Vai al contenuto

Benvenuti su VecchiaSignora.com

Benvenuti su VecchiaSignora.com, il forum sulla Juventus più grande della rete. Per poter partecipare attivamente alla vita del forum è necessario registrarsi

Archiviato

Questa discussione è archiviata e chiusa a future risposte.

ValerioBncnr

Tasse al 17%, Pil e investimenti in crescita. La Gran Bretagna post Brexit vola: è presto per fare bilanci, ma gli indicatori sono tutti positivi

Post in rilievo

Un pò pretestuoso mi sembra il tuo discorso in realtà; se, come dice giustamente sol, la volontà popolare va rispettata sempre (e infatti la Gran Bretagna sta avviando le trattative per l'uscita), andrebbe ugualmente rispettata un'eventuale decisione degli scozzesi di separarsi dalla Gran Bretagna. Anche perché in Scozia i no alla Brexit sono stati largamente superiori ai sì ed è quindi pienamente comprensibile che il governo scozzese voglia sottoporre ai propri cittadini un nuovo quesito referendario alla luce delle nuove condizioni politiche ed economiche che si avranno dopo la Brexit.

 

 

La volontà popolare va rispettata, e la Scozia appena due anni e mezzo fa, ha deciso di restare nel Regno Unito.

 

Riprovarci oggi non è volontà popolare, è un pretesto (lo ribadisco) per chi ha perso quel referendum.

 

Sottolineo il tuo ultimo ragionamento, e appunto, non oggi, ma magari tra un lustro, a Brexit conclusa e alla luce delle nuove condizioni economico-politiche, si potranno fare altri ragionamenti sulla volontà popolare.

 

Oggi è prematuro, e lo ribadisco ancora, pretestuoso.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Beh, diciamo che quando gli scozzesi hanno votato per l'indipendenza, il 18/9/2014, il referendum per Brexit era già fissato da tempo.

A me sta cosa pare un po' pretestuosa tirarla fuori ora, quando nel precedente dibattito per l'Indipendenza della Scozia non veniva cacata di striscio... non trovi???

 

 

Riporto da wikipedia i soli atti ufficiali, perchè le discussioni su questo referendum sono di un lustro prima, come minimo...

Nel maggio 2013, il partito conservatore presentò un progetto di legge referendaria sull'UE e delineò i propri piani per la rinegoziazione e il successivo voto dentro/fuori, se fosse tornato al potere nel 2015: il progetto di legge ha stabilito che il referendum si sarebbe dovuto tenere entro il 31 dicembre 2017.

Il progetto di legge è stato presentato dal deputato conservatore James Wharton e la prima lettura alla Camera dei Comuni avvenne il 19 giugno 2013, a cui un molto soddisfatto David Cameron garantì il pieno sostegno del partito conservatore. Il disegno di legge fu approvato in seconda lettura il 5 luglio 2013, con 304 voti a favore e nessuno contrario

 

uno dei cavalli di battaglia dell'Inghilterra durante la propaganda elettorale che avvenne per il referendum scozzese fu che se la Scozia fosse uscita dall'UK sarebbe uscita pure dalla UE...

tutti pensavano che l'altro referendum per la Brexit finisse con un plebiscito pro UE.

questo solo per dirti che secondo me è giustificata la richiesta di un nuovo referendum alla luce di questa brexit.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

 

 

 

La volontà popolare va rispettata, e la Scozia appena due anni e mezzo fa, ha deciso di restare nel Regno Unito.

 

Riprovarci oggi non è volontà popolare, è un pretesto (lo ribadisco) per chi ha perso quel referendum.

 

Sottolineo il tuo ultimo ragionamento, e appunto, non oggi, ma magari tra un lustro, a Brexit conclusa e alla luce delle nuove condizioni economico-politiche, si potranno fare altri ragionamenti sulla volontà popolare.

 

Oggi è prematuro, e lo ribadisco ancora, pretestuoso.

 

E se anche fosse pretestuoso?

 

Se ci fossero le condizioni politiche e se la legge inglese lo consentisse, nessuno dovrebbe aprire bocca in merito uno Scotexit 2.0

Perché stigmatizzarlo dopo che si è sostenuta la Brexit, quello si sarebbe pretestuoso.

Nonché ipocrita.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

E se anche fosse pretestuoso?

 

Se ci fossero le condizioni politiche e se la legge inglese lo consentisse, nessuno dovrebbe aprire bocca in merito uno Scotexit 2.0

Perché stigmatizzarlo dopo che si è sostenuta la Brexit, quello si sarebbe pretestuoso.

Nonché ipocrita.

 

comunque, tornando in tema...

una statistica secondo me molto significativa se risulta essere vera... sulla Brexit..

 

sul totale dei votanti il 75 per cento dei ragazzi fra i 18 e i 24 anni si è espresso contro la Brexit, così come il 54 per cento delle persone con un’età compresa tra i 25 e i 49 anni.

Quelli, insomma, che vivranno più a lungo le conseguenze del voto: una media di 69 anni a fronte dei 16 degli ultra 65enni che hanno votato in massa (il 61 per cento) per l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea.

 

questa Brexit non è destinata a durare... fra qualche anno o un decennio, rientreranno secondo me.

se poi mi chiedi come hanno fatto ad ottenere questi dati statistici, francamente non lo so e me lo chiedo.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

E se anche fosse pretestuoso?

 

Se ci fossero le condizioni politiche e se la legge inglese lo consentisse, nessuno dovrebbe aprire bocca in merito uno Scotexit 2.0

Perché stigmatizzarlo dopo che si è sostenuta la Brexit, quello si sarebbe pretestuoso.

Nonché ipocrita.

 

Quindi se in Italia domani rivotassimo per il nucleare, a te starebbe bene?

 

E se il popolo italiano respingesse ancora il nucleare, e venisse riproposta ancora l'anno dopo?

 

A me parrebbe una buffonata, ma evidentemente qui per volontà popolare si intende qualsiasi scazzo.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

 

 

comunque, tornando in tema...

una statistica secondo me molto significativa sulla Brexit..

 

sul totale dei votanti il 75 per cento dei ragazzi fra i 18 e i 24 anni si è espresso contro la Brexit, così come il 54 per cento delle persone con un’età compresa tra i 25 e i 49 anni.

Quelli, insomma, che vivranno più a lungo le conseguenze del voto: una media di 69 anni a fronte dei 16 degli ultra 65enni che hanno votato in massa (il 61 per cento) per l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea.

 

questa Brexit non è destinata a durare... fra qualche anno o un decennio, rientreranno secondo me.

 

Sperando che l'Unione sopravviva... :d

 

Personalmente dico una cosa: fino a prima del voto Brexit e nell'immediato post-voto ammetto di aver guardato con una certa benevolenza all'uscita della Gb dall'Unione, per tutta una serie di ragioni.

Poi questa simpatia è venuta meno nel momento in cui mi si è parato davanti uno scenario catastrofico che, credo, troverà il suo punto di soluzione oppure di rottura con le prossime elezioni francesi.

Se andrà come mi auguro, allora è plausibile che un domani avverrà ciò che hai detto.

In caso contrario cambierà tutto.

E temo non per il meglio.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

1) uno dei cavalli di battaglia dell'Inghilterra durante la propaganda elettorale che avvenne per il referendum scozzese fu che se la Scozia fosse uscita dall'UK sarebbe uscita pure dalla UE...

2) tutti pensavano che l'altro referendum per la Brexit finisse con un plebiscito pro UE.

questo solo per dirti che secondo me è giustificata la richiesta di un nuovo referendum alla luce di questa brexit.

 

guarda io di questo non ne ho mai sentito parlare.

Non mi permetto di dire che è una cacata, sarà ignoranza mia, ma nel dibattito ho sempre sentito parlare di devoluzione o di UK, di Ue mai.

 

Il punto numero 2 non significa nulla, se c'è un referendum e quello mette in dubbio la tua esistenza (così è per qualche sedicente scozzese) devi mettere in conto che potresti perdere (e comunque anche qui... di plebiscito pro-UE non ne ho mai sentito parlare, nemmeno dai soliti sondaggisti sponsorizzati dalle multinazionali e dalla grande finanza...)

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

La volontà popolare va rispettata, e la Scozia appena due anni e mezzo fa, ha deciso di restare nel Regno Unito.

 

Riprovarci oggi non è volontà popolare, è un pretesto (lo ribadisco) per chi ha perso quel referendum.

 

Sottolineo il tuo ultimo ragionamento, e appunto, non oggi, ma magari tra un lustro, a Brexit conclusa e alla luce delle nuove condizioni economico-politiche, si potranno fare altri ragionamenti sulla volontà popolare.

 

Oggi è prematuro, e lo ribadisco ancora, pretestuoso.

 

Scusa un momento, mettendola su un piano molto terra terra; il 60% (se non ricordo male) e oltre degli scozzesi ha votato per rimanere nella UE. Mi pare abbastanza ovvio, alla luce di questi risultati, che alla premier scozzese e alla maggioranza del suo popolo roda un pò il cosiddetto di fronte alla prospettiva di trovarsi fuori dalla UE. E' un ragionamento talmente banale che non varrebbe neanche la pena di farlo; francamente non capisco cosa sarebbe pretestuoso.....

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

 

 

Quindi se in Italia domani rivotassimo per il nucleare, a te starebbe bene?

 

E se il popolo italiano respingesse ancora il nucleare, e venisse riproposta ancora l'anno dopo?

 

A me parrebbe una buffonata, ma evidentemente qui per volontà popolare si intende qualsiasi scazzo.

 

Il punto è ciò che la legge consente o meno di fare. Il referendum propositivo in Italia non è ammesso, così come su certi argomenti (politica estera, tasse (sefz)). In GB pare invece di si.

Quindi sta alla politica cercare di risolvere le cose senza bisogno di ricorrere ad uno strumento ad alto rischio quale il referendum.

Ciò che voglio dire è che, nel caso la politica fallisse e la legge lo consentisse, troverei sbagliato stigmatizzare uno Scotexit 2.0 soprattutto da parte di chi ha appoggiato la Brexit.

 

Tutto questo, ripeto, lo dico da sostenitore a prescindere dell'integrità dello stato britannico

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

comunque, tornando in tema...

una statistica secondo me molto significativa se risulta essere vera... sulla Brexit..

 

sul totale dei votanti il 75 per cento dei ragazzi fra i 18 e i 24 anni si è espresso contro la Brexit, così come il 54 per cento delle persone con un’età compresa tra i 25 e i 49 anni.

Quelli, insomma, che vivranno più a lungo le conseguenze del voto: una media di 69 anni a fronte dei 16 degli ultra 65enni che hanno votato in massa (il 61 per cento) per l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea.

 

questa Brexit non è destinata a durare... fra qualche anno o un decennio, rientreranno secondo me.

se poi mi chiedi come hanno fatto ad ottenere questi dati statistici, francamente non lo so e me lo chiedo.

 

appunto... per me quei dati statistici hanno lo stesso valore della carta straccia

 

Per quanto riguarda l'UE, mi auguro che fra qualche anno non esista più, in modo da tagliare la testa al toro

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

guarda io di questo non ne ho mai sentito parlare.

Non mi permetto di dire che è una cacata, sarà ignoranza mia, ma nel dibattito ho sempre sentito parlare di devoluzione o di UK, di Ue mai.

 

Il punto numero 2 non significa nulla, se c'è un referendum e quello mette in dubbio la tua esistenza (così è per qualche sedicente scozzese) devi mettere in conto che potresti perdere (e comunque anche qui... di plebiscito pro-UE non ne ho mai sentito parlare, nemmeno dai soliti sondaggisti sponsorizzati dalle multinazionali e dalla grande finanza...)

 

sul primo punto l'avevo letto in un'artico anni fa sul corriere.

sul secondo ammetto che dire plebiscito pro UE è esagerato, però Cameron ci si è giocato la carriera politica su questa cosa, penso (credo) che avesse buoni motivi per farlo, che i sondaggi parlassero di pro EU

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Il punto è ciò che la legge consente o meno di fare. Il referendum propositivo in Italia non è ammesso, così come su certi argomenti (politica estera, tasse ( sefz)). In GB pare invece di si.

Quindi sta alla politica cercare di risolvere le cose senza bisogno di ricorrere ad uno strumento ad alto rischio quale il referendum.

Ciò che voglio dire è che, nel caso la politica fallisse e la legge lo consentisse, troverei sbagliato stigmatizzare uno Scotexit 2.0 soprattutto da parte di chi ha appoggiato la Brexit.

 

Tutto questo, ripeto, lo dico da sostenitore a prescindere dell'integrità dello stato britannico

 

Ma non è una questione di referendum propositivo o sulle tasse.

E' questione che votare ogni due anni per le stesse cose è ridicolo!

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

 

 

Ma non è una questione di referendum propositivo o sulle tasse.

E' questione che votare ogni due anni per le stesse cose è ridicolo!

 

Può anche darsi, ma se la legge lo consente diventa automaticamente a prova di ridicolo.

In Svizzera mi pare che facciano referendum locali o federali per ogni cretinata ed evidentemente lo trovano normale.

Personalmente è uno strumento che non mi entusiasma, tanto è vero che la mia partecipazione ai referendum rispetto alle elezioni la quantifico in rapporto di 1÷10 stando largo.

Però è uno strumento che c'è e sarei anche contrario, per principio, a che lo abolissero.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

appunto... per me quei dati statistici hanno lo stesso valore della carta straccia

 

Per quanto riguarda l'UE, mi auguro che fra qualche anno non esista più, in modo da tagliare la testa al toro

 

ma perché sei così contro l'UE ??

pensi che l'Italia da sola, poi con i politici che abbiamo possa avere un gran futuro davanti a se ??

io francamente delegherei tutta la nostra sovranità a Bruxelles. pensa un po te che fiducia che ho nella nostra classe politica e dirigenziale.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Scusa un momento, mettendola su un piano molto terra terra; il 60% (se non ricordo male) e oltre degli scozzesi ha votato per rimanere nella UE. Mi pare abbastanza ovvio, alla luce di questi risultati, che alla premier scozzese e alla maggioranza del suo popolo roda un pò il cosiddetto di fronte alla prospettiva di trovarsi fuori dalla UE. E' un ragionamento talmente banale che non varrebbe neanche la pena di farlo; francamente non capisco cosa sarebbe pretestuoso.....

 

E vabbè, allora terra terra è buono tutto....

 

Sta cosa poi che rode agli scozzesi a me fa (scusa il termine), ridere...

 

Io penso più che roda alle loro leadership del partito che ha preso una tranvata nel 2014..

 

Anche perchè a me pare più facile che uno scozzese non si ponga il problema o l'interesse sia sicuramente secondario visto che al referendum del settembre 2014 sull'indipendenza dal Regno ha votato l'85% (ottantacinque), mentre un sicuramente meno sentito referendum di Brexit un anno e mezzo dopo ha visto la presenza scendere (sempre in Scozia) al 67% (sessantasette)

 

 

E poi ti posso facilmente rispondere che scegliendo l'indipendenza l'anno prima, gli scozzesi si sarebbero messi al riparo da questa (ribadisco: per qualche sedicente) catostrofe... perchè avrebbero potuto scegliere liberamente le loro alleanze (tipica competenza di uno stato sovrano).

 

Restando nell'Unione (britannica) si sono messi democraticamente nelle mani di una maggioranza che comprende Galles e NordIrlanda, oltre che Inghilterra.

E se il volere della maggioranza è Brexit, fotte * se il 60% della tua regione è contrario.

 

E' come dire che in Veneto devono prontamente votare per l'indipendenza dall'Italia perchè alle ultime politiche ha stra-vinto la Lega (anti-euro) ed invece si trovano governati dal PD (pro-euro). E ne avrebbero tutte le ragioni.

E la stessa identica cosa!!!

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

 

 

Beh, diciamo che quando gli scozzesi hanno votato per l'indipendenza, il 18/9/2014, il referendum per Brexit era già fissato da tempo.

A me sta cosa pare un po' pretestuosa tirarla fuori ora, quando nel precedente dibattito per l'Indipendenza della Scozia non veniva cacata di striscio... non trovi???

 

 

Riporto da wikipedia i soli atti ufficiali, perchè le discussioni su questo referendum sono di un lustro prima, come minimo...

Nel maggio 2013, il partito conservatore presentò un progetto di legge referendaria sull'UE e delineò i propri piani per la rinegoziazione e il successivo voto dentro/fuori, se fosse tornato al potere nel 2015: il progetto di legge ha stabilito che il referendum si sarebbe dovuto tenere entro il 31 dicembre 2017.

Il progetto di legge è stato presentato dal deputato conservatore James Wharton e la prima lettura alla Camera dei Comuni avvenne il 19 giugno 2013, a cui un molto soddisfatto David Cameron garantì il pieno sostegno del partito conservatore. Il disegno di legge fu approvato in seconda lettura il 5 luglio 2013, con 304 voti a favore e nessuno contrario

 

Si ma mica possono subire così passivamente una decisione presa interpellando soltanto i cittadini inglesi.

 

È come se sei su un'auto con un conducente che decide dove vuole andare, e ad un certo punto decide di andare a schiantarsi ai 150 km/h contro un muro. Se permetti, chiederei di scendere a ste giro, a costo di dover riesumare William Wallace.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Non lo è.

 

Infatti. Mi pare ci sia una bella differenza tra una regione italiana e una nazione costitutiva di uno Stato unitario che gode di un'ampia autonomia, che ha un (seppur limitato) autogoverno e un proprio Parlamento.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Sta cosa poi che rode agli scozzesi a me fa (scusa il termine), ridere...

 

E' come dire che in Veneto devono prontamente votare per l'indipendenza dall'Italia perchè alle ultime politiche ha stra-vinto la Lega (anti-euro) ed invece si trovano governati dal PD (pro-euro). E ne avrebbero tutte le ragioni.

E la stessa identica cosa!!!

A parte che l'esempio non c'entra molto.

Premesso che non sono un fan dei referendum d'indipendenza e che credo potevano risparmiarselo pure due anni fa.

Guarda, molto semplicemente la questione è particolare in virtù dello status speciale della Scozia. Nel '98 c'è stato il referendum sulla devolution, che ha permesso l'istituzione di un governo e di un parlamento scozzese all'interno del sistema politico del Regno Unito, con l'attribuzione di molte materie gestite direttamente da Edimburgo, tra cui polizia e giustizia.

Nessuno ente sub-statale in Europa ha un livello di autonomia così alto come quello della Scozia, altro che Veneto, Catalogna e Paesi baschi.

In virtù del fatto di essere una nazione con un certo grado di autonomia all'interno di uno Stato complesso non federale (cioè non ci sono meccanismi paritari di rappresentanza all'interno del sistema britannico come un senato federale tipo Bundesrat o quello americano) alcune scelte prese dal governo centrale sono particolarmente delicate perché ricadono sulle competenze proprie della Scozia. Mi riferisco ad esempio allo sviluppo economico, materia affidata al governo scozzese e sulla quale per forza la Brexit avrà delle ricadute (ad esempio per via della fine dei fondi strutturali europei).

Dunque è normale che, non sedendo al tavolo delle trattative, la Scozia possa reclamare un suo spazio e che le condizioni siano necessariamente cambiate rispetto a quando è stato posto (meglio dire concesso) il primo referendum. Perché è un cambiamento che intacca anche le sue materie specifiche di competenza.

Io spero comunque non si arrivi al referendum, anzi mi auguro le trattative ue-uk proseguano per il meglio e a vantaggio di tutti, anche degli scozzesi. Per dire diamo fondi strutturali a chi sta in pre-adesione come l'Albania, figurarsi agli amici scozzesi.

Una richiesta di referendum è comunque legittima, non c'è una scadenza. Non so quanto vogliano concederla a Londra.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

ma perché sei così contro l'UE ??

pensi che l'Italia da sola, poi con i politici che abbiamo possa avere un gran futuro davanti a se ??

io francamente delegherei tutta la nostra sovranità a Bruxelles. pensa un po te che fiducia che ho nella nostra classe politica e dirigenziale.

 

Onestamente credo che questa assenza degli Stati Nazionali sia un gravissimo problema per tutti ed in particolare per le Nazioni piccole e dinamiche come era un tempo l'Italia.

 

Senza confini, senza uno Stato che pone delle regole condivise, con burocrati che ti comandano dall'alto, il sospetto (fai pure la certezza) è che ci siano pochi governanti che fanno i loro interessi (e gli interessi dei loro sponsor) contro la stragrande maggioranza delle persone.

 

Laddove manca uno Stato, la multinazionale e la grande finanza la fa da padrone.

E io non voglio questo, anche perchè sono un lavoratore (ma potrei essere anche un piccolo imprenditore) e l'unica ricetta della multinazionale è: tagliare il costo del personale sia in termini quantitativi che di retribuzione in modo da incrementare gli introiti (e guarda caso è quello dove siamo finiti grazie all'UE).

 

Poi, uno può amare questo tipo di capitalismo selvaggio, io non lo amo e sarei per una più equa redistribuzione, cosa che non può avvenire in assenza di uno Stato Nazionale.

 

Per capire meglio il concetto ti porto l'esempio dell'Africa...

Oggi, lo si può notare, molti popoli scappano dalla fame, magari hanno uno smartphone in mano, ma gli manca il cibo...

 

E pensa che il cibo in precedenza lo hanno sempre avuto in loco, gli è venuto a mancare dal crollo delle colonie in poi, perchè senza più l'ombrello dei grandi e potenti stati sovrani (Francia, Belgio, Inghilterra ecc.ecc.) le nazioni africane si sono trovate con dittatori spietati alla mercè delle tangenti delle multinazionali che non si sono fatti scrupoli di saccheggiare il territorio...

 

Ora, non sono un colonialista, ma questa vicenda la dice lunga come l'assenza dello Stato porta la popolazione al degrado.

 

 

 

Poi, solo il secondo passo, è avere politici e una classe dirigente all'altezza.

Ma questo è il secondo passo, non il primo .ok

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

 

 

Per quanto riguarda l'UE, mi auguro che fra qualche anno non esista più, in modo da tagliare la testa al toro

L'UE in qualche modo ci sarà sempre. Se cadesse la struttura attuale, ne uscirebbe un'altra simile.

L'integrazione europea è un dato di fatto perché l'Europa è un buco, non è manco un continente. Chiamale forme di cooperazione, accordi multilaterali, ci sarà sempre qualcosa che unisce quella quarantina di matti che hanno deciso di scannarsi alle riunioni di condominio a Bruxelles piuttosto che uccidersi con i coltelli sul confine franco-tedesco.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Infatti. Mi pare ci sia una bella differenza tra una regione italiana e una nazione costitutiva di uno Stato unitario che gode di un'ampia autonomia, che ha un (seppur limitato) autogoverno e un proprio Parlamento.

 

da questo Stato Unitario gode di un'ampia autonomia, tra le quali autonomie però non vi è quella di firmare i trattati internazionali e stabilire le allenze sovranazionali.

Se volevano anche questa autonomia era semplice, bastava uscire dall'UK nel 2014.

 

Quando sono andati al voto appena due anni fa non sapevano che restando nell'UK non potevano firmare trattati internazionali da soli? uum

 

E poi questa propaganda distorta dei mass-media... agli scozzesi non ne fotte una * di sta roba, è la leadership del partito che governa in Scozia che ha preso (giustamente dalla loro parte) la palla al balzo per buttare in caciara la tranvata del 2014...

E ovviamente trova sponda nelle nostre TV e sui nostri giornali... sia mai che alla fine qualcuno crede veramente (e a quanto pare ci sono riusciti) che c'è la fila fuori per ambire ad essere governati dalla Merkel, da Junker, da Tusk e da Dijssembloem...

 

 

 

 

Si ma mica possono subire così passivamente una decisione presa interpellando soltanto i cittadini inglesi.

 

È come se sei su un'auto con un conducente che decide dove vuole andare, e ad un certo punto decide di andare a schiantarsi ai 150 km/h contro un muro. Se permetti, chiederei di scendere a ste giro, a costo di dover riesumare William Wallace.

 

Scusa, ma questa similitudine non ha senso.

Per me a schiantarci ai 150 km/h contro un muro ci andiamo noi se non usciamo alla svelta dalla UE, non certo gli scozzesi...

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

L'UE in qualche modo ci sarà sempre. Se cadesse la struttura attuale, ne uscirebbe un'altra simile.

L'integrazione europea è un dato di fatto perché l'Europa è un buco, non è manco un continente. Chiamale forme di cooperazione, accordi multilaterali, ci sarà sempre qualcosa che unisce quella quarantina di matti che hanno deciso di scannarsi alle riunioni di condominio a Bruxelles piuttosto che uccidersi con i coltelli sul confine franco-tedesco.

 

Questo è ottimo.

 

Il carrozzone di Bruxelles, Strasburgo e Francoforte anche no.

 

Per quanto riguarda il fatto che siano le dimensioni a rendere grande una Nazione o uno Stato, questa mi è nuova e credo che sia una novità assoluta nella storia dell'umanità. Dove l'avete letta? uum

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

 

 

 

Sperando che l'Unione sopravviva... :d

 

Personalmente dico una cosa: fino a prima del voto Brexit e nell'immediato post-voto ammetto di aver guardato con una certa benevolenza all'uscita della Gb dall'Unione, per tutta una serie di ragioni.

Poi questa simpatia è venuta meno nel momento in cui mi si è parato davanti uno scenario catastrofico che, credo, troverà il suo punto di soluzione oppure di rottura con le prossime elezioni francesi.

Se andrà come mi auguro, allora è plausibile che un domani avverrà ciò che hai detto.

In caso contrario cambierà tutto.

E temo non per il meglio.

Il Regno Unito ha un rapporto con l'Europa completamente diverso da quello francese.

Posto che la Francia è un altro Stato particolare, è solito prendersi le sue "pause" chiamiamole così. Lo ha fatto anche a livello di integrazione (prima dei britannici e fino agli anni 80 la Francia era la rompipalle del gruppo, che diceva no a tutto), lo ha fatto con la Nato uscendo e rientrando. Ha i suoi momenti ma torna sempre "nel" continente.

Per il resto il rapporto Uk-Ue è sempre stato particolare, e forse è la volta buona che si toglie questo velo d'ipocrisia riconoscendo che non sono dentro. Pur restando sempre amici e per certi versi fratelli. Un cittadino britannico sarà sempre europeo, ma non partecipa a un progetto. Tutto qua. Partnership strettissima e non membership, e forse è davvero una cosa che va bene a tutti.

Ma il resto d'Europa non ha forti movimenti anti-ue, semplicemente perché per essere anti-ue devi avere una proposta politica che adesso non c'è. Io sinceramente credo che neanche il M5S sia anti-ue, anzi conosco dei loro eurodeputati, tra l'altro molto bravi, che sono pure più europeisti di me. Salvini è una macchietta che incanala rabbia è malcontento, non ha un progetto politico ma una narrazione, cavalca sentimenti ai fini dell'affermazione sua e del suo partito.

I paesi dell'Est? Europeistissimi, vogliono al massimo un'idea diversa di Europa. Non vogliono certi passi in avanti, ad esempio con la sostituzione dell'Ue alla Nato (sono più atlantisti che europeisti).

La Grecia? Europeisti pure loro e parliamo veramente dello Stato su cui l'UE ha sbagliato davvero tutto e continua a sbagliare. La Grexit è sempre vista come extrema ratio e più in ottica di "cacciata" che di uscita.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

 

 

 

Questo è ottimo.

 

Il carrozzone di Bruxelles, Strasburgo e Francoforte anche no.

 

Per quanto riguarda il fatto che siano le dimensioni a rendere grande una Nazione o uno Stato, questa mi è nuova e credo che sia una novità assoluta nella storia dell'umanità. Dove l'avete letta? uum

 

No, no anzi, lungi da me affermare questo. Anzi io sostengo la tesi di Khanna secondo cui il futuro dell'organizzazione politica saranno le città/conurbazioni, che saranno sempre più protagoniste come centri decisionali ed economici globali.

Infatti credo sia una minchiata la retorica del "dove vuole andare l'Italia da sola, come può competere sulla scena globale da sola contro l'India" e così via.

Ma da europeista secondo me tutta la comunicazione europea è sbagliata, e nonostante non prenda risultati, si continua a puntare sulle stesse cose.

Le città e gli Stati sono comunque hub, vanno connessi in una maglia di reti, altrimenti non sviluppano il loro potenziale. In quel senso l'Europa è un buco, l'interazione è molto più semplice e proficua che l'autarchia dell'ognuno per sé. Una rete europea ci sarà sempre, ma dai tempi della lega santa mica se l'è inventata la comunità europea

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

×

Informazione Importante

Utilizziamo i cookie per migliorare questo sito web. Puoi regolare le tue impostazioni cookie o proseguire per confermare il tuo consenso.