Mi dispiace per il Delpo, che con polsi più solidi avrebbe potuto raggiungere ben altri traguardi, per quanto possa vantare uno slam e tante partite memorabili in carriera. Il suo diritto piatto è una delle armi più letali che abbia mai visto.
Mi spiace molto anche per la rottura Piatti vs Sinner, tra l'altro abbastanza traumatica, a quanto si legge.
Non conosco i motivi del divorzio, ma quello che posso dire è che, pur stimando molto Piatti, non era possibile che seguisse un giocatore come Sinner solo in alcuni tornei all'anno. E' vero che stavano cercando un coach e uno staff che lo seguisse h24, ma a quel punto il ruolo di Piatti quale sarebbe stato?
Sulla carta Magnus Norman sembra molto indicato; ha fatto benissimo con Stan Wawrinka, anche se lo svizzero aveva altra età e - soprattutto - altro talento rispetto a Sinner. Lì si trattava "solamente" di inquadrare psicologicamente e tecnicamente un giocatore dal talento eccezionale (e metterlo a dieta , io ne so qualcosa...); con Sinner si tratta di completare il bagaglio tecnico, perché, e spero non ne abbiano a male i suoi fans più accaniti, il problema di Sinner in questo momento è che ci sono setto/otto giocatori, alcuni più grandi, altri persino più giovani di lui, che hanno un repertorio TECNICO più COMPLETO. Sinner ha a propria disposizione armi importantissime (testa, gambe, fondamentali da fondocampo), ma al contempo limitate. Non è facile costruire colpi che non si ha naturalmente; ma dal non saperli eseguire al meglio, al saperli utilizzare qualche volta per aumentare le variazioni tattiche a propria disposizione quando il piano A non funziona, ce ne passa; in questo caso ci si può lavorare. Perfino Federer ha migliorato il proprio rovescio (che pure era notevole) nel corso della sua carriera, e anche Nadal (che invece aveva un rovescio appena sufficiente ad inizio carriera), e anche Djokovic ha implementato colpi aggiuntivi (a rete faceva ridere e ora gioca egregie volèe).
Sinner deve potenziare la prima di servizio, consolidare la seconda, imparare ad utilizzare il back di rovescio, imparare ad alzare la palla, lavorandola in top spin, quando non riesce a sfondare coi colpi semi-piatti perché l'avversario ribatte o perché lui non è in una giornata in cui non sente bene la palla; deve introdurre qualche variazione: la palla corta, lo strettino; soprattutto: DEVE imparare a venirsi a prendere il punto a RETE quando l'avversario è in difficoltà dopo una sua accelerazione, non voler per forza sfondare, tirandone tre di fila e sbagliando la quarta (ovviamente).
Dove potrà arrivare? Non lo so; dipende da quanto saprà completarsi tecnicamente e anche dai competitors. Quello che mi sento di dire, purtroppo, è che con un bagaglio tecnico limitato (o meglio: incompleto), puoi arrivare in top ten, ma non certo in top5 o top3, o numero 1. Questo è fuori discussione; la differenza tra un top10 e un top3 è MOLTO più ampia che tra un top10 e un top20. Quell'ultimo scalino è veramente alto.
Se non ti completi, i due vecchi, Medvedev, Zverev, Tsitsipas, ma anche Auger Aliassime, Shapovalov e Alcaraz (che arriva, statene certi...) NON li batti o non li superi; e forse nemmeno i Berrettini e i Rublev (che pure sono incompleti come lui, per altri versi).