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29 MAGGIO 1985

"God save Juventus": lo ha già fatto in passato e speriamo che quell'angoscia, "il bianconero e il granata" miscelati sotto un'unica bandiera, non si palesi mai più

Post in rilievo

17 minuti fa, fab4gatto ha scritto:

La leggenda narra che Boniperti conservò la distinta di Perugia ed al momento della definizione dei contratti l’estate successiva la sbatte’ in faccia a tutti quelli in campo quel giorno chiedendo loro se sapessero quali fossero gli emolumenti  dei giocatori umbri e se pensassero di meritare di più…. Altro argomento da sviscerare la triste storia di Meroni , che si dice fosse stato ceduto alla Juventus proprio bell’estate del ‘67  ma che per le proteste dei tifosi bovini fu poi lasciato ai granata ed al suo posto arrivò Gigi Simoni. Meroni morirà la sera della quarta giornata del campionato successivo, ma se fosse andato alla Juve…….

...... e sulla sua scrivania teneva una foto con tutti i giocatori scesi in campo a Perugia : allora i contratti si rinnovavano di anno in anno

e ad ogni calciatore, mostrando quella foto, chiedeva ove si trovava il tal giorno alla tal ora .... capita l'antifona lasciavano lo studio di

Boniperti con la coda tra le gambe 

 

....... su MERONI, pace all'anima sua, non si saprà mai l'esatta verità : sembra che il trasferimento fosse ormai già dato per scontato

( il Toro era in difficoltà finanziarie ) ....  ma alla fine arrivò il veto di Gianni Agnelli sia per questioni di ordine pubblico .. sia perchè,

in fondo in fondo, credeva di fare un torto troppo grande ai granata ... e forse anche perchè temeva che potessero accadere episodi

assai poco gradevoli anche in FIAT 

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Grazie per i tuoi post, imparo sempre qualcosa sulla storia della nostra Juve.

In un posto dove è tutto mordi e fuggi la lettura dei tuoi post necessita sempre di tempo e concentrazione, ma ne vale davvero la pena

 

 

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1 minuto fa, Juventinocomasco ha scritto:

Grazie per i tuoi post, imparo sempre qualcosa sulla storia della nostra Juve.

In un posto dove è tutto mordi e fuggi la lettura dei tuoi post necessita sempre di tempo e concentrazione, ma ne vale davvero la pena

 

 

Grazie a te per aver apprezzato e per aver lasciato un gentile e gradito pensiero !

 

Serena notte a te e famiglia, .salveStefano !

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43 minuti fa, Totik ha scritto:

E chi se lo dimentica. Forse il mio primo campionato seguito per intero. La prima grande delusione. Per questo motivo il Torino è l'unica squadra che, insieme all'Inter, ma per i fatti di Calciopoli, per me deve perdere sempre, qualsiasi partita giochi, anche Torino A contro Torino B. 😆

...... se mi è concesso, aggiungerei la Fiorentina : tifosi che infangano la MEMORIA dei 39 dell' HEYSEL ... ed IRRIDONO LA TRAGICE MORTE DI SCIREA ... 

non sono degni di essere considerati " esseri umani " . Fanno veramente schifo !

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2 ore fa, MASSIMO1983 ha scritto:

Stefano come sempre un immenso grazie di cuore. Quanta Juventinita' da ogni tua discussione. Grazie.

Grazie a te che spesso, per non dire sempre, apprezzi e condividi i miei virtuali viaggi a ritroso nel tempo 

in quella che è la " Leggenda Bianconera ". La tua costante presenza mi onora e mi gratifica !

 

Cordialmente, .salveStefano !

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Comunque, per dare una nota di "costume" decisamente off topic a questo post (non se ne abbiano a male Stefano e i mod .fiu ) posso segnalare che un "esperimento" simile è stato fatto in Brasile. Nel 1924 alcuni immigrati italiani a San Paolo fondarono la squadra del Clube Atlético Juventus (nome dato in omaggio alla Vecchia Signora) però con la maglia... granata! Per la cronaca il club esiste tutt'ora, e gioca nella serie inferiore del campionato regionale paulista (come dire: seconda categoria della promozione regionale piemontese...)

Quindi, visti gli esiti, è una prova indiretta che una "fusione" del genere non può dare buoni risultati sefz

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3 minuti fa, sergio ha scritto:

Comunque, per dare una nota di "costume" decisamente off topic a questo post (non se ne abbiano a male Stefano e i mod .fiu ) posso segnalare che un "esperimento" simile è stato fatto in Brasile. Nel 1924 alcuni immigrati italiani a San Paolo fondarono la squadra del Clube Atlético Juventus (nome dato in omaggio alla Vecchia Signora) però con la maglia... granata! Per la cronaca il club esiste tutt'ora, e gioca nella serie inferiore del campionato regionale paulista (come dire: seconda categoria della promozione regionale piemontese...)

Quindi, visti gli esiti, è una prova indiretta che una "fusione" del genere non può dare buoni risultati sefz

.... Amico, non scherziamo :

trovami una ragione, una sola ragione, anche un irrilevante appiglio che, in linea teorica, dovrebbe essere presente nel tuo

GRADITISSIMO messaggio che, in qualche maniera, potrebbe suscitare in me qualsivoglia sentimento di disapprovazione . 

Ci mancherebbe , bene, anzi, benissimo hai fatto, e di ciò ti ringrazio . 

 

Sono a conoscenza del fatto che in Brasile ( e di " Juventus " sparse in tutto il mondo ce ne sono tantissime, anche se, 

ca va sans dire, di ORIGINALE  . a . D.O.C.G.P.  NE E' SEMPRE ESISTITA E NE ESISTE SOLO UNA , e cioè, la nostra 

amatissima " JUVENTUS F.C. 1897 " ) è presente un Club Calcistico di nome Juventus ( e ricordo anche il fattore " immigrati " )

ma, lo .paceebene confesso, avevo rimosso il fatto del colore della maglia granata ( mi par di rammentare che ciò fu dovuto al fatto

che in Brasile, sebbene il loro nome non fosse Juventus, molte squadre, già allora, indossavano divise da gioco bianconere, 

anche se, quale fosse esattamente la loro foggia non è dato sapere ... a righe verticali/orizzontali/oblique/ maglia bianca e 

pantaloncini neri e/o viceversa ... e chi più ne ha ... più ne metta )

 

Oppure, chissà, tra quegli immigrati un po' erano della Juve ed altri del Toro, e alla fin fine trovarono una sorta di " compromesso "

per, seppur in parte, accontentare tutti .... :d

 

Buona giornata, .salveStefano !

 

 

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3 ore fa, 29 MAGGIO 1985 ha scritto:

Sono a conoscenza del fatto che in Brasile ( e di " Juventus " sparse in tutto il mondo ce ne sono tantissime, anche se, 

ca va sans dire, di ORIGINALE  . a . D.O.C.G.P.  NE E' SEMPRE ESISTITA E NE ESISTE SOLO UNA , e cioè, la nostra 

amatissima " JUVENTUS F.C. 1897 " ) è presente un Club Calcistico di nome Juventus

Dalle mie parti è esistita una squadra denominata Sporting Club Juventus che giocava a Basket. Colori bianconeri. Ho ancora nelle orecchie il grido all'unisono di tutto il palazzetto: JUVE..... JUVE...... Un grido che al chiuso di un palazzetto stracolmo faceva tremare le gambe agli avversari.

Ovviamente sto parlando della Juve Caserta, campione d'Italia 1991.

Ma questa è tutta un'altra storia.

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5 ore fa, Totik ha scritto:

Dalle mie parti è esistita una squadra denominata Sporting Club Juventus che giocava a Basket. Colori bianconeri. Ho ancora nelle orecchie il grido all'unisono di tutto il palazzetto: JUVE..... JUVE...... Un grido che al chiuso di un palazzetto stracolmo faceva tremare le gambe agli avversari.

Ovviamente sto parlando della Juve Caserta, campione d'Italia 1991.

Ma questa è tutta un'altra storia.

Radio Bianconera on Twitter: "Il #24gennaio 2003 ci lasciava l'Avvocato  #Agnelli #RadioBianconera gli dedica la giornata con ricordi e aneddoti.  Quali sono i vostri? #RBN #lunicacheconta… https://t.co/bPyW2LsTJC"                 J   =   JUVENTUS 

 

 A TORINO .. A CASERTA .. IN OGNI PARTE DEL MONDO .. E QUALUNQUE SIA L'AMBITO DI RIFERIMENTO ... .juve

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Il 12/10/2021 Alle 17:27, Icarius ha scritto:

Stefano, come sempre i tuoi topic sono pagine di storia calcistica e non solo.

Su questo forum dove molto spesso chi dovrebbe moderare non ha la sensibilità di leggere le discussioni e capire chi scrive cosa, i tuoi interventi sono una boccata di aria fresca.

Per chi ama il calcio e la sua storia, i suoi protagonisti e le passioni che li infiammano.

Più volte in passato te l'ho scritto, amico mio: tu non sei solo un tifoso vero, uno sportivo devoto e un uomo di profonda cultura, ma sei soprattutto una persona perbene.

Probabilmente i vari topic legati alle cavolate antijuventine, ai titoli provocatori dei giornali e alle frecciatine di giornalisti faziosi avranno sempre più visualizzazioni dei tuoi argomenti, ma chi ama davvero questi colori e questo sport si fermerà sempre a leggerti e a dirti grazie.

Mi piacerebbe un giorno poterti conoscere, stringerti la mano e chiacchierare con te da vicino e non attraverso un monitor che il più delle volte fa sentire leoni tante povere pecore e pastori...

Carissimo, 

sono con le spalle al muro, e come già è avvenuto non molto tempo fa, sono veramente in ambasce in quanto le mie obsolete

sinapsi cerebrali non riescono ad elaborare pensieri/concetti/espressioni che possano, in maniera debita e consona, rendere

appieno il senso della sincera e profonda stima che avverto nei tuoi confronti. 

 

Preso dallo sconforto per la mia palese incapacità di " Dare a Cesare ciò che è di Cesare " mi sono affidato all'algido " WEB "

affinchè, in un modo o nell'altro, venisse in mio soccorso per aiutarmi a formulare una sorta di aforisma/proverbio il cui intento/contenuto,

seppur in maniera non del tutto esaustiva, rendesse l'idea di quanto io mi senta onorato per l'eccessiva ed immeritata considerazione

che pubblicamente manifesti verso la mia persona.

 

E dopo tanto peregrinare sono stato attratto da questa breve, semplice ma arguta massima  .... .ehm 

 

" IL MIGLIOR AMICO E' COME UN QUADRIFOGLIO, FORTUNATO CHI LO TROVA . " 

 

Ed io, lo confesso, un questo caso sono stato molto molto fortunato : Grazie ed ancora Grazie !

 

Buona notte, .salveStefano !

 

 

 

 

 

 

 

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1 ora fa, 29 MAGGIO 1985 ha scritto:

Carissimo, 

sono con le spalle al muro, e come già è avvenuto non molto tempo fa, sono veramente in ambasce in quanto le mie obsolete

sinapsi cerebrali non riescono ad elaborare pensieri/concetti/espressioni che possano, in maniera debita e consona, rendere

appieno il senso della sincera e profonda stima che avverto nei tuoi confronti. 

 

Preso dallo sconforto per la mia palese incapacità di " rendere a Cesare ciò che è di Cesare " mi sono affidato all'algido " WEB "

affinchè, in un modo o nell'altro, venisse in mio soccorso per aiutarmi a formulare una sorta di aforisma/proverbio il cui intento/contenuto,

seppur in maniera non del tutto esaustiva, rendesse l'idea di quanto io mi senta onorato per l'eccessiva ed immeritata considerazione

che pubblicamente manifesti verso la mia persona.

 

E dopo tanto peregrinare sono stato attratto da questa breve, semplice ma arguta massima  .... .ehm 

 

" IL MIGLIOR AMICO E' COME UN QUADRIFOGLIO, FORTUNATO CHI LO TROVA . " 

 

Ed io, lo confesso, un questo caso sono stato molto molto fortunato : Grazie ed ancora Grazie !

 

Buona notte, .salveStefano !

 

 

 

 

 

 

 

La massima che hai trovato e che mi dedichi, amico mio, vale più di mille parole.

E sono io che ringrazio te.

Come tutti gli utenti di questo forum (che sono sicuro fanno) per ciò che scrivi e ci regali ;-)

 

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Le direzioni del Torino e della Juventus smentiscono la fusione delle due Società- Gli esponenti dei sodalizi sono favorevoli ad una collaborazione su determinate questioni amministrative e fiscali - L'opportunità di risolvere insieme i problemi che scaturiranno dalla riforma professionistica del calcio- Nei giorni scorsi erano circolate voci di un possibile accordo fra la Juventus ed il Torino per la fusione delle due società. L'informazione è stata raccolta da alcuni giornali, che hanno inteso darle un carattere di ufficiosità, A proposito di queste presunte indiscrezioni le direzioni bianconera e granata hanno ieri convocato a distanza due conferenze stampa. Prima una precisazione ufficiale è avvenuta presso la sede juventina di piazza San Carlo ove, ha ricevere i giornalisti, c'era il commissario unico reggente Umberto Agnelli, che ha letto la seguente dichiarazione: «Alcuni giornali hanno scritto che sono intervenuti accordi tra elementi responsabili del Torino e della Juventus circa la fusione del due sodalizi. Smentisco l'esistenza di trattative relative alla fusione. Conversazioni fra dirigenti granata e bianconeri hanno probabilmente dato Io spunto per il nascere di queste voci inesatte. E' noto che le società del centro-sud ed anche alcune società del nord hanno tendenza a fare fronte unico onde avvalorare e potenziare specifici punti di vista di fronte a problemi di comune Interesse. Appare chiara quindi non solo l'utilità, ma la necessità che anche a Torino le due squadre di calcio esistenti cerchino nn punto d'accordo su Questioni di principio. Non credo infatti sia negativo all'interesse generale del calcio torinese il perfetto accordo tra il Torino e la Juventus per assumere un atteggiamento eguale di fronte a problemi fiscali, organizzativi ed amministrativi. Inoltre sono in atto conversazioni e trattative per la riforma strutturale del calcio italiano, che dovrebbe assumere, com'è noto, la precisa formula di professionismo. Nascono da ciò problemi importanti, che è logico siano affrontati di comune accordo dal responsabili granata e bianconeri ». Le dichiarazioni di Umberto Agnelli hanno preceduto di poco l'emissione di una comunicazione scritta, redatta dai due vicepresidenti del Torino, comm. Costa e Gay, e dal dirigente dott. Lievore. Comunicazione che praticamente riconferma la smentita fatta dal massimo esponente della società juventina. Dopo aver fatto riferimento alle voci circolanti negli ambienti sportivi della città, il comunicato del Torino dice testualmente: « In relazione a notizie apparse su alcuni giornali, precisiamo che non si sono effettuate trattative tra le direzioni dei due maggiori sodalizi torinesi aventi per argomento la fusione delle due società». La dichiarazione continua ribadendo che i contatti avvenuti in questi giorni riguardano soltanto l'opportunità di trovare un punto di accordo sui numerosi problemi che quotidianamente devono essere risolti. I comunicati diramati sulla questione della fusione fra la Juventus ed il Torino attenuano di qualche po' l'impressione che le ultime notizie e gli ultimi commenti avevano destato. Ci si lasci dire che questa impressione, era stata disastrosa nel pieno ed assoluto senso del termine. Si parlava di accordi quasi definitivamente intervenuti, si diceva di notizia già data alla Federazione Calcio ed al Municipio di Torino. Bisogna pur spiegarlo, per comprenderlo, il perchè di tanta commozione dell'opinione pubblica torinese. Alla notizia, la Torino calcistica, la Torino sportiva era scattata, con un senso di sorpresa. Ed il primo effetto era stato quello d'una vera e propria delusione morale e sentimentale dei sostenitori delle due società, di fronte al comune pericolo. Mai visto granata e bianconeri andare cosi d'accordo fra di loro. Tutto il male non viene per nuocere. E' venuta la smentita, e ad essa bisogna attenersi e su di essa soffermarsi. A condizione che essa abbia carattere fermo, fisso, definitivo e senza riserve. Il Torino e la Juventus hanno una storia ed una gloria, nel calcio italiano. Hanno conquistato più campionati — 16 complessivamente — di qualunque altra coppia di squadre della stessa città. Non pareva concepibile che si  potessero, così alla chetichella, abbattere questi due Monumenti Nazionali del calcio nostro, per far sorgere sulla una impresa commerciale. Non pareva possibile cancellare, così con un colpo di spugna, tanta passione, tanto entusiasmo, tanto lavoro e tanta storia. Hanno cinquant'anni e più di vita per ognuno, i due sodalizi. Dicono i comunicati, che le due società intendono discutere e risolvere i problemi di comune interesse. Quella sarebbe la strada buona. Lo facciano in fretta e sul serio. Che i problemi sono molti, e gravi ed impellenti. Sono, a ben considerare, proprio quelli che hanno creato le difficoltà, che possono aver indotto qualcuno a formulare proposte inaccettabili. Delicate questioni morali che hanno fatto sorgere ponderose questioni economiche sono sul tavolo. Sistemi, abitudini, teste, principi organizzativi sono da cambiare. Allontanare le ragioni dei mali occorre, non pensare a sopprimere chi ne ha sofferto e ne soffre. Se da un effettivo ed intelligente accordo fra la Juventus ed il Torino dovesse accendersi la fiaccola di un rinnovamento morale ed organizzativo, la nostra città, che già fu culla e baluardo del calcio italiano, ancora una volta avrà bene meritato della causa. Vittorio Pozzo 

26/01/1956 - tratto da : " La Stampa "

 

 

 

LA JUVENTUS DEI “PUPPANTI” - La Juventus degli anni'50 è una società anno dopo anno sempre più evanescente, con la squadra che scivola sempre più in basso in classifica, tanto che nella stagione 1956/57 la Juventus evita la retrocessione alla penultima giornata vincendo con un rocambolesco 4-3 lo scontro diretto con la Triestina. È la Juventus “dei Puppanti”, dal nome dell'allenatore Sandro Puppo caratterizzata dalla nidiata di giovanissimi che dalle giovanili erano stati promossi in prima squadra. Di quella Juventus ne parla Nicola * nel suo bel libro La Juventus del Dottore ricordando come molti di quei giovanissimi – Corradi, Garzena, Emoli, Colomo, Stacchini – saranno l'ossatura della futura Juventus vincente di Umberto Agnelli. Ma non nel 1956, che è un anno di grandi difficoltà.

 

IL TORINO DEL DOPO SUPERGA - Non che il Torino stia meglio in quel periodo. Il dopo Superga è molto duro. Ferruccio Novo si trova a dover ricostruire da capo una squadra che era entrata nel cuore di ogni sportivo. Porta in prima squadra il settore giovanile, ma il “nuovo” Torino negli anni '50 viaggia in posizioni sempre più anonime nel campionato. Novo abbandona ma i problemi restano, tanto che nel 1958 la nuova presidenza conclude un accordo commerciale con la ditta dolciaria Talmone e cambia la denominazione sociale in Associazione Calcio Talmone Torino, ma non sarà sufficiente ad evitare al Torino la prima retrocessione in serie B.

 

LA BOUTADE DI AGNELLI - Insomma, le due squadre di Torino a metà degli anni '50 non si può dire che se la passino molto bene, tutt'altro. E si fa sempre più rumoroso certo chiacchiericcio secondo il quale Gianni Agnelli sarebbe ben disposto all'idea di fondere insieme Juventus e Torino. Soltanto parole in libertà, o provocazione dettata dalla delusione dell'Avvocato? Sicuramente sono parole che non lasciano indifferenti nessuno in città e non solo. Allo stadio vanno in pochi, le difficoltà economiche investono entrambi i club: le spese sono tante e le entrate poche; fa scalpore il minacciato sciopero dei calciatori bianconeri per un mancato pagamento di un premio. Insomma, unire le due società garantirebbe ossigeno alle casse sociali e permetterebbe di essere più competitivi sul campo. Sì, ma gli appassionati cosa ne pensano? Sono disposti a cancellare storia e sentimento? I tifosi granata e bianconeri ci mettono poco a trovarsi d'accordo su un netto e categorico NO all'ipotesi di fusione. Ben presto il dibattito esce dalla cornice cittadina ed arriva a coinvolgere la stampa sportiva nazionale. Leggendo sempre la ricostruzione di *, Gianni Agnelli si affretta ad organizzare un confronto con i maggiori giornalisti sportivi – tra gli altri Carlin e Vittorio Pozzo – per chiarire che la sua è stata solo una boutade, tanto è vero che il posto di comando è già stato preso dal fratello Umberto. Insomma, tutti si mobilitano per scongiurare sul nascere quella che potrebbe essere la fine del calcio a Torino. Tra i tanti, tantissimi anche un personaggio che nella storia bianconera ricopre senz'altro un ruolo di primissimo piano. Il “pioniere” juventino Umberto Malvano, tra i fondatori del club, scrive una lettera a nome di tutti gli juventini ad Agnelli. ( N.B. - Umberto Agnelli ) Ne riportiamo qua lo stralcio riprodotto da Nicola N.egro :

 

(...) Abbiamo letto nella stampa di ieri la chiara smentita che ella ha dato alle voci nuovamente circolanti di una fusione con il Torino. Dio sia lodato! Speriamo che non se ne parli mai più. Per noi, che da anni, tanti anni ci sentiamo orgogliosi dei nostri colori, sarebbe stato come se la Juventus, nostra amorosa madre sportiva, abbandonasse noi, suoi figli di sempre, per sposare uno sconosciuto che non potremmo mai, assolutamente mai, amare neanche in minimissima parte.

 

La fusone è scongiurata. Eppure se ne continua a parlare se è vero come è vero che nella seduta del Consiglio comunale del maggio del 1957 l'Assessore allo sport deve spiegare come si sia trattato soltanto di voci e che nulla di ufficiale gli risulti. Le voci di fusione hanno avuto certo un peso nell'accelerazione del passaggio tra Gianni e Umberto Agnelli a capo della Juventus. Il “Dottore” ha appena 21 anni quando nel settembre del 1955 prende in mano la Juventus e ne muta il destino lavorando sodo per tornare a vincere in Italia, riuscendovi già con la stagione 1957/58 con l'acquisto, nell'estate del 1957, dei due fuoriclasse Sivori e Charles. Discorso diverso invece per il Torino che con la denominazione Talmone Torino conoscerà la prima storica retrocessione in serie B, per poi, tornato dopo un solo anno in serie A, iniziare un lungo percorso di assestamento e consolidamento lungo tutti gli anni'60.  ( tratto da Calciomercato.com -del 5 Dicembre 2020 -a firma Alessandro Bassi )

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Aprire VecchiaSignora e trovare un nuovo thread dell'amico Stefano è come tornare a casa e trovare un inaspettato regalo.

E leggere tutto d'un fiato il risultato del suo lavoro è una pratica che mi entusiasma ogni volta, perchè ogni volta leggere fatti riguardante la nostra Juventus e la sua stora è sempre un piacere per me.

E come sempre la mia conoscenza della storia a tinte bianconere, per citare l'autore, cresce ogni volta.

Quindi, una volta ancora, grazie Stefano!

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22 ore fa, the coach ha scritto:

Aprire VecchiaSignora e trovare un nuovo thread dell'amico Stefano è come tornare a casa e trovare un inaspettato regalo.

E leggere tutto d'un fiato il risultato del suo lavoro è una pratica che mi entusiasma ogni volta, perchè ogni volta leggere fatti riguardante la nostra Juventus e la sua stoira è sempre un piacere per me.

E come sempre la mia conoscenza della storia a tinte bianconere, per citare l'autore, cresce ogni volta.

Quindi, una volta ancora, grazie Stefano!

Carissimo, buongiorno .

 

Amico mio, anche tu, ( così come è avvenuto ed avviene con l'amico/utente di VS ..  @Icarius ..  con la sua usale e cortese ma anche, ne son conscio, eccessiva ed immeritata pubblica manifestazione di gradimento per i miei excursus a ritroso nel tempo in quella che è la " Leggenda Bianconera " .. status quo che appieno si evince da un paio di post appena qui .mandrillacciosopra ) e come altre volte mi è già accaduto grazie ai graditi interventi di uno sparuto manipolo di sostenitori  bianconeri che, quasi  fossero fieri e risoluti adepti di una contemporanea congrega di fratelli bianconeri che si pongono e si propongono in tenace antitesi a quello che è il preminente comune sentire della maggioranza degli iscritti a " VS "  (congrega che, alla mia mente, in quello che è il contesto generale di disaffezione di gran parte dell'utenza di VS verso la gloriosa Storia Bianconera,  appare come una sorta di moderna riedizione della celeberrima e risorgimentale  " Carboneria ", ca va sans dire, in chiave calcistica   ovviamente a tinte bianconere : qui, per molti, direi, moltissimi, "  il ragionar di Juventus ", dev'essere sempre e comunque, temporalmente collocato/coniugato solo ed esclusivamente nel " presente " .. e/o .. al massimo .. nel  " passato prossimo " ) con il tuo signorile, ma fin troppo generoso tenore dei tuoi pensieri che da sempre accompagnano il tuo apprezzamento, lo confesso, mi metti in seria difficoltà e mi fa sentire in debito .

 

Trattasi di un " debito " al quale, ahimè, non potrò mai ottemperare. Frasi ..vocaboli .. che possano, per l'ennesima volta, manifestare in maniera consona la MIA SINCERA RICONOSCENZA nei tuoi confronti, causa limiti miei personali, non riesco più a trovarne e/o formularne .

 

Sic stantibus rebus affido la mia Gratitudine ad un semplice ma profondo e sincero Augurio di ogni bene a te ed a tutti coloro che ti stanno a cuore !

 

Cordialmente, .salveStefano !

 

 

 

 

 

 

 

 

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Il 12/10/2021 Alle 23:24, fab4gatto ha scritto:

Riguardo a Dick: il Torino è l’unica squadra italiana che ha per fondatore un transfuga, svizzero!

Alfred Dick, benestante di origine Svizzera, residente a Torino, e proprietario della manifattura " Pellami e Calzature ".

divenne Presidente della JUVENTUS F.C. nel 1904 fino al 1906 . Sotto la sua Presidenza il Club bianconero vinse il suo

primo Scudetto nel 1905.

 

Nel 1906 la Juve arriva in Finale contro il Milan : per farla breve, la Federazione decide di far disputare la partita

decisiva per lo Scudetto sul " campo neutro " di Milano . La Juventus protesta e Dick decide di non presentare

la squadra . ( la vicenda è un po' articolata e meriterebbe un ulteriore approfondimento - fatto sta che lo

Scudetto va al Milan )

 

Tuttavia, sotto la cenere covava un " fuocherello " che ... via via ... divenne un vero e proprio ardente " fuoco "

che nessun pompiere sarebbe mai riuscito a spegnere .

Dick voleva, fortissimamente voleva, che il Club Bianconero diventasse una sorta di " enclave straniera "

sul suolo italiano ed alcune fonti narrano che avesse anche intenzione di cambiare il nome della squadra

con un altro in lingua tedesca.

 

E se a ciò aggiungiamo che dai " Soci Fondatori " fu accusato di aver messo in atto delle " speculazioni

finanziare " senza aver chiesto il loro permesso, ecco che, com'era naturale ed ovvio che fosse, la situazione

deflagrò a tal punto che, volente o nolente, Alfred Dick fu " invitato .. anzi .. obbligato " a dimettersi . 

 

La " scissione " fu inevitabile : Dick se ne andò sbattendo la porta riuscendo però a convincere alcuni giocatori

a seguirlo ( alcuni erano anche suoi dipendenti che, se così non avessero fatto, avrebbero rischiato di perdere

il lavoro : allora, di certo, di " solo calcio " non si viveva ) 

 

Di lì a poco trovò un accordo con il Presidente del " F.C. TORINESE " , tale Franz Schoenbrod, che portò alla

nascita del " Torino  Foot-Ball Club " : da una " costola " probabilmente  poco assennata della " Juventus "

veniva alla luce un'accesa rivalità cittadina che, ca va sans dire, dura tutt'ora !

 

Alfred Dick si suicidò il 10 Agosto 1909 all'età di anni 44 a causa di un dissesto finanziario !

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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12 ore fa, ilcalciononeplaystation ha scritto:

Lavoro certosino di narrazione impeccabile.

Immenso come la tua passione.

è sempre un piacere leggerti Stefano

Caro Amico, buongiorno .

 

- Per ciò che concerne la mia " passione ", io sono più che convinto che, la tua di " passione "

per la Vecchia Signora, sia per come ti esprimi,  che per come ti proponi, sia perlomeno pari  

se non superiore alla mia .

 

- Per ciò che riguarda il " piacere ", esso è anche e tutto mio quando ho l'onore e la fortuna di

rapportarmi con Persone ( rigorosamente con la " P " maiuscola ) come te . 

 

Grazie per aver apprezzato e partecipato .

 

Buona Domenica a te ed a tutti coloro che ti stanno a cuore .

 

.salve Stefano !

 

 

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Il 14/10/2021 Alle 23:19, 29 MAGGIO 1985 ha scritto:

IL TORINO DEL DOPO SUPERGA - Non che il Torino stia meglio in quel periodo. Il dopo Superga è molto duro. Ferruccio Novo si trova a dover ricostruire da capo una squadra che era entrata nel cuore di ogni sportivo. Porta in prima squadra il settore giovanile, ma il “nuovo” Torino negli anni '50 viaggia in posizioni sempre più anonime nel campionato. Novo abbandona ma i problemi restano, tanto che nel 1958 la nuova presidenza conclude un accordo commerciale con la ditta dolciaria Talmone e cambia la denominazione sociale in Associazione Calcio Talmone Torino

Topic interessantissimo.

Articolato, ricco di spunti e originale.

Marchio di fabbrica dell'autore.

Voglio aggiungere un aneddoto personale.

Mio babbo e la sua famiglia fuggirono letteralmente da Torino sotto i tremendi bombardamenti cui fu sottoposta la città  durante la seconda guerra mondiale.

Si salvarono per miracolo rifugiandosi nelle campagne di Firenze, dove trovarono un paio d'anni di pace prima del passaggio del fronte.

La famiglia, come quasi tutti i fiorentini che si erano trasferiti a Torino negli anni 30 era juventina.

Mio padre, mio nonno, mio zio si portarono  e hanno conservato questa passione anche dopo il ritorno in Toscana.

Il rapporto nei confronti del Torino non è mai andato oltre la sana rivalità.

Questo sopratutto è dovuto a Superga che per loro fu un lutto, ancora oggi il babbo, anziano e in condizioni di salute precarie, si commuove ripensando al Grande Torino.

Non ho mai visto il babbo gioire per una sconfitta del Torino, eccetto  in occasione del derby partita sempre molto sentita.

Grazie a Stefano per avermi dato modo di contribuire con un ricordo intimo.

 

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3 ore fa, Third stone from the sun ha scritto:

Topic interessantissimo.

Articolato, ricco di spunti e originale.

Marchio di fabbrica dell'autore.

Voglio aggiungere un aneddoto personale.

Mio babbo e la sua famiglia fuggirono letteralmente da Torino sotto i tremendi bombardamenti cui fu sottoposta la città  durante la seconda guerra mondiale.

Si salvarono per miracolo rifugiandosi nelle campagne di Firenze, dove trovarono un paio d'anni di pace prima del passaggio del fronte.

La famiglia, come quasi tutti i fiorentini che si erano trasferiti a Torino negli anni 30 era juventina.

Mio padre, mio nonno, mio zio si portarono  e hanno conservato questa passione anche dopo il ritorno in Toscana.

Il rapporto nei confronti del Torino non è mai andato oltre la sana rivalità.

Questo sopratutto è dovuto a Superga che per loro fu un lutto, ancora oggi il babbo, anziano e in condizioni di salute precarie, si commuove ripensando al Grande Torino.

Non ho mai visto il babbo gioire per una sconfitta del Torino, eccetto  in occasione del derby partita sempre molto sentita.

Grazie a Stefano per avermi dato modo di contribuire con un ricordo intimo.

 

Carissimo,

per me, il rapportarmi con persone come te è, ed a Dio piacendo, sempre sarà, fonte di intimo e sincero piacere : Grazie .

Il fatto che tu abbia apprezzato mi gratifica assai ma, il piacevole ed interessante aneddoto di cui mi hai omaggiato,

ancor più ha fatto intensamente vibrare le corde della mia sensibilità.

 

I sentimenti che, il tuo anziano genitore ( che saluto ed a cui auguro ogni bene ) ancor al giorno d'oggi avverte nei confronti

del " Grande Torino ", sono i medesimi che il mio " mentore bianconero " , ergo, mio padre, ha sempre esternato, fino al punto

di inculcare anche in me, per circa 30 anni fondatore e presidente di uno Juve Club, il medesimo ed incondizionato rispetto. 

Rammento che, prima di una partita di Coppa dei Campioni, per il tramite di un pullman, con 50 juventini a bordo, raggiungemmo

il Colle di Superga .Lì giunti non ebbi remora alcuna nel rendere il dovuto e doveroso " OMAGGIO ALLA MEMORIA "  di tutti coloro che,

ahimè, perirono in quel tragico e nefasto evento : SCIARPA BIANCONERA e GAGLIARDETTO della JUVENTUS furono riposti sul luogo

del tremendo impatto. MASSIMO RISPETTO PER QUELLA SQUADRA .. MA SOPRATTUTTO .. PER QUEGLI UOMINI !

 

 

E sulla medesima " lunghezza d'onda " è sempre stato anche il mitico GIAMPIERO BONIPERTI .

 

Per il nostro immenso campione / presidente, e non solo per lui, VALENTINO MAZZOLA E' STATO IL CALCIATORE ITALIANO PIU' FORTE

DI SEMPRE.

 

Da giovane detto il " Tulèn " in quanto si allenava calciando/palleggiando con oggetti di " latta " -  il fortissimo giocatore granata, ebbe un

altro grande pregio : in gioventù fu un convinto sostenitore della Juventus, e chissà che, per la serie  .." IL PRIMO AMORE NON SI SCORDA MAI " .. 

in fondo al suo cuore non continuasse a nutrire sentimenti di simpatia/affetto per i colori bianconeri - 

 

Tant'è che, anche recentemente, in occasione del viaggio intrapreso da parte del nostro Presidente/Calciatore verso " Lidi " al momento a tutti noi sconosciuti, anche il " CLUB GRANATA " lo ha confermato e ribadito :

 

Addio social a Giampiero Boniperti anche per il Torino, che attraverso Twitter ha espresso il suo cordoglio dopo la scomparsa dell'ex giocatore e presidente della Juventus: "Il Presidente Urbano Cairo e il Torino FC si stringono intorno alla famiglia Boniperti per la scomparsa di Giampiero Boniperti, autentico simbolo della Juventus. È stato un orgoglioso avversario del Grande Torino ma sempre mostrando stima e ammirazione per i campioni granata".

 

Un virtuale ma sincero abbraccio a te ed a tutti i tuoi familiari, tuo padre in particolare .

 

.salve Stefano !

 

 

 

 

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44 minuti fa, 29 MAGGIO 1985 ha scritto:

 

E sulla medesima " lunghezza d'onda " è sempre stato anche il mitico GIAMPIERO BONIPERTI

Grazie ancora di tutto!

Al tuo riferimento al nostro Grandissimo Presidente mi unisco ricordando una delle sue ultime apparizioni televisive in uno studio Rai proprio in una serata commemorativa dedicata al Grande Torino.

Buona serata e ricambio i migliori auguri di buon proseguimento a te e famiglia!

 

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Rileggendo questo topic, ma anche altri precedenti, salta subito alla mente un paragone tra il nostro Stefano e Federico Buffa, entrambi storici divulgatori di storie calcistiche.

La differenza che io colgo sta in una più diretta (dovuta ad esigenze televisive e alla necessità di giungere ad un pubblico vasto e culturalmente diverso) narrazione da parte di Buffa, con richiami a brani musicali e a immagini di repertorio che ovviamente su un forum non è possibile utilizzare, mentre in Stefano domina più un piglio epico e direi anche romantico.

Pur essendo un racconto appassionato e velato di nobile nostalgia, la narrazione del nostro Stefano, arricchito da una dialettica sublime e aristocratica, fa quasi eco al contrasto di un mondo che non c'è più. Nei suoi topic le figure di un tempo, personaggi d'altri tempi visti ormai come lontanissime chimere, si stagliano come epici giganti, come figure omeriche di un'epopea che oggi non possiamo che sognare.

Sono i racconti di un mondo (quello del pallone), ormai pioniristico, ancestrale, dove ogni cosa era particolare e unica perchè fatta e vissuta per la prima volta.

Quasi come ascoltare una fiaba o un episodio mitologico, cioè oggi improponibile ma che serve a tracciare, a squartare e a dividere ciò che il pallone era un tempo e che oggi, inesorabilmente, non è più.

Buffa racconta di campioni al grande pubblico, Stefano invece parla di uomini.

Un pò come nell'Iliade e nell'Odissea, dove nel primo poema si parla di un semidio (Achille) e nel secondo di un uomo (Ulisse).

Ma sono gli uomini, animati dalle loro passioni infinite e immortali come gli dei, a fare la storia.

Grazie, amico mio, che ci permetti di leggere e sognare questa storia che oggi non c'è più.

 

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Il 18/10/2021 Alle 17:28, Icarius ha scritto:

Rileggendo questo topic, ma anche altri precedenti, salta subito alla mente un paragone tra il nostro Stefano e Federico Buffa, entrambi storici divulgatori di storie calcistiche.

La differenza che io colgo sta in una più diretta (dovuta ad esigenze televisive e alla necessità di giungere ad un pubblico vasto e culturalmente diverso) narrazione da parte di Buffa, con richiami a brani musicali e a immagini di repertorio che ovviamente su un forum non è possibile utilizzare, mentre in Stefano domina più un piglio epico e direi anche romantico.

Pur essendo un racconto appassionato e velato di nobile nostalgia, la narrazione del nostro Stefano, arricchito da una dialettica sublime e aristocratica, fa quasi eco al contrasto di un mondo che non c'è più. Nei suoi topic le figure di un tempo, personaggi d'altri tempi visti ormai come lontanissime chimere, si stagliano come epici giganti, come figure omeriche di un'epopea che oggi non possiamo che sognare.

Sono i racconti di un mondo (quello del pallone), ormai pioniristico, ancestrale, dove ogni cosa era particolare e unica perchè fatta e vissuta per la prima volta.

Quasi come ascoltare una fiaba o un episodio mitologico, cioè oggi improponibile ma che serve a tracciare, a squartare e a dividere ciò che il pallone era un tempo e che oggi, inesorabilmente, non è più.

Buffa racconta di campioni al grande pubblico, Stefano invece parla di uomini.

Un pò come nell'Iliade e nell'Odissea, dove nel primo poema si parla di un semidio (Achille) e nel secondo di un uomo (Ulisse).

Ma sono gli uomini, animati dalle loro passioni infinite e immortali come gli dei, a fare la storia.

Grazie, amico mio, che ci permetti di leggere e sognare questa storia che oggi non c'è più.

 

Carissimo, 

mi cospargo il capo di cenere per non aver, con colposo e sgarbato ritardo, reso nei tempi debiti il dovuto e doveroso omaggio 

alla graditissima, ma immeritata, "Elegia " che tu munificamente hai composto dei confronti della mia persona per come, quando

quando di " Vecchia Signora " mi avventuro e mi diletto a  ragionar, mi esprimo e mi propongo ( a mia parziale discolpa diciamo che,

per varie ragioni, ho avuto una settimana piuttosto impegnativa )

 

 

Anche se, ribadisco e confermo che nulla, ma proprio nulla, di tutto lo scibile bianconero che saltuariamente io vado a sottoporre all'utenza di questa " Agorà Bianconera ", non potrebbe essere emulato , anzi, migliorato e reso ancor più interessante e piacevole se messo in atto da sapienti ed appassionati " fratelli bianconeri " come te ( anche se, lo confesso, in tale contesto, sei una vera e propria " rarissima perla ",  quel genere di " perle naturali " che niente hanno a che fare con quelle assai dozzinali  che provengono da allevamenti intensivi ) 

 

Colgo l'occasione per porgere un cordialissimo saluto ed augurarti una serena notte, .salveStefano ! 

 

P.S. - Stai all'erta : pare che tali Omero .. Buffa .. Achille .. Ulisse .. ti stiano cercando .. il più o meno 

diretto ed improvvido accostamento alla mia persona pare che li abbia infastiditi assai .. il tutto per

la serie " Juventino avvisato ...mezzo salvato " ...  :uhmm:

 

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1 ora fa, 29 MAGGIO 1985 ha scritto:

Carissimo, 

mi cospargo il capo di cenere per non aver, con colposo e sgarbato ritardo, reso nei tempi debiti il dovuto e doveroso omaggio 

alla graditissima, ma immeritata, "Elegia " che tu munificamente hai composto dei confronti della mia persona per come, quando

quando di " Vecchia Signora " mi avventuro e mi diletto a  ragionar, mi esprimo e mi propongo ( a mia parziale discolpa diciamo che,

per varie ragioni, ho avuto una settimana piuttosto impegnativa )

 

 

Anche se, ribadisco e confermo che nulla, ma proprio nulla, di tutto lo scibile bianconero che saltuariamente io vado a sottoporre all'utenza di questa " Agorà Bianconera ", potrebbe essere emulato , anzi, migliorato e reso ancor più interessante e piacevole se messo in atto da sapienti ed appassionati " fratelli bianconeri " come te ( anche se, lo confesso, in tale contesto, sei una vera e propria " rarissima perla ",  quel genere di " perle naturali " che niente hanno a che fare con quelle assai dozzinali  che provengono da allevamenti intensivi ) 

 

Colgo l'occasione per porgere un cordialissimo saluto ed augurarti una serena notte, .salveStefano ! 

 

P.S. - Stai all'erta : pare che tali Omero .. Buffa .. Achille .. Ulisse .. ti stiano cercando .. il più o meno 

diretto ed improvvido accostamento alla mia persona pare che li abbia infastiditi assai .. il tutto per

la serie " Juventino avvisato ...mezzo salvato " ...  :uhmm:

 

Amico mio, non scusarti, non hai motivo.

Quanto a Omero, io invece credo che tu sia perfetto per essere accostato al più saggio di tutti gli eroi achei, ossia il sapiente Nestore ;-)

Buonanotte anche a te, amico mio!

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