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Deborah J

TS: "Bonucci-Juve: le accuse del giocatore si scontrano con i colloqui avuti con Cherubini e Calvo e con i commossi saluti ai compagni l'ultima giornata a Udine"

Post in rilievo

4 minuti fa, Stefanov96 ha scritto:

Io ricordo che il rinnovo fu fatto ad inizio 2018 (c'era ancora Marotta) e la volontà di cacciare Mandzukic fu del Luglio 2019, mentre Khedira fu "cacciato" all'arrivo di Pirlo, oltre due anni dopo il rinnovo

Rinnovo Kedira nel 2018, Mandzukic nel 2019.

 

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9 ore fa, Jj Okocha ha scritto:

Non avrei mai pensato di dirlo...quanto mi manca Marione 

 

Quanto darei per riavere gente tignosa e rompipalle come lui

 

Non ne posso più delle femminucce che abbiamo oggi 

 

Li sfiniva i difensori in 90 minuti...non ricordo chi lo disse ma fece piangere Acerbi quando era al Sassuolo per quanto lo aveva menato in partita

Poi date addosso ad allegri... che amava Marione. 

Questi sono giocatori da Juve

Vabbè 

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1 ora fa, psycone ha scritto:

io spero invece che giocatori come lui, del pierio, marchisio, dybala abbiano una dignità e stiano anni luce lontani da una società che tratta i suoi dipendenti così. In qualsiasi lavoro dei dipendenti trattati così farebbero fallire la società per conseguente danno di immagine. Quale sponsor vorrebbe avvicinarsi ad un'azienda che fa mobbing ai dipendenti e li costringe ad allontanarsi? dico io...nessuna...e negli altri casi almeno il contratto era in scadenza ed era un diritto della società. In questo no.

Ma sei serio?

 

Quindi i giocatori hanno sempre ragione e la società è sempre in torto? Cattivona...

 

 

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11 minuti fa, Michele2023 ha scritto:

Poi date addosso ad allegri... che amava Marione. 

Questi sono giocatori da Juve

Vabbè 

Da un post di elogio verso Mandzukic (commentavo il video postato con Bonucci che le busca da Mario) si passa all argomento Allegri, che noia 

 

Bastava il solo "Questi sono giocatori da Juve" 

 

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Finale di Champions…

 

Il real è più forte, ma Mandzukic in rovesciata fa 1 a 1 prima dell’intervallo, la posta è ancora in gioco.


Al rientro negli spogliatoi lo spostatore di equilibri Bonucci perde la testa e litiga con Dybala e Barzagli.


Rientrano in campo tutti con facce scazzatissime, risultato 4 a 1 per il real.

 

Questa per me resterà sempre la fotografia della sua carriera, quella di un mediocre montato senza carattere.

 

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Il 15/9/2023 Alle 09:05, iaio80 ha scritto:

Caso Bonucci, caso Del Piero... ad ogni addio c'è da scovare tra le verità, quale ci conviene di più.

La verità la sanno solo loro e noi tifosi siamo qui a scornarci tra i pro-Bonucci ed i pro-società.

Purtroppo, però, entrano sempre in queste discussioni gli anti-Allegri (che non c'entrano nulla ma vogliono ribadire per anni, secoli, decenni che "doveva andarsene")

Bonucci e Del Piero nella stessa frase no, per favore.

A meno che non sia per dire che Bonucci non vale un’unghia incarnita del Capitano.

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5 ore fa, DPmt82 ha scritto:

Guarda che con quell'intervista Leo ha detto chiaramente quale è stato il problema dal suo punto di vista, ovvero esser avvisato a luglio però senza esser messo in condizioni di allenarsi e giocare con la squadra. La società ha tutto il diritto di gestire la rosa come meglio crede, secondo me non ha dove andare a parare con quella citazione.

Se la società ad inizio stagione non può neanche permettersi di scegliere la rosa e decidere di non tenere in prima squadra un giocatore, permettendogli di allenarsi comunque e pagandogli lo stipendio stiamo proprio alla frutta. Tanto vale far decidere tutto ai calciatori, facciamoli andare in autogestione. Se però poi non centrano gli obiettivi sportivi e finanziari i soldi ce li devono mettere di tasca loro, non la proprietà.

Anche supponendo che non sapesse niente prima ha avuto un mese e mezzo per trovare una nuova squadra. A 40k al giorno, povera stella, è stato proprio umiliato.

 

Bonucci ha sostanzialmente aperto una vertenza nei confronti del proprio ex datore di lavoro, dinanzi al Collegio Arbitrale, lamentando violazioni dei propri diritti, con riferimento all’accordo collettivo AIC - Lega - Federazione, che è l’equivalente degli accordi sindacali di categoria con le parti datoriali per i lavoratori subordinati, che a sua volta ha origine dalla Legge 23 marzo 1981, n. 91 ( e successive modifiche), avente oggetto, appunto, i rapporti tra società e sportivi professionisti.

Premesso che non si conoscono i dettagli delle lagnanze e delle richieste di Bonucci, inclusi quelli di tutto l’antecedente tra club e calciatore ed eventuali comunicazioni scritte o meno, il fulcro della discussione è una richiesta di risarcimento danni per la violazione dei diritti del calciatore ai sensi dell’accordo collettivo di cui sopra.
non citerò tutti gli articoli (non servirebbe e non servirà) dello stesso, ma quel che conta lo troviamo innanzitutto all’art. 7 (Preparazione precampionato ed allenamenti. Partecipazione alle gare. Trasferte) primi due commi:

7.1.1: La Società fornisce al Calciatore attrezzature idonee alla preparazione e mette a sua disposizione un ambiente consono alla sua dignità professionale.  

7.1.2: Il Calciatore, fermo quanto previsto dal Lodo/Abete, ha diritto di partecipare agli allenamenti e alla preparazione precampionato con la prima squadra del rispettivo campionato, salvo il disposto di cui infra sub articolo 11.1.1.d.

Già leggendo questo articolo, possiamo rinvenire le ragioni lamentate da Bonucci e gli eventuali (eventuali, mi raccomando) torti della società.
Il calciatore è stato fatto allenare in orari diversi dalla prima squadra, senza contatto con gli altri, senza poter accedere al ristorante ed altre strutture: così egli riporta. Non è stato portato in tournée con gli altri, non ha partecipato ad amichevoli ecc.

Qui si ravvisano dei possibili rischi per il club, che non ha adempiuto totalmente a quanto prescritto; ripeto: possibili (potenziali), non certi: bisogna capire che testimonianze ed argomentazioni verranno portate.

C’è poi l’art. 11 (Inadempimenti e clausole penali):

11.1.1: Al Calciatore che sia venuto meno ai suoi obblighi contrattuali verso la Società, ovvero agli obblighi derivanti da Regolamenti Federali, fonti normative, statuali o federali, che siano rilevanti con la, o integrative della, disciplina contrattuale, sono applicabili i seguenti provvedimenti, graduati in relazione alla gravità dell’inadempimento: a) ammonizione scritta; b) multa; c) riduzione della Retribuzione; d) esclusione temporanea dagli allenamenti o dalla preparazione precampionato con la prima squadra; e) risoluzione del Contratto.

Qui vi è un altro punto potenzialmente debole per il club: il calciatore, per essere messo fuori rosa e privato dell’accesso a strutture (non solo i campi), ha commesso delle violazioni? E’ venuto meno ai propri doveri ex art. 8 e 10? Ha leso l’immagine del club con comportamenti o attività professionali secondarie o altre iniziative non autorizzate?

Se così fosse stato, la società avrebbe dovuto comunicare a mezzo scritto il provvedimento idoneo ed attinente alla gravità della violazione come descritto all’art. 11 comma 1.

Lo ha fatto? La dirigenza ha notificato violazioni e decisioni in modo adeguato o si è limitata ad una chiacchierata in forma verbale, non motivando le decisioni? Non risulta ufficialmente che questo sia avvenuto, per quanto dato a sapere.

Parte importante: Art. 12 (Azioni a tutela dei diritti del Calciatore):
12.1: Il Calciatore ha diritto di ottenere, con ricorso al CA (Collegio Arbitrale), il risarcimento del danno e/o la risoluzione del Contratto quando la Società abbia violato gli obblighi contrattuali cui è tenuta nei suoi confronti.

12.2: Nell’ipotesi di violazione della previsione di cui sub articolo 7.1, il Calciatore può diffidare per iscritto la Società, invitandola ad adempiere. Qualora la Società non adempia spontaneamente entro il termine perentorio di giorni 5 (cinque) dalla ricezione della diffida, il Calciatore può adire il CA per ottenere a sua scelta la reintegrazione ovvero la risoluzione del Contratto. In entrambi i casi il Calciatore ha altresì diritto ad un importo pari al venti percento (20%) della parte fissa della Retribuzione annua lorda.

12.4: Se, dopo la pronuncia del CA di reintegrazione del Calciatore, la Società non provvede entro il termine di giorni 5 (cinque) dalla ricezione della comunicazione del dispositivo del lodo, il Calciatore ha diritto di ottenere dal CA la risoluzione del Contratto ed il risarcimento del danno, da determinarsi nella misura della Retribuzione contrattuale dovuta fino al termine della stagione sportiva.

12.5: Il CA, se ravvisa infrazioni di carattere disciplinare, nel caso previsto nel presente articolo 12 e in ogni altro procedimento di sua competenza, provvede a rimettere gli atti avanti alla Procura Federale per eventuali provvedimenti di competenza. 
12.6: In ogni ipotesi in cui il Calciatore sia escluso, anche in via preventiva, dalla preparazione e/o dagli allenamenti con la prima squadra, resta comunque fermo l’obbligo della Società di fornire al Calciatore attrezzature idonee alla preparazione atletica e mettere a sua disposizione un ambiente consono alla sua dignità professionale ai sensi dell’articolo 7.1, salva espressa rinuncia scritta del Calciatore.

Questi commi sono importantissimi e consentono di farsi un’idea più precisa.
Il calciatore ha diritto al risarcimento in caso di violazione degli obblighi di cui in precedenza (non più la risoluzione, visto che non è più dipendente Juventus ed ha accettato altro club: ci tornerò).
Non ha diritto al reintegro, ormai, visto il cambio di club come scritto sopra.

Il risarcimento danni, invece, è contemplato ed ipotizzabile, vista la non sussistenza delle due soluzioni di cui sopra.

Il comma 6 ribalta quanto scritto per l’art. 7: la società deve fornire attrezzature idonee alla preparazione atletica e mettere a disposizione un ambiente consono: ritengo che al di là del ristorante ed altre privazioni da dimostrare, la società abbia adempiuto agli obblighi.

Il punto critico è la mancata comunicazione scritta (se così venisse dimostrato). Qui faccio una grossa grossa critica alla società: come è possibile (se vero) che non abbia provveduto ad ottemperare ad una prassi scontata, come la notifica in forma scritta dei provvedimenti e delle eventuali violazioni? 

Perché violazioni non vi erano, forse? Ciò non scagionerebbe il club. 

Bonucci parla di umiliazione: io ritengo che il fatto di andare a casa sua di persona, per parlargli, sia stato invece l’opposto: una forma di chiarezza e schiettezza, di rispetto della persona. Solo verbale, però...

Infine, faccio presente che il CA può, in caso di infrazioni disciplinari, inoltrare gli atti alla Procura (Chiné), che sarebbe quantomeno fantozziano, per noi, dopo tutto quel che è successo.

A livello di rischio economico, siamo su cifre abbordabilissime...non è questo il problema...il problema è che si DOVEVA e POTEVA gestire meglio la situazione...non mi interesso del valore oppure danno morale del giocatore,quella è una cosa personale e manco mi interesso di simpatia ho antipatia del giocatore ed offese varie che alcuni qua dentro ostentano peggio che avergli trombato la moglie,non ho MAI offeso un calciatore perché in primis non giudico chi non conosco personalmente... il giocatore è andato? Addio.

  • Grazie 1

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23 minuti fa, Foreverbianco&nero ha scritto:

 

Bonucci ha sostanzialmente aperto una vertenza nei confronti del proprio ex datore di lavoro, dinanzi al Collegio Arbitrale, lamentando violazioni dei propri diritti, con riferimento all’accordo collettivo AIC - Lega - Federazione, che è l’equivalente degli accordi sindacali di categoria con le parti datoriali per i lavoratori subordinati, che a sua volta ha origine dalla Legge 23 marzo 1981, n. 91 ( e successive modifiche), avente oggetto, appunto, i rapporti tra società e sportivi professionisti.

Premesso che non si conoscono i dettagli delle lagnanze e delle richieste di Bonucci, inclusi quelli di tutto l’antecedente tra club e calciatore ed eventuali comunicazioni scritte o meno, il fulcro della discussione è una richiesta di risarcimento danni per la violazione dei diritti del calciatore ai sensi dell’accordo collettivo di cui sopra.
non citerò tutti gli articoli (non servirebbe e non servirà) dello stesso, ma quel che conta lo troviamo innanzitutto all’art. 7 (Preparazione precampionato ed allenamenti. Partecipazione alle gare. Trasferte) primi due commi:

7.1.1: La Società fornisce al Calciatore attrezzature idonee alla preparazione e mette a sua disposizione un ambiente consono alla sua dignità professionale.  

7.1.2: Il Calciatore, fermo quanto previsto dal Lodo/Abete, ha diritto di partecipare agli allenamenti e alla preparazione precampionato con la prima squadra del rispettivo campionato, salvo il disposto di cui infra sub articolo 11.1.1.d.

Già leggendo questo articolo, possiamo rinvenire le ragioni lamentate da Bonucci e gli eventuali (eventuali, mi raccomando) torti della società.
Il calciatore è stato fatto allenare in orari diversi dalla prima squadra, senza contatto con gli altri, senza poter accedere al ristorante ed altre strutture: così egli riporta. Non è stato portato in tournée con gli altri, non ha partecipato ad amichevoli ecc.

Qui si ravvisano dei possibili rischi per il club, che non ha adempiuto totalmente a quanto prescritto; ripeto: possibili (potenziali), non certi: bisogna capire che testimonianze ed argomentazioni verranno portate.

C’è poi l’art. 11 (Inadempimenti e clausole penali):

11.1.1: Al Calciatore che sia venuto meno ai suoi obblighi contrattuali verso la Società, ovvero agli obblighi derivanti da Regolamenti Federali, fonti normative, statuali o federali, che siano rilevanti con la, o integrative della, disciplina contrattuale, sono applicabili i seguenti provvedimenti, graduati in relazione alla gravità dell’inadempimento: a) ammonizione scritta; b) multa; c) riduzione della Retribuzione; d) esclusione temporanea dagli allenamenti o dalla preparazione precampionato con la prima squadra; e) risoluzione del Contratto.

Qui vi è un altro punto potenzialmente debole per il club: il calciatore, per essere messo fuori rosa e privato dell’accesso a strutture (non solo i campi), ha commesso delle violazioni? E’ venuto meno ai propri doveri ex art. 8 e 10? Ha leso l’immagine del club con comportamenti o attività professionali secondarie o altre iniziative non autorizzate?

Se così fosse stato, la società avrebbe dovuto comunicare a mezzo scritto il provvedimento idoneo ed attinente alla gravità della violazione come descritto all’art. 11 comma 1.

Lo ha fatto? La dirigenza ha notificato violazioni e decisioni in modo adeguato o si è limitata ad una chiacchierata in forma verbale, non motivando le decisioni? Non risulta ufficialmente che questo sia avvenuto, per quanto dato a sapere.

Parte importante: Art. 12 (Azioni a tutela dei diritti del Calciatore):
12.1: Il Calciatore ha diritto di ottenere, con ricorso al CA (Collegio Arbitrale), il risarcimento del danno e/o la risoluzione del Contratto quando la Società abbia violato gli obblighi contrattuali cui è tenuta nei suoi confronti.

12.2: Nell’ipotesi di violazione della previsione di cui sub articolo 7.1, il Calciatore può diffidare per iscritto la Società, invitandola ad adempiere. Qualora la Società non adempia spontaneamente entro il termine perentorio di giorni 5 (cinque) dalla ricezione della diffida, il Calciatore può adire il CA per ottenere a sua scelta la reintegrazione ovvero la risoluzione del Contratto. In entrambi i casi il Calciatore ha altresì diritto ad un importo pari al venti percento (20%) della parte fissa della Retribuzione annua lorda.

12.4: Se, dopo la pronuncia del CA di reintegrazione del Calciatore, la Società non provvede entro il termine di giorni 5 (cinque) dalla ricezione della comunicazione del dispositivo del lodo, il Calciatore ha diritto di ottenere dal CA la risoluzione del Contratto ed il risarcimento del danno, da determinarsi nella misura della Retribuzione contrattuale dovuta fino al termine della stagione sportiva.

12.5: Il CA, se ravvisa infrazioni di carattere disciplinare, nel caso previsto nel presente articolo 12 e in ogni altro procedimento di sua competenza, provvede a rimettere gli atti avanti alla Procura Federale per eventuali provvedimenti di competenza. 
12.6: In ogni ipotesi in cui il Calciatore sia escluso, anche in via preventiva, dalla preparazione e/o dagli allenamenti con la prima squadra, resta comunque fermo l’obbligo della Società di fornire al Calciatore attrezzature idonee alla preparazione atletica e mettere a sua disposizione un ambiente consono alla sua dignità professionale ai sensi dell’articolo 7.1, salva espressa rinuncia scritta del Calciatore.

Questi commi sono importantissimi e consentono di farsi un’idea più precisa.
Il calciatore ha diritto al risarcimento in caso di violazione degli obblighi di cui in precedenza (non più la risoluzione, visto che non è più dipendente Juventus ed ha accettato altro club: ci tornerò).
Non ha diritto al reintegro, ormai, visto il cambio di club come scritto sopra.

Il risarcimento danni, invece, è contemplato ed ipotizzabile, vista la non sussistenza delle due soluzioni di cui sopra.

Il comma 6 ribalta quanto scritto per l’art. 7: la società deve fornire attrezzature idonee alla preparazione atletica e mettere a disposizione un ambiente consono: ritengo che al di là del ristorante ed altre privazioni da dimostrare, la società abbia adempiuto agli obblighi.

Il punto critico è la mancata comunicazione scritta (se così venisse dimostrato). Qui faccio una grossa grossa critica alla società: come è possibile (se vero) che non abbia provveduto ad ottemperare ad una prassi scontata, come la notifica in forma scritta dei provvedimenti e delle eventuali violazioni? 

Perché violazioni non vi erano, forse? Ciò non scagionerebbe il club. 

Bonucci parla di umiliazione: io ritengo che il fatto di andare a casa sua di persona, per parlargli, sia stato invece l’opposto: una forma di chiarezza e schiettezza, di rispetto della persona. Solo verbale, però...

Infine, faccio presente che il CA può, in caso di infrazioni disciplinari, inoltrare gli atti alla Procura (Chiné), che sarebbe quantomeno fantozziano, per noi, dopo tutto quel che è successo.

A livello di rischio economico, siamo su cifre abbordabilissime...non è questo il problema...il problema è che si DOVEVA e POTEVA gestire meglio la situazione...non mi interesso del valore oppure danno morale del giocatore,quella è una cosa personale e manco mi interesso di simpatia ho antipatia del giocatore ed offese varie che alcuni qua dentro ostentano peggio che avergli trombato la moglie,non ho MAI offeso un calciatore perché in primis non giudico chi non conosco personalmente... il giocatore è andato? Addio.

E stiamo certi che chine' non si farà sfuggire l'ennesima occasione per punire la Juve

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1 ora fa, stefanobet77 ha scritto:

Ma sei serio?

 

Quindi i giocatori hanno sempre ragione e la società è sempre in torto? Cattivona...

 

 

Dipende...una società/azienda che letteralmente fa mobbing ad un suo dipendente che avrebbe un anno di contratto sicuramente è in torto. Non c'è pezza.

Un conto è cercare un accordo per cui c'è una risoluzione contrattuale consensuale. Un conto è se si fa di tutto per emarginare il dipendente e costringerlo ad andare via.

 

In un caso del genere non c'è pezza. Tu società hai fatto un contratto ad un lavoratore? Te ne assumi le responsabilità. E se non sai farlo hai torto marcio e non si scappa.

Il tribunale darà ragione a Bonucci e ha ragione...sulla questione CR7 non mi sbilancio perchè non ho capito i dettagli ancora, ma la dirigenza non è la prima volta che fa cose del genere

 

 

 

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1 ora fa, azionistaminore ha scritto:

Finale di Champions…

 

Il real è più forte, ma Mandzukic in rovesciata fa 1 a 1 prima dell’intervallo, la posta è ancora in gioco.


Al rientro negli spogliatoi lo spostatore di equilibri Bonucci perde la testa e litiga con Dybala e Barzagli.


Rientrano in campo tutti con facce scazzatissime, risultato 4 a 1 per il real.

 

Questa per me resterà sempre la fotografia della sua carriera, quella di un mediocre montato senza carattere.

 

Bonucci è questo....

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Il 15/9/2023 Alle 22:24, psycone ha scritto:

direi che vale meno chi fa certi commenti...i primi 5 minuti di questa intervista già dicono tutto...

 

https://www.youtube.com/watch?v=JH5H-yHGcQE

 

un giocatore che accettava di essere 5° o 6° scelta a testa bassa, che è entrato per giocare 1-2 minuti in stagione.

 

Per una società che scarica i giocatori e le persone appena possibile...uno degli ultimi era stato Dybala, via in lacrime, abbracciato da tutti i compagni che non è potuto restare  lì dove avrebbe voluto. Prima è successo con altri...

 i Marchisio...https://www.calciomercato.com/news/marchisio-juve-i-retroscena-sull-addio-55373

 

senza parlare dei Del Piero che firmavano in bianco...

non ho mai considerato Bonucci persona spogliatoio troppo egocentrico ed egoista una persona che sputa nel piatto dove mangia mi dispiace ma non lo considero persona affidabile , bonucci e' tornato strisciando per me già non doveva tornare poi ognuno fa le sue considerazioni rispetto le tue ,ci mancherebbe ognuno ha sua una opinione 

parliamo solo di bonucci gli altri casi sono a parte con altre considerazione che condivido 

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10 ore fa, azionistaminore ha scritto:

Finale di Champions…

 

Il real è più forte, ma Mandzukic in rovesciata fa 1 a 1 prima dell’intervallo, la posta è ancora in gioco.


Al rientro negli spogliatoi lo spostatore di equilibri Bonucci perde la testa e litiga con Dybala e Barzagli.


Rientrano in campo tutti con facce scazzatissime, risultato 4 a 1 per il real.

 

Questa per me resterà sempre la fotografia della sua carriera, quella di un mediocre montato senza carattere.

 

alla fine si è poi saputo cosa successe veramente in quell’intervallo?

Il primo tempo lo avevamo giocato anche bene 

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32 minuti fa, robyyu ha scritto:

non ho mai considerato Bonucci persona spogliatoio troppo egocentrico ed egoista una persona che sputa nel piatto dove mangia mi dispiace ma non lo considero persona affidabile , bonucci e' tornato strisciando per me già non doveva tornare poi ognuno fa le sue considerazioni rispetto le tue ,ci mancherebbe ognuno ha sua una opinione 

parliamo solo di bonucci gli altri casi sono a parte con altre considerazione che condivido 

Ok parliamo di Bonucci...che ha ribadito che è tornato "strisciando2 dopo essere andato via non per chissà quale motivo ma sempre per frizioni con società/allenatore.

Altrimenti sarebbe rimasto lì con altri dirigenti e allenatore come è rimasto per tutta la carriera

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Io, alla fine gli avevo anche perdonato il passaggio al Milan.

Otto scudetti vinti non li dimentico.

Accettavo anche che ormai fosse bollito, pensavo che un po’ di riconoscenza la meritasse.

Ma se ti schieri contro la Juve sei mio nemico, ieri, oggi è domani.

Lo saresti anche se avessi ragione, ma hai torto marcio, potevi restare nella nostra storia, hai deciso di essere un Boniek, uno Zambrotta e gente del genere.

Grazie di tutto, ma ti ho già dimenticato

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Il 15/9/2023 Alle 09:05, iaio80 ha scritto:

Caso Bonucci, caso Del Piero... ad ogni addio c'è da scovare tra le verità, quale ci conviene di più.

La verità la sanno solo loro e noi tifosi siamo qui a scornarci tra i pro-Bonucci ed i pro-società.

Purtroppo, però, entrano sempre in queste discussioni gli anti-Allegri (che non c'entrano nulla ma vogliono ribadire per anni, secoli, decenni che "doveva andarsene")

Entrambi giocatori finiti.

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10 ore fa, Foreverbianco&nero ha scritto:

 

Bonucci ha sostanzialmente aperto una vertenza nei confronti del proprio ex datore di lavoro, dinanzi al Collegio Arbitrale, lamentando violazioni dei propri diritti, con riferimento all’accordo collettivo AIC - Lega - Federazione, che è l’equivalente degli accordi sindacali di categoria con le parti datoriali per i lavoratori subordinati, che a sua volta ha origine dalla Legge 23 marzo 1981, n. 91 ( e successive modifiche), avente oggetto, appunto, i rapporti tra società e sportivi professionisti.

Premesso che non si conoscono i dettagli delle lagnanze e delle richieste di Bonucci, inclusi quelli di tutto l’antecedente tra club e calciatore ed eventuali comunicazioni scritte o meno, il fulcro della discussione è una richiesta di risarcimento danni per la violazione dei diritti del calciatore ai sensi dell’accordo collettivo di cui sopra.
non citerò tutti gli articoli (non servirebbe e non servirà) dello stesso, ma quel che conta lo troviamo innanzitutto all’art. 7 (Preparazione precampionato ed allenamenti. Partecipazione alle gare. Trasferte) primi due commi:

7.1.1: La Società fornisce al Calciatore attrezzature idonee alla preparazione e mette a sua disposizione un ambiente consono alla sua dignità professionale.  

7.1.2: Il Calciatore, fermo quanto previsto dal Lodo/Abete, ha diritto di partecipare agli allenamenti e alla preparazione precampionato con la prima squadra del rispettivo campionato, salvo il disposto di cui infra sub articolo 11.1.1.d.

Già leggendo questo articolo, possiamo rinvenire le ragioni lamentate da Bonucci e gli eventuali (eventuali, mi raccomando) torti della società.
Il calciatore è stato fatto allenare in orari diversi dalla prima squadra, senza contatto con gli altri, senza poter accedere al ristorante ed altre strutture: così egli riporta. Non è stato portato in tournée con gli altri, non ha partecipato ad amichevoli ecc.

Qui si ravvisano dei possibili rischi per il club, che non ha adempiuto totalmente a quanto prescritto; ripeto: possibili (potenziali), non certi: bisogna capire che testimonianze ed argomentazioni verranno portate.

C’è poi l’art. 11 (Inadempimenti e clausole penali):

11.1.1: Al Calciatore che sia venuto meno ai suoi obblighi contrattuali verso la Società, ovvero agli obblighi derivanti da Regolamenti Federali, fonti normative, statuali o federali, che siano rilevanti con la, o integrative della, disciplina contrattuale, sono applicabili i seguenti provvedimenti, graduati in relazione alla gravità dell’inadempimento: a) ammonizione scritta; b) multa; c) riduzione della Retribuzione; d) esclusione temporanea dagli allenamenti o dalla preparazione precampionato con la prima squadra; e) risoluzione del Contratto.

Qui vi è un altro punto potenzialmente debole per il club: il calciatore, per essere messo fuori rosa e privato dell’accesso a strutture (non solo i campi), ha commesso delle violazioni? E’ venuto meno ai propri doveri ex art. 8 e 10? Ha leso l’immagine del club con comportamenti o attività professionali secondarie o altre iniziative non autorizzate?

Se così fosse stato, la società avrebbe dovuto comunicare a mezzo scritto il provvedimento idoneo ed attinente alla gravità della violazione come descritto all’art. 11 comma 1.

Lo ha fatto? La dirigenza ha notificato violazioni e decisioni in modo adeguato o si è limitata ad una chiacchierata in forma verbale, non motivando le decisioni? Non risulta ufficialmente che questo sia avvenuto, per quanto dato a sapere.

Parte importante: Art. 12 (Azioni a tutela dei diritti del Calciatore):
12.1: Il Calciatore ha diritto di ottenere, con ricorso al CA (Collegio Arbitrale), il risarcimento del danno e/o la risoluzione del Contratto quando la Società abbia violato gli obblighi contrattuali cui è tenuta nei suoi confronti.

12.2: Nell’ipotesi di violazione della previsione di cui sub articolo 7.1, il Calciatore può diffidare per iscritto la Società, invitandola ad adempiere. Qualora la Società non adempia spontaneamente entro il termine perentorio di giorni 5 (cinque) dalla ricezione della diffida, il Calciatore può adire il CA per ottenere a sua scelta la reintegrazione ovvero la risoluzione del Contratto. In entrambi i casi il Calciatore ha altresì diritto ad un importo pari al venti percento (20%) della parte fissa della Retribuzione annua lorda.

12.4: Se, dopo la pronuncia del CA di reintegrazione del Calciatore, la Società non provvede entro il termine di giorni 5 (cinque) dalla ricezione della comunicazione del dispositivo del lodo, il Calciatore ha diritto di ottenere dal CA la risoluzione del Contratto ed il risarcimento del danno, da determinarsi nella misura della Retribuzione contrattuale dovuta fino al termine della stagione sportiva.

12.5: Il CA, se ravvisa infrazioni di carattere disciplinare, nel caso previsto nel presente articolo 12 e in ogni altro procedimento di sua competenza, provvede a rimettere gli atti avanti alla Procura Federale per eventuali provvedimenti di competenza. 
12.6: In ogni ipotesi in cui il Calciatore sia escluso, anche in via preventiva, dalla preparazione e/o dagli allenamenti con la prima squadra, resta comunque fermo l’obbligo della Società di fornire al Calciatore attrezzature idonee alla preparazione atletica e mettere a sua disposizione un ambiente consono alla sua dignità professionale ai sensi dell’articolo 7.1, salva espressa rinuncia scritta del Calciatore.

Questi commi sono importantissimi e consentono di farsi un’idea più precisa.
Il calciatore ha diritto al risarcimento in caso di violazione degli obblighi di cui in precedenza (non più la risoluzione, visto che non è più dipendente Juventus ed ha accettato altro club: ci tornerò).
Non ha diritto al reintegro, ormai, visto il cambio di club come scritto sopra.

Il risarcimento danni, invece, è contemplato ed ipotizzabile, vista la non sussistenza delle due soluzioni di cui sopra.

Il comma 6 ribalta quanto scritto per l’art. 7: la società deve fornire attrezzature idonee alla preparazione atletica e mettere a disposizione un ambiente consono: ritengo che al di là del ristorante ed altre privazioni da dimostrare, la società abbia adempiuto agli obblighi.

Il punto critico è la mancata comunicazione scritta (se così venisse dimostrato). Qui faccio una grossa grossa critica alla società: come è possibile (se vero) che non abbia provveduto ad ottemperare ad una prassi scontata, come la notifica in forma scritta dei provvedimenti e delle eventuali violazioni? 

Perché violazioni non vi erano, forse? Ciò non scagionerebbe il club. 

Bonucci parla di umiliazione: io ritengo che il fatto di andare a casa sua di persona, per parlargli, sia stato invece l’opposto: una forma di chiarezza e schiettezza, di rispetto della persona. Solo verbale, però...

Infine, faccio presente che il CA può, in caso di infrazioni disciplinari, inoltrare gli atti alla Procura (Chiné), che sarebbe quantomeno fantozziano, per noi, dopo tutto quel che è successo.

A livello di rischio economico, siamo su cifre abbordabilissime...non è questo il problema...il problema è che si DOVEVA e POTEVA gestire meglio la situazione...non mi interesso del valore oppure danno morale del giocatore,quella è una cosa personale e manco mi interesso di simpatia ho antipatia del giocatore ed offese varie che alcuni qua dentro ostentano peggio che avergli trombato la moglie,non ho MAI offeso un calciatore perché in primis non giudico chi non conosco personalmente... il giocatore è andato? Addio.

Manco ti leggeranno o nel caso ti liquideranno con offese al giocatore (guardare il dito) senza vedere la luna (responsabilità dirigenziali) stessa cosa con la causa di Ronaldo. Povera Juve e poveri tifosi. 

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17 hours ago, psycone said:

io spero invece che giocatori come lui, del pierio, marchisio, dybala abbiano una dignità e stiano anni luce lontani da una società che tratta i suoi dipendenti così. In qualsiasi lavoro dei dipendenti trattati così farebbero fallire la società per conseguente danno di immagine. Quale sponsor vorrebbe avvicinarsi ad un'azienda che fa mobbing ai dipendenti e li costringe ad allontanarsi? dico io...nessuna...e negli altri casi almeno il contratto era in scadenza ed era un diritto della società. In questo no.

Nessuna intenzione polemica, intervengo perché la metti sul piano aziendale e ne ho lunga esperienza. Ti porto dunque una testimonianza diretta: nella mia carriera (non sono un calciatore) ho visto praticamente tutte le aziende in cui ho lavorato, piccole e grandi, anche grandissime, far sentire "l'aria che tira" ai soggetti in questione (gente con contratti a tempo indeterminato, "non in scadenza") prima di agire secondo le regole e la legge e allontanarli (sempre per ragioni legati alla sostenibilità del business, anche ragioni decisamente ciniche e spietate). A Bonucci è andata anche meglio, perchè gli si è parlato a tu per tu prima di dover ricorrere alle "maniere forti". Una volta è successo al mio capo, che, dopo anni di servizio e di inestimabile valore aggiunto è stato messo a "rischio di redundancy" (un dispositivo della legge britannica, in cui l'azienda comunica all'interessato che il ruolo, o la sede, dell'impiegato non rientrano più nei piani aziendali e permette, entro 2 mesi, allo stesso di trovarsi un altro lavoro mentre in servizio, allo stesso tempo offrendogli ogni posto interno disponibile, quasi mai rilevanti - che so, sviluppatore di sistemi a uno che fa il commerciale per esempio). Il mio capo, che è un uomo di princìpi e un leader naturale (riferimento voluto), ha capito l'antifona, ha accettato il pacchetto di rescissione e a malincuore se n'è andato, stando attento a non farsi nemici vuoi per indole, vuoi per intelligenza (ora con quella azienda ci ha a che fare nelle sue mansioni attuali di fornitore.). Prevengo l'obiezione che un club di calcio non è solo una azienda ma anche una questione di cuore, perchè anche nelle aziende normali si creano dinamiche e relazioni che prescindono dalle fredde ragioni di business e suggerirebbero che un impiegato decennale che ne ha costruito il successo meriti di non essere silurato dall'oggi al domani (pur entro il consentito dalla legge). La realtà però non è questa. 

In conclusione, io non vedo mobbing nell'atteggiamento della Juventus. Vedo invece una azienda sicuramente in confusione, ma che ha cercato di affrontare questa situazione spinosa parlando con il diretto interessato, il quale ha sperato in un cambio di management imminente e ha deciso di puntare i piedi. Gli è andata male, l'azienda ha proseguito dritta per la sua strada e ora l'ex impiegato fa volare gli stracci. Sarà un giudice del lavoro a decidere se l'azienda ha agito nei limiti della legge, cosa su cui non posso avere certezze perché non ne ho le competenze. Ho invece le competenze umane per poter dire che Bonucci si sta comportando per quello che ha già ampiamente dimostrato di essere: uno con una considerazione di sè stesso non aderente alla realtà. Si tratta di situazioni a volte inevitabili e sempre spiacevoli, che andrebbero affrontate con maturità, tatto e pragmatismo. Un saluto.

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3 ore fa, gypsyola ha scritto:

Ho invece le competenze umane per poter dire che Bonucci si sta comportando per quello che ha già ampiamente dimostrato di essere: uno con una considerazione di sè stesso non aderente alla realtà. Si tratta di situazioni a volte inevitabili e sempre spiacevoli, che andrebbero affrontate con maturità, tatto e pragmatismo. Un saluto.

Non si può "mobbizzare" le persone in questa maniera(se sarà dimostrato)...fai più bella figura se dici che ti sta sulle palle per motivi tuoi da tifoso..."andrebbero affrontate con maturità, tatto e pragmatismo"...da tutte e due le parti se mi permetti...anche perché le aziende sono fatte da persone...e se mi permetti UNA di queste persone ha fatto "mobbizzare" Bonucci perché ad ottobre insieme a Chiesa,Vlahovic ed altri giocatori ha "appoggiato" una mini rivolta del famoso "non gioco" in spogliatoio...gliela fatta pagare punto...ha colpito lui e avvisato gli altri.(Juventibus lo spiega MOLTO BENE questo fatto)

Non tenere conto di questo vuol dire fregarsene dove sta' il torto ho la ragione.

PS: di Bonucci come giocatore frega zero sia andato via,anzi era giusto così,ma come persona checché se ne dica meritava un altro trattamento e la società sta ricavando una figuraccia colossale...BISOGNAVA GESTIRLA MEGLIO questa è la verità,potevamo tenerlo come chioccia e NON fargli vedere MAI il campo! Eh no! Allegri ha voluto dire la sua dopo aver ottenuto fiducia dalla società a suon di contratto milionario ed ha chiuso la faida PERSONALE  della vendetta a cominciare dalla "finta pace" e dallo "sgabellamento" visto che NON si sono mai sopportati...adesso abbiamo anche saputo da CHI e perché Bonucci e stato allontanato la prima volta ed era andato al Milan(lo sapevamo GIÀ...ma qui dentro fanno gli gnorri) e Allegri comanda adesso punto.

Va bene così...ma almeno ditela la VERITÀ.

 

 

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11 minutes ago, Foreverbianco&nero said:

Non si può "mobbizzare" le persone in questa maniera(se sarà dimostrato)...fai più bella figura se dici che ti sta sulle palle per motivi tuoi da tifoso..."andrebbero affrontate con maturità, tatto e pragmatismo"...da tutte e due le parti se mi permetti...anche perché le aziende sono fatte da persone...e se mi permetti UNA di queste persone ha fatto "mobbizzare" Bonucci perché ad ottobre insieme a Chiesa,Vlahovic ed altri giocatori ha "appoggiato" una mini rivolta del famoso "non gioco" in spogliatoio...gliela fatta pagare punto...ha colpito lui e avvisato gli altri.(Juventibus lo spiega MOLTO BENE questo fatto)

Non tenere conto di questo vuol dire fregarsene dove sta' il torto ho la ragione.

PS: di Bonucci come giocatore frega zero sia andato via,anzi era giusto così,ma come persona checché se ne dica meritava un altro trattamento e la società sta ricavando una figuraccia colossale...BISOGNAVA GESTIRLA MEGLIO questa è la verità,potevamo tenerlo come chioccia e NON fargli vedere MAI il campo! Eh no! Allegri ha voluto dire la sua dopo aver ottenuto fiducia dalla società a suon di contratto milionario ed ha chiuso la faida PERSONALE  della vendetta a cominciare dalla "finta pace" e dallo "sgabellamento" visto che NON si sono mai sopportati...adesso abbiamo anche saputo da CHI e perché Bonucci e stato allontanato la prima volta ed era andato al Milan(lo sapevamo GIÀ...ma qui dentro fanno gli gnorri) e Allegri comanda adesso punto.

Va bene così...ma almeno ditela la VERITÀ.

 

 

Grazie della risposta. Intanto mi preme sottolineare che non ho nulla contro Bonucci, quando mi ha fatto il gesto di sciacquarmi la bocca allo stadio mi ha fatto solo sorridere...Ho dei grossi problemi con Allegri invece, e certo la vedo come Bonnie e i cospiratori nel merito dell'approccio tattico. Ma vedi, se Bonucci "ha appoggiato (o capeggiato?) una mini-rivolta all'interno dello spogliatoio", come vuoi che reagisca un'azienda che ha a cuore prima di tutto la sostenibilità del progetto? Non deve preservare le gerarchie interne, proprio come fondamenta delle operazioni?

Una volta deciso di proseguire con Allegri, diventava inevitabile metterlo nelle condizioni di poter lavorare senza che si affilassero coltelli (metaforicamente) alle sue spalle. Non era la prima volta che i 2 si scontravano, entrambi dipendenti, ma uno gerarchicamente subordinato all'altro. E ci sono regole comportamentali in una azienda, e gerarchie da rispettare...

Riguardo al mobbing, ripeto io e te la vediamo in maniera diversa. Il ragazzo poteva allenarsi e percepiva lo stipendio regolarmente. La Juve paga parte del suo stipendio ancora, e gioca in champions Bonucci, non in Serie C. Evidentemente la sua presenza è stata ritenuta problematica per la gestione del gruppo, e ci saranno delle ragioni per questo. Può darsi però che tu abbia ragione in punta di diritto, non ne ho le competenze ripeto. Ma, al di là del diritto e della legge del lavoro, se uno pianta casini e fa la guerra al suo capo, non si deve aspettare problemi una volta che al capo vengano ribadite autorità e supporto? E poi, siamo sicuri che quando andò al Milan fu "allontanato"? E pure che fosse, non sta nei diritti e nelle logiche di un "capo" allontanare un dipendente che mina la sua autorità alle sue spalle? Come si fa a lavorare così? Io tante volte non sono d'accordo col mio capo, e così chi sta sotto di me non è d'accordo con me, ma all'interno dell'azienda si evita zizzania. Ne si parla apertamente, e si viene ad una decisione comune. Se accordo non c'è, decide il capo come andare avanti, e se ci si schianta è lui o lei a pagarne dazio..

Vedremo come finirà questa faccenda in tribunale. 

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24 minuti fa, gypsyola ha scritto:

Grazie della risposta. Intanto mi preme sottolineare che non ho nulla contro Bonucci, quando mi ha fatto il gesto di sciacquarmi la bocca allo stadio mi ha fatto solo sorridere...Ho dei grossi problemi con Allegri invece, e certo la vedo come Bonnie e i cospiratori nel merito dell'approccio tattico. Ma vedi, se Bonucci "ha appoggiato (o capeggiato?) una mini-rivolta all'interno dello spogliatoio", come vuoi che reagisca un'azienda che ha a cuore prima di tutto la sostenibilità del progetto? Non deve preservare le gerarchie interne, proprio come fondamenta delle operazioni?

Una volta deciso di proseguire con Allegri, diventava inevitabile metterlo nelle condizioni di poter lavorare senza che si affilassero coltelli (metaforicamente) alle sue spalle. Non era la prima volta che i 2 si scontravano, entrambi dipendenti, ma uno gerarchicamente subordinato all'altro. E ci sono regole comportamentali in una azienda, e gerarchie da rispettare...

Riguardo al mobbing, ripeto io e te la vediamo in maniera diversa. Il ragazzo poteva allenarsi e percepiva lo stipendio regolarmente. La Juve paga parte del suo stipendio ancora, e gioca in champions Bonucci, non in Serie C. Evidentemente la sua presenza è stata ritenuta problematica per la gestione del gruppo, e ci saranno delle ragioni per questo. Può darsi però che tu abbia ragione in punta di diritto, non ne ho le competenze ripeto. Ma, al di là del diritto e della legge del lavoro, se uno pianta casini e fa la guerra al suo capo, non si deve aspettare problemi una volta che al capo vengano ribadite autorità e supporto? E poi, siamo sicuri che quando andò al Milan fu "allontanato"? E pure che fosse, non sta nei diritti e nelle logiche di un "capo" allontanare un dipendente che mina la sua autorità alle sue spalle? Come si fa a lavorare così? Io tante volte non sono d'accordo col mio capo, e così chi sta sotto di me non è d'accordo con me, ma all'interno dell'azienda si evita zizzania. Ne si parla apertamente, e si viene ad una decisione comune. Se accordo non c'è, decide il capo come andare avanti, e se ci si schianta è lui o lei a pagarne dazio..

Vedremo come finirà questa faccenda in tribunale. 

Figurati, e solo giusto per il piacere di scambiarsi punti di vista👍

 

1)Ma vedi, se Bonucci "ha appoggiato (o capeggiato?) una mini-rivolta all'interno dello spogliatoio", come vuoi che reagisca un'azienda che ha a cuore prima di tutto la sostenibilità del progetto?

 

Risposta: giusto,ma ad Ottobre ventilava sui giornali ed in società l'idea del cambio allenatore cosa che ha Bonucci,Chiesa e Vlahovic(ed altri giocatori) e la società stava pure bene visto che pure i tifosi erano inferociti...tuttosport lo sa bene e quindi legava l'asino dove voleva il padrone all'epoca.😉...DOPO cambiati i vertici e dando fiducia ad Allegri gli si è  rigirata la frittata a tutti quanti. (sempre da Juventubus)

 

2)questione Milan...e risaputo che dopo i fatti dello "sgabellamento" e della "finta pace" tra i due per il bene della Juve tutto si sarebbe definito a fine stagione...a  bocce ferme Allegri pose il veto famoso "ho io ho lui" e siccome Allegri all'epoca era un vincente Elkann diede il benestare.

Poi ritornò grazie ad Agnelli e continuò un altra "finta pace" (checché se  ne dica Bonucci era un buon difensore e grande costruttore di gioco per uscire indenni dalla difesa) sempre per il bene della Juve..."finta pace" finita come tutti sappiamo...il fatto che fosse L'UNICO fuori rosa nonostante vari esuberi certifica che non si sono MAI veramente sopportati.

 

3)Vedremo come finirà questa faccenda in tribunale.

 

Si,però che figura di emme...bisognava gestirla megpeo... e VALE per tutti e due.

 

 

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