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ArthurLee

Vasto, spara al giovane che investì la moglie: lascia pistola sulla tomba e si costituisce

Post in rilievo

Fatico a considerare 3 mesi e mezzo per un'indagine preliminare un tempo corretto.

Cosa c'era da indagare in un rosso bruciato?

 

Ma scherzi ? Se leggi l'intervista al procuratore di Vasto, scoprirai che in 3 mesi e mezzo avevano praticamente chiuso le indagini facendo anche l'esame autoptico del corpo della vittima e raccogliendo tutte le consulenze dei periti sulla dinamica dell'incidente. Sono tempi quasi record, considerando tutti i fattori che devono essere esaminati in caso di incidenti stradali di questo tipo. E' chiaro che non rispettare il rosso è una violazione grave ma che sia stata la sola causa dell'incidente va stabilito da un'indagine seria e accurata che ricostruisca i fatti.

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La solitudine di Italo che non accettava il marchio di assassino

 

VASTO- La campagna d’odio lo aveva portato a isolarsi. «Era spaventato perché anche gli amici si sono via via defilati. Mi diceva: ma che cosa ho fatto di male io a questo mondo per meritare una cosa del genere?», racconta Angelo D’Elisa, il papà di Italo. Di questo genitore con gli occhi gonfi e la voce fioca, il giorno dopo l’omicidio del figlio, sorprende la tolleranza. «È stato ucciso e adesso ci sono due tragedie, quella di Roberta e quella di Italo».

 

Incensurato

Dal giorno dell’incidente di Roberta, mentre a Vasto saliva la rabbia nei suoi confronti, Italo D’Elisa ha iniziato a spegnersi. Prima è stato ricoverato per i traumi dell’incidente e poi ha trascorso un paio di mesi al centro neurologico di Pozzilli. «Non ha retto tutti quei manifesti che chiedevano giustizia contro di lui». Ventidue anni, perito agrario, incensurato, Italo faceva il tecnico in un’azienda metalmeccanica. «Un contratto a termine che non gli hanno rinnovato, forse proprio a causa di questa vicenda. Ma lui stesso non era più in grado di lavorare», precisa lo zio Alessandro. Ha dovuto lasciare subito quell'impiego. Stava male. «Ogni volta che vedeva una manifestazione diceva, ma è mai possibile una cosa del genere?». La voce era quella: assassino. «Si è chiuso in casa e non voleva più uscire. Soffriva tremendamente per quello che accadeva».

 

Voleva fare il pompiere

Italo aveva un sogno: entrare nei Vigili del fuoco. «E gli piaceva lavorare per la Protezione civile di San Salvo. A volte faceva due turni di fila». Ma anche lì è stato sospeso dal servizio. «Hanno preso le distanze, sempre per queste voci». Così, dallo schermo del computer, aveva seguito i suoi amici che erano andati a soccorrere i terremotati di Amatrice e poi erano corsi a Rigopiano. «Forza ragazzi, siete grandi», li incitava su Facebook. «Avrebbe voluto essere lì anche lui, ma non poteva», racconta il papà.

 

Nessuna provocazione

Finché un giorno ha deciso che non doveva più rimanere chiuso in casa. «Mi ha detto: vado fuori, perché non posso più vivere così. Ma io lo seguivo passo passo. Cioè lo chiamavo sempre perché non mi piaceva quello che stava succedendo a Vasto». Di Lello diceva che l’aveva visto in motorino, che aveva atteggiamenti provocatori. «Motorino!? Ma quando mai. Provocazioni? Non era proprio il tipo Italo. Lui aveva la sua bicicletta e girava con quella. Anzi, mi aveva anche detto che forse non sarebbe più riuscito a guidare una macchina», sospira il padre.

 

«Un incidente»

Ma cos’era successo quella maledetta sera? Perché dicono che Italo non si è mai pentito? «Ma di cosa avrebbe dovuto pentirsi? È stato un incidente. Che cosa doveva dire, più che esprimere il cordoglio per la morte di Roberta? Che correva a 120? Che era ubriaco? Andava a 60 all’ora e non era ubriaco né drogato. Vorrei ricordare cosa mi diceva Italo in questi mesi: papà, quell'incrocio me lo sogno tutte le notti, insieme a Roberta». Aveva preso ad andare con la sua mountain bike nella riserva di Punta Aderci, in mezzo alla natura, lontano da tutti. «Amava il verde. Guarda questo video, me l’ha mandato mezz'ora prima di essere ucciso». C’è Italo che riprende il parco correndo con la bicicletta. «Poi l’ho chiamato e mi ha detto che stava andando al Drink Water a prendere una cosa». L’ha richiamato poco dopo e non rispondeva più.

 

Corriere.it

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Fatico a considerare 3 mesi e mezzo per un'indagine preliminare un tempo corretto.

Cosa c'era da indagare in un rosso bruciato?

 

Tutto...a che velocità andava, perché è passato col rosso, esami tossicologici, balistica, autopsia...3 mesi è un ottimo tempo...anche perché si ribadisce che la pena da scontare è sempre la stessa sia che lo condanni in 5 mesi o in 5 anni...piu tardi va, piu tardi esce, prima va, prima esce...

 

Qui la giustizia non c'entra nulla...qui parliamo di una persona che ha subito un enorme trauma e di una comunità che al posto di sostenerlo lo ha istigato alla violenza impedendogli di elaborare il lutto...vivo in città ma tutta la mia famiglia ha origini paesane, so che clima si crea in questi casi...

Qui sono tutte vittime e l'unico colpevole è l'intera comunità che ha creato un clima terribile per un INCIDENTE...

Lui non doveva andare in galera ( avrebbe già perso casa e tutto il resto per pagare i danni civili, basta e avanza dal punto di vista della pena per un atto INVOLONTARIO ), e la comunità aveva il dovere di non colpevolizzare lui e aiutare il vedovo, invece hanno fatto il contrario...

Ora abbiamo 2 morti e un omicida che riceverà il massimo della pena per omicidio premeditato, uno dei crimini più efferati possibili

 

Tanto per capirci, chi conosce le comunità paesane sa benissimo che le voci su una sua strafottenza in moto quando passava il vedovo, sulle sue mancate scuse ecc, sono tutte tipiche bugie che girano nelle comunità paesane...da "mi guardava dalla finestra", "al "mi segue quando esco" ecc, tutte cose che chi viene da paesi conosce, e puntualmente tutte bugie...purtroppo nelle piccole comunità spesso capita di chiudersi in se stessi e alimentare clima di odio, per ignoranza noia ecc

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La solitudine di Italo che non accettava il marchio di assassino

 

VASTO- La campagna d’odio lo aveva portato a isolarsi. «Era spaventato perché anche gli amici si sono via via defilati. Mi diceva: ma che cosa ho fatto di male io a questo mondo per meritare una cosa del genere?», racconta Angelo D’Elisa, il papà di Italo. Di questo genitore con gli occhi gonfi e la voce fioca, il giorno dopo l’omicidio del figlio, sorprende la tolleranza. «È stato ucciso e adesso ci sono due tragedie, quella di Roberta e quella di Italo».

 

Incensurato

Dal giorno dell’incidente di Roberta, mentre a Vasto saliva la rabbia nei suoi confronti, Italo D’Elisa ha iniziato a spegnersi. Prima è stato ricoverato per i traumi dell’incidente e poi ha trascorso un paio di mesi al centro neurologico di Pozzilli. «Non ha retto tutti quei manifesti che chiedevano giustizia contro di lui». Ventidue anni, perito agrario, incensurato, Italo faceva il tecnico in un’azienda metalmeccanica. «Un contratto a termine che non gli hanno rinnovato, forse proprio a causa di questa vicenda. Ma lui stesso non era più in grado di lavorare», precisa lo zio Alessandro. Ha dovuto lasciare subito quell'impiego. Stava male. «Ogni volta che vedeva una manifestazione diceva, ma è mai possibile una cosa del genere?». La voce era quella: assassino. «Si è chiuso in casa e non voleva più uscire. Soffriva tremendamente per quello che accadeva».

 

Voleva fare il pompiere

Italo aveva un sogno: entrare nei Vigili del fuoco. «E gli piaceva lavorare per la Protezione civile di San Salvo. A volte faceva due turni di fila». Ma anche lì è stato sospeso dal servizio. «Hanno preso le distanze, sempre per queste voci». Così, dallo schermo del computer, aveva seguito i suoi amici che erano andati a soccorrere i terremotati di Amatrice e poi erano corsi a Rigopiano. «Forza ragazzi, siete grandi», li incitava su Facebook. «Avrebbe voluto essere lì anche lui, ma non poteva», racconta il papà.

 

Nessuna provocazione

Finché un giorno ha deciso che non doveva più rimanere chiuso in casa. «Mi ha detto: vado fuori, perché non posso più vivere così. Ma io lo seguivo passo passo. Cioè lo chiamavo sempre perché non mi piaceva quello che stava succedendo a Vasto». Di Lello diceva che l’aveva visto in motorino, che aveva atteggiamenti provocatori. «Motorino!? Ma quando mai. Provocazioni? Non era proprio il tipo Italo. Lui aveva la sua bicicletta e girava con quella. Anzi, mi aveva anche detto che forse non sarebbe più riuscito a guidare una macchina», sospira il padre.

 

«Un incidente»

Ma cos’era successo quella maledetta sera? Perché dicono che Italo non si è mai pentito? «Ma di cosa avrebbe dovuto pentirsi? È stato un incidente. Che cosa doveva dire, più che esprimere il cordoglio per la morte di Roberta? Che correva a 120? Che era ubriaco? Andava a 60 all’ora e non era ubriaco né drogato. Vorrei ricordare cosa mi diceva Italo in questi mesi: papà, quell'incrocio me lo sogno tutte le notti, insieme a Roberta». Aveva preso ad andare con la sua mountain bike nella riserva di Punta Aderci, in mezzo alla natura, lontano da tutti. «Amava il verde. Guarda questo video, me l’ha mandato mezz'ora prima di essere ucciso». C’è Italo che riprende il parco correndo con la bicicletta. «Poi l’ho chiamato e mi ha detto che stava andando al Drink Water a prendere una cosa». L’ha richiamato poco dopo e non rispondeva più.

 

Corriere.it

 

ma come, mio cuggino ha detto che "sgasava alla vista del marito"...

qui andrebbe condannata un'intera cittadina...che schifo...

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ma come, mio cuggino ha detto che "sgasava alla vista del marito"...

qui andrebbe condannata un'intera cittadina...che schifo...

 

Esatto! Non sono l'unico che ha capito il punto, mi consola :d

 

Comunque attenzione che qui la giustizia sarà ferrea e le condanne esemplari, il caso ha risonanza e nonnsi vorrà far passare il messaggio che uno può farsi giustizia da solo...lui prenderà il massimo o quasi, ma tanti ora rischiando l'istigazione all'omicidio

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Esatto! Non sono l'unico che ha capito il punto, mi consola :d

 

Comunque attenzione che qui la giustizia sarà ferrea e le condanne esemplari, il caso ha risonanza e nonnsi vorrà far passare il messaggio che uno può farsi giustizia da solo...lui prenderà il massimo o quasi, ma tanti ora rischiando l'istigazione all'omicidio

E ci sarà chi marcerà sopra questa condanna esemplare, e chi dirà che dopotutto a questo gli hanno ammazzato la moglie.

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leggo che chi ha un opinione a favore della vendetta è considerato raccrapicciante e buffone...

mah per me sono dei vigliacchi coloro che anche se li struprano e ammazzano la moglie sono contenti di vederlo in prigione per 5 anni e via.

 

Il clima di giustizia fai da te è semplicissimo da comprendere. La giustizia italiana è corretta con tutti? Da pene adeguate ai reati commessi? La risposta è NO. E chi dice il contrario è in malafede o ignorante.

.goodpost

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Fatico a considerare 3 mesi e mezzo per un'indagine preliminare un tempo corretto.

Cosa c'era da indagare in un rosso bruciato?

 

non è semplice arrivare alla verità, bisogna considerare tutti gli elementi,eventuali opinioni discordanti le analisi del perito e così via..capire se era intenzionale o colposa..se era colpa cosciente o incosciente..bisogna valutare tante cose altrimenti si rischia di portare una persona verso un giustizialismo insensato.

considerando che si trattava di un 20enne e non di un serial killer si poteva tranquillamente attendere l'iter processuale.

 

a me fa ridere quando leggo la giustizia non funziona come se bastasse una bacchetta magica a risolvere i problemi.

i problemi giudiziari esistono da noi come in altri paesi ma è inevitabile per l'elevato numero delle cause e per il rispetto di un principio fondamentale.

sei innocente fino a prova contraria.

 

 

qui su questa storia si capisce il dolore e provo rispetto per l'amore sincero che aveva quest'uomo verso la moglie..mi commuove

però non toglie il fatto che non è questo il modo di reagire

poi uno deve trovasi nella situazione prima di poter arrivare a conclusioni, capisco che certi istinti avvolte per alcuni sono irrefrenabili.

però a mente lucida ha fatto una cosa orripilante, magari sto poveraccio che si è ritrovato morto non dormiva la notte per il rimorso di quello che aveva fatto

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Mah, non ho capito perché, in caso di due affermazioni completamente opposte ("sgasava per provocazione" / "aveva smesso di vivere") una debba diventare, senza sapere nulla, più veritiera dell'altra.

Però è successo. E cosa c'è di diverso rispetto a coloro verso i quali è stato puntato il dito?

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leggo che chi ha un opinione a favore della vendetta è considerato raccrapicciante e buffone...

Restando sul tema, quindi sostanzialmente per te è legittimo uccidere uno che ha ucciso tua moglie, no?

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Ho sentito altri dettagli sul telegiornale a pranzo e sono convinto sempre di piu che abbia fatto bene a vendicarsi. Quel ragazzetto di 22 anni in primis è un assassino senza scusanti perchè passare col rosso ad alta velocità è essere assassini,basta buonismo e favoritismi ci vuole il pugno di ferro subito. Seconda cosa la vittima aveva degli atteggiamenti arroganti e intimidatori con il suo uccisore,beh sarà brutto a leggerlo ma certe persone se le cercano.

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Ho sentito altri dettagli sul telegiornale a pranzo e sono convinto sempre di piu che abbia fatto bene a vendicarsi. Quel ragazzetto di 22 anni in primis è un assassino senza scusanti perchè passare col rosso ad alta velocità è essere assassini,basta buonismo e favoritismi ci vuole il pugno di ferro subito. Seconda cosa la vittima aveva degli atteggiamenti arroganti e intimidatori con il suo uccisore,beh sarà brutto a leggerlo ma certe persone se le cercano.

E poi ci vogliamo evolvere .asd ma sì dai,già che ci siamo mettiamo in vendita libera le armi, così ognuno fa il casso che vuole.

 

Sicuramente la vittima avrà pisciato sulla tomba della moglie .sisi e avrà pure minacciato il suo assassino .sisi

Ma come fate a credere a ste scemenze? Cercato di cosa? Se capita a te di fare un incidente e malauguratamente la vittima muore, che si fa? Ti ammazziamo?

Ma sembra tanto la storia del "hanno stuprato quella ragazza? Eh beh, aveva la minigonna, * suoi"

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E poi ci vogliamo evolvere .asd ma sì dai,già che ci siamo mettiamo in vendita libera le armi, così ognuno fa il casso che vuole.

 

Sicuramente la vittima avrà pisciato sulla tomba della moglie .sisi e avrà pure minacciato il suo assassino .sisi

Ma come fate a credere a ste scemenze? Cercato di cosa? Se capita a te di fare un incidente e malauguratamente la vittima muore, che si fa? Ti ammazziamo?

Ma sembra tanto la storia del "hanno stuprato quella ragazza? Eh beh, aveva la minigonna, * suoi"

Ma almeno sei informato o parli tanto per parlare? Non sono scemenze sono fatti accaduti realmente e raccontati da chi ha visto certe cose,poi il succede a tutti è ridicolo siccome non penso che chiunque passi col rosso ad alta velocità se tu lo fai sei da mettere in carcere a vita.

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Ho sentito altri dettagli sul telegiornale a pranzo e sono convinto sempre di piu che abbia fatto bene a vendicarsi. Quel ragazzetto di 22 anni in primis è un assassino senza scusanti perchè passare col rosso ad alta velocità è essere assassini,basta buonismo e favoritismi ci vuole il pugno di ferro subito. Seconda cosa la vittima aveva degli atteggiamenti arroganti e intimidatori con il suo uccisore,beh sarà brutto a leggerlo ma certe persone se le cercano.

Ipotizziamo un mondo in cui è sdoganato l'omicidio vendicativo. Questo era 30enne nel pieno delle forze v. un ragazzino di 22 anni e ha potuto avere la meglio. Ma metti che aveva 70 anni e il tizio su cui vendicarsi 30, è grosso e gira armato. Come funziona il sistema, quello rimane senza vendetta?

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Ma almeno sei informato o parli tanto per parlare? Non sono scemenze sono fatti accaduti realmente e raccontati da chi ha visto certe cose,poi il succede a tutti è ridicolo siccome non penso che chiunque passi col rosso ad alta velocità se tu lo fai sei da mettere in carcere a vita.

Ma tu hai letto l' articolo postato sopra?

Te ne prendo un pezzo "!? Ma quando mai. Provocazioni? Non era proprio il tipo Italo. Lui aveva la sua bicicletta e girava con quella. Anzi, mi aveva anche detto che forse non sarebbe più riuscito a guidare una macchina», sospira il padre."

 

Questo girava con la sua bicicletta non rompendo il * a nessuno, dato che era intimorito da tutto il paese.

Carcere a vita? Invece quello che lo ha ammazzato dove lo mettiamo? Ammazziamo pure lui, che dici?

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Ipotizziamo un mondo in cui è sdoganato l'omicidio vendicativo. Questo era 30enne nel pieno delle forze v. un ragazzino di 22 anni e ha potuto avere la meglio. Ma metti che aveva 70 anni e il tizio su cui vendicarsi 30, è grosso e gira armato. Come funziona il sistema, quello rimane senza vendetta?

Se vuoi fare fuori qualcuno lo fai tranquillo,puoi essere pure decrepito ma con una pistola in mano puoi sempre uccidere uno,e poi se non puoi proprio basta pagare qualcuno.

 

Ma tu hai letto l' articolo postato sopra?

Te ne prendo un pezzo "!? Ma quando mai. Provocazioni? Non era proprio il tipo Italo. Lui aveva la sua bicicletta e girava con quella. Anzi, mi aveva anche detto che forse non sarebbe più riuscito a guidare una macchina», sospira il padre."

 

Questo girava con la sua bicicletta non rompendo il * a nessuno, dato che era intimorito da tutto il paese.

Carcere a vita? Invece quello che lo ha ammazzato dove lo mettiamo? Ammazziamo pure lui, che dici?

Ovvio,il padre vuoi che dica che suo figlio faceva l'arrogante e intimidiva quell'uomo? Normale che passi per vittima suo figlio,però non l'ho sentito al bar ma al tg quindi non penso che sia tutto falso e inventato come dici tu. Cosi bravo e buono che però ha ammazzato una donna con la macchina,qualcosa non torna.

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Se vuoi fare fuori qualcuno lo fai tranquillo,puoi essere pure decrepito ma con una pistola in mano puoi sempre uccidere uno,e poi se non puoi proprio basta pagare qualcuno.

 

.

Forse nel mondo dei videogiochi.

Tra l'altro dai per scontato che tutti abbiano soldi (e conoscenze) per assoldare un killer. Prendi uno la cui causa dei mali è il presidente degli Stati Uniti, o il capo dei servizi segreti. Prendi ad esempio i pescatori indiani poveri im canna che si volessero vendicare sui nostri ufficiali della marina che hanno sparato su di loro, da dove partono?

Ma poi, a questo punto è legittimo che il padre di questo si vendichi a sua volta su chi ha ucciso il figlio, no?

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Se vuoi fare fuori qualcuno lo fai tranquillo,puoi essere pure decrepito ma con una pistola in mano puoi sempre uccidere uno,e poi se non puoi proprio basta pagare qualcuno.

 

 

Ovvio,il padre vuoi che dica che suo figlio faceva l'arrogante e intimidiva quell'uomo? Normale che passi per vittima suo figlio,però non l'ho sentito al bar ma al tg quindi non penso che sia tutto falso e inventato come dici tu. Cosi bravo e buono che però ha ammazzato una donna con la macchina,qualcosa non torna.

Allora crediamo all' avvocato che è pagato per difendere il suo legale .asd "gli asini volano". Oh, c'ha ragggione, è avvocato.

 

Tu non capisci la sottile differenza tra involontario e volontario.

Si osanna un omicidio volontario e si condanna un omicidio involontario: non torna la logica.

Gli incidenti, ti ripeto, gli incidenti capitano a tutti: basta una mezza distrazione e sei fottuto. Stavolta c'è scappato il morto. Anzi, ce ne sono scappati due.

In più ti invito a riflettere su una cosa: se uno ha ammazzato una persona, involontariamente, ti può sembrare logico che dopo 3 mesi torna a scorrazzare felice e contento come se nulla fosse? E addirittura, si mette a provocare il suo assassino? Rispondimi sincero

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amava il verde .piangi però passava col rosso poverino :( li conosco questi tipi da manuale proprio. Un salutava sempre perché no lo mettiamo pure, un suonava alle curve. Chissà perché questi bravi ragazzi postumi finiscono sempre nei guai.

Sempre piu convinto della mia prima opinione, fosse stato sto santo una comunità non gli si rivoltava contro così. Anni fa un signore uccise un ragazzo mentre arava dei campi e nessuno si è sognato di scendere in piazza o altro, perché chiaramente conoscendo il soggetto hanno capito tutti che la tragedia era dovuta ad una fatalità. Probabilmente non era sto ragazzo che descrivono ora che ha smesso di seminare morte e pericolo

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amava il verde .piangi però passava col rosso poverino :( li conosco questi tipi da manuale proprio. Un salutava sempre perché no lo mettiamo pure, un suonava alle curve. Chissà perché questi bravi ragazzi postumi finiscono sempre nei guai.

Sempre piu convinto della mia prima opinione, fosse stato sto santo una comunità non gli si rivoltava contro così. Anni fa un signore uccise un ragazzo mentre arava dei campi e nessuno si è sognato di scendere in piazza o altro, perché chiaramente conoscendo il soggetto hanno capito tutti che la tragedia era dovuta ad una fatalità. Probabilmente non era sto ragazzo che descrivono ora che ha smesso di seminare morte e pericolo

Oppure conoscevano poco l'omicida e troppo il giustiziere.

Da quello che si sa il panettiere era uno tra i più amati della comunità (confermato anche da due miei amici che ci avevano giocato contro in qualche serie minore). La gente lo vede disperato e credendo di dargli conforto lo asseconda con "ma perché questo sta ancora a piede libero?" "Perché non sta già in galera?" perché non sapevano evidentemente cosa dire e come farlo stare meglio. E perché sono frasi che vanno sempre bene in qualsiasi contesto, tipo "vogliamo la verità" o il classico "e lo stato cosa fa?".

Per dimostrargli solidarietà si uniscono al suo dolore e al suo desiderio di vendetta, sempre nell'ottica di provare a condividere il suo dolore, senza accorgersi che invece gli stanno caricando l'arma.

Ricordiamoci che questi sono scesi in piazza per volere l'arresto in flagrante per un omicidio colposo causato da una fatalità (di cui ha certamente colpa per la sua imperizia), una roba che forse sta solo in Arabia Saudita. Tra l'altro 3 mesi per le indagini preliminari è anche una tempistica veloce, non record come dicono, ma sotto alle media e tutto sommato giusta nei confronti di tutte le parti.

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Probabilmente non era sto ragazzo che descrivono ora che ha smesso di seminare morte e pericolo

Che comunque fosse incensurato è stato confermato, quindi mo neanche stiamo parlando dell'Hitler della strada e di uno che "semina morte e pericolo".

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amava il verde .piangi però passava col rosso poverino :( li conosco questi tipi da manuale proprio. Un salutava sempre perché no lo mettiamo pure, un suonava alle curve. Chissà perché questi bravi ragazzi postumi finiscono sempre nei guai.

Sempre piu convinto della mia prima opinione, fosse stato sto santo una comunità non gli si rivoltava contro così. Anni fa un signore uccise un ragazzo mentre arava dei campi e nessuno si è sognato di scendere in piazza o altro, perché chiaramente conoscendo il soggetto hanno capito tutti che la tragedia era dovuta ad una fatalità. Probabilmente non era sto ragazzo che descrivono ora che ha smesso di seminare morte e pericolo

 

E del fatto che esista la presunzione di innocenza fintanto che non venga dimostrato il contrario chissene frega. Corda, sapone e via un calcio al cavallo. Giusto?

Ed il fatto che la dimostrazione del contrario debba avvenire nel rispetto della Legge ed in un'aula di tribunale e non per la strada come atto di linciaggio chissene frega. Una bella forca nella pubblica piazza così diamo il buon esempio senza perdere altro tempo. Giusto?

Ed il fatto che in una società civile sia la Giustizia a doversi perseguire e non la vendetta che è invece un'altra cosa, chissene frega. Sei colpi in una Magnum senza tante menate. Giusto?

 

 

Dal più figa per tutti al più forca per tutti.

Eros e Thanatos, lo diceva anche Freud... .sisi .sisi

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