava spesso una competizione piu ad alto livello rispetto alla Coppa dei Campioni , il passaggio alla CL è stato necessario perchè il numero di squadre di alto livello crescevano e le competizioni non risultavano bilanciate

 

Maggiore è il livello di competizione maggiore è lo spettacolo e maggiori sono gli introiti

 

Adesso se qualcuno vuole investire nel calcio ha troppo le mani legate ai risultati sportivi , una società di calcio non è una Onlus

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Il 26/10/2022 Alle 18:43, garrison ha scritto:

Certo legegre che c'é chi non sa (anche giustamente essendo un trentenne) chi é Costantino Rozzi mi fa sentire vecchio.

Lui e Romeo Anconetani, mitici presidenti delle piccole anni '80.

Vero, però io sostengo che se uno è appassionato deve anche "studiare" un pochino la storia del calcio, a partire da quella della squadra per cui tifa. Noi sappiamo perchè a Bologna lo stadio si chiama Dall'Ara, e probabilmente eravamo entrambi bambini (io avevo 5 anni) quando se ne è andato, ma lo conosciamo e sappianmo in quale frangente è morto. Rozzi tra l'altro affidò la panchima all'esoprdiente Mondonico a quattro giornate dalla fine , indietro mi pare di 5 punti dalla quartultima  (una vittoria valeva due) del campionato con un calendario terribile e... si salvò! 

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Il 26/10/2022 Alle 17:32, Jugovic83 ha scritto:

Pace all anima sua se è defunto.. ma chi sarebbe Costantino rozzi? Cé anche l opzione che abbia detto una cagáta e stop a suo tempo eh...

Fu il presidente dell’Ascoli e purtroppo non c’è più. Era un gran bel personaggio, molto intelligente e vulcanico. Presidenti così non ce ne sono più purtroppo 

Il 26/10/2022 Alle 18:43, garrison ha scritto:

Certo legegre che c'é chi non sa (anche giustamente essendo un trentenne) chi é Costantino Rozzi mi fa sentire vecchio.

Lui e Romeo Anconetani, mitici presidenti delle piccole anni '80.

.quoto 

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Il 26/10/2022 Alle 17:32, Jugovic83 ha scritto:

Pace all anima sua se è defunto.. ma chi sarebbe Costantino rozzi? Cé anche l opzione che abbia detto una cagáta e stop a suo tempo eh...

Se ti sente @Giorgino son guai 🤭

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Il 31/10/2022 Alle 08:03, juventusueberalles ha scritto:

Fu il presidente dell’Ascoli e purtroppo non c’è più. Era un gran bel personaggio, molto intelligente e vulcanico. Presidenti così non ce ne sono più purtroppo 

.quoto 

Quante volte avrai sentito l'espressione "La città si ferma in segno di lutto"??

Bene...quel 20 dicembre 1994...giorno delle esequie...mai frase fu più vera...

Ascoli letteralmente si fermò per un'ora e mezza...mai vista tanta gente per le strade...nella piazza della Cattedrale o affacciate alle finestre...dal bambino all'ottantenne tutti con gli occhi lucidi...ogni attività lavorativa cittadina si fermò come omaggio al più grande ascolano che questa città abbia mai avuto...secondo solo al patrono Sant'Emidio...

 

Questa è l'eredità che lasciò Costantino Rozzi...un uomo che aveva portato una piccola città di 50.000 abitanti nell'elite del calcio nazionale e aveva dato lavoro a tanti suoi concittadini...

 

Uomo di passione ma anche di cervello...

 

Forse non un membro dell'Accademia della Crusca...ma come avete potuto constatare anche voi stessi...molto più lungimirante e visionario di tanti che ancora oggi si riempiono la bocca di parole affettate che però non significano niente...e che spesso non vedono al di là del proprio naso...

 

RIP in eterno Custandi'!

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1 ora fa, Giorgino ha scritto:

Quante volte avrai sentito l'espressione "La città si ferma in segno di lutto"??

Bene...quel 20 dicembre 1994...giorno delle esequie...mai frase fu più vera...

Ascoli letteralmente si fermò per un'ora e mezza...mai vista tanta gente per le strade...nella piazza della Cattedrale o affacciate alle finestre...dal bambino all'ottantenne tutti con gli occhi lucidi...ogni attività lavorativa cittadina si fermò come omaggio al più grande ascolano che questa città abbia mai avuto...secondo solo al patrono Sant'Emidio...

 

Questa è l'eredità che lasciò Costantino Rozzi...un uomo che aveva portato una piccola città di 50.000 abitanti nell'elite del calcio nazionale e aveva dato lavoro a tanti suoi concittadini...

 

Uomo di passione ma anche di cervello...

 

Forse non un membro dell'Accademia della Crusca...ma come avete potuto constatare anche voi stessi...molto più lungimirante e visionario di tanti che ancora oggi si riempiono la bocca di parole affettate che però non significano niente...e che spesso non vedono al di là del proprio naso...

 

RIP in eterno Custandi'!

Quoto tutto…

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Il 26/10/2022 Alle 18:02, Juvecentus84 ha scritto:

La Superlega è l'evoluzione naturale del calcio-show legato ai soldi

 

Il principio originario della Coppa dei Campioni era dare a ogni squadra appunto "campione" la chance di rivaleggiare con le altre, anche tra campionati meno noti come quello belga o polacco. Ma uno Juventus-Bruges o un Milan-Legia Varsavia quanti spettatori fa?

Meglio allora fare una Dream League tra le squadre più noti, forti e appetibili

Non sarà più un torneo che segue i principi dello sport ma sarà soprattutto una vetrina da vendere

certamente, d´altronde il tizio dice:

 

Quoto

«Riteniamo che il calcio europeo non stia realizzando il suo potenziale in questo momento. Che in Europa possano essere offerti match e competizioni migliori. Siamo preoccupati per l’ecosistema economico dei club, che attualmente sono sotto pressione finanziaria, e crediamo che le competizioni europee per club dovrebbero essere organizzate dai club stessi, come si fa nei campionati nazionali», ha aggiunto il CEO di A22.

che si puo´ benissimo interpretare in (almeno io la interpreto cosi´)

siamo preoccupati perché i costi per i club son diventati enormi, quindi occorre trovare soluzione per alzare ulteriormente i ricavi e porre rimedio

ma questo é un film giá visto tante voltte, si trovano nuove strade per aumentare il giro d´affari e la redditivitá del prodotto, ma poi calciatori e procuratori a quel punto altro non fanno che regolarsi di conseguenza, i club accettano questo andazzo, e si ritorna al punto di prima, ovvero alla...ah salvaguardia dell´ecosistema economico... che..c´e´ bisogno di dirlo cosa significa no ?

non ci si pone questo problema, e si va avanti cosi´ senza considerare poi che il business calcio é soggetto alle stesse problematiche di altri business similari, ovvero che in primis c´e´ un limite a tutto questo, non é che si puo´ pensare di aumentare i ricavi all´infinito attraverso nuove idee o strumenti, e oltrettutto c´e´ il problema che anche quaando si arriva ogni volta ad un limite raggiungibile, eventi  particolari posson (come abbiam visto col covid e come potremmo vedere  anche con le conseguenze della guerra russo ucraina)  far crollare i ricavi attesi con ovvi problemi conseguenti

finché non si capirá che quello che chiamano "ecosistema economico dei club" lo si salvaguardia realmente solo  limitando i costi e ponendo un freno serio a procuratori e calciatori non si risolverá il problema, con buona pace di tutti quei tifosi "yesman" che siccome agnelli ha deciso di impegnarsi seriamente nell´impresa annuiscono scodinzolanti ..

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IL GRANDE SCONTRO

QUASI SUPERLEGA:
IL NUOVO PROGETTO
È UN’ALTRA COPPA

Aspettando

la Corte Ue, i tre ribelli cambiano idea: l’obiettivo

è una Champions “alternativa”

F.LI.

 

Come cambia la Superlega. Prima c’era il torneo tipo Nba, ideale supremo per i promotori ma impossibile in Europa. Poi quello “semichiuso” lanciato la notte della tentata scissione. Infine, oggi, l’ultima versione che però è un ritorno al passato, alla SuperChampions proposta nel 2019 e respinta da club e leghe. Insomma, che succede?

Verso la Corte La parola finale la darà, in ogni caso, la Corte di giustizia Ue: il 18 dicembre il parere (non vincolante) del procuratore generale, a marzo la sentenza. Nell’attesa, la Superlega prova a darsi una nuova organizzazione con la nomina del nuovo Ceo, Bernd Reichart, che ha chiesto d’incontrare l’Uefa che vuole abolire. Ma non c’è ancora un progetto definito. Il torneo chiuso era una battaglia persa e i promotori della Superlega non lo ignoravano. Infatti, il progetto proclamato la notte del 18 aprile 2021 prevedeva l’invito di qualche club in aggiunta ai dodici con il posto fisso. Ma quest’idea, se possibile, era ancor meno praticabile: come potrebbe un club fuori dalla Superlega attrezzarsi ogni tot anni per partecipare? E come gestirebbe il suo bilancio tra una stagione presumibilmente ricca e tante altre da emarginato?

Ultimo progetto Ecco perché la nuova versione è più conciliante. È ispirata dalla SuperChampions proposta dall’Uefa, colpevolmente, con l’Eca diventata all’epoca un centro di potere: quella con tre serie, promozioni e retrocessioni, ma con il posto assicurato per le migliori 24 su 32, cioè le prime 3 di ogni gruppo. Il che avrebbe ridotto il peso sportivo dei campionati, le qualificazioni da Premier, Liga, Serie A eccetera, in cambio del risultato dell’ultima Champions. Progetto al quale si opposero subito le leghe europee. Proprio da quel flop scaturì la Superlega. Ora, però, più che Superlega sembra Champions riformata. Con l’enorme differenza di essere gestita dai club ricchi — organizzatori e giocatori — invece che da un ente, l’Uefa, che per statuto deve preoccuparsi anche di maltesi e moldave. Alla Champions serve una riforma. Quella a 36, di sicuro migliorabile, sarà già più difficile, incerta e spettacolare. Ma ora la battaglia è passata dalla rivoluzione alla gestione del torneo. Una lotta di potere. Ha senso?

 

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