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AllenIverson

Rosa Juventus Primavera 2016/2017 e statistiche giocatori: presenze, cartellini e gol stagionali. Tutte le news sulla squadra

Post in rilievo

 

 

Una cosa mi sono spesso chiesto ultimamente, perché non si è mai valutato di acquistare una squadra di serie B Lega Pro da utilizzare come squadra B? La Pro Vercelli in questo senso mi sembrerebbe già molto adatta...

 

Delsa aveva già risposto qualche mese fa a questo interrogativo, dicendo che probabilmente costa di più e poi ti tocca anche litigare con i tifosi della squadra del luogo.

Ma aspettiamo l'interpretazione autentica

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Delsa aveva già risposto qualche mese fa a questo interrogativo, dicendo che probabilmente costa di più e poi ti tocca anche litigare con i tifosi della squadra del luogo.

Ma aspettiamo l'interpretazione autentica

Ma poi credo che i 3 anni di permanenza debbano essere effettivi...se tu avessi un giocatore tesserato per te dai 15 ai 18 e i 18-21 va a farli da un altra parte ok...se tu comprassi un giocatore a 18-19 anni e lo mandi in prestito fino ai 21, prendendo la norma alla lettera,in pratica non ha mai giocato da te quindi non appartiene al tuo vivaio... per quello la mia paura è proprio questa...per bypassare la norma fai una squadra B, ti compri giovani interessanti, li fai giocare per 3 anni da te e li fai passare come prodotti del vivaio! Es un Cerri, preso dal fallimento del Parma, in questo modo, invece di andare in prestito in serie B per 3 anni lo tieni nella tua squadra B...ma rimane il fatto che Cerri, per me, non è un "vero" prodotto del tuo vivaio ma un giovane interessante che hai comprato da altri! Perché se fai una squadra B con quelli usciti dalla nostra primavera, della stessa età, ti ritroveresti Soumah, Bnou Marzuk ecc più qualcuno più grande come Padovan, Barlocco ecc che però,ad oggi, sono da lega pro...Ecco perché dico si alle squadre B se sono solo un raccordo con la prima squadra per giocatori validi formati da noi...No se diventano un espediente per comprare giovani da altri e farli passare per prodotti del nostro vivaio

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Io parlo nella selezione dei ragazzi ed è chiaro che questo potremo valutarlo solo in futuro.

 

Kean è in panchina ormai da diverse giornate e quando sarà possibile, giocherà. Sul contratto sembra che ci sia fiducia ma ovviamente, aspettiamo che firmi. Sta di fatto che è nostro sin da quando aveva 9-10 anni e dunque a tutti gli effetti un prodotto del nostro vivaio.

 

Ho appena sentito su Radio 24 un intervista a Mino Favini. Parlando di Padoin ha detto che l'hanno scovato in Veneto ha 14 anni e già era tardi. 8 9 anni per lui si può già capire di che stoffa è fatto il ragazzo nella gestione del rapporto con la palla. Altra considerazione interessante che fa e in riferimento alla testa. Ragazzi intelligenti hanno più facilità ad emergere. Direi che queste riflessioni proposte da una persona di quella autorevolezza danno un ottimo contributo a questa discussione

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Una cosa mi sono spesso chiesto ultimamente, perché non si è mai valutato di acquistare una squadra di serie B Lega Pro da utilizzare come squadra B? La Pro Vercelli in questo senso mi sembrerebbe già molto adatta...

una squadra B è appunto una singola squadra e non una società

 

una società deve avere una sede, dei tifosi, una città, una dirigenza, il settore govanile completo, degli obblighi morali, etc etc

 

puoi collaborare con una società, e questo già si fa ma nn sarà mai la stessa cosa... perchè farà cmq sempre i propri interessi

e soprattutto NON può avere la pazienza che è ciò che fa la differenza

 

le squadre B di barca e real ad esempio sono in C eh... mica gliene frega di salire o di non retrocere, e questo è fondamentale nella crescita però puoi permetterti il tempo

 

credo che il siviglia sia al momento l unica big con la seconda squadra in 'serieB'

 

ma la vera differenza è che i giocatori delle squadre B sono eleggibili per il CTP ma soprattutto ti permette di avere rose più corte perchè puoi pescare da lì per portare gente anche solo in panchina la domenica(vedi domenica scorsa il Barca a Siviglia dove aveva 3 giocatori da prima squadra e il resto della squadra B)

questo ti permette di concentrare le risorse sui ronaldo e su messi e non sui peluso e i padoin, sempre che la dirgenza sia sufficientemente lungimirante...

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Ho appena sentito su Radio 24 un intervista a Mino Favini. Parlando di Padoin ha detto che l'hanno scovato in Veneto ha 14 anni e già era tardi. 8 9 anni per lui si può già capire di che stoffa è fatto il ragazzo nella gestione del rapporto con la palla. Altra considerazione interessante che fa e in riferimento alla testa. Ragazzi intelligenti hanno più facilità ad emergere. Direi che queste riflessioni proposte da una persona di quella autorevolezza danno un ottimo contributo a questa discussione

Per me 8-9 anni è presto perché ci sono differenze legate all'età biologica del ragazzo ma penso che a 16-17 anni si possa già intuire chi è calciatore e chi no...anche riguardo all'intelligenza, che spesso viene confusa con cultura, è troppo presto per dire se uno ha la testa o no per giocare perché son troppo bambini! Poi per carità se uno è capace a vederli anche a quel l'età ben venga sia chiaro!

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Per me 8-9 anni è presto perché ci sono differenze legate all'età biologica del ragazzo ma penso che a 16-17 anni si possa già intuire chi è calciatore e chi no...anche riguardo all'intelligenza, che spesso viene confusa con cultura, è troppo presto per dire se uno ha la testa o no per giocare perché son troppo bambini! Poi per carità se uno è capace a vederli anche a quel l'età ben venga sia chiaro!

 

Abbi pazienza ma per ora tengo in maggior conto il parere di Favini

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Abbi pazienza ma per ora tengo in maggior conto il parere di Favini

beh, l'esperienza di tutti dice che a 8-9 anni non puoi sapere se un bambino diventerà calciatore

 

a 8-9 anni l unica cosa che puoi affermare è che il bambino che hai di fronte, con buona probabilità, NON diventerà mai un calciatore

 

in pratica a quell'età puoi dire chi NON lo diventa, non chi lo diventa. credo si sia espresso male o che molto probabilmente sia stato interpretato male dal giornalista

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Abbi pazienza ma per ora tengo in maggior conto il parere di Favini

Favini è sicuramente persona competente ma penso che sappia benissimo anche lui che a 8/9 anni il bambino sa che esiste solo mamma, papà e il pallone...è a 16/17 che subentrano altre questioni che fanno "deragliare" un ragazzo promettente se parliamo di testa...e anche sotto l'aspetto tecnico/tattico per me è a quel l'età che puoi vedere chi veramente ha un passo in più! A 8-9 anni c'è tantissima differenza legata all'età biologica tant'è vero che i nostri, ad esempio, fanno amichevoli con società dilettantistiche di un anno più grandi proprio per ovviare a questo handicap...Poi ognuno come la vede se ce la fai a prendere tutti giocatori promettenti prima dei 14 anni e azzeccare sei più talebano di me...io non arrivo a tanto mi basta prenderli a 16/17! 😀

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beh, l'esperienza di tutti dice che a 8-9 anni non puoi sapere se un bambino diventerà calciatore

 

a 8-9 anni l unica cosa che puoi affermare è che il bambino che hai di fronte, con buona probabilità, NON diventerà mai un calciatore

 

in pratica a quell'età puoi dire chi NON lo diventa, non chi lo diventa. credo si sia espresso male o che molto probabilmente sia stato interpretato male dal giornalista

 

In quello che ho scritto non di parla di individuare giocatori a 8-9 anni ma inquadrare le qualità di un bambino che ne possono fare un potenziale calciatore. Ho espresso un concetto riassumendo troppo. Però poi Favini dice di aver preso il Pado troppo tardidi per poter incidere. Interessante che dica questo perché conferma in un certo modo la necessità che noi si crei un sistema che parte dall'Accademy. Cosa che mi pare di capire ancora non sia di livello top ma che si sta facendo

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In quello che ho scritto non di parla di individuare giocatori a 8-9 anni ma inquadrare le qualità di un bambino che ne possono fare un potenziale calciatore. Ho espresso un concetto riassumendo troppo. Però poi Favini dice di aver preso il Pado troppo tardidi per poter incidere. Interessante che dica questo perché conferma in un certo modo la necessità che noi si crei un sistema che parte dall'Accademy. Cosa che mi pare di capire ancora non sia di livello top ma che si sta facendo

guarda.... che gli anni da pulcino siano fondamentali, siamo d'accordo tutti. essere bravi in quella fase è condizione necessaria ma non sufficiente(scusate ma ogni tanto esce il mio lato nerd...)

 

io non ho dati reali, anche se sarebbe bello che la federazione facesse una analisi di questo tipo(sul report annuale della federzione ci sono un sacco di dati, interesantissimi, ma nn credo questo) ma ad una analisi spannometrica il 90% dei calciatori professionisti di A e B in italia non ha fatto la scuola calcio in squadre di A e B. e nn credo sia una cosa solo italiana... anche in spagna mi pare sia così, se guardiamo i casi tipo come gli iniesta, i ramos, i piquè, raul, david silva, etc etc

 

gli stessi del piero, totti, baggio, cannavaro, cassano, ... arrivano in squadre professionistiche 'tardi'

 

tutti giocatori che arrivano in squadre professionsitiche di livello a 12-13 anni, che è poi la fase sensibile dello sviluppo dei ragazzi, di cui ho parlato più volte qui dentro, in cui si resetta tutto e si riparte

 

sono poche le eccezioni che mi vengono in mente a memoria su due piedi: marchisio, nesta, xavi, bellini... maldini(ma figlio d'arte)

 

per cui lavorare bene 'prima' non so quanto sia utile. questo è un argomento che ritengo interessante e che mi sono ripromesso di affrontare con qualche addetto ai lavori che stimo

 

POSSO DIRE UNA COSA BRUTALE E FORSE ANACRONISTICA?

credo che quello che manchi ora sia brutalmente la 'selezione naturale' nuda e cruda. si crede molto più nei metodi, nella pazienza e nella crescita(anche non a torno, per carità) ma una volta secondo me nn era così...

eri bravo? bene.

non lo eri? grazie e arrivederci

 

selezione naturale, senza guardare troppo altre caxxate

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per curiosità...

 

avete mai letto la tesina da 'direttore sportivo' di Fabio Paratici?

 

 

è molto interessante, nn perfetta e forse oramai un po' vecchiotta(perchè 10 anni nel calcio sono una eternità, soprattutto nel calcio di questo periodo)

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per curiosità...

 

avete mai letto la tesina da 'direttore sportivo' di Fabio Paratici?

 

 

è molto interessante, nn perfetta e forse oramai un po' vecchiotta(perchè 10 anni nel calcio sono una eternità, soprattutto nel calcio di questo periodo)

 

L'avevo trovata ed avevo cominciato a leggerla (se non ricordo male era una comparazione tra i vari modelli calcistici evoluti). Poi però al solito l'ho persa di vista...sai dove recuperarla.

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L'avevo trovata ed avevo cominciato a leggerla (se non ricordo male era una comparazione tra i vari modelli calcistici evoluti). Poi però al solito l'ho persa di vista...sai dove recuperarla.

 

ma qui non si vogliono link esterni, purtroppo(cosa per me sinceramente NON capibile)

 

altrimenti l'avrei messo

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ma qui non si vogliono link esterni, purtroppo(cosa per me sinceramente NON capibile)

 

altrimenti l'avrei messo

 

Ciusto...

 

va bhé con google la trovo no? Grazie dell'interessamento comunque...

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Ciusto...

 

va bhé con google la trovo no? Grazie dell'interessamento comunque...

se svuoti la cartella te lo mando

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guarda.... che gli anni da pulcino siano fondamentali, siamo d'accordo tutti. essere bravi in quella fase è condizione necessaria ma non sufficiente(scusate ma ogni tanto esce il mio lato nerd...)

 

io non ho dati reali, anche se sarebbe bello che la federazione facesse una analisi di questo tipo(sul report annuale della federzione ci sono un sacco di dati, interesantissimi, ma nn credo questo) ma ad una analisi spannometrica il 90% dei calciatori professionisti di A e B in italia non ha fatto la scuola calcio in squadre di A e B. e nn credo sia una cosa solo italiana... anche in spagna mi pare sia così, se guardiamo i casi tipo come gli iniesta, i ramos, i piquè, raul, david silva, etc etc

 

gli stessi del piero, totti, baggio, cannavaro, cassano, ... arrivano in squadre professionistiche 'tardi'

 

tutti giocatori che arrivano in squadre professionsitiche di livello a 12-13 anni, che è poi la fase sensibile dello sviluppo dei ragazzi, di cui ho parlato più volte qui dentro, in cui si resetta tutto e si riparte

 

sono poche le eccezioni che mi vengono in mente a memoria su due piedi: marchisio, nesta, xavi, bellini... maldini(ma figlio d'arte)

 

per cui lavorare bene 'prima' non so quanto sia utile. questo è un argomento che ritengo interessante e che mi sono ripromesso di affrontare con qualche addetto ai lavori che stimo

 

POSSO DIRE UNA COSA BRUTALE E FORSE ANACRONISTICA?

credo che quello che manchi ora sia brutalmente la 'selezione naturale' nuda e cruda. si crede molto più nei metodi, nella pazienza e nella crescita(anche non a torno, per carità) ma una volta secondo me nn era così...

eri bravo? bene.

non lo eri? grazie e arrivederci

 

selezione naturale, senza guardare troppo altre caxxate

 

Io questa cosa l'ho sperimentata personalmente solo nella pallavolo professionistica ma è un altro mondo. Poco o nulla lo scouring, fino a 12-13 anni non ci si sposta dalla provincia, Fran fatica a creare attorno alle 15enni fuori casa un ambiente sostitutivo della famiglia. Però a 14 anni quella che può esordire in serie a nei successivi 3-4 anni e quella che "fa giocare" la squadra in categoria le distingui subito. Però la pallavolo è uno sport decisamente più arretrato, soprattutto in campo femminile

 

 

guarda.... che gli anni da pulcino siano fondamentali, siamo d'accordo tutti. essere bravi in quella fase è condizione necessaria ma non sufficiente(scusate ma ogni tanto esce il mio lato nerd...)

 

io non ho dati reali, anche se sarebbe bello che la federazione facesse una analisi di questo tipo(sul report annuale della federzione ci sono un sacco di dati, interesantissimi, ma nn credo questo) ma ad una analisi spannometrica il 90% dei calciatori professionisti di A e B in italia non ha fatto la scuola calcio in squadre di A e B. e nn credo sia una cosa solo italiana... anche in spagna mi pare sia così, se guardiamo i casi tipo come gli iniesta, i ramos, i piquè, raul, david silva, etc etc

 

gli stessi del piero, totti, baggio, cannavaro, cassano, ... arrivano in squadre professionistiche 'tardi'

 

tutti giocatori che arrivano in squadre professionsitiche di livello a 12-13 anni, che è poi la fase sensibile dello sviluppo dei ragazzi, di cui ho parlato più volte qui dentro, in cui si resetta tutto e si riparte

 

sono poche le eccezioni che mi vengono in mente a memoria su due piedi: marchisio, nesta, xavi, bellini... maldini(ma figlio d'arte)

 

per cui lavorare bene 'prima' non so quanto sia utile. questo è un argomento che ritengo interessante e che mi sono ripromesso di affrontare con qualche addetto ai lavori che stimo

 

POSSO DIRE UNA COSA BRUTALE E FORSE ANACRONISTICA?

credo che quello che manchi ora sia brutalmente la 'selezione naturale' nuda e cruda. si crede molto più nei metodi, nella pazienza e nella crescita(anche non a torno, per carità) ma una volta secondo me nn era così...

eri bravo? bene.

non lo eri? grazie e arrivederci

 

selezione naturale, senza guardare troppo altre caxxate

 

Io questa cosa l'ho sperimentata personalmente solo nella pallavolo professionistica ma è un altro mondo. Poco o nulla lo scouring, fino a 12-13 anni non ci si sposta dalla provincia, Fran fatica a creare attorno alle 15enni fuori casa un ambiente sostitutivo della famiglia. Però a 14 anni quella che può esordire in serie a nei successivi 3-4 anni e quella che "fa giocare" la squadra in categoria le distingui subito. Però la pallavolo è uno sport decisamente più arretrato, soprattutto in campo femminile

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per curiosità...

 

avete mai letto la tesina da 'direttore sportivo' di Fabio Paratici?

 

 

è molto interessante, nn perfetta e forse oramai un po' vecchiotta(perchè 10 anni nel calcio sono una eternità, soprattutto nel calcio di questo periodo)

Io lascio dire tutto a tutti perché non ho titoli né posizione per impedire che vengano fatte affermazioni a volte oggettivamente non condivisibili, ma che 10 anni nel calcio di adesso siano un'eternità mi sembra forte come affermazione (mi sforzo di sfumare i termini ...), e non lo dico solo perché io questa soglia (di frequentazione) l'ho appena superata : se fosse così Favini, giusto per citarne uno, ma anche lo stesso Paratici avrebbero bisogno di rifare il corso (e gli esami).

Dopodiché ognuno rimanga pure della propria idea ...

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Io lascio dire tutto a tutti perché non ho titoli né posizione per impedire che vengano fatte affermazioni a volte oggettivamente non condivisibili, ma che 10 anni nel calcio di adesso siano un'eternità mi sembra forte come affermazione (mi sforzo di sfumare i termini ...), e non lo dico solo perché io questa soglia (di frequentazione) l'ho appena superata : se fosse così Favini, giusto per citarne uno, ma anche lo stesso Paratici avrebbero bisogno di rifare il corso (e gli esami).

Dopodiché ognuno rimanga pure della propria idea ...

non hai assultamente capito cosa intendevo, forse perchè non sai di cosa parla la tesi e non l hai letta

 

che dal punto di vista MANAGERIALE sia cambiato tutto negli ultimi 10 anni mi pare PALESE e che i ritmi con cui cambia il calcio dal punto di vista MANAGERIALE in questi anni siano ancora più veloci, altrettanto

 

non ho scritto dal punto di vista tecnico, che credo sia l'aspetto che ti sta a cuore.la competenza rimane di moda, tranquillo

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non hai assultamente capito cosa intendevo, forse perchè non sai di cosa parla la tesi e non l hai letta

 

che dal punto di vista MANAGERIALE sia cambiato tutto negli ultimi 10 anni mi pare PALESE e che i ritmi con cui cambia il calcio dal punto di vista MANAGERIALE in questi anni siano ancora più veloci, altrettanto

 

non ho scritto dal punto di vista tecnico, che credo sia l'aspetto che ti sta a cuore.la competenza rimane di moda, tranquillo

non ho letto la tesi, dal punto di vista manageriale è evidente che è cambiato molto e molto si deve ancora fare, per il resto sono sempre tranquillo e mi spiace se non riesco sempre a trasmettere la cosa. .. ma fidati.

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16.11.2016 11:28 - in: Youth Teams

Muratore: «La Primavera può fare ottime cose»

Le parole del centrocampista della nostra Under 19 a JTv: «Che bello essere tornato in campo, ho una grande voglia e sono motivato a dare il massimo»

 

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Ha ripreso, dopo un brutto infortunio, le chiavi del centrocampo della nostra Primavera, e la sua stagione è iniziata molto bene. Parliamo di Simone Muratore, che si è raccontato al microfono di Antonio Romano, su JTv. «I primi tempi sono stati complicati – racconta parlando della sua assenza dal campo – Ma mi sono stati vicini tutti, dalla famiglia alla squadra allo staff medico. Io sono sempre stato partecipe, come se avessi dovuto scendere in campo con loro, ho tifato per i miei compagni continuamente».

E ora è tornato fisicamente, in campo: «Sono felice, voglio recuperare quello che mi sono perso e fare una grande stagione. Ho voglia e motivazioni, come d’altronde vale per tutti i miei compagni, siamo consapevoli di poter fare ottime cose, anche se il campionato è diverso dal solito, ci sono trasferte nuove, tutti contro di noi vogliono dare il massimo. I nostri avversari? Fra i più forti ci sono il Toro, ma anche la Roma… e nel gruppo delle migliori ci inseriamo anche noi».

E poi c’è la grande avventura europea: «La Youth League è una grande esperienza, incontri modelli di gioco diversi, sono tutte squadre molto forti, è emozionante».

Un consiglio da giovane calciatore a giovane calciatore: «Non mollare mai. Non è facile, per esempio conciliare lo sport con lo studio, e io devo ringraziare i professori e la mia famiglia che mi aiutano a tenere duro, ma è la perseveranza la chiave di tutto. Mio papà giocava a calcio e mi ha trasmesso i valori di questo mestiere: soprattutto bisogna mettersi in ballo e provarci sempre, fino alla fine, anche quando le cose non vanno per il meglio».

 

Fonte: juventus.com

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