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Wonderwall84

Eccessi di presunzione

Post in rilievo

18 minuti fa, adon ha scritto:

Esatto, il mio discorso di Calabria e Krunic era un esempio per dire che squadre con giocatori modesti (Calabria e Krunic lo sono tanto quanto i nostri) se ben allenati e con un piccolo principio di gioco, riescono a performare oltre le aspettative. Questo vale anche per il Napoli, che al netto di un paio di elementi (Osimeh e Kvara) non ha nulla più della Juve. 
Napoli e Milan sono due classici esempi di squadre, per niente eccezionali, che negli ultimi due anni stanno overperformando. Noi di contro, per tanti motivi, tra cui secondo me soprattutto la guida tecnica, stiamo sotto performando e di brutto. 
Non è possibile che in due anni non siamo mai riusciti a mettere sotto un avversario, dai più forti a quelli mediocri, dal punto di vista tecnico e atletico. Non voglio credere che Vlahovic, Milik e Kean siano il sedicesimo attacco fuori casa. Sono i numeri che dovrebbe avere l’attacco di Sampdoria, Cremonese e Spezia. 

Non credo sia solo questione di guida tecnica ( che A ME non piace ), non vedo in società gente che oltre far di conto.. capisca anche di calcio. Alla fine su allegri ci son tutte le pressioni. D'altronde a chi le vai a fare? La juve ha sempre giocato di contropiede. Ma cavolo.. per farlo devi avere campioni nei posti giusti e portaborraccia in altri. così è solo un casino. Poi che una grande squadra di livello internazionale debba solo giocare di contropiede... è un altro discorso.. sviscerato analizzato discusso senza trovare soluzione. Allegri poi si incaponisce a fare vosa gli aveva dato successo. E sbaglia..  perchè non ha stesso livello di giocatori. Dovrebbe cambiare.. ma vaglielo a far capì. 

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53 minuti fa, IoBiancoNero ha scritto:

Non ti credere, la mia è una proposta seria che eviterebbe egoisticamente a me un sacco di questioni. E pure a te che sopra vai a replicare a uno che scrive di krunic e calabria...

Basterebbe anche solo questa frase, se ognuno lo capisse il forum avrebbe la metà del traffico e non si impallerebbe quando perdiamo.

Capisci l'intento utilitaristico? 😉

Il realismo penso sia la base da cui partire per qualsiasi considerazione. Ma non nel calcio, nella vita in generale.

Per fare un esempio, io quelli che dicono che il milan abbia vinto lo scudetto "a caso" l'anno scorso non li concepisco. Vincere non è mai scontato, neanche quando sei il più forte. E vincere una competizione con 38 giornate vuol dire aver fatto un lavoro veramente importante. Il milan era il più forte a livello di calciatori? Forse no, però il calcio non è l'album panini (altrimenti City e PSG vincerebbero a mani basse ogni anno, invece...). Un calciatore come Krunic, che ieri non ha sbagliato nulla né in fase difensiva né col pallone sui piedi alla Juventus attualmente non c'è. Chi dice che Locatelli è più forte di Krunic, al momento, dice una cosa non vera. Poi che Locatelli sia (forse) più dotato tecnicamente forse è anche vero, ma al momento il suo apporto alla squadra è minore di quello che da Krunic al milan. Calabria nella partita più importante della stagione fin ora ha quasi annullato il miglior giocatore di questa Serie A. Noi una prestazione del genere da parte di uno dei nostri non l'abbiamo ancora vista. Speriamo di vederla domenica!

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1 ora fa, sergio 1157 ha scritto:

Non voglio addentrarmi nel vostro dibattito..  interessante. Credo sia necessario però guardare oltre. Molti giocatori messi nelle giuste condizioni.. tattiche/ruolo danno il meglio. Il valore sulla carta è una cosa in campo un'altra. Incidono molti fattori. Ambiente.. allenamenti... che danno ad un calciatore la possibilità di esprimersi al meglio. I nostri non sono pippe. Andrebbero accompagnati aiutati sostenuti in un progetto di squadra. Cosa che oggi non è.

Sugli allenamenti non mi pronuncio perché non vedendoli non ti posso francamente dire se i ragazzi si allenano male o bene. Quello ci è precluso saperlo e chiunque dice che la Juventus non si allena lo fa per dar fiato alla bocca. A meno che non sia un membro dello staff o della società o un calciatore stesso. E non mi pare che nessuno abbia detto che non ci si allena a giocare a calcio.

 

Detto questo, sicuramente il fattore ambientale è fondamentale e lo inserisco nel discorso mentalità. La mentalità con cui affronti una partita dipende da tante cose tra cui l'ambiente, che comunque mi è sembrato sempre compatto nell'andare avanti anche nei momenti più difficili. Anzi, se proprio vogliamo dire una cosa che non è mai mancato è stato proprio l'impegno di tutti (o quasi) anche nei momenti più strani. 

 

Io torno sempre al solito discorso. Se io vedo dei calciatori che in campo non sanno cosa fare e devi comandarli al millesimo per me non sono da Juventus. Il campione, il fuoriclasse, è quello che metti in campo e sa dove deve andare, quello che deve fare, quando lo deve fare. 


Esempio elementare.

Il napoli è una squadra comandata a memoria da Spalletti. Tutti sanno quello che devono fare, si muovono in sincro, schemi e roba varia. Poi arriva Pioli che mette Bennacer sulla trequarti e gli fa marcare Lobotka, fa raddoppiare fisso Kvara con un centrocampista dinamico come Krunic e incarta tutto. E il napoli ieri ha fatto 500 passaggi in orizzontale senza trovare la chiave della scatolina difensiva del milan. E per trovarla sai che bisognava fare? Mischiare le carte in tavola. Cambiare fascia agli esterni, far scendere un attaccante per portare via un centrale, far muovere Lobotka alto e far scendere Zielinski così da mettere in difficoltà la marcatura a uomo di Bennacer. Tutte cose che se tu fai giocare a memoria i tuoi calciatori non puoi fare perché non lo sanno fare. Togli loro le certezze della loro zona di campo da coprire. Pioli ha dato una lezione di calcio a Spalletti che NESSUNO ha capito. 

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Allegri gioco discutibile e siamo d'accordo, presunzione? puo' darsi.ma quella e' la rosa e con quelli gioca e se uno e' bravo se la cava anche in un ruolo che non e' propriamente suo, ma gli errori dei giocatori li avete visti o no? sembrava la sagra del passaggio sbagliato, dello stop a seguire e del mancato inserimento. 

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7 ore fa, Trezegol96 ha scritto:

Sugli allenamenti non mi pronuncio perché non vedendoli non ti posso francamente dire se i ragazzi si allenano male o bene. Quello ci è precluso saperlo e chiunque dice che la Juventus non si allena lo fa per dar fiato alla bocca. A meno che non sia un membro dello staff o della società o un calciatore stesso. E non mi pare che nessuno abbia detto che non ci si allena a giocare a calcio.

 

Detto questo, sicuramente il fattore ambientale è fondamentale e lo inserisco nel discorso mentalità. La mentalità con cui affronti una partita dipende da tante cose tra cui l'ambiente, che comunque mi è sembrato sempre compatto nell'andare avanti anche nei momenti più difficili. Anzi, se proprio vogliamo dire una cosa che non è mai mancato è stato proprio l'impegno di tutti (o quasi) anche nei momenti più strani. 

 

Io torno sempre al solito discorso. Se io vedo dei calciatori che in campo non sanno cosa fare e devi comandarli al millesimo per me non sono da Juventus. Il campione, il fuoriclasse, è quello che metti in campo e sa dove deve andare, quello che deve fare, quando lo deve fare. 


Esempio elementare.

Il napoli è una squadra comandata a memoria da Spalletti. Tutti sanno quello che devono fare, si muovono in sincro, schemi e roba varia. Poi arriva Pioli che mette Bennacer sulla trequarti e gli fa marcare Lobotka, fa raddoppiare fisso Kvara con un centrocampista dinamico come Krunic e incarta tutto. E il napoli ieri ha fatto 500 passaggi in orizzontale senza trovare la chiave della scatolina difensiva del milan. E per trovarla sai che bisognava fare? Mischiare le carte in tavola. Cambiare fascia agli esterni, far scendere un attaccante per portare via un centrale, far muovere Lobotka alto e far scendere Zielinski così da mettere in difficoltà la marcatura a uomo di Bennacer. Tutte cose che se tu fai giocare a memoria i tuoi calciatori non puoi fare perché non lo sanno fare. Togli loro le certezze della loro zona di campo da coprire. Pioli ha dato una lezione di calcio a Spalletti che NESSUNO ha capito. 

Mah... col senno di poi siam tutti bravi. Spalletti è un signor allenatore. Pioli pure. Vinci e perdi. Te la giochi.

In realtà io non credo che un bravo giocatore sappia da solo cosa fare. Significa sminuire il ruolo dell'allenatore. Sopratutto in questi anni ha un ruolo sempre più centrale. Il calcio è gioco di squadra. Non individuale. Un allenatore che fa giocare a memoria è un pregio non un difetto. Insegna calcio. Lo insegna anche ad un campione. E da spettacolo. Quel che lo sport deve fare. 11 Messi in campo senza una guida perdono. Anche se sono campioni.

Che poi oggi ci sia la tendenza a non ascoltare nessuno forti di ingaggi plurimilionari... è un altro discorso... 

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9 ore fa, sergio 1157 ha scritto:

Mah... col senno di poi siam tutti bravi. Spalletti è un signor allenatore. Pioli pure. Vinci e perdi. Te la giochi.

In realtà io non credo che un bravo giocatore sappia da solo cosa fare. Significa sminuire il ruolo dell'allenatore. Sopratutto in questi anni ha un ruolo sempre più centrale. Il calcio è gioco di squadra. Non individuale. Un allenatore che fa giocare a memoria è un pregio non un difetto. Insegna calcio. Lo insegna anche ad un campione. E da spettacolo. Quel che lo sport deve fare. 11 Messi in campo senza una guida perdono. Anche se sono campioni.

Che poi oggi ci sia la tendenza a non ascoltare nessuno forti di ingaggi plurimilionari... è un altro discorso... 

Sono punti di vista.

Per me un allenatore che fa imparare a memoria un modo di giocare alla sua squadra senza esser capace di fare variazioni di gioco a lungo andare, statisticamente, tende ad incartarsi nel suo gioco e non fare risultati. Ti faccio degli esempi.

Il già citato Pioli quando è riuscito a risollevare una stagione fin a lì negativa? Quando è passato a 3 dietro, ha trovato compattezza più che offensività, ha fatto qualche 1-0 e ha ricominciato a fare punti e la squadra ha preso fiducia. E ora giocheranno una semifinale di Champions. Questa semifinale come l'hanno raggiunta? Snaturando il loro modulo di gioco, mettendo Bennacer sulla trequarti invece che come mediano, perdendo quindi un po' di qualità in uscita ma ingabbiando il primo portatore di palla del napoli. Pioli ha cambiato delle carte "fisse" per portare scompiglio all'interno del doppio scontro. E Spalletti, nonostante 3 gare a disposizione contando quella stra persa di campionato, non ha per nulla fatto una modifica allo spartito di gioco. Ecco, in questo caso specifico Pioli è stato un allenatore dal mio punto di vista bravo, che ha tolto memoria alla sua squadra per dargli soluzioni. Spalletti invece un "somaro" (passami il termine, per arrivare ad allenare in Serie A non si è mai somari) perché ha continuato col suo gioco forte del fatto di essere più bravo quando invece non lo è e in 3 partite ha fatto 1 gol al 90esimo scaduto. La memoria serve per imparare le poesie alle elementari, nel calcio serve interpretazione.

 

Ti faccio un altro esempio dato che ieri ho visto Bayern City. Guardiola, che è uno convintissimo delle sue idee di calcio, quest'anno ha portato il City a giocare in un modo completamente diverso dal suo classico tiki taka di barcelloniana memoria. Gioca una difesa a 4 praticamente con 4 centrali, che in fase di possesso palla diventano 3 con Dias centrale e Akanji - Ake come braccetti. Stones si alza a centrocampo vicino a Rodri per fare la fase di primo possesso e Gundogan va a fare una sorta di trequarti che anzi a volte diventa primo riferimento offensivo quando Haaland si abbassa o si allarga. Poi chiaro che Guardiola lo fa con determinati calciatori ed è molto più facile, ma se andiamo a vedere come gioca adesso e come giocava 2/3 anni fa con il City c'è stata una netta virata, evidentemente perché il calcio che proponevano prima non era così efficace a livello di risultati.

 

Per me questo è avere un pregio come allenatore. Far giocare le proprie squadre a memoria sempre allo stesso modo sarà pure un pregio ma i risultati quali sono?

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Le rotazioni sono produttive se l'impianto di gioco è coerente. Se non c'è coerenza o organizzazione, chi subentra deve necessariamente "inventare" la giocata..

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17 ore fa, dankos2 ha scritto:

Allegri gioco discutibile e siamo d'accordo, presunzione? puo' darsi.ma quella e' la rosa e con quelli gioca e se uno e' bravo se la cava anche in un ruolo che non e' propriamente suo, ma gli errori dei giocatori li avete visti o no? sembrava la sagra del passaggio sbagliato, dello stop a seguire e del mancato inserimento. 

Gli errori spesso arrivano per disorganizzazione. Il giocatore non sa cosa fare, non sa a chi scaricarla, ci pensa un attimo di troppo, sbaglia uno stop, un inserimento, entra il nervosismo che toglie concentrazione, ed alla fine anche il più bravo alla lunga commette errori che non ti aspetti. In una squadra organizzata dove ogni elemento ha nella testa un certo movimento da eseguire a seconda delle situazioni, che ha una sorta di "canovaccio" da seguire, tutto diventa più naturale e facile abbassando la percentuale di errori. Non dico che una squadra deve giocare seguendo schemi precisi perchè nel calcio è impossibile e si toglie l'elemento fantasia ed istinto, ma deve saper muoversi in determinate "situazioni" che si vengono a creare nella partita. Cosa che non toglie nulla alla bravura ed alla classe del singolo, ma che l'aiuta a non "perdersi". In questo deve essere determinante l'allenatore. 

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50 minuti fa, Trezegol96 ha scritto:

Sono punti di vista.

Per me un allenatore che fa imparare a memoria un modo di giocare alla sua squadra senza esser capace di fare variazioni di gioco a lungo andare, statisticamente, tende ad incartarsi nel suo gioco e non fare risultati. Ti faccio degli esempi.

Il già citato Pioli quando è riuscito a risollevare una stagione fin a lì negativa? Quando è passato a 3 dietro, ha trovato compattezza più che offensività, ha fatto qualche 1-0 e ha ricominciato a fare punti e la squadra ha preso fiducia. E ora giocheranno una semifinale di Champions. Questa semifinale come l'hanno raggiunta? Snaturando il loro modulo di gioco, mettendo Bennacer sulla trequarti invece che come mediano, perdendo quindi un po' di qualità in uscita ma ingabbiando il primo portatore di palla del napoli. Pioli ha cambiato delle carte "fisse" per portare scompiglio all'interno del doppio scontro. E Spalletti, nonostante 3 gare a disposizione contando quella stra persa di campionato, non ha per nulla fatto una modifica allo spartito di gioco. Ecco, in questo caso specifico Pioli è stato un allenatore dal mio punto di vista bravo, che ha tolto memoria alla sua squadra per dargli soluzioni. Spalletti invece un "somaro" (passami il termine, per arrivare ad allenare in Serie A non si è mai somari) perché ha continuato col suo gioco forte del fatto di essere più bravo quando invece non lo è e in 3 partite ha fatto 1 gol al 90esimo scaduto. La memoria serve per imparare le poesie alle elementari, nel calcio serve interpretazione.

 

Ti faccio un altro esempio dato che ieri ho visto Bayern City. Guardiola, che è uno convintissimo delle sue idee di calcio, quest'anno ha portato il City a giocare in un modo completamente diverso dal suo classico tiki taka di barcelloniana memoria. Gioca una difesa a 4 praticamente con 4 centrali, che in fase di possesso palla diventano 3 con Dias centrale e Akanji - Ake come braccetti. Stones si alza a centrocampo vicino a Rodri per fare la fase di primo possesso e Gundogan va a fare una sorta di trequarti che anzi a volte diventa primo riferimento offensivo quando Haaland si abbassa o si allarga. Poi chiaro che Guardiola lo fa con determinati calciatori ed è molto più facile, ma se andiamo a vedere come gioca adesso e come giocava 2/3 anni fa con il City c'è stata una netta virata, evidentemente perché il calcio che proponevano prima non era così efficace a livello di risultati.

 

Per me questo è avere un pregio come allenatore. Far giocare le proprie squadre a memoria sempre allo stesso modo sarà pure un pregio ma i risultati quali sono?

La differenza tra il modo di giocare di prima del city e qll di oggi sta in un solo giocatore: haland...

La difesa a 3 in fase di impostazione la fanno tutti oramai, o con il braccetto o con il centrocampista metodista che scende...anche Danilo e Alex Sandro molte volte si accentrano andando ad occupare la zona del centrocampo, la differenza sta nella qualità delle giocate...loro hanno giocatori da Manchester city, noi non abbiamo giocatori da Juve a parte qualcuno e quel qualcuno o non c'è perché infortunato o è un giocatore in là con l'età che deve essere gestito...

Con Pogba di Maria chiesa dall'inizio e insieme,avremmo visto cose diverse da qst di oggi in quanto hanno più qualità e caratteristiche rendono più fluida la manovra...qst giocatori sanno come mettere il corpo come stoppare e passare un pallone e fanno scelte 9 volte su 10 giuste, non hanno paura di prendersi le responsabilità di avviare e finire un'azione...ecco perché servono i giocatori forti, nella Juve servono perché la nostra maglia porta pressioni che non sono per tutti...

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1 ora fa, Andrea 11 ha scritto:

La differenza tra il modo di giocare di prima del city e qll di oggi sta in un solo giocatore: haland...

La difesa a 3 in fase di impostazione la fanno tutti oramai, o con il braccetto o con il centrocampista metodista che scende...anche Danilo e Alex Sandro molte volte si accentrano andando ad occupare la zona del centrocampo, la differenza sta nella qualità delle giocate...loro hanno giocatori da Manchester city, noi non abbiamo giocatori da Juve a parte qualcuno e quel qualcuno o non c'è perché infortunato o è un giocatore in là con l'età che deve essere gestito...

Con Pogba di Maria chiesa dall'inizio e insieme,avremmo visto cose diverse da qst di oggi in quanto hanno più qualità e caratteristiche rendono più fluida la manovra...qst giocatori sanno come mettere il corpo come stoppare e passare un pallone e fanno scelte 9 volte su 10 giuste, non hanno paura di prendersi le responsabilità di avviare e finire un'azione...ecco perché servono i giocatori forti, nella Juve servono perché la nostra maglia porta pressioni che non sono per tutti...

Su questo sono d'accordissimo. Tutti i ragionamenti vanno sempre fatti considerando il valore reale dei calciatori che scendono in campo. Non quelli della rosa, ma quelli che scendo in campo che nel caso della nostra stagione è stato determinante. 

Il problema è che molti considerano i giocatori della Juventus molto forti. O comunque più forti di altri. A mio avviso non è così e c'è molta mediocrità all'interno di questa rosa mascherata da finta eccellenza. 

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Ragazzi, si può fare pace con il cervello? Avete rotto le scatole a tempo indeterminato con Conte che non fece turnover prima di Juventus-Benfica e adesso rompete le scatole con Allegri che fa turnover prima si Sporting-Juventus?

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37 minuti fa, Trezegol96 ha scritto:

Su questo sono d'accordissimo. Tutti i ragionamenti vanno sempre fatti considerando il valore reale dei calciatori che scendono in campo. Non quelli della rosa, ma quelli che scendo in campo che nel caso della nostra stagione è stato determinante. 

Il problema è che molti considerano i giocatori della Juventus molto forti. O comunque più forti di altri. A mio avviso non è così e c'è molta mediocrità all'interno di questa rosa mascherata da finta eccellenza. 

Infatti per me si stanno facendo miracoli... cioè noi non abbia giocatori da Juve, sono pochi, e quei pochi o sono infortunati o con età avanzata...

Pogba da giovane faceva panchina e cresceva piano dietro un centrocampo fortissimo, oggi fagioli è il nostro migliore( tecnicamente) e viene dalla serie B ed è più scarso di quel Pogba...e qst è solo un esempio...se l'allenatore contasse Guardiola non comprerebbe campioni...parlo di Guardiola perché allena una Big,ciò che siamo noi e che dobbiamo tornare ad essere...se allegri è andato Bene prima e ora no sta solo nel fatto che i giocatori di Prima erano più forti...

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2 ore fa, Veleno76 ha scritto:

Gli errori spesso arrivano per disorganizzazione. Il giocatore non sa cosa fare, non sa a chi scaricarla, ci pensa un attimo di troppo, sbaglia uno stop, un inserimento, entra il nervosismo che toglie concentrazione, ed alla fine anche il più bravo alla lunga commette errori che non ti aspetti. In una squadra organizzata dove ogni elemento ha nella testa un certo movimento da eseguire a seconda delle situazioni, che ha una sorta di "canovaccio" da seguire, tutto diventa più naturale e facile abbassando la percentuale di errori. Non dico che una squadra deve giocare seguendo schemi precisi perchè nel calcio è impossibile e si toglie l'elemento fantasia ed istinto, ma deve saper muoversi in determinate "situazioni" che si vengono a creare nella partita. Cosa che non toglie nulla alla bravura ed alla classe del singolo, ma che l'aiuta a non "perdersi". In questo deve essere determinante l'allenatore. 

Infatti il mister ha le sue colpe, ma anche i giocatori hanno le loro e non sono poche. Posso capire il momento destabilizzante ma stop a seguire e passaggi sbagliati da giocatori di serie A non me li aspetto. 

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Visti i risultati delle milanesi, trovo grave, delittuoso e soprattutto imperdonabile quanto accaduto nel nostro girone di champions.

Se penso che quelle 2 squadre si giocheranno la finale mentre noi ci siamo fatti eliminare dal "real benfica" (che le busca in casa da barella e lukako ) e da una squadra di dopolavoristi israeliani, mi viene il voltastomaco.

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1 ora fa, Andrea 11 ha scritto:

Infatti per me si stanno facendo miracoli... cioè noi non abbia giocatori da Juve, sono pochi, e quei pochi o sono infortunati o con età avanzata...

Pogba da giovane faceva panchina e cresceva piano dietro un centrocampo fortissimo, oggi fagioli è il nostro migliore( tecnicamente) e viene dalla serie B ed è più scarso di quel Pogba...e qst è solo un esempio...se l'allenatore contasse Guardiola non comprerebbe campioni...parlo di Guardiola perché allena una Big,ciò che siamo noi e che dobbiamo tornare ad essere...se allegri è andato Bene prima e ora no sta solo nel fatto che i giocatori di Prima erano più forti...

Sfondi una porta aperta, il problema è che ormai non si critica neanche più con contenuto ma per partito preso. Figurati che Allegri, dopo quasi 8 anni di panchina della Juventus dice chiaro e tondo che stasera si parte per vincere e non per coprire il risultato dell'andata e se vai a farti un giro sulla discussione vedrai gli stessi identici commenti presi con lo stampino di tutti i post di conferenza stampa. Anzi, adesso si passa al fatto che Allegri ci trolla e che in conferenza dice che giocheremo per la vittoria mentre in campo si presenterà a giocare il pareggio e che quindi oltre al danno anche la beffa di essere presi in giro. Siamo arrivati a questo...stiamo pian piano diventando come gli interisti!

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2 minuti fa, Trezegol96 ha scritto:

Sfondi una porta aperta, il problema è che ormai non si critica neanche più con contenuto ma per partito preso. Figurati che Allegri, dopo quasi 8 anni di panchina della Juventus dice chiaro e tondo che stasera si parte per vincere e non per coprire il risultato dell'andata e se vai a farti un giro sulla discussione vedrai gli stessi identici commenti presi con lo stampino di tutti i post di conferenza stampa. Anzi, adesso si passa al fatto che Allegri ci trolla e che in conferenza dice che giocheremo per la vittoria mentre in campo si presenterà a giocare il pareggio e che quindi oltre al danno anche la beffa di essere presi in giro. Siamo arrivati a questo...stiamo pian piano diventando come gli interisti!

Quanta ragione hai amico...

  • Grazie 1

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10 ore fa, Trezegol96 ha scritto:

Sono punti di vista.

Per me un allenatore che fa imparare a memoria un modo di giocare alla sua squadra senza esser capace di fare variazioni di gioco a lungo andare, statisticamente, tende ad incartarsi nel suo gioco e non fare risultati. Ti faccio degli esempi.

Il già citato Pioli quando è riuscito a risollevare una stagione fin a lì negativa? Quando è passato a 3 dietro, ha trovato compattezza più che offensività, ha fatto qualche 1-0 e ha ricominciato a fare punti e la squadra ha preso fiducia. E ora giocheranno una semifinale di Champions. Questa semifinale come l'hanno raggiunta? Snaturando il loro modulo di gioco, mettendo Bennacer sulla trequarti invece che come mediano, perdendo quindi un po' di qualità in uscita ma ingabbiando il primo portatore di palla del napoli. Pioli ha cambiato delle carte "fisse" per portare scompiglio all'interno del doppio scontro. E Spalletti, nonostante 3 gare a disposizione contando quella stra persa di campionato, non ha per nulla fatto una modifica allo spartito di gioco. Ecco, in questo caso specifico Pioli è stato un allenatore dal mio punto di vista bravo, che ha tolto memoria alla sua squadra per dargli soluzioni. Spalletti invece un "somaro" (passami il termine, per arrivare ad allenare in Serie A non si è mai somari) perché ha continuato col suo gioco forte del fatto di essere più bravo quando invece non lo è e in 3 partite ha fatto 1 gol al 90esimo scaduto. La memoria serve per imparare le poesie alle elementari, nel calcio serve interpretazione.

 

Ti faccio un altro esempio dato che ieri ho visto Bayern City. Guardiola, che è uno convintissimo delle sue idee di calcio, quest'anno ha portato il City a giocare in un modo completamente diverso dal suo classico tiki taka di barcelloniana memoria. Gioca una difesa a 4 praticamente con 4 centrali, che in fase di possesso palla diventano 3 con Dias centrale e Akanji - Ake come braccetti. Stones si alza a centrocampo vicino a Rodri per fare la fase di primo possesso e Gundogan va a fare una sorta di trequarti che anzi a volte diventa primo riferimento offensivo quando Haaland si abbassa o si allarga. Poi chiaro che Guardiola lo fa con determinati calciatori ed è molto più facile, ma se andiamo a vedere come gioca adesso e come giocava 2/3 anni fa con il City c'è stata una netta virata, evidentemente perché il calcio che proponevano prima non era così efficace a livello di risultati.

 

Per me questo è avere un pregio come allenatore. Far giocare le proprie squadre a memoria sempre allo stesso modo sarà pure un pregio ma i risultati quali sono?

Ok.... chiaramente,intuizioni, modifica del gioco, sono importanti. E fanno la differenza molte volte. Sapersi adeguare o proporre nuove idee fa di un allenatore un bravo allenatore. Guarderei sul lungo periodo più che una singola partita. Altrimenti dovremmo dire che sarri è il più bravo di tutti visto che li ha battuti entrambi. Facendo sia giocare a memoria che cambiando spartito.. 😀

Intendo dire che la mano di un allenatore può far la differenza. E se una squadra gioca a memoria vuol dire che quel modo di giocare piace a tutti. Poi si vince o si perde... ma te la giochi. Anche se non hai tutti campioni blasonati 

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