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Lord Ludwig

Perché Maradona è fra i più grandi di sempre, ma non il più grande in assoluto

Post in rilievo

25 minuti fa, SuperEagle ha scritto:

Intervistato dal Corriere della Sera, il regista Kusturica (circa la possibilità di fare un film su un altro grande calciatore) ha ricordato l'uomo e il calciatore e ha sgombrato il campo da ogni paragone: "Nessun altro, cosa potrei dire di Cristiano Ronaldo? È perfetto, guadagna una montagna di soldi, ma dov’è la personalità? Che storie ci potrebbe raccontare? Nessuna". 

Questo è un commento del cazzò (di Kusturica, non il tuo), fatto da uno che non conosce minimamente la persona e si basa su quello che vede dalle stories di Instagram.

 

Chiaro che uno che nasce negli anni 60 alla periferia di Buenos Aires ha sicuramente più "da raccontare" di uno nato negli '80 in una tranquilla isoletta portoghese nell'atlantico.

Uno che ha vissuto di eccessi, abusi di alcool e sostanze, frequentazioni equivoche, ha sicuramente più aneddoti di uno che dalla grande ambizione che l'ha mosso, non ha fatto altro che pensare al calcio 24h al giorno e 365 giorni all'anno.

 

C'è la storia di una persona normale (come me, come tanti, in origine) che per la realtà in cui viveva ha dovuto lottare, soffrire ed impegnarsi per diventare un'icona a livello mondiale e c'è la storia di una meteora che per tanti motivi ha incendiato il mondo.

 

Se poi Kusturica non può farci un film, sticazzì. C'è sempre da raccontare la storia del grande Palpacelli, volendo.

 

Ciò detto e ricollegandomi al tema della discussione, Maradona è stato il più grande nel quadro completo dell'essere calciatore, posto che i paragoni di ere differenti lasciano sempre il tempo che trovano.

Maradona è stato il più grande per il suo essere leader e riferimento per i compagni, per essere stato il riscatto di una nazione, di Napoli e di tutti i loosers del mondo, per aver incarnato tanto il fuoriclasse in campo quanto la debolezza umana comune al di fuori, per essersi seduto sempre dall'altra parte.

Tutte cose che i numeri non spiegano, ma che (imho) dobbiamo considerare nella valutazione globale o quantomeno nella percezione reale che El Peluca ha lasciato negli occhi di chi l'ha visto e vissuto.

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1 minute ago, Pisogiallorosso said:

Beh...su Puskas basta chiedere al vs Boniperti...per dire

Mai sopportato Marisa...quindi non ci parlo...

 

 

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1 minuto fa, LibeLibeccio ha scritto:

Questo è un commento del cazzò (di Kusturica, non il tuo), fatto da uno che non conosce minimamente la persona e si basa su quello che vede dalle stories di Instagram.

 

Chiaro che uno che nasce negli anni 60 alla periferia di Buenos Aires ha sicuramente più "da raccontare" di uno nato negli '80 in una tranquilla isoletta portoghese nell'atlantico.

Uno che ha vissuto di eccessi, abusi di alcool e sostanze, frequentazioni equivoche, ha sicuramente più aneddoti di uno che dalla grande ambizione che l'ha mosso, non ha fatto altro che pensare al calcio 24h al giorno e 365 giorni all'anno.

 

C'è la storia di una persona normale (come me, come tanti, in origine) che per la realtà in cui viveva ha dovuto lottare, soffrire ed impegnarsi per diventare un'icona a livello mondiale e c'è la storia di una meteora che per tanti motivi ha incendiato il mondo.

 

Se poi Kusturica non può farci un film, sticazzì. C'è sempre da raccontare la storia del grande Palpacelli, volendo.

 

Ciò detto e ricollegandomi al tema della discussione, Maradona è stato il più grande nel quadro completo dell'essere calciatore, posto che i paragoni di ere differenti lasciano sempre il tempo che trovano.

Maradona è stato il più grande per il suo essere leader e riferimento per i compagni, per essere stato il riscatto di una nazione, di Napoli e di tutti i loosers del mondo, per aver incarnato tanto il fuoriclasse in campo quanto la debolezza umana comune al di fuori.

Tutte cose che i numeri non spiegano, ma che dobbiamo considerare nella valutazione globale.

In realtà hai dato ragione a Kusturica, con il tuo (condivisibilissimo) commento. 
Ronaldo è il classico “secchione”, il primo della classe, un robot programmato per il calcio H24. Kusturica lo ha detto: “è perfetto”. 
Ma l’arte non è robotizzata, sono due mondi che, da sempre, non si “prendono”.

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4 minuti fa, SuperEagle ha scritto:

Sia ben chiaro che, personalmente, non sono un talebano del “Maradona n. 1 di sempre”. È assolutamente legittimo che non lo si ritenga tale. 
Però ancora oggi, se peschiamo un qualunque individuo del mondo e gli chiediamo il nome di tre calciatori famosi della storia del calcio, dal Polo Nord all’Equatore, nella stragrande maggioranza dei casi Diego è dentro. E siamo nel 2020, quindi oramai pressoché la maggioranza della popolazione mondiale non lo ha davvero “vissuto” (per averlo “vissuto” bisogna essere nati non dopo gli anni ‘80).

Quindi, ha avuto quel “qualcosa in più” che altri non hanno....potrebbe essere il talento naturale, la gioia che esprimeva, il suo andare controcorrente, i vizi ostentati, il fisico alla portata dell’uomo comune, il passato miserrimo.....ma qualcosa che lo distingue c’è.....non si può rinnegarlo come “fenomeno di costume”.

Per chi lo ha visto giocare (l'ho visto) sicuramente si. Per chi non l'ha mai visto giocare lo dice per quale motivo? Per i video? Per quello che raccontano i genitori?

Per me un Grande giocatore.

Comunque volevo fare un appunto a Kusturica, non a te. Basterebbe guardare il "servizio" di Buffa su CR7.

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9 minutes ago, LibeLibeccio said:

Questo è un commento del cazzò (di Kusturica, non il tuo), fatto da uno che non conosce minimamente la persona e si basa su quello che vede dalle stories di Instagram.

 

Chiaro che uno che nasce negli anni 60 alla periferia di Buenos Aires ha sicuramente più "da raccontare" di uno nato negli '80 in una tranquilla isoletta portoghese nell'atlantico.

Uno che ha vissuto di eccessi, abusi di alcool e sostanze, frequentazioni equivoche, ha sicuramente più aneddoti di uno che dalla grande ambizione che l'ha mosso, non ha fatto altro che pensare al calcio 24h al giorno e 365 giorni all'anno.

 

C'è la storia di una persona normale (come me, come tanti, in origine) che per la realtà in cui viveva ha dovuto lottare, soffrire ed impegnarsi per diventare un'icona a livello mondiale e c'è la storia di una meteora che per tanti motivi ha incendiato il mondo.

 

Se poi Kusturica non può farci un film, sticazzì. C'è sempre da raccontare la storia del grande Palpacelli, volendo.

 

Ciò detto e ricollegandomi al tema della discussione, Maradona è stato il più grande nel quadro completo dell'essere calciatore, posto che i paragoni di ere differenti lasciano sempre il tempo che trovano.

Maradona è stato il più grande per il suo essere leader e riferimento per i compagni, per essere stato il riscatto di una nazione, di Napoli e di tutti i loosers del mondo, per aver incarnato tanto il fuoriclasse in campo quanto la debolezza umana comune al di fuori, per essersi seduto sempre dall'altra parte.

Tutte cose che i numeri non spiegano, ma che (imho) dobbiamo considerare nella valutazione globale.

Resta sempre il fatto che quando giocava era poesia...e di poeti nel calcio, a quei livelli, c'è stato giusto un altro paio di nomi...

Al dì là della tecnica, della forza, della leadership, del genio e di tutto il resto...tu lo guardavi giocare e vedevi il calcio...

 

Questo lo rende il più grande per me...

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2 minuti fa, SuperEagle ha scritto:

In realtà hai dato ragione a Kusturica, con il tuo (condivisibilissimo) commento. 
Ronaldo è il classico “secchione”, il primo della classe, un robot programmato per il calcio H24. Kusturica lo ha detto: “è perfetto”. 
Ma l’arte non è robotizzata, sono due mondi che, da sempre, non si “prendono”.

Non ho dato ragione a Kusturica proprio per niente.

CR7 non è il primo della classe.

C'è diventato, che è diverso.

 

E c'è diventato partendo da una condizione di indigenza, con un padre alcolizzato, lasciando casa e famiglia in tenera età.

 

Dire che non ci sia storia è una bugia; magari è una storia che non piace...ma, come detto, sticazzì.

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8 minuti fa, LibeLibeccio ha scritto:

del grande Palpacelli

il "grande" tennista tossico e ubriacone. Oramai è una moda glorificare questo tipo di persone...

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10 minuti fa, LibeLibeccio ha scritto:

Questo è un commento del cazzò (di Kusturica, non il tuo), fatto da uno che non conosce minimamente la persona e si basa su quello che vede dalle stories di Instagram.

 

Chiaro che uno che nasce negli anni 60 alla periferia di Buenos Aires ha sicuramente più "da raccontare" di uno nato negli '80 in una tranquilla isoletta portoghese nell'atlantico.

Uno che ha vissuto di eccessi, abusi di alcool e sostanze, frequentazioni equivoche, ha sicuramente più aneddoti di uno che dalla grande ambizione che l'ha mosso, non ha fatto altro che pensare al calcio 24h al giorno e 365 giorni all'anno.

 

C'è la storia di una persona normale (come me, come tanti, in origine) che per la realtà in cui viveva ha dovuto lottare, soffrire ed impegnarsi per diventare un'icona a livello mondiale e c'è la storia di una meteora che per tanti motivi ha incendiato il mondo.

 

Se poi Kusturica non può farci un film, sticazzì. C'è sempre da raccontare la storia del grande Palpacelli, volendo.

 

Ciò detto e ricollegandomi al tema della discussione, Maradona è stato il più grande nel quadro completo dell'essere calciatore, posto che i paragoni di ere differenti lasciano sempre il tempo che trovano.

Maradona è stato il più grande per il suo essere leader e riferimento per i compagni, per essere stato il riscatto di una nazione, di Napoli e di tutti i loosers del mondo, per aver incarnato tanto il fuoriclasse in campo quanto la debolezza umana comune al di fuori, per essersi seduto sempre dall'altra parte.

Tutte cose che i numeri non spiegano, ma che (imho) dobbiamo considerare nella valutazione globale o quantomeno nella percezione reale che El Peluca ha lasciato negli occhi di chi l'ha visto e vissuto.

Difficile scriverlo meglio di così. Quando si entra nell'immaginario collettivo, a mio avviso, c'è poco da stare a spiegare numeri alla mano.

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5 minuti fa, SuperEagle ha scritto:

In realtà hai dato ragione a Kusturica, con il tuo (condivisibilissimo) commento. 
Ronaldo è il classico “secchione”, il primo della classe, un robot programmato per il calcio H24. Kusturica lo ha detto: “è perfetto”. 
Ma l’arte non è robotizzata, sono due mondi che, da sempre, non si “prendono”.

CR7 lo è diventato (secchione) perchè ha la testa sul collo. Credo che in questo caso abbia vinto CR7, è emerso da una realtà misera (come Diego) e ha fatto di tutto per migliorarsi e oggi, a 36 anni, è ancora tra i migliori al mondo. Diego a quanti anni ha smesso di essere un calciatore?

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8 minuti fa, axpart ha scritto:

il "grande" tennista tossico e ubriacone. Oramai è una moda glorificare questo tipo di persone...

Se si cerca la storia, è il profilo ideale.

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Sicuramente Maradona appartiene ai grandi del calcio ed è il più grande in assoluto nel dribbling lanciato, significa nel dribbling prolungato,  il più eloquente e spettacolare di tutti è quello segnato contro l'Inghilterra  che tutti hanno visto ed apprezzato.

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Ho letto tutto il topic, partendo ovviamente dal post dell'autore dello stesso. Voglio rispondere riprendendo però il titolo della discussione. Per me, Maradona è tra i più grandi di sempre, e in quanto tale ci sta che venga considerato da alcuni come il più forte di tutti i tempi. Quello che non ci sta, a mio modesto parere, è il cambio di rotta. Restando solo nell'ambito degli addetti a lavori (giornalisti e opinionisti in genere), ricordo che il dualismo Maradona-Pelè è sempre stato oggetto di discussione, c'era chi considerava più forte uno e c'era chi considerava più forte l'altro. Niente, ora in tv non si sente persona che dica che Maradona sia stato il più forte di tutti. Io tutta questa certezza non ce l'ho, anzi. Fermo restando che non mi piacciono ste classifiche, le trovo una forzatura. Entrano in gioco tanti, troppi fattori, ed è normale che ognuno poi dia più peso a un aspetto piuttosto che a un altro. Ma chi dice che Maradona è stato il più grande senza se e senza me, dovrebbe accettare chi la pensa diversamente. È legittimo che siano convinti di questo, così come però è legittimo che non debbano pretendere che tutti la pensino come loro. 

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1 ora fa, nandonà ha scritto:

Ma perché nella lista dei piu forti non ci sono difensori?? Non servono a nulla?? Difendo la categoria 😅🤣

L'ho scritto, ho voluto limitarmi a giocatori simili a Maradona per posizione in campo, per i quali i dati numerici, con tutti i limiti che sappiamo e che molti continuano a sottolineare, abbiano almeno un qualche significato. Metterci Beckenbauer, per dire, o Yashin, e aggiungere i loro numeri avrebbe poco senso.

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10 minuti fa, Juvemassi ha scritto:

Ho letto tutto il topic, partendo ovviamente dal post dell'autore dello stesso. Voglio rispondere riprendendo però il titolo della discussione. Per me, Maradona è tra i più grandi di sempre, e in quanto tale ci sta che venga considerato da alcuni come il più forte di tutti i tempi. Quello che non ci sta, a mio modesto parere, è il cambio di rotta. Restando solo nell'ambito degli addetti a lavori (giornalisti e opinionisti in genere), ricordo che il dualismo Maradona-Pelè è sempre stato oggetto di discussione, c'era chi considerava più forte uno e c'era chi considerava più forte l'altro. Niente, ora in tv non si sente persona che dica che Maradona sia stato il più forte di tutti. Io tutta questa certezza non ce l'ho, anzi. Fermo restando che non mi piacciono ste classifiche, le trovo una forzatura. Entrano in gioco tanti, troppi fattori, ed è normale che ognuno poi dia più peso a un aspetto piuttosto che a un altro. Ma chi dice che Maradona è stato il più grande senza se e senza me, dovrebbe accettare chi la pensa diversamente. È legittimo che siano convinti di questo, così come però è legittimo che non debbano pretendere che tutti la pensino come loro. 

Aggiungo che, avendo qualche annetto, ricordo distintamente che a metà degli anni ‘80 era assolutamente apertissimo il confronto Platini-Maradona.

In questo senso, per la carriera di Diego, aver vinto uno scudetto con Platini ancora in campo è stato, a mio parere, ancor più prezioso dello stesso Mondiale del 1986.

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13 ore fa, bonve ha scritto:

ma non si può giudicare con i freddi numeri un calciatore, e rapportarlo a calciatori che hanno giocato in epoche diverse, con avversari diversi e con un calcio diverso, pure con regole diverse e con un numero di partite disputate diverse.

bisogna affidarsi alla memoria, per questo io mi sento di dire che sicuramente è il più forte che ho visto in vita mia, poi se sia il più forte di tutti i tempi io non sono in grado di dirlo, e probabilmente non è possibile stabilirlo, visto che appunto si parla di calciatori che hanno giocato in epoche troppo diverse fra loro.

 

 

Concordo, già il fatto di voler applicare un metodo scientifico a epoche, competizioni e "calcio" diversi fa venir meno la scientificità del metodo stesso.

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21 minuti fa, Dio Zigo ha scritto:

Resta sempre il fatto che quando giocava era poesia...e di poeti nel calcio, a quei livelli, c'è stato giusto un altro paio di nomi...

Al dì là della tecnica, della forza, della leadership, del genio e di tutto il resto...tu lo guardavi giocare e vedevi il calcio...

 

Questo lo rende il più grande per me...

Se stiamo "solo" al calcio, di soggetti che lo hanno affrescato ce ne sono tanti.

 

Cruijff, per esempio, è stato tanto sublime in campo quanto inventore di un calciatore nuovo...ha rivoluzionato il modo di intendere il pallone.

Per la visione soggettiva che ho io, è lui il calcio.

 

Platini, Zidane, Luis Nazario da Lima...gente che col pallone tra i piedi era un'erezione ogni volta.

A Messi che gli vuoi dire? Fa cose ad una tale velocità e con un controllo di palla che ha del soprannaturale.

 

La vera grandezza (imho) di Maradona è stato cosa ha rappresentato per i "suoi" (compagni, tifosi, connazionali).

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54 minuti fa, SuperEagle ha scritto:

Un perché c’è.

 

Ed è che il periodo, ed il luogo (l’Italia) in cui ha dominato Maradona, con il Napoli, era ricchissimo di campioni, super competitivo.

Nel lasso temporale 1984/1991, in Italia hanno vinto anche Verona e Sampdoria, c’era una quantità di talento mai vista, distribuito tra molte squadre, e anche i difensori erano al top (la scuola italiana, poi estintasi definitivamente con il 2006 e Cannavaro, salvo la BBC juventina).

 

Nell’anno in cui il Napoli ha vinto il secondo scudetto, tanto per dire, tutte le coppe internazionali (Campioni, Coppe, Uefa, Supercoppa e Intercontinentale) sono arrivate in Italia. La stessa Juve, un po’ bistrattata e non vincente in Italia dal 1986, porto a casa en passant Coppa Italia e Coppa Uefa. C’era l’Inter “tedesca”, il Milan degli olandesi, la Samp dei gemelli del goal.....nell’anno del primo scudetto giocavano ancora Platini, Rummenigge.

 

E’ davvero difficile, nostalgia a parte, isolare un periodo ed un luogo di maggiore competitività, sia come “picchi” che come dato medio, al di fuori dell’Italia di metà anni ‘80.

 

47 minuti fa, SuperEagle ha scritto:

Sia ben chiaro che, personalmente, non sono un talebano del “Maradona n. 1 di sempre”. È assolutamente legittimo che non lo si ritenga tale. 
Però ancora oggi, se peschiamo un qualunque individuo del mondo e gli chiediamo il nome di tre calciatori famosi della storia del calcio, dal Polo Nord all’Equatore, nella stragrande maggioranza dei casi Diego è dentro. E siamo nel 2020, quindi oramai pressoché la maggioranza della popolazione mondiale non lo ha davvero “vissuto” (per averlo “vissuto” bisogna essere nati non dopo gli anni ‘80).

Quindi, ha avuto quel “qualcosa in più” che altri non hanno....potrebbe essere il talento naturale, la gioia che esprimeva, il suo andare controcorrente, i vizi ostentati, il fisico alla portata dell’uomo comune, il passato miserrimo.....ma qualcosa che lo distingue c’è.....non si può rinnegarlo come “fenomeno di costume”.

Innanzitutto voglio farti i complimenti, non è facile trovare un tifoso del Napoli che sia così pacato e obiettivo su un tema quale Maradona. Mi sembra tu abbia perfettamente colto il senso del mio post, che non è quello di sminuire Diego o ridurre tutto ai numeri, come continuano a dire alcuni (che secondo me non hanno letto per intero il post iniziale), e nemmeno quello di negare che sia stato il calciatore più leggendario, ma di mostrare che vi sono altri calciatori che possono esser legittimamente considerati forti quanto lui e, per varie ragioni, lo sono stati più a lungo. Io ne ho scelti nove per arrivare al fatidico dieci totale; forse se ne possono togliere alcuni, tipo Zico, o aggiungere altri, come Ronaldinho, ma il senso resta quello.

 

Nessun dubbio che Maradona sia molto più soggetto da film di CR7. Frasi - non tue, sia chiaro - tipo "CR7 e Messi a Maradona allacciano gli scarpini", invece, le trovo tristemente retoriche e false. Come anche quel che ho sentito al tg qualche giorno fa, che Diego sarebbe non solo il calciatore più leggendario (giusto), ma perfino l'atleta tout court più importante del XX secolo, titolo che credo non possa non andare a Mohamed Alì,

 

Un'ultima riflessione sul Maradona calciatore: hai ragione quando dici che fece vincere il Napoli in una serie A dove la competitività era altissima (anche se il Platini vero non c'era più da dicembre 1985 e la Juve era in versione modesta). Però come per Messi è un grave limite aver inciso poco ai mondiali, e lo stesso si può dire per Platini (ah, se solo nel 1984 ci fossero stati i mondiali invece degli europei...) per me un grave limite nella carriera di Maradona sono le sue sei partite di coppa campioni col Napoli. Passi per i zero gol nei sedicesimi del 1987 col Real Madrid (sconfitta in Spagna 2-0, 1-1 a Napoli). Ma anche zero gol con lo Spartak Mosca negli ottavi 1990? Doppio 0-0 e eliminazione ai rigori. La leggenda del calciatore che vince le partite da solo avrebbe maggiori corrispondenze nella realtà se avesse inciso anche lì, facendovi vincere almeno una delle due coppe campioni che andarono rispettivamente al Porto e alla Stella Rossa Belgrado, non trovi?

 

Edit: ah, la memoria... Al Porto andò quella dell'anno precedente, l'edizione 87-88 la vinse il PSV Eindhoven. Non che cambi il senso del discorso.

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20 minuti fa, Juvemassi ha scritto:

Ho letto tutto il topic, partendo ovviamente dal post dell'autore dello stesso. Voglio rispondere riprendendo però il titolo della discussione. Per me, Maradona è tra i più grandi di sempre, e in quanto tale ci sta che venga considerato da alcuni come il più forte di tutti i tempi. Quello che non ci sta, a mio modesto parere, è il cambio di rotta. Restando solo nell'ambito degli addetti a lavori (giornalisti e opinionisti in genere), ricordo che il dualismo Maradona-Pelè è sempre stato oggetto di discussione, c'era chi considerava più forte uno e c'era chi considerava più forte l'altro. Niente, ora in tv non si sente persona che dica che Maradona sia stato il più forte di tutti. Io tutta questa certezza non ce l'ho, anzi. Fermo restando che non mi piacciono ste classifiche, le trovo una forzatura. Entrano in gioco tanti, troppi fattori, ed è normale che ognuno poi dia più peso a un aspetto piuttosto che a un altro. Ma chi dice che Maradona è stato il più grande senza se e senza me, dovrebbe accettare chi la pensa diversamente. È legittimo che siano convinti di questo, così come però è legittimo che non debbano pretendere che tutti la pensino come loro. 

Immagino dal contesto tu volessi scrivere: "ora in tv non si sente persona che NON dica che Maradona sia stato il più forte di tutti"?

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2 minutes ago, LibeLibeccio said:

Se stiamo "solo" al calcio, di soggetti che lo hanno affrescato ce ne sono tanti.

 

Cruijff, per esempio, è stato tanto sublime in campo quanto inventore di un calciatore nuovo...ha rivoluzionato il modo di intendere il pallone.

Per la visione soggettiva che ho io, è lui il calcio.

 

Platini, Zidane, Luis Nazario da Lima...gente che col pallone tra i piedi era un'erezione ogni volta.

A Messi che gli vuoi dire? Fa cose ad una tale velocità e con un controllo di palla che ha del soprannaturale.

 

La vera grandezza (imho) di Maradona è stato cosa ha rappresentato per i "suoi" (compagni, tifosi, connazionali).

Capisco cosa dici, ma Nessuno di quelli da te citati era/è poesia come lo è stato Maradona...o Pelé prima...

 

Comunque alla fine stiamo disquisendo un po' del nulla se ci pensi...tanto nessuno ha ragione né esiste una verità... c'è solo il piacere di confrontarsi...

 

Sinceramente spesso in questi topic vedo tanti tifosi accecati dalla maglia, e per me è lo spunto di riflessione più importante...amare più una squadra che il calcio...lo reputo un controsenso, ma tant'è!

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2 minuti fa, SuperEagle ha scritto:

Aggiungo che, avendo qualche annetto, ricordo distintamente che a metà degli anni ‘80 era assolutamente apertissimo il confronto Platini-Maradona.

In questo senso, per la carriera di Diego, aver vinto uno scudetto con Platini ancora in campo è stato, a mio parere, ancor più prezioso dello stesso Mondiale del 1986.

Eh, appunto, era apertissimo il confronto tra i due. Poi si è evidentemente spezzato, è andato a favore di Maradona. Ma questo perché? 

 

Sul secondo tema, non sono così convinto. Nessuno toglie i meriti di Maradona nella vittoria dei due scudetti al Napoli, ma credo che sia un po' una forzatura quanto ti dici sul primo dei due rapportandolo a Platini. Non fosse altro che l'annata 1986-1987 fu l'ultimo anno di Michel, non era certo più il calciatore degli anni prima. E, per quanto le statistiche possono avere un peso relativo, ti dico solo che Platini in quell'ultimo anno di carriera fece due gol. Due. Due, quando per tre anni di seguito fu il capocannoniere. Lui che tra l'altro di sicuro attaccante non era. 

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lasciamo stare i numeri Maradona col pallone faceva quello che voleva e merita senza ombra di dubbio di stare tra i + grandi al mondo di sempre.

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9 minuti fa, Lord Ludwig ha scritto:

Immagino dal contesto tu volessi scrivere: "ora in tv non si sente persona che NON dica che Maradona sia stato il più forte di tutti"?

Sì, certo, grazie per la correzione 👍 

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1 minuto fa, ullio ha scritto:

lasciamo stare i numeri Maradona col pallone faceva quello che voleva e merita senza ombra di dubbio di stare tra i + grandi al mondo di sempre.

L'autore del topic avrà messo i numeri, ma ha chiaramente detto che è tra i più grandi di sempre. 

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20 minuti fa, Lord Ludwig ha scritto:

 

Innanzitutto voglio farti i complimenti, non è facile trovare un tifoso del Napoli che sia così pacato e obiettivo su un tema quale Maradona. Mi sembra tu abbia perfettamente colto il senso del mio post, che non è quello di sminuire Diego o ridurre tutto ai numeri, come continuano a dire alcuni (che secondo me non hanno letto per intero il post iniziale), e nemmeno quello di negare che sia stato il calciatore più leggendario, ma di mostrare che vi sono altri calciatori che possono esser legittimamente considerati forti quanto lui e, per varie ragioni, lo sono stati più a lungo. Io ne ho scelti nove per arrivare al fatidico dieci totale; forse se ne possono togliere alcuni, tipo Zico, o aggiungere altri, come Ronaldinho, ma il senso resta quello.

 

Nessun dubbio che Maradona sia molto più soggetto da film di CR7. Frasi - non tue, sia chiaro - tipo "CR7 e Messi a Maradona allacciano gli scarpini", invece, le trovo tristemente retoriche e false. Come anche quel che ho sentito al tg qualche giorno fa, che Diego sarebbe non solo il calciatore più leggendario (giusto), ma perfino l'atleta tout court più importante del XX secolo, titolo che credo non possa non andare a Mohamed Alì,

 

Un'ultima riflessione sul Maradona calciatore: hai ragione quando dici che fece vincere il Napoli in una serie A dove la competitività era altissima (anche se il Platini vero non c'era più da dicembre 1985 e la Juve era in versione modesta). Però come per Messi è un grave limite aver inciso poco ai mondiali, e lo stesso si può dire per Platini (ah, se solo nel 1984 ci fossero stati i mondiali invece degli europei...) per me un grave limite nella carriera di Maradona sono le sue sei partite di coppa campioni col Napoli. Passi per i zero gol nei sedicesimi del 1987 col Real Madrid (sconfitta in Spagna 2-0, 1-1 a Napoli). Ma anche zero gol con lo Spartak Mosca negli ottavi 1990? Doppio 0-0 e eliminazione ai rigori. La leggenda del calciatore che vince le partite da solo avrebbe maggiori corrispondenze nella realtà se avesse inciso anche lì, facendovi vincere almeno una delle due coppe campioni che andarono rispettivamente al Porto e alla Stella Rossa Belgrado, non trovi?

Su quel che accadde nei giorni precedenti la trasferta a Mosca, si potrebbe fare un film a parte. Non mi dilungo perché si trova tutto sul web.

Per me, il Maradona calciatore finisce (fisicamente, mentalmente e psicologicamente) la sera della sconfitta all’Olimpico contro la Germania.

Completamente a pezzi fisicamente, con caviglia gonfia e a mezzo servizio, aveva provato il miracolo estremo, vincere un mondiale per la seconda volta di fila con la squadra più scarsa di tutti i tempi (battendo nel “triste” confronto la sua stessa Argentina del 1986, che a confronto di quella del 1990 era uno squadrone).

La stagione 1990-1991 è quella del doping e della fuga, condita da qualche colpo estemporaneo. Dopo, ci sarebbe stata solo la brevissima parentesi del Mondiale 1994, sulla quale pure si potrebbe scrivere un libro.

Ah dimenticavo, grazie per i complimenti!

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16 minuti fa, Juvemassi ha scritto:

Eh, appunto, era apertissimo il confronto tra i due. Poi si è evidentemente spezzato, è andato a favore di Maradona. Ma questo perché? 

 

Sul secondo tema, non sono così convinto. Nessuno toglie i meriti di Maradona nella vittoria dei due scudetti al Napoli, ma credo che sia un po' una forzatura quanto ti dici sul primo dei due rapportandolo a Platini. Non fosse altro che l'annata 1986-1987 fu l'ultimo anno di Michel, non era certo più il calciatore degli anni prima. E, per quanto le statistiche possono avere un peso relativo, ti dico solo che Platini in quell'ultimo anno di carriera fece due gol. Due. Due, quando per tre anni di seguito fu il capocannoniere. Lui che tra l'altro di sicuro attaccante non era. 

Giusto, però c’era.

Se si fosse ritirato un anno prima, o meglio ancora a fine 1986, paradossalmente oggi il francese sarebbe più considerato. Parere mio, ovviamente.

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