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homer75

Juventus - Torino 1-1, commenti post partita

Post in rilievo

RISOLVERE ED ELIMINARE UN PROBLEMA ALLA VOLTA.

Da GLMDJ

 

Le ultime tre partite hanno dimostrato che la Juventus, nonostante una sontuosa e ben diretta campagna di mercato "di riparazione", continua ad avere problemi di gioco e di risultati. Non che la cosa ci stupisca, perché avendo Agnelli riportato a casa il Principe assoluto del non gioco, il teorico del massimo risultato col minimo sforzo, il demineralizzatore di idee, altrimenti non poteva essere.

Purtroppo per il dinamico duo, il presidente innamorato del niente tattico e l'allenatore civettuolo che si fece riconquistare un di' primaverile su una romantica panchina, non di uno stadio, ma di un giardinetto pubblico del Forte dei Marmi, la loro ritrovata unione, professionale ed amicale, è il nuovo, gravissimo problema che la Juve deve affrontare e risolvere.

Eliminato Paratici, che rappresentava il primo e più grande problema, ora tocca alla coppietta in amore. Non ci sono dubbi di sorta che oggi siano loro il problema di questo club. Di Agnelli abbiamo parlato e riparleremo. Finché anch'esso non sarà che un ricordo. Ma da oggi, affrontando un problema alla volta e purtroppo uno dietro l'altro, e finché non sarà risolto, il problema è Allegri. Se nella prima parte di stagione le sue responsabilità sull'orrore che ogni partita la Juve mette in scena sui campi d'Italia e di mezza Europa poteva essere solo marginalmente imputabile alle sue indiscusse e persino vantate incapacità professionali, oggi, dopo un mercato di riparazione come raramente se ne sono visti nella storia del calcio, le percentuali sulle cause dei mali della squadra si sono ovviamente ribaltate. Il problema oggi è lui. Come lo fu nella stagione in cui fu finalmente esonerato.

D'altronde è folle pensare che un uomo che aveva quelle "idee", chiamiamole così per non esser volgari, dopo due anni di "nullafacenza" stipendiata, diventato più vecchio, potesse per magia cambiare filosofia, studiare e capire un mondo che aveva rifiutato e sbeffeggiato. Assurdo pensare che il conto da pagare oggi fosse diverso e migliore rispetto a quello pagato quando si fece cacciare dalla Champions League che avrebbe dovuto vincere, tanto gli fu ben apparecchiata. Assurdo pensare che con una rosa infinitamente meno talentuosa di quella di tre anni fa, una rosa orribilmente devastata dall'incapacità evidente di chi ha gestito il club negli anni successivi alla sua cacciata, lo stesso allenatore, più vecchio e più arroccato sulle proprie posizioni, avrebbe potuto essere egli stesso la soluzione ai mali che aveva contribuito a creare.

Perché se Agnelli e Paratici sono i responsabili unici del disastro tecnico ed economico del club, lui lo è di quello filosofico e tattico. Lui è stato il "veleno" che per cinque anni si è installato in un organismo che nei tre anni precedenti aveva fatto proprio del gioco e delle idee sua filosofia e sua forza. Lui ha creato una cultura del non gioco, lui ha riportato con sé uno staff incapace da sempre di preparare e preservare muscoli. Far fuori a forza di polpacci spaccati tre difensori centrali su quattro in due settimane, è impresa da guinness dei primati; lui fa confusione con uomini, moduli, facendosi umiliare tatticamente da chiunque. Sassuolo, Atalanta e Torino hanno imposto alla JuvAllegra idee e calcio, perché allenate da gente competente che non teorizza corti musi e amenità simili, ma lavora seriamente invece che fare cabaret di pessimo livello o battute da Livornocronaca detto anche Vernacoliere. Alla fine si paga sempre.

E il conto è proporzionale a quanto si è ottenuto. Stavolta il conto rischia di essere salatissimo se non riuscissimo neppure ad arrivare quarti. E vedere la Juve lottare, male, sgraziata e disgraziata, per due anni di fila per un quarto posto rende l'idea del disastro generale. Un disastro del quale oggi il teorico del non gioco è il responsabile più evidente, l'elemento incongruo da rimuovere, anche a costo di un nuovo bagno di sangue, perché peggiore di quello di vedere la Juve fuori dalla Champions' League dopo dieci anni non sarebbe di certo, né a livello di immagine, né a livello economico. Tanto meno a livello programmatico, visti i danni quasi irreparabili provocati all'ambiente da cinque anni di questa folle filosofia, cinque anni ripresi da una nuova stagione di niente tattico. Una impostazione nichilista che ha portato il gruppo a rigettare ogni idea che non fosse l'anticalcio, a creare uno zoccolo duro di adepti fra i senatori che ha portato avanti per due anni le teorie da avvelenatore di pozzi del suddetto, col risultato di corrompere anche i nuovi, di renderli succubi di un modo di fare calcio che non esiste più nel mondo se non ai gabbioni di Livorno ed alla Continassa di Torino.

Quindi Arrivabene abbia il coraggio di estirpare questa nuova forma di male che sta affliggendo da otto anni il club. Lo faccia subito e bene. Con la mannaia del decisionista propria dei top manager, quale egli è. Si imponga sul nichilista del Forte, sugli amanti della panchina, sui due più gravi ed attuali problemi che affliggono il club. Altro non può fare per salvare la nostra storia.

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8 minuti fa, CR Boss ha scritto:

RISOLVERE ED ELIMINARE UN PROBLEMA ALLA VOLTA.

Da GLMDJ

 

Le ultime tre partite hanno dimostrato che la Juventus, nonostante una sontuosa e ben diretta campagna di mercato "di riparazione", continua ad avere problemi di gioco e di risultati. Non che la cosa ci stupisca, perché avendo Agnelli riportato a casa il Principe assoluto del non gioco, il teorico del massimo risultato col minimo sforzo, il demineralizzatore di idee, altrimenti non poteva essere.

Purtroppo per il dinamico duo, il presidente innamorato del niente tattico e l'allenatore civettuolo che si fece riconquistare un di' primaverile su una romantica panchina, non di uno stadio, ma di un giardinetto pubblico del Forte dei Marmi, la loro ritrovata unione, professionale ed amicale, è il nuovo, gravissimo problema che la Juve deve affrontare e risolvere.

Eliminato Paratici, che rappresentava il primo e più grande problema, ora tocca alla coppietta in amore. Non ci sono dubbi di sorta che oggi siano loro il problema di questo club. Di Agnelli abbiamo parlato e riparleremo. Finché anch'esso non sarà che un ricordo. Ma da oggi, affrontando un problema alla volta e purtroppo uno dietro l'altro, e finché non sarà risolto, il problema è Allegri. Se nella prima parte di stagione le sue responsabilità sull'orrore che ogni partita la Juve mette in scena sui campi d'Italia e di mezza Europa poteva essere solo marginalmente imputabile alle sue indiscusse e persino vantate incapacità professionali, oggi, dopo un mercato di riparazione come raramente se ne sono visti nella storia del calcio, le percentuali sulle cause dei mali della squadra si sono ovviamente ribaltate. Il problema oggi è lui. Come lo fu nella stagione in cui fu finalmente esonerato.

D'altronde è folle pensare che un uomo che aveva quelle "idee", chiamiamole così per non esser volgari, dopo due anni di "nullafacenza" stipendiata, diventato più vecchio, potesse per magia cambiare filosofia, studiare e capire un mondo che aveva rifiutato e sbeffeggiato. Assurdo pensare che il conto da pagare oggi fosse diverso e migliore rispetto a quello pagato quando si fece cacciare dalla Champions League che avrebbe dovuto vincere, tanto gli fu ben apparecchiata. Assurdo pensare che con una rosa infinitamente meno talentuosa di quella di tre anni fa, una rosa orribilmente devastata dall'incapacità evidente di chi ha gestito il club negli anni successivi alla sua cacciata, lo stesso allenatore, più vecchio e più arroccato sulle proprie posizioni, avrebbe potuto essere egli stesso la soluzione ai mali che aveva contribuito a creare.

Perché se Agnelli e Paratici sono i responsabili unici del disastro tecnico ed economico del club, lui lo è di quello filosofico e tattico. Lui è stato il "veleno" che per cinque anni si è installato in un organismo che nei tre anni precedenti aveva fatto proprio del gioco e delle idee sua filosofia e sua forza. Lui ha creato una cultura del non gioco, lui ha riportato con sé uno staff incapace da sempre di preparare e preservare muscoli. Far fuori a forza di polpacci spaccati tre difensori centrali su quattro in due settimane, è impresa da guinness dei primati; lui fa confusione con uomini, moduli, facendosi umiliare tatticamente da chiunque. Sassuolo, Atalanta e Torino hanno imposto alla JuvAllegra idee e calcio, perché allenate da gente competente che non teorizza corti musi e amenità simili, ma lavora seriamente invece che fare cabaret di pessimo livello o battute da Livornocronaca detto anche Vernacoliere. Alla fine si paga sempre.

E il conto è proporzionale a quanto si è ottenuto. Stavolta il conto rischia di essere salatissimo se non riuscissimo neppure ad arrivare quarti. E vedere la Juve lottare, male, sgraziata e disgraziata, per due anni di fila per un quarto posto rende l'idea del disastro generale. Un disastro del quale oggi il teorico del non gioco è il responsabile più evidente, l'elemento incongruo da rimuovere, anche a costo di un nuovo bagno di sangue, perché peggiore di quello di vedere la Juve fuori dalla Champions' League dopo dieci anni non sarebbe di certo, né a livello di immagine, né a livello economico. Tanto meno a livello programmatico, visti i danni quasi irreparabili provocati all'ambiente da cinque anni di questa folle filosofia, cinque anni ripresi da una nuova stagione di niente tattico. Una impostazione nichilista che ha portato il gruppo a rigettare ogni idea che non fosse l'anticalcio, a creare uno zoccolo duro di adepti fra i senatori che ha portato avanti per due anni le teorie da avvelenatore di pozzi del suddetto, col risultato di corrompere anche i nuovi, di renderli succubi di un modo di fare calcio che non esiste più nel mondo se non ai gabbioni di Livorno ed alla Continassa di Torino.

Quindi Arrivabene abbia il coraggio di estirpare questa nuova forma di male che sta affliggendo da otto anni il club. Lo faccia subito e bene. Con la mannaia del decisionista propria dei top manager, quale egli è. Si imponga sui nichilista del Forte, sugli amanti della panchina, sui due più gravi ed attuali problemi che affliggono il club. Altro non può fare per salvare la nostra storia.

severo ma ineccepibile 

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5 minuti fa, Juvecentus84 ha scritto:

Con la fortuna che abbiamo oggi l'Atalanta sicuramente vince al Franchi, va a +1 e con pure una gara da recuperare 

Eh ma la fortuna te la devi anche creare, venerdì si doveva vincere.

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Il 19/2/2022 Alle 10:37, Peppe Juve46 ha scritto:

Allegri,ha  solo lui la colpa. Anzi arrivo a pensare che anche Rabiot,Bentancur e Kulusevski non abbiano colpe. Ma non è possibile che nessun giocatore della Juventus sia buono,oltretutto sono tutti nazionali. Ma non nazionali tipo Tunisia,Cipro,Bolivia,ma Francia,Argentina,Brasile,Spagna eccetera,oltre che l’Italia campione d’Europa.

La realtà è che Allegri in passato ha avuto la fortuna di allenare la Juventus già pronta a vincere,con giocatori già affermati in rosa,in un momento che in campionato le uniche squadre che sono riuscite a tenere il passo sono state Roma e Napoli,che per tradizione si sciolgono in primavera.

Se avesse allenato negli anni 90,starebbe ancora al Cagliari a giocarsi tra un campionato da metà classifica e la salvezza.

Il miglior commento da che mi ricordi da 10 anni a questa parte

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59 minuti fa, juve51 ha scritto:

Se vero quanto riportatomi, Allegri chiedeva a Dybala di stare più vicino a Vlahovic e di non arretrare. Comunque ciò non toglie alla brutta prestazione di entrambi (Dybala e Max) Allegri non ha saputo preparare bene la partita, la gestita peggio ed ha dei giocatori fragili (non tutti, ma alcuni) sia mentalmente che fisicamente   .

Non conosco le tue fonti, ma se come suppongo conosci allegri mi riesce difficile che tu possa avere dubbi.

Le squadre di allegri, con annessa impostazione catanecciara, è ormai un fatto reale e confermato da anni di tristezza calcistica

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2 ore fa, Totik ha scritto:

Cercar di capire le cose che leggi ti risulta difficile? Dove ho scritto che mi dà fastidio? 

Ti lamenti del fatto che si raggiungano le 145 pagine dopo un pareggio, è così da sempre, cosa non ti torna?

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2 ore fa, pogba77 ha scritto:

Se il baricentro decidi di metterlo ai limiti della propria area volente o nolente tu attaccante ti abbassi nella tua trequarti.

Il punto è che Dybala atleticamente non è giocatore che ribalta l'azione e sgroppa per 50 metri servito da lancioni o eventuali spizzicate della punta spalle alla porta.

 

si ma il baricentro è determinato anche dal tuo avversario. Con il centrocampo che ci ritroviamo (scarso e male organizzato), chiunque ci palleggia in faccia costringendoci ad abbassarci.

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Vedi giocare fiorentina dea è vedi una partita di calcio

Vedi Juve topo e ti rendi conto di aver visto una partita di hockey sull'erba

6 minuti fa, Scirea68 ha scritto:

si ma il baricentro è determinato anche dal tuo avversario. Con il centrocampo che ci ritroviamo (scarso e male organizzato), chiunque ci palleggia in faccia costringendoci ad abbassarci.

È lo stesso dello scorso anno, anzi abbiamo Locatelli ed ora Zakaria in più.

Non mi pare che anno scorso giocassimo così coperti 

Cmq vedo che hai dubbi e non è mia intenzione convincerti 

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2 ore fa, GiuseppeA81 ha scritto:

Fai bene a mettere il per te, i fatti ti smentiscono clamorosamente però. Altrimenti vale che abbiamo vinto 3 scudi con conte nonostante conte.

Tu e la logica viaggiate su differenti universi. 

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11 minuti fa, Antojuve66 ha scritto:

La sconfitta dell'Atalanta con le melenzane conferma che quest'anno la quota quarto posto sarà molto bassa.

 

Infatti la speranza è che bastino 73 punti.

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25 minuti fa, pogba77 ha scritto:

Vedi giocare fiorentina dea è vedi una partita di calcio

Vedi Juve topo e ti rendi conto di aver visto una partita di hockey sull'erba

È lo stesso dello scorso anno, anzi abbiamo Locatelli ed ora Zakaria in più.

Non mi pare che anno scorso giocassimo così coperti 

Cmq vedo che hai dubbi e non è mia intenzione convincerti 

No, assolutamente, di massima sono d'accordo con te. D'altro canto il calcio o, meglio, l'anticalcio di Allegri lo conosciamo bene. Dico solo che, al suo non gioco, si aggiunge la qualità infima dei nostri centrocampisti e la tendenza di Dybala ad arretrare per essere nel vivo del gioco. Tendenza che sicuramente è accentuata dalla pochezza del nostro centrocampo.

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3 ore fa, MiticoMazz ha scritto:

Glielo chiede....eccome. Quando dici "...quei 3 davanti se vogliono giocare insieme, tocca che corrano" lo dici indirettamente.

questo lo chiedeva anche Lippi a Vialli, Del Piero e Ravanelli. Non credo ci sia una squadra al mondo che possa permettersi un tridente senza che i suoi componenti si sacrifichino un pò.

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1 minuto fa, Scirea68 ha scritto:

No, assolutamente, di massima sono d'accordo con te. D'altro canto il calcio o, meglio, l'anticalcio di Allegri lo conosciamo bene. Dico solo che, al suo non gioco, si aggiunge la qualità infima dei nostri centrocampisti e la tendenza di Dybala ad arretrare per essere nel vivo del gioco. Tendenza che sicuramente è accentuata dalla pochezza del nostro centrocampo.

E ti ripeto che con l'attuale centrocampo meno Locatelli anno scorso giocavamo con un baricentro 30 metri più avanti, ragion per cui per questo motivo, ma anche per lo storico di allegri mi riesce difficile avere dubbi circa la volontà della squadra di rinculare piuttosto che pensare che sia farina del sacco di acciuga

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5 minuti fa, Juvecentus84 ha scritto:

Con la fortuna che abbiamo oggi l'Atalanta sicuramente vince al Franchi, va a +1 e con pure una gara da recuperare 

Eh ma la fortuna te la devi anche creare, venerdì si doveva vincere.

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3 minuti fa, pogba77 ha scritto:

E ti ripeto che con l'attuale centrocampo meno Locatelli anno scorso giocavamo con un baricentro 30 metri più avanti, ragion per cui per questo motivo, ma anche per lo storico di allegri mi riesce difficile avere dubbi circa la volontà della squadra di rinculare piuttosto che pensare che sia farina del sacco di acciuga

forse ricordo male io ma non mi pare che lo scorso anno dominassimo le partite.....si soffriva contro chiunque anche con Pirlo.

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2 minuti fa, Amadir ha scritto:

Eh ma la fortuna te la devi anche creare, venerdì si doveva vincere.

infatti. Oggi avremmo guadagnato tre punti sull'Atalanta anzichè solo 1.

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2 minuti fa, Scirea68 ha scritto:

forse ricordo male io ma non mi pare che lo scorso anno dominassimo le partite.....si soffriva contro chiunque anche con Pirlo.

Non ho parlato mica di dominio, ho parlato di atteggiamento propositivo che avevamo rispetto ad oggi

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2 ore fa, CR Boss ha scritto:

RISOLVERE ED ELIMINARE UN PROBLEMA ALLA VOLTA.

Da GLMDJ

 

Le ultime tre partite hanno dimostrato che la Juventus, nonostante una sontuosa e ben diretta campagna di mercato "di riparazione", continua ad avere problemi di gioco e di risultati. Non che la cosa ci stupisca, perché avendo Agnelli riportato a casa il Principe assoluto del non gioco, il teorico del massimo risultato col minimo sforzo, il demineralizzatore di idee, altrimenti non poteva essere.

Purtroppo per il dinamico duo, il presidente innamorato del niente tattico e l'allenatore civettuolo che si fece riconquistare un di' primaverile su una romantica panchina, non di uno stadio, ma di un giardinetto pubblico del Forte dei Marmi, la loro ritrovata unione, professionale ed amicale, è il nuovo, gravissimo problema che la Juve deve affrontare e risolvere.

Eliminato Paratici, che rappresentava il primo e più grande problema, ora tocca alla coppietta in amore. Non ci sono dubbi di sorta che oggi siano loro il problema di questo club. Di Agnelli abbiamo parlato e riparleremo. Finché anch'esso non sarà che un ricordo. Ma da oggi, affrontando un problema alla volta e purtroppo uno dietro l'altro, e finché non sarà risolto, il problema è Allegri. Se nella prima parte di stagione le sue responsabilità sull'orrore che ogni partita la Juve mette in scena sui campi d'Italia e di mezza Europa poteva essere solo marginalmente imputabile alle sue indiscusse e persino vantate incapacità professionali, oggi, dopo un mercato di riparazione come raramente se ne sono visti nella storia del calcio, le percentuali sulle cause dei mali della squadra si sono ovviamente ribaltate. Il problema oggi è lui. Come lo fu nella stagione in cui fu finalmente esonerato.

D'altronde è folle pensare che un uomo che aveva quelle "idee", chiamiamole così per non esser volgari, dopo due anni di "nullafacenza" stipendiata, diventato più vecchio, potesse per magia cambiare filosofia, studiare e capire un mondo che aveva rifiutato e sbeffeggiato. Assurdo pensare che il conto da pagare oggi fosse diverso e migliore rispetto a quello pagato quando si fece cacciare dalla Champions League che avrebbe dovuto vincere, tanto gli fu ben apparecchiata. Assurdo pensare che con una rosa infinitamente meno talentuosa di quella di tre anni fa, una rosa orribilmente devastata dall'incapacità evidente di chi ha gestito il club negli anni successivi alla sua cacciata, lo stesso allenatore, più vecchio e più arroccato sulle proprie posizioni, avrebbe potuto essere egli stesso la soluzione ai mali che aveva contribuito a creare.

Perché se Agnelli e Paratici sono i responsabili unici del disastro tecnico ed economico del club, lui lo è di quello filosofico e tattico. Lui è stato il "veleno" che per cinque anni si è installato in un organismo che nei tre anni precedenti aveva fatto proprio del gioco e delle idee sua filosofia e sua forza. Lui ha creato una cultura del non gioco, lui ha riportato con sé uno staff incapace da sempre di preparare e preservare muscoli. Far fuori a forza di polpacci spaccati tre difensori centrali su quattro in due settimane, è impresa da guinness dei primati; lui fa confusione con uomini, moduli, facendosi umiliare tatticamente da chiunque. Sassuolo, Atalanta e Torino hanno imposto alla JuvAllegra idee e calcio, perché allenate da gente competente che non teorizza corti musi e amenità simili, ma lavora seriamente invece che fare cabaret di pessimo livello o battute da Livornocronaca detto anche Vernacoliere. Alla fine si paga sempre.

E il conto è proporzionale a quanto si è ottenuto. Stavolta il conto rischia di essere salatissimo se non riuscissimo neppure ad arrivare quarti. E vedere la Juve lottare, male, sgraziata e disgraziata, per due anni di fila per un quarto posto rende l'idea del disastro generale. Un disastro del quale oggi il teorico del non gioco è il responsabile più evidente, l'elemento incongruo da rimuovere, anche a costo di un nuovo bagno di sangue, perché peggiore di quello di vedere la Juve fuori dalla Champions' League dopo dieci anni non sarebbe di certo, né a livello di immagine, né a livello economico. Tanto meno a livello programmatico, visti i danni quasi irreparabili provocati all'ambiente da cinque anni di questa folle filosofia, cinque anni ripresi da una nuova stagione di niente tattico. Una impostazione nichilista che ha portato il gruppo a rigettare ogni idea che non fosse l'anticalcio, a creare uno zoccolo duro di adepti fra i senatori che ha portato avanti per due anni le teorie da avvelenatore di pozzi del suddetto, col risultato di corrompere anche i nuovi, di renderli succubi di un modo di fare calcio che non esiste più nel mondo se non ai gabbioni di Livorno ed alla Continassa di Torino.

Quindi Arrivabene abbia il coraggio di estirpare questa nuova forma di male che sta affliggendo da otto anni il club. Lo faccia subito e bene. Con la mannaia del decisionista propria dei top manager, quale egli è. Si imponga sul nichilista del Forte, sugli amanti della panchina, sui due più gravi ed attuali problemi che affliggono il club. Altro non può fare per salvare la nostra storia.

92 minuti di applausi, grandissimo.

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2 minuti fa, pogba77 ha scritto:

Non ho parlato mica di dominio, ho parlato di atteggiamento propositivo che avevamo rispetto ad oggi

io ricordo che anche allora ci palleggiavano tutti in faccia. Ribadisco però che, secondo il mio modestissimo punto di vista, la colpa è si di Allegri ma anche del centrocampo inesistente che ci ritroviamo.

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25 minuti fa, _ForzaJuve_ ha scritto:

Tu e la logica viaggiate su differenti universi. 

Forse sei tu che non sai neanche cosa sia la logica. Presentati, dimmi il tuo titolo di studio e se hai un QI certificato. Poi possiamo sederci ad un tavolo a parlare di logica, almeno saprò chi ho davanti e almeno se vale la pena sedersi a discutere seriamente, ma ho l'impressione che perderei solo tempo.

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5 minuti fa, Scirea68 ha scritto:

io ricordo che anche allora ci palleggiavano tutti in faccia. Ribadisco però che, secondo il mio modestissimo punto di vista, la colpa è si di Allegri ma anche del centrocampo inesistente che ci ritroviamo.

Io ricordo che eravamo la prima o seconda squadra per possesso palla

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4 minuti fa, pogba77 ha scritto:

Io ricordo che eravamo la prima o seconda squadra per possesso palla

il dato statistico non te lo saprei fornire, la sofferenza la ricordo bene però

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33 minutes ago, antman64 said:

Infatti la speranza è che bastino 73 punti.

Non so quanto sarà.

Quel che è certo è che settimana dopo settimana abbiamo rosicchiato punti e adesso quarti con l'Atalanta che virtualmente può appaiarci (ma avrebbe il vantaggio degli scontri diretti).

Diciamo che anche quando pareggiamo facciamo un passettino in avanti.

 

 

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