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Nepali Me

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  1. Nepali Me

    Guerra Israele - Medio Oriente

    Infatti, secondo me, c'è disallineamento tra gli obiettivi di Israele e Stati Uniti. Israele sta trascinando gli americani in guerra, dato che si sta dimostrando incapace di reggere così tanti fronti da solo. Ma gli americani, per quanto ben disposti verso Israele, non sono disposti a scatenare la terza guerra mondiale per gli interessi di Netanyahu. Ricordiamoci che l'Iran è sempre stato descritto dall'amministrazione Trump, anche nel mandato precedente, come un paese demoniaco "Evil", nemico dichiarato. Il suo programma nucleare, in particolare, è stato a lungo oggetto di dibattito, Trump ha sempre criticato aspramente l'accordo che siglò Obama. Diciamo che l'attacco di questa notte potrebbe essere stato un po' il sunto degli interessi comuni di Israele e Stati Uniti nella regione. Trump rivendica l'azzeramento della minaccia nucleare iraniana, può vantare di aver aiutato Israele nell'eliminare l'unica minaccia credibile alla sua esistenza, allo stesso modo può rientrare nei ranghi senza aver speso un solo soldato sul campo, cosa a cui tiene moltissimo in termini di politica interna. Allo stesso modo Netanyahu ottiene uno dei due obiettivi strategici prefissati grazie allo zio Sam. Ora però viene la parte delicata, quella su cui per me c'è scontro aperto tra Israele e Stati Uniti, ovvero il cambio di regime. A Trump dell'Iran non interessa quasi nulla, se non nei termini detti in precedenza (se non ha il nucleare, non è una minaccia). Netanyahu invece pare voler andare oltre, sbagliando secondo me scelta, perseguendo un obiettivo difficilissimo e dai risultati imprevedibili. Il tutto dando per scontato (Trump) che l'Iran non risponda nei confronti degli Stati Uniti. I paesi alleati di Teheran non hanno nascosto, diplomaticamente, che non difendono affatto il diritto dell'Iran di dotarsi di un dispositivo nucleare militare. Come avevo detto ieri, la bomba atomica nelle mani dell'Iran non la vogliono nemmeno i suoi più stretti alleati. Anche perché, intendiamoci, sarebbe molto semplice per loro fornirgliela. Trump ha fondamentalmente agito con un "via libera" generale delle grandi potenze mondiali, ma solo a patto che si fermi lì. Come detto da te, se gli Stati Uniti invece si impegnassero ad eliminare l'attuale regime, l'equazione cambierebbe, Cina e Russia non potrebbero restare a guardare a quel punto. Arrivati dunque a questa posizione di stallo, ancora una volta, starà tutto nelle mani di Iran e Israele. Se l'Iran risponderà con durezza contro gli Stati Uniti (auguriamoci vivamente di no), magari attaccandone le flotte mercantili o tramite atti di terrorismo su suolo americano (che include basi e ambasciate), questo potrebbe spingere a quel punto gli Stati Uniti stessi ad andare oltre, reazione che spingerebbe a sua volta Russia e Cina ad interessarsi della questione. Se l'Iran invece rispondesse con durezza ma deviando la risposta su Israele, limitandosi solo ad attacchi "ibridi" agli USA, forse la cosa potrebbe contenersi e rientrare nella dimensione precedente a questa notte. In questo senso leggo le parole di Trump, che già minaccia l'Iran di nuovo, facendo intendere che per quanto riguarda gli USA con stanotte la questione è chiusa. Ma potrà davvero l'attuale regime incassare un tale colpo, senza reagire? La speranza, per la pace e la stabilità della regione, è che la risposta sia "sì".
  2. Nepali Me

    Guerra Israele - Medio Oriente

    Un regime change può funzionare solo se il paese è già maturo per un cambio, ma gli si dà una spinta con la forza. E' difficilissimo capire ora il regime iraniano quanta presa abbia, ma io non scommetterei su tale debolezza. I nostalgici liberali in Iran sono molti, specialmente quelli con legami di parentela o amicizia con espatriati (come la famiglia di un amico, per metà rimasta a Teheran). Ma che questi siano in grado di prendere in mano il paese è tutto da dimostrare. Tendenzialmente bombardare qualcuno, comunque vada, rafforza chi in quei luoghi ti vede male, non certo i simpatizzanti. I russi stessi hanno sperimentato questo effetto, in alcune aree precedentemente bombardate non hanno trovato il sostegno popolare che si sarebbero aspettati. Io personalmente mi sono fatto un'idea della vicenda, specialmente degli obiettivi di Washington, il cambio di regime non è tra questi ad oggi.
  3. Nepali Me

    Guerra Israele - Medio Oriente

    E' una possibilità più che concreta, ormai. Dovesse prendere il comando la frangia più estremista di questo regime, sì, si rischierebbe grosso. Per ora Trump ha attaccato volutamente esclusivamente i siti nucleari, facendo intendere di non voler andare oltre. Chissà, magari potremmo leggerla in questo modo. Come scritto giusto ieri, il regime-change e l'azzeramente del nucleare iraniano sono obiettivi diversi. Magari Trump è interessato davvero solo al secondo.
  4. Nepali Me

    Guerra Israele - Medio Oriente

    L'opposizione interna in Iran è forte, ma è comunque profondamente patriottica. E' difficile pensare che l'opposizione sia favorevole all'intervento americano, anzi. Io non vorrei invece che questo conflitto non finisca esclusivamente per radicalizzare le posizioni iraniane.
  5. Nepali Me

    Guerra Israele - Medio Oriente

    Parliamoci chiaramente. La comunità internazionale vede favorevolmente l'interruzione del programma nucleare iraniano. Persino i paesi amici dell'Iran non sono mai stati né foraggiatori né sostenitori di tali programmi. Il discorso si fa estremamente diverso se l'obiettivo (come pare) sia anche quello di rovescare l'attuale regime. Questo chiamerebbe in causa eccome le potenze amiche dell'Iran. Complicazione ulteriore sarebbe l'intervento diretto americano nella questione, il quale irriterebbe enormemente sia Pechino che Mosca. Intervento che pare sempre più probabile, in quanto necessario a Israele per centrare anche solo il primo obiettivo. Intervento che Washington stessa non potrà evitare, perché una tale sconfitta di Israele non può permettersela. La situazione, insomma, volge per il peggio.
  6. Nepali Me

    Guerra Israele - Medio Oriente

    L'ennesima tragedia sta per consumandosi davanti agli occhi di tutto il mondo, fondamentalmente indifferente ed impotente. I grandi alleati di questi paesi, che vorrebbero ancora illuderci di esserne padroni, non riescono né a controllarne le azioni né a sostenerle concretamente. Il re (o meglio "i re") è nudo, sempre più nudo. Tornando all'Iran, ora verrà messa seriamente alla prova la solidità di Khamenei. Non ci resta che sperare che la cosa si risolva velocemente, anche se risulta evidente che non si limiterà ad uno scambio di colpi come accaduto l'ultima volta.
  7. Nepali Me

    Guerra in Ucraina

    L'Occidente non esiste, come non esiste più l'Unione Sovietica. E' già tanto se esistono UE, Onu e Nato, figuriamoci. Prima ci liberiamo dei termini dell'era dei blocchi, meglio sarà.
  8. 12 milioni a me non sembrano poi così tanti, per un ragazzo così giovane titolare in Serie A.
  9. Nepali Me

    Guerra in Ucraina

    Onestamente non so cosa aspettarmi. Mi limito a prendere atto di quelli che a me sembrano le vere novità. La Germania, forte del suo nuovo governo, si è schierata nettamente dalla parte dei "volenterosi". Non è una cosa banale, affatto. Mosca non può restare indifferente ad un blocco di volenterosi che ora riunisce Francia, Gran Bretagna e Germania. La Polonia è orfana degli Stati Uniti, sedotta e abbandonata. E' passata da alfiere n°1 degli Stati Uniti, ad amico di circostanza. Non è un caso che oggi in Polonia si stiano moderando i termini nei confronti della Germania, storicamente durissimi. Da primo stato filo-americano e anti-tedesco d'Europa, vogliono proporsi a potenza di pari grado nel gruppo dei volenterosi. Trump è molto deluso dalle minime aperture di Putin. Forse è stato ingenuo, ma era seriamente convino che fosse Zelensky l'ostacolo maggiore alla pace. Tutta la vicenda turca, secondo me, serve proprio a stanare Putin dalla sua posizione: pubblicamente aperta al dialogo, di fatto intenzionata ad ottenere una vittoria totale su Kiev imputandole la causa del proseguimento della guerra. L'Europa dei volenterosi (i soliti noti), il resto degli altri paesi europei e gli Stati Uniti viaggiano su tre piani distinti. Ognuno ha in mente una sua versione della situazione, esigenze diverse e compromessi diversi. Nessuno, però, ha ancora trovato una reale intenzione di Putin di trattare. Direi che riassumendo, vedo un Putin più esposto, uno Zelensky in leggero rialzo in termini di rapporti con l'occidente, un Trump spazientito (ed imprevedibile...), un occidente sempre più diviso.
  10. Per me ogni previsione lascia il tempo che trova. E' tutto imprevedibile, abbiamo visto già più di un risultato sorprendente, potrebbero essere degli episodi a decidere la classifica finale. Di sicuro noi dobbiamo portare a casa questi maledettissimi 6 punti, e sarà durissima, ne sono arci-convinto. Non sempre giocare contro gente senza obiettivi è un vantaggio, anzi, talvolta il giocare senza pressioni può rivelarsi uno stimolo in più. Vedasi il Napoli che pensava di passeggiare col Genoa e invece s'è ritrovato a riaprire la lotta scudetto.
  11. Nepali Me

    Guerra in Ucraina

    Intanto Putin ha bucato l'incontro con Zelensky. Sarà difficile ora sostenere a livello internazionale che sia sempre stato Zelensky quello a non volersi sedere al tavolo.
  12. Concordo... però sta alla proprietà scegliere bene i gestori, fin qui non ha fatto nemmeno lui un gran lavoro. Non so se abbiamo tutta questa attrattiva onesamente...
  13. Purtroppo per noi credo che la Juventus non sia nei suoi pensieri.
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