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Sylar 87

Damascelli: "Nessuno si vuole rendere conto che si è conclusa l'era della Juventus che tutti conoscevano". Il Times: "E' finita l'era della Juve"

Post in rilievo

3 ore fa, Black Sabbath ha scritto:

Non so se c'è da fidarsi di tutti quei soldi facili. 

 

Elkann dovrebbe semplicemente affidarsi a chi si calcio ne capisce limitandosi ad aprire il portafoglio.

beh, i soldi sono veri. Se si fida Forbes, mi fiderei anch'io. Poi sentire parlare Ardoino, praticamente l'unico millennial italiano miliardario, è una ventata di aria fresca rispetto a questi silenzi assordanti fuori dal tempo

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4 ore fa, Sylar 87 ha scritto:

Premesso che l'uscita sulla moglie poteva evitarsela, complice il fatto che sono stato sue giorni senza internet, lunedì sera facendo zapping mi è capitato di beccare Damascelli su Rai 2 in una trasmissione sportiva... ed ha ripreso/ribadito il concetto spiegando (visto che ovviamente la cosa ha fatto storcere il naso a diversi) che un proprietario/presidente, essendo tale, è normale che si porti allo stadio anche la moglie... ma un dipendente - e in questo caso Comolli lo è - non si è mai visto, facendo vari esempi come Moggi, Giraudo, Marotta, Giuntoli ecc.

Questo solo per specificare meglio il suo pensiero visti i molti commenti che ho letto sulla questione.

Ambasciator non porta pena sefz 

Galliani che portava con sé il figlio invece va bene?

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Di solito ritengo condivisibili i ragionamenti di Damascelli ma stavolta no, mi sembra tutto molto superficiale. A parte il discorso sulla moglie in tribuna, molti utenti scrivono che ha ragione. Sì è vero ha ragione... O forse no? Riflettiamoci. La domanda che Damascelli avrebbe dovuto porsi è quante società avrebbero resistito alle tempeste a cui è stata sottoposta la Juve. Tempeste per le quali abbiamo assistito a disparità di trattamento a volte conclamate dopo 20 anni dai protagonisti dell'epoca, come calciopoli, a volte insabbiate, come i casi plusvalenze o ultras. E però il capro espiatorio l'ha sempre fatto la Juve con conseguenze che si sono manifestate anche a lungo termine sotto il profilo economico. Pensiamo all'esclusione dalle coppe. 

Non sto facendo il piangina, ma invito a una riflessione equilibrata che parta dai fatti è non si perda nei luoghi comuni.

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Dire che l'era della Juventus è finita è esagerato.  Abbiamo vissuto momenti difficili come questi. Torneremo a vincere, ma tocca ad Elkan decidere: abbiamo bisogno di juventini veri come Del Piero e Buffon

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1 ora fa, yahjuve89 ha scritto:

Dire che l'era della Juventus è finita è esagerato.  Abbiamo vissuto momenti difficili come questi. Torneremo a vincere, ma tocca ad Elkan decidere: abbiamo bisogno di juventini veri come Del Piero e Buffon

Si diceva anche di Tudor che era uno juventino vero e questo era una garanzia. Se guardiamo alla nostra storia, allenatori del calibro di Trapattoni e Lippi non avevano avuto in precedenza nulla a che vedere con la Juve ed hanno fatto la storia. Se fosse ritenuto all'altezza mi farei andar bene come allenatore anche uno alla De Rossi che con la storia Juve non c'entra niente. Del resto lo stesso Giraudo aveva simpatie non nascoste x il Toro. 

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Interessante disamina sulla pagina facebook di Emiliano Faziosi-Juventus,che condivido in toto:

 

"𝐋𝐞 𝐨𝐫𝐢𝐠𝐢𝐧𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐟𝐚𝐥𝐥𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐮𝐬.

Mentre voi discutete sul traghettatore che dovrebbe sostituire il già traghettatore Tudor, noi proviamo a ragionare sul perché la Juventus, oggi, sia diventata la Fallimentus.

Una società di calcio di prim'ordine, non è una squadra di calcio e basta. Specialmente in Italia, una società di calcio gioca su 3 piani: quello sportivo, quello finanziario e quello politico.

Quando i boomer come me dicono: "eh ma abbiamo vissuto altre crisi", parlano solo del piano sportivo. Ricordo si tornò a vincere dopo gli anni d'oro del Trap e di Platini, quando si investì sia sul piano economico (con ingenti acquisti, da Baggio a Vialli), sia su quello politico, con la triade Moggi, Bettega, Giraudo. E la guida del Dottor Umberto.

Dopo calciopoli, si investì sullo stadio, sulla squadra e il mister, e sul coinvolgimento diretto di una parte della proprietà, tramite Andrea Agnelli. E con Marotta.

Oggi voi vi illudete che la Juve possa tornare grande cambiando l'allenatore e qualche giocatore, ma non avete capito un ca**o, e mi spiace molto.

Sul piano economico la Juve è in difficoltà, e lo sarà ancora per almeno un paio di anni, visto che ha già violato le regole del FFP (e ne pagherà le conseguenze, seppur solo come multa). Ci sono i debiti, anche se questi non sono un grande problema, ma va trovato un equilibrio e una sostenibilità.

Sul piano politico, la Juve è una *. O è nella *, fate voi.

Ha pagato la spavalderia di Andrea Agnelli che, sicuramente con il (falso) supporto di John Elkann, è andato contro tutti: contro l'Italia, vincendo per 9 anni di fila, contro la giustizia sportiva, con i mille ricorsi post-calciopoli, e contro l'Uefa, con il progetto Superlega.

A chi odia la Juve non sembrava vero di poterla punire per qualcosa di inesistente e di già giudicato, come le plusvalenze. E a Ceferin non è parso vero poter umiliare Elkann facendosi pure chiedere scusa. 

Oggi tutti sanno che la Juve può essere attaccata, umiliata, sanzionata, tanto non ci sarà nessuno a difenderla.

E questo a me mette angoscia e tristezza.

Se c'è un motivo per il quale mi viene voglia di abbandonare la mia passione da quando ho 4 anni (e ne sono passati 46), è questo. Non per i risultati, figuriamoci. Ma per l'impotenza e la presa in giro.

C'è gente che si fa trasferte di ore, che spende migliaia di euro l'anno, e non sa che, alle sue spalle, c'è un ricchissimo ereditiero che non si fa scrupoli a sacrificare qualunque cosa, Juve compresa, pur di raggiungere i suoi obiettivi, o evitare guai più seri.

Ok, ora potete tornare a parlare di Tudor, di Comolli, di Locatelli e pure di Vlahovic."

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42 minutes ago, rensenbrink63 said:

Si diceva anche di Tudor che era uno juventino vero e questo era una garanzia. Se guardiamo alla nostra storia, allenatori del calibro di Trapattoni e Lippi non avevano avuto in precedenza nulla a che vedere con la Juve ed hanno fatto la storia. Se fosse ritenuto all'altezza mi farei andar bene come allenatore anche uno alla De Rossi che con la storia Juve non c'entra niente. Del resto lo stesso Giraudo aveva simpatie non nascoste x il Toro. 

Intendevo dire nella società,  per gli allenatori dovevamo prendere altro, Tudor era un scommessa...persa!. 

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Il 20/10/2025 Alle 10:42, Yildiz1992 ha scritto:

Il punto è che promuovendolo ad AD non credo si schioderà presto qualora non andasse bene 

Vero, ma si può sperare che prendono un buon DS per fare il mercato e Comolli si occuperà d'altro.

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4 ore fa, zacmayo ha scritto:

Perché Damascelli ha ancora una volta ragione ? 

Chiamare Marino come DS 

Vado a memoria e credo che solo una volta Damascelli abbia avuto ragione su qualcosa.

Per il resto mi sembra il tipico giornalista che ama applicare la filosofia, perlopiù spiccia, alla cronaca.

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1 ora fa, Icarius ha scritto:

Vado a memoria e credo che solo una volta Damascelli abbia avuto ragione su qualcosa.

Per il resto mi sembra il tipico giornalista che ama applicare la filosofia, perlopiù spiccia, alla cronaca.

Allora andiamo a memoria insieme . Damascelli ha pagato per calciopoli perché considerato troppo vicino a Moggi quando no le mandava a dire . Ha avuto ragione anche quando a Natale aveva messo l’accento sull’operato di Motta che si credeva il signore indiscusso. Quindi direi che ci prende abbastanza. Ma anche non fosse così dice una cosa non solo condivisibile ma chiara ai più e lo dice con una tempistica fuori dal comune. Tra l’altro facendo trapelare sofferenza per questo . 

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3 ore fa, nit97 ha scritto:

Vero, ma si può sperare che prendono un buon DS per fare il mercato e Comolli si occuperà d'altro.

Sì ma i nomi che circolano come ds sembrano tutti bassi profili .Spero ci sia dell’altro 

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6 ore fa, FuoriDalCoro ha scritto:

La soluzione secondo il mio parere, non è nemmeno così semplice.

La volontà di cambiare percorso c'è, strisciante magari, ma c'è da parecchio tempo.

Prendiamo ad esempio lo scorso anno. Arriva Motta definito il nuovo che avanza, reduce da una stagione impressionante col Bologna.

Cambio radicale dell'organico, via i senatori, via tutti quelli che non remavano nella stessa direzione...i risultati deludenti si sono visti. A rischio la partecipazione alla champions (il cui peso nel fatturato è rilevante) e spogliatoio depresso ed ostile.

 

Guardiamo il Napoli, allenatore trascinatore, mercato roboante e risultati in contro tendenza con lo scorso anno (almeno in campionato che in Champions bene o male lo sapevamo che Conte non  brilla)

 

A chi dare la responsabilità ?Al Mister? alla rosa? al presidente?

 

Liverpool (e poi finisco) quasi 500 milioni di mercato dopo aver vinto il campionato lo scorso anno ed ha inanellato la quarta sconfitta di fila...

E' facile alzare il dito verso una possibile causa, quella che dal nostro comodo divano ci pare la più appropriata, poi i fatti sono sempre pronti a smentire tutti, anche le nostre previsioni.

 

Le ricette facili, secondo me, non ci sono. Le formule magiche nemmeno. Occorre tanta professionalità (questo si) che in giro si vede raramente... lavoro ed un pizzico di fortuna

 

Speriamo che la strada intrapresa sia quella buona

 

 

 

Il vero problema consiste nel fatto che qui si vuole tutto e subito, a partire dalla proprietà e annessa SPA e questo tutto è subito evidentemente non funziona più, tuttavia si persevera con la solita litania, ossia la stagione prossima prendiamo un tecnico tra quelli che hanno fatto meglio e questi si crede arrivi con la bacchetta magica e con un paio di magie crei le necessarie sinergie, peraltro tra giocatori che per caratteristiche non collimano, scelti con lo stesso criterio utilizzato per il tecnico.

Io non sono l'insegnante di nessuno, ma una cosa mi è sempre stata chiara per il fatto che mi è stata riferita da chi opera da sempre nel calcio e vale per qualsiasi categoria e serie, dai dilettanti ai professionisti: una squadra di calcio si costruisce nel tempo tassello dopo tassello, gli elementi che la compongono vanno scelti con attenzione, quindi chi li dovrà guidare deve sapere in anticipo se quel tipo di giocatore sarà adatto al tipo di fisionomia che intende dare alla squadra e una volta capito quale è il telaio più affidabile, passerà a chiedere di ottenere quei tre/quatto elementi in grado di fare la differenza; per questo lavoro è necessario spendere come minimo un paio d'anni, lavorando il più possibile sugli stessi elementi, poi il lavoro darà i suoi frutti; ma se ad ogni stagione si cambiano allenatore e giocatori, con l'illusione che bastano un paio di buoni nomi su un telaio non all'altezza, il tutto diventa tempo sprecato e soldi mai spesi e a quanto pare dopo circa sei anni non l'hanno ancora capito.

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3 minuti fa, Dario il grande ha scritto:

Il vero problema consiste nel fatto che qui si vuole tutto e subito, a partire dalla proprietà e annessa SPA e questo tutto è subito evidentemente non funziona più, tuttavia si persevera con la solita litania, ossia la stagione prossima prendiamo un tecnico tra quelli che hanno fatto meglio e questi si crede arrivi con la bacchetta magica e con un paio di magie crei le necessarie sinergie, peraltro tra giocatori che per caratteristiche non collimano, scelti con lo stesso criterio utilizzato per il tecnico.

Io non sono l'insegnante di nessuno, ma una cosa mi è sempre stata chiara per il fatto che mi è stata riferita da chi opera da sempre nel calcio e vale per qualsiasi categoria e serie, dai dilettanti ai professionisti: una squadra di calcio si costruisce nel tempo tassello dopo tassello, gli elementi che la compongono vanno scelti con attenzione, quindi chi li dovrà guidare deve sapere in anticipo se quel tipo di giocatore sarà adatto al tipo di fisionomia che intende dare alla squadra e una volta capito quale è il telaio più affidabile, passerà a chiedere di ottenere quei tre/quatto elementi in grado di fare la differenza; per questo lavoro è necessario spendere come minimo un paio d'anni, lavorando il più possibile sugli stessi elementi, poi il lavoro darà i suoi frutti; ma se ad ogni stagione si cambiano allenatore e giocatori, con l'illusione che bastano un paio di buoni nomi su un telaio non all'altezza, il tutto diventa tempo sprecato e soldi mai spesi e a quanto pare dopo circa sei anni non l'hanno ancora capito.

concordo.

Il PSG ci ha messo 14 anni per vincere la sua prima Champions con 2,2 miliardi di spese fatte dalla proprietà oltre ai soldi, tanti, delle sponsorizzazioni fittizie ed altre amenità che se avessimo fatto noi saremmo già radiati...

 

Quando dico che serve tanta professionalità ed un pizzico di fortuna elenco gli ingredienti che hanno portato alla prima vittoria dello scudetto con Conte. Nessuno avrebbe detto che sarebbe capitato ed invece...

 

Ora qui si inneggia alla capacità di Agnelli nello sceglierlo. Si vero ma c'è stata anche la fortuna delle coincidenze altrimenti, al pari di Conte, la scelta di Pirlo avrebbe dovuto funzionare.

La verità, secondo me. è che avevamo una squadra di professionisti di primissimo ordine ben amalgamata ed ai propri posti giusti.

Andrea Agnelli trascinatore pieno di visionarietà e passione

Marotta il pragmatico costruttore di equilibri finanziari

Paratici lo scopritore di talenti giovani

e sotto altri che operavano bene svolgendo mansioni adeguati alle loro capacità

Questa intendo per professionalità. Fare ognuno quello che si sa fare non andare oltre.

La passione rende ciechi e la cecità del Presidente ha dato il via alla distruzione di un giocattolo che se non perfetto lo era quasi

 

Il percorso ora può essere più o meno lungo ovviamente dipende anche dalla fortuna che fino ad oggi, ultimamente, si è un po' scordata di noi.

Purtroppo viviamo in un equilibrio molto precario. La nostra crescita dipende dal nostro fatturato e questo dalla partecipazione alla champions. Mancare questo obiettivo significa ridimensionare e di molto organico allungando enormemente i tempi di miglioramento.

Qui si sogna un proprietario che metta soldi a profusione non volendo capire che ormai è pratica vietata.

Il procedimento UEFA  nasce proprio dai soldi messi da EXOR negli ultimi anni per ripianare i debiti, figuriamoci se li avesse messi per accrescere organico e potenziale....

Dobbiamo augurarci che le capacità della nuova dirigenza siano all'altezza di una sfida difficile...altrimenti dovremo subire un nuovo cambio al vertice...

 

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6 ore fa, zacmayo ha scritto:

Allora andiamo a memoria insieme . Damascelli ha pagato per calciopoli perché considerato troppo vicino a Moggi quando no le mandava a dire . Ha avuto ragione anche quando a Natale aveva messo l’accento sull’operato di Motta che si credeva il signore indiscusso. Quindi direi che ci prende abbastanza. Ma anche non fosse così dice una cosa non solo condivisibile ma chiara ai più e lo dice con una tempistica fuori dal comune. Tra l’altro facendo trapelare sofferenza per questo . 

Dare sentenze su una squadra che, piaccia o non piaccia, ha fatto e farà la storia del calcio è sempre qualcosa di discutibile, soprattutto quando si usa un tono così perentorio e assoluto.

Lo stesso vale, per dire, sul Manchester United: sono società che al di là del momento, più o meno lungo che attraversano, torneranno a vincere.

Il resto sono chiacchiere.

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18 ore fa, Stefanov96 ha scritto:

beh, i soldi sono veri. Se si fida Forbes, mi fiderei anch'io. Poi sentire parlare Ardoino, praticamente l'unico millennial italiano miliardario, è una ventata di aria fresca rispetto a questi silenzi assordanti fuori dal tempo

L'ideale sarebbe avere tether con una quota maggiore dell' 11,5 che ha ora. Avere cioè un socio forte la cui voce non può restare inascoltata. Ciò costringerebbe Elkann a dover almeno arrivare a patti con Ardoino.

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18 ore fa, Troy McClure ha scritto:

Di solito ritengo condivisibili i ragionamenti di Damascelli ma stavolta no, mi sembra tutto molto superficiale. A parte il discorso sulla moglie in tribuna, molti utenti scrivono che ha ragione. Sì è vero ha ragione... O forse no? Riflettiamoci. La domanda che Damascelli avrebbe dovuto porsi è quante società avrebbero resistito alle tempeste a cui è stata sottoposta la Juve. Tempeste per le quali abbiamo assistito a disparità di trattamento a volte conclamate dopo 20 anni dai protagonisti dell'epoca, come calciopoli, a volte insabbiate, come i casi plusvalenze o ultras. E però il capro espiatorio l'ha sempre fatto la Juve con conseguenze che si sono manifestate anche a lungo termine sotto il profilo economico. Pensiamo all'esclusione dalle coppe. 

Non sto facendo il piangina, ma invito a una riflessione equilibrata che parta dai fatti è non si perda nei luoghi comuni.

Tutte…

 

tutte avrebbero fatto resistenza…

 

Elkann ha invece accettato tutto con una remissività spaventosa per quello che la Juve rappresentava per il calcio italiano…

realizzando i sogni dell’antijuventinismo di sempre … quello di vederci bollare ufficialmente come “ladri” e “sleali”…

 

di fronte a ciò… sono ancora più intollerabili i tifosi “juventini” che riescono a farsi andar bene tutto questo… ripetendo a pappagallo la favoletta del “ma ci ha messo quasi un miliardo”…

 

A parte che trattasi per l’appunto di favoletta… per dirla alla Vasco.. “però la dignità dove l’avete persa?”…

 

🤷🏻‍♂️

  • Grazie 1

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6 ore fa, Icarius ha scritto:

Dare sentenze su una squadra che, piaccia o non piaccia, ha fatto e farà la storia del calcio è sempre qualcosa di discutibile, soprattutto quando si usa un tono così perentorio e assoluto.

Lo stesso vale, per dire, sul Manchester United: sono società che al di là del momento, più o meno lungo che attraversano, torneranno a vincere.

Il resto sono chiacchiere.

Di decadute e squadre emergenti posso fare mille esempi. Il Chelsea non era nulla fino a 15 anni fa’, stessa cosa del M. City… o in Italia Atalanta e Como . Mentre dall’altra parte ci siamo noi il MU , il Torino andando ancora più in là o l’Arsenal , l’ Amburgo . Il mondo cambia e cambiano gli assetti politici ed economici. Penso che Damascelli comunque volesse sottolineare che della Juve come tutti la ricordano non c’è più lo spirito . Una voluta si diceva che eravamo una grande con la mentalità da provinciale per come combattevamo su ogni pallone e per come non cedevamo nulla nonostante avessimo classe da vendere . Ora vedo poca classe in una combriccola di ragazzi viziati. Penso che Damascelli intendesse questo . Perché il ragazzo viziato lo abbiamo come proprietà e ha scelto strategicamente tutto quello che poteva scegliere per appiattirci senza badare alla

storia 

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52 minuti fa, bianconero75 ha scritto:

Tutte…

 

tutte avrebbero fatto resistenza…

 

Elkann ha invece accettato tutto con una remissività spaventosa per quello che la Juve rappresentava per il calcio italiano…

realizzando i sogni dell’antijuventinismo di sempre … quello di vederci bollare ufficialmente come “ladri” e “sleali”…

 

di fronte a ciò… sono ancora più intollerabili i tifosi “juventini” che riescono a farsi andar bene tutto questo… ripetendo a pappagallo la favoletta del “ma ci ha messo quasi un miliardo”…

 

A parte che trattasi per l’appunto di favoletta… per dirla alla Vasco.. “però la dignità dove l’avete persa?”…

 

🤷🏻‍♂️

Mi sono forse espresso male. Io per resistere intendevo sopportare, sopravvivere....

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1 ora fa, Troy McClure ha scritto:

Mi sono forse espresso male. Io per resistere intendevo sopportare, sopravvivere....

No … ti avevo capito … ma senza resistenza … non può esserci sopravvivenza “libera” …

non sono conseguenze ineluttabili che possono essere indicate, come mi pare vorresti, a giustificazione dello stato delle cose ma situazioni accettate in maniera vergognosa…

 

abbiamo passato tempeste pesanti anche prima del 2006 … basti pensare al processo farsa “doping”… affrontato con decisione… senza che nessuno si sia potuto permettere di torcere un capello al club … e con dirigenti lasciati al loro posto e difesi seriamente sul piano penale e sportivo.

 

  Grazie a John & c … siamo forse l’unica società al mondo - sportiva e non - ad aver rinunciato per ben due volte a tutelare seriamente da accuse infamanti (le peggiori nello sport) la propria immagine e storia. 
Insomma, per tornare al tuo post, non era obbligatorio accettare il ruolo di capro espiatorio … non abbiamo restistito affatto … tanto che vivacchiamo sotto “minaccia” costante e con una reputazione sportiva ormai sotto terra… se questa è la sopravvivenza che ha inteso e intende coltivare john meglio chiudere baracca e burattini. Non ci sono scusanti che tengano.

 

 

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