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SCOOP Calciopoli, la chiavetta di Moggi: FIGC e CONI in combutta con Milan e Roma contro la Juve: "Chi vince troppo nello sport non fa bene"

Post in rilievo

Calciomercato.com ha potuto visionare la famosa chiavetta di Luciano Moggi, quella che l’ex dirigente della Juve ad Andrea Agnelli alla fine di dicembre dello scorso anno all’assemblea dei soci, dopo la nomina del nuovo CdA bianconero. Il tutto verrà divulgato dalla trasmissione Report in onda lunedì su Rai Tre. Nelle 33 pagine di documento, corredato di file audio, è possibile leggere e ascoltare molte intercettazioni tra alcuni volti noti del calcio di allora, come il presidente della FIGC Franco Carraro, il presidente del CONI Gianni Petrucci e l’addetto agli arbitri del Milan Leandro Meani. Di seguito vi riportiamo una prima cernita dei contenuti che Moggi stesso considera decisivi perla sollevazione della società bianconera da tutte le colpe storicamente attribuitele.
 
MEANI, NON MOGGI - Il grande potere di Moggi secondo il PM Giuseppe Narducci derivava dalle telefonate intercorse tra il dirigente della Juve ed il Ministro dell’Interno Giuseppe Pisanu.
-La cordialità tra Moggi ed il ministro Pisanu, deriva dal fatto che quest’ultimo ha vissuto parecchio tempo a Monticiano (paese natale di Moggi) ed ha sposato una sua paesana. Da ciò deriva la loro frequentazione. Sarebbe stato opportuno che Narducci chiamasse a testimoniare il ministro Pisano, cosa che non ha fatto. Perché non lo ha fatto?
- Pisanu non aveva nessun potere per rinviare gare, in quanto questo potere spettava esclusivamente al Presidente di Lega, dott. Adriano Galliani. La telefonata tra Moggi e Pisanu era una telefonata conoscitiva di un amico.
 
Segue una telefonata tra Meani e Galliani, in cui il secondo dà prova di anteporre l’interesse del Milan a quello delle altre squadre nella gestione del calendario in seguito alla morte di Papa Wojtyla. Meani, dopo Calciopoli, è stato tolto dalla lista dirigenti rossonera. Perché, si legge, questo non è mai stato notato?
 
Addirittura sono riportati gli scambi tra Meani e l’arbitro Massimo De Santis prima di un Fiorentina-Milan con la prima in lotta per la retrocessione e la seconda in lotta con la Juve per il titolo:

“Tutti hanno visto cosa è successo in campo: compreso il rigore non dato alla Fiorentina per intervento di Pancaro su Pazzini; senza ammonizioni per nessuno, nonostante il gioco rude. Qui non si può tacere in merito alla telefonata del 29.4.2005, prima della partita arbitrata da De Santis:
M: Ti spiego domani dov’è per te la madre di tutte le battaglie, noi domani abbiamo Nesta che è diffidato.
D: Eh OH, non facesse lo scemo perché io dopo quello che ho fatto a Torino non posso fa diversamente…
M: Certo Certo…non deve fare lo scemo…però dico non inventare un * se no ti viene fuori un disastro…
D: Anche perché io a Torino alla fine c’avevano due diffidati, tutti e due li ho presi eh!
M: la madre di tutte le battaglie è quella li che i nostri giornalisti e tutto l’ambiente è li che ti aspetta che se viene fuori una cosina su Nesta di ammazzano.
La partita fu rude: i giocatori della Juve volevano fare dichiarazioni dopo aver visto gli highlights della partita, ma Moggi impedì tale fatto facendo fare silenzio stampa alla squadra. Il lunedì successivo alla partita Milan-Fiorentina De Santis telefonò a Meani e gli disse: “Hai visto: sono riuscito a far fare silenzio stampa alla Juventus” e Meani: “sei un amico. Lo dirò al capo!””.
 
L’EX PRESIDENTE CARRARO - Da parte sua il Presidente Federale Carraro, che a suo tempo era stato Presidente del Milan, evidentemente prediligeva i colori rossoneri a quelli bianconeri, mettendo in un cantone la terzietà che dovrebbe essere usata da chi ha un ruolo istituzionale. Si interessava della retrocessione delle squadre, soprattutto non voleva che retrocedessero Lazio e Fiorentina. In merito alla partita Milan-Lazio del 6.2.2005, si evidenzia che Carraro diceva al designatore Bergamo che non si può “fare nulla per aiutare la Lazio” (perché la domenica sarebbe andata a giocare contro il Milan, sottointeso che la Lazio non poteva avvantaggiarsi sul Milan). Mentre invece la Juve veniva penalizzata nella lotta scudetto per mezzo di favori arbitrali all’Inter, indietro di 15 punti al momento dello scontro diretto (intercettazione dell’ex designatore Bergamo con l’arbitro Rodomonti)
 
BERGAMO – Viene fatta menzione di alcuni episodi riguardanti il designatore Paolo Bergamo: parlando con Meani, Bergamo chiedeva: “mi sono portato avanti, mancano 10 giorni a Juve-Milan del 18.12.2004 ed io ho già fatto la griglia, parlane con Galliani e se gli piace andiamo avanti con quella”. Andavano bene tutti, ma non De Santis che “innervosisce la squadra”. Quindi, il ricorso sulla squalifica di tre giornate allo juventino Zlatan Ibrahimovic, che saltò la gara contro il Milan, pareggiata 0-0 nonostante l’arbitro fosse “approvato”, per via della mancata testimonianza del guardalinee Griselli sulla gomitata dello svedese nella gara in questione col Livorno: “Tu sai che Griselli che deve testimoniare è di Livorno come me. Troveranno la porta chiusa”. C’è anche un’intercettazione in cui l’allora presidente dell’Inter Giacinto Facchetti chiede a Bergamo di far vincere i nerazzurri. Insomma, non solo Milan. Moggi afferma di non aver mai fatto telefonate del genere al designatore.
 
IL PRESIDENTE DEL CONI PETRUCCI – Petrucci, si legge, andava sbandierando ai sette venti che “chi vince troppo nel proprio sport non fa il bene dello sport stesso”, e la Juve che vinceva sempre, evidentemente secondo lui non faceva il bene del calcio. Nel 2000-2001, Petrucci, già direttore generale della Roma, ha modificato la regola sugli extracomunitari permettendo al giallorosso Nakata di scendere in campo contro la Juve per agevolare la corsa scudetto degli uomini della Capitale.
 
Il documento pone la domanda: era da radiare Moggi oppure erano da radiare il Presidente Federale Carraro, il Pres. del Coni Petrucci, i designatori Bergamo e Pairetto, Facchetti e Meani?

 


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Prosegue la sintesi proposta da Calciomercato.com in merito al contenuto della chiavetta consegnata da Luciano Moggi, ex dirigente della Juventus, ad Andrea Agnelli dopo lo scoppio dello scandalo plusvalenze: il tema è Calciopoli, il precedente terremoto, e dopo aver offerto intercettazioni dei dirigenti del calcio italiano, si passa alle parole incongruenti del PM Giuseppe Narducci, dell’investigatore Attilio Auricchio e del Procuratore capo di Napoli Gian Domenico Lepore, che stridono se confrontate e aprono uno squarcio che coinvolge l’Inter e il resto del sistema calcio italiano.

 

 
Lepore nel 2021 diceva: “Se fossimo andati avanti, sarebbe emerso che tutte le grandi squadre erano coinvolte, compresa l’Inter. Anche il Napoli non si sarebbe salvato, tutto il calcio italiano era marcio. Io non ho mai parlato di ‘cupola’, perché la Juve non era l’unica indagata”.
 
Narducci: "Piaccia o non piaccia, non ci sono mai telefonate tra Bergamo e Pairetto con il sig. Moratti, con il sig. Sensi, o con il sig. Campedelli, Presidente del Chievo, sono balle smentite dai fatti la tesi dell’esistenza di un sistema generalizzato in cui erano tutti a parlare con tutti”. (posizione, questa e quella successiva di Auricchio, fortemente avversate da Moggi nel documento)
 
Il Maggiore Auricchio, invece, nel corso delle indagini respinse l’assistente Coppola che era andato a testimoniare le pressioni che l’Inter aveva fatto su di lui affinché ammorbidisse la sua relazione nei confronti di Cordoba che si era preso due giornate di squalifica post partita Venezia-Inter del 16.9.2001. Il Maggiore Auricchio disse a Coppola che “l’Inter non ci interessa”. Nel documento si legge che il Procuratore Federale Palazzi aveva scritto che “L’Inter è la società che rischia più di tutte per il comportamento illegale del suo presidente Giacinto Facchetti”, ma fu estromessa volutamente dal processo.
 
FACCHETTI JR VS MOGGI - La querela da parte di Gianfelice Facchetti a Moggi è stata respinta dal Tribunale di Milano, che a differenza di quello di Napoli ha sentito le intercettazioni e ha trovato che “E’ noto a tutti come al tempo del procedimento di Calciopoli fosse opinione comune che il problema non era ascrivibile esclusivamente al sistema Moggi, ma si trattasse di una corruttela diffusa nell’intero ambiente.”
 
L'ANONIMO - Si fa poi menzione di un’intervista al Corriere dello Sport del 23 dicembre 2011, concessa in maniera anonima da un investigatore che ammette come mancassero i presupposti per l’intera esistenza di Calciopoli, e come lo scandalo avrebbe dovuto travolgere tutto il calcio italiano, non solo la Juventus.
 Come emerge dall’articolo l’investigatore afferma chiaramente che:
- E’ stata una cosa forzata (processo) non abbiamo mai scoperto una vera partita truccata
- Scoppiò una lite tra i capi: uno voleva chiudere il caso, l'altro no e si andò avanti
- Non ho sentito io le telefonate dell’Inter, ma c’erano due colleghi che dopo averle sentite decidevano quali utilizzare, al contrario di quanto ha affermato il PM Narducci quando disse “Piaccia o non piaccia non ci sono telefonate delle altre società”.
- La sim svizzera di Moggi era sempre muta, abbiamo deciso presto di accantonarla.
 
Sempre a proposito di Narducci, vengono riprese alcune sue dichiarazioni in merito alle telefonate non prese in esame nell’indagine: “Non costituivano reati perché non erano l’espressione o la manifestazione di accordi che si mettevano in piedi per determinare i risultati di alcune partite”. Si rimprovera quindi al PM una disparità di giudizio anche in merito alla rilevanza dei file in possesso degli inquirenti: a riprova che gli inquirenti avevano familiarità con usare intercettazioni tagliate chirurgicamente, si segnala che il Colonnello Auricchio veniva sanzionato per aver modificato il senso di un’intercettazione in un altro procedimento.


FONTE CALCIOMERCATO.COM

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Cobolli e co. dovevano andare al TAR e bloccare tutto. Non l'hanno fatto, gli consegnammo le armi, e adesso ogni volta che si parlerà di queste cose si faranno solo grasse risate gli ideatori della colossale farsa-antijuve... quelli ancora vivi si intende, visto che qualcuno già si è tolto dalle palle per sempre...

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Non capisco di cosa ci si meravigli. 

Sono cose che noi che abbiamo "studiato" calciopoli conosciamo da un decennio abbondante. 

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17 minuti fa, budwaiser4 ha scritto:

Nel 2000-2001, Petrucci, già direttore generale della Roma, ha modificato la regola sugli extracomunitari permettendo al giallorosso Nakata di scendere in campo contro la Juve per agevolare la corsa scudetto degli uomini della Capitale.

Le schifezze che hanno fatto per la Roma in quegli anni.

Nemmeno la mafia.

Nauseante.

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Non capisco dove sono le novità. Avete mai provato a parlare con un indaista/bilanista di farsopoli? Continueranno come hanno sempre fatto a pensare e dire quello che hanno sempre pensato e detto

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Dopo 16 anni la storia si ripete, ci provano e ci riproveranno. Ora dobbiamo difenderci in tribunale a tutti i costi. In futuro meglio essere furbi e prevenire prendendo le necessarie precauzioni. Se il sistema è marcio e la Juve come le altre squadre si adegua, il colpevole di tutto sarà sempre la Juve. Insomma meglio stare fuori dal marcio fin dall'inizio, incondizionatamente.

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7 minuti fa, ALAY ha scritto:

Niente di nuovo x chi s è informato ai tempi 

Ma infatti, mi sembra di vivere in un mondo parallelo * di quella vacca… queste sono tutte cose disponibili in rete dal 2009, ampiamente a disposizione di chiunque le avesse volute sentire.

E siccome non siamo in un paese dove le cose succedono per caso, mi viene da pensare che forse un Berlusca in terapia intensiva fa meno paura di quanto non facesse fino a qualche tempo fa, altrimenti non si spiega proprio.

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Noi che abbiamo seguito la FARSA passo dopo passo sappiamo già tutto...

 

Chissà che sta "levata di scudi" non serva finalmente a scoperchiare qualcosa... e magari a fare cambiare idea a qualcuno (quei pochi con mentalità aperta... per gli antijuventini patologici non c'è speranza)

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*, ci ammonivano appositamente i diffidati e ci hanno fatti passare comunque per quelli che compravano gli arbitri.

Ce lo mettevano nel * e ci facevano passare per degli stupratori.

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Ma veramente io sono basito!...adesso salta fuori che esiste sta roba?...ma io sta roba la conosco da 17 anni, ma anche un cercopiteco col pollice opponibile lo avrebbe capito che era una porcata organizzata a nostro danno!!...io li maledico in eterno tutti!...detto ció io aspetto un sussulto d'onestá da parte di questo paese di cialtroni ma ho poca fiducia. E attenti a Ranucci e Report, il fatto che a seguire trasmetteranno l'inchiesta sul "Tesoro degli Agnelli" la dice lunga.

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Nonostante siano passati 17 anni e queste cose noi juventini, bene o male, le sapevamo già, sentirle o leggerle fà ancora molto male ripensando a tutto quello che abbiamo passato in quel periodo. I colpevoli maggiori sono coloro che all'epoca non si difesero, alcuni di loro, tale cobolli gigli, invece di andare a nascondersi per la vergogna ancora parlano, si vergogni lui, montezemolo e tutti coloro che fecero ritirare il ricorso al tar. Forza juve, oggi più che mai, forza triade. Grazie big

luciano

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Questa è roba risaputa, gli serviva qualcuno per azzerare questo sistema, in quel momento si sono coalizzAte diverse forze per distruggerci, sabitandoci anche dall'interno... il messaggio era chiaro...la juve con moggi ruba...come in mantra...il popolino ha recepito e ripetuto

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Cobolli era il guido rossi interno... infatti la domanda è sempre la stessa, perché la proprietà allora e negli anni seguenti non ha usato queste intercettazioni così evidenti per difendersi o aprire un nuovo processo... evidentemente...

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12 minuti fa, Darwincook62 ha scritto:

Non c’è nulla di nuovo per noi esperti ma comunque è molto importante che se ne parli e dovremmo fare in modo che si continui a farlo

Non ho MAI dimenticato, ho gioito e pianto per 17 anni, sempre con passione, Amore, ma non è più stata la stessa cosa.

Mai dimenticherò, MAI, e lo riporto in tantissimi miei post, SEMPRE.

 

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1 minuto fa, Vivaldi75 ha scritto:

Cobolli era il guido rossi interno... infatti la domanda è sempre la stessa, perché la proprietà allora e negli anni seguenti non ha usato queste intercettazioni così evidenti per difendersi o aprire un nuovo processo... evidentemente...

EVIDENTEMENTE ……senza contare l’apporto di montezemolo 

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Sempre pensato che era tutto architettato...contro di noi .. ai tempi come adesso...La battaglia deve andare avanti fino alla revisione del processo..idem in questo altro periodo vergognoso.

La Juve deve farsi sentire pesantemente.

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Roba nota, arcinota e stra nota, almeno penso per il 99,99% del forum.

Si vede che report è in crisi di ascolti per arrivare a togliere la testa da sotto la sabbia dopo quasi 20 anni

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