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Montero non fa prigionieri

[Topic Unico] Calciomercato estero 2025/2026

Post in rilievo

24 minuti fa, Ste88 ha scritto:

Riempi il Maradona e il Gewiss Stadium, ma fuori dall'Italia, ma pure fuori da Napoli e Bergamo, non interessa a nessuno.

Purtroppo oggi la scala è globale e interessano solo 15-20 grandi club, se il calcio vuole vendere uno spettacolo competitivo con le altre fonti di intrattenimento deve dare quello, una lega con 15-20 club blasonati, anche 20-30 se vuoi, che porti seguito mediatico.

Non lo si fa perchè i momenti emozionanti sono le provinciali che ribaltano i pronostici? Continueremo sulla china calante di oggi, c'è poco da fare, avremo momenti di campanilismo magico che interesseranno a 4 gatti con i diritti tv che coleranno a picco trascinando in una spirale sempre più negativa tutti i club.

Quanto a Ceferin, pochi dubbi che sia un personaggio ancorato al potere che vuole mantenere lo status quo, come Gravina e altri, perchè riescono a gestire le loro leghe e federazioni in modo assolutamente opaco con grandi ritorni personali.

Ma qui stai facendo un po’ di confusione tra prodotto da vendere e sport da vivere.

 

Che oggi la scala sia globale, ok, ci sta. Ma globalizzazione non vuol dire che debbano giocare sempre e solo i soliti 15 club, perché sai che noia? Ti pare che nel 2023 qualcuno fuori da Bergamo si sarebbe interessato all’Atalanta? Eppure poi vanno in Europa League e massacrano il Leverkusen con un calcio spettacolare, portandosi a casa un trofeo europeo dopo 60 anni. Non erano “interessanti”, eppure hanno vinto.

 

Il problema vero non è che “le provinciali non interessano”, è che alcuni club vogliono vendersi come multinazionali anche quando in campo non vincono più niente. Non basta avere 20 Champions in bacheca per essere automaticamente interessante oggi. La gente vuole emozioni vere, storie fresche, partite che non siano un remake.

 

La tua idea della lega con 15-20 club blasonati è un po’ come Netflix che ti offre solo sequel di film vecchi: magari fanno clic all’inizio, ma poi la gente cambia canale. Se il calcio vuole competere con le nuove forme di intrattenimento, deve essere vivo, imprevedibile, aperto. Non una recita con copione scritto da Florentino Pérez.

 

E sul calo dei diritti TV, non è colpa del Napoli o dell’Atalanta, è che il prodotto è diventato noioso e ingessato in molti paesi. Prezzi folli, calendari assurdi, partite svuotate di significato. E indovina cosa lo renderebbe ancora più sterile? Una lega chiusa con sempre gli stessi a spartirsi tutto.

 

Quanto a Ceferin e Gravina: che siano figure di potere nessuno lo nega, ma da lì a dire che la Superlega era l’unica alternativa sana è una forzatura. Perché quella non nasce per salvare il calcio, nasce per salvare i bilanci disastrati di certi club che hanno speso l’impossibile pensando che bastasse il nome.

 

Quindi sì, il Maradona e il Gewiss interessano sicuramente meno in Indonesia di Real-Barça, ma quando queste squadre vincono, lo fanno col cuore e con la testa, non solo con i milioni. Ed è lì che il calcio ritrova senso, emozione, e — sorpresa — anche pubblico.

 

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10 ore fa, McFratm ha scritto:

Le inglesi hanno un po’ rotto il 🍆, posso dirlo? Stanno letteralmente drogando il mercato con trattative a prezzi folli.

Bisogna abituarsi, perché il futuro è questo che vediamo, con le inglesi che cannibalizzeranno tutti i talenti.

Noi (inteso come squadre italiane) rovisteremo tra gli scarti delle loro squadre. Anzi direi che ci siamo già arrivati a questo punto.

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Ho letto che per il "nostro" Hanko era tutto apparecchiato per andare ad una squadra araba, Al qualcosa, quindi invitato ad andare in ritiro per firmare ed allenarsi, solo che all'albergo gli hanno detto che non era persona gradita e mandato via.

.muttley

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7 ore fa, Gianco ha scritto:

Ho letto che per il "nostro" Hanko era tutto apparecchiato per andare ad una squadra araba, Al qualcosa, quindi invitato ad andare in ritiro per firmare ed allenarsi, solo che all'albergo gli hanno detto che non era persona gradita e mandato via.

.muttley

Cos’è questa storia??? Cosa mi sono perso????

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1 ora fa, cuorebianconero-v2.0 ha scritto:

Cos’è questa storia??? Cosa mi sono perso????

Come riportato da Voetbal International, l’accordo tra l’Al-Nassr e David Hancko era ormai chiuso.

Il Feyenoord aveva dato il via libera al trasferimento, il giocatore aveva sottoscritto un contratto plurimilionario e lasciato la propria casa in affitto a Rotterdam. La sua nuova destinazione era l’Austria, dove avrebbe dovuto unirsi al ritiro della squadra araba.

Ma, una volta giunto sul posto, Hancko si è trovato escluso dall’hotel della squadra e collocato in un’altra struttura. Gli è stato inoltre impedito di prendere parte agli allenamenti.

  • Grazie 1

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11 ore fa, Sylar 87 ha scritto:

Un numero "banale" si è scelto... sefz 

 

 

Doppio -.-  -.- 

Alla fine non è costato neanche moltissimo all'Arsenal 65 milioni e 8 milioni netti.

 

Noi abbiamo speso di più per il nostro bomberone serbo.

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25 minuti fa, _Alex_ ha scritto:

Alla fine non è costato neanche moltissimo all'Arsenal 65 milioni e 8 milioni netti.

 

Noi abbiamo speso di più per il nostro bomberone serbo.

Ha anche 6 anni in più di quando avevamo preso Vlahovic

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Il 25/07/2025 Alle 11:17, McFratm ha scritto:

Ma qui stai facendo un po’ di confusione tra prodotto da vendere e sport da vivere.

 

Che oggi la scala sia globale, ok, ci sta. Ma globalizzazione non vuol dire che debbano giocare sempre e solo i soliti 15 club, perché sai che noia? Ti pare che nel 2023 qualcuno fuori da Bergamo si sarebbe interessato all’Atalanta? Eppure poi vanno in Europa League e massacrano il Leverkusen con un calcio spettacolare, portandosi a casa un trofeo europeo dopo 60 anni. Non erano “interessanti”, eppure hanno vinto. 

 

Il problema vero non è che “le provinciali non interessano”, è che alcuni club vogliono vendersi come multinazionali anche quando in campo non vincono più niente. Non basta avere 20 Champions in bacheca per essere automaticamente interessante oggi. La gente vuole emozioni vere, storie fresche, partite che non siano un remake.

 

La tua idea della lega con 15-20 club blasonati è un po’ come Netflix che ti offre solo sequel di film vecchi: magari fanno clic all’inizio, ma poi la gente cambia canale. Se il calcio vuole competere con le nuove forme di intrattenimento, deve essere vivo, imprevedibile, aperto. Non una recita con copione scritto da Florentino Pérez.

 

E sul calo dei diritti TV, non è colpa del Napoli o dell’Atalanta, è che il prodotto è diventato noioso e ingessato in molti paesi. Prezzi folli, calendari assurdi, partite svuotate di significato. E indovina cosa lo renderebbe ancora più sterile? Una lega chiusa con sempre gli stessi a spartirsi tutto. 

 

Quanto a Ceferin e Gravina: che siano figure di potere nessuno lo nega, ma da lì a dire che la Superlega era l’unica alternativa sana è una forzatura. Perché quella non nasce per salvare il calcio, nasce per salvare i bilanci disastrati di certi club che hanno speso l’impossibile pensando che bastasse il nome.

 

Quindi sì, il Maradona e il Gewiss interessano sicuramente meno in Indonesia di Real-Barça, ma quando queste squadre vincono, lo fanno col cuore e con la testa, non solo con i milioni. Ed è lì che il calcio ritrova senso, emozione, e — sorpresa — anche pubblico.

 

Il problema vero è nato quando il calcio è diventato "globale" ed i diritti tv di conseguenza.

 

In Italia già avevamo un problema di diritti TV dovuto alla pirateria ma bene o male il mercato domestico reggeva, solo che quando si è trattato di vendere il prodotto calcio fuori dall'italia non eravamo attrattivi, a differenza della premier league e della liga.

 

Mettiti nei panni di una persona a cui piace il calcio ma non ne è un tifoso (ossia il pubblico straniero), guarderesti una partita di serie A?

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