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Tornado blackwhite

Incontro sul VAR, Rizzoli: "Vi spiego i falli di mano e i casi di De Ligt"

Post in rilievo

16 ore fa, Kriketo ha scritto:

L'unico sport nel quale la "VAR" (attraverso la figura del TMO) funziona è il rugby. Perché?

Perché nelle partite di rugby è stata fissata una RIGIDISSIMA procedura di protocollo, che si somma alla TOTALE TRASPARENZA della comunicazione fra arbitri e capitani e arbitri e TMO (TUTTO è trasmesso via microfono agli allenatori e a tutto lo staff tecnico in tempo reale, oltre ad essere inviato INTEGRALMENTE ai broadcaster in caso di copertura televisiva).

In più, se sono presenti mega-screen al campo, l'arbitro in campo partecipa alla review col TMO.

Infine, è TASSATIVAMENTE VIETATO il "silent check". Se il TMO sta controllando qualcosa durante il gioco, ha OBBLIGO di trasmettere la frase "Ongoing check" sul canale broadcast. Pena, la non possibilità di intervenire.

 

NULLA di tutto ciò sta avvenendo nel calcio.

 

Abbiamo osservato, fra gli altri orrori:

 

  • interventi fuori protocollo
  • mancati interventi dove il protocollo li rende obbligatori
  • dialoghi fra arbitri e assistenti, o arbitri e VAR, CON LA MANO DAVANTI ALLA BOCCA (incredibile!)
  • interventi al limite dei guardalinee in maniera del tutto discrezionale, laddove il protocollo OBBLIGA i guardalinee a NON sbandierare
  • protocollo applicato in maniera opposta NELLA STESSA GARA
  • "silent check" mancati

 

 

Potrei continuare per ore.

 

QUESTI sono i problemi del VAR calciaro. Tanto è vero che qualcuno, che ha mangiato la foglia, già invoca gli ex-arbitri in cabina VAR. Altri, gli ex-allenatori. Fra poco, giornalisti. Poi, il pluriball come al flipper, o le porte coi pali mobili.

Il VAR, infatti, (e ben lo ha spiegato Platini) non ha NULLA a che fare con la giustizia: è un mezzo per fare spettacolo, in uno sport che il rispetto delle regole lo ha lasciato per terra anni fa.

 

Challenge agli allenatori? Prendiamo esempio dagli sport con TMO che lo stanno sperimentando. Da qualche tempo si usa nella NFL. Risultato? Le polemiche, anziché diminuire, sono aumentate a dismisura. Gli arbitri semplicemente si sono silenziosamente accordati di respingere QUALSIVOGLIA challenge sulle situazioni non misurabili oggettivamente, ovvero i contatti. SI assiste a surreali interruzioni di minuti, con immagini chiarissime trasmesse a schermo, e arbitri che sereni affermano che la chiamata era corretta.

Non è questa la strada. Anzi, nel football americano l'introduzione della VAR ha portato a casi di lanci di oggetti in campo, una cosa che solo 10 anni fa era impensabile in USA (disponibili su Youtube un paio di casi incredibili di rivolte da VAR).

 

Troppi geni nel calcio, e poca gente che ha una cognizione reale del panorama degli sport professionistici, e di quali siani gli esempi da seguire (rugby) e da non seguire (challenge degli allenatori).

Se no, mettiamo subito i giornalisti al VAR, il pluriball e i pali delle porte mobili: inutile prendere tempo.

 

 

Nella fattispecie che suggerisco gli arbitri non avrebbero la facoltà di respingere le istanze degli allenatori.

Gli allenatori ne avrebbero due a testa, in tutta la partita, e potrebbero giocarsele per qualsiasi situazione essi lo desiderino, dalla più "grave" (mancata concessione calcio di rigore, gol avversario in presunto fuorigioco) a quella apparentemente più innocua (deviazione di un avversario e quindi calcio d'angolo a favore della squadra che invoca l'intervento del VAR per rilevare tale deviazione).

Il mostrare l'episodio sul maxischermo o la comunicazione wireless agli allenatori non serve a niente, anzi, serve a spazientire ancora più chi si ritiene danneggiato.

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Ancelotti è più furbo di quanto pensiate.

La sua “vittoria morale” è un salvacondotto per analoghe situazioni prossime venture.

Le partite si decidono anche fuori dal campo e non parlo di imbrogli, ma di tessere rapporti, inciuciare, brigare, insomma agire “all’italiana”.....

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15 ore fa, ToscanaBianconera ha scritto:

Come ho già detto molte volte, nel calcio non ha senso parlare di chiamate degli allenatori perché il VAR è SEMPRE ACCESO. Non è come nel tennis dove l'occhio di falco si attiva solo dietro richiesta, e per questo ogni giocatore ha a disposizione tot challenge ogni set. Se ci sono delle irregolarità in un gol, oppure un fallo da espulsione, o un rigore ecc... non c'è bisogno di alcuna chiamata né ha senso dire che si è costretti a fidarsi dell'arbitro, perché chi sta al VAR certe cose le riguarda già di sua iniziativa, sta lì proprio per quello. E solo se pensa che l'arbitro in campo abbia commesso un errore evidente, lo richiama al monitor. Inoltre il challenge implicitamente già esiste perché in caso di proteste veementi di calciatori o panchine, chi sta al VAR alza le antenne e riguarda quello che magari poteva essergli sfuggito.

Potrebbe aver senso, come hai detto, inserire nel protocollo anche il caso del secondo giallo che porta all'espulsione (ma si creerebbe un paradosso perché verrebbero annullate solo le espulsioni in cui il secondo giallo è inesistente, mentre resterebbero quelle in cui ad essere sbagliata era la prima ammonizione) mentre non penso che sia saggio inserire anche i calci d'angolo e altre cose come punizioni e via dicendo. Il protocollo è stato fatto in questo modo per non esagerare con le interruzioni e vagliare solo i casi che di solito influenzano il risultato di una partita, cioè gol, rigori ed espulsioni.

So benissimo che il VAR è sempre acceso. Però forse non mi sono spiegato bene: l'addetto al VAR interverrebbe SOLO su chiamata degli allenatori (due a testa).

Evidentemente ti deve essere sfuggito questo passaggio, altrimenti non avresti scritto la seconda parte del tuo post (da Potrebbe aver senso... in poi). Mi imputi di voler allargare il numero delle interruzioni, quando la mia ipotesi prevede proprio l'esatto opposto, cioè limitarle ad un massimo di 4, attivabili SOLO su chiamara degli allenatori.

 

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3 minuti fa, SuperEagle ha scritto:

Ancelotti è più furbo di quanto pensiate.

La sua “vittoria morale” è un salvacondotto per analoghe situazioni prossime venture.

Le partite si decidono anche fuori dal campo e non parlo di imbrogli, ma di tessere rapporti, inciuciare, brigare, insomma agire “all’italiana”.....

Mah... a me sembra il classico ruggito del coniglio. 

Tra l'altro, non si è capito nulla di cosa volesse dire.

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13 ore fa, maur ha scritto:

Sono a favore di questa soluzione da 20 anni, da quando si cominciò a parlare della moviola in campo.

Le polemiche diminuirebbero, di quanto non lo so, però un po' diminuirebbero. Il problema è che di fronte alle immagini non si giudica tutti allo stesso modo e un arbitro potrebbe mantenere la sua decisione in un caso dubbio, sollevando il solito vespaio. Forse oltre alle chiamate dell'allenatore occorrerebbe che l'arbitro spiegasse pubblicamente i motivi della sua decisione ma tu capisci che sarebbe una rivoluzione copernicana. Difficile ...

E comunque c'è troppa gente che campa di polemiche per poter risolvere accettabilmente la questione: non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.

 

Tanto per rimanere sulla tua proposta: tu faresti come il tennis che se l'arbitro ti da ragione non sprechi il tuo tentativo oppure 2 a partita e basta?

Se l'arbitro non ti dà ragione, hai sprecato un tentativo. Ecco perché parlo di responsabilizzazione.
Sembra un paradosso, ma affidando agli allenatori la possibilità di chiamare l'intervento del VAR per tutte le situazioni di gioco (compresi calci d'angolo non assegnati, rimesse laterali assegnate alla squadra A invece che quella B, fino ad arrivare a rigori non concessi e fuorigioco), ma sempre nel limite di DUE CHIAMATE a partita, alla lunga li responsabilizzi, perché se in una partita capita che un allenatore strepita in quanto l'arbitro dà rimessa dal fondo invece che calcio d'angolo e chiama il VAR (chiamata 1), poi più avanti ritiene che il proprio attaccante abbia subito un fallo da rigore e chiama il VAR (chiamata 2) ma l'arbitro rimane fermo nella sua idea di non concedere il penalty, l'allenatore si è giocato entrambi i tentativi e la volta successiva ci penserà bene prima di chiamare il VAR per un corner non concesso, non so se mi spiego.

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1 minuto fa, velas ha scritto:

Mah... a me sembra il classico ruggito del coniglio. 

Tra l'altro, non si è capito nulla di cosa volesse dire.

La figura del coniglio l’ha fatta Rizzoli, dando ragione ad un allenatore sanzionato con l’espulsione da un suo ex collega.

Questa storia della collaborazione, della trasparenza, del dialogo tra le varie componenti non porterà a nulla. Gli arbitri ormai fanno gli amiconi, come i genitori che si comportano da fratelli maggiori con i figli, parlano, sorridono, battono il “cinque”......l’aura di autorità, di inavvicinabilita’ sta sparendo, e questo è un male alla lunga.

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2 minuti fa, zebra67 ha scritto:

Se l'arbitro non ti dà ragione, hai sprecato un tentativo. Ecco perché parlo di responsabilizzazione.
Sembra un paradosso, ma affidando agli allenatori la possibilità di chiamare l'intervento del VAR per tutte le situazioni di gioco (compresi calci d'angolo non assegnati, rimesse laterali assegnate alla squadra A invece che quella B, fino ad arrivare a rigori non concessi e fuorigioco), ma sempre nel limite di DUE CHIAMATE a partita, alla lunga li responsabilizzi, perché se in una partita capita che un allenatore strepita in quanto l'arbitro dà rimessa dal fondo invece che calcio d'angolo e chiama il VAR (chiamata 1), poi più avanti ritiene che il proprio attaccante abbia subito un fallo da rigore e chiama il VAR (chiamata 2) ma l'arbitro rimane fermo nella sua idea di non concedere il penalty, l'allenatore si è giocato entrambi i tentativi e la volta successiva ci penserà bene prima di chiamare il VAR per un corner non concesso, non so se mi spiego.

Sono completamente d’accordo ... 

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7 minuti fa, SuperEagle ha scritto:

La figura del coniglio l’ha fatta Rizzoli, dando ragione ad un allenatore sanzionato con l’espulsione da un suo ex collega.

Questa storia della collaborazione, della trasparenza, del dialogo tra le varie componenti non porterà a nulla. Gli arbitri ormai fanno gli amiconi, come i genitori che si comportano da fratelli maggiori con i figli, parlano, sorridono, battono il “cinque”......l’aura di autorità, di inavvicinabilita’ sta sparendo, e questo è un male alla lunga.

Su questo sono d'accordo. L'ho già detto e lo ripeto, non ho affatto capito il ragionamento di Rizzoli: il gioco non andava necessariamente fermato se l'arbitro ha ritenuto fallo il braccio alzato da Llorente (per me era fallo di kyear o come cavolo si scrive, ma ci sta di avere opinioni diverse in casi del genere)

Detto questo, la fuffa che usciva dallo scambio Ancelotti-Rizzoli è stata oltremodo ridicola.

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18 minuti fa, lou 65 ha scritto:

quindi, se ho capito bene, no rigore con il lecce, no rigore con il bologna e no rigore con il torino. avanti così.

A lecce ci e costato due punti però nessuno dei nostri ha fatto sparate napoletane

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C'è una sorta di masochismo nella classe arbitrale quasi inspiegabile. Cosa * ci vuole a: 1 pubblicare gli audio degli episodi sul sito della federazione; 2 dire il giorno successivo ad una partita con X episodi, quale sarebbe dovuta essere l'interpretazione corretta da dare. Questo, oltre a garantire un'alta soglia di trasparenza, aiuterebbe TANTISSIMO gli stessi arbitri nel poter valutare in maniera più uniforme possibile episodi simili. Esempio pratico: dopo Lecce bastava dire che per quei motivi detti da Rizzoli non si sarebbe dovuto assegnare calcio di rigore, a quel punto a fare casino dopo l'episodio di Torino sarebbero rimasti i soliti scemi e basta. E invece no, riserbo assoluto, se non questi patetici incontri ogni tipo 3 mesi, a questo punto mi viene da pensare che a loro vadano bene queste polemiche infinite e che preferiscano sbagliare in autonomia, piuttosto che prendere la decisione corretta in maniera collegiale. 

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3 minuti fa, velas ha scritto:

Detto questo, la fuffa che usciva dallo scambio Ancelotti-Rizzoli è stata oltremodo ridicola.

Ad Ancelotti sono concesse cose che agli altri non sarebbero consentite. Lui lo sa e quindi recita la parte di quello “speciale”, d’altra parte il godere di buone amicizie è fondamentale: il Napoli è settimo ma qualcuno ha sentito voci di esonero dell’allenatore? Stampa amica a tutti i livelli....

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1 minuto fa, Ciccio900 ha scritto:

C'è una sorta di masochismo nella classe arbitrale quasi inspiegabile. Cosa * ci vuole a: 1 pubblicare gli audio degli episodi sul sito della federazione; 2 dire il giorno successivo ad una partita con X episodi, quale sarebbe dovuta essere l'interpretazione corretta da dare. Questo, oltre a garantire un'alta soglia di trasparenza, aiuterebbe TANTISSIMO gli stessi arbitri nel poter valutare in maniera più uniforme possibile episodi simili. Esempio pratico: dopo Lecce bastava dire che per quei motivi detti da Rizzoli non si sarebbe dovuto assegnare calcio di rigore, a quel punto a fare casino dopo l'episodio di Torino sarebbero rimasti i soliti scemi e basta. E invece no, riserbo assoluto, se non questi patetici incontri ogni tipo 3 mesi, a questo punto mi viene da pensare che a loro vadano bene queste polemiche infinite e che preferiscano sbagliare in autonomia, piuttosto che prendere la decisione corretta in maniera collegiale. 

Io sono malpensante, credo che una roba del genere affosserebbe definitivamente quel che resta del giornalismo italiano, che ha campato per anni sulla moviola e sulle polemiche e che ora, per non sapere più come imbrattare inutili pagine, è giunto al punto di creare le predette polemiche da solo, come fosse la redazione di Novella2000.

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25 minuti fa, SuperEagle ha scritto:

Ancelotti è più furbo di quanto pensiate.

La sua “vittoria morale” è un salvacondotto per analoghe situazioni prossime venture.

Le partite si decidono anche fuori dal campo e non parlo di imbrogli, ma di tessere rapporti, inciuciare, brigare, insomma agire “all’italiana”.....

Sempre ritenuta una persona poco corretta , anche se è bravissimo a far sì che uno se ne accorga difficilmente

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6 minuti fa, SuperEagle ha scritto:

Ad Ancelotti sono concesse cose che agli altri non sarebbero consentite. Lui lo sa e quindi recita la parte di quello “speciale”, d’altra parte il godere di buone amicizie è fondamentale: il Napoli è settimo ma qualcuno ha sentito voci di esonero dell’allenatore? Stampa amica a tutti i livelli....

Beh oddio, in realtà sul possibile addio di Ancelotti a breve, ne ho letto parecchie...

Poi, non credo avverrà, visto che si è "blindato", evitando l'ammutinamento e andando a dormire a Castelvolturno. 

Per il resto, ribadisco: lo scambio con Rizzoli è stato ridicolo per entrambi.

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Adesso, juve51 ha scritto:

Sempre ritenuta una persona poco corretta , anche se è bravissimo a far sì che uno se ne accorga difficilmente

Io nella vita ho sempre diffidato di coloro che sono sempre educati, con la faccia da parroco di campagna e un modo di fare pacioso ed untuoso.

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23 minuti fa, SuperEagle ha scritto:

La figura del coniglio l’ha fatta Rizzoli, dando ragione ad un allenatore sanzionato con l’espulsione da un suo ex collega.

Questa storia della collaborazione, della trasparenza, del dialogo tra le varie componenti non porterà a nulla. Gli arbitri ormai fanno gli amiconi, come i genitori che si comportano da fratelli maggiori con i figli, parlano, sorridono, battono il “cinque”......l’aura di autorità, di inavvicinabilita’ sta sparendo, e questo è un male alla lunga.

non pensavo ci fosse un tifoso del napoli "pensante"...mi devo ricredere. chapeau. 

devo darti ragione su ancelotti e gli arbitri.

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24 minuti fa, zebra67 ha scritto:

Se l'arbitro non ti dà ragione, hai sprecato un tentativo. Ecco perché parlo di responsabilizzazione.
Sembra un paradosso, ma affidando agli allenatori la possibilità di chiamare l'intervento del VAR per tutte le situazioni di gioco (compresi calci d'angolo non assegnati, rimesse laterali assegnate alla squadra A invece che quella B, fino ad arrivare a rigori non concessi e fuorigioco), ma sempre nel limite di DUE CHIAMATE a partita, alla lunga li responsabilizzi, perché se in una partita capita che un allenatore strepita in quanto l'arbitro dà rimessa dal fondo invece che calcio d'angolo e chiama il VAR (chiamata 1), poi più avanti ritiene che il proprio attaccante abbia subito un fallo da rigore e chiama il VAR (chiamata 2) ma l'arbitro rimane fermo nella sua idea di non concedere il penalty, l'allenatore si è giocato entrambi i tentativi e la volta successiva ci penserà bene prima di chiamare il VAR per un corner non concesso, non so se mi spiego.

con questo sistema le polemiche ormai ventennali sul gol di cannavaro su corner che non c era e il gol di muntari su cross

di uno che un attimo prima si faceva pugnette ben al di fuori del campo

sarebbero zittite in partenza

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5 minuti fa, juve51 ha scritto:

Ha ragione Platini ed io la penso allo stesso modo

No. Platini sbaglia. Il VAR è chiaramente necessario e lo si vede nelle partite dove ancora non c'è. L'altra sera, in Galles- Ungheria, i Magiari hanno avuto sostanzialmente una sola occasione in cui il portiere gallese ha fatto due interventi alla disperata. Avessero fatto goal, si riapriva la partita, ma la situazione era nata da un chiaro fuorigioco (chiaro al replay, non semplice da vedere live). 

Il problema del Var sta tutto nel protocollo che via via dovranno cercare di aggiornare.

il vero problema, ormai, è la regola sui falli di mano, dove non riescono proprio a trovare la quadra.

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27 minuti fa, SuperEagle ha scritto:

La figura del coniglio l’ha fatta Rizzoli, dando ragione ad un allenatore sanzionato con l’espulsione da un suo ex collega.

Questa storia della collaborazione, della trasparenza, del dialogo tra le varie componenti non porterà a nulla. Gli arbitri ormai fanno gli amiconi, come i genitori che si comportano da fratelli maggiori con i figli, parlano, sorridono, battono il “cinque”......l’aura di autorità, di inavvicinabilita’ sta sparendo, e questo è un male alla lunga.

si pero dobbiamo deciderci, o vogliamo gli arbitri totalmente distaccati e quindi altezzosi nei confronti di tutti

o li vogliamo cooperativi, che spieghino le loro decisioni, che abbiano un dialogo , etc etc etc.......

le e cose sono per lo piu' incompatibili

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9 minuti fa, Jjilmioelettrocardiogramma ha scritto:

domanda spontanea: ma quelli che urlano per dire se c'è o meno fallo chi sono? gli addetti al var? se così fosse sono degli esaltati che dovrebbero darsi una calmata...non stanno andando in guerra...o facendo cose importanti...

No. Quello che urla è l'arbitro in campo che deve alzare la voce per via del casino che viene dagli spalti e dai giocatori che lo avvicinano.

Furbescamente, Rizzoli ha lasciato questi dialoghi "live" per far capire quanto sia difficile arbitrare. Ed è vero. Ma con queste furbate non si risolvono i problemi.

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1 minuto fa, velas ha scritto:

No. Quello che urla è l'arbitro in campo che deve alzare la voce per via del casino che viene dagli spalti e dai giocatori che lo avvicinano.

Furbescamente, Rizzoli ha lasciato questi dialoghi "live" per far capire quanto sia difficile arbitrare. Ed è vero. Ma con queste furbate non si risolvono i problemi.

ok. spiegate le urla. anche se trovo ingiustificata questa enfasi...da parte di questi soggetti...ma la mia opinione non fa testo

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12 minuti fa, LuisDelSol ha scritto:

si pero dobbiamo deciderci, o vogliamo gli arbitri totalmente distaccati e quindi altezzosi nei confronti di tutti

o li vogliamo cooperativi, che spieghino le loro decisioni, che abbiano un dialogo , etc etc etc.......

le e cose sono per lo piu' incompatibili

Se si fa come in NFL per me va bene.

Poi però basta: gli arbitri “chiacchieroni” e “amiconi” di questi anni stanno facendo solo danni, chi segue il tennis lo sa ancora meglio (caso Kyrgios-Lahyani e altri).

I capannelli di Napoli-Atalanta sono stati vergognosi.

Non è che se io arbitro fischio il rigore, devo spiegare per filo e per segno il regolamento ai calciatori penalizzati. Si presuppone che costoro lo sappiano già.

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