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bidescu

Marco Di Vaio

Post in rilievo

Marco Di Vaio, nasce a Roma, il 15 luglio 1976; cresce nella Lazio e veste la maglia biancoazzurra fino all’estate del 1996, quando viene ceduto al Verona. Una sola stagione in riva all’Adige e trasferimento a Salerno.

Nella Salernitana esplode, guidando la squadra alla sua seconda promozione in serie A, nel campionato 1997-98, e vincendo il titolo di capocannoniere con 21 reti. Nella stagione seguente, la Salernitana retrocede in B per un solo punto, nonostante i 13 goals di Di Vaio che, comunque, resta in serie A, acquistato dal Parma.

Giocatore molto veloce e dotato di un tiro molto potente e preciso, in quel campionato 2001-02 disputato con i ducali, si classifica secondo nella classifica dei cannonieri di serie A; al termine della stagione viene acquistato dalla Juventus, nell’ultimo giorno del calcio-mercato.

Nonostante la grande competizione tra i numerosi attaccanti, nella sua prima stagione bianconera Marco riesce a collezionare 40 presenze ed a realizzare 11 goals, fra cui quello decisivo per la conquista dello scudetto. Il campionato successivo fa ancora meglio, con 44 presenze e 17 goals; si fa ricordare, soprattutto, per la bellissima rete realizza a “San Siro” contro il Milan, con uno splendido tiro al volo di destro.

Il campionato juventino è deludente e Marcello Lippi abbandona la nave bianconera; arriva Fabio Capello che non crede in Di Vaio e l’attaccante romano viene così ceduto al Valencia, con cui disputa un’annata positiva e mette a segno 11 reti. «A Torino ho passato due anni intensi, anche non facili, ma crescendo tanto e togliendomi soddisfazioni importanti come la rete a “San Siro” al Milan, il tricolore e la finale di Champions. Il secondo anno, nonostante facessi bene, non c’è stata continuità nel mio utilizzo. Da qui sono nati i contrasti con Lippi o, sarebbe meglio dire, chiacchierate in privato, ma sempre nel rispetto dei ruoli. Non a caso quando andai in Spagna lui arrivò alla Nazionale e mi convocò subito. Ranieri mi voleva a Valencia e credeva nelle mie qualità; posso dire che la sua presenza è stata determinate per farmi accettare il trasferimento fuori dall’Italia».

Nella stagione 2005-06 vede ridursi le sue presenze da titolare, a causa dell’arrivo di altri due attaccanti di alto livello, Patrick Kluivert e David Villa, così, nel gennaio 2006 viene ceduto in prestito al Monaco.

Nel gennaio 2007, ritorna in Italia, acquistato dal Genoa, con il quale conquista la promozione in serie A; la stagione seguente, approva al Bologna e, con 24 realizzazioni, è il grande protagonista della salvezza degli emiliani.

Con la nazionale italiana Di Vaio ha totalizzato 13 presenze e 2 goals, partecipando anche agli Europei del 2004.

di+vaio.jpg

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Non avesse subito quel bruttissimo infortunio contro il Newcastle in Champions, proprio nel momento in cui era "esploso", segnando con continuità e giocando alla grande, credo che la sua prima stagione alla Juve avrebbe preso ben altra piega....e complimenti a Lippi, che a Manchester, col Milan ormai cotto e con R.Junior zoppo a fare il terzino, preferì inserire "Speedy Gonzales" Zalayeta, piuttosto che Di Vaio, rendendo così nulla la nostra superiorità numerica e rinunciando, di fatto, anche ad un valido rigorista.

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Giocatore che mi piaceva molto qui da noi. Fece da immagine anche alle nuove maglie della prima stagione di Capello mi sembra, ma poi fu ceduto.

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sbagliava gol facili e poi segnava quelli impossibili

nel primo anno fece bene soprattutto in Champions

se Lippi avesse schierato lui in finale invece di Camoranesi che era fuori forma per me vincevamo la coppa

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Ricordo ancora quella finale di Champions ed a volte mi chiedo come sarebbe finita se gli fosse stata data la possibilità di entrare in campo. Un grande attaccante che anche adesso, in una provinciale, sta mostrando il proprio valore. A volte, quì in Italia, ci esaltiamo quando vengono acquistati grandi nomi provenienti dal Brasile o dall'Argentina e ci dimentichiamo dei nostri giocatori in grado comunque di dare tanto.

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Ricordo ancora quella finale di Champions ed a volte mi chiedo come sarebbe finita se gli fosse stata data la possibilità di entrare in campo. Un grande attaccante che anche adesso, in una provinciale, sta mostrando il proprio valore. A volte, quì in Italia, ci esaltiamo quando vengono acquistati grandi nomi provenienti dal Brasile o dall'Argentina e ci dimentichiamo dei nostri giocatori in grado comunque di dare tanto.

Pensa al grande Gianfranco Zola, che al Chelsea ancora lo ringraziano e gli baciano i piedi. Peccato non avesse santi in paradiso.

 

Mi è sempre piaciuto Di Vaio, peccato non sia stato fortunato.

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Pensa al grande Gianfranco Zola, che al Chelsea ancora lo ringraziano e gli baciano i piedi. Peccato non avesse santi in paradiso.

 

Mi è sempre piaciuto Di Vaio, peccato non sia stato fortunato.

zola.

per me uno dei migliori di sempre.

DI vaio...conoscevo la madre, aveva un negozio vicino a dove abitavo io in quegli anni. Ci sono andato decine di volte, la salutavo (quando c'era,chiaramente), le dicevo di salutarmi il figlio...ma il coraggio di chiedergli una maglia del figlio autografata non l'ho mai avuto...peccato!

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Solo io non ricordo l'infortunio contro il Newcastle?

 

Prese una brutta botta alla testa in uno scontro con un avversario e rimase a terra privo di sensi. Fu portato d'urgenza in ospedale e ci mise un bel po' a tornare in forma.

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