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Sylar 87

Guerra Israele - Medio Oriente

Post in rilievo

35 minuti fa, SuperTalismano ha scritto:

Fino a un mese fa però controllava ancora una buona fetta del paese 

 

Ora in pratica controlla solo Homs (ancora per poche ore) e Damasco.

 

Tutto il resto sta cadendo rapidamente nelle mani dei vari poteri locali (jihadisti di ogni sorta, ISIS, drusi, curdi, ribelli "democratici" etc) supportati dalle varie potenze straniere (Turchia, USA, Israele etc)

quand'è cosi evidentemente non aveva veramente il controllo. Il suo esercito è ridotto peggio di quello afgano quando doveva fermare l'avanzata dei talebani....

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Wsj, Trump valuta attacchi aerei preventivi contro siti nucleari in Iran

Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump sta valutando varie opzioni per impedire all'Iran di costruire un'arma nucleare, tra cui la possibilità di attacchi aerei preventivi. Lo riporta il Wall Street Journal. Una mossa che ribalterebbe la consolidata politica di contenimento di Teheran con diplomazia e sanzioni. L'opzione di attacco militare contro le strutture nucleari iraniane è ora sottoposta a una revisione più seria da parte di alcuni membri del Transition Team di Trump, che stanno soppesando la caduta del regime del presidente siriano Bashar Assad, il futuro delle truppe statunitensi nella regione e la decimazione da parte di Israele delle milizie di Hezbollah e Hamas. La posizione regionale indebolita dell'Iran e le recenti rivelazioni del fiorente lavoro nucleare di Teheran hanno accelerato le delicate discussioni interne, hanno affermato i funzionari statunitensi. Tutte le deliberazioni sulla questione, tuttavia, rimangono nelle fasi iniziali.

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3 ore fa, SuperTalismano ha scritto:

Wsj, Trump valuta attacchi aerei preventivi contro siti nucleari in Iran

Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump sta valutando varie opzioni per impedire all'Iran di costruire un'arma nucleare, tra cui la possibilità di attacchi aerei preventivi. Lo riporta il Wall Street Journal. Una mossa che ribalterebbe la consolidata politica di contenimento di Teheran con diplomazia e sanzioni. L'opzione di attacco militare contro le strutture nucleari iraniane è ora sottoposta a una revisione più seria da parte di alcuni membri del Transition Team di Trump, che stanno soppesando la caduta del regime del presidente siriano Bashar Assad, il futuro delle truppe statunitensi nella regione e la decimazione da parte di Israele delle milizie di Hezbollah e Hamas. La posizione regionale indebolita dell'Iran e le recenti rivelazioni del fiorente lavoro nucleare di Teheran hanno accelerato le delicate discussioni interne, hanno affermato i funzionari statunitensi. Tutte le deliberazioni sulla questione, tuttavia, rimangono nelle fasi iniziali.

Qui si và a finire male, molto male 

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14 ore fa, SuperTalismano ha scritto:

Wsj, Trump valuta attacchi aerei preventivi contro siti nucleari in Iran

Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump sta valutando varie opzioni per impedire all'Iran di costruire un'arma nucleare, tra cui la possibilità di attacchi aerei preventivi. Lo riporta il Wall Street Journal. Una mossa che ribalterebbe la consolidata politica di contenimento di Teheran con diplomazia e sanzioni. L'opzione di attacco militare contro le strutture nucleari iraniane è ora sottoposta a una revisione più seria da parte di alcuni membri del Transition Team di Trump, che stanno soppesando la caduta del regime del presidente siriano Bashar Assad, il futuro delle truppe statunitensi nella regione e la decimazione da parte di Israele delle milizie di Hezbollah e Hamas. La posizione regionale indebolita dell'Iran e le recenti rivelazioni del fiorente lavoro nucleare di Teheran hanno accelerato le delicate discussioni interne, hanno affermato i funzionari statunitensi. Tutte le deliberazioni sulla questione, tuttavia, rimangono nelle fasi iniziali.

beh che si debba impedire all'Iran di dotarsi di armi nucleari è sicuro, farlo con attacchi aerei e non con diplomazia e sanzioni più forti....mmh...mah!

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Cisgiordania, forze dell’Anp uccidono un comandante Jihad islamica a Jenin: scontri

 

Le forze di sicurezza dell'Autorità nazionale palestinese hanno ucciso un comandante a Jenin della Jihad islamica, scatenando scontri nella città del nord della Cisgiordania. Lo hanno riferito i media palestinesi, precisando che Yazid Jaysa era ricercato sia dall'Anp che da Israele.

Ramallah ha riferito di aver condotto operazioni contro i gruppi terroristici a Jenin la scorsa settimana per ripristinare la sicurezza e la stabilità nell'area. Diversi arresti compiuti dall'Anp all'inizio del mese hanno contribuito ad aumentare ulteriormente la tensione in Cisgiordania, già alta per le violenze dei coloni e le ripercussioni per il conflitto a Gaza innescato dall'attacco di hamas del 7 ottobre 2023.

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Houti rivendicano attacco a Tel Aviv

 

Gli Houthi dello Yemen hanno rivendicato il lancio un "missile balistico ipersonico" denominato "Palestina 2", che ha colpito "l'area occupata di Giaffa" appena a sud di Tel Aviv. "Il missile ha colpito il suo obiettivo con precisione, e le difese e i sistemi di intercettazione non sono riusciti a intercettarlo", ha affermato il portavoce degli Houthi Yahya Saree in un discorso televisivo, aggiungendo che l'attacco è stato una risposta ai "massacri contro i nostri fratelli a Gaza", nonché all'aggressione israeliana contro il nostro Paese.

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OT (forse)

Gli americani hanno tolto la taglia di 10 milioni di dollari per terrorismo internazionale che pendeva sulla capoccia di Al Jolani (il capo dei ribelli siriani)

 

Quindi possiamo stare tranquilli, è diventato un bravo ragazzo ✌️

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Il 21/12/2024 Alle 18:41, SuperTalismano ha scritto:

OT (forse)

Gli americani hanno tolto la taglia di 10 milioni di dollari per terrorismo internazionale che pendeva sulla capoccia di Al Jolani (il capo dei ribelli siriani)

 

Quindi possiamo stare tranquilli, è diventato un bravo ragazzo ✌️

finchè fa quello che vogliono gli americani, si .sisi

 

per fortuna che i malvagi spesse volte ritornano buoni .sisi

 

sefz

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Media: svolta significativa nella notte per accordo su ostaggi a Gaza

Biden: “Accordo quasi fatto”. Media sauditi: annuncio stasera o domani

La tv israeliana Channel 12 riporta che il cessate il fuoco proposto per Gaza sarebbe diviso in tre fasi: Israele rilascerebbe 50 prigionieri palestinesi, 30 dei quali stanno scontando l'ergastolo, in cambio di ogni soldatessa israeliana. Rilascerebbe inoltre 30 prigionieri palestinesi di alcune categorie, tra cui minori, malati e donne, in cambio di civili tenuti prigionieri a Gaza. Israele si ritirerebbe anche dal Corridoio di Filadelfi, una stretta striscia di terra tra Gaza e l'Egitto, alla fine della prima fase dell'accordo. La seconda fase, che avrà inizio il 16° giorno dell'accordo, richiederà ulteriori negoziati incentrati sul rilascio di tutti i civili e dei soldati rimasti. La terza fase riguarderebbe accordi a lungo termine, tra cui discussioni sulla creazione di un governo alternativo nella Striscia e piani per riabilitare l'enclave. Il media israeliano ha anche riferito che Tel Aviv ha accettato di rimpatriare un milione di rifugiati palestinesi nella Striscia di Gaza settentrionale, previa verifica della sicurezza da parte di un organismo internazionale.

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L'ennesima tragedia sta per consumandosi davanti agli occhi di tutto il mondo, fondamentalmente indifferente ed impotente.
I grandi alleati di questi paesi, che vorrebbero ancora illuderci di esserne padroni, non riescono né a controllarne le azioni né a sostenerle concretamente.
Il re (o meglio "i re") è nudo, sempre più nudo.

Tornando all'Iran, ora verrà messa seriamente alla prova la solidità di Khamenei.

Non ci resta che sperare che la cosa si risolva velocemente, anche se risulta evidente che non si limiterà ad uno scambio di colpi come accaduto l'ultima volta.

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Gli americani li hanno palleggiati, per settimane i colloqui sul nucleare erano buoni, solo per dare tempo agli israeliani di organizzarsi meglio sugli obiettivi.

Ora che cominciano a volare missili minacciano l'intervento.

Bisogna solo capire se il tutto fa parte di un progetto più ampio oppure no.

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Il 16/06/2025 Alle 00:42, FeroceSaladino ha scritto:

Facciano quello che vogliono ma io non voglio la terza guerra mondiale

Beh, a quanto pare si vuole solo sfruttare l'operato di Netanyahu .ghgh

Il cancelliere tedesco: "Merz, Israele fa il lavoro sporco per tutti noi in Iran"

 

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13 ore fa, Gianco ha scritto:

Gli americani li hanno palleggiati, per settimane i colloqui sul nucleare erano buoni, solo per dare tempo agli israeliani di organizzarsi meglio sugli obiettivi.

Ora che cominciano a volare missili minacciano l'intervento.

Bisogna solo capire se il tutto fa parte di un progetto più ampio oppure no.

Il progetto per come la vedo io è colpire l’Iran che è il ventre molle dell’alleanza con Cina e Russia

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8 ore fa, CHICAGO BEARS ha scritto:

Il progetto per come la vedo io è colpire l’Iran che è il ventre molle dell’alleanza con Cina e Russia

Certo..

Però i russi hanno mollato l'Iran perché gli americani hanno mollato l'Ucraina?

 O magari è il contrario, attaccano l'Iran per raggiungere un accordo poi in Ucraina.

La cosa non è chiara.

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13 ore fa, Deathclaw bianconero ha scritto:

Beh, a quanto pare si vuole solo sfruttare l'operato di Netanyahu .ghgh

Il cancelliere tedesco: "Merz, Israele fa il lavoro sporco per tutti noi in Iran"

 

Una vera sorpresa .ghgh

12 ore fa, CHICAGO BEARS ha scritto:

Il progetto per come la vedo io è colpire l’Iran che è il ventre molle dell’alleanza con Cina e Russia

Infatti le mosse in tal senso stanno andando avanti da un po'.

Siria, libano, Armenia, Nagorno-Karabakh, in Mali stanno "lavorando" contro i russi, adesso l'Iran..

Vedremo in Libia.

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Parliamoci chiaramente.
La comunità internazionale vede favorevolmente l'interruzione del programma nucleare iraniano.
Persino i paesi amici dell'Iran non sono mai stati né foraggiatori né sostenitori di tali programmi.
Il discorso si fa estremamente diverso se l'obiettivo (come pare) sia anche quello di rovescare l'attuale regime.
Questo chiamerebbe in causa eccome le potenze amiche dell'Iran.
Complicazione ulteriore sarebbe l'intervento diretto americano nella questione, il quale irriterebbe enormemente sia Pechino che Mosca.
Intervento che pare sempre più probabile, in quanto necessario a Israele per centrare anche solo il primo obiettivo.
Intervento che Washington stessa non potrà evitare, perché una tale sconfitta di Israele non può permettersela.
La situazione, insomma, volge per il peggio.

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Menomale che l’ultimatum era di 2 settimane…

il problema che si pone ora è questo: gli USA chiuderebbero la questione qui, ora che hanno raso al suolo il programma nucleare iraniano, mentre Israele credo punti davvero a fare ciò che è stato fatto in Iraq, in Libia e in Siria, ovvero trasformare l’Iran in una landa dove regna il caos e le fazioni si scannano tra di loro

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Secondo voi esiste una corrente abbastanza forte in Iran capace di rovesciare l’attuale regime?

Oppure alla maggioranza dei loro cittadini va bene vivere come vivono, con tutto quello che comporta ad esempio per donne, oppositori, libertà, personali?

 

Non penso che nessuno Stato aiuterà direttamente l’Iran.

Però non è né l’Iraq né la Libia, mi piacerebbe vedere una rinascita liberale e democratica di questo storico Paese.

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3 minuti fa, The Tasmanian Devil ha scritto:

Secondo voi esiste una corrente abbastanza forte in Iran capace di rovesciare l’attuale regime?

Oppure alla maggioranza dei loro cittadini va bene vivere come vivono, con tutto quello che comporta ad esempio per donne, oppositori, libertà, personali?

 

Non penso che nessuno Stato aiuterà direttamente l’Iran.

Però non è né l’Iraq né la Libia, mi piacerebbe vedere una rinascita liberale e democratica di questo storico Paese.

Il problema è che, per quanto il regime di Teheran sia oppressivo e dispotico, gli iraniani temono infinitamente di più l'idea che il loro paese segua il destino dell'Iraq e della Libia, ovvero che diventi una realtà esclusivamente geografica senza più alcuna consistenza politica.

Questa è la paura più grande per una nazione che ha sulle spalle l'eredità dell'Impero persiano

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51 minuti fa, Aranessa ha scritto:

Il problema è che, per quanto il regime di Teheran sia oppressivo e dispotico, gli iraniani temono infinitamente di più l'idea che il loro paese segua il destino dell'Iraq e della Libia, ovvero che diventi una realtà esclusivamente geografica senza più alcuna consistenza politica.

Questa è la paura più grande per una nazione che ha sulle spalle l'eredità dell'Impero persiano

Penso che l’Iran sia più strutturato per non fare quella fine.

Però se alla maggioranza o quasi sta bene il modo in cui vivono, allora probabilmente li aspettano anni di guerre interne.

Non so avanzare altre ipotesi, perché dall’esterno non riesco ad immaginare cosa voglia dire vivere in una società come la loro, la trovo troppo diversa e “assurda”.

Ma magari a loro sta bene così, nonostante tutta la repressione e situazioni che reputo inaccettabili.

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