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Post in rilievo

7 ore fa, jolly88 ha scritto:

Quello che diceva precedentemente effe1986 "Basta avere un esercito altamente specializzato" ,si può dire che nella realtà era il progetto delll'EI che,dagli anni 90 ha cominciato la riorganizzazione di alcuni reparti.

 

L'idea moderna è quella di utilizzare le brigate leggere come forza d'ingresso,le medie come supporto ,quelle pesanti in operazioni ad alta intensità

 

Già tre anni fa,s'era  pensato di rinfoltire l'ormai scarno ,parco mezzi delle brigate pesanti.

 

Dove l'hai letto,che vuole riorganizzarle in 4-4-3?

Ad una delle pubblicazioni cesi?

 

 

Me ne ha parlato un amico in EI... Mi fido.

4-4-3 sarebbe il desiderio di EI, ma poi bisogna fare i conti col bilancio.

Realisticamente non si andrà oltre le 10 brigate, quindi facile ai vada per un 4-3-3 o un 4-4-2, con 2/3 pesanti, 3/4 medie e 4 leggere.

Vediamo come andrà il programma AICS, credo ci dirà molto...

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15 ore fa, SuperTalismano ha scritto:

Fermare l'avvicinamento dell'Ucraina alla Nato

 

Donbass e Crimea sono solo questioni di propaganda interna ("difendere i russi dal genocidio") per mobilitare l'opinione pubblica a favore del Cremlino e dell'esercito

 

I veri obiettivi di Putin erano solo due (in ordine di priorità)

1) Deporre Zelensky e mettere Yanukovich a Kiev (o qualche altro suo fedelissimo, comunque un fantoccio di Mosca a governare l'Ucraina)

2) Impedire all'Ucraina l'ingresso nella Nato

 

Il primo obiettivo l'ha cannato, il secondo l'ha ottenuto (ad ora almeno, poi vediamo come finiscono i negoziati, se mai avranno una fine)

 

Quanto ai costi, UE e UK hanno già detto che quando Mosca ritirerà le truppe dall'Ucraina, verranno revocate le sanzioni (il GNL USA, sempre che sia confermato l'accordo, arriverà in quantità sufficienti solo dal 2030, ma nei prossimi otto inverni per scaldarci ci servirà ancora il gas russo, questo lo sanno bene i russi e lo sappiamo bene noi europei)

Quindi ora l'Ucraina non entrerà nella Nato (e che stesse per entrare lo dice Putin, ma nessuno aveva mai avviato seri negoziati) ma di contro ha l'Ucraina che firmerà un patto internazionale di difesa, l'Europa che si amerà fino ai denti (comprese le repubbliche baltiche), la Svezia idem, la Svizzera pure... Bah. 

 

Hanno dato in via alla corsa agli armamenti e questo tutto a loro discapito. 

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Da il Post.it (una delle fonti più imparziali - e gratuite - sulla rete).

 

Secondo l’intelligence americana, nelle ultime settimane il presidente russo Vladimir Putin non sarebbe stato correttamente informato dai suoi consiglieri sull’andamento della guerra e sui fallimenti dell’esercito russo in Ucraina. Il motivo è che i consiglieri non avrebbero voluto essere ritenuti responsabili delle difficoltà incontrate nella guerra, tra i disastri logistici e i problemi ad affrontare la resistenza ucraina. Sono informazioni da prendere con cautela, ma coerenti con quanto osservato da vari analisti; inoltre l’intelligence americana si è dimostrata finora molto ben informata sulle mosse della Russia e di Putin, prevedendo per esempio l’invasione settimane prima che iniziasse.

 

Del contenuto dei documenti dell’intelligence ha parlato mercoledì il portavoce del dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, John F. Kirby, durante una conferenza stampa, oltre che alcuni funzionari dei servizi, che hanno voluto rimanere anonimi. Da quanto emerso, pare che sia stato il ministero della Difesa russo a non informare Putin di come stesse andando la guerra.

 
 

Sembra anche che Putin non sapesse che nell’esercito russo fossero stati arruolati molti coscritti, semplici soldati di leva, con pochissima esperienza e assai impreparati, e che molti di loro siano stati uccisi nelle operazioni militari. È un aspetto piuttosto rilevante: ai coscritti, che hanno ricevuto meno addestramento sull’uso delle armi, vengono spesso affidati compiti legati alla logistica, che per ora è stato uno dei punti più deboli della campagna russa in Ucraina.

 

Secondo l’intelligence americana, infine, Putin non avrebbe nemmeno ricevuto informazioni complete e accurate sulle reali conseguenze delle durissime sanzioni occidentali sull’economia russa.

Il New York Times, citando fonti anonime, ha parlato delle crescenti tensioni tra Putin e il ministero della Difesa, in particolare col ministro della Difesa Sergei Shoigu, tradizionalmente uno dei membri più influenti della cerchia ristretta di Putin. È stato soprattutto Shoigu, negli ultimi anni, a rafforzare e modernizzare l’esercito russo, e quindi a renderlo più temibile: i molti fallimenti visti in Ucraina, secondo l’intelligence americana, avrebbero peggiorato i rapporti tra Putin e Shoigu.

 

Nel complesso, le informazioni diffuse dall’intelligence dimostrerebbero «una chiara interruzione del flusso di informazioni accurate» verso Putin, come ha detto ad Associated Press un funzionario dell’intelligence americana.

Il motivo principale sembrerebbe essere il clima di paura e diffidenza che si è creato tra i consiglieri di Putin, che negli ultimi mesi, anche per via della pandemia, sembra essersi isolato sempre di più, confidandosi solo coi suoi collaboratori più accondiscendenti. Secondo il New York Times ad accrescere questo timore sarebbe stato anche il recente arresto di due importanti funzionari dell’intelligence russa accusati da Putin di non averlo accuratamente informato nei momenti precedenti all’invasione.

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2 ore fa, effe1986 ha scritto:

Quindi ora l'Ucraina non entrerà nella Nato (e che stesse per entrare lo dice Putin, ma nessuno aveva mai avviato seri negoziati) ma di contro ha l'Ucraina che firmerà un patto internazionale di difesa, l'Europa che si amerà fino ai denti (comprese le repubbliche baltiche), la Svezia idem, la Svizzera pure... Bah. 

 

Hanno dato in via alla corsa agli armamenti e questo tutto a loro discapito. 

No, ma avevano fatto diverse esercitazioni con truppe NATO al confine ucraino, che significava che la collaborazione Ucraina-Nato stava aumentando

Magari non sarebbero entrati ora, ma fra qualche anno si

(dopotutto hanno fatto una riforma costituzionale nel 2019 proprio per mettere nero su bianco che il loro obiettivo strategico finale era l'entrata nella NATO)

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Mosca: nuovo sistema pagamenti gas per tutti Paesi ostili

L'ordine del presidente russo Vladimir Putin al governo, alla Banca centrale e a Gazprom sulle misure per convertire in rubli i pagamenti per le esportazioni di gas "verso i Paesi ostili" è stato emanato e l'esatto meccanismo per effettuare tali pagamenti dovrebbe essere svelato a breve, anche oggi stesso. Lo ha detto il portavoce del presidente Putin, Dmitry Peskov, citato da Interfax. Alla domanda dei giornalisti se il nuovo meccanismo per i pagamenti del gas si applica solo alla Germania o anche ad altri Paesi, Peskov ha risposto: "Si applica a tutti i Paesi ostili

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Putin, occidentali aprano conto in rubli in Russia per gas

 
I Paesi occidentali dovranno aprire un conto in rubli presso le banche russe per pagare il gas in rubli. Lo ha detto Vladimir Putin, secondo quanto riporta la Tass, sottolineando che il pagamento del gas in rubli è un passo verso la sovranità finanziaria della Russia.

Putin, se gas non sarà pagato in rubli, contratti interrotti

 

"Nessuno ci vende niente gratis, e noi nemmeno faremo opere di carità. Ciò significa che i contratti esistenti, in caso di mancato pagamento del gas in rubli, saranno interrotti". Così il presidente russo Vladimir Putin secondo quanto riporta la Tass.
 

Gas: balzo del prezzo dopo Putin, ad Amsterdam a 127 euro

 
Il prezzo del gas balza in Europa dopo le parole del presidente russo, Vladimir Putin sul pagamento in rubli. Ad Amsterdam le quotazioni sono balzate a 127 euro al Mwh, per poi ripiegare a 123 euro con un rialzo dell'1,5%. A Londra il prezzo sale a 302 penny al Mmbtu, in rialzo del 5,6%
 

La Maire, non accetteremo di pagare gas in altre divise

 
"Non accetteremo in alcun modo di pagare il gas in altre divise rispetto a quelle sancite dai contratti". Lo ha detto il ministro dell'economia francese, Bruno La Maire, a Berlino, in conferenza stampa con Robert
Habeck.
 

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Federico Rampini non crede che i colloqui di pace tra Russia ed Ucraina possano portare ad immediati sviluppi. Il giornalista del Corriere della Sera è ospite della puntata del 31 marzo di Agorà, talk show del mattino di Rai3 che vede Luisella Costamagna alla conduzione, e analizza i prossimi passi del conflitto: “Si conferma purtroppo la peggiore delle interpretazioni dei negoziati in Turchia, chiaramente i russi protraggono le trattative soltanto per guadagnare tempo. Il loro obiettivo è cambiare le truppe al fronte perché hanno problemi seri nell’offensiva, è una tattica, guadagnano tempo e poi riprendono a bombardare. Quello sul gas pagato in rubli è l'ennesimo bluff di Vladimir Putin, una richiesta illegale, i contratti parlano chiaramente di pagamenti in euro, se i clienti Italia e Germania tengono duro e dicono di pagare in euro voglio vedere se Putin può permettersi di non venderci il gas, non può farlo, è uno dei tanti bluff. Non esiste una mediazione italiana, un negoziato vero e serio dovrebbe coinvolgere USA e Cina, sono gli unici che possono premere sulla Russia, per il momento però non fanno parte dei negoziati questi due giganti.

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1 ora fa, jolly88 ha scritto:

Putin, occidentali aprano conto in rubli in Russia per gas

 
I Paesi occidentali dovranno aprire un conto in rubli presso le banche russe per pagare il gas in rubli. Lo ha detto Vladimir Putin, secondo quanto riporta la Tass, sottolineando che il pagamento del gas in rubli è un passo verso la sovranità finanziaria della Russia.

Putin, se gas non sarà pagato in rubli, contratti interrotti

 

"Nessuno ci vende niente gratis, e noi nemmeno faremo opere di carità. Ciò significa che i contratti esistenti, in caso di mancato pagamento del gas in rubli, saranno interrotti". Così il presidente russo Vladimir Putin secondo quanto riporta la Tass.
 

Gas: balzo del prezzo dopo Putin, ad Amsterdam a 127 euro

 
Il prezzo del gas balza in Europa dopo le parole del presidente russo, Vladimir Putin sul pagamento in rubli. Ad Amsterdam le quotazioni sono balzate a 127 euro al Mwh, per poi ripiegare a 123 euro con un rialzo dell'1,5%. A Londra il prezzo sale a 302 penny al Mmbtu, in rialzo del 5,6%
 

La Maire, non accetteremo di pagare gas in altre divise

 
"Non accetteremo in alcun modo di pagare il gas in altre divise rispetto a quelle sancite dai contratti". Lo ha detto il ministro dell'economia francese, Bruno La Maire, a Berlino, in conferenza stampa con Robert
Habeck.
 

Quindi addio gas

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Decreto Cremlino: Europa può pagare gas in euro, banca russa convertirà in rubli

Il decreto del Cremlino relativo al gas, firmato dal presidente russo Vladimir Putin, dice che i "Paesi ostili" potranno continuare a pagare il gas naturale in valuta straniera tramite una banca russa che convertirà il denaro in rubli. È quanto emerge dal testo pubblicato dai media di Stato russi. Oggi Putin ha usato parole dure dicendo che la Russia comincerà ad accettare i pagamenti in rubli per le sue forniture di gas dai "Paesi ostili" a partire da venerdì e che i contratti verranno interrotti se i compratori non accetteranno le nuove condizioni. Per comprare il gas i clienti "dovranno aprire conti in rubli in banche russe", ha dichiarato Putin. Secondo quanto riporta l'agenzia di stampa di Stato russa Ria Novosti, il decreto firmato da Putin dice che una banca designata aprirà due conti per ogni compratore, uno in valuta straniera e uno in rubli; i compratori acquisteranno in valuta straniera e autorizzeranno la banca a vendere quella valuta per i rubli, che verranno messi nel secondo conto: è su quel conto che il gas verrà formalmente acquistato

 

Mosca, figlio Biden implicato in agenti patogeni
Il ministero della Difesa russo ha una corrispondenza tra Hunter Biden, il figlio del presidente degli Stati Uniti, con i dipendenti della Defense Threat Reduction Agency americana e gli appaltatori del Pentagono, che conferma il suo ruolo cruciale nel fornire finanziamenti per il lavoro con gli agenti patogeni in Ucraina. Lo ha detto il capo delle forze russe di protezione dalle radiazioni, chimiche e biologiche, Igor Kirillov in conferenza stampa, come riporta la Tass. «L'esistenza di questo materiale è confermata dai media occidentali», ha aggiunto

 

Mosca vieta l'ingresso in Russia ai leader Ue

Mosca vieta l'ingresso ai leader europei in risposta alle sanzioni contro la Russia. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri, secondo quanto riporta la Tass

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24 minuti fa, garrison ha scritto:

Federico Rampini non crede che i colloqui di pace tra Russia ed Ucraina possano portare ad immediati sviluppi. Il giornalista del Corriere della Sera è ospite della puntata del 31 marzo di Agorà, talk show del mattino di Rai3 che vede Luisella Costamagna alla conduzione, e analizza i prossimi passi del conflitto: “Si conferma purtroppo la peggiore delle interpretazioni dei negoziati in Turchia, chiaramente i russi protraggono le trattative soltanto per guadagnare tempo. Il loro obiettivo è cambiare le truppe al fronte perché hanno problemi seri nell’offensiva, è una tattica, guadagnano tempo e poi riprendono a bombardare. Quello sul gas pagato in rubli è l'ennesimo bluff di Vladimir Putin, una richiesta illegale, i contratti parlano chiaramente di pagamenti in euro, se i clienti Italia e Germania tengono duro e dicono di pagare in euro voglio vedere se Putin può permettersi di non venderci il gas, non può farlo, è uno dei tanti bluff. Non esiste una mediazione italiana, un negoziato vero e serio dovrebbe coinvolgere USA e Cina, sono gli unici che possono premere sulla Russia, per il momento però non fanno parte dei negoziati questi due giganti.

Ma se i russi hanno già fatto i contratti con india e cina ,( si stanno sfregando le mani ) probabilmente verranno anche rivisti tra poco,aumentando l'afflusso.

oggi lavrov è di nuovo in india tra l'altro.

 

il giappone

"L'annuncio di giovedì del primo ministro giapponese Fumio Kishida che non avrebbe abbandonato un massiccio progetto di gas russo"

 

Come disse fabbri ieri,

"possiamo anche permetterci d togliere il gas ora che ci avviamo alla bella stagione (la germania meno)e gli stoccaggi pieni facendogli perdere soldi,poi ad ottobre se chiudono i rubinetti come ritorsione,il discorso cambia"

 

l'unico bluff è quello tedesco che,fino a ieri diceva di non poterne fare a meno :

“Disoccupazione di massa, povertà, persone che non possono riscaldare le loro case, persone che restano senza benzina” se la Germania decreterà un embargo totale alle importazioni di gas e petrolio dalla Russia. La fosca profezia viene da una voce autorevole e al di sopra di ogni sospetto circa la sua natura di avversario delle fonti fossili: il vice cancelliere Robert Habeck, esponente di punta dei Verdi nel governo di Olaf Scholz assieme al ministro degli Esteri Annalena Baerbock e titolare del ministero dell’Economia che ha in capo, tra le altre cose, le politiche per la transizione energetica."

 

oggi invece cambia versione.

 

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41 minuti fa, SuperTalismano ha scritto:

 

 

Mosca, figlio Biden implicato in agenti patogeni
Il ministero della Difesa russo ha una corrispondenza tra Hunter Biden, il figlio del presidente degli Stati Uniti, con i dipendenti della Defense Threat Reduction Agency americana e gli appaltatori del Pentagono, che conferma il suo ruolo cruciale nel fornire finanziamenti per il lavoro con gli agenti patogeni in Ucraina. Lo ha detto il capo delle forze russe di protezione dalle radiazioni, chimiche e biologiche, Igor Kirillov in conferenza stampa, come riporta la Tass. «L'esistenza di questo materiale è confermata dai media occidentali», ha aggiunto

Penso faccia riferimerimento, all'indagine iniziale  che avevo postato del daily mail.

 

Questo è stato ripreso oggi in italia da insideover

 

Hunter Biden ha davvero finanziato bio-laboratori in Ucraina? Se sì, per quale motivo e a quale scopo? Secondo le mail pubblicate in esclusiva dal Daily Mail, l’accusa del Cremlino contro il figlio del Presidente Usa, Joe Biden, potrebbe trovare qualche riscontro nella realtà e non essere una strampalata “teoria cospirativa” volta a gettare fango sulla presidenza Usa. Come scrive la testata inglese, il comandante delle forze di protezione nucleare, biologica e chimica russe, ha affermato che esisteva uno “schema di interazione tra le agenzie governative statunitensi e i bio-laboratori ucraini” e ha sottolineato il “finanziamento di tali attività da parte di strutture vicine all’attuale leadership statunitense, in particolare il fondo di investimento Rosemont Seneca, guidato da Hunter Biden”. Sebbene gli esperti d’intelligence statunitensi abbiano etichettato tali accuse come “propaganda russa”, le e-mail contenute del laptop del figlio del Presidente Usa dimostrerebbero che Hunter Biden ha donato milioni di dollari a Metabiota, un appaltatore del Dipartimento della Difesa specializzato nella ricerca sulle malattie respiratorie.

Le e-mail che inchiodano Hunter Biden e i suoi affari in Ucraina

Hunter Biden avrebbe messo in contatto Metabiota con una società di gas ucraina, Burisma, per un “progetto scientifico” che coinvolge i bio-laboratori in Ucraina; il figlio del Presidente Usa è stato nominato nel cda di Burisma a seguito del colpo di stato di Euromaidan, nel 2014. Nell’aprile dello stesso anno, come si evince dalle e-mail, la vicepresidente di Metabiota Mary Guttieri ha scritto una mail ad Hunter Biden in cui delineava un piano su come affermare “l’indipendenza culturale ed economica dell’Ucraina dalla Russia”. “Grazie mille per aver dedicato del tempo al tuo intenso programma per incontrare Kathy Dimeo, dirigente di Metabiota. Abbiamo apprezzato molto la nostra discussione”, ha scritto Guttieri. Quattro giorni dopo, il dirigente di Burisma Vadym Pozharskyi ha scritto ad Hunter Biden rivelando che il figlio dell’allora vicepresidente aveva lanciato un “progetto scientifico” che coinvolgeva Burisma e Metabiota in Ucraina. “Per favore, trova alcuni punti iniziali da discutere allo scopo di analizzare il potenziale di questo progetto, che hai chiamato ‘Science Ukraine'”, ha scritto Pozharskyi. Le e-mail del governo Usa, qualora si rivelassero autentiche, dimostrerebbero che il Dipartimento della Difesa ha assegnato a Metabiota un contratto da 18,4 milioni di dollari tra febbraio 2014 e novembre 2016, con 307.091 dollari stanziati per “progetti di ricerca in Ucraina”

 

L’accusa contro il Figlio del Presidente usa

Come riportato in precedenza da InsideOver, nei giorni scorsi ha fatto molto discutere negli Stati Uniti l’intervento del celebre anchorman di Fox NewsTucker Carlson, che ha ripreso un’inchiesta del sito conservatore National Pulse. La tesi della testata americana di destra è che una società di investimento diretta da Hunter Biden è stata uno dei principali finanziatori di una “società di monitoraggio e risposta alla pandemia” che ha collaborato all’identificazione e all’isolamento di agenti patogeni mortali nei laboratori ucraini, ricevendo nel frattempo fondi dal Dipartimento della Difesa. Si tratta proprio di Rosemont Seneca Technology Partners (RSTP), una sussidiaria della Rosemont Capital fondata da Christopher Heinz, contava infatti sia Hunter Biden che Heinz come amministratori delegati. Heinz è il figliastro dell’ex Segretario di Stato americano, John Kerry. Tra le realtà che quest’ultima finanziava c’è Metabiota, una società con sede a San Francisco ha come mission quello di rilevare, tracciare e analizzare le “malattie infettive emergenti”. I rapporti finanziari rivelano che RSTP ha finanziato per la prima volta Metabiota nel 2015, con un contributo di circa 30 milioni di dollari. Tesi che ora sembrerebbe essere confermata dalle mail pubblicate dal Daily Mail, anche se in questi casi il condizionale è sempre d’obbligo.

Il dubbio sulla figura di Hunter Biden e sui suoi affari in Ucraina rimane, a maggior ragione dopo che, a seguito di mesi e mesi di smentite, è stato il New York Times a confermare finalmente l’esistenza del famigerato laptop del figlio del Presidente Usa, prima prontamente etichettato come “disinformazione russa”. Come ricorda il Premio Putlizer Glenn Greenwald, infatti, il 14 ottobre 2020, meno di tre settimane prima che gli americani votassero, il quotidiano più antico della nazione, il New York Post ha iniziato a pubblicare una serie di rapporti sui rapporti d’affari del leader democratico Joe Biden e su suo figlio, Hunter, in paesi in cui Biden, in qualità di vicepresidente, esercitava una notevole influenza, tra cui Ucraina e Cina. Risultato? Chiunque abbia diffuso notizie su questa storia, è stato brutalmente censurato dai social media della Silicon Valley. Ora il presunto finanziamento dei-lab in Ucraina dovrebbe indurre il Presidente Joe Biden e suo figlio a chiarire, definitivamente, questi controversi rapporti con il Paese ex-sovietico. A maggior ragione ora. Per molto meno – il Russiagate – l’ex Presidente Usa, Donald Trump, è stato messo alla gogna.

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Da Formiche.it

 

Il Cremlino alza la posta, Francia e Germania vedono, sperando sia un bluff. La Russia ha approntato un sistema di conversione con Gazprombank per salvare la faccia e la credibilità del suo ultimatum, che scadeva oggi. Ma non si tratta solo di gas: il viaggio di Lavrov a Nuova Delhi dimostra che Mosca intende minare il potere del dollaro (e dell’euro) sui mercati mondiali. Il prossimo nodo saranno le materie prime

Oggi, 31 marzo, sarebbe il d-day per gli Stati “ostili alla Russia” che Mosca vuole costringere a pagare le forniture energetiche in rubli. Vladimir Putin ha firmato un decreto apposito, che impone (da venerdì primo aprile) di pagare il gas solamente in rubli e prevede che i contratti esistenti vengano congelati in caso di violazione.

“Per comprare gas naturale russo, [i Paesi ostili] devono aprire conti in rubli in banche russe. È da quei conti che verranno eseguiti i pagamenti per il gas consegnato a partire da domani,” ha annunciato Putin in tv. Per poi aggiungere: “nessuno ci vende nulla gratis, e neppure noi facciamo carità. Quindi”, in caso di inadempienza, “i contratti esistenti saranno fermati”.

Francia e Germania hanno reagito subito respingendo la mossa unilaterale, definendola un ricatto e reiterando che pagheranno le forniture nella valuta concordata. Al termine di una conferenza bilaterale con l’omologo tedesco, Robert Habeck, il ministro dell’economia francese Bruno Le Maire ha invitato a “prendere in considerazione tutti gli scenari” avvertendo di “prepararsi, perché domani potrebbe non esserci più gas russo”. Habeck ha sottolineato la necessità di “non dare segnali riguardo all’essere oggetto di ricatto da parte di Putin” e avvertito che bisogna contemplare anche lo stop completo delle importazioni di gas.

Frattura reale o di facciata?

Si tratta di un’altra giravolta da parte del Cremlino, che ieri – via il portavoce Dmitry Peskov – aveva fatto un passo indietro rispetto all’ultimatum iniziale di Putin, sostenendo che il nuovo regime di pagamento non sarebbe “assolutamente” iniziato oggi. Ma vale la pena esplorare le meccaniche del meccanismo annunciato da Mosca, perché all’atto pratico potrebbe comunque garantire lo status quo – consentendo a Putin di continuare a incassare gli euro e salvarsi la faccia allo stesso tempo.

Leggendo il comunicato del Cremlino, Tass spiega che Gazprombank – l’istituto del colosso dell’energia che non è soggetto a sanzioni – aprirà dei “conti speciali” in rubli per gli acquirenti di gas e si occuperà della conversione delle valute. La Banca centrale russa ha dieci giorni per stabilire la procedura di creazione di questi conti, secondo il documento.

In altre parole, i Paesi occidentali sarebbero comunque in grado di pagare nelle loro valute (solitamente euro o dollari) direttamente a Gazprombank, cosa che avrebbero fatto comunque: c’è solo un passaggio in più, ideato per rafforzare il potere del rublo. Del resto le forniture sono un’arma a doppio taglio: se è vero che l’Ue dipende dagli idrocarburi russi, è vero anche che la Russia, che barcolla sotto i colpi delle sanzioni, dipende dai pagamenti europei, che secondo gli analisti di Bruegel ammontano a 800 milioni di euro al giorno.

 

Insomma in sostanza per noi non cambia nulla, sono solo manovre per tentare (abbastanza disperatamente) di rafforzare il rublo.

Tra l'altro giocando una partita a poker con in mano carte scadenti, perché se davvero l'Europa comincia a non importare più il gas russo Putin farebbe ben fatica a venderlo agli stessi prezzi ai nuovi amici cinesi e non si capisce come potrebbe continuare a finanziare una guerra già iper costosa ed abbastanza fallimentre di suo.

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2 minuti fa, garrison ha scritto:

Da Formiche.it

 

Il Cremlino alza la posta, Francia e Germania vedono, sperando sia un bluff. La Russia ha approntato un sistema di conversione con Gazprombank per salvare la faccia e la credibilità del suo ultimatum, che scadeva oggi. Ma non si tratta solo di gas: il viaggio di Lavrov a Nuova Delhi dimostra che Mosca intende minare il potere del dollaro (e dell’euro) sui mercati mondiali. Il prossimo nodo saranno le materie prime

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Oggi, 31 marzo, sarebbe il d-day per gli Stati “ostili alla Russia” che Mosca vuole costringere a pagare le forniture energetiche in rubli. Vladimir Putin ha firmato un decreto apposito, che impone (da venerdì primo aprile) di pagare il gas solamente in rubli e prevede che i contratti esistenti vengano congelati in caso di violazione.

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“Per comprare gas naturale russo, [i Paesi ostili] devono aprire conti in rubli in banche russe. È da quei conti che verranno eseguiti i pagamenti per il gas consegnato a partire da domani,” ha annunciato Putin in tv. Per poi aggiungere: “nessuno ci vende nulla gratis, e neppure noi facciamo carità. Quindi”, in caso di inadempienza, “i contratti esistenti saranno fermati”.

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Francia e Germania hanno reagito subito respingendo la mossa unilaterale, definendola un ricatto e reiterando che pagheranno le forniture nella valuta concordata. Al termine di una conferenza bilaterale con l’omologo tedesco, Robert Habeck, il ministro dell’economia francese Bruno Le Maire ha invitato a “prendere in considerazione tutti gli scenari” avvertendo di “prepararsi, perché domani potrebbe non esserci più gas russo”. Habeck ha sottolineato la necessità di “non dare segnali riguardo all’essere oggetto di ricatto da parte di Putin” e avvertito che bisogna contemplare anche lo stop completo delle importazioni di gas.

Frattura reale o di facciata?

Si tratta di un’altra giravolta da parte del Cremlino, che ieri – via il portavoce Dmitry Peskov – aveva fatto un passo indietro rispetto all’ultimatum iniziale di Putin, sostenendo che il nuovo regime di pagamento non sarebbe “assolutamente” iniziato oggi. Ma vale la pena esplorare le meccaniche del meccanismo annunciato da Mosca, perché all’atto pratico potrebbe comunque garantire lo status quo – consentendo a Putin di continuare a incassare gli euro e salvarsi la faccia allo stesso tempo.

Leggendo il comunicato del Cremlino, Tass spiega che Gazprombank – l’istituto del colosso dell’energia che non è soggetto a sanzioni – aprirà dei “conti speciali” in rubli per gli acquirenti di gas e si occuperà della conversione delle valute. La Banca centrale russa ha dieci giorni per stabilire la procedura di creazione di questi conti, secondo il documento.

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In altre parole, i Paesi occidentali sarebbero comunque in grado di pagare nelle loro valute (solitamente euro o dollari) direttamente a Gazprombank, cosa che avrebbero fatto comunque: c’è solo un passaggio in più, ideato per rafforzare il potere del rublo. Del resto le forniture sono un’arma a doppio taglio: se è vero che l’Ue dipende dagli idrocarburi russi, è vero anche che la Russia, che barcolla sotto i colpi delle sanzioni, dipende dai pagamenti europei, che secondo gli analisti di Bruegel ammontano a 800 milioni di euro al giorno.

 

Insomma in sostanza per noi non cambia nulla, sono solo manovre per tentare (abbastanza disperatamente) di rafforzare il rublo.

Tra l'altro giocando una partita a poker con in mano carte scadenti, perché se davvero l'Europa comincia a non importare più il gas russo Putin farebbe ben fatica a venderlo agli stessi prezzi ai nuovi amici cinesi e non si capisce come potrebbe continuare a finanziare una guerra già iper costosa ed abbastanza fallimentre di suo.

Non avrebbe senso

Il rublo è già tornato ai livelli pre invasione

https://www.milanofinanza.it/news/il-rublo-torna-al-suo-valore-pre-bellico-che-smacco-per-l-occidente-202203311002269244

 

Putin lo fa per staccare Germania e Italia dal fronte occidentale (se stacca il gas, la Germania si ferma dopo 20 giorni/un mese, e noi, che siamo dentro la catena del valore tedesca, entriamo in crisi) per indurle ad ammorbidire le proprie posizioni (o addirittura per ridurre le sanzioni)

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33 minuti fa, SuperTalismano ha scritto:

Non avrebbe senso

Il rublo è già tornato ai livelli pre invasione

https://www.milanofinanza.it/news/il-rublo-torna-al-suo-valore-pre-bellico-che-smacco-per-l-occidente-202203311002269244

 

Putin lo fa per staccare Germania e Italia dal fronte occidentale (se stacca il gas, la Germania si ferma dopo 20 giorni/un mese, e noi, che siamo dentro la catena del valore tedesca, entriamo in crisi) per indurle ad ammorbidire le proprie posizioni (o addirittura per ridurre le sanzioni)

Non otterrà ovviamente nulla.

Per una volta il fronte occidentale risulta davvero granitico.

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26 minuti fa, garrison ha scritto:

Non otterrà ovviamente nulla.

Per una volta il fronte occidentale risulta davvero granitico.

mah, chi vivrà vedrà. vorrei avere il tuo ottimismo

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2 ore fa, jolly88 ha scritto:

Ma se i russi hanno già fatto i contratti con india e cina ,( si stanno sfregando le mani ) probabilmente verranno anche rivisti tra poco,aumentando l'afflusso.

oggi lavrov è di nuovo in india tra l'altro.

 

il giappone

"L'annuncio di giovedì del primo ministro giapponese Fumio Kishida che non avrebbe abbandonato un massiccio progetto di gas russo"

 

Come disse fabbri ieri,

"possiamo anche permetterci d togliere il gas ora che ci avviamo alla bella stagione (la germania meno)e gli stoccaggi pieni facendogli perdere soldi,poi ad ottobre se chiudono i rubinetti come ritorsione,il discorso cambia"

 

l'unico bluff è quello tedesco che,fino a ieri diceva di non poterne fare a meno :

“Disoccupazione di massa, povertà, persone che non possono riscaldare le loro case, persone che restano senza benzina” se la Germania decreterà un embargo totale alle importazioni di gas e petrolio dalla Russia. La fosca profezia viene da una voce autorevole e al di sopra di ogni sospetto circa la sua natura di avversario delle fonti fossili: il vice cancelliere Robert Habeck, esponente di punta dei Verdi nel governo di Olaf Scholz assieme al ministro degli Esteri Annalena Baerbock e titolare del ministero dell’Economia che ha in capo, tra le altre cose, le politiche per la transizione energetica."

 

oggi invece cambia versione.

 

se le cose andranno male, prevedo che gli usa accoglieranno a braccia aperte milioni di immigrati provenienti dall'europa. o no?

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Ministro ucraino chiede di non collaborare con Croce Rossa

"Chiediamo agli europei di sospendere la collaborazione con la Croce Rossa per gli invii di aiuti in Ucraina, perché riteniamo che non sta agendo dove deve". Lo ha detto il vice ministro per lo sviluppo delle comunità e i territori dell'Ucraina, Viacheslav Nehoda, intervenendo alla maratona degli enti locali uniti per il benessere e la pace organizzata dal Consiglio d'Europa. "Per piacere - ha poi aggiunto -collaborate direttamente con noi e non con associazioni che hanno perso la nostra fiducia", aggiunge Nehoda

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3 ore fa, jolly88 ha scritto:

Ma se i russi hanno già fatto i contratti con india e cina ,( si stanno sfregando le mani ) probabilmente verranno anche rivisti tra poco,aumentando l'afflusso.

oggi lavrov è di nuovo in india tra l'altro.

 

il giappone

"L'annuncio di giovedì del primo ministro giapponese Fumio Kishida che non avrebbe abbandonato un massiccio progetto di gas russo"

 

Come disse fabbri ieri,

"possiamo anche permetterci d togliere il gas ora che ci avviamo alla bella stagione (la germania meno)e gli stoccaggi pieni facendogli perdere soldi,poi ad ottobre se chiudono i rubinetti come ritorsione,il discorso cambia"

 

l'unico bluff è quello tedesco che,fino a ieri diceva di non poterne fare a meno :

“Disoccupazione di massa, povertà, persone che non possono riscaldare le loro case, persone che restano senza benzina” se la Germania decreterà un embargo totale alle importazioni di gas e petrolio dalla Russia. La fosca profezia viene da una voce autorevole e al di sopra di ogni sospetto circa la sua natura di avversario delle fonti fossili: il vice cancelliere Robert Habeck, esponente di punta dei Verdi nel governo di Olaf Scholz assieme al ministro degli Esteri Annalena Baerbock e titolare del ministero dell’Economia che ha in capo, tra le altre cose, le politiche per la transizione energetica."

 

oggi invece cambia versione.

 

Tra chiudere i contratti e avviare le forniture ci passano anni, al momento non ci sono manco i gasdotti

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7 minuti fa, nomevisualizzato ha scritto:

Tra chiudere i contratti e avviare le forniture ci passano anni, al momento non ci sono manco i gasdotti

Il power of Siberia dal 2019 cosa fa ? 

Utilizzano anche il gnl via marittima, in linea minore

 

I nuovi contratti al massimo , prevedono un ulteriore pompaggio. 

 

Se non erro, hanno finanziato anche con il cnpc  il yamal lng. 

 

 

Tra l'altro importano dalla Russia anche il petrolio, i numeri non li ricordo 

 

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Usa: "Vogliamo la sovranità dell'Ucraina nei confini di prima della guerra"

"Noi vogliamo che la sovranità dell'Ucraina e i suoi confini siano rispettati come prima della fine di febbraio", quando Mosca ha lanciato la sua invasione: lo ha detto il portavoce del Pentagono John Kirby a Fox News

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1 ora fa, SuperTalismano ha scritto:

Ministro ucraino chiede di non collaborare con Croce Rossa

"Chiediamo agli europei di sospendere la collaborazione con la Croce Rossa per gli invii di aiuti in Ucraina, perché riteniamo che non sta agendo dove deve". Lo ha detto il vice ministro per lo sviluppo delle comunità e i territori dell'Ucraina, Viacheslav Nehoda, intervenendo alla maratona degli enti locali uniti per il benessere e la pace organizzata dal Consiglio d'Europa. "Per piacere - ha poi aggiunto -collaborate direttamente con noi e non con associazioni che hanno perso la nostra fiducia", aggiunge Nehoda

 

"hanno perso la nostra fiducia".doh 

Ma è mai capitata nella storia ,una cosa del genere?

 

Se non fosse una situazione così tragica soprattutto per i civili,mi verrebbe da ridere.

 

4 giorni fa è successo anche questo :ANSA

 

 Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) ha negato di aver facilitato l'evacuazione forzata di civili ucraini in Russia.

 


    "Il CICR non aiuta mai a organizzare o effettuare evacuazioni forzate.Questo vale ovunque operiamo. Non sosterremmo mai un'operazione che va contro la volontà delle persone o contro i nostri principi", ha affermato il CICR in un comunicato pubblicato ieri sera.


    Ieri l'analista politico ucraino Roman Rukomeda aveva denunciato "lo strano comportamento del Comitato della Croce Rossa e del suo presidente, che hanno annunciato la decisione di aprire un ufficio a Rostov sul Don per aiutare i terroristi russi a deportare illegalmente cittadini ucraini". Una decisione che ha sorpreso anche la ministra ucraina per la Reintegrazione dei territori occupati, Iryna Vereshchuk.


    Il CICR ha sottolineato che queste false informazioni "potrebbero avere un forte impatto sulle persone colpite dal conflitto in Ucraina. Queste false informazione mettono anche in pericolo le squadre della Croce Rossa e i volontari sul campo e potrebbero minacciare il nostro accesso alle persone che hanno bisogno di aiuto urgente".

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Gli Stati Uniti sono aperti a una presenza permanente di truppe in Europa

In vista del conflitto con la Russia, il governo degli Stati Uniti non esclude un aumento permanente della presenza delle truppe statunitensi in Europa. "Indipendentemente da come finirà questa guerra e quando finirà, l'ambiente di sicurezza in Europa sarà cambiato", ha detto giovedì il portavoce del Pentagono John Kirby a Washington. Devi reagire a questo. "Non sappiamo come sarà", ha detto. Ma si è aperti a discutere se ci dovrebbe essere una presenza permanente più ampia delle truppe statunitensi in Europa. A tempo debito, quindi, il governo degli Stati Uniti si riunirà con gli alleati per discuterne. Grazie ai rinforzi delle truppe per la guerra in Ucraina, ora ci sono più di 100.000 soldati statunitensi in Europa, di cui circa 40.000 in Germania.

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