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garrison

Pirateria, legittima la piattaforma anti-pezzotto, sarà definitivamente operativa dal 31 gennaio '24

Post in rilievo

56 minuti fa, davjuve ha scritto:

Il pezzotto si paga, tutto a 10€ esempio; la trovo una pratica decisamente stupida - 25 anni fa con la scheda clonata non pagavi niente, se non il servizio una tantum di chi smanettava. Il "sito pirata", molto spesso estero, è già bloccato dai dns forniti dai provider. Chi non è avvezzo a delle normalissime procedure di configurazione di rete di un pc ce l'ha già oscurato. Sono due robe diverse.

Non ho capito se il blocco che devono fare i provider sia solo per la pirateria di Sky, Dazn, ecc... italiani che trasmettono le partite o anche quelli di canali stranieri, se valesse anche per i secondi che titolo avrebbe un provider di bloccare lo stream di un canale olandese o polacco che ha i diritti per trasmettere, mah.

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12 minuti fa, black&whitetiger ha scritto:

Non ho capito se il blocco che devono fare i provider sia solo per la pirateria di Sky, Dazn, ecc... italiani che trasmettono le partite o anche quelli di canali stranieri, se valesse anche per i secondi che titolo avrebbe un provider di bloccare lo stream di un canale olandese o polacco che ha i diritti per trasmettere, mah.

ma il provider non blocca chi trasmette ma solo chi riceve

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22 minuti fa, BornOnThe5ofMay ha scritto:

la pirateria la rendi assolutamente inutile se proponi UN abbonamento a prezzo giusto. Nessuno si sbatterebbe con ansia, partita che si blocca, telegram, vpn, ecc se il calcio costasse 30 euro al mese e permetterebbe a tutti di vedere tutto legalmente.

Diverso è quando devi avere abbonamenti a tre piattaforme diverse (perche con una vedi la serie A, con una la Champions, con una il match in esclusiva) con tutto quello che ne consegue (costi, aumenti dopo xx mesi, disdette...)

E bisognerebbe anche verificare bene le capacità delle pretendenti ai diritti TV di poter garantire un servizio adeguato, perché per dire Dazn chiede 40 euro mensili per un servizio francamente osceno, non sempre migliore di quello che si può trovare tra i siti pirati. 

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Tantissimo rumore per nulla. Quello che questo “piracy shield” si spaccia di poter fare è pressoché impossibile senza enormi e massicci investimenti dei provider web a livello di infrastruttura. 
 

Complimenti all’azienda che ha convinto la lega a pagare per qualcosa di irrealizzabile. 
 

Invito alla lettura della favola “L’abito nuovo dell’imperatore” per capire di che situazione si tratta. Prossima innovazione anti pirateria saranno i cristalli energetici scaccia onde elettromagnetiche per bloccare le tv?

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14 minuti fa, Il Dottor Destino ha scritto:

Tantissimo rumore per nulla. Quello che questo “piracy shield” si spaccia di poter fare è pressoché impossibile senza enormi e massicci investimenti dei provider web a livello di infrastruttura. 

Infatti già immagino gli avvisi nelle fatture del tipo "per esigenze economiche dovute alla necessità di continuare ad investire sulle reti di nuova generazione, il costo mensile aumenterà di 2 euro"... Quindi i costi per bloccare i siti entro 30 minuti li pagheranno tutti, anche da chi non segue il calcio o già paga l'abbonamento a DAZN e Sky...

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Da quel poco che c'e' scritto non mi pare nulla che non si possa aggirare con una normalissima VPN.

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Chi ben comincia è a metà dell'opera, da Wired.it :

 

Quoto

 

Un dominio fuori controllo

In questi giorni i primi operatori accreditati stanno ricevendo le credenziali di Piracy shield, che servono a ottenere il token usato dalle interfacce di programmazione delle applicazioni per autenticarsi con la piattaforma anti-pirateria. Wired ha appreso che il nome utente fornito agli operatori è composto dal nome dell’azienda che lo riceve unito alla stringa @piracyshield.net, come se fosse un indirizzo email. Tuttavia quest’ultimo non è l’indirizzo del sistema anti-pezzotto, ma semplicemente un’aggiunta, che però non ha una reale utilità pratica. Come accertato da Wired, un dominio piracyshield.net era disponibile fino ad alcuni giorni fa per la libera vendita sul web ma è stato acquistato da un soggetto slegato dagli sviluppatori di Piracy shield e dall’Agcom. In parole povere, inviando una mail all’indirizzo info@piracyshield.net non si comunica con il personale che gestisce la piattaforma sviluppata da Sp Tech, ma con qualcun altro, come confermato dalla stessa azienda

 

...

 

Rimane tuttavia il problema del phishing. Il fatto che il dominio piracyshield.net non sia stato acquistato, togliendolo dalla disponibilità di chiunque, non pregiudica di per sé il funzionamento, ma si teme che il suo uso improprio possa prestare il fianco ad azioni di ingegneria sociale, ossia la serie di tecniche usate dai criminali informatici per carpire informazioni personali. Tanto che alcuni operatori stanno chiedendo che siano emesse nuove credenziali slegate dal dominio piracyshield.net. Peraltro, risulta a Wired che le credenziali siano arrivate in taluni casi in chiaro, all’interno di file zip allegati a messaggi di posta elettronica certificati. “Al momento - ha precisato Miele - non sono previste azioni per l’acquisto del dominio”.

 

 

 

  • Haha 3

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11 minuti fa, RamaruSeVen ha scritto:

Chi ben comincia è a metà dell'opera, da Wired.it :

 

 

 

questo mi ricorda vagamente quando Homer fondò la compuglobalhypermeganet

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38 minuti fa, RamaruSeVen ha scritto:

Chi ben comincia è a metà dell'opera, da Wired.it :

 

 

 

il fatto che Wired lo interpreti come un indirizzo email perchè ha la stessa name convention è un problema di Wired.

se è un token di uno username non è un indirizzo email.

il fatto che il dominio sia stato acquistato da chi vuole carpire informazioni riservate si combatte dicendo a tutti i provider di email che è spam o peggio.

e si dice anche agli utenti, che comunque nulla devono avere a che fare con chi fornisce il token... di che vogliono parlare con piracyshield.net?

gli operatori lo sanno già quali sono i contatti ufficiali. 

 

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12 minuti fa, MassiPace73 ha scritto:

il fatto che Wired lo interpreti come un indirizzo email perchè ha la stessa name convention è un problema di Wired.

se è un token di uno username non è un indirizzo email.

il fatto che il dominio sia stato acquistato da chi vuole carpire informazioni riservate si combatte dicendo a tutti i provider di email che è spam o peggio.

e si dice anche agli utenti, che comunque nulla devono avere a che fare con chi fornisce il token... di che vogliono parlare con piracyshield.net?

gli operatori lo sanno già quali sono i contatti ufficiali. 

 

scusa, ma sei del mestiere ?

 

Dalle mie parti dicesi "progettazione di Paolino e Paperino" .muttley

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13 minutes ago, MassiPace73 said:

il fatto che Wired lo interpreti come un indirizzo email perchè ha la stessa name convention è un problema di Wired.

se è un token di uno username non è un indirizzo email.

il fatto che il dominio sia stato acquistato da chi vuole carpire informazioni riservate si combatte dicendo a tutti i provider di email che è spam o peggio.

e si dice anche agli utenti, che comunque nulla devono avere a che fare con chi fornisce il token... di che vogliono parlare con piracyshield.net?

gli operatori lo sanno già quali sono i contatti ufficiali. 

 

si vabbe quello e' un token e non un email ma piracyshield.net e' inequivocabilmente un dominio e costruire il token in quel modo senza acquistare quel dominio e' una leggerezza da dilettanti, se non peggio.

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2 ore fa, garrison ha scritto:

E' sempre stato così ed ovunque, perchè ovviamente devi sostenere tutto il sistema.

Pochi pagherebbero per vedere il Sasuolo o la salernitana (come il Brentford o il Friburgo) ma Juve, Manchester united e Bayern con qualcuno devono giocare.

Non c'e' motivo per sostenere tutto il sistema.

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Legittima la pirateria, proprio no ma sarebbe giusto tutelare entrambe le parti. Intanto DAZN ha alzato i prezzi. Se questo blocco dovesse funzionare, magari li potrà alzare ancora. Giusto che chi paga i diritti per trasmettere le partite, ne abbia poi un ricavo ma non lo è altrettanto l'oligopolio che ne viene fuori laddove uno compra il campionato, un altro la champions e l'utente finale o paga alle nostre condizioni o affari suoi. Cosa comporta questo? Che il benestante magari si fa l'abbonamento anche ai tornei di curling mentre quello che fatica ad arrivare a fine mese (per usare un eufemismo), non ha alcun diritto di seguire la propria squadra. Si riempiono la bocca di uguaglianza, di fairplay, poi però si dà così vita ad una forte discriminazione. Capisco la discriminazione sulla Ferrari che ovviamente in tantissimi non possono comprarla e così come magari la seconda casa e così via, ma il calcio è da sempre uno sport popolare e non è giusto dare campo libero ad accordi tra ricchi che lo commercializzano e darne accesso fino ad una determinata fascia di pubblico.

Ben vengano tutti i blocchi che vogliono ma ben venga anche un controllo serio sull'attività di chi trasmette le partite. Il governo deve imporre che tutti devono trasmettere tutto e regolare la politica dei prezzi, quanto meno garantendo una sana concorrenza tra le varie società televisive.

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Io non ho il pezzotto ma giustifico chi lo ha, per un semplice motivo e non è quello del "il calcio costa troppo e bla bla." No, il calcio in tv è un lusso e ci sta che abbia un costo, senza tirare in ballo il popolo e cavolate varie. Ma giustifico il pezzotto perché i veri criminali sono coloro che gestiscono il sistema Calcio in Italia, con irregolarità tanto palesi quanto gravi che alterano i campionati. Lo scorso anno è stato una farsa senza fine con una squadra che ha stradominato e oggi, guarda caso, con quasi gli stessi uomini è da metà classifica. Quest'anno poi manco mi soffermo sulle schifezze attuate dal Var per tenere l'Inter al primo posto. Il problema è la cultura calcistica che manca in questo paese, insieme a un concetto di regolarità e giustizia che latitano come l'acqua sulla Luna. Programmi che spacciano persone incappucciate per arbitri senza che nessuno quereli, magistrati che tranquillamente parlano di odio calcistico e voglia di danneggiare le squadre avversarie, intercettazioni giudiziarie pubblicate come fossero puntate di un romanzo d'appendice.

E in tutto ciò il pezzotto sarebbe il vero crimine? 

 

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29 minuti fa, atlante68 ha scritto:

mai fatto un abbonamento e quindi me ne sbatto le gonadi. Devono fallire 

Quando poi fallisce Anche la Juve, o gioca con Sekulov e Ruhi, spero poi non ti lamenterai.

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14 minuti fa, Icarius ha scritto:

Io non ho il pezzotto ma giustifico chi lo ha, per un semplice motivo e non è quello del "il calcio costa troppo e bla bla." No, il calcio in tv è un lusso e ci sta che abbia un costo, senza tirare in ballo il popolo e cavolate varie. Ma giustifico il pezzotto perché i veri criminali sono coloro che gestiscono il sistema Calcio in Italia, con irregolarità tanto palesi quanto gravi che alterano i campionati. Lo scorso anno è stato una farsa senza fine con una squadra che ha stradominato e oggi, guarda caso, con quasi gli stessi uomini è da metà classifica. Quest'anno poi manco mi soffermo sulle schifezze attuate dal Var per tenere l'Inter al primo posto. Il problema è la cultura calcistica che manca in questo paese, insieme a un concetto di regolarità e giustizia che latitano come l'acqua sulla Luna. Programmi che spacciano persone incappucciate per arbitri senza che nessuno quereli, magistrati che tranquillamente parlano di odio calcistico e voglia di danneggiare le squadre avversarie, intercettazioni giudiziarie pubblicate come fossero puntate di un romanzo d'appendice.

E in tutto ciò il pezzotto sarebbe il vero crimine? 

 

Si è un crimine ed alimenta pure la camorra e la mafia.

I discorsi sui campionati pilotati onestamente mi sembrano identici a quelli che facevano interisti e napoletani quando vincevamo noi.

Se è pilotato comunque non lo guardo, non lo rubo.

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1 ora fa, RamaruSeVen ha scritto:

scusa, ma sei del mestiere ?

 

direi proprio di si. sei te che non lo sei.

1 ora fa, PR20 ha scritto:

si vabbe quello e' un token e non un email ma piracyshield.net e' inequivocabilmente un dominio e costruire il token in quel modo senza acquistare quel dominio e' una leggerezza da dilettanti, se non peggio.

no, affatto. davvero non ha senso quello che scrivete, nessun senso.

vi immaginate che dietro ad ogni convenzione di username ci sia un provider sul web e che lo username sia un dominio name... e non è vero.

ma proprio non è vero, non basta una chiocciola per sostenere che è un indirizzo email.

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7 minuti fa, garrison ha scritto:

Quando poi fallisce Anche la Juve, o gioca con Sekulov e Ruhi, spero poi non ti lamenterai.

Me ne farò una ragione......

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5 minutes ago, MassiPace73 said:

direi proprio di si. sei te che non lo sei.

no, affatto. davvero non ha senso quello che scrivete, nessun senso.

vi immaginate che dietro ad ogni convenzione di username ci sia un provider sul web e non è vero.

ma proprio non è vero, non basta una chiocciola per sostenere che è un indirizzo email.

Se rileggi quello che ho scritto vedrai che ho scritto una cosa completamente diversa.

 

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9 minuti fa, PR20 ha scritto:

Se rileggi quello che ho scritto vedrai che ho scritto una cosa completamente diversa.

 

per ipotizzare che quello username sia un indirizzo di posta non basterebbe nemmeno che la società fosse proprietaria di quel nome di dominio.

il fatto che esiste omonimia tra il nome di un dominio e la stringa di caratteri che hanno scelto dopo la chiocciola è un caso: se invece del @ avessero usato il # non cambiava nulla.

è una ipotesi di chi legge che una parte di quello username sia un domain name solo perché esiste un dominio con la stessa sigla e perchè usa una name convention uguale a quella delle email.

i canali ufficiali di comunicazione saranno altri e saranno già stati forniti.

in linea generale, il mondo delle telecomunicazioni e dell'informatica non sono solo i web provider su internet.

 

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55 minuti fa, Dada Life ha scritto:

L'annuale non conviene affatto, costa meno l'abbonamento allo stadio (della mia città)

Così come non conviene fare l'abbonamento ai mezzi pubblici di Milano, costa meno andare su youtube  a vedere video di treni che viaggiano in Sicilia 

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