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Dada Life

Accesa discussione in Cdm: salta la proroga per il Decreto Crescita

Post in rilievo

3 minuti fa, Furino1968 ha scritto:

Chi nel forum  sostiene una misura oggettivamente iniqua motivandolo come sostegno alla Seria A (cosa vera, non ci sono dubbi), non capisce che QUEL modello di calcio (la Serie A è stata la Premier degli anni 90 ) E' FINITO.

 

L'interesse è in caduta libera anche prima di questa eliminazione di vantaggi fiscali , i debiti delle Società sono folli, i diritti valgono sempre meno.

 

Va fatto un Campionato Europeo (con la UEFA? mi sta bene, ma con meno potere ad essa e più ai club).

 

Quello che rimane fuori dal progetto ritorna sulla Terra, in serie B ci sono scarpari che pigliano 400K netti all'anno, in serie A basso livello si arriva anche  a 1 mln  quando uno stipendio medio buono in Italia è sotto i 30K netti, il calcio deve tornare ad essere connesso  alla Società civile, non una specie di bolla scollegata.

 

Più vivai e meno procuratori , la Lega Pro non sta più in piedi come Campionato pro, che diventi altro. 

La Uefa è stata chiara. Nessun campionato europeo con tali accordi.Unica alternativa è la superlega che sta nascendo e che potrebbe essere unica ancora di salvezza per i club italiani. Tu devi contrastare il potere Arabo e la Premier. Florentino Perez lo sa bene.

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Occhio che sta mossa potrebbe fare cambiare la posizione di molti club a riguardo della superlega.Penso al Milan ,alla Lazio e forse ai prescritto stessi.Per quanto riguarda noi nessuno parla ma conoscendo il nostro rampollo credo che continuerà a baciare le natiche di Gravina e di Ceferin.In netto contrasto col cugino.

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10 ore fa, Bluesjuve ha scritto:

o dare sempre e comunque contro alla Juve, con AA in testa che voleva far crescere il calcio italiano .....adesso può tranquillamente fallire

Finalmente un commento sensato .Sempre con Andrea amico!

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10 minuti fa, tevezmania ha scritto:

La Uefa è stata chiara. Nessun campionato europeo con tali accordi.Unica alternativa è la superlega che sta nascendo e che potrebbe essere unica ancora di salvezza per i club italiani. Tu devi contrastare il potere Arabo e la Premier. Florentino Perez lo sa bene.

la UEFA di chi? Ceferin? 

 

Finché rimane....

 

 

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5 ore fa, Teo9 ha scritto:

Ha influito per milioni su un gettito 'teorico', perché senza decreto crescita molti giocatori non sarebbero stati nemmeno messi sotto contratto. Ce ne sono a dozzine: da Ramsey e Rabiot a Hakimi e Lukaku, da Pulisic a Renato Sanches, passando per moltissime operazioni minori che non si sarebbero mai concretizzate.

 

Quindi un discorso senza proclami dovrebbe partire da una stima: poniamo che ne sarebbero arrivati la metà, qual è il differenziale per lo Stato? A mio avviso molto più basso della cifra citata, forse cento milioni e non necessariamente in negativo, perché i calciatori arrivati hanno acquistato/affittato case e impresso comunque un impatto economico sul sistema nazionale, che tassa anche le loro spese.

Per inciso la recente finanziaria solo per i temi legato al lavoro prevede interventi superiori ai 12 miliardi di euro (nella quale da recente padre molto interessato al tema non ho visto grandi sforzi in merito al sostegno alle famiglie, segno che legare il mancato rinnovo al sostegno a temi sociali sarebbe concettualmente errato).

 

Poiché non ho letto questi approfondimenti nell'intervento, mi sono permesso di far notare che parlare di 'centinaia di milioni' non è una opinione ma un dato che deve essere comprovato da numeri e fattispecie precise. Altrimenti si, è un proclama.

Lei sta partendo dal presupposto che, senza decreto crescita, le società non avrebbero proprio investito i soldi impiegati per comprare Ramsey ecc.

Penso sia molto inverosimile.

 

Più probabile che avrebbero semplicemente investito in modo diverso, ad esempio in calciatori che si accontentassero di uno stipendio netto più basso.

 

Sarebbe cambiata solo la quota di gettito fiscale per lo Stato, che sarebbe stato più alto di centinaia di milioni di euro nel giro di pochi anni.

 

E' vero che i giocatori comprano e spendono in Italia, ma non solo quelli col decreto crescita.

Invece che 100 persone che ricevono 4 milioni netti ne avremmo avute 100 che ne ricevono 3. La differenza fra 3 e 4 l'abbiamo messa noi.

 

Vedo difficile che quei 100 milioni in più, pubblici, avrebbero comportato spese e investimenti, da parte dei calciatori, tali da avere 100 milioni in più di gettito.

Non credo proprio che abbiano creato attività imprenditoriali, ricchezza e/o altri vantaggi sociali

 

Io anzi al contrario potrei pure dire che, dato che ha favorito un trasferimento di capitali a stranieri destinati spesso a rimanere una manciata di anni senza stabilirsi, è anche probabile che buona parte dei 100 milioni sarebbe stata da loro spesa all'estero.

 

Inverosimile anche pensare che il decreto abbia prodotto un aumento del giro di affari delle società che a cascata abbia provocato in pochi anni centinaia di milioni di euro per l'erario.

 

Io poi potrei pure dire che se, in un utopia, il decreto avrebbe causato questo, c'era da considerare il mancato introito per altre attività concorrenti: non è detto che, sebbene in mancanza di Renato Sanches io non faccia DAZN, non possa spendere i miei soldi in un altro modo.

 

Le obiezioni che lei fa non sono di sicuro più valide di quelle che le ho posto io...anch'io avrei potuto dire che credere che uno sgravio fiscale a Pulisic ecc abbia avuto effetti sull'economia italiana sia un proclama, come lei giudica le mie parole... Se mi sono tenuto su toni non polemici è per educazione, ma non significa che non giudichi totalmente errato il suo ragionamento.

 

Credo per questo sia meglio restare ad un'analisi più semplice: giudicare semplicemente se è opportuno che lo Stato supporti specificamente l'attività sportiva professionistica con sgravi fiscali, che i dipendenti di altre società non hanno.

 

Del resto della finanziaria non voglio parlarne (e non ne avrei le competenze), ma non è sbagliato legare la spesa per il decreto crescita ad altri interventi sociali, per il semplice fatto che le risorse sono limitate.

Logico che fossero infinite si può dare tutto a tutti, ma essendo limitate - e lo sono sempre, anche quando si pensa di avere tanto - dare 100 milioni da una parte significa toglierne 100 da un'altra.

 

 

 

 

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1 minuto fa, tevezmania ha scritto:

Intanto sta lì

raga, non è una serie TV , le cose non succedono in 2-3 episodi ,  la SL è nata (male) nel 2021, pareva già finita (ma A22 è 2 anni che lavora) ,adesso se ne riparla seriamente. Ci vuol tempo. 

 

In mezzo  hanno tentato di distruggerci. Quelli che lo hanno fatto erano quelli che chiedevano al Governo la proroga del decreto crescita. Gli hanno detto di NO , probabilmente sentendo anche gente a Bruxelles (in modo NON ufficiale di sicuro). 

 

Le cose stanno cambiando. 

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9 ore fa, ExHarley68 ha scritto:

E' finita la pacchia per Marottone.

Purtroppo il pensiero dei nostri dirigenti non lo sapremo mai perché non parlano mai.Fidati che lo stop del decreto penalizza anche noi e pure Giuntoli lo sa.

.

Adesso, Furino1968 ha scritto:

raga, non è una serie TV , le cose non succedono in 2-3 episodi ,  la SL è nata (male) nel 2021, pareva già finita (ma A22 è 2 anni che lavora) ,adesso se ne riparla seriamente. Ci vuol tempo. 

 

In mezzo  hanno tentato di distruggerci. Quelli che lo hanno fatto erano quelli che chiedevano al Governo la proroga del decreto crescita. Gli hanno detto di NO , probabilmente sentendo anche gente a Bruxelles (in modo NON ufficiale di sicuro). 

 

Le cose stanno cambiando. 

Forse non mi spiego.Io sono stra a favore della superlega e del mio presidente Andrea Agnelli.Non conosco Elkann.Io non so la posizione della Juve è nemmeno tu.La società come sempre è muta.Quindi noi ,io e te ,viviamo di speranza 

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8 minuti fa, tevezmania ha scritto:

 

Forse non mi spiego.Io sono stra a favore della superlega e del mio presidente Andrea Agnelli.Non conosco Elkann.Io non so la posizione della Juve è nemmeno tu.La società come sempre è muta.Quindi noi ,io e te ,viviamo di speranza 

Ma lo so, lo ho capito. 

 

Non è adesso il momento di far dichiarazioni. di dire, "si parte con la SL dal 2025", in questo momento parlano tutti tra loro privatamente e lontano dalle telecamere. 

 

la goffa, ridicola dichiarazione della FIGC sul "fuori da SL se ti vuoi iscrivere al Campionato" , una boutade di gente che è in difficoltà  in poche ore gli hanno tolto il decreto crescita. Hai visto Gravina andare in TV a parlare contro la SL o a difesa della Seria A? No, perché gli tocca stare "schisco"

 

Hai visto Lotito (per dirne uno ) andare a dire "la SL è il calcio dei ricchi"? lo ribaltano col decreto crescita che è un insulto alla miseria. 

 

Ti dico che in pochi mesi l'aria attorno a questi personaggi (Ceferin, FIGC a vario titolo , proprietà dell'Inter e altri) è cambiata di molto. 

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56 minuti fa, Furino1968 ha scritto:

Ti dico che in pochi mesi l'aria attorno a questi personaggi (Ceferin, FIGC a vario titolo , proprietà dell'Inter e altri) è cambiata di molto. 

Ho sentito in radio Marotta, mi è sembrato agitato. 😁

Comunque se fossi nello stato direi la parola magica, risanamento.

Ripianare le perdite e poi ne riparliamo, care proprietà risanate i bilanci e poi vediamo.

In un paese dove hanno costretto la gente a ridimensionarsi sui consumi di gas ed elettricità, perché come costi fuori dal mondo, questi battono cassa.

È pretendono...

 

 

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9 minuti fa, Gianco ha scritto:

Ho sentito in radio Marotta, mi è sembrato agitato. 😁

Comunque se fossi nello stato direi la parola magica, risanamento.

Ripianare le perdite e poi ne riparliamo, care proprietà risanate i bilanci e poi vediamo.

In un paese dove hanno costretto la gente a ridimensionarsi sui consumi di gas ed elettricità, perché come costi fuori dal mondo, questi battono cassa.

È pretendono...

 

 

Il problema in Italia è che non si fanno gli stadi nuovi (asset importanti che danno forza economica ad un club), e dicono che sono gli Enti pubblici a non permetterli (come 100 altre cose), non tanto la volontà economica dei club.

 

Una mano a chi vuol farsi lo Stadio di proprietà aiuterebbe (non soldi a pioggia, ma magari qualche vantaggio fiscale) , questa sarebbe una svolta per il calcio italiano. 

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Questo era l'anno del cambiamento.

Senza coppe e una migliore qualità dei giovani potevi svoltare, alla faccia del DC.

Fuori Alex Sandro, Rabiot, Vhlaovic, Bonucci, de Sciglio, Pogba si risparmiavano una montagna di soldi, per quello che ad oggi sono serviti, Rabiot solo per la scadenza..

Ma come fai a sostituire Rabiot, con fagioli in quel modo e Miretti che non rende nel modo sperato.

 

 

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9 ore fa, giacomostingo ha scritto:

Non concordo sul concetto che ha espresso, parlando di attori e classi sociali: non ritengo che il concetto di "giusto" o "sbagliato" debba dipendere dalla propria condizione.

Semplificando: se anche fossi Marotta riterrei che questa norma sia "giusta".

 

Non lo è per il vantaggio/svantaggio che ne ho, ma lo è per concetti che ritengo assoluti e che non hanno alcun legame con la convenienza o meno.

 

Ci possono essere decisioni "convenienti" a molti e sconvenienti a uno solo, che ritengo "sbagliate"...così come decisioni "giuste" sebbene vadano a svantaggio di molti e a vantaggio di pochi.

 

Sono valori "personalmente oggettivi": 

Oggettivi, perchè non dipendono dalla mia condizione contingente (semplificando ancora: se rompo qualcosa è "giusto" che debba pagare, anche se pago io). Personali perchè non sono evidentemente condivisi da tutti.

sbagli. poni la tua concezione morale sopra quella altrui: perché qui non stiamo parlando di etica o dei diritti dell'uomo, ma di politica; le decisioni che riguardano la costituzione, l'organizzazione, l'amministrazione dello stato e la direzione della vita pubblica debbono essere passate al seraccio del consenso/vaglio democratico, preventivo o consuntivo. tipicamente elezioni e parlamento. il consenso si ottiene convincendo i cittadini che un programma è quello giusto per loro, ma nel senso che soddisfa i loro bisogni, le loro necessità, le loro aspirazioni. se rompi un vaso ma non hai i soldi per mangiare è giusto che non lo paghi; se rubi una mela perchè stai morendo di fame è giusto che non vai in galera. bisogna sempre verificare se le classi sociali su cui cade un provvedimento sono tutelate rispetto a diritti superiori, quello etici appunto. ci sono enti preposti a tali verifiche, parlamento e magistratura. perchè qui conta l'etica che vien fuori dalla dialettica democratica, del dibattito, dell'analisi certosina dei pro e dei contro per tutte le fasce di reddito (classi sociali): non l'etica di uno, fosse anche un primo ministro. esiste il parlamento. scrivere che il DC è un favore ai ricchi e un danno erariale è superficiale perchè sbandiera una morale personale,  anche se popolare, come virtuosa e 'giusta', senza analizzare il vero impatto del provvedimento su tutte le classi sociali.

rimanendo al calcio: le società non avrebbero comprato determinati calciatori, i più forti, perché non più  convenienti e fuori budget. i diritti TV si sarebbero dimezzati, perche il pubblico (non i tifosi, il pubblico televisivo) sarebbe dimezzato a veder giocare calciatori sempre più scarsi. un esempio: Mourhino a Roma fa lo stadio pieno da 3 stagioni ed è arrivato solo per il DC. senza di lui, hanno stimato un 35% di incassi in meno tra i non abbonati. infine,le società con calciatori piu scarsi non vanno avanti in Europa e non hanno piu quegli introiti, molto importanti. un intera fascia di indotto sarebbe stata portata via, visto che non servono le stesse risorse e i costi sarebbero aumentati per tutte le società. in questo settore non lavorano solo i miliardari, lavorano i magazzinieri, i massaggiatori, decine di aiutanti, etc. etc. la serie B e la Lega Pro. tutte impattate in cascata. il provvedimento è la sintesi di una visione reazionaria della società: è come vantarsi dell'occupazione che raggiungi quando togli i redditi di cittadinanza e convinci tutti che sia giusto fare gli schiavi come camerieri, anche quelli usciti a pieni voti dalla scuola del 'merito' ('perché non tutti possono fare il lavoro dei sogni'). 

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3 ore fa, tevezmania ha scritto:

Occhio che sta mossa potrebbe fare cambiare la posizione di molti club a riguardo della superlega.Penso al Milan ,alla Lazio e forse ai prescritto stessi.Per quanto riguarda noi nessuno parla ma conoscendo il nostro rampollo credo che continuerà a baciare le natiche di Gravina e di Ceferin.In netto contrasto col cugino.

ahahah aahhahahahahah ahahahahah JE succube di gravina e ceferin ........ahahahahha ahahhahahhah ah ahahahahaha

2 ore fa, Furino1968 ha scritto:

Il problema in Italia è che non si fanno gli stadi nuovi (asset importanti che danno forza economica ad un club), e dicono che sono gli Enti pubblici a non permetterli (come 100 altre cose), non tanto la volontà economica dei club.

 

Una mano a chi vuol farsi lo Stadio di proprietà aiuterebbe (non soldi a pioggia, ma magari qualche vantaggio fiscale) , questa sarebbe una svolta per il calcio italiano. 

per tutte le società in qualsiasi settore per gli investimenti ci sono gli sgravi fiscali, ma di base devi avere i soldini non millemila euro di debiti

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3 ore fa, giacomostingo ha scritto:

Credo per questo sia meglio restare ad un'analisi più semplice: giudicare semplicemente se è opportuno che lo Stato supporti specificamente l'attività sportiva professionistica con sgravi fiscali, che i dipendenti di altre società non hanno.

Ecco, direi di chiuderla qui perché su questo sono perfettamente d'accordo. Semplicemente il decreto non nasceva solo per le squadre di calcio ma anche per contribuire al rientro di italiani all'estero in campi più importanti come la ricerca e l'innovazione, e su questo abbiamo pochissimi dati per discutere (oltre che non essere il luogo in cui farlo).

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41 minuti fa, MassiPace73 ha scritto:

sbagli. poni la tua concezione morale sopra quella altrui: perché qui non stiamo parlando di etica o dei diritti dell'uomo, ma di politica; le decisioni che riguardano la costituzione, l'organizzazione, l'amministrazione dello stato e la direzione della vita pubblica debbono essere passate al seraccio del consenso/vaglio democratico, preventivo o consuntivo. tipicamente elezioni e parlamento. il consenso si ottiene convincendo i cittadini che un programma è quello giusto per loro, ma nel senso che soddisfa i loro bisogni, le loro necessità, le loro aspirazioni. se rompi un vaso ma non hai i soldi per mangiare è giusto che non lo paghi; se rubi una mela perchè stai morendo di fame è giusto che non vai in galera. bisogna sempre verificare se le classi sociali su cui cade un provvedimento sono tutelate rispetto a diritti superiori, quello etici appunto. ci sono enti preposti a tali verifiche, parlamento e magistratura. perchè qui conta l'etica che vien fuori dalla dialettica democratica, del dibattito, dell'analisi certosina dei pro e dei contro per tutte le fasce di reddito (classi sociali): non l'etica di uno, fosse anche un primo ministro. esiste il parlamento. scrivere che il DC è un favore ai ricchi e un danno erariale è superficiale perchè sbandiera una morale personale,  anche se popolare, come virtuosa e 'giusta', senza analizzare il vero impatto del provvedimento su tutte le classi sociali.

rimanendo al calcio: le società non avrebbero comprato determinati calciatori, i più forti, perché non più  convenienti e fuori budget. i diritti TV si sarebbero dimezzati, perche il pubblico (non i tifosi, il pubblico televisivo) sarebbe dimezzato a veder giocare calciatori sempre più scarsi. un esempio: Mourhino a Roma fa lo stadio pieno da 3 stagioni ed è arrivato solo per il DC. senza di lui, hanno stimato un 35% di incassi in meno tra i non abbonati. infine,le società con calciatori piu scarsi non vanno avanti in Europa e non hanno piu quegli introiti, molto importanti. un intera fascia di indotto sarebbe stata portata via, visto che non servono le stesse risorse e i costi sarebbero aumentati per tutte le società. in questo settore non lavorano solo i miliardari, lavorano i magazzinieri, i massaggiatori, decine di aiutanti, etc. etc. la serie B e la Lega Pro. tutte impattate in cascata. il provvedimento è la sintesi di una visione reazionaria della società: è come vantarsi dell'occupazione che raggiungi quando togli i redditi di cittadinanza e convinci tutti che sia giusto fare gli schiavi come camerieri, anche quelli usciti a pieni voti dalla scuola del 'merito' ('perché non tutti possono fare il lavoro dei sogni'). 

Hai scritto un sacco di cose giuste oltre che averle scritte bene!Per me sarà un danno anche per noi e me ne frego dei Prescritti. .quotone

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4 ore fa, Furino1968 ha scritto:

raga, non è una serie TV , le cose non succedono in 2-3 episodi ,  la SL è nata (male) nel 2021, pareva già finita (ma A22 è 2 anni che lavora) ,adesso se ne riparla seriamente. Ci vuol tempo. 

 

In mezzo  hanno tentato di distruggerci. Quelli che lo hanno fatto erano quelli che chiedevano al Governo la proroga del decreto crescita. Gli hanno detto di NO , probabilmente sentendo anche gente a Bruxelles (in modo NON ufficiale di sicuro). 

 

Le cose stanno cambiando. 

Aggiungo che questa decisione sul decreto, assieme a quella che non è passata sulla proroga della durata del precedente accordo con sky e dazn da 3 a 5 anni, fanno capire che forse qualcuno dei nostri, che in parlamento conta più di un lotito qualunque, si sta svegliando ed ha capito che se questi continuano a fare i loro comodi la SL non partirà mai, occorre adesso accendere il faro sui debiti prescritti, come sta accadendo, per obbligare le big del nostro campionato a aderire alla SL a rischio del fallimento o dell'irrilevanza 

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44 minuti fa, Bobby Sands ha scritto:

Punto fondamentale
 

 

Allegri che dice una cosa che col campo non centra nulla e senza essere sollecitato è una cosa il cui rilievo secondo me è sfuggito a molti, fa capire che dietro questa decisione poco attesa ci sia magari la lobby elkaniana, desiderosa, dopo il boicottaggio del decreto lotito che voleva prorogare da 3 a 5 anni gli accordi precedenti con sky e dazn, di metere alle strette inperd, milan, romane e napoli sull'adesione alla SL.

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1 ora fa, MassiPace73 ha scritto:

sbagli. poni la tua concezione morale sopra quella altrui: perché qui non stiamo parlando di etica o dei diritti dell'uomo, ma di politica; le decisioni che riguardano la costituzione, l'organizzazione, l'amministrazione dello stato e la direzione della vita pubblica debbono essere passate al seraccio del consenso/vaglio democratico, preventivo o consuntivo. tipicamente elezioni e parlamento. il consenso si ottiene convincendo i cittadini che un programma è quello giusto per loro, ma nel senso che soddisfa i loro bisogni, le loro necessità, le loro aspirazioni. se rompi un vaso ma non hai i soldi per mangiare è giusto che non lo paghi; se rubi una mela perchè stai morendo di fame è giusto che non vai in galera. bisogna sempre verificare se le classi sociali su cui cade un provvedimento sono tutelate rispetto a diritti superiori, quello etici appunto.

ma qui conta l'etica che vien fuori dalla dialettica democratica, del dibattito, dell'analisi certosina dei pro e dei contro per tutte le fasce di reddito (classi sociali): non l'etica di uno, fosse anche un primo ministro. esiste il parlamento. scrivere che il DE è un favore ai ricchi e un danno erariale è superficiale perchè sbandiera una morale personale,  anche se popolare, come virtuosa e 'giusta', senza analizzare il vero impatto del provvedimento su tutte le classi sociali.

rimanendo al calcio: le società non avrebbero comprato determinati calciatori, i più forti, perché non convenienti. i diritti TV sarebbero dimezzati, perche il pubblico darebbe dimezzato. le società con calciatori piu scarsi non vanno avanti in Europa e non hanno piu quegli introiti. un intera fascia di indotto sarebbe stata portata via, visto che non servono le stesse risorse e i costi sarebbero aumentati. in questo settore non lavorano solo i miliardari, lavorano i magazzinieri, i massaggiatori, decine di aiutanti, etc. etc.

Io non pongo assolutamente la mia concezione morale al di sopra delle altre. Perchè deve dirmi questo? Dove avrei parlato di "ricchi" o "poveri"?

 

Dico solo che ho la mia idea, che non cambia in base ai vantaggi o svantaggi economici personali. È assoluta, ma per quanto riguarda me.

 

Soprattutto non è per la mia concezione morale che giudico un costo per lo Stato il decreto crescita. E' matematica.

 

Ha un costo economico per lo Stato, quindi per tutti i cittadini, che non è compensato dai ricavi economici di indotto. E' assurdo pensare che senza il decreto crescita i diritti tv sarebbero "dimezzati" o che il decreto abbia creato un mercato tale da creare un centinaio di milioni in più all'anno di gettito.

 

Lei afferma che io non avrei analizzato i vantaggi per tutte le classi sociali, gli attori ecc. E' la prima cosa che ho fatto quando ho contestato il provvedimento dal punto di vista economico: è una spesa per lo Stato. Questo non è "giusto" o "sbagliato".

Anche la sanità è una spesa.

 

Non ha senso parlare (sinceramente penso in modo molto forzato) dell'interesse del magazziniere da un punto di vista economico: è un vantaggio che è tolto ad altri, dato che l'impatto economico per lo Stato è negativo. Il magazziniere sarà più ricco economicamente? Altri saranno più poveri.

 

I valori "morali" entrano solo in un secondo momento, quando cioè si deve decidere se, con quella spesa, si sta andando a tutelare degli interessi non economici, anche del magazziniere.

 

La mia idea è che la spesa non è compensata da ricavi sociali: la qualità delle squadre di calcio non è (per me) un valore e il benessere derivante dalla tranquillità economica dei calciatori, dei magazzinieri ecc non lo trovo più grande e importante del benessere degli altri 59 milioni di Italiani (e pure degli stessi magazzinieri), che potrebbero beneficiare, con diritti per me non inferiori e con maggiori ricavi sociali e pure economici, di quei soldi.

 

E' quindi solo alla fine che entra in gioco la componente "morale", cioè quella che mi fa dire che è giusto andare in perdita per la difesa, la sanità, l'istruzione, il benessere dei non autosufficienti, e non per la qualità del campionato.

E, ribadisco, non è una componente variabile. Voto per chi ha una concezione più simile alla mia, non per chi tutela meglio i miei interessi economici particolari del momento contingente.

 

Ognuno ha una propria idea e, come dice, c'è il Parlamento che decide. Però non è corretto dire che la mia si basa su un presupposto morale soggettiva, sottintendendo che lei è giunto alla conclusione oggettiva che il decreto crescita fosse una misura corretta.

 

E' una misura di spesa per lo Stato e questa credo sia matematica.

Poi se lei la ritiene giusta, ed io sbagliata, deriva da diverse concezioni, ma non è che soltanto la mia è quella soggettiva.

 

Chiaramente parlo dell'ambito sportivo professionistico. Non ho elementi per dire se la misura in altri ambiti è vantaggiosa o meno

 

A naso potrei dire che, ad esempio, se mi fa arrivare un qualche centinaio di ingegneri che poi si mettono a progettare una centrale solare...oppure medici che rimpinguano organici ecc ...potrebbe essere più "giusta" (e anche vantaggiosa) che per far arrivare Lukaku. Ma veramente su questo non so i costi, i ricavi ecc. Nel mondo del calcio mi sembra proprio che gli effetti non siano stati quelli sperati

 

 

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31 minuti fa, giacomostingo ha scritto:

Io non pongo assolutamente la mia concezione morale al di sopra delle altre. Perchè deve dirmi questo? Dove avrei parlato di "ricchi" o "poveri"?

 

Dico solo che ho la mia idea, che non cambia in base ai vantaggi o svantaggi economici personali. È assoluta, ma per quanto riguarda me.

 

Soprattutto non è per la mia concezione morale che giudico un costo per lo Stato il decreto crescita. E' matematica.

 

Ha un costo economico per lo Stato, quindi per tutti i cittadini, che non è compensato dai ricavi economici di indotto. E' assurdo pensare che senza il decreto crescita i diritti tv sarebbero "dimezzati" o che il decreto abbia creato un mercato tale da creare un centinaio di milioni in più all'anno di gettito.

 

Lei afferma che io non avrei analizzato i vantaggi per tutte le classi sociali, gli attori ecc. E' la prima cosa che ho fatto quando ho contestato il provvedimento dal punto di vista economico: è una spesa per lo Stato. Questo non è "giusto" o "sbagliato".

Anche la sanità è una spesa.

 

Non ha senso parlare (sinceramente penso in modo molto forzato) dell'interesse del magazziniere da un punto di vista economico: è un vantaggio che è tolto ad altri, dato che l'impatto economico per lo Stato è negativo. Il magazziniere sarà più ricco economicamente? Altri saranno più poveri.

 

I valori "morali" entrano solo in un secondo momento, quando cioè si deve decidere se, con quella spesa, si sta andando a tutelare degli interessi non economici, anche del magazziniere.

 

La mia idea è che la spesa non è compensata da ricavi sociali: la qualità delle squadre di calcio non è (per me) un valore e il benessere derivante dalla tranquillità economica dei calciatori, dei magazzinieri ecc non lo trovo più grande e importante del benessere degli altri 59 milioni di Italiani (e pure degli stessi magazzinieri), che potrebbero beneficiare, con diritti per me non inferiori e con maggiori ricavi sociali e pure economici, di quei soldi.

 

E' quindi solo alla fine che entra in gioco la componente "morale", cioè quella che mi fa dire che è giusto andare in perdita per la difesa, la sanità, l'istruzione, il benessere dei non autosufficienti, e non per la qualità del campionato.

E, ribadisco, non è una componente variabile. Voto per chi ha una concezione più simile alla mia, non per chi tutela meglio i miei interessi economici particolari del momento contingente.

 

Ognuno ha una propria idea e, come dice, c'è il Parlamento che decide. Però non è corretto dire che la mia si basa su un presupposto morale soggettiva, sottintendendo che lei è giunto alla conclusione oggettiva che il decreto crescita fosse una misura corretta.

 

E' una misura di spesa per lo Stato e questa credo sia matematica.

Poi se lei la ritiene giusta, ed io sbagliata, deriva da diverse concezioni, ma non è che soltanto la mia è quella soggettiva.

 

Chiaramente parlo dell'ambito sportivo professionistico. Non ho elementi per dire se la misura in altri ambiti è vantaggiosa o meno

 

A naso potrei dire che, ad esempio, se mi fa arrivare un qualche centinaio di ingegneri che poi si mettono a progettare una centrale solare...oppure medici che rimpinguano organici ecc ...potrebbe essere più "giusta" (e anche vantaggiosa) che per far arrivare Lukaku. Ma veramente su questo non so i costi, i ricavi ecc. Nel mondo del calcio mi sembra proprio che gli effetti non siano stati quelli sperati

 

 

non è corretto o meno il DC, è sbagliato il modo qualunquista con cui scrivi che il vantaggio che fornisce al calcio è meno importante del vantaggio che quei soldi forniranno ad altri settori,  non citando dei decreti ma parlando astrattamente di difesa, sanità, famiglia etc. è populismo. quali decreti? quali sgravi? quali leggi? il decreto si chiama crescita perché è un investimento in un settore, che comprende i magazzinieri; come fai a scrivere che non ha avuto effetto quando ci ha tenuto a galla come movimento diminuendo la forbice con altre leghe? ti ho fatto l'esempio di Mourihno, ma il nostro miglior calciatore, Rabiot, sta qui grazie al decreto. il fatto che gli spettatori si dimezzano/raddoppiano senza campioni è dimostrato dagli studi di settore. chiamare degli sgravi/investimenti su sport professionistici uno spreco rispetto a tutto il resto è una considerazione morale. in tutto il resto ci sono mille sfumature, perché rafforzare gli eserciti per favorire chi vende le armi sotto conflitto di interessi ad esempio non è più importante del DC. oppure far finta di costruire un ponte i cui pilastri dovrebbero essere alti quasi 1km. bisogna sempre verificare dove cadono i decreti, non sono giusti o sbagliati per tutti. perché te parli come esistesse un bene comune ma risolvi tutti i discorsi come ti conviene. 

 

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46 minuti fa, alex101974 ha scritto:

Allegri che dice una cosa che col campo non centra nulla e senza essere sollecitato è una cosa il cui rilievo secondo me è sfuggito a molti, fa capire che dietro questa decisione poco attesa ci sia magari la lobby elkaniana, desiderosa, dopo il boicottaggio del decreto lotito che voleva prorogare da 3 a 5 anni gli accordi precedenti con sky e dazn, di metere alle strette inperd, milan, romane e napoli sull'adesione alla SL.

Perfettamente  d'accordo. 

Allegri che decide spontaneamente  di esprimere  un opinione,  su una questione  che esula dal rettangolo di gioco, mi da l' idea che sia stata una richiesta dai piani alti.

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2 minuti fa, JuveAscoli 7 a 0 ha scritto:

Perfettamente  d'accordo. 

Allegri che decide spontaneamente  di esprimere  un opinione,  su una questione  che esula dal rettangolo di gioco, mi da l' idea che sia stata una richiesta dai piani alti.

Anche a me è sembrato strano.

Già non parla di calcio figurarsi dell'extra.

 

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16 ore fa, Bluesjuve ha scritto:

o dare sempre e comunque contro alla Juve, con AA in testa che voleva far crescere il calcio italiano .....adesso può tranquillamente fallire

Ma infatti, tra le varie colpe che do a AA c'è quella di aver provato a tirarsi dietro il carrozzone mentre chi ci stava sopra tramava per buttarlo giù,  strategia suicida secoda solo per autolesionismo a quella relativa alla gestione del lancio della SL, il tutto condito da scelte tecniche neglinultimi 4 anni assurde, e c'è pure chi lo rimpiange

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