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Nemmolo

Il CdA approva Il Progetto di Bilancio d’esercizio al 30 giugno 2019. EDIT: Prime analisi sul bilancio 2018-19

Post in rilievo

2 ore fa, AST ha scritto:

se già postato chiedo scusa, non riesco a leggere tutto il 3d:

 

Ultimamente non scrivo volentieri di Juventus. Ormai non c’è nessuna voglia di comprendere le posizioni dell’altra parte, non si fa il minimo sforzo di capire quello che c’è scritto e quindi non si riesce a sviluppare una discussione su basi ragionevoli, così tutto finisce sempre a schifio. Siccome è un periodo della mia vita in cui sono abbastanza incazzoso, semplicemente evito di scrivere (e chissenefrega, direte voi; e avete pure ragione).

Siccome però sto leggendo un sacco di stupidaggini sul bilancio della Juve, stupidaggine più, stupidaggine meno, ci sta bene anche la mia.

Lo dico senza mezzi termini, tutto quello che leggete sul bilancio della Juve è vero: questo bilancio, così com’è composto, è insostenibile. L’attività operativa ordinaria (quindi PRIMA degli investimenti in cartellini dei giocatori, Continassa, etc.) brucia cassa (siamo passati da +53,20 mln nel 2016/17 a -8,16 mln nel 2017/18; – 3,62 mln nell’ultimo bilancio); gli investimenti vengono fatti a debito (infatti l’indebitamento finanziario netto cresce di 150 mln all’anno: era 162,5 mln nel 2016/17; 309,8 mln nel 2017/18; 463,5 mln nell’ultimo bilancio); da tempo i costi ordinari superano i ricavi ordinari (-108,59 mln nel 2016/17; -121,63 mln nel 2017/18; -197,08 mln nell’ultimo bilancio); tutto il cucuzzaro viene sostenuto tramite le plusvalenze (151,15 mln nel 2016/17; 102,40 mln nel 2017/18; 157,19 mln nel 2018/19); alcune di queste non generano abbastanza cassa; la campagna acquisti 2019/20 ha portato un ulteriore incremento dei costi di circa 90,00 mln e, al momento, le plusvalenze sono pochine (Cancelo 33,2 mln, Kean 27,5 mln): insomma, tutte brutte cose.

Se non avete capito niente di tutti questi dati economici, ve lo rispiego con un esempio. Pensate al conto economico di un’azienda come ad una vasca da bagno senza tappo. I ricavi ordinari sono l’acqua che entra dal rubinetto, i costi ordinari sono l’acqua che se ne va giù dallo scarico; l’indebitamento è un serbatoio supplementare che alimenta la vasca; gli investimenti sono secchiate d’acqua che tirate fuori dalla vasca; le plusvalenze sono secchiate d’acqua che buttate dentro la vasca; l’aumento di capitale sono altre secchiate d’acqua che aggiungete alla vasca (o al serbatoio dell’indebitamento). Potete agire su tutti questi elementi ma non potete mettere il tappo. Quando l’acqua finisce è “game over”: i libri contabili finisco in tribunale.

Qual è la situazione della Juve in questo momento, vi chiederete? Diciamo che di acqua ne esce molto più di quella che entra, il serbatoio supplementare è quasi vuoto e la vasca quasi asciutta. Se continuano su questa strada, tra poco la paperella non galleggerà più.

(Questa frase che ho appena scritto è il motivo per cui non scrivo volentieri di Juventus. A questo punto infatti il 90% dei lettori avrà già tratto le proprie conclusioni, a seconda delle idee preconcette che ha in testa, e tanti saluti a tutti. Il cervello si chiude, partono i *  e/o gli arrivederci e tutto quello che scriverò da qui in avanti andrà perduto nel tempo, come lacrime nella pioggia.)

Ora, premesso che è del tutto evidente che “SE continueranno su questa strada” la vasca da bagno sarà presto asciutta, vediamo di fare qualche ragionamento in più, tenendo conto di due fattori: il “SE continueranno su questa strada” di cui sopra e il TEMPO in cui la vasca da bagno si svuoterà.

Continueranno su questa strada? Dalla società dicono “SI, ancora per un certo periodo di tempo”.

Alle condizioni attuali, la vasca si svuoterà prima di aver terminato quel “certo periodo di tempo”? SI.

Quindi, che si fa? Si immette nuova acqua.

Questo è il motivo, nella mia modestissima opinione, per cui è stato deliberato l’aumento di capitale (aumento di capitale che, per quanto mi riguarda, arriva inaspettato come la luce del mattino dopo il buio della notte). L’aumento di capitale serve ad avere il tempo necessario per aggiungere un rubinetto, senza che la vasca si svuoti nel frattempo.

Traduciamolo in termini economici e in numeri.

Da tempo scrivo (trovate diversi articoli nel sito) che l’incremento dei ricavi della Juventus può passare per una sola via: i ricavi commerciali. Il rebranding e l’acquisto di CR7 vanno proprio in questa direzione.

Nel primo anno di CR7 i ricavi commerciali della Juventus (sponsorizzazioni, merchandising e altri ricavi minori) sono aumentati di circa 41 milioni, cui dobbiamo aggiungere parte dei 14 mln di incremento dei ricavi da botteghino. Quest’anno (2019/20) entrerà a regime il nuovo accordo con Adidas (+13 mln) e, presumo, vedremo la rinegoziazione del contratto con Jeep; per farla breve, ritengo che un ulteriore incremento di 40 milioni alla voce “commercial” sia del tutto ragionevole. Poi restano da riempire alcune caselle minori, tipo il secondo sponsor maglia, i namimg rights del J-village e altri local sponsor, e mi aspetto che la crescita del merchandising continui. Anche stimando un rallentamento di questa crescita, credo che un aumento di 20 mln l’anno per le stagioni 2020/21 e 2021/22 sia assolutamente ragionevole. A quel punto scadrà anche il contratto di CR7.

È del tutto evidente che una parte di questo incremento dei ricavi sarebbe avvenuto anche in assenza di CR7, ma è altrettanto evidente che la gran parte è invece figlia della sua presenza.

CR7 costerà alla Juventus 112 mln di cartellino e (circa) 60 mln lordi all’anno di ingaggio. A bilancio pesa circa 88 mln all’anno; in 4 anni l’esborso sarà quindi pari a 352 mln circa. Dall’altra parte abbiamo una progressione dei ricavi così stimata: 40+40+20+20, che a bilancio si traducono in ulteriori entrate per 40+80+100+120, ossia 340 mln circa. Questo senza contare l’incremento dei ricavi da biglietteria e stimando un rallentamento nella crescita dei ricavi commerciali. In uno scenario mediano quindi CR7 si ripaga da solo; in uno scenario positivo porta dei ricavi aggiuntivi; in uno scenario negativo il suo costo residuo viene ampiamente ammortizzato dal fatto di poter usufruire delle sue prestazioni sportive.

Al termine del quadriennio CR7 deciderà cosa fare della sua vita e, qualora si accasi altrove, la Juve si troverà con un incremento dei ricavi commerciali pari a 120 mln ed una riduzione dei costi, dovuti alla cessazione del suo contratto, di 88 mln: un delta di 200 mln.

A questo punto si potrà serenamente decidere cosa fare di questo tesoretto. Una parte andrà investita in un nuovo giocatore, magari abbastanza “mediatico” da consentire di mantenere il livello di ricavi del merchandising già raggiunto; un’altra parte sarà destinata a “riduzione dei costi” e la gestione dovrebbe così tornare in equilibrio, senza dover sacrificare la competitività sportiva.

Et voilà, il gioco è fatto.

Cosa potrebbe andare storto?

Beh, come dicevo, tutto il cucuzzaro si regge su un livello “consistente” di plusvalenze e sul fatto che l’incremento dei costi dei cartellini nel durante sia “ragionevole”. Una campagna acquisti/cessioni come quella condotta quest’anno (a mio modesto avviso) è un grosso problema: la mancata plusvalenza su Dybala e l’incapacità di cedere gli esuberi provocano uno svuotamento più veloce della vasca, e questo non è un bene.

Rimedi, in questo caso? Un altro aumento di capitale, ovviamente.

Diciamo che avere un azionista molto ricco come Exor, da questo punto di vista, è una bella garanzia; ma fino a un certo punto. Mi pare che Elkan abbia digerito senza troppo sforzo i due aumenti di capitale finora proposti (120 mln nel 2012 e 300 mln oggi), perché supportati da un ragionevole business plan (allora l’incremento dei ricavi aveva come “rubinetto” -vd solito esempio della vasca- l’inaugurazione dello stadio; oggi il settore commercial): a mio avviso non sarà altrettanto agevole fargli digerire l’dea di versare ulteriore acqua “a fondo perduto”, in una vasca da bagno che risucchiasse tutto velocemente, come una voragine.

In questo caso l’alternativa sarebbe “tagliare i costi”, ossia sacrificare la competitività sportiva, come hanno dovuto fare, ad esempio, Milan e Inter.

L’altro ostacolo verrà dal fair play finanziario ma, di nuovo, la cessione degli esuberi e le plusvalenze dovrebbero far quadrare i conti.

Come vedete ci sono vari scenari possibili, che spaziano da una nuova età dell’oro al fallimento, cui vanno associate diverse probabilità di realizzarsi: tutti scenari, sono certo, ponderati e valutati nel business plan della Juventus.

A mio modestissimo avviso, se qualcosa andasse storto, il peggio che potrebbe capitarci è di dover ridurre drasticamente la competitività sportiva per necessità di tagliare i costi (leggasi: cedere giocatori). Situazione che, dal mio punto di vista e probabilmente dal punto di vista della stragrande maggioranza dei tifosi juventini, equivarrebbe ad un “fallimento”, anche se solo sportivo.

Qual è la probabilità che questo evento si verifichi? A sensazione (ovviamente il business plan originale non è nella mia disponibilità) è una probabilità decisamente più alta di quella che mi piacerebbe fosse.

Il gioco vale la candela? SI.

Se vogliamo sederci al tavolo dei grandi d’Europa questa è la via (che hanno deciso di) da percorrere.

 

http://www.juveatrestelle.it/bilancio-juventus-2018-19/

hai descritto il tutto alla perfezione.....comuque carne da plus ce n'è, i vari rabiot can douglas sandro..e parametri zero ne prenderemo ancora...come giovani interessanti da poter rivendere,...tipo demiral...ovvio a scapito del lato sportivo, perchè prima o poi un fenomeno lo rifiliamo a qualcuno senza saperlo...ma le plus rimaranno sempre il nostro salva bilancio finchè non entreremo nell'elite dei paperoni con ricavi commerciale a 200 mil

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3 ore fa, YUMA ha scritto:

intanto il titolo in borsa sta scendendo oltre il 5%, ma e' la prassi di tutti gli aumenti di capitali(a pagamento)

P.S. naturalmente titolo sospeso oltre 5%

quindi risalira' presto secondo te?

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28 minuti fa, Loz ha scritto:

la plusvalenza è un elemento naturale del bilancio di una squadra di calcio.

Questo é ovviamente argomento molto in voga nelle discussioni riguardo quest´argomento.

Non va valutato tutto nel senso del "o e´ bianco o é nero" ... ci son anche le sfumature.

La plusvalenza é un ricavo straordinario per definizione ? si lo é

Per le squadre di calcio, diverse dalle societá industriali, puó ritenersi un ricavo di fatto ordinario ? si, per le societá di calcio é giusto fare questo distinguo.

Questo significa che qualsiasi sia l´entitá del player trading si possa parlare di ricavi fisiologici ? 

Ecco qui´ nasce la questione...che poi diventa del tutto arbitraria e soggettiva dato che si tratta di fare valutazioni soggettive e personali... un club che in sede di mercato fa solo operazioni che son giudicabili motivate solo ed esclusivamente da valutazioni tecniche si... quando si cominciano, in presenza poi di risultati complessivi di player trading molto elevati e che incidono parecchio in percentuale sui ricavi complessivi, a vedere operazioni meno comprensibili dal punto di vista della valutazione strettamente tecnica il discorso cambia.

A quel punto diventa anche corretto valutare quest´operato come una scelta di finanziare il club, di incrementare i ricavi poiché c´é la necessitá di farlo quando i costi son troppo elevati e si voglion raggiungere risultati d´esercizio che aiutino riguardo il break even del fpf da rispettare, attraverso operazioni di mercato anche forzate.

Come valutare questa situazione ? beh se il gioco vale la candela, positivamente, e va accettata questa situazione come una naturale controindicazione, un normale "prezzo da pagare" nell´ottica di un progetto di espansione che prevede innanzitutto un aumento dei costi non conforme con quelle che sono le possibilitá del club in quel momento..e che quindi necessiterá di un qualcosa in piú da trovare "in altro modo"

Quindi é anche corretto, e non c´e´ nulla di male, nel definire il player trading juve di questo anno per quello che é, ovvero qualcosa che va oltre il naturale o il fisiologico ed é destinato anche a coprire i costi maggiori attuali, é accettabile vedendo il progetto nella sua globalitá, ma appunto é un aspetto negativo che va valutato, considerato ed accettato considerate le motivazioni (appunto i maggiori costi finalizzati ad un´espansione nel medio-lungo termine)

Perché va considerato ed accettato ? in un certo senso per chiarezza...il tifoso deve capire che certe scelte che posson essere difficilmente comprensibili se guardate solo da un punto di vista tecnico, han motivazioni contabile...probabilmente son operazioni o rischiose o addirittura definibili pure controproducenti guardandole sotto il solo aspetto tecnico, quindi se non si ha coscienza della motivazioni per cui vengono fatte rimangono misteriose agli occhi del tifoso, che a quel punto potrebbe perfino "pensare male".

Ad esempio nel dibattito fra tifosi un argomento molto in voga recentemente é stato lo scambio Spinazzola-Pellegrini. Perché mai fare quest´operazione (guardacaso gli ultimi giorni di giugno), cedere un giocatore che era un´ottima alternativa ad alex sandro, ora nel giro della nazionale, con esperienza, in luogo di un ragazzo che ha giocato di fatto solo mezzo campionato a cagliari e che appena arrivato viene pure dato in prestito ? 

Oltretutto anche considerando i costi dei giocatori in questione, alla fine, il che é molto paradossale, alla juve costa di piú avere pellegrini in prestito, pure non pagandogli lo stipendio, che tenere spinazzola stesso, visto che giá l´ammortamento di pellegrini é di entitá maggiore alla cifra che fra ammortamento e stipendio lordo era iscritta a bilancio per spinazzola. Una scelta folle ? Son tutti impazziti ? No, evidentemente in quel momento serviva fare questa plusvalenza con spinazzola, e la si é fatta, cosa che verosimilmente non sarebbe mai accaduta in un contesto piú normale, piú tradizionale, ovvero un club che fa player trading solo fisiologico e non ha necessitá ulteriori.

E meno male che l´operazione Romero é passata un pó inosservata, perché altrimenti anche li´ ci sarebbe stato da discutere dovendo valutare una scelta cosi' singolare, ovvero, avendo ampiamente soddisatto la necessitá di coprire il pacchetto centrali rimasto orfano di un elemento (barzagli) avendo preso prima demiral (ottimo prospetto) ed aver addirittura preso un quinto centrale facendo un investimento monstre..del tutto giustificabile..con de ligt...quindi, avendo giá 5 centrali sotto contratto, ed avendo giá speso piú di 90 milioni in cartellini in quel reparto, aggiungendo pure uno stipendio come quello di de ligt che é il secondo per entitá dopo quello di cr7, ha senso spendere qualcosa come 26 milioni per un ragazzo che in rosa non serve (ci son giá 5 centrali) dovrá essere lasciato in prestito li´ dov´e´, e che oltretutto ha come "credenziali" finora una quindicina di presenze in serie a argentina col belgrano e qualcuna in piú col genoa nella nostra serie a ? 

Ovviamente non ha senso da un punto di vista tecnico, poi qualche anima candida potrá pensare "ah ma é programmazione questa, siamo ricchi e spendiamo un botto per un prospetto lasciandolo li´ dov´e´ a maturare per poi prenderlo quando e se sará il caso", beh ognuno é libero di pensare quel che vuole, anche ovviamente di pensare ad un´operazione fatta per compensare dopo qualche mese altre operazioni fatte col genoa, in quel caso con percorso inverso, guardacaso poi le cifre complessive di fatto coincidono.

Quindi a mio avviso non si deve dipingere una realtá per quella che non é...in un certo senso perché "non si parla male di noi stessi"...non c´e´ nulla di male nell´accettare il fatto che non siam in presenza di un player trading non fisiologico...ma che nella realtá al momento siam "dipendenti" da queste operazioni, fino al punto di farne qualcuna che valutata singolarmente possa essere valutata piú controproducente che proficua...non c´é nulla di male perché c´é una motivazione valida per farlo, l´importante é che questo periodo passi in fretta, che il tutto dia i frutti auspicati e che fra qualche anno, in presenza di un importante aumento dei ricavi ordinari o caratteristici che dir si voglia, si possa tornare a gestire il club riportando il player trading a quella fisiologitá che dovrebbe avere, e che sarebbe auspicabile avesse, perché essere dipendenti da questo genere di ricavi é scomodo, costringe a fare operazioni non proficue, e soprattutto costringe ad essere dipendenti da situazioni non gestibili direttamente, ma soggette anche a volontá altrui (club che vogliono acquistare o scambiare i giocatori che tu intendi fare, o anche giocatori che devono accettare i trasferimenti)

Quando finirá il contratto di cristiano (coi suoi relativi costi che incidono tantissimo sulla contabilitá del club) si potran tirare le somme...ad oggi abbiamo i dati di partenza...ovvero "da dove siam partiti?" , i ricavi di gestione dei maggiori club europei relativi al 17-18 (ultimo anno pre cr7), quando avremo la possibilitá di confrontarli con gli stessi dati del 21-22 (ultimo anno di contratto di cristiano) capiremo confrontando la differenza con gli altri club europei quanto sia stato proficuo fare quell´investimento, e quanto sará stato proficuo essere costretti in questi anni a dover fare buon viso a cattivo gioco dovendo forzare alcune operazioni di mercato

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26 minuti fa, Ataru Moroboshi ha scritto:

quindi risalira' presto secondo te?

di solito quando una societa' fa un aumento di capitale a pagamento la cosa non piace tanto ai risparmiatori che hanno la possibilita' di partecipare (pagando) o non all'aumento, comunque nel periodo il titolo stazionera' nell'area negativa per un po' di tempo

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La ricapitalizzazione dà ossigeno al bilancio per quest'anno e anche per gli ultimi anni di Ronaldo. Rimane il problema del FFP,  serviranno comunque altre plusvalenze.

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2 ore fa, blackwhiteduke ha scritto:

Questo é ovviamente argomento molto in voga nelle discussioni riguardo quest´argomento.

Non va valutato tutto nel senso del "o e´ bianco o é nero" ... ci son anche le sfumature.

La plusvalenza é un ricavo straordinario per definizione ? si lo é

Per le squadre di calcio, diverse dalle societá industriali, puó ritenersi un ricavo di fatto ordinario ? si, per le societá di calcio é giusto fare questo distinguo.

Questo significa che qualsiasi sia l´entitá del player trading si possa parlare di ricavi fisiologici ? 

Ecco qui´ nasce la questione...che poi diventa del tutto arbitraria e soggettiva dato che si tratta di fare valutazioni soggettive e personali... un club che in sede di mercato fa solo operazioni che son giudicabili motivate solo ed esclusivamente da valutazioni tecniche si... quando si cominciano, in presenza poi di risultati complessivi di player trading molto elevati e che incidono parecchio in percentuale sui ricavi complessivi, a vedere operazioni meno comprensibili dal punto di vista della valutazione strettamente tecnica il discorso cambia.

A quel punto diventa anche corretto valutare quest´operato come una scelta di finanziare il club, di incrementare i ricavi poiché c´é la necessitá di farlo quando i costi son troppo elevati e si voglion raggiungere risultati d´esercizio che aiutino riguardo il break even del fpf da rispettare, attraverso operazioni di mercato anche forzate.

Come valutare questa situazione ? beh se il gioco vale la candela, positivamente, e va accettata questa situazione come una naturale controindicazione, un normale "prezzo da pagare" nell´ottica di un progetto di espansione che prevede innanzitutto un aumento dei costi non conforme con quelle che sono le possibilitá del club in quel momento..e che quindi necessiterá di un qualcosa in piú da trovare "in altro modo"

Quindi é anche corretto, e non c´e´ nulla di male, nel definire il player trading juve di questo anno per quello che é, ovvero qualcosa che va oltre il naturale o il fisiologico ed é destinato anche a coprire i costi maggiori attuali, é accettabile vedendo il progetto nella sua globalitá, ma appunto é un aspetto negativo che va valutato, considerato ed accettato considerate le motivazioni (appunto i maggiori costi finalizzati ad un´espansione nel medio-lungo termine)

Perché va considerato ed accettato ? in un certo senso per chiarezza...il tifoso deve capire che certe scelte che posson essere difficilmente comprensibili se guardate solo da un punto di vista tecnico, han motivazioni contabile...probabilmente son operazioni o rischiose o addirittura definibili pure controproducenti guardandole sotto il solo aspetto tecnico, quindi se non si ha coscienza della motivazioni per cui vengono fatte rimangono misteriose agli occhi del tifoso, che a quel punto potrebbe perfino "pensare male".

Ad esempio nel dibattito fra tifosi un argomento molto in voga recentemente é stato lo scambio Spinazzola-Pellegrini. Perché mai fare quest´operazione (guardacaso gli ultimi giorni di giugno), cedere un giocatore che era un´ottima alternativa ad alex sandro, ora nel giro della nazionale, con esperienza, in luogo di un ragazzo che ha giocato di fatto solo mezzo campionato a cagliari e che appena arrivato viene pure dato in prestito ? 

Oltretutto anche considerando i costi dei giocatori in questione, alla fine, il che é molto paradossale, alla juve costa di piú avere pellegrini in prestito, pure non pagandogli lo stipendio, che tenere spinazzola stesso, visto che giá l´ammortamento di pellegrini é di entitá maggiore alla cifra che fra ammortamento e stipendio lordo era iscritta a bilancio per spinazzola. Una scelta folle ? Son tutti impazziti ? No, evidentemente in quel momento serviva fare questa plusvalenza con spinazzola, e la si é fatta, cosa che verosimilmente non sarebbe mai accaduta in un contesto piú normale, piú tradizionale, ovvero un club che fa player trading solo fisiologico e non ha necessitá ulteriori.

E meno male che l´operazione Romero é passata un pó inosservata, perché altrimenti anche li´ ci sarebbe stato da discutere dovendo valutare una scelta cosi' singolare, ovvero, avendo ampiamente soddisatto la necessitá di coprire il pacchetto centrali rimasto orfano di un elemento (barzagli) avendo preso prima demiral (ottimo prospetto) ed aver addirittura preso un quinto centrale facendo un investimento monstre..del tutto giustificabile..con de ligt...quindi, avendo giá 5 centrali sotto contratto, ed avendo giá speso piú di 90 milioni in cartellini in quel reparto, aggiungendo pure uno stipendio come quello di de ligt che é il secondo per entitá dopo quello di cr7, ha senso spendere qualcosa come 26 milioni per un ragazzo che in rosa non serve (ci son giá 5 centrali) dovrá essere lasciato in prestito li´ dov´e´, e che oltretutto ha come "credenziali" finora una quindicina di presenze in serie a argentina col belgrano e qualcuna in piú col genoa nella nostra serie a ? 

Ovviamente non ha senso da un punto di vista tecnico, poi qualche anima candida potrá pensare "ah ma é programmazione questa, siamo ricchi e spendiamo un botto per un prospetto lasciandolo li´ dov´e´ a maturare per poi prenderlo quando e se sará il caso", beh ognuno é libero di pensare quel che vuole, anche ovviamente di pensare ad un´operazione fatta per compensare dopo qualche mese altre operazioni fatte col genoa, in quel caso con percorso inverso, guardacaso poi le cifre complessive di fatto coincidono.

Quindi a mio avviso non si deve dipingere una realtá per quella che non é...in un certo senso perché "non si parla male di noi stessi"...non c´e´ nulla di male nell´accettare il fatto che non siam in presenza di un player trading non fisiologico...ma che nella realtá al momento siam "dipendenti" da queste operazioni, fino al punto di farne qualcuna che valutata singolarmente possa essere valutata piú controproducente che proficua...non c´é nulla di male perché c´é una motivazione valida per farlo, l´importante é che questo periodo passi in fretta, che il tutto dia i frutti auspicati e che fra qualche anno, in presenza di un importante aumento dei ricavi ordinari o caratteristici che dir si voglia, si possa tornare a gestire il club riportando il player trading a quella fisiologitá che dovrebbe avere, e che sarebbe auspicabile avesse, perché essere dipendenti da questo genere di ricavi é scomodo, costringe a fare operazioni non proficue, e soprattutto costringe ad essere dipendenti da situazioni non gestibili direttamente, ma soggette anche a volontá altrui (club che vogliono acquistare o scambiare i giocatori che tu intendi fare, o anche giocatori che devono accettare i trasferimenti)

Quando finirá il contratto di cristiano (coi suoi relativi costi che incidono tantissimo sulla contabilitá del club) si potran tirare le somme...ad oggi abbiamo i dati di partenza...ovvero "da dove siam partiti?" , i ricavi di gestione dei maggiori club europei relativi al 17-18 (ultimo anno pre cr7), quando avremo la possibilitá di confrontarli con gli stessi dati del 21-22 (ultimo anno di contratto di cristiano) capiremo confrontando la differenza con gli altri club europei quanto sia stato proficuo fare quell´investimento, e quanto sará stato proficuo essere costretti in questi anni a dover fare buon viso a cattivo gioco dovendo forzare alcune operazioni di mercato

mi sembra un'analisi accurata e sensata, anche se non capisco perché vuoi "definire il player trading juve di questo anno per quello che é, ovvero qualcosa che va oltre il naturale o il fisiologico".

Si tratta di un player trading secondo me normale, anzi, sotto le aspettative, tanto che alcune operazioni, che avrebbero portato plusvalenza, non sono riuscite (Mandzukic, Rugani) e non avrebbero portato ad alcun detrimento del tasso tecnico della squadra, in presenza di una rosa molto ampia (tant'è che Mandzukic e Rugani sono gli unici due, insieme a Pinsoglio, a non aver fatto nemmeno un minuto in stagione).

 

Io penso che per la nostra realtà la plusvalenza sia e rimanga uno dei pilastri su cui reggersi. L'anno scorso cedemmo Caldara, Mandragora, Rincon, Magnani, Tello, Leali, Brignoli (senza dimenticare Sturaro a metà stagione) per generare plusvalenze. L'anno prima Coman (tutta plusvalenza), Lemina (più di 9 milioni), Romagna, Cassata, Lirola, Mattiello, Donis (oltre a Bonucci e Zaza, che generò pochino, credo un paio di milioni).

La maggioranza di questi giocatori non sfiora nemmeno la prima squadra. Sono davvero "carne da plusvalenza", alcuni li abbiamo acquistati, messi in prestito e ceduti, tipo Mancuso, preso a 4,5 a gennaio '18, lasciato in prestito a Pescara, ceduto un anno e mezzo dopo a 5. Orsolini preso a 6 a gennaio '17, in giro per prestiti a far lievitare il valore, ceduto a 15 dopo 2 anni e mezzo. O Caldara, fantastico: 22 milioni di plusvalenza! 

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La ricapitalizzazione permetterà di implementare ulteriori investimenti, abbassando il coefficiente della leva finanziaria.

 

Ora manca soltanto l'adeguamento del main sponsor, mi aspetto una mossa in questo senso della società.

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10 minuti fa, Loz ha scritto:

mi sembra un'analisi accurata e sensata, anche se non capisco perché vuoi "definire il player trading juve di questo anno per quello che é, ovvero qualcosa che va oltre il naturale o il fisiologico".

Si tratta di un player trading secondo me normale, anzi, sotto le aspettative, tanto che alcune operazioni, che avrebbero portato plusvalenza, non sono riuscite (Mandzukic, Rugani) e non avrebbero portato ad alcun detrimento del tasso tecnico della squadra, in presenza di una rosa molto ampia (tant'è che Mandzukic e Rugani sono gli unici due, insieme a Pinsoglio, a non aver fatto nemmeno un minuto in stagione).

 

Io penso che per la nostra realtà la plusvalenza sia e rimanga uno dei pilastri su cui reggersi. L'anno scorso cedemmo Caldara, Mandragora, Rincon, Magnani, Tello, Leali, Brignoli (senza dimenticare Sturaro a metà stagione) per generare plusvalenze. L'anno prima Coman (tutta plusvalenza), Lemina (più di 9 milioni), Romagna, Cassata, Lirola, Mattiello, Donis (oltre a Bonucci e Zaza, che generò pochino, credo un paio di milioni).

La maggioranza di questi giocatori non sfiora nemmeno la prima squadra. Sono davvero "carne da plusvalenza", alcuni li abbiamo acquistati, messi in prestito e ceduti, tipo Mancuso, preso a 4,5 a gennaio '18, lasciato in prestito a Pescara, ceduto un anno e mezzo dopo a 5. Orsolini preso a 6 a gennaio '17, in giro per prestiti a far lievitare il valore, ceduto a 15 dopo 2 anni e mezzo. O Caldara, fantastico: 22 milioni di plusvalenza! 

ti spiego...ovviamente é il mio punto di vista e la mia analisi soggettiva.

Forse lo dovrei definire in maniera diversa, ovvero un player trading che contiene operazioni tipiche di un player trading fisiologico e operazioni che a mio avviso son fatte solamente con lo scopo di fare plusvalenza, anche poi avendo delle controindicazioni negative (aumento costi futuro per dei giocatori entranti su cui non si ha la certezza della reale utilitá)...quindi in pratica si tratta come spesso accade in queste situazioni, di mettere una pezza su una situazione attuale, accettando di dover avere in futuro costi che non si desiderava sostenere...ma nell´immediato serve quel risultato (la plusvalenza) e quindi ciccia.

I bilanci degli anni scorsi ci fan capire come sia cambiato il player trading del club...cifre non elevate..riconducibili a classiche operazioni di mercato in cui la motivazione é solo ed assolutamente tecnica..nel contesto di un bilancio che chiude piu´ o meno in pareggio...nel momento in cui cominci a vedere pur in presenza di un bilancio che tende al pareggio...ma in certe occasioni come negli ultimi 2 anni anche in discreta perdita, dei risultati del player trading a tre cifre é naturale per me valutare il tutto come l´esser passati da un player trading fisiologico ad uno in parte forzato e condizionato da operazioni fatte, o in assoluto, o relativamente agli importi, al solo fine di creare un ricavo necessario alla contabilitá.

Nel post facevo degli esempi, lo scambio con la roma di terzini, lo scambio fatto in 2 riprese fatto col genoa...a mio avviso queste son tipiche operazioni che in presenza di una situazione piú tranquilla, o sarebbero state fatte con cifre diverse (piú basse) o (piú probabilmente) neanche sarebbero state fatte...poi che rispetto all´anno scorso ci sian state meno operazioni in cui é facile riconoscere questa natura "la carne da plusvalenza", questo si, ma in ogni caso il solo fatto di avere ancora un fabbisogno di ricavi da player trading cosi elevato ci rende un club che (finché ci saran queste esigenze) dovrá andare comunque oltre il fisiologico..in alcuni casi le opportunitá che offre il mercato faran si che ci si avvicini piú al fisiologico...in altri casi no e toccherá forzare alcune operazioni...ma pensare che sia possibile gestire ogni anno un bilancio avendo la certezza di raccogliere 100 milioni da un player trading solo fisiologico é estremamente ottimistico...puó capitare (pensa solo all´anno in cui si vendette pogba e non certo per esigenze, di bilancio fu una normale operazione di mercato), cosí come piú probabilmente non puó capitare e su qualche operazione bisogna andare un po´ di "fantasia" 

Ovviamente ribadendo che il tutto é pienamente (almeno da parte mia) valutabile come un "gioco che vale la candela", per me prima si ritorna ad una situazione piú normale di player trading e meglio é...é piú facile gestire le finanze del club, la contabilitá e anche a quel punto il parco giocatori...la mia speranza é che nel giro di un paio di anni, attraverso la dismissione di costi al momento esagerati nella rosa, attraverso un aumento costante nel tempo dei ricavi caratteristici (io spero si possa migliorare la voce diritti tv interni) si torni come negli anni passati ad un player trading piú tranquillo e fisiologico..ma a quel punto avendo una capacitá di spesa nettamente migliore al passato...e parecchio piú vicina a quella di quei club europei che fino al 2018 avevano un vantaggio consistente

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19 minuti fa, blackwhiteduke ha scritto:

ti spiego...ovviamente é il mio punto di vista e la mia analisi soggettiva.

Forse lo dovrei definire in maniera diversa, ovvero un player trading che contiene operazioni tipiche di un player trading fisiologico e operazioni che a mio avviso son fatte solamente con lo scopo di fare plusvalenza, anche poi avendo delle controindicazioni negative (aumento costi futuro per dei giocatori entranti su cui non si ha la certezza della reale utilitá)...quindi in pratica si tratta come spesso accade in queste situazioni, di mettere una pezza su una situazione attuale, accettando di dover avere in futuro costi che non si desiderava sostenere...ma nell´immediato serve quel risultato (la plusvalenza) e quindi ciccia.

I bilanci degli anni scorsi ci fan capire come sia cambiato il player trading del club...cifre non elevate..riconducibili a classiche operazioni di mercato in cui la motivazione é solo ed assolutamente tecnica..nel contesto di un bilancio che chiude piu´ o meno in pareggio...nel momento in cui cominci a vedere pur in presenza di un bilancio che tende al pareggio...ma in certe occasioni come negli ultimi 2 anni anche in discreta perdita, dei risultati del player trading a tre cifre é naturale per me valutare il tutto come l´esser passati da un player trading fisiologico ad uno in parte forzato e condizionato da operazioni fatte, o in assoluto, o relativamente agli importi, al solo fine di creare un ricavo necessario alla contabilitá.

Nel post facevo degli esempi, lo scambio con la roma di terzini, lo scambio fatto in 2 riprese fatto col genoa...a mio avviso queste son tipiche operazioni che in presenza di una situazione piú tranquilla, o sarebbero state fatte con cifre diverse (piú basse) o (piú probabilmente) neanche sarebbero state fatte...poi che rispetto all´anno scorso ci sian state meno operazioni in cui é facile riconoscere questa natura "la carne da plusvalenza", questo si, ma in ogni caso il solo fatto di avere ancora un fabbisogno di ricavi da player trading cosi elevato ci rende un club che (finché ci saran queste esigenze) dovrá andare comunque oltre il fisiologico..in alcuni casi le opportunitá che offre il mercato faran si che ci si avvicini piú al fisiologico...in altri casi no e toccherá forzare alcune operazioni...ma pensare che sia possibile gestire ogni anno un bilancio avendo la certezza di raccogliere 100 milioni da un player trading solo fisiologico é estremamente ottimistico...puó capitare (pensa solo all´anno in cui si vendette pogba e non certo per esigenze, di bilancio fu una normale operazione di mercato), cosí come piú probabilmente non puó capitare e su qualche operazione bisogna andare un po´ di "fantasia" 

Ovviamente ribadendo che il tutto é pienamente (almeno da parte mia) valutabile come un "gioco che vale la candela", per me prima si ritorna ad una situazione piú normale di player trading e meglio é...é piú facile gestire le finanze del club, la contabilitá e anche a quel punto il parco giocatori...la mia speranza é che nel giro di un paio di anni, attraverso la dismissione di costi al momento esagerati nella rosa, attraverso un aumento costante nel tempo dei ricavi caratteristici (io spero si possa migliorare la voce diritti tv interni) si torni come negli anni passati ad un player trading piú tranquillo e fisiologico..ma a quel punto avendo una capacitá di spesa nettamente migliore al passato...e parecchio piú vicina a quella di quei club europei che fino al 2018 avevano un vantaggio consistente

ok. Black, mi piace come scrivi e come argomenti.

Mi piacerebbe sapere al tua opinione su questo tema: come inquadri questa situazione, e quindi aumento di capitale con

a) acquisto di CR7

b) acquisto di De Ligt

c) separazione con Marotta

d) cambio di filosofia prendendo Sarri

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2 ore fa, _Alex_ ha scritto:

La ricapitalizzazione dà ossigeno al bilancio per quest'anno e anche per gli ultimi anni di Ronaldo. Rimane il problema del FFP,  serviranno comunque altre plusvalenze.

IL FFP si calcola a trienni, per il 2016/2019 siamo abbondantemente in utile (basta leggere l'analisi di De Santis).

Questa cosa del "serviranno altre plusvalenze" sta diventando abbastanza stucchevole.
A tutti i club del mondo servono plusvalenze, inclusi Real e Barcellona.

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A che pagina sta l'incremento del valore del marchio dopo CR7 ? 

 

A volte si fanno tanti bla bla bla, ma non si guarda lontano

Si guarda ad oggi e mai a domani 

Che noia 

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7 ore fa, AST ha scritto:

se già postato chiedo scusa, non riesco a leggere tutto il 3d:

 

Ultimamente non scrivo volentieri di Juventus. Ormai non c’è nessuna voglia di comprendere le posizioni dell’altra parte, non si fa il minimo sforzo di capire quello che c’è scritto e quindi non si riesce a sviluppare una discussione su basi ragionevoli, così tutto finisce sempre a schifio. Siccome è un periodo della mia vita in cui sono abbastanza incazzoso, semplicemente evito di scrivere (e chissenefrega, direte voi; e avete pure ragione).

Siccome però sto leggendo un sacco di stupidaggini sul bilancio della Juve, stupidaggine più, stupidaggine meno, ci sta bene anche la mia.

Lo dico senza mezzi termini, tutto quello che leggete sul bilancio della Juve è vero: questo bilancio, così com’è composto, è insostenibile. L’attività operativa ordinaria (quindi PRIMA degli investimenti in cartellini dei giocatori, Continassa, etc.) brucia cassa (siamo passati da +53,20 mln nel 2016/17 a -8,16 mln nel 2017/18; – 3,62 mln nell’ultimo bilancio); gli investimenti vengono fatti a debito (infatti l’indebitamento finanziario netto cresce di 150 mln all’anno: era 162,5 mln nel 2016/17; 309,8 mln nel 2017/18; 463,5 mln nell’ultimo bilancio); da tempo i costi ordinari superano i ricavi ordinari (-108,59 mln nel 2016/17; -121,63 mln nel 2017/18; -197,08 mln nell’ultimo bilancio); tutto il cucuzzaro viene sostenuto tramite le plusvalenze (151,15 mln nel 2016/17; 102,40 mln nel 2017/18; 157,19 mln nel 2018/19); alcune di queste non generano abbastanza cassa; la campagna acquisti 2019/20 ha portato un ulteriore incremento dei costi di circa 90,00 mln e, al momento, le plusvalenze sono pochine (Cancelo 33,2 mln, Kean 27,5 mln): insomma, tutte brutte cose.

Se non avete capito niente di tutti questi dati economici, ve lo rispiego con un esempio. Pensate al conto economico di un’azienda come ad una vasca da bagno senza tappo. I ricavi ordinari sono l’acqua che entra dal rubinetto, i costi ordinari sono l’acqua che se ne va giù dallo scarico; l’indebitamento è un serbatoio supplementare che alimenta la vasca; gli investimenti sono secchiate d’acqua che tirate fuori dalla vasca; le plusvalenze sono secchiate d’acqua che buttate dentro la vasca; l’aumento di capitale sono altre secchiate d’acqua che aggiungete alla vasca (o al serbatoio dell’indebitamento). Potete agire su tutti questi elementi ma non potete mettere il tappo. Quando l’acqua finisce è “game over”: i libri contabili finisco in tribunale.

Qual è la situazione della Juve in questo momento, vi chiederete? Diciamo che di acqua ne esce molto più di quella che entra, il serbatoio supplementare è quasi vuoto e la vasca quasi asciutta. Se continuano su questa strada, tra poco la paperella non galleggerà più.

(Questa frase che ho appena scritto è il motivo per cui non scrivo volentieri di Juventus. A questo punto infatti il 90% dei lettori avrà già tratto le proprie conclusioni, a seconda delle idee preconcette che ha in testa, e tanti saluti a tutti. Il cervello si chiude, partono i *  e/o gli arrivederci e tutto quello che scriverò da qui in avanti andrà perduto nel tempo, come lacrime nella pioggia.)

Ora, premesso che è del tutto evidente che “SE continueranno su questa strada” la vasca da bagno sarà presto asciutta, vediamo di fare qualche ragionamento in più, tenendo conto di due fattori: il “SE continueranno su questa strada” di cui sopra e il TEMPO in cui la vasca da bagno si svuoterà.

Continueranno su questa strada? Dalla società dicono “SI, ancora per un certo periodo di tempo”.

Alle condizioni attuali, la vasca si svuoterà prima di aver terminato quel “certo periodo di tempo”? SI.

Quindi, che si fa? Si immette nuova acqua.

Questo è il motivo, nella mia modestissima opinione, per cui è stato deliberato l’aumento di capitale (aumento di capitale che, per quanto mi riguarda, arriva inaspettato come la luce del mattino dopo il buio della notte). L’aumento di capitale serve ad avere il tempo necessario per aggiungere un rubinetto, senza che la vasca si svuoti nel frattempo.

Traduciamolo in termini economici e in numeri.

Da tempo scrivo (trovate diversi articoli nel sito) che l’incremento dei ricavi della Juventus può passare per una sola via: i ricavi commerciali. Il rebranding e l’acquisto di CR7 vanno proprio in questa direzione.

Nel primo anno di CR7 i ricavi commerciali della Juventus (sponsorizzazioni, merchandising e altri ricavi minori) sono aumentati di circa 41 milioni, cui dobbiamo aggiungere parte dei 14 mln di incremento dei ricavi da botteghino. Quest’anno (2019/20) entrerà a regime il nuovo accordo con Adidas (+13 mln) e, presumo, vedremo la rinegoziazione del contratto con Jeep; per farla breve, ritengo che un ulteriore incremento di 40 milioni alla voce “commercial” sia del tutto ragionevole. Poi restano da riempire alcune caselle minori, tipo il secondo sponsor maglia, i namimg rights del J-village e altri local sponsor, e mi aspetto che la crescita del merchandising continui. Anche stimando un rallentamento di questa crescita, credo che un aumento di 20 mln l’anno per le stagioni 2020/21 e 2021/22 sia assolutamente ragionevole. A quel punto scadrà anche il contratto di CR7.

È del tutto evidente che una parte di questo incremento dei ricavi sarebbe avvenuto anche in assenza di CR7, ma è altrettanto evidente che la gran parte è invece figlia della sua presenza.

CR7 costerà alla Juventus 112 mln di cartellino e (circa) 60 mln lordi all’anno di ingaggio. A bilancio pesa circa 88 mln all’anno; in 4 anni l’esborso sarà quindi pari a 352 mln circa. Dall’altra parte abbiamo una progressione dei ricavi così stimata: 40+40+20+20, che a bilancio si traducono in ulteriori entrate per 40+80+100+120, ossia 340 mln circa. Questo senza contare l’incremento dei ricavi da biglietteria e stimando un rallentamento nella crescita dei ricavi commerciali. In uno scenario mediano quindi CR7 si ripaga da solo; in uno scenario positivo porta dei ricavi aggiuntivi; in uno scenario negativo il suo costo residuo viene ampiamente ammortizzato dal fatto di poter usufruire delle sue prestazioni sportive.

Al termine del quadriennio CR7 deciderà cosa fare della sua vita e, qualora si accasi altrove, la Juve si troverà con un incremento dei ricavi commerciali pari a 120 mln ed una riduzione dei costi, dovuti alla cessazione del suo contratto, di 88 mln: un delta di 200 mln.

A questo punto si potrà serenamente decidere cosa fare di questo tesoretto. Una parte andrà investita in un nuovo giocatore, magari abbastanza “mediatico” da consentire di mantenere il livello di ricavi del merchandising già raggiunto; un’altra parte sarà destinata a “riduzione dei costi” e la gestione dovrebbe così tornare in equilibrio, senza dover sacrificare la competitività sportiva.

Et voilà, il gioco è fatto.

Cosa potrebbe andare storto?

Beh, come dicevo, tutto il cucuzzaro si regge su un livello “consistente” di plusvalenze e sul fatto che l’incremento dei costi dei cartellini nel durante sia “ragionevole”. Una campagna acquisti/cessioni come quella condotta quest’anno (a mio modesto avviso) è un grosso problema: la mancata plusvalenza su Dybala e l’incapacità di cedere gli esuberi provocano uno svuotamento più veloce della vasca, e questo non è un bene.

Rimedi, in questo caso? Un altro aumento di capitale, ovviamente.

Diciamo che avere un azionista molto ricco come Exor, da questo punto di vista, è una bella garanzia; ma fino a un certo punto. Mi pare che Elkan abbia digerito senza troppo sforzo i due aumenti di capitale finora proposti (120 mln nel 2012 e 300 mln oggi), perché supportati da un ragionevole business plan (allora l’incremento dei ricavi aveva come “rubinetto” -vd solito esempio della vasca- l’inaugurazione dello stadio; oggi il settore commercial): a mio avviso non sarà altrettanto agevole fargli digerire l’dea di versare ulteriore acqua “a fondo perduto”, in una vasca da bagno che risucchiasse tutto velocemente, come una voragine.

In questo caso l’alternativa sarebbe “tagliare i costi”, ossia sacrificare la competitività sportiva, come hanno dovuto fare, ad esempio, Milan e Inter.

L’altro ostacolo verrà dal fair play finanziario ma, di nuovo, la cessione degli esuberi e le plusvalenze dovrebbero far quadrare i conti.

Come vedete ci sono vari scenari possibili, che spaziano da una nuova età dell’oro al fallimento, cui vanno associate diverse probabilità di realizzarsi: tutti scenari, sono certo, ponderati e valutati nel business plan della Juventus.

A mio modestissimo avviso, se qualcosa andasse storto, il peggio che potrebbe capitarci è di dover ridurre drasticamente la competitività sportiva per necessità di tagliare i costi (leggasi: cedere giocatori). Situazione che, dal mio punto di vista e probabilmente dal punto di vista della stragrande maggioranza dei tifosi juventini, equivarrebbe ad un “fallimento”, anche se solo sportivo.

Qual è la probabilità che questo evento si verifichi? A sensazione (ovviamente il business plan originale non è nella mia disponibilità) è una probabilità decisamente più alta di quella che mi piacerebbe fosse.

Il gioco vale la candela? SI.

Se vogliamo sederci al tavolo dei grandi d’Europa questa è la via (che hanno deciso di) da percorrere.

 

http://www.juveatrestelle.it/bilancio-juventus-2018-19/

Ti ringrazio, davvero. Ti sei sbattuto un sacco facendomi capire tantissimi aspetti.

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4 minuti fa, JUVE UBER ALLES ha scritto:

ok. Black, mi piace come scrivi e come argomenti.

Mi piacerebbe sapere al tua opinione su questo tema: come inquadri questa situazione, e quindi aumento di capitale con

a) acquisto di CR7

b) acquisto di De Ligt

c) separazione con Marotta

d) cambio di filosofia prendendo Sarri

punti a e b:

l´aumento di capitale é lo strumento con cui le societá coprono le perdite d´esercizio, quelle passate e quelle eventualmente preventivate per il futuro.

Ogni perdita d´esercizio comporta una diminuzione del patrimonio netto, delle riserve, insomma del capitale della societá, cosi´ come gli utili invece comportano spesso il contrario (almeno in un club di calcio), ovvero vanno ad aumentare queste voci...gli utili che son guadagni annuali delle societá, ovviamente possono essere redistribuiti agli azionisti (dividendo), nei club di calcio questo non avviene (penso quasi mai), anche perché si sa bene che per la natura dell´attivitá di una societá professionistica calcistica avrebbe piú senso "accantonarli" in previsione di perdite future (non é certo l´utile, il lucro, il dividendo, il fine di un club di calcio, poi ci posson essere casi ovviamente di club acquistati col fine di avere un guadagno futuro, ma si tratta sempre di una prospettiva a lungo termine, ovvero compro il club investendo una cifra x, lo faccio "crescere"..lo rivendo in futuro ad un prezzo maggiore e li ho guadagnato, ma e´ un discorso diverso questo ovviamente, anche in questi casi chi gestisce il club non va  a cercare utili da incassare tramite dividendo).

le campagne acquisti degli ultimi anni han provocato un inevitabile aumento dei costi complessivi del club, aumento che ogni anno é maggiore dell´aumento dei ricavi caratteristici...questo produce le perdite di bilancio degli ultimi anni, e di conseguenza le diminuzioni di patrimonio netto, riserve ecc usate per coprire patrimonialmente le perdite, ovviamente poi andando avanti col tempo occorre intervenire manualmente...facendo un paragone parecchio fantasioso...é come se uno per bere usasse l´acqua piovana, hai il tuo secchio che il giorno x é pieno a metá, il primo giorno l´acqua che raccoglie e´ meno di quella che usi per bere, e il livello diminuisce, il secondo giorno anche, il terzo idem, arriva un giorno in cui tu devi intervenire manualmente, prendere una bottiglia d´acqua e riportare il livello del secchio a quello che era in quel giorno x, ok é un esempio parecchio fantasioso..ma serve a cercare di rendere l´idea. 

Quindi l´aumento di capitale in primis serve a questo, abbiam usato il secchio per qualche giorno, il livello é sceso, mettiamo liquidi per tornare al livello del giorno x, ma (probabilmente) le previsioni del tempo ci dicono che almeno per altri 2-3 giorni la pioggia che arriverá non sará un granché..e anche in quei 2-3 giorni consumeremo piu´ acqua di quel che entrerá...bene allora decidiamo di andare un pó sopra il livello del giorno x, un po´ sopra di quel "metá secchio" , quantomeno ci servirá ad avere qualche giorno in piú senza la necessitá di dover andare di nuovo manualmente a riempirlo..e forse se il tempo dopo quei 2-3 giorni "ci da una mano" perché di acqua dal cielo ne arriva anche di piú .. potremo pure permetterci di bere un po´ di piú rispetto a quanto siamo abituati.

Quindi abbandonando pioggia secchi e acqua e tornando al calcio...vengon messe risorse che al momento son in primis necessarie per coprire le maggiori esigenze che si son materializzate negli ultimi tempi, e di cui si avrá bisogno nell´immediato futuro...avendo quindi un buon margine di manovra, fermo restando che ci son limiti nell´andare in perdita (il fpf uefa e il suo break even in primis)

punto c :

Qui´ entriamo nel campo delle ipotesi personali.
Mia impressione ? Marotta forse  aveva un´altra idea della gestione del club, probabilmente piú tradizionale, forse non era convinto di questa strada, ovvero l´aumento dei costi finalizzato ad un rientro economico spostato nel tempo, forse magari era pure convinto ma non gli piaceva dover gestire i primi anni, quelli in cui c´é piú esigenza di fare necessitá virtú nella gestione della rosa, ma lascia tutto il tempo che trova, appunto son solo ipotesi.

punto d :

Inizialmente pensavo a motivazioni legati all´idea che un calcio tradizionalista paghi molto in competizioni come il nostro campionato, ma in champions possa esser penalizzante e possa essere preferibile un allenatore che abbia un approccio piú offensivo, piu improntato su un gioco d´attacco...in parte continuo a credere sia una motivazione..ma poi effettivamente ho rivalutato personalmente anche altro...il calcio ormai fa parte del c.d. "show business"... si deve entrare nell´ordine d´idee che si il risultato é davanti a tutto, ma per arrivare al risultato occorre ottimo materiale, l´ottimo materiale ha costi elevati, la concorrenza ha introiti maggiori e ha maggiori possibilitá di ottenere "materiale migliore"...per i risultati occorre avere introiti maggiori, per avere introiti maggiori trattandosi di show business, bisgona vendere un prodotto che sia di gradimento, al tifoso tradizionale italiano basta vendere la squadra che vince a prescindere dallo spettacolo, ma non siamo piú nel 1990 o anche nel 2000..siam nel 2020 ormai, c´é la globalizzazione e tutti i club europei vendono il loro prodotto a tutto il mondo, non solo ai tifosi "indigeni" a cui interessa in primis la vittoria, ma ormai anche in misura maggiore a tanti spettatori/simpatizzanti che si..wow che bello c´e´ cr7 ! forza juve!, ma vogliono anche vedere uno spettacolo appagante.
Bene o male tutti i maggiori club europei ormai optano per allenatori che han una filosofia calcistica piú improntata ad un calcio d´attacco, che possa essere divertente.
Un motivo c´é

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Ok grazie anche per il tempo che hai dedicato e per ciò che hai scritto.

Sui punti C e D  mi trovi totalmente d'accordo anche sono solo ipotesi.

Sui punti A e B ti ringrazio per le dissertazioni. Redigo anche io bilanci per lavoro e concordo su tutto ciò che hai scritto,  ma non trovi che sia stato preventivato il tutto dal momento dell'acquisto di CR7 proprio in vista di un cambio di strategia della società?

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1 ora fa, blackwhiteduke ha scritto:

ti spiego...ovviamente é il mio punto di vista e la mia analisi soggettiva.

Forse lo dovrei definire in maniera diversa, ovvero un player trading che contiene operazioni tipiche di un player trading fisiologico e operazioni che a mio avviso son fatte solamente con lo scopo di fare plusvalenza, anche poi avendo delle controindicazioni negative (aumento costi futuro per dei giocatori entranti su cui non si ha la certezza della reale utilitá)...quindi in pratica si tratta come spesso accade in queste situazioni, di mettere una pezza su una situazione attuale, accettando di dover avere in futuro costi che non si desiderava sostenere...ma nell´immediato serve quel risultato (la plusvalenza) e quindi ciccia.

I bilanci degli anni scorsi ci fan capire come sia cambiato il player trading del club...cifre non elevate..riconducibili a classiche operazioni di mercato in cui la motivazione é solo ed assolutamente tecnica..nel contesto di un bilancio che chiude piu´ o meno in pareggio...nel momento in cui cominci a vedere pur in presenza di un bilancio che tende al pareggio...ma in certe occasioni come negli ultimi 2 anni anche in discreta perdita, dei risultati del player trading a tre cifre é naturale per me valutare il tutto come l´esser passati da un player trading fisiologico ad uno in parte forzato e condizionato da operazioni fatte, o in assoluto, o relativamente agli importi, al solo fine di creare un ricavo necessario alla contabilitá.

Nel post facevo degli esempi, lo scambio con la roma di terzini, lo scambio fatto in 2 riprese fatto col genoa...a mio avviso queste son tipiche operazioni che in presenza di una situazione piú tranquilla, o sarebbero state fatte con cifre diverse (piú basse) o (piú probabilmente) neanche sarebbero state fatte...poi che rispetto all´anno scorso ci sian state meno operazioni in cui é facile riconoscere questa natura "la carne da plusvalenza", questo si, ma in ogni caso il solo fatto di avere ancora un fabbisogno di ricavi da player trading cosi elevato ci rende un club che (finché ci saran queste esigenze) dovrá andare comunque oltre il fisiologico..in alcuni casi le opportunitá che offre il mercato faran si che ci si avvicini piú al fisiologico...in altri casi no e toccherá forzare alcune operazioni...ma pensare che sia possibile gestire ogni anno un bilancio avendo la certezza di raccogliere 100 milioni da un player trading solo fisiologico é estremamente ottimistico...puó capitare (pensa solo all´anno in cui si vendette pogba e non certo per esigenze, di bilancio fu una normale operazione di mercato), cosí come piú probabilmente non puó capitare e su qualche operazione bisogna andare un po´ di "fantasia" 

Ovviamente ribadendo che il tutto é pienamente (almeno da parte mia) valutabile come un "gioco che vale la candela", per me prima si ritorna ad una situazione piú normale di player trading e meglio é...é piú facile gestire le finanze del club, la contabilitá e anche a quel punto il parco giocatori...la mia speranza é che nel giro di un paio di anni, attraverso la dismissione di costi al momento esagerati nella rosa, attraverso un aumento costante nel tempo dei ricavi caratteristici (io spero si possa migliorare la voce diritti tv interni) si torni come negli anni passati ad un player trading piú tranquillo e fisiologico..ma a quel punto avendo una capacitá di spesa nettamente migliore al passato...e parecchio piú vicina a quella di quei club europei che fino al 2018 avevano un vantaggio consistente

sono assolutamente d'accordo con te

il player trading "spinto" è qualcosa di cui non dovremmo avere bisogno e probabilmente è qualcosa che viene reso necessario dal contesto economico in cui ci troviamo, con dei diritti tv più bassi, un ambito di mercato meno allettante per le sponsorizzazioni, un gap significativo in termini di visibilità.

E' evidente la crescita in tutti i settori, ma ce ne sono alcuni indipendenti dalla capacità o dalle scelte della Juventus FC (o, meglio, in qualche modo dipendenti anche da noi e, soprattutto trainati da noi...vedi l'appeal del nostro campionato che si impenna grazie a CR7 - faccio presente che in Germania DAZN si fa pubblicità con CR7 in mezzo al cartellone con la nostra maglia, con accanto Lewandowski e Salah).

I dati di 2 anni fa (non ne ho trovati di più recenti, ma probabilmente la forbice rimane sempre, forse meno aperta) ci dicono che in UK solo il 35% dei ricavi medi di una squadra di Premier arriva dai diritti tv, da noi il 52%. E parliamo di fatturati che tra loro sono diversissimi.

 

Tra l'altro i diritti tv italiani ci danno poco più di 1 milione più dell'Inter (85,3-83,7), il che, se ci pensiamo, è ridicolo, considerando quanto "tira" la Juve rispetto a qualunque altra squadra...ma come sempre noi siamo i benefattori del calcio italiano e i giornalisti avversi invece ci vorrebbero addirittura fuori perché, poverini, sennò gli altri non vincono mai: su 17 squadre, 10 fanno i maggiori incassi in casa contro di noi (cioè quasi tutte eccetto i 3 derby!) oppure secondi (tipo l'Atalanta che ne fa 20k contro le milanesi e 19.787 contro di noi o la Spal che ne fa 16.146 contro il Milan e 16.000 contro di noi)

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7 minuti fa, JUVE UBER ALLES ha scritto:

Ok grazie anche per il tempo che hai dedicato e per ciò che hai scritto.

di nulla , ci mancherebbe 😉 

 

 

8 minuti fa, JUVE UBER ALLES ha scritto:

ma non trovi che sia stato preventivato il tutto dal momento dell'acquisto di CR7 proprio in vista di un cambio di strategia della società?

assolutamente! e ci mancherebbe pure :d .. mica fan le cose a caso :d ... ne parlavo anche nel post nel punto dedicato a marotta...é una scelta strategica che..comporta appunto queste (ovviamente note) controindicazioni, che si accettano perché ritenute un "prezzo o fastidio" congruo nell´ottica globale della strategia.. come ho avuto modo di scrivere giá in passato é una scelta che ha il suo grado di rischio..ma a un certo punto diventa inetivabile per evitare l´appiattimento economico che era la direzione che ormai si era presa...ovvero club concorrenti europei che han un vantaggio rilevante nella capacitá di generare ricavi..e sostanzialmente una situazione di stallo .. con "noi" che ogni anno crescevamo di tot...e loro che ogni anno crescevano dello stesso tot (se non qualcosa di piú) ... se si vuole invertire questa tendenza é necessario fare scelte strategiche particolari...senno' praticamente ci si adegua ad una crescita x che in realtá diventa una crescita zero (se non sottozero) se paragonata alla crescita della concorrenza...la prospettiva quale sarebbe a quel punto ? rimanere cosi´..a bagnomaria..beandosi di un netto vantaggio nei confronti della concorrenza interna che garantisce il successo nei confini nazionali dovendo quasi "fare semplicemente il tuo" ma al tempo stesso riservare la possibilitá di essere davvero competitivi in ambito internazionale solo ad exploit singoli...l´idea immagino (corretta) é che stante questa situazione si doveva fare qualcosa di diverso...assumendosi anche le scomoditá conseguenti perché quando si decide di fare queste scelte ovviamente non é tutto rose e fiori...non é che "ah che bello compriamo ronaldo e ci guadagnamo pure perché si ripaga ogni anno solo con la vendita delle magliette"...queste purtroppo son leggende metropolitane (colpa dei giornalisti che anni fa crearono un caso in realtá basato su una loro interpretazione personalissima dell´affare james rodriguez-real)...

D´altronde funziona cosi´ in generale nel commercio...sia piccolo che grande... le promozioni garantiscono forse un guadagno nell´immediato ? quelli che ti vendono il prodotto sottocosto ci stanno guadagnando ? ovviamente no, te lo stan vendendo sottocosto...son scemi ? ovviamente no...

ribadisco quanto scritto oggi...bisognerá vedere i bilanci dei maggiori club al 30 giugno 2022 (data scadenza contratto cr7) per capire quanto in generale l´operazione ci avra' fatto crescere...e soprattutto quanto in confronto alla concorrenza diretta...oggi ovviamente abbiam giá disponibili i dati al 2018 (immediatamente pre cr7) se nel 2022 avremo accorciato in maniera significativa il gap in termini di ricavi caratteristici dalla concorrenza potremmo fare un grande applauso e complimentarci con l´intraprendenza dimostrata dal nostro gruppo dirigente...credo che accadrá..anche se manca qualcosa a cui son sicuro che stan lavorado (in parte giá lo so che lo scriveró nel post successivo lol)

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21 minuti fa, Loz ha scritto:

sono assolutamente d'accordo con te

il player trading "spinto" è qualcosa di cui non dovremmo avere bisogno e probabilmente è qualcosa che viene reso necessario dal contesto economico in cui ci troviamo, con dei diritti tv più bassi, un ambito di mercato meno allettante per le sponsorizzazioni, un gap significativo in termini di visibilità.

E' evidente la crescita in tutti i settori, ma ce ne sono alcuni indipendenti dalla capacità o dalle scelte della Juventus FC (o, meglio, in qualche modo dipendenti anche da noi e, soprattutto trainati da noi...vedi l'appeal del nostro campionato che si impenna grazie a CR7 - faccio presente che in Germania DAZN si fa pubblicità con CR7 in mezzo al cartellone con la nostra maglia, con accanto Lewandowski e Salah).

I dati di 2 anni fa (non ne ho trovati di più recenti, ma probabilmente la forbice rimane sempre, forse meno aperta) ci dicono che in UK solo il 35% dei ricavi medi di una squadra di Premier arriva dai diritti tv, da noi il 52%. E parliamo di fatturati che tra loro sono diversissimi.

 

Tra l'altro i diritti tv italiani ci danno poco più di 1 milione più dell'Inter (85,3-83,7), il che, se ci pensiamo, è ridicolo, considerando quanto "tira" la Juve rispetto a qualunque altra squadra...ma come sempre noi siamo i benefattori del calcio italiano e i giornalisti avversi invece ci vorrebbero addirittura fuori perché, poverini, sennò gli altri non vincono mai: su 17 squadre, 10 fanno i maggiori incassi in casa contro di noi (cioè quasi tutte eccetto i 3 derby!) oppure secondi (tipo l'Atalanta che ne fa 20k contro le milanesi e 19.787 contro di noi o la Spal che ne fa 16.146 contro il Milan e 16.000 contro di noi)

infatti..ci son aspetti poco considerati..ovvero quelli considerabili non dipendenti dalla volontá, dalle capacitá, dalle scelte del club...prendi ad esempio la congiuntura economica del nostro paese...oggi é uno svantaggio...il fatto che ci sia da anni una crisi dei consumi..altalenante certo..ma in generale parliamo di un paese in cui per forza di cose i consumatori consumano poco...é una penalizzazione...cosí come situazioni economiche diverse che avvantaggiano club di altri paesi...ad esmpio..non son sicurissimo della cosa eh..ma in inghilterra i club posson giovarsi di una situazione economica non necessariamente minore..ma diversa..nel senso che (mi pare) ci sian salari mediamente piú alti...e un costo della vita anche piú alto...beh il potere d´acquisto dei salari a quel punto sará del tutto simile..ma di fatto in un contesto di concorrenza europea incassare di piú avvantaggia...il poter mettere prezzi piú alti per lo stadio perché il costo della vita é piú alto..il fatto che ad esempio chi vende il prodotto televisivo...ad un prezzo leggermente piú alto del nostro..offrendo anche qualcosa di meno (in inghilterra non tutte le partite di premier son visibili in pay tv, questo invoglia oltretutto ad andare allo stadio) gli abbonati poi complessivamente sian circa il triplo che da noi...quindi aumento della cifra da poter far dividere fra i club...che é giá piú alta anche per il fatto che i diritti esteri vengono venduti in tutto il mondo a prezzi elevati vista l´audience maggiore.

Tra l´altro questo dei diritti tv "interni" é argomento di discussione..perché si..a mio avviso c´é margine..anche cominciando a puntare i piedi e marcare le differenze...oggi i maggiori club europei incassano circa 150 milioni da questi diritti..ben piu´ di noi insomma..per motivi differenti...in inghilterra un sistema piú equo (e piu´ simile al nostro) garantisce questi incassi ai club maggiori perché la cifra complessiva é enorme di suo (2,7 miliardi di euro)... in spagna c´é una situazione diversa..un complessivo (1,3 miliardi di euro) leggermente piu´ elevato del nostro (1,1 miliardi) credo questa differenza sia motivata da un maggior introito da diritti esteri rispetto noi...d´altronde ci sta..10 anni di cristiano vs messi e real vs barca incidono positivamente nel rendere il loro campionato nel complesso piú interessante all´estero del nostro...in spagna peró real e barca sulla redistribuzione (giustamente) fan la voce grossa...e il sistema le premia in misura rilevante in termini percentuali..d´altronde ci sarebbe da obiettare ? se come penso il prodotto risente tanto del quanto viene venduto all´estero...é implicito che i meriti di barca e real nel far diventare il prodotto cosi´ particolarmente gradito e venduto son indiscutibili...e non credo ci sia molto da obiettare riguardo il loro trattamento migliore...il mio auspicio é che in tempi brevi almeno per questa voce si riesca ad imitare il modello spagnolo...con un anno di ritardo abbiam raggiunto questo accordo con la lega per giocare piú spesso in orari commercialmente piú utili...la speranza é che quando si arriverá a ridiscutere i contratti televisivi, un chiaro aumento dell´audience internazionale (in particolare asiatica) permetta di spuntare un prezzo in aumento almeno solo relativamente i diritti esteri (in effetti non c´e´ una grossa speranza di aumento relativamente al mercato nazionale) .. tuttavia ad occhio mi pare potrebbe bastare per raggiungere quella cifra complessiva (se non superarla anche di un pochino) degli amici spagnoli...a quel punto bisognerá battere i pugni sul tavolo e  vedersi anche noi riconoscere il maggior merito per il risultato raggiunto..che tradotto significa una percentuale maggiore a quel punto nella divisione della torta...ecco questo un altro piccolo (ma mica tanto) passo per la crescita...

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48 minuti fa, Loz ha scritto:

il player trading "spinto" è qualcosa di cui non dovremmo avere bisogno

ecco su questo volevo scrivere qualcosa..perché credo sia un punto importante

Io non voglio far passare il ricorso al trading spinto come qualcosa di vergognoso e disdicevole...da considerare negativamente giá solo implicitamente.

Sarebbe meglio di non averne bisogno, fermo restando che oggi é necessario come detto per sostenere un progetto, necessario, di ampio respiro e ampie prospettive, perché semplicemente é maledettamente scomodo da gestire...

Se si ritiene di dover avere costi per..che so..600..700 milioni per avere competitivitá...ovviamente (qui´ ricordo max catalano per i matusa come me che ricordano quelli della notte) é meglio averli come ricavi naturali piuttosto che averne 3/4 come naturali e arrivare al tot recuperando il quarto finale dal trading ..

In primis perché piú il player trading é spinto piú si diventa vulnerabili in termini di fpf...perché a un certo punto diventa necessario proprio per evitare sanzioni e problemi futuri...

In seconda battuta perché non é assolutamente semplice e certo poterci contare ogni anno...diventa un po´ come finire spesso nella caselle "imprevisti e probabilitá" del monopoli... non é che ogni anno si riesce a far cio´ che si pare sul mercato volendo far trading... ci son altri club con cui confrontarsi e i giocatori stessi.

Se dovessi oggi pensare a qual´é al momento il nostro problema piú rilevante ? Appunto non esser riusciti a fare sufficentemente bene in uscita nell´ultima sessione di mercato...perché capita che a volte i tasselli che pensavi potessero andare tutti al loro posto solo in parte ci vanno.

Sarebbe giá bastato dismettere i costi di un centrocampista di troppo, e di un attaccante di troppo...di perin stesso...e fare una plusvalenza rilevante in piú con rugani e il bilancio 19-20 avrebbe avuto meno complicazioni nella sua gestione...

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Il 20/9/2019 Alle 23:52, PR20 ha scritto:

Attivo patrimoniale - Debiti = Patrimonio netto

Ad esempio fondi una societa' con 30milioni di capitale sociale e compri 50mil di calciatori prendendo in prestito i 20 milioni che ti mancano.

Hai un attivo di 50, un debito di 20 e un patrimonio netto di 30.

 

Se a fine anno hai una perdita (= spendi piu di quanto ricavi) e' chiaro che questo non puo' che comportare o una diminuzione dell'attivo (per es: meno soldi in cassa, meno crediti dell'anno precedente ecc) o un aumento dei debiti (o un mix di entrambe le cose). In entrambi i casi il patrimonio netto si riduce di un ammontare uguale a quello della perdita sostenuta.

 

 

Scusa il ritardo, ma ti ringrazio per l'esauriente spigazione.

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35 minuti fa, dany-aq ha scritto:

Perchè il titolo oggi ha perso quasi il 5%?

L'andamento del titolo è relativo...non ci si deve esaltare quando schizza in alto e deprimersi quando cala ....

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Ma tra due anni non scadranno molti contratti onerosissimi per la società?

Io credo che dopo allegri e poi Ronaldo, Mario, Higuain, Khedira, Dybala, Chiellini, Bonucci, pjanic ( se resta) Cuadrado e costa parliamo di 180M annui lordi...ci sia spazio per operazioni economiche più oculate,meno pesanti come ingaggi e pure più funzionali al progetto specie dopo Sarri...

Il mantra è la Champions che senza di quella ed almeno i quarti  vuol dire grandi casini.

Altro punto che inizierei a sondare è come vendere a prezzo fissato e non come al solito al residuo di cartellino...

Quello che spiace è che di soldi né son stati spesi e con pochi aggiustamenti avremmo potuto competere seriamente invece di prendere Ronaldo solo per "crescere"

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Come al solito calciomercato.com dice che siamo con le pezze al kiulo.. e le mmerde intertristi nella loro fogna stanno esultando come dei babbei... .muttley                      

Fair Play Finanziario, fattore Ronaldo e debiti: ecco perché la Juve ha bisogno di 300 milioni di aumento di capitale

 

La Juventus necessita di un aumento di capitale di 300 milioni di euro. Oltre alle dispute che ormai appassionano i tifosi come fossero un risultato tra ricavi e perdite, è questa la notizia emersa dal progetto di bilancio approvato al 2019. A poche ore dal richiamo del presidente Andrea Agnelli dalla cattedra dell’Università Bocconi al grido di “più trasparenza per il fair play finanziario”, ecco la comunicazione che gli azionisti in Borsa del club bianconero non si aspettavano. Dovranno mettere mano al portafoglio per finanziare lo sviluppo al 2024 del club che mira grazie a questa iniziativa a:

finanziare gli investimenti utili al mantenimento della competitività sportiva;

sostenere la strategia commerciale per l’incremento dei ricavi e della visibilità del brand Juventus nei mercati 
internazionali;

rafforzare la struttura patrimoniale della Società.

Il 24 ottobre, giorno dell’assemblea, l’aumento di capitale andrà al voto, con la famiglia Agnelli che attraverso Exor ha già fatto sapere che sottoscriverà la sua quota pari al 63,77%. Tradotto: solo la cassaforte di famiglia garantirà per 191,3 milioni su 300. Il tutto nasce da una situazione patrimoniale che è andata via via assottigliandosi, con contestuale aumento dei debiti finanziari. Mettendo insieme i dati finanziari delle ultime 4 stagioni è abbastanza evidente come la scommessa dei dirigenti di investire fortemente nel club per farlo entrare nell’elite del calcio europeo abbia si portato ad un aumento dei ricavi, ma anche dei costi operativi.

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PATRIMONIO DIMEZZATO E COSTI TRIPLICATI - Nell’ultimo anno il patrimonio netto del club si è dimezzato passando da 72 a 31,2 milioni di euro. Guardando all’ultimo triennio è diventato un terzo dai 93,8 milioni del 2017. I mezzi propri del club tendono quindi verso il basso e questo è il primo campanello d’allarme che la società guarda per non rischiare di incorrere in obblighi civilistici di ricostituzione del capitale sociale. Guardando alla tabella sopra si nota come dopo il 2017 (finale persa a Cardiff) la traiettoria dei debiti finanziari del club sia triplicata passando da 162,5 milioni fino all’ultimo dato di 463,5 milioni che corrisponde a oltre 14 volte il patrimonio netto ed è equivalente ai ricavi operativi del club al netto delle plusvalenze che si sono attestati a 464,27 milioni (l’anno prima si erano fissati a quota 402,26).

RONALDO - Ma la domanda più frequente è quella relativa al peso a bilancio di Cristiano Ronaldo e alla famosa querelle da bar se si ripaghi o meno con le magliette. Il portoghese è stata la grande e inaspettata scommessa della scorsa estate e la sua incidenza si nota sul fronte degli ammortamenti, cresciuti del 45% tra 2019 e 2018 (non tutti di sua competenza), ma la multinazionale di Madeira costa alla Juventus ogni anno quasi centinaio di milioni a bilancio. Prima di tutto circa 60 solo di ingaggio (Ronaldo non beneficia del nuovo regime fiscale degli impatriati, ma della cosiddetta ‘tassa Ronaldo’ che al club non porta benefici al lordo dello stipendio) per garantirgliene 31 netti. A questa cifra si somma l’ammortamento in 4 anni che per ciascun esercizio incide per 28,8 milioni. Il conto è presto fatto e, semplificando, si potrebbe dire che il 5 volte Pallone d’Oro costa alla Juventus come comprare un top player ogni stagione. Dal suo arrivo i ricavi operativi sono cresciuti di 60 milioni complessivi, ma andando a vedere solo la parte di marketing e commerciale – come stimato da Calcio & Finanza – l’aumento è di 46,2 milioni, cioè la metà di quanto costi il giocatore ogni anno al club.

BOND - Insomma, la scommessa di Agnelli di provare a fare entrare la Juventus nell’élite del calcio europeo può essere considerata strategicamente corretta, ma drena molte risorse e va supportata con investimenti e mezzi freschi. In questo senso si inserisce anche il bond da 175 milioni emesso lo scorso inverno e utile anche a ottimizzare struttura e scadenza del debito.

FATTORE CHAMPIONS - La crescita del club è però legata a doppio filo con la Champions League. Il salto nei ricavi visibile nella tabella sopra tra i 387 milioni del 2016 e i 562 della finale di Cardiff rende bene il senso di come ormai i grandi club per crescere debbano nutrirsi dei proventi delle competizioni internazionali. Più si arriva in fondo, più sorride il conto economico. L’orto di casa regala soddisfazioni, ma appare ormai saturo.

FAIR PLAY FINANZIARIO - E poi c’è il Fair Play finanziario. Nel progetto di bilancio la Juventus guarda così al futuro:

donato2.jpg

 

Anche il prossimo anno dovrebbe quindi chiudere con il segno rosso, quanto più o quanto meno dipenderà, per l’appunto, dal cammino verso la finale di Istanbul. Per non rischiare di accendere il faro di Nyon, dopo i 60 milioni di perdita aggregata dell’ultimo biennio, ecco che il club chiede agli azionisti di mettere mano al portafogli con l’aumento di capitale da 300 milioni di euro con l’intento dichiarato di “consolidamento dell’equilibrio economico – finanziario” oltre che di incremento della visibilità e competitività del club.
 
Difficile prevedere la scelta dei piccoli azionisti, ma esistono due aspetti che andrebbero considerati, uno dal lato sportivo e l’altro della cabala:

Nell’ultimo anno e mezzo (era A.C – Ante Cristiano) il titolo è passato da 60 centesimi a 1 euro e 40, chi ha voluto capitalizzare in Borsa è stato messo nelle condizioni di poter fare discreti affari, ma anche chi conserva i titoli ha una plusvalenza potenziale in portafoglio notevole.

Inoltre, l’ultimo aumento di capitale risale alla stagione 2011/2012 e fu da 120 milioni complessivi. Da quel momento si aprì il ciclo degli 8 scudetti consecutivi e dei sogni Champions infranti due volte in finale.

Resta solo da capire se, tra gli investitori, siano più i tifosi che guardano al campo o quelli che badano ai numeri.

 

Fonte Calciomercato.com

 

E questi sono i commenti della cloaca putrida.... piena di cervelli fini....uah

Quoto

Come società quotata, ovviamente la giuve (rigorosamente minuscolo) può chiedere ai propri azionisti un aumento di capitale, ma vi faccio notare che dovrà essere richiesto a fronte di un indebitamento ulteriore, che supera il 50% del debito precedente; tale fatto può essere indice di investimenti virtuosi con apertura di nuovi mercati, che aprabno importanti prospettive di guadagno per gli azionisti, oppure può essere semplicemente una richiesta di salvataggio (stile CaRiGe), oppure half and half, vi lascio la scelta.

Non si è comunque mai parlato di rovina economica della giuve (rigorosamente minuscolo), bensì di ritorno sulla Terra, del resto faccio notare che qui per i profeti di sventura il nostro indebitamento appare come una iattura, mentre quello della giuve (rigorosamente minuscolo) appare come una saggia e adeguata manovra.

Chi ha tempo per cercare i dati può controllare per favore il tasso dei debiti nostri e loro? Grazie.

Attenzione che il titolo loro ha perso il 6% dopo il bilancio, e gli azionisti dovranno metterci loro i soldi; va bene per il 63,8% della exor (rigorosamente minuscolo), ma lo vorranno anche gli azionisti di minoranza? (Lindsell, Merril, Fedex Trust ecc.).

Dai che arriva un altro calo delle azioni...

 

Quoto

I debiti finanziari netti sono pari a 14,86 volte il patrimonio netto, che si è ridotto da 72 a 31,2 milioni e la ricapitalizzazione sarà sottoposta all'asseblea del prossimo 24 ottobre.
Quindi per i profeti di sventura (o sono troll?) si ritorna al vecchio mantra del "volemo lo sceicco che ci aumenta il capitale a millemila miliardi".
Intanto i pensionati della FedEx e il Governo Norvegese saranno molto, molto contenti... c'hanno CR7...
Ciò non toglie che l'aumento lo possano fare solo gli , a fronte di una riduzione del capitale sociale degli altri, bene bene

Questa è il massimo della minghiata del giorno...merita il mongolino d'oro...nulla di nuovo sotto il solo questo si distingue per il suo QI degno di una bertuccia...loro possono fare mercato di vertice ...la juve no...avete capito?haha

Quoto

di quello si parlava, non di fallimento rube,ma che non possono fare assolutamente un mercato di vertice, su questo stiamo meglio noi, loro sono in un trend al ribasso, noi in un trend al rialzo.

Quoto

Vorrei umilmente far notare, inoltre, che qualora la exor (rigorosamente minuscolo) finanziasse una società priva di prospettive, il suo stesso titolo ne dovrebbe risentire, in quanto gli azionisti non amano si utilizzino risorse a fondo perduto. La exor (rigorosamente minuscolo) è effettivamente posseduta per la quota di maggioranza dalla "Accomandita Giovanni Agnelli & C." (oggi mi pare sia però di diritto olandese) ma di essa meno, credo, del 12% è del monociglio, per cui un danno portato da lui danneggia anche gli altri , quindi staremo a vedere...

Quoto

RONALDO - Ma la domanda più frequente è quella relativa al peso a bilancio di Cristiano Ronaldo e alla famosa querelle da bar se si ripaghi o meno con le magliette. Il portoghese è stata la grande e inaspettata scommessa della scorsa estate e la sua incidenza si nota sul fronte degli ammortamenti, cresciuti del 45% tra 2019 e 2018 (non tutti di sua competenza), ma la multinazionale di Madeira costa alla Juventus ogni anno quasi centinaio di milioni a bilancio. Prima di tutto circa 60 solo di ingaggio (Ronaldo non beneficia del nuovo regime fiscale degli impatriati, ma della cosiddetta ‘tassa Ronaldo’ che al club non porta benefici al lordo dello stipendio) per garantirgliene 31 netti. A questa cifra si somma l’ammortamento in 4 anni che per ciascun esercizio incide per 28,8 milioni. Il conto è presto fatto e, semplificando, si potrebbe dire che il 5 volte Pallone d’Oro costa alla Juventus come comprare un top player ogni stagione. Dal suo arrivo i ricavi operativi sono cresciuti di 60 milioni complessivi, ma andando a vedere solo la parte di marketing e commerciale – come stimato da Calcio & Finanza – l’aumento è di 46,2 milioni, cioè la metà di quanto costi il giocatore ogni anno al club.

Quoto

ah,ah,ah gobbo leggi e impazzisci.

marotta piglia paratici come puliscilatrine.

Ma questo cosa si fuma....doh... se ne accorgerà adesso che è nella sua inda Marotta....non faranno mai il salto di qualità con il suo modus operandi...cartonati godetevelo in eterno che noi dormiamo sonni tranquilli... vinceremo in Italia per almeno altri e altri anni ancora.... c'è un abisso incolmabile tra la juve e la merdeka... e Marotta contribuirà ad allargare questa forbice tra noi e la vostra mmerda di squadra...

Quoto

Exor sottoscrivera' 190 mln dell'adc....praticamente si fanno restituire dai piccoli azionisti il valore del cartellino di Penaldo tenendosi i dobloni delle magliette.

Quoto

Beh, non esageriamo, la quota exor (rigorosamente minuscolo) supera il 60% e ci sono altri grossi investitori che occupano uno share notevole, comunque rimane una quota sul mercato, i cui proprietari, nel caso non vogliano pertecipare, vedranno diluita la propria quota. Le notizie sono che la exor (rigorosamente minuscolo) coprirà la propria quota, ma non vedo citato se esistano patti societari che impongano il versamento dell'aumento di capitale. Personalmente, per le azioni da me detenute di altre società (non comprerò mai azioni fca -rigorosamente minuscolo- figuriamoci della gobba), nessuno mi ha mai obbligato, certo che se la quota dovesse essere coperta dagli , dovranno scegliere se accollarsi tutto oppure scontentare gli altri oppure fare un aumento minore.
Comunque vada sarà un danno (vedi anche post precedenti)
 

Questa è da guinness dei primati.... siamo pieni di debiti...haha.dohhahaquindi ci faranno vincere la coppa dalle grandi orecchie.

Quoto

se questi stanno per sprofondare nei debiti gli faranno vincere la Champions, già lo so

 

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37 minuti fa, Raffa23 ha scritto:

Ma tra due anni non scadranno molti contratti onerosissimi per la società?

Io credo che dopo allegri e poi Ronaldo, Mario, Higuain, Khedira, Dybala, Chiellini, Bonucci, pjanic ( se resta) Cuadrado e costa parliamo di 180M annui lordi...ci sia spazio per operazioni economiche più oculate,meno pesanti come ingaggi e pure più funzionali al progetto specie dopo Sarri...

Il mantra è la Champions che senza di quella ed almeno i quarti  vuol dire grandi casini.

Altro punto che inizierei a sondare è come vendere a prezzo fissato e non come al solito al residuo di cartellino...

Quello che spiace è che di soldi né son stati spesi e con pochi aggiustamenti avremmo potuto competere seriamente invece di prendere Ronaldo solo per "crescere"

Siete fantastici... se la juve non acquista Top Player ...eh ma come pensiamo di poter competere con Barcellona e Real Madrid...si acquista il calciatore più forte del mondo e si storce il naso perchè pesa troppo a bilancio...e si sta già pensando a quando non ci sarà più e su quanto andremo ad alleggerire il bilancio...e potremmo fare operazioni più oculate....complimenti poi si vuol vincere la Champions con questa mentalità ...fortunatamente che in società hanno capito che si doveva svoltare per fare il salto definitivo e poter espandersi incrementando il fatturato...e CR7 è stato preso per questo...e per il prossimo anno mi aspetto Neymar...altro che operazioni più oculate....così facendo si fa un passo indietro come i gamberi...noi dobbiamo ridurre il gap dalle spagnole e dalle inglesi e dal psg...

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