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Tornado blackwhite

Antimafia, Di Lello: "Nessuno può accusarmi di napoletanità, non è colpa mia se procura ha aperto un'inchiesta su Juve e non sul Napoli"

Post in rilievo

girava un video di Cannavaro quando era nel Parma con una flebo...ma chiaramente era uno scherzo....

Quel video è stranamente uscito quando Cannavaro era alla Juve,5 o 6 anni dopo.

 

Un caso

 

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Ah, ecco. Adesso capisco un sacco di cose (pure se sotto sotto lo sospettavo). Staccati da davanti questo monitor, esci di casa amico mio. Ti auguro un futuro certamente meno triste di questo presente.

 

Sei fuori strada... I figli dei boss * a bordocampo fatti entrare con badge per i fotografi, rimasti lontani dall'aula di udienze dell'antimafia spiegano un sacco di cose...

 

Cose che tu non riesci a capire....

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Comunque, per i sostenitori delle tesi complottiste (che figurerebbero meglio in un blog su scie chimiche e illuminati) vorrei precisare che il soggetto in questione ha chiesto un prolungamento di indagine per un'inchiesta riguardante il Napoli (anche qui, non con tesserati indagati). Allora come funziona? Inizio a sbraitare dicendo "nooooo, Di Lello è juventinooooo!1!1"? Siamo seri, per favore. Qui non stiamo parlando di pallone, ma di cose un filino più importanti (e soprattutto più complesse)."Il boss a bordocampo" is the new "e allora le foibeeee!?!?". Con l'aggravante che almeno la storia delle foibe un fondo di verità lo aveva (seppur tra mille mistificazioni e falsità).

 

Dov'era Di Lello quando i figli dei boss erano al SanPaolo nei posti riservati ai giornalisti...

 

La sua integrità morale, da napoletano verace, non imponeva il dover denunciare e chiedere di aprire una inchiesta!?!

 

Era anche allora un parlamentare....

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Quali sarebbero le falsità e le omissioni? Elencamele.

Capito! Il problema non è le mafie presenti nelle curve degli stadi,ma la Procura di Torino che indaga. Poi se la stessa Procura,dice che nessun dirigente e nessun tesserato della Juventus è indagato,poco importa alla commissione antimafia del Parlamento. Parlamento,che ogniqualvolta la Juve vince per un rigore,un fuorigioco dubbio,o un gol annullato all'avversario,è incline ad interrogazione parlamentare,come per nessun altro. Quindi,come dice l'Onorevole Di Lello,che colpa ne ha lui se la Juventus è finita nell'indagine la Procura di Torino,mentre le squadre delle altre città no. Peccato che invece la Procura di Napoli,ha indagato ed arrestato Antonio Lo Russo,bordocampista al San Paolo e latitante all'epoca dei fatti,indagato dalla stessa Procura di Napoli,anche per un giro di partite truccate. Ma un latitante,che va a vedere le partite a bordo campo,più volte fotografato e che intratteneva rapporti con Lavezzi,giocatore del Napoli in quel periodo,com'è sfuggito agli occhi vigili della commissione antimafia? Commissione antimafia,che sa con certezza,che non poteva essere una sola persona a tenere a bada una curva intera,ma che non si è mai chiesta,come due curve rivali in pochi minuti,siano riusciti a far rinviare il derby di Roma,o come dei tifosi siano riusciti a far entrare un motorino in curva,per poi lanciarlo dal terzo anello di San Siro." Ti sembrerò pignolo. Ma riguardo questa vicenda de "o'boss a bordocampo" è stato scritto di tutto e di più. Come è ovvio che sia, all'epoca dei fatto il tipo in questione non era latitante (il latitante, in quanto tale, mai potrebbe stipulare un regolare contratto di assunzione). Quello delle foto, all'epoca dei fatti era incensurato (vero è che era figlio di un criminale, ma saprai meglio di me il principio basilare del diritto della responsabilità penale soggettiva). Si trovava lì semplicemente come dipendente dell'azienda che si occupava della cura del manto erboso. Azienda che aveva ottenuto quel lavoro per volere del Comune e non della SSC Napoli. Non solo. Ma appena uscita la notizia, il Comune ha immediatamente provveduto a rompere il contratto con l'azienda in questione (che se vogliamo è pure un po' esagerata come cosa, dal momento che 'o boss era un soggetto incensurato). Poi tempo dopo è stato effettivamente processato e condonnato e lì si è effettivamente reso latitante. Fino all'anno scorso, quando ha deciso di "pentirsi". Se poi la vogliamo proprio dire tutta il napoletanissimo e antijuventino Di Lello ha chiesto alla Procura un supplemento di indagine per un processo in cui era implicato (ovviamente non con dei tesserati indagati) la SSC Napoli. Quindi: quanto alla storia del o'boss ti rendi conto da solo che anche solo affiancare questa vicenda alla SSC Napoli fa più che altro sorridere. Ma purtroppo l'internet è così: penso che se facessimo un sondaggio su questo forum, nove utenti su dieci sarebbero convinti che veramente un camorrista latitante assista da bordocampo alle partite del Napoli, con l'assenso del Napoli. Allora la camorra è una cosa seria perché miete morti, danni sociali ed economici enormi. Cerchiamo di parlarne con un minimo di cognizione di causa. Tutto qui.

 

Dov'era Di Lello quando i figli dei boss erano al SanPaolo nei posti riservati ai giornalisti...

 

La sua integrità morale, da napoletano verace, non imponeva il dover denunciare e chiedere di aprire una inchiesta!?!

 

Era anche allora un parlamentare....

anno stato i zinghiri

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Scusa ma se quei vuoti sono posti assegnati a nominativi che fanno parte del gruppo che per protesta, giusta o sbagliata che sia, non decide di partecipare all'evento sportivo, in virtù di quale criterio sarebbe indice di arroganza?

 

È la legge italiana che vieta di occupare posti diversi da quelli assegnati, non possono essere riempiti se non vengono rivenduti. I Viking non li rivendono e restano vuoti, meglio una protesta simile che violenta

 

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Tu non sei mai stato in curva sud,mi sembra evidente,ci sono posti dove tu non puoi sederti pur avendo il biglietto.Lascia perdere....

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Abbi pazienza smettila.... il problema esiste. I napoletani sono una nazione a parte. Come i talebani. prima Dio Diego e poi la legge degli umoni.

Ora ci mancava pure il razzista che viene a farmi la morale

 

Ciaone proprio

 

L'inchiesta non riguarda solo la Juve. Solo i sempliciotti come te e qualche altro tifoso medio del Napoli potrebbe pensarla così

Parli tanto di "napolecani" (e già solo per questo saresti passibile di ban ma vabbè...) ma ti comporti nello stesso identico modo: ovvero superficialità e deliri.

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Che patetico sefz

Darei oro per farmi intervistare da lui chiamandolo Silvestro sefz

 

oltretutto è pure del torino,nn chiedermi come faccio a saperlo ;)

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Sai che c'è? Nel caso da te ipotizzato, io avrei trovato semplicemente folle considerare la squadra del cuore una motivazione per considerare non sereno il giudizio di un giudice. Resta comunque un ipotesi. ed è un fatto (non un ipotesi) il fatto che a qualcuno sia venuta in mente una cosa del genere. Poi si parla dei fomentatori di odio.

 

Un conto è la teoria, un altro la pratica.

Si parla di fomentatori di odio?.. :risata3:

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oltretutto è pure del torino,nn chiedermi come faccio a saperlo ;)

 

questa storia del loro gemellaggio è solo per noi, ma teoricamente se odiano cavour, dovrebbero odiare a prescindere i granata dato che la maggior parte di loro è di Torino e dintorni....

vabbè c'entra poco con il topic che riguarda sto politico da 4 soldi che cerca un pò di fama cercando di farsi bello mettendosi contro la Juve

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E anche i PM federali. Tutti napulicchi.palazzi pecorone pecoraro..

con tutti quei procuratori che hanno e' sicuramente la citta' piu' tranquilla al mondo

dove la criminalità non esiste e dove la civilta' ha la sua culla

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a napoli i delinquenti e camorristi girano tutti a bordo campo e dentro gli spogliatoi e lo fanno da anni...

 

nessuno si aspettava o si aspetta un'inchiesta per questo, ci mancherebbe siamo in italia lo sappiamo come vanno le cose

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Capito! Il problema non è le mafie presenti nelle curve degli stadi,ma la Procura di Torino che indaga. Poi se la stessa Procura,dice che nessun dirigente e nessun tesserato della Juventus è indagato,poco importa alla commissione antimafia del Parlamento. Parlamento,che ogniqualvolta la Juve vince per un rigore,un fuorigioco dubbio,o un gol annullato all'avversario,è incline ad interrogazione parlamentare,come per nessun altro. Quindi,come dice l'Onorevole Di Lello,che colpa ne ha lui se la Juventus è finita nell'indagine la Procura di Torino,mentre le squadre delle altre città no. Peccato che invece la Procura di Napoli,ha indagato ed arrestato Antonio Lo Russo,bordocampista al San Paolo e latitante all'epoca dei fatti,indagato dalla stessa Procura di Napoli,anche per un giro di partite truccate. Ma un latitante,che va a vedere le partite a bordo campo,più volte fotografato e che intratteneva rapporti con Lavezzi,giocatore del Napoli in quel periodo,com'è sfuggito agli occhi vigili della commissione antimafia? Commissione antimafia,che sa con certezza,che non poteva essere una sola persona a tenere a bada una curva intera,ma che non si è mai chiesta,come due curve rivali in pochi minuti,siano riusciti a far rinviare il derby di Roma,o come dei tifosi siano riusciti a far entrare un motorino in curva,per poi lanciarlo dal terzo anello di San Siro." Ti sembrerò pignolo. Ma riguardo questa vicenda de "o'boss a bordocampo" è stato scritto di tutto e di più. Come è ovvio che sia, all'epoca dei fatto il tipo in questione non era latitante (il latitante, in quanto tale, mai potrebbe stipulare un regolare contratto di assunzione). Quello delle foto, all'epoca dei fatti era incensurato (vero è che era figlio di un criminale, ma saprai meglio di me il principio basilare del diritto della responsabilità penale soggettiva). Si trovava lì semplicemente come dipendente dell'azienda che si occupava della cura del manto erboso. Azienda che aveva ottenuto quel lavoro per volere del Comune e non della SSC Napoli. Non solo. Ma appena uscita la notizia, il Comune ha immediatamente provveduto a rompere il contratto con l'azienda in questione (che se vogliamo è pure un po' esagerata come cosa, dal momento che 'o boss era un soggetto incensurato). Poi tempo dopo è stato effettivamente processato e condonnato e lì si è effettivamente reso latitante. Fino all'anno scorso, quando ha deciso di "pentirsi". Se poi la vogliamo proprio dire tutta il napoletanissimo e antijuventino Di Lello ha chiesto alla Procura un supplemento di indagine per un processo in cui era implicato (ovviamente non con dei tesserati indagati) la SSC Napoli. Quindi: quanto alla storia del o'boss ti rendi conto da solo che anche solo affiancare questa vicenda alla SSC Napoli fa più che altro sorridere. Ma purtroppo l'internet è così: penso che se facessimo un sondaggio su questo forum, nove utenti su dieci sarebbero convinti che veramente un camorrista latitante assista da bordocampo alle partite del Napoli, con l'assenso del Napoli. Allora la camorra è una cosa seria perché miete morti, danni sociali ed economici enormi. Cerchiamo di parlarne con un minimo di cognizione di causa. Tutto qui.

 

 

anno stato i zinghiri

Camorra, catturato Lo Russo boss tifoso a bordo campo del Napoli

Camorra, catturato Lo Russo boss tifoso a bordo campo del Napoli

CRONACA

Il figlio di Salvatore Lo Russo, capo dell’omonimo clan di camorra a Napoli conosciuto anche con il soprannome dei "capitoni", è stato arrestato a Nizza (Francia). L'uomo era stato fotografato più volte mentre assisteva alle partite e la sua presenza aveva interessato gli inquirenti che indagavano su un giro di partire truccate

di RQuotidiano | 15 aprile 2014

 

391

Più informazioni su: Camorra, Napoli

Di lui aveva parlato come un tifo anche l’ex calciatore del Napoli Lavezzi, come un capo ultrà che teneva così tanto al fatto che il calciatore rimanesse nella squadra partenopea da far esporre uno striscione in curva B. Antonio Lo Russo però figurava nella lista dei cento latitanti più ricercati d’Italia. Il figlio di Salvatore Lo Russo, capo dell’omonimo clan di camorra a Napoli conosciuto anche con il soprannome dei “capitoni”, è stato arrestato a Nizza (Francia). A eseguire l’arresto i carabinieri di Napoli, nel corso di un blitz a cui ha preso parte anche la gendarmeria francese che da tempo seguiva i suoi movimenti insieme ai militari italiani. La sua cattura era stata più volte indicata come prioritaria dal procuratore di Napoli Giovanni Colangelo.

 

Il superlatitante – condannato in primo grado a 20 anni di reclusione per associazione per delinquere di tipo * e associazione finalizzata al traffico di stupefacenti – è stato bloccato insieme al cugino Carlo Lo Russo, 23 anni, detto “Lellé”, anche lui ricercato da poco più di un mese, ma per il tentato omicidio di Giovanni Lista, accoltellato per vendetta dopo la sparatoria – legata a motivi passionali – in cui fu ucciso lo zio di Antonio, Mario Lo Russo.

 

 

Le forze dell’ordine hanno bloccato i due latitanti sul lungomare della città francese, mentre stavano per salire a bordo della loro auto. Le indagini che hanno portato al suo arresto sono state coordinate dai pm della Direzione distrettuale Antimafia di Napoli Enrica Parascandolo, Sergio Amato e Henry John Woodcock, e svolte d’intesa con l’Interpol e la gendarmeria francese.

 

Antonio Lo Russo si guadagnò la ribalta delle cronache non solo per la sua appartenenza a un potente clan di camorra napoletano, ma anche per la sua accesa fede calcistica che lo ha portato, in più occasioni, ad assistere alle partite della sua squadra del cuore, il Napoli, direttamente a bordo campo. Il figlio di Salvatore Lo Russo – attualmente collaboratore di giustizia – appare, infatti, in alcune foto scattate dall’Ansa in occasione di tre incontri casalinghi che gli azzurri disputarono durante la stagione calcistica 2009/2010. Si tratta degli incontri casalinghi disputati contro il Parma, la Fiorentina e il Catania.

 

La sua presenza a bordo campo, in quelle partite, suscitò anche l’interesse dei pm di Napoli che indagavano su una vicenda di partite truccate. Lo Russo era riuscito a ottenere il permesso per il terreno di gioco grazie a un accredito fornitogli dalla ditta che curava la manutenzione del manto erboso dello Stadio San Paolo. In tutte le partite in cui è stato fotografato si trova sempre nello stesso punto: dietro la linea di fondo della porta difesa dal portiere della squadra ospite. Addosso sempre la pettorina in dotazione agli addetti al prato. Tranne in occasione di Napoli-Catania, quando, invece, scese in campo con una semplice t-shirt rossa.

 

Il clan Lo Russo è stato, negli anni scorsi, tra le cosche protagoniste della sanguinosa faida di Scampia, che a più riprese ha visto contrapposti gruppi criminali alla ricerca dell’egemonia sui traffici di droga. L’ex capoclan Salvatore era anche tra i boss accusati di aver riciclato soldi della camorra in alcuni noti ristoranti: nel processo finì tra gli imputati l’ex capo della Mobile di Napoli, Vittorio Pisani (di cui il boss era un confidente), poi assolto.

 

 

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.giornale in Italia a capo delle Istituzioni abbiamo tutti dirigenti molto adatti , esperte ed affidabili della materia che devono governare ... .ghgh

 

Es. : .ehm

... il ministro della difesa : pinotti-roberta-202x300.jpg Pinotti !!

 

.. il ministro della Istruzione : valeria%20fedeli-k3RE--258x258@Quotidiano_Scuola-Web.png : V.Fedeli !!

 

.. il ministro degli esteri : 1488780525669.jpg--.jpg?1488780526000 : A.Alfano !!

 

 

....Il Presidente della Commissione anti-mafia che non sa nulla di come funziona il rapporto in serie A tra Club & tifoseria organizzata , e che potrà prendere qualsiasi decisione ( anche "sporca " ) tanto ha già detto che non si ricandiderà alle prossime Elezioni Politiche

( dovrà giudicare ciò che è invece un problema che in fondo è di ambito/ambiente "sportivo " più che * )

............ ...... Rosaria_Bindi_daticamera.jpg: R. Bindi !!! .doh !!

le 3 grazie ed il grazie al *

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ANapoli i camorristi sono stati fotografati a bordocampo... e nessuno ha fatto nulla...

A Torino è bastata un'ipotesi di contatto tra Agnelli e la mafia per aprire un vero bordello...

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Un conto è la teoria, un altro la pratica.

Si parla di fomentatori di odio?.. :risata3:

Eh sì, di fomentatori di odio. L'odio si fomenta in tanti modi, non c'è dubbio. Ma uno di questi è certamente quello di attaccare la mina a uno che per mestiere coadiuva un'indagine (su fatti gravi) che riguarda pure la Juve (senza tesserati indagati) per il semplice fatto che è napoletano. Uno che tra l'altro, quando si è trovato nella situazione, non è certo stato di mano morbida col Napoli, oltretutto (come ho già detto, ha chiesto il prolungamento di un'indagine).

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Di lello fa rima con.... pisello, uccello, macello, tuo fratello, cammello, orello, ombrello, manganello....scelga Lei la parola più appropriata.... :patpat:

masianello il piu' facinoroso

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Camorra, catturato Lo Russo boss tifoso a bordo campo del Napoli

Camorra, catturato Lo Russo boss tifoso a bordo campo del Napoli

CRONACA

Il figlio di Salvatore Lo Russo, capo dell’omonimo clan di camorra a Napoli conosciuto anche con il soprannome dei "capitoni", è stato arrestato a Nizza (Francia). L'uomo era stato fotografato più volte mentre assisteva alle partite e la sua presenza aveva interessato gli inquirenti che indagavano su un giro di partire truccate

di RQuotidiano | 15 aprile 2014

 

391

Più informazioni su: Camorra, Napoli

Di lui aveva parlato come un tifo anche l’ex calciatore del Napoli Lavezzi, come un capo ultrà che teneva così tanto al fatto che il calciatore rimanesse nella squadra partenopea da far esporre uno striscione in curva B. Antonio Lo Russo però figurava nella lista dei cento latitanti più ricercati d’Italia. Il figlio di Salvatore Lo Russo, capo dell’omonimo clan di camorra a Napoli conosciuto anche con il soprannome dei “capitoni”, è stato arrestato a Nizza (Francia). A eseguire l’arresto i carabinieri di Napoli, nel corso di un blitz a cui ha preso parte anche la gendarmeria francese che da tempo seguiva i suoi movimenti insieme ai militari italiani. La sua cattura era stata più volte indicata come prioritaria dal procuratore di Napoli Giovanni Colangelo.

 

Il superlatitante – condannato in primo grado a 20 anni di reclusione per associazione per delinquere di tipo * e associazione finalizzata al traffico di stupefacenti – è stato bloccato insieme al cugino Carlo Lo Russo, 23 anni, detto “Lellé”, anche lui ricercato da poco più di un mese, ma per il tentato omicidio di Giovanni Lista, accoltellato per vendetta dopo la sparatoria – legata a motivi passionali – in cui fu ucciso lo zio di Antonio, Mario Lo Russo.

 

 

Le forze dell’ordine hanno bloccato i due latitanti sul lungomare della città francese, mentre stavano per salire a bordo della loro auto. Le indagini che hanno portato al suo arresto sono state coordinate dai pm della Direzione distrettuale Antimafia di Napoli Enrica Parascandolo, Sergio Amato e Henry John Woodcock, e svolte d’intesa con l’Interpol e la gendarmeria francese.

 

Antonio Lo Russo si guadagnò la ribalta delle cronache non solo per la sua appartenenza a un potente clan di camorra napoletano, ma anche per la sua accesa fede calcistica che lo ha portato, in più occasioni, ad assistere alle partite della sua squadra del cuore, il Napoli, direttamente a bordo campo. Il figlio di Salvatore Lo Russo – attualmente collaboratore di giustizia – appare, infatti, in alcune foto scattate dall’Ansa in occasione di tre incontri casalinghi che gli azzurri disputarono durante la stagione calcistica 2009/2010. Si tratta degli incontri casalinghi disputati contro il Parma, la Fiorentina e il Catania.

 

La sua presenza a bordo campo, in quelle partite, suscitò anche l’interesse dei pm di Napoli che indagavano su una vicenda di partite truccate. Lo Russo era riuscito a ottenere il permesso per il terreno di gioco grazie a un accredito fornitogli dalla ditta che curava la manutenzione del manto erboso dello Stadio San Paolo. In tutte le partite in cui è stato fotografato si trova sempre nello stesso punto: dietro la linea di fondo della porta difesa dal portiere della squadra ospite. Addosso sempre la pettorina in dotazione agli addetti al prato. Tranne in occasione di Napoli-Catania, quando, invece, scese in campo con una semplice t-shirt rossa.

 

Il clan Lo Russo è stato, negli anni scorsi, tra le cosche protagoniste della sanguinosa faida di Scampia, che a più riprese ha visto contrapposti gruppi criminali alla ricerca dell’egemonia sui traffici di droga. L’ex capoclan Salvatore era anche tra i boss accusati di aver riciclato soldi della camorra in alcuni noti ristoranti: nel processo finì tra gli imputati l’ex capo della Mobile di Napoli, Vittorio Pisani (di cui il boss era un confidente), poi assolto.

Scusami, hai letto l'articolo che mi hai appena postato?

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Tu non sei mai stato in curva sud,mi sembra evidente,ci sono posti dove tu non puoi sederti pur avendo il biglietto.Lascia perdere....

 

quando ci sono stato mi sono seduto al mio posto senza alcun problema.

 

Si parla del quadrato occupato dai Viking, quei posti a chi sono assegnati?

Se, come ho letto, sono abbonamenti associati a tifosi che fanno parte del gruppo da chi altri dovrebbero essere occupati quei posti?

 

 

 

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