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Montero non fa prigionieri

[Topic Unico] Calciomercato estero 2025/2026

Post in rilievo

29 minuti fa, fino allafine ha scritto:

Poi tra l'altro a dx hanno Saka che è pure più forte mentre a sx hanno quella mezza sèga di Trossard, acquisto abbastanza incomprensibile

Mamma mia Trossard, credo uno dei giocatori più scarsi e odiosi da vedere in campo 

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1 hour ago, _Alex_ said:

Chiesa è stato messo addirittura fuori squadra a Liverpool.

Mi sorprende qualche club italiano non ci abbia ancora provato, anche se l'ingaggio da 6 milioni credo sia un bel repellente.

L'ingaggio è sui 7 milioni lordi, netti tipo 4. Credo sia alla portata di varie squadre italiane.

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2 ore fa, _Alex_ ha scritto:

Chiesa è stato messo addirittura fuori squadra a Liverpool.

Mi sorprende qualche club italiano non ci abbia ancora provato, anche se l'ingaggio da 6 milioni credo sia un bel repellente.

Ex giocatore 

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4 ore fa, _Alex_ ha scritto:

Chiesa è stato messo addirittura fuori squadra a Liverpool.

Mi sorprende qualche club italiano non ci abbia ancora provato, anche se l'ingaggio da 6 milioni credo sia un bel repellente.

certi giocatori dopo un infortunio grave non tornano più quelli di prima.

 

anche se però l'yultima stagione da noi aveva fatto discretamente (certo non era più quello di prima)

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Come sfruttare una stagione giocata bene. Perchè poi nessuno si è confermato per i soldi spesi.

Per fortuna che noi alla Juve non siamo caduti in questo tranello del centravanti. 😀😁

 

L'Eintracht spiega a tutti come si fa: venduti cinque centravanti per 370 milioni di euro

 

Il trasferimento di Hugo Ekitike dall'Eintracht Francoforte al Liverpool sta per diventare il secondo più costoso di questa campagna trasferimenti. Dopo aver preso Florian Wirtz, i campioni d'Inghilterra sono pronti a mettere a segno un altro acquisto dispendiosissimo e stanno chiudendo per novanta milioni di euro l'acquisto dell'attaccante francese classe 2002 che solo un anno fa fu riscattato dal club tedesco per 16.5 milioni di euro.
Trattasi di una plusvalenza clamorosa, ma non una novità per l'Eintracht perché anche a gennaio la cessione più importante è stata definita dalla società di Francoforte. E anche allora si trattativa di un centravanti: il classe '99 Omar Marmoush s'è trasferito il 23 gennaio al Manchester City per 75 milioni di euro diventando il calciatore egiziano più pagato di sempre. Nella cessione dei numeri 9 l'Eintracht Francoforte sta letteralmente dettando legge. Ne sa qualcosa anche il PSG che nell'estate 2023 acquistò l'attaccante francese Randal Kolo Muani per 95 milioni di euro. Non un grande affare per il PSG, come del resto non lo fece il Real Madrid quando sempre dal club tedesco acquistò Luka Jovic per 63 milioni di euro. Nella stessa estate, Sebastian Haller fu ceduto al West Ham per cinquanta milioni di euro. Il calcolo mettendoli tutti insieme è presto fatto. Dall'estate 2019 ad oggi l'Eintracht Francoforte ha venduto cinque centravanti per una cifra complessiva di circa 373 milioni di euro. Di media, 75 milioni di euro a calciatore: un primato unico nel suo genere, da far invidia anche ai top club portoghesi che pure sono eccellenti venditori.

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21 ore fa, Stino91 ha scritto:

Mamma mia Trossard, credo uno dei giocatori più scarsi e odiosi da vedere in campo 

Davvero reputi Trossard così scarso? Quest anno ha fatto su 30 partite 8 gol e 5 assist,per uno che non è un titolare fisso non è poi così male no?

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23 ore fa, _Alex_ ha scritto:

Chiesa è stato messo addirittura fuori squadra a Liverpool.

Mi sorprende qualche club italiano non ci abbia ancora provato, anche se l'ingaggio da 6 milioni credo sia un bel repellente.

Che sollievo, ogni tanto rifiliamo anche noi qualche sola agli altri invece di prenderle e basta 

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5 ore fa, Ste88 ha scritto:

Hanno una nuova proprietà? 

O tra un anno saltano per aria in maniera pirotecnica? 

C’è scritto anche nel tweet: hanno venduto i terreni del loro centro sportivo, incassando quasi mezzo miliardo. Terreno acquistato dal comune. Sono nient’altro che aiuti di Stato camuffati. 
 

In passato lo hanno fatto anche Real Madrid e Barcellona, che coi soldi dei contribuenti spagnoli hanno poi fatto campagne acquisti faraoniche. E la UEFA tace.

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2 ore fa, McFratm ha scritto:

C’è scritto anche nel tweet: hanno venduto i terreni del loro centro sportivo, incassando quasi mezzo miliardo. Terreno acquistato dal comune. Sono nient’altro che aiuti di Stato camuffati. 
 

In passato lo hanno fatto anche Real Madrid e Barcellona, che coi soldi dei contribuenti spagnoli hanno poi fatto campagne acquisti faraoniche. E la UEFA tace.

Speriamo che diano soldi anche ai cugini per prendersi Dusan allora .ghgh 

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3 ore fa, McFratm ha scritto:

C’è scritto anche nel tweet: hanno venduto i terreni del loro centro sportivo, incassando quasi mezzo miliardo. Terreno acquistato dal comune. Sono nient’altro che aiuti di Stato camuffati. 
 

In passato lo hanno fatto anche Real Madrid e Barcellona, che coi soldi dei contribuenti spagnoli hanno poi fatto campagne acquisti faraoniche. E la UEFA tace.

E che può fare esattamente la Uefa??? Come fai a stabilire quali sono le cessioni immobiliari "vietate" e quelle lecite???

Alla fine più che l'Uefa dovrebbero intervenire i politici di questi paesi che vedono i soldi dei contribuenti usati per finanziare le squadre di calcio (anche se poi spero almeno gli facciano pagare l'affitto dei terreni...), solo che vige il principio panem et circenses....

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3 ore fa, garrison ha scritto:

E che può fare esattamente la Uefa??? Come fai a stabilire quali sono le cessioni immobiliari "vietate" e quelle lecite???

Alla fine più che l'Uefa dovrebbero intervenire i politici di questi paesi che vedono i soldi dei contribuenti usati per finanziare le squadre di calcio (anche se poi spero almeno gli facciano pagare l'affitto dei terreni...), solo che vige il principio panem et circenses....

Esatto, il punto è che a molti politici (e ovviamente relativi bacini elettorali) la cosa in qualche modo fa comodo. Giuridicamente non vedo in che modo la UEFA possa, con le regole di oggi, intervenire. 

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Intanto siccome il Liverpool ha speso "poco" finora in questo mercato, ha messo sul piatto altri 170 mln per Isak e il Newcastle potrebbe ripiegare su Sesko. #vivailcalciodelpopolo .sisi 

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9 hours ago, Sylar 87 said:

Intanto siccome il Liverpool ha speso "poco" finora in questo mercato, ha messo sul piatto altri 170 mln per Isak e il Newcastle potrebbe ripiegare su Sesko. #vivailcalciodelpopolo .sisi 

Tanto loro non si fanno problemi se Nunez è ancora in rosa o se devono continuare a pagare lo stipendio alla famiglia di Jota, come è giusto che sia.

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8 ore fa, McFratm ha scritto:

Le inglesi hanno un po’ rotto il 🍆, posso dirlo? Stanno letteralmente drogando il mercato con trattative a prezzi folli.

Questo è il nuovo mondo del calcio (e non solo), bisogna prenderne atto.

I piccoli club come il napoli o l'atalanta han fatto il diavolo a 4 con la complicità di politici corrotti come Ceferin per far saltare l'unica cosa che poteva contrastare la Premier.

Ma chi vuoi che se le guardi le partite delle provinciali italiane? Solo le milanesi e la Juve sono capaci di muovere interesse in Italia e fuori.

Ci hanno menato il torrone con il calcio democratico e meritocratico, adesso bisogna tenersi le coppe aperte e le leghe nazionali che non si fila più nessuno e che non generano più introiti tv consistenti, nè sponsorizzazioni di rilievo.

Il Napoli si può godere i suoi 3-4 scudetti in più che vincerà in una lega nazionale semifallita prima di tornare a fare la spola tra serie a e b come ha fatto per la maggior parte della propria storia.

Se il calcio vuole sopravvivere deve accettare che ci siano 2-3-4 top club per nazione che si scontrino tra loro e che il resto delle piccole squadre senza seguito consistente giochi in leghe di sviluppo di livello inferiore.

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54 minuti fa, Ste88 ha scritto:

Questo è il nuovo mondo del calcio (e non solo), bisogna prenderne atto.

I piccoli club come il napoli o l'atalanta han fatto il diavolo a 4 con la complicità di politici corrotti come Ceferin per far saltare l'unica cosa che poteva contrastare la Premier.

Ma chi vuoi che se le guardi le partite delle provinciali italiane? Solo le milanesi e la Juve sono capaci di muovere interesse in Italia e fuori.

Ci hanno menato il torrone con il calcio democratico e meritocratico, adesso bisogna tenersi le coppe aperte e le leghe nazionali che non si fila più nessuno e che non generano più introiti tv consistenti, nè sponsorizzazioni di rilievo.

Il Napoli si può godere i suoi 3-4 scudetti in più che vincerà in una lega nazionale semifallita prima di tornare a fare la spola tra serie a e b come ha fatto per la maggior parte della propria storia.

Se il calcio vuole sopravvivere deve accettare che ci siano 2-3-4 top club per nazione che si scontrino tra loro e che il resto delle piccole squadre senza seguito consistente giochi in leghe di sviluppo di livello inferiore.

Oh dai, ma davvero stai dicendo che Napoli e Atalanta hanno rovinato il calcio? Ma per favore.

 

Parliamoci chiaro: qui non è che i “piccoli club”, come li chiami tu, hanno fatto saltare qualcosa, semplicemente si sono guadagnati con merito sportivo il loro spazio. Hanno fatto quello che ogni tifoso sognerebbe dalla propria squadra: giocare bene, costruire senza debiti folli, battere i “grandi” sul campo e pure vincere. È questa la tragedia? Che il sistema ogni tanto premi chi lavora bene? Ma meno male, altro che rovina.

 

E poi Ceferin? Corruzione? Dai, non buttiamola nel complottismo da bar. La Superlega è saltata non perché qualcuno l’ha sabotata, ma perché era una roba elitaria, una specie di club per ricchi dove chi è già dentro resta dentro anche se perde sempre. Una cosa contro ogni logica sportiva. Il pubblico, anche quello mondiale, l’ha capito subito.

 

E per quanto riguarda l’interesse: ma ti sei visto un’Atalanta-Bayer Leverkusen con stadio pieno e milioni davanti alla tv? Il Napoli che riempie Maradona e si gioca scudetti dopo trent’anni? Questi momenti sono calcio vero, non l’ennesimo Real-Barça preconfezionato per vendere magliette in Asia.

 

E poi quella frase sul Napoli che “torna a fare la spola tra A e B”… sì, ok. La storia di un club non è una linea retta verso l’alto, ci sono cicli. Ma oggi il Napoli e l’Atalanta sono un modello, non un problema. Giocano bene, vendono bene, si fanno valere. E se i “grandi” sono infastiditi… beh, magari dovrebbero guardarsi allo specchio.

 

Il calcio sopravvive proprio perché ogni tanto vince anche qualcun altro. Sennò diventa una soap opera noiosa sempre con gli stessi attori. E guarda un po’ — il pubblico si stufa.

 

Quindi no, non bisogna “accettare” che ci siano solo 3-4 top club per nazione. Bisogna accettare che chi lavora bene, anche partendo da meno, possa arrivare in alto. Se no, chiamalo spettacolo, ma non chiamarlo sport.

 

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2 minuti fa, McFratm ha scritto:

Il calcio sopravvive proprio perché ogni tanto vince anche qualcun altro. Sennò diventa una soap opera noiosa sempre con gli stessi attori. E guarda un po’ — il pubblico si stufa.

Lascia perdere, è una battaglia inutile.

Ce ne sono tanti che agognano una Superlega dove terminare costantemente tra l’ottavo e il decimo posto ogni anno, o vincere di tanto in tanto per esigenze di copione, stile WWF (a proposito, R.I.P. Hulk).

la “tutela del brand” esige questo tipo di mentalità, chiusa ed autoreferenziale. La libera concorrenza fa paura.

Quanto al pubblico, certo che si stufa. Il calcio è popolare. Per il tifoso della Roma “la” partita é con la Lazio, é quella che vogliono vivere, e OGNI TANTO affrontare il Real Madrid. Così come il Palermo con il Catania, il Pisa con il Livorno, la Cavese con la Salernitana, l’Atalanta con il Brescia, la Juventus con l’Inter.

Sradicare questa componente campanilistica e popolare per abbracciare modelli made in USA, sarebbe il passo definitivo per la rovina.

Ma chi non vuol capire, resterà fermo nella sua opinione. Il tempo è galantuomo, comunque, e dirà a chiare lettere chi aveva avuto ragione e chi torto.

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23 minuti fa, McFratm ha scritto:

Oh dai, ma davvero stai dicendo che Napoli e Atalanta hanno rovinato il calcio? Ma per favore.

 

Parliamoci chiaro: qui non è che i “piccoli club”, come li chiami tu, hanno fatto saltare qualcosa, semplicemente si sono guadagnati con merito sportivo il loro spazio. Hanno fatto quello che ogni tifoso sognerebbe dalla propria squadra: giocare bene, costruire senza debiti folli, battere i “grandi” sul campo e pure vincere. È questa la tragedia? Che il sistema ogni tanto premi chi lavora bene? Ma meno male, altro che rovina.

 

E poi Ceferin? Corruzione? Dai, non buttiamola nel complottismo da bar. La Superlega è saltata non perché qualcuno l’ha sabotata, ma perché era una roba elitaria, una specie di club per ricchi dove chi è già dentro resta dentro anche se perde sempre. Una cosa contro ogni logica sportiva. Il pubblico, anche quello mondiale, l’ha capito subito.

 

E per quanto riguarda l’interesse: ma ti sei visto un’Atalanta-Bayer Leverkusen con stadio pieno e milioni davanti alla tv? Il Napoli che riempie Maradona e si gioca scudetti dopo trent’anni? Questi momenti sono calcio vero, non l’ennesimo Real-Barça preconfezionato per vendere magliette in Asia.

 

E poi quella frase sul Napoli che “torna a fare la spola tra A e B”… sì, ok. La storia di un club non è una linea retta verso l’alto, ci sono cicli. Ma oggi il Napoli e l’Atalanta sono un modello, non un problema. Giocano bene, vendono bene, si fanno valere. E se i “grandi” sono infastiditi… beh, magari dovrebbero guardarsi allo specchio.

 

Il calcio sopravvive proprio perché ogni tanto vince anche qualcun altro. Sennò diventa una soap opera noiosa sempre con gli stessi attori. E guarda un po’ — il pubblico si stufa.

 

Quindi no, non bisogna “accettare” che ci siano solo 3-4 top club per nazione. Bisogna accettare che chi lavora bene, anche partendo da meno, possa arrivare in alto. Se no, chiamalo spettacolo, ma non chiamarlo sport.

 

Riempi il Maradona e il Gewiss Stadium, ma fuori dall'Italia, ma pure fuori da Napoli e Bergamo, non interessa a nessuno.

Purtroppo oggi la scala è globale e interessano solo 15-20 grandi club, se il calcio vuole vendere uno spettacolo competitivo con le altre fonti di intrattenimento deve dare quello, una lega con 15-20 club blasonati, anche 20-30 se vuoi, che porti seguito mediatico.

Non lo si fa perchè i momenti emozionanti sono le provinciali che ribaltano i pronostici? Continueremo sulla china calante di oggi, c'è poco da fare, avremo momenti di campanilismo magico che interesseranno a 4 gatti con i diritti tv che coleranno a picco trascinando in una spirale sempre più negativa tutti i club.

Quanto a Ceferin, pochi dubbi che sia un personaggio ancorato al potere che vuole mantenere lo status quo, come Gravina e altri, perchè riescono a gestire le loro leghe e federazioni in modo assolutamente opaco con grandi ritorni personali.

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19 minuti fa, McFratm ha scritto:

Oh dai, ma davvero stai dicendo che Napoli e Atalanta hanno rovinato il calcio? Ma per favore.

 

Parliamoci chiaro: qui non è che i “piccoli club”, come li chiami tu, hanno fatto saltare qualcosa, semplicemente si sono guadagnati con merito sportivo il loro spazio. Hanno fatto quello che ogni tifoso sognerebbe dalla propria squadra: giocare bene, costruire senza debiti folli, battere i “grandi” sul campo e pure vincere. È questa la tragedia? Che il sistema ogni tanto premi chi lavora bene? Ma meno male, altro che rovina.

 

E poi Ceferin? Corruzione? Dai, non buttiamola nel complottismo da bar. La Superlega è saltata non perché qualcuno l’ha sabotata, ma perché era una roba elitaria, una specie di club per ricchi dove chi è già dentro resta dentro anche se perde sempre. Una cosa contro ogni logica sportiva. Il pubblico, anche quello mondiale, l’ha capito subito.

 

E per quanto riguarda l’interesse: ma ti sei visto un’Atalanta-Bayer Leverkusen con stadio pieno e milioni davanti alla tv? Il Napoli che riempie Maradona e si gioca scudetti dopo trent’anni? Questi momenti sono calcio vero, non l’ennesimo Real-Barça preconfezionato per vendere magliette in Asia.

 

E poi quella frase sul Napoli che “torna a fare la spola tra A e B”… sì, ok. La storia di un club non è una linea retta verso l’alto, ci sono cicli. Ma oggi il Napoli e l’Atalanta sono un modello, non un problema. Giocano bene, vendono bene, si fanno valere. E se i “grandi” sono infastiditi… beh, magari dovrebbero guardarsi allo specchio.

 

Il calcio sopravvive proprio perché ogni tanto vince anche qualcun altro. Sennò diventa una soap opera noiosa sempre con gli stessi attori. E guarda un po’ — il pubblico si stufa.

 

Quindi no, non bisogna “accettare” che ci siano solo 3-4 top club per nazione. Bisogna accettare che chi lavora bene, anche partendo da meno, possa arrivare in alto. Se no, chiamalo spettacolo, ma non chiamarlo sport.

 

Si deve purtoppo constatare che si leggono nel Forum analisi più lucide dai tifosi esterni che da quelli juventini, come la tua.

Dal nostro punto di vista però un po' di comprensione la meritiamo perché solo noi abbiamo vissuto un'enorme ingiustizia (fatta passare per giustizia) come Calciopoli, con un'edizione minore nel 2023...benché io concordi più con la TUA visione, penso comrpenderai che fa abbastanza specie aver dovuto saltare un anno di coppe europee con danni annessi per "plusvalenze fittizie" mai chiarite, salvo poi vedere che non ci sono prove per procedere contro il napoli che piazza tre giocatori da Eccellenza al Lille per oltre 15 milioni totali, presentato come modello di gestione.

Io sono tra quelli (pochissimi) nel Forum che ritiene che questo non giustifichi il costante clima di vittimismo/sindrome di accerchiamento degli juventini in ogni singola occasione/discussione e il presentare sempre la Juve come l'unica squadra senza macchia che ha sempre combattuto contro "i poteri forti" (non é vero...anche noi abbiamo le nostre magagne) e vorrei si parlasse un po' più di calcio e meno di complotti o presunti tali.

Però ribadisco un po' lo dovete mettere in conto (ricordandovi che probabilmente uno juventino nei vs. forum durerebbe come il famoso gatto zoppo e cieco in tangenziale quindi penso apprezzerete lo spirito e la tolleranza).

In generale in ogni caso benché il calcio non possa certo essere solo di una "elite", é vero che é divntato ad alti livelli talmente costoso che qualche riflessione sul formato delle varie leghe andrà per me fatta, senza arroccarsi semrpe sul "Ha funzionato così per 60 anni e così deve andare per sempre".

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4 minuti fa, Ste88 ha scritto:

Purtroppo oggi la scala è globale e interessano solo 15-20 grandi club, se il calcio vuole vendere uno spettacolo competitivo con le altre fonti di intrattenimento deve dare quello

Lo pensi tu. 
Io dimezzerei la cifra per i club, e quanto a calciatori-simbolo, anch’essi sono pochissimi a livello globale. Pochissimi. Già il Chelsea, vincitore del Mondiale, aveva poche “stelle” riconosciute.

Come in NBA, dove tirano sempre a livello planetario Lakers e Knicks, franchigie simbolo per storia ed associazione con la città di appartenenza, mentre Timberwolves e Jazz non se li fila nessuno (poi se Milwaukee prende Antetokoumpo é ancora un altro discorso, ma varrebbe anche se il Napoli prendesse Yamal; solo che lì il sistema lo consente, qui no, se non sporadicamente e per periodi limitatissimi).

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