SuperEagle

Intendevo appunto questo. Ogni cosa a suo tempo……

Guarda che lo stipendio gli è stato portato APPOSITAMENTE alle stelle (con allungamento del contratto) perché il calciatore, dopo parecchi anni a Napoli, sognava di essere ceduto a chissà quale squadrone di Premier League. Solo che entrambe le parti non avevano calcolato che persino in Premier, alle volte, ne capiscono di calcio. Infatti, il top team di Osimhen è, per l’appunto, sinora rimasto nei suoi sogni.

Questa partita dimostra che, nella vita, bisogna saper aspettare. Ogni cerchio si chiude. E credo che verrà anche “quel” giorno, prima o poi…….

Sembra USA for Africa…….😁

No no, assolutamente con paletti (6/8 punti, magari), i quali darebbero contemporaneamente anche senso alla Regular Season; e mai in gara secca, ma su un range di tre partite (con due in casa della meglio classificata, e oltretutto con vantaggio di quest’ultima in caso di parità complessiva, ad esempio tre pareggi, o 1 v 1 n 1 p). É il grande tema che sta accompagnando le prime giornate al mare di diverse migliaia di sostenitori napoletani……😄

Ma equilibrato mica sempre, e comunque con al massimo due squadre che arrivano alla volata finale…….non proprio il top della suspance.

Io davvero non capisco quanto ancora bisognerà attendere per introdurre i playoff. Tutti i campionati di tutti gli sport che non siano “concorsi” (come Automobilismo, motociclismo, sci, ecc.) terminano con lo scontro diretto tra i migliori, calcio compreso, che assegna addirittura in partita secca i titoli più importanti (Champions League, tornei per nazioni). Solo nei campionati nazionali non si può avere una “finale scudetto”, e giunti a questo punto non si comprende davvero il perché.

Per tornare sull’argomento De Bruyne, la cosa che si sottolinea poco è che non è un acquisto-figurina “stile Mbappe”; viceversa, il suo arrivo va a colmare alcune clamorose falle tecniche nel Napoli, in fase di visione di gioco/rifinitura/ultimo passaggio e di pericolosità sui calci di punizione e sugli angoli (il Napoli, pur vincendo lo scudetto e pur annoverando diversi calciatori “fisici”, ha segnato pochissime reti su calcio da fermo, per carenza di un abile battitore…..mentre sulla sponda milanese si banchettava quasi ogni domenica, con Dimarco e Chala). Già solo per queste ragioni (tecniche) il belga va considerato un upgrade.

Conte aveva praticamente salutato baracca e burattini, scontento del (non) mercato di gennaio del Napoli. Fino al weekend di Monza-Napoli e Bologna-Inter, Antonio era sicurissimo che avrebbe perso il campionato per pochi punti, e questo non lo faceva dormire di notte dalla rabbia. In quel momento, Conte era al 99% juventino. Cosa è cambiato, poi? Il Napoli ha vinto un miracoloso scudetto, che è stato un balsamo per la psiche di Antonio, ha ringalluzzito Adl, nel frattempo la Juve si è qualificata in Champions e dovrà iniziare una complicata stagione di ricostruzione, su più fronti, già partendo dal Mondiale per club. Tutto considerando, Conte, sbollite rabbia e tensione, ha fatto la scelta più logica e naturale, ovviamente per il breve periodo (ma lui ragiona da sempre per l’ “ora e subito”). Se vi starete chiedendo quali prove ci siano del fatto che sia effettivamente andata così, provate a ragionare sul fatto che MAI Conte, in nessuna conferenza stampa, nonostante uno scudetto giocato sul filo di lana e mille dietrologie sul futuro, ha voluto parlare del suo futuro; con ciò, NON smentendo né il fatto che potesse non rispettare il contratto firmato, né le voci che lo davano per sicuro partente in direzione Torino. Per cui, delle due l’una: - o era sostanzialmente d’accordo con la Juve, per poi cambiare idea sull’onda lunga dello scudetto (tesi per me preferibile, e che si sposa ed incastona alla perfezione con i tentennamenti bianconeri sulla scelta dell’allenatore); - o ha utilizzato e sfruttato il nome della Juventus per suo tornaconto. Altre possibilità non vi sono.

Non fa schifo, ma se vengono propinate come stelle di prima grandezza Il “Bare”, il “Basto” ed il bestemmiatore…..vedi un po’ tu…..

E direi, ovviamente…….i soldi e la crescita (quella vera) passano da quel torneo lì. Non dai campionati domestici. E in chiave Champions, certamente De Bruyne non è il Ronaldo che arriva palesemente per vincerla. Casomai, é quel calciatore che può apportare esperienza e tecnica, in palcoscenici nei quali si gioca più a calcio che a calci (ma - ahimè, in quanto tifoso del Napoli - a ritmi atletici che il belga difficilmente potrà sostenere; ed è questo il rovescio della medaglia).

Guarda, c’era un potenziale paragone perfetto, da potersi tirar fuori facilmente in chiave negativa…..era quasi un assist a porta vuota, servito su un piatto d’argento. Ossia, il paragone con un calciatore argentino arrivato in Italia alla stessa età di De Bruyne, anche lui tra le fanfare, anche lui come il belga a parametro zero, ed anche lui nell’anno dei mondiali di calcio. Chissà come mai è venuto fuori, invece, il nome di Ribery. Chissà.

Più precisamente si chiama “rimozione mentale”, ed é un processo ben noto in psicologia. Tu sei nuovo, ma lo stesso utente aveva persino rimosso un evento già avvenuto ed archiviato, ossia il terzo scudetto del Napoli, rubricato a mero accidente (legato ai mondiali invernali, alla penalizzazione della Juve, alla venuta degli alieni, alle cavallette) piuttosto che compimento di una generale competitività oramai ultra decennale. Venendo a De Bruyne: nessuno (neanche a Napoli) può ragionevolmente pensare che possa fare la differenza in Champions; in Italia, viceversa, considerando il panorama complessivo, considerando che va a tappare una falla di creatività in un centrocampo al quale mancava solo fantasia e capacità di rifinitura, che sarà allenato da Conte e che avrà davanti un centravanti che conosce bene, come Lukaku, le prospettive appaiono piuttosto rosee. Poi magari si sfonderà di mozzarelle e arriverà a pesare 120 chili scivolando in panchina, ma questo può casomai essere un auspicio/previsione, non certo una valutazione tecnica.

Mamma mia, che mi hai fatto ricordare, Di Biagio. Una sciagura totale, totale……..

In realtà, salvo casi particolari con proprietà ricche in realtà piccole (Sassuolo, Chievo, Monza), le realtà con molti tifosi sono già aiutate abbastanza dal fatto di avere…..molti tifosi (quindi più soldi e più interesse generale). Però spesso si infognano in C, perché c’è una sola promozione a girone, il che vuol dire che, se anche solo due squadre investono pesantemente per salire, la promozione è già ad alto rischio e le conseguenti spese mal possono essere sostenute per molti anni di fila. É un campionato che va snellito e riformato, una serie C d’élite potrebbe essere quasi una B-2.