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Dale_Cooper

#VSCafe - Lo Spazio Tattico Bianconero - UPDATE: CONSIDERAZIONI TATTICHE IN 10 PUNTI SU JUVENTUS-UDINESE

Post in rilievo

1 ora fa, jouvans ha scritto:

Anche qui, non sono io, ma di nuovo un allenatore a dirlo e cioè Igor Tudor: "pass and go, pass and go.. non è che puoi dare la palla e poi stare fermo!! La dai e ti butti nello spazio!!!"

Perfetto! Ma lo puoi fare se nei tre di dietro sanno cosa fare del pallone. Ho visto rinvii fatti con il terrore di controllare il pallone, campanili e tiri a viva il parroco. Cosa vogliamo ripartire? Secondo me con Veiga, Kelly e Savona era  la retroguardia più scarsa di sempre.

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9 minuti fa, Ex rimpiango Rovella ha scritto:

Ranieri, dopo aver perso col Como, ha fatto 47 punti. Non ha una squadra costruita per lui, ha applicato una gestione fatta di conoscenza, di giocatori fatti giocare nel loro ruolo, dal saper adattare modulo e tattica all'avversario. Ranieri non è ancorato indissolubilmente ad uno schema di gioco. In una parola duttilità, cosa che manca sia a Motta che a Tudor.

Ranieri sa il fatto suo infatti e intelligentemente il prossimo anno non allenerà la roma tra l'altro  ma va bene motta, ma tudor non è che in nove partite risolveva problemi strutturali e di gioco, certo poteva adattarsi meglio fare tanto altro che abbiamo detto ma ripeto catapultato li per 9 partite dove ha solo da perdere, ranieri magari può arrivare alla fine anche settimo nessuno dira niente anzi, ranieri ha perso malamente col milan in coppa italia ed è uscito dalla europa league, da noi si sarebbe detto che fa il corto muso perché non vince più di uno a zero ecc sono cmq situazione diverse e pressioni diverse.... chapeau a ranieri per quello.che sta facendo (anche se la roma non era certo da zono retrocessione), ma non mi sento di condannare tudor anche se appena arrivato sono stati altri ad innalzarlo a salvatore della patria, non io.... ma da fuori sembra tutto facile, non sappiamo le cose dall'interno, quindi si analizzano le cose per quel che si vede e nella nostra situazione purtroppo è un si salvi chi può ormai a poche giornate dalla fine... direi che non è certo tudor l'artefice di questa scellerata stagione e probabilmente non sarà nemmeno il futuro e anche se lo fosse va riprogammato nuovamente tutto

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9 minuti fa, mattjuve92 ha scritto:

Ranieri sa il fatto suo infatti e intelligentemente il prossimo anno non allenerà la roma tra l'altro 

Ma cosa centra? Il fatto che abbia detto, appena ha preso la Roma, che non avrebbe allenato per più di una stagione, è un demerito? Certo la Roma non è d zona retrocessione ma Ranieri ha fatto una media da scudetto, con o senza corto muso. Poi non incominciamo con i soliti luoghi comuni che la pressione a Roma non è la stessa, se non fai risultati a Roma ti crocefiggono in piazza San Pietro😁

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21 minuti fa, Ex rimpiango Rovella ha scritto:

Ma cosa centra? Il fatto che abbia detto, appena ha preso la Roma, che non avrebbe allenato per più di una stagione, è un demerito? Certo la Roma non è d zona retrocessione ma Ranieri ha fatto una media da scudetto, con o senza corto muso. Poi non incominciamo con i soliti luoghi comuni che la pressione a Roma non è la stessa, se non fai risultati a Roma ti crocefiggono in piazza San Pietro😁

No no un merito al contrario in realtà volevo far intendere, rivuardo la pressione li sono sotto pressione sempre  anche quando sono calmi 😄, la pressione riguardava il piazzamento dopo quel inizio shock, cmq come detto  vanno fatti i complementi anche come gestione spogliatoio però non mi sento di paragonare la situazione tudor con sole 9 partite a disposizione, anche se poi le analisi tattiche e alcune questione sono state ampiamente analizzate anche per lui  e per quello che poteva forse fare meglio...

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6 ore fa, jouvans ha scritto:

1) a dire il vero nei minuti di recupero il Barcellona si è abbassato parecchio per quelli che sono i suoi standard, anche perchè costretto dalla foga dell'inperd che voleva raddrizzarla. Poi siamo sempre lì. E' per colpa di questo integralismo tattico che hanno preso il 3-3, o per merito di questo integralismo se avevano ribaltato da 2-0 a 3-2? Il vero problema del Barcellona semmai è una palese carenza difensiva. Di lettura e soprattutto di singoli. All'inperd bastava alzare la palla per metterli in difficoltà (anche il gol di Frattesi nasce così), senza contare, appunto, la scarsa "lettura" di ragazzi così giovani. Ad esempio, il gol dell'1-0 dell'inperd (che per me è un gol inammissibile e che manco i miei ragazzini hanno mai preso così) non è mica sbagliato per "filosofia di gioco". E' sbagliato perchè il Barcellona tiene la linea a palla scoperta. Ma non è filosofia o integralismo. Te lo insegnano al giorno 1 a Coverciano che non lo devi fare..

2) per l'impianto di gioco, ti posso dire che si costruisce con una serie di ingredienti e che tutti, o quasi, gli allenatori, dovrebbero saperne dare (almeno) uno. Chiaro che se scegli come allenatore Tudor e poi neanche hai dei quinti quinti in rosa, o scegli come allenatore Motta e non hai palleggiatori, ecc, si fa fatica a creare qualsiasi cosa. Senza contare che da noi, da Sarri in poi, gli allenatori non solo non vengono suppportati, ma direttamente usati come parafulmine e lasciati in pasto allo spogliatoio

Se devi recuperare è normale che ti butti in avanti, è meno normale che quando sei in vantaggio, a due minuti dalla fine, difendi in quel modo. A me ha dato la sensazione di una squadra che la fase difensiva non sappia proprio cosa sia, roba che in confronto Zeman era un catenacciaro.

Quanto al sistema di gioco, è chiaro che di base tutti gli allenatori hanno le conoscenze calcistiche per darne uno. Ma nel rapporto tra allenatore e squadra esistono anche altri fattori, l'aspetto motivazionale, il saper entrare in sintonia con i calciatori. Altrimenti non ci sarebbero allenatori più bravi di altri.

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8 ore fa, jouvans ha scritto:

Concordo in larghissima parte con quel che hai detto .ok 


Ciò detto, una precisazione importante che PONGO COME TEMA DI RIFLESSIONE A TUTTO IL CAFE e cioè:

 

superando la distinzione giochisti o altro (che come detto, per me è una bestemmia), vediamo cosa faceva l'inperd ieri quando, anche bassa o perfino molto bassa, recuperava il pallone. Subito una punta veniva incontro e l'altra si buttava dentro e subito, partivano come missili "alla cieca" i due quinti (soprattutto Dumfries) a dare ampiezza e costringere il Barcellona a correre all'indietro. E' una scena che chi ha seguito la partita di ieri avrà visto, e non scherzo, almeno 40 volte.

Ora, sempre con la memoria visiva, vediamo cosa faceva la Juve col Monza nella ripresa o a Bologna, anche qui soprattutto nella ripresa, quando, anche bassa, recuperava la palla. Io ricordo Nico che sbracciava perchè, dopo essersi guardato intorno 4 volte, non trovava nessuno, con l'intero blocco squadra rimasto nella nostra trequarti.
Tudor, soprattutto nei primi tempi diceva (anzi urlava): "pass and go". Cosa giustissima, che l'inter e anche il Barcellona ieri facevano in maniera maniacale. Noi facciamo "pass and stay" e infatti finiamo per non uscire più quando ci abbassiamo. Non è questione di essere giochisti o risultatisti. E' questione di principi di gioco. Puoi stare anche basso, ma se non ti muovi senza palla, non fai pass and go, non dai ampiezza e sostegno alla manovra, da dietro poi non ne esci più. Se invece queste cose le fai, chissene se sei giochista o risultatista, per uscire esci eccome e fai anche male all'avversario (vedi inperd ieri).


Ma per fare questo, anche se sei basso, devi muoverti senza palla, attaccare gli spazi che chi ti sta attaccando fatalmente concede, avere movimenti codificati e fatti con e senza palla, ecc.. se li fai, stai giocando a calcio. Magari anche un calcio un pochino più prudente (che va benissimo) ma pur sempre calcio. Se non li fai, è solo bus davanti alla porta e speriamo in dio e nel 5-3-1-1. A quel punto però, anche i calciatori sembrano tutti più scarsi di quello che già sono, perchè se io, come nell'inperd, appena recuperata palla, ne ho 4 che mi partono nello spazio, almeno una soluzione la trovo anche se non sono Messi.. se invece, recuperata palla, vengo aggredito da 4 avversari senza alcua soluzione di scarico, faccio la figura del peracottaro e poi su VS si dice "che scarso quello", anzichè dire la verità e cioè che il mister di turno (chiunque esso sia) non ha allestito niente perchè quel povero peracottaro la palla potesse giocarla in un qualcosa di codificato e con soluzioni di scarico decenti.

Questa cosa non è una novità alla Juventus. Negli ultimi tre anni di Allegri l'abbiamo vissuta in lungo e in largo. Ed è per questo che molti volevano un cambiamento verso un allenatore che risultasse più giochista. La gente si era stufata di vedere una squadra bassa totalmente in balia di qualunque avversario. Ma in realtà, come dici bene tu, non è questione di giocare bassi o alti, è questione in ogni caso di accompagnare l'azione e buttarsi negli spazi che gli avversari ti concedono. Sono anni che questi giocatori sembrano affrontare le partite scapoli come ammogliati. Giocatori sempre sulle gambe, costantemente infortunati. Mezze fighette che non hanno voglia di sporcare la maglia, di aiutare il compagno e di dare il 110% in tutte le partite. Ti porto due esempi. Cambiaso e Vlahovic. Se fossi una società seria, sti due sarebbero costantemente in tribuna da almeno 4 mesi per il mancato impegno che mettono in tutte le partite. 

27 minuti fa, Ex rimpiango Rovella ha scritto:

Non mi sbilancio mai sulle finali europee, questa volta però sono convinto che la vera finale sia stata ieri e purtroppo inperd vincerà la coppa e si mangerà il PSG

Se prendo in esame la partita di stasera e quella di ieri, l'Inter non è solo favorita, è stra favorita. Il PSG mi sembra tutto fuorché una squadra imbattibile. Il più lo hanno fatto eliminando Bayern e Barcellona.

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21 ore fa, gianmarco86 ha scritto:

Se devi recuperare è normale che ti butti in avanti, è meno normale che quando sei in vantaggio, a due minuti dalla fine, difendi in quel modo. A me ha dato la sensazione di una squadra che la fase difensiva non sappia proprio cosa sia, roba che in confronto Zeman era un catenacciaro.

Quanto al sistema di gioco, è chiaro che di base tutti gli allenatori hanno le conoscenze calcistiche per darne uno. Ma nel rapporto tra allenatore e squadra esistono anche altri fattori, l'aspetto motivazionale, il saper entrare in sintonia con i calciatori. Altrimenti non ci sarebbero allenatori più bravi di altri.

Ma infatti fra ieri sera e oggi ho molto parlato in vari post di come ha difeso male, sia di lettura che di reparto il Barca.

Ma quello non è legato a modulo o idee di gioco, ma proprio a concetti di base su come si difende che valgono sia che tu giochi a 3 a 4 o a 5, sia che ti chiami Barcellona o Canicattì. Ad esempio: il primo gol preso ieri dal Barca. Stare in linea a palla scoperta è una roba che altro che allenatore. Al corso di match analyst, se lo metti sbagliato nelle domandine preliminari, ti cacciano dal corso e invece l'abbiamo visto fare in una semifinale di Champions.

Così come il fatto di difendere usando il riferimento palla. Io non lo apprezzo e lo trovo molto complesso/rischioso, ma se lo fai, allora ci sono delle regole di base da seguire, in particolare sulle diagonali, e invece manco quelle (in questo caso l'esempio è l'azione del rigore su Lautaro).

 

Sugli allenatori, è chiaro che ci sono quelli più o meno bravi e che contano tanti aspetti. Io però credo che quelli veramente fuoriclasse siano quelli che sanno fare più cose, adattarsi meglio alle caratteristiche dei propri calciatori per tirarne fuori il meglio, ecc. Per dire: Lippi giocava 3-4-3, 3-5-2, 4-3-1-2, 4-4-2 o 4-3-3 senza problemi. Sapeva fare tutti questi moduli e alla fine una posizione in campo la trovava a tutti: da Nedved (che inizialmente stentava da noi) a Zidane (che inizialmente stentava pure lui) sino a Zambrotta inventato terzino di spinta, ecc ecc... e le sue squadre sapevano fare bene entrambe le fasi (anche questo non è banale, perchè a giocare tutti nella metacampo avversaria o tutti col bus davanti alla porta è potenzialmente capace chiunque, sapere fare bene tutto invece è roba per pochi).

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4 ore fa, pascki ha scritto:

Questa cosa non è una novità alla Juventus. Negli ultimi tre anni di Allegri l'abbiamo vissuta in lungo e in largo. Ed è per questo che molti volevano un cambiamento verso un allenatore che risultasse più giochista. La gente si era stufata di vedere una squadra bassa totalmente in balia di qualunque avversario. Ma in realtà, come dici bene tu, non è questione di giocare bassi o alti, è questione in ogni caso di accompagnare l'azione e buttarsi negli spazi che gli avversari ti concedono. Sono anni che questi giocatori sembrano affrontare le partite scapoli come ammogliati. Giocatori sempre sulle gambe, costantemente infortunati. Mezze fighette che non hanno voglia di sporcare la maglia, di aiutare il compagno e di dare il 110% in tutte le partite. Ti porto due esempi. Cambiaso e Vlahovic. Se fossi una società seria, sti due sarebbero costantemente in tribuna da almeno 4 mesi per il mancato impegno che mettono in tutte le partite. 

Se prendo in esame la partita di stasera e quella di ieri, l'Inter non è solo favorita, è stra favorita. Il PSG mi sembra tutto fuorché una squadra imbattibile. Il più lo hanno fatto eliminando Bayern e Barcellona.

Ma infatti come ho scritto anche ieri, anzichè boiate come giochista o risultatista, alla Juve servirebbe semplicemente un allenatore di rottura per dare una scossa generale a tutto l'ambiente. Poi può giocare 20 metri più alto o 20 metri più basso, ma ci vuole una figura (stavolta tutelata dalla società) che riporti una base di lavoro stabile e condivisa con tutto l'ambiente.

In questo senso penso a cose simili, necessarie, e infatti già avvenute in passato. Ad esempio con l'arrivo di Lippi o con l'arrivo di Conte. Oppure qualcuno anche meno drastico ma talmente di buonsenso, da rimettere in riga il tutto senza che quasi quelli neanche se ne accorgano, tipo il primo Allegri post Conte o l'attuale Ranieri a Roma. E tutti questi nomi non sono gente che voglio o rivorrei, sono solo esempi "reali" di gente che è entrata in un ambiente che per motivi diversi era comunque saturo e, a seconda dei casi, o con la "rottura" con il passato o con un metodo molto intelligente di "accompagnamento del gruppo", è riuscita a riportare una certa mentalità e condizione di lavoro nella squadra.

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3 ore fa, ZizouZidane ha scritto:

Ecco, io su questo non sono d’accordo.

Aspè zizou.. facciamo a capirci. Se, ad esempio, vuoi giocare carogna come l'inperd (ma appunto è solo un esempio), allora parti più basso di come giocavi.. che so..  con Motta, ma questo non vuol mica dire fare calcio giurassico o catenacciaro 😉

Perchè da una parte è vero infatti che da giorni diciamo (e qui lo stra-confermo) che se ti metti con un 5-3-1-1, privo di movimento senza palla e di attacco allo spazio, allora fai la (triste) fine che abbiamo fatto spesso noi più o meno recentemente, ma altrettanto abbiamo detto che esistono ennemila modi, più o meno spregiudicati, ma comunque codificati, efficaci e non rinunciatari, con i quali puoi comunque giocare a pallone. Questo è emerso in diversi post che anche tu hai apprezzato. E dunque, coerentemente, in tutto questo contesto, emerge appunto che l'importante è avere un gioco moderno, codificato, organizzato, riconoscibile, con gli uomini adeguati alla proposta tattica del mister, ecc... ma non necessariamente: "o facciamo come Flick a San Siro o muerte" 😃

 

Detto questo, che è un discorso generale di concetto e di buon senso che, come tattico, io DEVO FARE, è poi chiaro che anch'io, come sai, condivido (e pratico, non solo ne parlo 😉) un calcio certamente più offensivo, alto e aggressivo ma, per "democrazia" e vedendo, ad esempio, la stessa inperd, non posso dire che o stai per forza 20 metri più alto o niente o che, al contrario, sia sufficiente, appunto, stare 20 metri più alti per risolvere tutto 😊
Per risolvere tutto (diciamo così...) serve una proposta di calcio moderna, seria, condivisa dalla società, costruttiva di un'idea tattica definita, con calciatori forti e/o funzionali, ecc... e quest'idea, se ben fatta, se adeguata al 2025, ecc.. allora può essere fatta in ennemila modi. O come piace "per amore personale" a me o a te, oppure, più pragmaticamente, come fa l'inperd (e, di nuovo, l'inperd è solo un esempio).

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16 ore fa, jouvans ha scritto:

superando la distinzione giochisti o altro (che come detto, per me è una bestemmia), vediamo cosa faceva l'inperd ieri quando, anche bassa o perfino molto bassa, recuperava il pallone. Subito una punta veniva incontro e l'altra si buttava dentro e subito, partivano come missili "alla cieca" i due quinti (soprattutto Dumfries) a dare ampiezza e costringere il Barcellona a correre all'indietro. E' una scena che chi ha seguito la partita di ieri avrà visto, e non scherzo, almeno 40 volte.

Ora, sempre con la memoria visiva, vediamo cosa faceva la Juve col Monza nella ripresa o a Bologna, anche qui soprattutto nella ripresa, quando, anche bassa, recuperava la palla. Io ricordo Nico che sbracciava perchè, dopo essersi guardato intorno 4 volte, non trovava nessuno, con l'intero blocco squadra rimasto nella nostra trequarti.

Concordo.

 

16 ore fa, jouvans ha scritto:

Tudor, soprattutto nei primi tempi diceva (anzi urlava): "pass and go". Cosa giustissima, che l'inter e anche il Barcellona ieri facevano in maniera maniacale. Noi facciamo "pass and stay" e infatti finiamo per non uscire più quando ci abbassiamo. Non è questione di essere giochisti o risultatisti. E' questione di principi di gioco. Puoi stare anche basso, ma se non ti muovi senza palla, non fai pass and go, non dai ampiezza e sostegno alla manovra, da dietro poi non ne esci più. Se invece queste cose le fai, chissene se sei giochista o risultatista, per uscire esci eccome e fai anche male all'avversario (vedi inperd ieri).

 

Il fatto che pratichiamo il "pass and stay" credo sia più una lacuna oggettiva, una malsana abitudine, che un sintomo di atteggiamento passivo.
Come dici molto giustamente, il non muoversi senza palla non aiuta nemmeno la squadra che adotta un atteggiamento passivo o conservativo (in caso di vantaggio minimo).
Il continuo movimento dei giocatori senza palla aiuta a suggerire diverse opzioni di scarico palla ed è utile anche alle squadre che vogliono addormentare la gara o restare basse a protezione.

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4 ore fa, jouvans ha scritto:

Aspè zizou.. facciamo a capirci. Se, ad esempio, vuoi giocare carogna come l'inperd (ma appunto è solo un esempio), allora parti più basso di come giocavi.. che so..  con Motta, ma questo non vuol mica dire fare calcio giurassico o catenacciaro 😉

Perchè da una parte è vero infatti che da giorni diciamo (e qui lo stra-confermo) che se ti metti con un 5-3-1-1, privo di movimento senza palla e di attacco allo spazio, allora fai la (triste) fine che abbiamo fatto spesso noi più o meno recentemente, ma altrettanto abbiamo detto che esistono ennemila modi, più o meno spregiudicati, ma comunque codificati, efficaci e non rinunciatari, con i quali puoi comunque giocare a pallone. Questo è emerso in diversi post che anche tu hai apprezzato. E dunque, coerentemente, in tutto questo contesto, emerge appunto che l'importante è avere un gioco moderno, codificato, organizzato, riconoscibile, con gli uomini adeguati alla proposta tattica del mister, ecc... ma non necessariamente: "o facciamo come Flick a San Siro o muerte" 😃

 

Detto questo, che è un discorso generale di concetto e di buon senso che, come tattico, io DEVO FARE, è poi chiaro che anch'io, come sai, condivido (e pratico, non solo ne parlo 😉) un calcio certamente più offensivo, alto e aggressivo ma, per "democrazia" e vedendo, ad esempio, la stessa inperd, non posso dire che o stai per forza 20 metri più alto o niente o che, al contrario, sia sufficiente, appunto, stare 20 metri più alti per risolvere tutto 😊
Per risolvere tutto (diciamo così...) serve una proposta di calcio moderna, seria, condivisa dalla società, costruttiva di un'idea tattica definita, con calciatori forti e/o funzionali, ecc... e quest'idea, se ben fatta, se adeguata al 2025, ecc.. allora può essere fatta in ennemila modi. O come piace "per amore personale" a me o a te, oppure, più pragmaticamente, come fa l'inperd (e, di nuovo, l'inperd è solo un esempio).

A me pare che l'Inter sia proprio la dimostrazione pratica che non esiste un modo più giusto di altri per giocare a calcio e che puoi arrivare in finale di Champions anche con il 3-5-2 stando più basso e ripartendo in maniera ordinata ed efficace. Quello che non deve mai mancare è l'intensità e l'agonismo. E giocando in questa maniera hanno il miglior attacco del campionato. 

Il resto secondo me è questione di gusti personali.

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7 ore fa, jouvans ha scritto:

Ma infatti come ho scritto anche ieri, anzichè boiate come giochista o risultatista, alla Juve servirebbe semplicemente un allenatore di rottura per dare una scossa generale a tutto l'ambiente. Poi può giocare 20 metri più alto o 20 metri più basso, ma ci vuole una figura (stavolta tutelata dalla società) che riporti una base di lavoro stabile e condivisa con tutto l'ambiente.

In questo senso penso a cose simili, necessarie, e infatti già avvenute in passato. Ad esempio con l'arrivo di Lippi o con l'arrivo di Conte. Oppure qualcuno anche meno drastico ma talmente di buonsenso, da rimettere in riga il tutto senza che quasi quelli neanche se ne accorgano, tipo il primo Allegri post Conte o l'attuale Ranieri a Roma. E tutti questi nomi non sono gente che voglio o rivorrei, sono solo esempi "reali" di gente che è entrata in un ambiente che per motivi diversi era comunque saturo e, a seconda dei casi, o con la "rottura" con il passato o con un metodo molto intelligente di "accompagnamento del gruppo", è riuscita a riportare una certa mentalità e condizione di lavoro nella squadra.

Perfetto.

I nostri ultimi cicli vincenti sono sempre iniziati in questo modo, con allenatori di grande personalità ed idee concrete.

Quando abbiamo preso Lippi e Conte, erano due allenatori " normali ", nel senso che non avevano mai avuto esperienze in grandi

squadre. Poi sappiamo come è andata a finire.

E credo che dobbiamo rifare la stessa scelta, un allenatore di carattere, conoscitore del campionato italiano e che abbia anche curriculum in europa,

( per saper gestire il doppio impegno ).

Insomma serve uno che faccia ritornare la Juve ai vecchi fasti, il quale poi dica " sono diventato grande grazie alla Juve ".

A tal riguardo io una mia preferenza ce l'ho, ma evito di dirla, visto che quando si parla di lui 80% qua dentro lo definisce uno non adatto.

 

 

 

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25 minuti fa, gianmarco86 ha scritto:

A me pare che l'Inter sia proprio la dimostrazione pratica che non esiste un modo più giusto di altri per giocare a calcio e che puoi arrivare in finale di Champions anche con il 3-5-2 stando più basso e ripartendo in maniera ordinata ed efficace. Quello che non deve mai mancare è l'intensità e l'agonismo. E giocando in questa maniera hanno il miglior attacco del campionato. 

Il resto secondo me è questione di gusti personali.

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8 ore fa, jouvans ha scritto:

Aspè zizou.. facciamo a capirci. Se, ad esempio, vuoi giocare carogna come l'inperd (ma appunto è solo un esempio), allora parti più basso di come giocavi.. che so..  con Motta, ma questo non vuol mica dire fare calcio giurassico o catenacciaro 😉

Perchè da una parte è vero infatti che da giorni diciamo (e qui lo stra-confermo) che se ti metti con un 5-3-1-1, privo di movimento senza palla e di attacco allo spazio, allora fai la (triste) fine che abbiamo fatto spesso noi più o meno recentemente, ma altrettanto abbiamo detto che esistono ennemila modi, più o meno spregiudicati, ma comunque codificati, efficaci e non rinunciatari, con i quali puoi comunque giocare a pallone. Questo è emerso in diversi post che anche tu hai apprezzato. E dunque, coerentemente, in tutto questo contesto, emerge appunto che l'importante è avere un gioco moderno, codificato, organizzato, riconoscibile, con gli uomini adeguati alla proposta tattica del mister, ecc... ma non necessariamente: "o facciamo come Flick a San Siro o muerte" 😃

 

Detto questo, che è un discorso generale di concetto e di buon senso che, come tattico, io DEVO FARE, è poi chiaro che anch'io, come sai, condivido (e pratico, non solo ne parlo 😉) un calcio certamente più offensivo, alto e aggressivo ma, per "democrazia" e vedendo, ad esempio, la stessa inperd, non posso dire che o stai per forza 20 metri più alto o niente o che, al contrario, sia sufficiente, appunto, stare 20 metri più alti per risolvere tutto 😊
Per risolvere tutto (diciamo così...) serve una proposta di calcio moderna, seria, condivisa dalla società, costruttiva di un'idea tattica definita, con calciatori forti e/o funzionali, ecc... e quest'idea, se ben fatta, se adeguata al 2025, ecc.. allora può essere fatta in ennemila modi. O come piace "per amore personale" a me o a te, oppure, più pragmaticamente, come fa l'inperd (e, di nuovo, l'inperd è solo un esempio).

Secondo me, nel calcio di oggi, giocare 20 metri più avanti o 20 più dietro fa tutta la differenza del mondo.

Scegliere di adottare un baricentro basso, a prescindere da come lo si faccia, dai movimenti corretti e tutto il resto, a mio modesto parere è una strategia poco proficua (salvo le eccezioni che, nel calcio, ci sono sempre). E lo è non per le preferenze o i gusti personali di ognuno ma per quei motivi pratici di cui parlavamo all'inizio della discussione. Con l'intensità che costituisce indiscutibilmente la prima e la più decisiva caratteristica del calcio moderno e che porta, inevitabilmente, a un dispendio di energie maggiore che in passato, più sei alto in campo, prima aggredisci e recuperi palla, meno fatica farai per riportarla dall'altra parte. Una cosa è giocarsi il predominio territoriale e tenere sistematicamente 5/6 uomini nella metà campo avversaria, in modo da aggredire il portatore di palla, recuperare il possesso e contrattaccare, altra è aspettare nella propria trequarti e poi dover ripartire con 70 metri di campo davanti e con gli avversari che ti aggrediscono già al limite della tua area. E questo al netto delle capacità atletiche, tecniche e di inserimento dei giocatori. 

Tu puoi essere bravo quanto vuoi, veloce quanto vuoi ecc., ma farai sempre più fatica di uno che è già là. E questa è una cosa che hanno capito tutti, anche le piccole. Spesso si confonde il baricentro alto con la vocazione offensiva di una squadra. Non è così. Non solo, almeno. 

 

La stessa Inter, per come l'ho vista io, non gioca affatto all'Italiana come ho letto qua dentro. A parte le circostanze di gioco in cui sono costretti dall'azione avversaria ad abbassarsi, i nerazzurri portano sempre molti giocatori sopra la linea della palla e spesso pressano a pieno organico. Anche contro il Barcellona, persino a risultato acquisito, ho visto 4 giocatori in pressing a ridosso dell'area blaugrana. Del resto, parliamo di una squadra che in serie A ha una media di possesso che sfiora il 60% (la più alta del campionato).

 

Oggi, per quanto mi riguarda, giocare bassi e di ripartenza non è più efficace né sul piano difensivo né tantomeno su quello offensivo. 

Nella conversazione ho letto che tutti i sistemi tattici funzionano purché siano fatti bene. Ecco, io credo che, nel calcio moderno, un sistema basato sull'attendismo e la ripartenza sia molto meno efficace che in passato e sicuramente molto meno efficace di altri. 

 

Ma è solo un mio pensiero, naturalmente.

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57 minuti fa, ZizouZidane ha scritto:

Secondo me, nel calcio di oggi, giocare 20 metri più avanti o 20 più dietro fa tutta la differenza del mondo.

Scegliere di adottare un baricentro basso, a prescindere da come lo si faccia, dai movimenti corretti e tutto il resto, a mio modesto parere è una strategia poco proficua (salvo le eccezioni che, nel calcio, ci sono sempre). E lo è non per le preferenze o i gusti personali di ognuno ma per quei motivi pratici di cui parlavamo all'inizio della discussione. Con l'intensità che costituisce indiscutibilmente la prima e la più decisiva caratteristica del calcio moderno e che porta, inevitabilmente, a un dispendio di energie maggiore che in passato, più sei alto in campo, prima aggredisci e recuperi palla, meno fatica farai per riportarla dall'altra parte. Una cosa è giocarsi il predominio territoriale e tenere sistematicamente 5/6 uomini nella metà campo avversaria, in modo da aggredire il portatore di palla, recuperare il possesso e contrattaccare, altra è aspettare nella propria trequarti e poi dover ripartire con 70 metri di campo davanti e con gli avversari che ti aggrediscono già al limite della tua area. E questo al netto delle capacità atletiche, tecniche e di inserimento dei giocatori. 

Tu puoi essere bravo quanto vuoi, veloce quanto vuoi ecc., ma farai sempre più fatica di uno che è già là. E questa è una cosa che hanno capito tutti, anche le piccole. Spesso si confonde il baricentro alto con la vocazione offensiva di una squadra. Non è così. Non solo, almeno. 

 

La stessa Inter, per come l'ho vista io, non gioca affatto all'Italiana come ho letto qua dentro. A parte le circostanze di gioco in cui sono costretti dall'azione avversaria ad abbassarsi, i nerazzurri portano sempre molti giocatori sopra la linea della palla e spesso pressano a pieno organico. Anche contro il Barcellona, persino a risultato acquisito, ho visto 4 giocatori in pressing a ridosso dell'area blaugrana. Del resto, parliamo di una squadra che in serie A ha una media di possesso che sfiora il 60% (la più alta del campionato).

 

Oggi, per quanto mi riguarda, giocare bassi e di ripartenza non è più efficace né sul piano difensivo né tantomeno su quello offensivo. 

Nella conversazione ho letto che tutti i sistemi tattici funzionano purché siano fatti bene. Ecco, io credo che, nel calcio moderno, un sistema basato sull'attendismo e la ripartenza sia molto meno efficace che in passato e sicuramente molto meno efficace di altri. 

 

Ma è solo un mio pensiero, naturalmente.

Il problema secondo me è che parli di stare a 70 metri dalla porta quando dire 20 metri piu aventi o dietro non è la stessa cosa che stare arrocati dietro come identità di base, oltre al fatto che non è il possesso come unico dato a dire che sei propositivo o meno, l'essere propositivo è anche dettato da cosa crei e se sei 20 metri pou basso ma crei tanto è lo stesso di essere 20 metri piu alto, un conto e dire gioco in area di rigore chiuso un conto è dire gioco 20 metri dietro.... non tutti giocano col baricentro del barca eppure vincono lo stesso, nessuno fa più il catenaccio inteso per quel gioco di strenua difesa e contropiede, ma ci sono diverse tipologie di gioco che possono essere efficaci  l'inter non gioca come il barca (nessuno  ha detto all'italiana, anche se ricordo bene i vari commenti quando veniva schiacciato dai vari arsenal o leverkusen ecc), il barca non gioca come il psg ecc ecc stili di gioco differenti fatti con precisi meccanismi e giocatori di livello che ti portano a competere per una semifinale  una finale un campionato... poi inoltre nell'arco di una partita  è impossibile tenere ritmo e intensità per 90 e più minuti non ci è riuscita l'inter non lo ha fatto il barca ecc, i cali esistono e se non dai fare bene le due fasi del gioco del calcio che sono attacco e difesa ( fatti in vari modi,  moduli ecc) aumenti i rischi di non vincere... queste variabili di gioco e quindi stili diversi che possono portare alla vittoria, nulla hanno a che vedere con il catenaccio inteso come lo intedi tu.. anche perché primo saper fare le due fasi non significa solo sacrificarsi dietro (se neccessario serve anche quello in momenti della partita, vedi il psg ieri in alcuni momentidi pressione arsenal), secondo tutte le squadre che arrivano in fondo a campionati, coppe ecc non certo fanno catenaccio (nemmeno la juve del primo allegri che viene preso come esempio eretico) terzo senza movimenti senza palla (a dire il vero cosa che ti insegnano dalle scuole calcio di solito) e ritmo oggi come oggi fai molta fatica in generale, di fatto quando cala il ritmo poi chi ha più qualità ti sovrasta o addirittura se cala la squadra che sulla carta ha più qualità rischia di soccombere allo stesso modo, perché l'atletismo (a tratti esasperato) non consente una condizione fisica precaria in questo calcio.... ma i discorsi fatti nulla hanno a che vedere col il calcio catenacciaro inteso in senso letterale

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17 minuti fa, mattjuve92 ha scritto:

l'essere propositivo è anche dettato da cosa crei e se sei 20 metri pou basso ma crei tanto è lo stesso di essere 20 metri piu alto

Io credo che se giochi 20 metri più in alto sei facilitato.

Ho espresso il mio pensiero con sufficiente chiarezza.

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4 minuti fa, ZizouZidane ha scritto:

Io credo che se giochi 20 metri più in alto sei facilitato.

Ho espresso il mio pensiero con sufficiente chiarezza.

Ma infatti non credo che nessuno dica niente su questo e nessuno, compreso me, contesti la tua affermazione...naturalmente poi dipende come giochi perché se non fatto bene anche giocare 20 metri piu avanti può risultare non efficace per esempio,  se fatto bene può risultare molto efficace.... ma l'efficacia è data da una serie di cose messe insieme non solo dal baricentro un po più alto o un po più basso, che possono essere intensità, soluzione offensive, difensive, qualità degli interpreti, movimenti senza palla,  gestione della rosa, seguito del mister ecc ecc... sicuramente ripeto  da quello che salta all'occhio a parte il modulo o la filosofia dietro allo stile di gioco è che se non sei dinamico quindi movimenti ecc ecc, intenso (per buona parte della partita, tutta è impossibile) sia nel difendere,  che nell'attaccare,  sapendo in determinati momenti o in generale salire con piu uomini o avere più soluzioni per creare occasioni e in altri anche "sacrificarsi" non vai da nessuna parte....

 

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6 minuti fa, mattjuve92 ha scritto:

Ma infatti non credo che nessuno dica niente su questo e nessuno, compreso me, contesti la tua affermazione...

Mi fa piacere 😊

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2 ore fa, ZizouZidane ha scritto:

Secondo me, nel calcio di oggi, giocare 20 metri più avanti o 20 più dietro fa tutta la differenza del mondo.

Scegliere di adottare un baricentro basso, a prescindere da come lo si faccia, dai movimenti corretti e tutto il resto, a mio modesto parere è una strategia poco proficua (salvo le eccezioni che, nel calcio, ci sono sempre). E lo è non per le preferenze o i gusti personali di ognuno ma per quei motivi pratici di cui parlavamo all'inizio della discussione. Con l'intensità che costituisce indiscutibilmente la prima e la più decisiva caratteristica del calcio moderno e che porta, inevitabilmente, a un dispendio di energie maggiore che in passato, più sei alto in campo, prima aggredisci e recuperi palla, meno fatica farai per riportarla dall'altra parte. Una cosa è giocarsi il predominio territoriale e tenere sistematicamente 5/6 uomini nella metà campo avversaria, in modo da aggredire il portatore di palla, recuperare il possesso e contrattaccare, altra è aspettare nella propria trequarti e poi dover ripartire con 70 metri di campo davanti e con gli avversari che ti aggrediscono già al limite della tua area. E questo al netto delle capacità atletiche, tecniche e di inserimento dei giocatori. 

Tu puoi essere bravo quanto vuoi, veloce quanto vuoi ecc., ma farai sempre più fatica di uno che è già là. E questa è una cosa che hanno capito tutti, anche le piccole. Spesso si confonde il baricentro alto con la vocazione offensiva di una squadra. Non è così. Non solo, almeno. 

 

La stessa Inter, per come l'ho vista io, non gioca affatto all'Italiana come ho letto qua dentro. A parte le circostanze di gioco in cui sono costretti dall'azione avversaria ad abbassarsi, i nerazzurri portano sempre molti giocatori sopra la linea della palla e spesso pressano a pieno organico. Anche contro il Barcellona, persino a risultato acquisito, ho visto 4 giocatori in pressing a ridosso dell'area blaugrana. Del resto, parliamo di una squadra che in serie A ha una media di possesso che sfiora il 60% (la più alta del campionato).

 

Oggi, per quanto mi riguarda, giocare bassi e di ripartenza non è più efficace né sul piano difensivo né tantomeno su quello offensivo. 

Nella conversazione ho letto che tutti i sistemi tattici funzionano purché siano fatti bene. Ecco, io credo che, nel calcio moderno, un sistema basato sull'attendismo e la ripartenza sia molto meno efficace che in passato e sicuramente molto meno efficace di altri. 

 

Ma è solo un mio pensiero, naturalmente.

Mi sa che qua ci sono stati molti malintesi zizou.

Innanzitutto, il più importante. E cioè: proprio io che ho spiegato ennemila volte perchè non si debba stare a 70 metri dalla porta avversaria, non intendevo di certo quello parlando di 20 metri più indietro, nè avevo bisogno che tu lo spiegassi a me sefz 
Il punto sono i fatidici 20 metri. Ora, altro malinteso, tu dici che l'inter non gioca all'italiana (cosa anche questa da me spiegata nel dopo Barcellona) ma poi non cogli che, appunto, rispetto al Barca, la linea di pressione dei limone boys stava esattamente 20 metri più dietro rispetto a quella del Barca. Con tutta l'efficacia  e la proposizione che abbiamo comunque visto da parte dell'inter.

Dunque tu hai scambiato quei 20 metri un pochino più dietro (vedi inperd, appunto) con direttamente Juve-Monza.... no!!! Mai detto e mai pensato una roba del genere e anzi ho ripetutamente spiegato il come e il perchè NON si debba farlo.

Ma ti confesso che sono un pochino stupito, di doverlo spiegare, tanto più a te... MI leggi e sai che ho scritto ennemila volte che non si deve stare a 70 metri dalla porta avversaria, ho spiegato che l'inperd, appunto, non gioca all'italiana, ho preso come esempio proprio inter-Barcellona dove c'erano i fatidici 20 metri di differenza fra le due squadre, ma dove entrambe hanno giocato bene, ecc... ma tu hai inteso e parlato a lungo, di una situazione in stile Bologna-Juve, da me nemmeno immaginata come possibile soluzione e anzi ripetutamente bocciata nei miei svariati interventi che tu conosci..

 

Per cui: 'ndo sta il problema? Forse, appunto, hai frainteso pensando che quel mio "20 metri più indietro" fosse una metafora per dire "anche bassi" ma invece era proprio una cosa numerica. Cioè: togliendo la riaggressione immediata che va fatta subito, che è estemporanea e che avviene sempre piuttosto alta, tu poi però la prima linea di pressione la puoi portare efficacemente o direttamente al limite dell'area di rigore avversaria, o a ridosso della linea di metacampo (non al limite della tua area di rigore sefz ) e, se ben fatte, sono entrambe pressioni piuttosto micidiali che portano anche risultati molto simili e che di certo non contemplano lo stare a 70 metri dalla porta avversaria, cosa di cui tu hai a lungo parlato, per altro ripetendo anche miei concetti storici, ma che non era minimante il succo o l'idea del mio discorso. Infine, per non farmi mancare nulla, ho anche specificato che, nella MIA idea di calcio che porto avanti pure coi miei ragazzi, la mia sensibilità mi porta a quei fatidici 20 metri più avanti, ma se parliamo di 20 metri (non di 70..) allora credimi, che va bene per fare un calcio propositivo anche una prima linea di sbarramento a ridosso della riga di metacampo e l'esempio più palese, per quanto magari non attiri i nostri gusti, sono proprio le due squadre prima e seconda in campionato che senza fare alcun fortino, di base hanno la linea di pressione (salvo cose estemporanee di partita) sempre a ridosso della metacampo o appena oltre, ma non al limite dell'area avversaria. Poi, certo che si può fare pressione nei 30 metri avversari. Io stesso, umilmente lo faccio e ci credo.

Ma come è vero è giusto dire che nel 2025 stare a 70 metri dalla porta avversaria è un suicidio tattico, è altrettano vero dire che se invece il giochino è sul variare e modulare quei 20 metri di altezza della pressione, allora cambia tutto perchè lì non c'è un modo sbagliato o uno fatto bene. E' un'idea, comunque propositiva, che si attua solo diversamente nella pratica. Il 70 metri lontani e tutti dietro, non è più (o non dovrebbe essere) contemplato da nessuno nel 2025 e neanche da me (ovviamente), anche se nella tua risposta forse, a leggerti, avevi inteso quello, il che è strano: vuoi perchè non lo avevo menzionato nel mio post (io parlavo di 20 metri, non di 70) vuoi perchè sai benissimo le mie idee-conoscenze per cui di certo era intuibile che non pensassi a quello o che me lo si dovesse rispiegare (proprio a me che ho nell'odio del fortino un mio trademark😁)

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52 minuti fa, jouvans ha scritto:

Mi sa che qua ci sono stati molti malintesi zizou.

Innanzitutto, il più importante. E cioè: proprio io che ho spiegato ennemila volte perchè non si debba stare a 70 metri dalla porta avversaria, non intendevo di certo quello parlando di 20 metri più indietro, nè avevo bisogno che tu lo spiegassi a me sefz 
Il punto sono i fatidici 20 metri. Ora, altro malinteso, tu dici che l'inter non gioca all'italiana (cosa anche questa da me spiegata nel dopo Barcellona) ma poi non cogli che, appunto, rispetto al Barca, la linea di pressione dei limone boys stava esattamente 20 metri più dietro rispetto a quella del Barca. Con tutta l'efficacia  e la proposizione che abbiamo comunque visto da parte dell'inter.

Dunque tu hai scambiato quei 20 metri un pochino più dietro (vedi inperd, appunto) con direttamente Juve-Monza.... no!!! Mai detto e mai pensato una roba del genere e anzi ho ripetutamente spiegato il come e il perchè NON si debba farlo.

Ma ti confesso che sono un pochino stupito, di doverlo spiegare, tanto più a te... MI leggi e sai che ho scritto ennemila volte che non si deve stare a 70 metri dalla porta avversaria, ho spiegato che l'inperd, appunto, non gioca all'italiana, ho preso come esempio proprio inter-Barcellona dove c'erano i fatidici 20 metri di differenza fra le due squadre, ma dove entrambe hanno giocato bene, ecc... ma tu hai inteso e parlato a lungo, di una situazione in stile Bologna-Juve, da me nemmeno immaginata come possibile soluzione e anzi ripetutamente bocciata nei miei svariati interventi che tu conosci..

 

Per cui: 'ndo sta il problema? Forse, appunto, hai frainteso pensando che quel mio "20 metri più indietro" fosse una metafora per dire "anche bassi" ma invece era proprio una cosa numerica. Cioè: togliendo la riaggressione immediata che va fatta subito, che è estemporanea e che avviene sempre piuttosto alta, tu poi però la prima linea di pressione la puoi portare efficacemente o direttamente al limite dell'area di rigore avversaria, o a ridosso della linea di metacampo (non al limite della tua area di rigore sefz ) e, se ben fatte, sono entrambe pressioni piuttosto micidiali che portano anche risultati molto simili e che di certo non contemplano lo stare a 70 metri dalla porta avversaria, cosa di cui tu hai a lungo parlato, per altro ripetendo anche miei concetti storici, ma che non era minimante il succo o l'idea del mio discorso. Infine, per non farmi mancare nulla, ho anche specificato che, nella MIA idea di calcio che porto avanti pure coi miei ragazzi, la mia sensibilità mi porta a quei fatidici 20 metri più avanti, ma se parliamo di 20 metri (non di 70..) allora credimi, che va bene per fare un calcio propositivo anche una prima linea di sbarramento a ridosso della riga di metacampo e l'esempio più palese, per quanto magari non attiri i nostri gusti, sono proprio le due squadre prima e seconda in campionato che senza fare alcun fortino, di base hanno la linea di pressione (salvo cose estemporanee di partita) sempre a ridosso della metacampo o appena oltre, ma non al limite dell'area avversaria. Poi, certo che si può fare pressione nei 30 metri avversari. Io stesso, umilmente lo faccio e ci credo.

Ma come è vero è giusto dire che nel 2025 stare a 70 metri dalla porta avversaria è un suicidio tattico, è altrettano vero dire che se invece il giochino è sul variare e modulare quei 20 metri di altezza della pressione, allora cambia tutto perchè lì non c'è un modo sbagliato o uno fatto bene. E' un'idea, comunque propositiva, che si attua solo diversamente nella pratica. Il 70 metri lontani e tutti dietro, non è più (o non dovrebbe essere) contemplato da nessuno nel 2025 e neanche da me (ovviamente), anche se nella tua risposta forse, a leggerti, avevi inteso quello, il che è strano: vuoi perchè non lo avevo menzionato nel mio post (io parlavo di 20 metri, non di 70) vuoi perchè sai benissimo le mie idee-conoscenze per cui di certo era intuibile che non pensassi a quello o che me lo si dovesse rispiegare (proprio a me che ho nell'odio del fortino un mio trademark😁)

Che poi identità e stile di gioco sono una cosa, poi esistono le singole partite o momenti, del tipo se uno non avesse mai visto il psg di enrique e l'avesse fatto vedendo psg liverpool, direbbe ah caspita giocano difesa e contropiede... perché in quella occasione il liverpool dominò la partita (pur perdendola poi su un contropiede micidiale nel finale) ma quella non è l'identità di gioco quelle sono situazioni che capitano in singole partite ,  in momenti o con avversari del tuo valore o superiore, alla fine è sempre un 11 contro 11, ma l'identità di gioco poi la vedi nel complesso delle partite,  della stagione ecc sicuramente capitano le situazioni del genere per condizione fisica, per pressione dell'avversario ecc poi in tutti i casi rischi perché poi il liverpool ti fa due gol e buonanotte o il barca segna il quarto  e l'inter va a casa ma quando capitano devi saperle affrontare con l'aiuto di tutta la squadra vedi kvara che si "sacrifica" a rientrare , thuram che recupera palla sulla propria trequarti ecc... ma in generale e tornando alla nostra juve credo che queste ultime partite o  i nostri secondi tempi, non siano certo la conseguenza di un tudor che improvvisamente diventa "trapattoni del 2025" cambiando filosofia, ma vanno ricercate anche nel complesso delle situazioni, quindi magari condizione fisica precaria (primi tempi fatti sempre molto bene), infortuni che non danno la possibilità di fare cambi di livello, stanchezza dell'intera stagione che pesa,  come pesa magari l'obiettivo unito a gente non esperta nel complesso ecc ecc... cioè tudor se deve "morire" muore come qualsiasi allenatore con la sua idea di calcio (se gli dai una rosa da inzio stagione) anche sapendosi adattare agli uomini che ha magari ( che è sempre un bene per un allenatore), ma senza snaturarsi, da suoi principi di base... poi naturalmente le cose che non vano si vedono e si analizzano anche in questo momento ma valutando la situazione generale, valutazioni che poi valgono ancora di più quando  e se tudor venisse confermato e potesse lavorare da inizio anno con una sua preparazione e una "sua" rosa a disposizione 

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Cmq Tudor, dopo gli entusiasmi iniziali, sembra essersi intristito pure lui.

 

Un po' come Kolo Muani che è arrivato ed ha segnato 5 gol in 3 partite facendo giocate da fenomeno ed ora non riesce manco a coordinarsi per calciare in porta.

 

Sarà l'aria della Continassa...

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8 ore fa, Edivad ha scritto:

 

Insomma serve uno che faccia ritornare la Juve ai vecchi fasti, il quale poi dica " sono diventato grande grazie alla Juve ".

A tal riguardo io una mia preferenza ce l'ho, ma evito di dirla, visto che quando si parla di lui 80% qua dentro lo definisce uno non adatto.

 

Come avrai notato, qui nel cafe siamo molto, molto "british", per cui non avere problemi o timori di essere azzannato se fai il nome di un mister che ti garba.

Anzi, a 'sto punto sarei proprio curioso di saperlo 😀

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1 ora fa, tantra ha scritto:

Cmq Tudor, dopo gli entusiasmi iniziali, sembra essersi intristito pure lui.

 

Un po' come Kolo Muani che è arrivato ed ha segnato 5 gol in 3 partite facendo giocate da fenomeno ed ora non riesce manco a coordinarsi per calciare in porta.

 

Sarà l'aria della Continassa...

Negli ultimi 15 anni di gente che ha avuto un percorso così ne ricordo a milioni: Amauri, Krasic, Momo Sissoko, Zakaria, Diego, lo stesso Vlahovic, Kolo, ecc..

Idem gli allenatori: Del Neri fino alla befana sembrava in lotta scudetto e poi.. perfino Ferrara partì con 4 vittorie su 4.. Motta pure era partito bene...

Se è l'aria della Continassa, allora dura da quando ancora c'era Vinovo e vale sia per i calciatori che per gli allenatori sefz 

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