Vai al contenuto

Benvenuti su VecchiaSignora.com

Benvenuti su VecchiaSignora.com, il forum sulla Juventus più grande della rete. Per poter partecipare attivamente alla vita del forum è necessario registrarsi

29 MAGGIO 1985

I have a dream: "Juventus Stadium - Giampiero Boniperti "

Post in rilievo

3 ore fa, kratos1972 ha scritto:

Fratello, la serie di conseguenze che portarono a Calciopoli ha radici molto profonde, come una dichiarazione di Boniperti sull'accaduto ha dei motivi "specifici"... Niente è stato lasciato al caso..

Detto questo, è incontrovertibile che Gianpiero Boniperti è l'immagine della Juventus.

Fratello, mi sono letto TUTTI gli incartamenti ed ho visto molte udienze oltre ad aver ascoltato e letto moltissimi interventi 

Un estate e molti anni a seguire, che non dimenticherò MAI, e quello lì mi viene a dire che la Juventus era stra-supercolpevole e ci è andata ancora bene ???

A me non piace nemmeno accostarlo al nome della mia Juventus.

invidioso di un invidioso.

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Piu che lo stadio organizzerei una bella Gianni and Giampiero cup da giocare ogni agosto a casa nostra per aprire la stagione.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
57 minuti fa, RINTINTIN ha scritto:

Fratello, mi sono letto TUTTI gli incartamenti ed ho visto molte udienze oltre ad aver ascoltato e letto moltissimi interventi 

Un estate e molti anni a seguire, che non dimenticherò MAI, e quello lì mi viene a dire che la Juventus era stra-supercolpevole e ci è andata ancora bene ???

A me non piace nemmeno accostarlo al nome della mia Juventus.

invidioso di un invidioso.

 

Ma hai tralasciato il motivo per cui molti personaggi vicini alla "famiglia" ripetevano il mantra :" La Juve ha sbagliato, siamo stati anche fortunati a non finire in c".. Pensa quanto erano "simpatici" a queste persone vicino la famiglia Giraudo e Moggi con dichiarazioni del tipo:" Siamo vincenti senza che la famiglia A. abbia mai messo una lira".. Se poi ci mettiamo anche la tentata scalata libica allora il vaso era colmo; c'è chi svuota il vaso e chi ha premura, date le circostanze, lo rompe. Quelle di Boniperti sono state frasi di circostanza.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
56 minuti fa, kratos1972 ha scritto:

Ma hai tralasciato il motivo per cui molti personaggi vicini alla "famiglia" ripetevano il mantra :" La Juve ha sbagliato, siamo stati anche fortunati a non finire in c".. Pensa quanto erano "simpatici" a queste persone vicino la famiglia Giraudo e Moggi con dichiarazioni del tipo:" Siamo vincenti senza che la famiglia A. abbia mai messo una lira".. Se poi ci mettiamo anche la tentata scalata libica allora il vaso era colmo; c'è chi svuota il vaso e chi ha premura, date le circostanze, lo rompe. Quelle di Boniperti sono state frasi di circostanza.

Quelli della famiglia “forse” (per i neofiti) erano complici, lui no, poteva evitare quelle parole e starsene buono in disparte,

voleva convincere la gente ?????

Sara stato pagato per dirle ???

peggio ancora !!!

 

Inoltre, le persone vicino alla 

“famiglia” non erano “lo juventino del secolo” 

 

 

 

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
19 minuti fa, RINTINTIN ha scritto:

Quelli della famiglia “forse” (per i neofiti) erano complici, lui no, poteva evitare quelle parole e starsene buono in disparte,

voleva convincere la gente ?????

Sara stato pagato per dirle ???

peggio ancora !!!

 

Inoltre, le persone vicino alla 

“famiglia” non erano “lo juventino del secolo” 

 

 

 

 

Boniperti è stato sempre vicino alla famiglia, praticamente uno di loro. Quindi certe dichiarazioni sono di circostanza, perché lui sapeva ciò che aveva in mente la famiglia e anche una sorta di "liberazione" sull'antipatia che inevitabilmente provava per chi si vandava di aver vinto senza i soldi della famiglia; ergo abbiamo fatto meglio di Boniperti, in meno tempo e senza l'aiuto di nessuno..

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
13 minuti fa, kratos1972 ha scritto:

Boniperti è stato sempre vicino alla famiglia, praticamente uno di loro. Quindi certe dichiarazioni sono di circostanza, perché lui sapeva ciò che aveva in mente la famiglia e anche una sorta di "liberazione" sull'antipatia che inevitabilmente provava per chi si vandava di aver vinto senza i soldi della famiglia; ergo abbiamo fatto meglio di Boniperti, in meno tempo e senza l'aiuto di nessuno..

Sempre più convinto che Calciopoli sia stata favorita dalla dirigenza fuori dalla triade che appunto la odiava perchè facevano il mercato senza chiedere soldi quindi estromettendoli. E lui come rappresentante per questioni personali vai a dire davanti a tutti che ci meritiamo la B?

 

Ma tu puoi essere anche lo juventino del secolo ma se metti davanti i tuoi interessi a quelli della società per cui hai giocato e di cui sei stato presidente non meriti niente, neanche che da morto si ricordino di te il giorno del tuo compleanno

  • Mi Piace 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
16 minuti fa, kratos1972 ha scritto:

Boniperti è stato sempre vicino alla famiglia, praticamente uno di loro. Quindi certe dichiarazioni sono di circostanza, perché lui sapeva ciò che aveva in mente la famiglia e anche una sorta di "liberazione" sull'antipatia che inevitabilmente provava per chi si vandava di aver vinto senza i soldi della famiglia; ergo abbiamo fatto meglio di Boniperti, in meno tempo e senza l'aiuto di nessuno..

Alla “famiglia” (in quel frangente) abbiamo appurato che, della Juventus, non gliene fregava una cippa, quindi essendo vicino alla “famiglia”, nemmeno a lui, avendo pronunciato quelle parole ????
 

Tu dici che per  star vicino alla “famiglia” ha volutamente infangato la JUVENTUS e milioni di tifosi ???

 

Accidenti che gran juventino.

 

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
3 minuti fa, RINTINTIN ha scritto:

Alla “famiglia” (in quel frangente) abbiamo appurato che, della Juventus, non gliene fregava una cippa, quindi essendo vicino alla “famiglia”, nemmeno a lui, avendo pronunciato quelle parole ????
 

Tu dici che per  star vicino alla “famiglia” ha volutamente infangato la JUVENTUS e milioni di tifosi ???

 

Accidenti che gran juventino.

 

 

Questi hanno affossato il futuro della società che con quei giocatori avrebbe molto probabilmente trionfato in Europa negli anni a venire, ricordiamoci che quasi tutta la rosa era in campo nella finale dei mondiali in entrambi gli schieramenti e conseguentemente affossato il calcio italiano per meri interessi personali e interni.

 

Per questa gente solo odio anche se non sono più tra noi.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
21 minuti fa, maur0 ha scritto:

Questi hanno affossato il futuro della società che con quei giocatori avrebbe molto probabilmente trionfato in Europa negli anni a venire, ricordiamoci che quasi tutta la rosa era in campo nella finale dei mondiali in entrambi gli schieramenti e conseguentemente affossato il calcio italiano per meri interessi personali e interni.

 

Per questa gente solo odio anche se non sono più tra noi.

Si, non hanno pensato che il bersaglio siamo stati anche noi tifosi, oltre a LEI !!!

  • Mi Piace 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
43 minuti fa, RINTINTIN ha scritto:

Alla “famiglia” (in quel frangente) abbiamo appurato che, della Juventus, non gliene fregava una cippa, quindi essendo vicino alla “famiglia”, nemmeno a lui, avendo pronunciato quelle parole ????
 

Tu dici che per  star vicino alla “famiglia” ha volutamente infangato la JUVENTUS e milioni di tifosi ???

 

Accidenti che gran juventino.

 

 

Non ha volutamente Infangato la Juventus, quelle sono state dichiarazioni "schierate" dalla parte della proprietà che doveva liberarsi della triade. Che doveva dire? La Juve è innocente? E in automatico "salvare" la triade?

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

-Tratto da " L'Ultimo Uomo " -  a firma Vittorio Martone - e collaborazione di Enrica Speroni  e Francesco Frisari - 

Gradevolissima intervista a Giampiero Boniperti in cui si narra di " Brasile " sia nelle veste

di giocatore della Nazionale .. che in quella di giocatore della Juventus  .. e soprattutto .. 

di quel celeberrimo 4-4 tra Inghilterra e Resto d'Europa a cui ho fatto accenno a pag. 1 - 

 

- N.B. In occasione della morte di Giampiero Boniperti, pubblichiamo un’intervista di Vittorio Martone ed Enrica Speroni di circa dieci anni fa all’ex dirigente e calciatore della Juventus e della Nazionale. 

Questa intervista ci è stata infatti utile per lavorare al docudramma sui Mondiali del ’50 ma è rimasta inedita fino ad oggi.

 

 

Buona .. .giornale .. lettura ... .ehm 

 

Era il 12 febbraio del 2012 quando nella mia casella di posta elettronica arriva un messaggio con un importante allegato di Enrica Speroni, storica giornalista de’ La Gazzetta dello Sport, con cui in un serrato scambio di mail avevamo pianificato un’intervista a Giampiero Boniperti nell’ambito di un docudramma radiofonico che stavo producendo insieme all’amico e autore Rai Francesco Frisari. Enrica Speroni, anche lei ormai venuta a mancare, era di fatto l’unica giornalista con cui Boniperti parlasse. Era stata lei a convincerlo a chiamarmi una mattina: «Salve, parlo con Vittorio Martone», «Sì, sono io», «Buongiorno Martone, sono Boniperti», era stato il suo introdursi, che mi ha fatto capire qualcosa di come poteva essere il gestire una contrattazione con lui. In quella telefonata mi disse che accettava la nostra intervista e le nostre domande, quasi tutte collegate alle nostre ricerche sull’avventura della Nazionale che nel 1950 partecipò ai Mondiali raggiungendo il Brasile in nave, data la tragedia di Superga dell’anno prima. L’intervista si sarebbe fatta, ma per tramite di Speroni. Che nel suo averci in qualche modo adottato ci regalò poi questo pezzo, in cui le risposte di Boniperti ai nostri quesiti divennero preziosi virgolettati. 

 

I ricordi sono a colori. Anche quelli lontani. Basta un attimo e Giampiero Boniperti si rivede ragazzo, ritrova i volti un po’ preoccupati di mamma Camilla e papà Agabio nel salutare il figliolo che va ad imbarcarsi sulla Sises. Destinazione Brasile. «I miei genitori erano perplessi di fronte a quel lungo viaggio. Più che al Mondiale pensavano a Superga. Alla tragedia del Grande Torino».

 

4 maggio 1949, l’aereo che si schianta in braccio alla basilica, tutti morti. «Io me lo ricordo bene quel pomeriggio, del resto come potrei dimenticarlo? Tutte le volte che vedo Superga il pensiero va lì. E io Superga la vedo tutti giorni».

 

Di colpo cambia la vita. C’è un prima e un dopo. «Non avevo ancora 21 anni, ma il Grande Torino lo conoscevo bene. Al primo anno di Juventus, campionato 1946/1947, giocavo nelle riserve e la domenica pomeriggio, se i bianconeri erano in trasferta, la passavo al Filadelfia a vedere quella squadra di campioni guidata da Mazzola, il più grande di tutti. Poi, diventato titolare, ci ho giocato contro in partite che ti azzannavano lo stomaco a cominciare da sette giorni prima. E dico 7 non a caso. Io andavo a mangiare da Tolmino, una trattoria in via Alfieri a pochi passi dalla sede granata, allo stesso tavolo di Bacigalupo, Rigamonti e Martelli, chiamati il trio Nizza dal nome della strada dove abitavano tutti e tre. Eravamo amici, ci vedevamo quasi tutti i giorni. Ma quando si avvicinava il derby diventavamo estranei: loro da una parte, io dall’altra, alla larga da una settimana prima fino a una settimana dopo la sfida. Troppa tensione, troppa adrenalina, meglio scaricare i nervi a distanza. Passata la febbre da derby mi ripresentavo da Tolmino e riprendevo il mio posto a tavola».

 

Torniamo alla partenza per il Mondiale del ’50. Tutti in nave perché l’aereo faceva paura. Un viaggio lungo…

«Lungo è dire poco. A pensarci sarebbe stato meglio restare a casa: 18 giorni in nave vanno bene se devi giocare a canasta o a tressette, non se devi disputare i campionati del mondo. Abbiamo fatto sosta alle Canarie: partitella su un campo vero, un giorno e via. Ci allenavamo sul ponte della nave, ma ben presto i palloni finirono in mare: un po’ per sbaglio, un po’ buttati apposta. Saltavamo la corda per fare fiato e per il resto non sapevamo come passare il tempo. Giocavamo a carte, contavamo le stelle, ma soprattutto ci annoiavamo».

 

«Il Brasile ci accolse con un calore stupendo. È stato emozionante vedere la gioia degli emigrati per il nostro arrivo. Ci allenavamo alla palestra Italia e ovunque andassimo eravamo circondati da connazionali in festa che confidavano in un nostro successo come una rivincita sul destino. Ma noi eravamo distrutti e la pessima condizione si manifestò in pieno all’esordio contro la Svezia. Loro, venuti in aereo, erano preparati e freschi. Noi no. Quel 3-2 ci condannò, la vittoria sul Paraguay di qualche giorno dopo fu inutile: Mondiale finito dopo due partite. Non ne potevamo più di tornare in Italia, decidemmo di rientrare in aereo: le 36 ore di viaggio invece dei 18 giorni furono un buon antidoto alla paura. Tranne che per Lorenzi e Carapellese, loro scelsero ancora la nave».

 

Il Brasile però aveva lasciato il segno. «Paese stupendo, gente bravissima, donne bellissime». L’anno dopo Boniperti ci tornò con la Juventus per disputare la Copa Rio, una specie di Mundialito cui fu invitata con altre 4 europee (Sporting Lisbona, Olympique Nizza, Austria Vienna, Stella Rossa Belgrado).

 

«Arrivammo nell’indifferenza di brasiliani ed emigrati, snobbati dagli uni e dagli altri: la brutta figura del Mondiale era ancora fresca. Ma nel giro di pochi giorni cambiò tutto e fu fantastico. I brasiliani, che vivono per il calcio e lo mettono addirittura prima della famiglia, ci guardarono con crescente meraviglia soprattutto dopo il 4-0 al Palmeiras. Conquistammo la finale e la perdemmo proprio col Palmeiras dopo un doppio confronto (1-0 e 2-2) giocato al Maracanà davanti a 200 mila persone che non hanno smesso un minuto di cantare. Io fui il capocannoniere del torneo. Un’esperienza fantastica, ma fantastica fu tutta la tournée. Giocavamo bene ed eravamo travolti dall’entusiasmo, prima a San Paolo e poi a Rio. Un Paese magnifico che gioca un calcio ballato, paesaggi stupendi e ragazza bellissime».

 

Che il Presidente non stia esagerando ricordando quella Copa Rio lo dimostra il viaggio di una troupe brasiliana, nella primavera del 2001, venuta in Italia a intervistarlo in occasione del cinquantenario. Il Brasile invitò la Juventus anche negli anni successivi. 

 

Ma il viaggio dei viaggi è un altro. Dici Londra e lui si illumina. Dici Londra e lui è già ritornato al 21 ottobre 1953 e si rivede là, nello spogliatoio di Wembley, unico italiano chiamato dalla FIFA nel Resto d’Europa a sfidare l’Inghilterra nella celebrazione dei 90 anni di quella Federcalcio. Un 4-4 in casa dei maestri del calcio con una sua doppietta: «Una partita bellissima. L’emozione più grande della mia carriera».

 

Di quell’evento ricorda tutto, il suo raccontare parte da Torino e ha sempre il sapore della prima volta. «Il magazziniere mi ha preparato la valigia, sono passato in sede a ritirare il biglietto aereo e mio fratello mi ha accompagnato a Milano in aeroporto. Una volta sbarcato – avevo l’indirizzo dell’albergo – mi guardo attorno e vedo un signore col cartello Boniperti. Quello è qui per prendermi, mi dico, mi avvicino e gli faccio vedere il passaporto. Lui risponde ok e mi accompagna in hotel».

 

 

Superato brillantemente il primo ostacolo linguistico, resta quello più grosso: come facevate a intendervi tra svedesi, jugoslavi, ungheresi e compagnia cantando?

 

«Non eravamo estranei. Molti di loro, da Beara a Ciajkovski, li conoscevo perché ci avevo giocato contro, Nordahl era già al Milan. In campo nessun problema, ho anche segnato due gol, si vede che sapevo giocare a calcio. Negli spogliatoi ci intendevamo a gesti. Ricordo che Posipal aveva una borsa di medicinali impressionante, c’era di tutto: per stiramenti, distorsioni, mal di stomaco, febbre, caduta di voce… Mai vista una dotazione così. Una sua pomata ha fatto piangere Nordahl: gliel’aveva data per alleviare un dolore alla coscia e non aveva fatto a tempo a mostrargli come spalmarla che già Nordahl se la sfregava con mano pesante sul muscolo. Il noooo urlato dal tedesco si sovrappose al grido dello svedese che guardava quella pelle arrossata, quasi ustionata, e piangeva dal male. Di Posipal ricordo anche che s’era portato in valigia un grosso salame».

 

Boniperti lo dice con orgoglio: «Ho segnato due gol a Wembley, il tempio del calcio. Li ho segnati agli inglesi, che in campo si sentivano i maestri e guardavano tutti gli altri dall’alto. Un’emozione che non si può raccontare. Al ritorno a Milano c’erano ad aspettarmi gli amici di Barengo e il mio papà. Nessun giornalista. Altri tempi. L’intervista me la fece l’Avvocato, mi convocò e volle che gli raccontassi tutto nonostante fosse venuto apposta a Londra per vedere la partita».

 

Due gol a Wembley li sogni anche la notte. E non c’è prodezza che regga il confronto. Londra è la cornice, anch’essa preziosa. «Viali, palazzi, parchi. Mi fa una grandissima impressione. Vieni via che ti senti padrone del mondo».

 

Sono trascorsi quasi sessant’anni, ma Boniperti parla al presente. Quando pensa a Londra vede il generale Montgomery che passa in rassegna le squadre a centrocampo prima della partita, ascolta il silenzio incredulo di Wembley ai suoi gol e vive ogni volta l’orgoglio di uscire dal campo imbattuto.

 

Lo ammetta Presidente: quando pensa a Londra lei si sente padrone del mondo come nel ’53…  

Ti guarda, sorride e non dice di no.

 

 

 

 

 

 

  • Mi Piace 2

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Nell'intervista concessa a La Stampa, a un certo punto Beccantini dice "B come Boniperti, ma anche B come serie B". E Boniperti: "Una ferita che non si rimarginerà più"; aggiunge l'intervistatore: "C'è chi pensa al complotto" e la risposta è "Liberissimo. Io no, non ci ho mai creduto".

 

Passiamo oltre e stendiamo un velo pietoso.

Anteporre le proprie rivalse personali alla stessa Juventus non è esercizio da juventino limpido.

 

 

  • Mi Piace 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
5 ore fa, kratos1972 ha scritto:

Non ha volutamente Infangato la Juventus, quelle sono state dichiarazioni "schierate" dalla parte della proprietà che doveva liberarsi della triade. Che doveva dire? La Juve è innocente? E in automatico "salvare" la triade?

Stare zitto e farsi gli affari suoi ??

doveva perforza agire CONTRO la Juventus ??? Lui che l’amava così tanto ???? 
dai su

cosi magari rileggi cosa disse allora ……..


dal web:

“All’assemblea  dei soci 2006 ha giurato e stragiurato che ci era andata bene con la B, convincendo tanti che la sentenza era giusta. 

Prova a chiederti cosa sarebbe successo se un terzo dei tifosi juventini avesse preso coscienza di ciò che davvero è successo... ma i papaveri li hanno convinti...

 

"L'avvocato Zaccone ha indovinato tutto riguardo il problema di Calciopoli e se la Juventus è arrivata fin lì siamo stati anche fortunati, perché poteva andare peggio visto tutto quello che è successo".

 

Una * più grossa di questa non avresti potuto inventarla, eh.

Umanamente, ti auguro di riposare in pace. 

Da Juventino, non avrai mai il mio perdono” …………….

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Caro Stefano,

Boniperti è la Juventus ...su questo non ci piove.

Pero’ per il nome dello stadio ... ci vedrei meglio “Stadio Gianni e Umberto Agnelli” ...

quali rappresentanti altissimi di una famiglia la cui storia si è intrecciata e si intreccia ormai da 100 anni a quella della Nostra amata.

 

Piuttosto al Presidentissimo dovrebbe essere dedicata una gigantografia sulla tribuna Ovest - quella presidenziale per l’appunto - stile quelle di Platini e Scirea sulla tribuna est...


In alternativa non sarebbe male neanche pensare a una statua in bronzo davanti allo stadio ... un po’ come In alcuni stadi inglesi ... ad alcuni sembrano “pacchiane” ma secondo me sono molto di impatto ed emotivamente suggestive.

 

Buona serata.

 

 

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
42 minuti fa, RINTINTIN ha scritto:

Stare zitto e farsi gli affari suoi ??

doveva perforza agire CONTRO la Juventus ??? Lui che l’amava così tanto ???? 
dai su

cosi magari rileggi cosa disse allora ……..


dal web:

“All’assemblea  dei soci 2006 ha giurato e stragiurato che ci era andata bene con la B, convincendo tanti che la sentenza era giusta. 

Prova a chiederti cosa sarebbe successo se un terzo dei tifosi juventini avesse preso coscienza di ciò che davvero è successo... ma i papaveri li hanno convinti...

 

"L'avvocato Zaccone ha indovinato tutto riguardo il problema di Calciopoli e se la Juventus è arrivata fin lì siamo stati anche fortunati, perché poteva andare peggio visto tutto quello che è successo".

 

Una * più grossa di questa non avresti potuto inventarla, eh.

Umanamente, ti auguro di riposare in pace. 

Da Juventino, non avrai mai il mio perdono” …………….

Ma stare zitto perché? La Juventus era la sua famiglia, ci ha passato una vita. Se la "linea" di pensiero era quella che l'avvocato Zaccone era un grande perché ci ha risparmiato danni peggiori, lui essendo un simbolo Juventino nonché uno di "famiglia " ha dichiarato ciò che doveva. Se ricordi bene, quando c'è stata l'arringa di Zaccone e l'avvocato ha detto "per noi è accettabile la b con penalizzazione", il giudice è rimasto un attimino interdetto. Lo si vede e si sente in un video, c'è stato una specie d'imbarazzo In aula. Praticamente non c'è stata nessuna difesa ed era l'unico  modo per togliere dalle scatole "gli scalatori"..  Pensala come vuoi ma Boniperti era molto più Juventino di Moggi e Giraudo contemporaneamente.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
12 minuti fa, kratos1972 ha scritto:

Pensala come vuoi ma Boniperti era molto più Juventino di Moggi e Giraudo contemporaneamente.

Ci sono le parole e dopo i fatti.

Fermo restando che i secondi pesano più delle prime.

Boniperti disse che ci era andata bene, resta il fatto che se non fosse stato per Moggi, ancora oggi avremmo dovuto accettare che " piaccia o non piaccia non ci sono telefonate dell'Inter", che Facchetti era l'unico onesto in mezzo ai delinquenti juventini che corrompevano e chiudevano gli arbitri negli spogliatoi e che lo smoking bianco era il giusto simbolo di onestà da sventolare in faccia ai tifosi gobbi ladri e antisportivi.

Boniperti sarà pure il più juventino della storia, ma quello che ha fatto Moggi ANCHE per noi resterà fino a quando esisterà questo club.

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
1 ora fa, Er Bufalo ha scritto:

Ci sono le parole e dopo i fatti.

Fermo restando che i secondi pesano più delle prime.

Boniperti disse che ci era andata bene, resta il fatto che se non fosse stato per Moggi, ancora oggi avremmo dovuto accettare che " piaccia o non piaccia non ci sono telefonate dell'Inter", che Facchetti era l'unico onesto in mezzo ai delinquenti juventini che corrompevano e chiudevano gli arbitri negli spogliatoi e che lo smoking bianco era il giusto simbolo di onestà da sventolare in faccia ai tifosi gobbi ladri e antisportivi.

Boniperti sarà pure il più juventino della storia, ma quello che ha fatto Moggi ANCHE per noi resterà fino a quando esisterà questo club.

 

Guarda che di fatto il "piaccia o non piaccia " lo abbiamo dovuto accettare, nessun ricorso è stato accolto, l'effimera richiesta danni è praticamente derisa e questo perché "a monte" si vocifera ci sia stato un tacito accordo. Quindi, come ripetuto tante volte, le dichiarazioni di Boniperti sono state di circostanza; dovete capire che calciopoli è stato un procedimento contro Moggi, con purtroppo la Juventus come cavallo di Tr.ia

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Il 4/7/2022 Alle 15:49, 29 MAGGIO 1985 ha scritto:

Ed il mio sogno, che spero che un giorno possa essere esaudito, sperando che ciò possa avvenire al più presto in quanto il numero delle " frecce "

che ho a disposizione del mio " arco " vanno sempre più assottigliandosi

questa frase mi ha fatto malissimo, Stefano.

io non so se hai piacere di rispondere a questa domanda, ne tantomeno se l’hai già fatto in passato.. 

ma, se posso, quanti anni hai?

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
9 ore fa, kratos1972 ha scritto:

Guarda che di fatto il "piaccia o non piaccia " lo abbiamo dovuto accettare, nessun ricorso è stato accolto, l'effimera richiesta danni è praticamente derisa e questo perché "a monte" si vocifera ci sia stato un tacito accordo. Quindi, come ripetuto tante volte, le dichiarazioni di Boniperti sono state di circostanza; dovete capire che calciopoli è stato un procedimento contro Moggi, con purtroppo la Juventus come cavallo di Tr.ia

Evidentemente non sono stato chiaro.

Non spettava a Moggi "ridare dignità" a chi decise di assecondare la farsa del 2006 con la Juve "male assoluto" del calcio italiano e conferendo di riflesso alle mer.de le stimmate di "vero e unico esempio di lealtà e sportività" nel panorama calcistico italiano.

Toccava ad altri evitare questa ferita.

Invece gli altri, prima ritirarono l'unica possibilità di avere giustizia, dopo hanno iniziato tutta una serie di azioni legali farlocche, atte solo a dare il contentino al popolino "famelico e sciocco", per poi ritrovarsi l'ultimo degli Agnelli dire che " in fondo sente di volere bene all'Inter".

Boniperti era " uno di famiglia ", nella migliore delle ipotesi sposò questa indegna linea perché è sempre stato uno di loro...

Bene, preferisco di gran lunga chi non è mai stato accettato dalla famiglia e con le sue battaglie personali mi ha permesso di capire che " piaccia o non piaccia c'erano telefonate dell'Inter" e che il simbolo di sportività interista, Facchetti, faceva attività di lobbying sulla classe arbitrale per avere dei vantaggi.

A te pare poco? A me no...

 

  • Mi Piace 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

incredibile come un topic aperto che ha come argomento il nome di un mito della Juve da dare allo stadio sia diventato un topic su calciopoli. 

  • Mi Piace 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
12 minuti fa, Er Bufalo ha scritto:

Evidentemente non sono stato chiaro.

Non spettava a Moggi "ridare dignità" a chi decise di assecondare la farsa del 2006 con la Juve "male assoluto" del calcio italiano e conferendo di riflesso alle mer.de le stimmate di "vero e unico esempio di lealtà e sportività" nel panorama calcistico italiano.

Toccava ad altri evitare questa ferita.

Invece gli altri, prima ritirarono l'unica possibilità di avere giustizia, dopo hanno iniziato tutta una serie di azioni legali farlocche, atte solo a dare il contentino al popolino "famelico e sciocco", per poi ritrovarsi l'ultimo degli Agnelli dire che " in fondo sente di volere bene all'Inter".

Boniperti era " uno di famiglia ", nella migliore delle ipotesi sposò questa indegna linea perché è sempre stato uno di loro...

Bene, preferisco di gran lunga chi non è mai stato accettato dalla famiglia e con le sue battaglie personali mi ha permesso di capire che " piaccia o non piaccia c'erano telefonate dell'Inter" e che il simbolo di sportività interista, Facchetti, faceva attività di lobbying sulla classe arbitrale per avere dei vantaggi.

A te pare poco? A me no...

 

Ok, sono del tuo stesso parere e soprattutto contro l'ingiustizia. Puoi avercela con lui e la famiglia ma ciò non toglie che lui resta il simbolo bianconero per eccellenza, scelto e accolto dalla famiglia e coautore del famoso stile Juve. Poi ognuno è libero di avercela con chiunque per svariati motivi, delusioni ecc..

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
5 ore fa, AngriJuve ha scritto:

incredibile come un topic aperto che ha come argomento il nome di un mito della Juve da dare allo stadio sia diventato un topic su calciopoli. 

.... Caro Amico, come darti torto ?  

 

La mia .. definiamola  .. " perplessità " .. l'ho già ampiamente manifestata .. e pur  essendo a conoscenza di ciò che " disse/non disse " 

Boniperti riguarda la tristissima vicenda " Calciopoli/Farsopoli " : non lo nego, anch'io mi sarei aspettato una " presa di posizione "

diversa da parte di Giampiero .. ma .. tant'è .. così, almeno in pubblico, non fu .. e ciò, per certi aspetti mi lasciò un po' perplesso, 

ma da qui a manifestare un " crucifige eum " nei confronti del nostro grandissimo calciatore ( calciatore al quale possono essere

accostati immensi campioni quali DI Stefano/ Bobby Charlton / Valentino mazzola  .. che .. da centravanti si trasformarono in giocatori 

a " tutto - campo " ) nostro illuminato Dirigente/Presidente ... & soprattutto ... juventino nell'anima-nel cuore-nella mente. 

 

Certo, qualche " errore " può averlo commesso anche lui ( scagli la prima pietra chi non lo ha mai fatto : la tifoseria della mia età non ha

ancora perdonato adesso il fatto che, tanto per fare un esempio, gli Agnelli decisero di " liberarsi " di OMAR SIVORI , idolo dei supporters

bianconeri, spedendolo sotto il Vesuvio ) ... ma cosa vuoi che ti dica ... quando si fa accenno allo " STILE JUVE " .. di certo penso a BONIPERTI/

SCIREA/ BETTEGA/ GIOVANNI e UMBERTO AGNELLI ... e non di certo a tale .. LUCIANO MOGGI .. che, qualcuno, peraltro, portò alla Juve .... 

 

Mettiamola così

 

MALA TEMPORA CURRUNT .. & .. NON CI SON PIU' LE MEZZE STAGIONI  .. ergo .. IL MONDO, ORMAI , GIRA AL CONTRARIO !

 

Buona giornata, .salve Stefano !

 

 

 

  • Mi Piace 2

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
19 ore fa, kratos1972 ha scritto:

Ma stare zitto perché? La Juventus era la sua famiglia, ci ha passato una vita. Se la "linea" di pensiero era quella che l'avvocato Zaccone era un grande perché ci ha risparmiato danni peggiori, lui essendo un simbolo Juventino nonché uno di "famiglia " ha dichiarato ciò che doveva. Se ricordi bene, quando c'è stata l'arringa di Zaccone e l'avvocato ha detto "per noi è accettabile la b con penalizzazione", il giudice è rimasto un attimino interdetto. Lo si vede e si sente in un video, c'è stato una specie d'imbarazzo In aula. Praticamente non c'è stata nessuna difesa ed era l'unico  modo per togliere dalle scatole "gli scalatori"..  Pensala come vuoi ma Boniperti era molto più Juventino di Moggi e Giraudo contemporaneamente.

Proprio perché era la sua famiglia, NON doveva dargli addosso, è così difficile da capire ?

possibile ?

Bah !


E comunque non hai ancora capito che io NON STO difendendo moggi e giraudo, me ne frego di moggi e giraudo.

anche questo me lo metti in tutte le salse.

Me ne frego di Moggi e giraudo !

Lo capisci ?

 

Io difendo la JUVENTUS che NESSUNO ha difeso TANTOMENO lo “juventino del secolo” anzi ……

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Il 4/7/2022 Alle 22:08, 29 MAGGIO 1985 ha scritto:

Perdonatemi ma sono basito ed incredulo ! 

 

In questa che è " l'Agorà bianconera " più frequentata del web ho aperto questo topic ... NEL GIORNO DEL COMPLEANNO

DI BONIPERTI ( e .. incredibile ma vero .. vuoi per distrazione .. vuoi per incomprensibile ed assurda ostilità nei confronti

di colui che .. PIU' DI TUTTI .. HA PROFESSATO UNA JUVENTINITA' .. UN SENSO DI APPARTENENZA ALLA FAMIGLIA

BIANCONERA  CHE NON HA AVUTO .. NON HA .. E MAI AVRA' EPIGONI  .. nessuno ha ritenuto opportuno porgergli un

seppur virtuale " Buon Compleanno / Auguri ) mai e poi mai avrei immaginato che, al di là del mio personale ed atavico desiderio

di vedere la " CASA DELLA JUVE INTESTATA E DEDICATA A GIAMPIERO BONIPERTI ", desiderio che, ahimè, per le più svariate

ragioni  temo non verrà mai realizzato, ci fosse chi, esercitando il proprio libero pensiero, avesse in ostilità il nostro ex grandissimo

calciatore e presidente sino al punto di additarlo ad una sorta di traditore e/o serpe in seno che dir si voglia .

 

GIAMPIERO BONIPERTI , come tutti noi, a volte potrebbe anche avere sbagliato ( scagli la " prima pietra " chi non lo ha mai fatto )

ma da qui ad una sorta di " CRUGIFIGE EUM " c'è di mezzo il mondo intero. 

 

Ed in " Camera Caritatis " vi confesso che, se proprio devo fare un appunto ad uno dei miti della mia gioventù, devo risalire al giorno

30 Maggio del 1985 .. il giorno in cui la Juventus atterrò a Caselle dopo la tragedia dell'Heysel

Brio che scende la scaletta dell'aereo alzando la Coppa al cielo fu la qualcosa di incomprensibile ed irricevibile . 

In un video che ho recentemente inserito in una discussione , Brio sostiene che fu proprio Boniperti a suggerirgli tale comportamento, 

non tanto per l' intrinseco valore sportivo di quel trofeo .. ma bensì .. almeno questo è ciò che narra l'ex nostro calciatore .. ma per

" salutare " tutti coloro che la notte prima avevano perso la vita .. e per dedicare a loro quella Coppa . Sarà andata veramente così ?

Non lo sapremo mai ! Di certo meglio sarebbe stato se ciò non fosse avvenuto .

 

Ciò detto e premesso .. per ciò che mi concerne .. confermo e ribadisco

 

BONIPERTI = JUVENTUS  ... e tutto il resto ... come recita una celebre canzone .. " E' NOIA " ..

Guarda che al giorno d'oggi troveresti hater di chiunque, non meravigliarti se c'è gente capace di prendersela persino con Boniperti

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi Subito

Sei già registrato? Accedi da qui.

Accedi Adesso

×

Informazione Importante

Utilizziamo i cookie per migliorare questo sito web. Puoi regolare le tue impostazioni cookie o proseguire per confermare il tuo consenso.