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alexpremium89

[Topic Unico] L'Angolo del Guru

Post in rilievo

Adesso, Alberto da Messina ha scritto:

Comunque Spalletti se proprio non credono a tudor per due anni potrebbe andare bene 

A me pare un bel po' scoppiato, soprattutto a livello mentale. Non che anche solo dieci anni fa fosse proprio del tutto centrato, eh...

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10 ore fa, Bomberone1 ha scritto:

Yeremay molto forte so che piace tantissimo a fabregas ma che manca ancora l accordo Como-deportivo sul prezzo

Si concordo giocatore molto promettente che gioca nella zona Yildiz ma meglio 2 che 1 

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2 minuti fa, mattjuve92 ha scritto:

Io dico che col lavoro coltivi il tuo talento ma con lo stesso lavoro non crei talento.. talento inteso come qualità superiori di base... se poi vogliamo dire che siamo tutti uguali in tutto e solo il lavoro determina tutto allora ok, tutti possiamo giicare in serie a, tutti possiamo fare più sport professionistici, tutti possiamo andare sulla luna ecc il lavoro è essenziale ma non crea talento, il lavoro coltiva il talento che gia hai ma poi i limiti emergeranno sempre se sei Locatelli puoi impegnarti e lavorare sodo non diventerai mai pirlo, certo puoi migliorare e smussare i limiti

Ad averlo il talento di Locatelli, peraltro.

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Adesso, Tenente Colombo ha scritto:

Senza di lui la nazionale perde 

Ma io parlavo per me. Locatelli è nel 99esimo percentile virgola 95, comunque. Pirlo è un'altro pianeta, talento fuori scala. Io potevo allenarmi anche di notte e non sarei mai stato un giocatore di quel livello.

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3 minuti fa, Alberto da Messina ha scritto:

Comunque Spalletti se proprio non credono a tudor per due anni potrebbe andare bene 

Spalletti è bravo e sicuramente nel club rende di più, è un allenatore che cura molto i movimenti e fa giocare bene le squadre. 

La nazionale non fa testo perché si riuniscono una volta ogni tanto, io un pensiero lo farei anche perché lui fa un bel 4-3-3 e se arriva Lui chiede i giocatori giusti 

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2 minuti fa, Andrea 11 ha scritto:

Con carriera, intendevo che pensano a loro stessi...

Io ho imparato a giocare a calcio facendomi le ossa nei vari campetti della mia città, non avevamo nessun allenatore...ci si sfidava e basta...

Lo schifo che vedo ora nei primi calcio, pulcini ed esordienti mi fa schifo...qst perché molti vogliono essere protagonisti ( allenatori)...

Il calcio deve essere un divertimento , un modo anche per socializzare...lo stanno facendo diventare uno schifo...

Quanto ha ragione Max 

Lo stanno esasperando, perché ormai lo schema sembra essere la cosa fonamentale da piccoli e non il divertirsi ed essere spensierati, io a calcio andavo a divertirmi non ha fare scuola di tattica esasperata, giocavamo in piazzetta con le porte che erano le panchine uno contro uno ,due contro due non c'era l'allenatore del cavolo che pensava di essere guardiola, poi certo cresci e serve anche la diagonale, la tattica ecc ma deve rimanere la passione e la libertà, sti ragazzi ormai sono un'espressione di chi pensa di essere l'allenatore piu forte del mondo allenando ragazzini e li imbriglia in schemi  e tattica da subito, alla fine ti scocci  se sei piccolo e vuoi solo divertirti, infatti il calcio non interessa come prima

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39 minutes ago, golditrezegol said:

In relazione al fatto che c'era il periodo in cui i giocatori italiani erano più forti individualmente di quelli spagnoli e francesi. 

 

Uno spagnolo negli anni 90 che vedeva Baggio DelPiero Totti Zola non penso si domandasse su che formula magica ci fosse dietro DelPiero Totti Zola Baggio mentre loro avevano solo Raul come talento epocale. 

In realtà la spagna ha sempre avuto giocatori forti...negli anni 90, per esempio, morientes, hierro, helguera, amor, guti, Guardiola, Luis Enrique, Nadal, Sergi...ma mancava sempre loro qualcosa a livello tattico...in quel periodo si parlava sempre di grande spagna come una delle favorite dopo le classiche...Maldini per dire, nel 98 prima dei mondiali in Francia disse di non apprezzare il gioco spagnolo fatto di mille passaggi perché perdevano tempi di gioco rispetto ai due o tre tocchi con i quali si cercava di arrivare in area avversaria in contropiede...

 

Quello che ha influito è stato un insieme di fattori, fra cui metodi di allenamento all'avanguardia e gestione capillare fin dai primi calci...in Italia invece, anche per una sorta di reticenza al cambiamento che si nota in qualsiasi settore aziendale, ci si è cullati che bastassero oratorio e pane e salame, e si è andati avanti così...inoltre va anche considerato l'aspetto economico, per cui l'Italia era una potenza all'epoca rispetto a spagna e Francia e questo influiva su determinati investimenti, tipo trovare campetti ovunque nel belpaese...e altro ancora come, ovviamente...

 

Il fatto che oggi emergano talenti da Belgio o paesi del nord non è casuale ma anche lì è dovuto a scelte ben precise...

 

C'è molta differenza a livello giovanile fra questi paesi...ma anche a livello senior, dove, per fare un esempio, si nota subito la differenza di atletismo fra le squadre di serie A e quelle straniere...

 

Gli esempi di tennis o atletica vanno invece in senso opposto, ovvero si è stati lungimiranti nell'investire in questi sport...

 

Ovviamente sono processi che avvengono nel lungo termine, il Barcellona ha iniziato a raccogliere bene i frutti dopo più di dieci anni...la Germania stessa, dopo essersi resa conto negli anni 90 di stare perdendo terreno, anche a livello di attrattività, ha iniziato a seguire strategie ben precise, come le scuole calcio o gli stadi proprietari...

 

Insomma, ridurre il tutto a "è questione di periodo" è come dire che la Juve non vince perché "oggi non è il momento", quando in realtà i (non) risultati che vediamo da anni sono frutto di errori gestionali commessi dieci anni fa...

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5 ore fa, ArturoFC93 ha scritto:

Chi ha detto ciò? 

 

5 ore fa, Non c'è fretta ha scritto:

nulla contro di te sia chiaro ma è per capire, quale lavoro ha fatto Chiellini? e Comolli in che modo l'ha bocciato?

Mi riferivo alla gurata messa in rilievo

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7 minuti fa, orsobianconero ha scritto:

Queste sono tutte caz.zate. L'Italia nel Tennis fino a 10 anni fa a malapena aveva Fognini tra i primi 20 e 4 giocatori tra i primi 100 a dir tanto. Si diceva che gli Italiani non erano fatti per il tennis.
C'è stato un forte cambio di direzione in federazione, è stata aumentata per esempio la collaborazione fra la struttura pubblica e i centri privati di allenamento, c'è stato un lavoro sui giovani e sull'ingresso di idee nuove in campo. Risultato? 10 giocatori italiani tra i primi 100, la nazione che ne ha di più. E se un Sinner che smuove è sicuramente una bella pubblicità, sono i Gigante, gli Arnaldi, e via dicendo, che stanno vincendo ovunque.

Non conoscere la realtà triste delle scuole calcio fa dire cose che sono sciocchezze. Da molte parti è stata invocata una rivoluzione del mondo giovanile, con l'aumento di scuole serie, di un impulso per l'eccellenza, far arrivare in Italia nuovi allenatori con nuove mentalità perchè Coverciano è oramai finita come scuola di allenatori.
Ma non si vuole, ancora si ritiene che l'Italia sia al top, grazie a classifiche avulse che premiano i risultati di squadre di A che hanno si e no fra tutte 10 italiani in croce in totale tra i giocatori con un minutaggio decente. 

Ma tu, continua a credere che è solo la lotteria genetica, o la fortuna, a determinare il successo. 

Io potrei farti l'esempio della Germania che dopo il disastro mondiale ha riformato la "scuola calcio" e potrei darti pure ragione . Poi però vedo che la Germania ha sulla trequarti Musiala e Wirtz. Tutto bene e  bello sull'insegnamento di base ma arriva il momento in cui cammini con le tue gambe. Musiala e Wirtz posso dirti al limite che magari hanno imparato a stare in campo grazie al movimento calcistico tedesco riformato, ma secondo me, se Wirtz fosse nato in Italia e avesse fatto le trafile in Italia, che danni avrebbe avuto alla sua carriera oggi? 

Io mi domando l'Italia un Wirtz dove ce l'ha da anni. 

 

Può essere solo colpa delle "strutture"?

 

 

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53 minuti fa, FeroceSaladino ha scritto:

Occhio a Spalletti raga. .ghgh

 

sbrighiamoci con il rinnovo Igor

Ma se ci fosse 1 opportunità va presa al volo, Spalletti con le squadre di club sa allenare e costruire e fare pure bel gioco, maestri di movimenti come lui ce ne sono pochi 

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7 minuti fa, mattjuve92 ha scritto:

Io dico che col lavoro coltivi il tuo talento ma con lo stesso lavoro non crei talento.. talento inteso come qualità superiori di base... se poi vogliamo dire che siamo tutti uguali in tutto e solo il lavoro determina tutto allora ok, tutti possiamo giicare in serie a, tutti possiamo fare più sport professionistici, tutti possiamo andare sulla luna ecc il lavoro è essenziale ma non crea talento, il lavoro coltiva il talento che gia hai ma poi i limiti emergeranno sempre se sei Locatelli puoi impegnarti e lavorare sodo non diventerai mai pirlo, certo puoi migliorare e smussare i limiti

Infatti anche Locatelli non è ossessionato dal migliorarsi come Pirlo. Sentendo qualche sua intervista, ciò che dicevano i compagni, Pirlo viveva per migliorarsi.

Poi ok, ti posso concedere un 5% di talento puro sul quale lavorate? Ci può stare.

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21 minuti fa, mattjuve92 ha scritto:

Come dire se studi diventi einstein o se suoni fin da piccolo diventi mozart.... direi che il talento è innato, il lavoro serve a far maturate il talento, il lavoro può anche servire a raggiungere un livello più alto ma non crea un talento... perché poi anche col duro lavoro si raggiungono dei limiti naturali.... mozart ci nasci poi il talento lo devi coltivare quello sì, tanri sprecano il proprio talento e tanti avendono meno riescono  a fare strada, naturalmente come detto ognuno raggiunge i suoi limiti poi

Esatto... c'è chi è più portato e chi no, come c'è che lavora di più chi meno...il talento è alla base di tutto, anche perché, se non lo hai, su che cosa lavori?

Poi magari c'è chi ha più talento ma non ha testa 3 non fa strada a confronto di chi ne ha di meno ma lavora duramente su altro( tipo Gattuso che lavorava per i compagni), ma qst è un altro discorso... quindi se andiamo a vedere, però, Gattuso ha un talento, quello di lavorare sporco per 5 persone, e con il lavoro e la testa, lo ha sviluppato...ma se Gattuso non avesse avuto questo spirito, non avrebbe nemmeno giocato a calcio 

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33 minutes ago, Mr. November said:

Olivier Kapo, Boumsong, un portiere di cui adesso non ricordo il nome (fine anni 90 inizi 2000)

Bonnefoi...il trio da vendere subito appena prendevi la Juve a cm...

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3 minuti fa, Joe Strummer ha scritto:

Infatti anche Locatelli non è ossessionato dal migliorarsi come Pirlo. Sentendo qualche sua intervista, ciò che dicevano i compagni, Pirlo viveva per migliorarsi.

Poi ok, ti posso concedere un 5% di talento puro sul quale lavorate? Ci può stare.

Ma secondo te se loca si impegna ancora di più può mai raggiungere il livello di pirlo lz la sua visione di giocoz il suo estro ecc? (Lasciando da aprte che loca nasce non come regista diciamo)

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22 minutes ago, Ronnie O'Sullivan said:

Salve ragazze, mi potete fare un sunto? Ha detto qualcosa Di Marzio in quella trasmissione insopportabile? 

Juve dice no al napoli per gatti.... somari che andranno su beukema

 

 

Riportata da @Bob Kelso

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4 minuti fa, Andrea 11 ha scritto:

Esatto... c'è chi è più portato e chi no, come c'è che lavora di più chi meno...il talento è alla base di tutto, anche perché, se non lo hai, su che cosa lavori?

Poi magari c'è chi ha più talento ma non ha testa 3 non fa strada a confronto di chi ne ha di meno ma lavora duramente su altro( tipo Gattuso che lavorava per i compagni), ma qst è un altro discorso... quindi se andiamo a vedere, però, Gattuso ha un talento, quello di lavorare sporco per 5 persone, e con il lavoro e la testa, lo ha sviluppato...ma se Gattuso non avesse avuto questo spirito, non avrebbe nemmeno giocato a calcio 

Esatto, secondo me in Italia quando abbiamo un problema ci perdiamo diatro a enormi discussioni ma pochi fatti cmq

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2 minuti fa, mattjuve92 ha scritto:

Lo stanno esasperando, perché ormai lo schema sembra essere la cosa fonamentale da piccoli e non il divertirsi ed essere spensierati, io a calcio andavo a divertirmi non ha fare scuola di tattica esasperata, giocavamo in piazzetta con le porte che erano le panchine uno contro uno ,due contro due non c'era l'allenatore del cavolo che pensava di essere guardiola, poi certo cresci e serve anche la diagonale, la tattica ecc ma deve rimanere la passione e la libertà, sti ragazzi ormai sono un'espressione di chi pensa di essere l'allenatore piu forte del mondo allenando ragazzini e li imbriglia in schemi  e tattica da subito, alla fine ti scocci  se sei piccolo e vuoi solo divertirti, infatti il calcio non interessa come prima

In Belgio, le giovanili, non sono allenate nella tattica collettiva...da 14 anni in poi lo fanno...prima sviluppano altro, tecnica e tattica individuale, estro...a 14 anni si mette il collettivo... quindi li alla fine cosa fanno? Fanno una selezione naturale, il ragazzo impara da solo e sviluppa tutto da solo, magari guardando le partite ( e oggi sono tante, non come ai miei tempi, 1 sola serale) e emulando i gesti tecnici dei loro calciatori preferiti......a furia di giocare impari a fare tutto e quando sei forte tecnicamente e tatticamente come individuo singolo, sei più pronto per il collettivo...

Se fai collettivo dall'inizio, senza poi quel collettivo, rimani indifeso 

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2 minuti fa, golditrezegol ha scritto:

Io potrei farti l'esempio della Germania che dopo il disastro mondiale ha riformato la "scuola calcio" e potrei darti pure ragione . Poi però vedo che la Germania ha sulla trequarti Musiala e Wirtz. Tutto bene e  bello sull'insegnamento di base ma arriva il momento in cui cammini con le tue gambe. Musiala e Wirtz posso dirti al limite che magari hanno imparato a stare in campo grazie al movimento calcistico tedesco riformato, ma secondo me, se Wirtz fosse nato in Italia e avesse fatto le trafile in Italia, che danni avrebbe avuto alla sua carriera oggi? 

Io mi domando l'Italia un Wirtz dove ce l'ha da anni. 

 

Può essere solo colpa delle "strutture"?

 

 

Quando ti produci 10 ottenere 1 eccellente è *

Quando tu produci 10000 ottenere delle eccellenze è questione solo di tempo.

quindi si è principalmente colpa delle strutture.

 

Ti faccio un altro esempio. Un Atletica c'è stata la stessa rivoluzione che nel tennis . All'improvviso ci troviamo non solo un corridore forte, ma addirittura una 4x100 competitiva che pesca a un parco di 7 8 atleti che sono in grado di correre intorno ai 10' . 10 anni fa a malapena avevamo uno o due che si avvicinavano.

 

Non scherziamo: il lavoro conta. Solo così i talenti possono emergere. Ma se in una scuola calcio schieri il giocatore che è figlio di Tizio e l'altro che è diligente nella tattica però quelli che giocano il pallone li punisci perché sono indisciplinati invece di lavorarci di più per farli crescere, perché poi a Coverciano ti hanno detto che quel che conta è il passaggio e la tattica e non la finalizzazione, cosa pensi di produrre e quanti talenti secondo te rinunciano a giocare?

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5 minuti fa, mattjuve92 ha scritto:

Lo stanno esasperando, perché ormai lo schema sembra essere la cosa fonamentale da piccoli e non il divertirsi ed essere spensierati, io a calcio andavo a divertirmi non ha fare scuola di tattica esasperata, giocavamo in piazzetta con le porte che erano le panchine uno contro uno ,due contro due non c'era l'allenatore del cavolo che pensava di essere guardiola, poi certo cresci e serve anche la diagonale, la tattica ecc ma deve rimanere la passione e la libertà, sti ragazzi ormai sono un'espressione di chi pensa di essere l'allenatore piu forte del mondo allenando ragazzini e li imbriglia in schemi  e tattica da subito, alla fine ti scocci  se sei piccolo e vuoi solo divertirti, infatti il calcio non interessa come prima

Ho passato una mezza giornata con un ex calciatore di serie A, ora allenatore e dice le stesse identiche cose. Mi raccontava che è andato a fare un aggiornamento al Barcellona. Zero lavoro tattico fino ai 12 anni, zero. 1vs1, tecnica, tiro (in Italia non si lavora sul tiro), passaggi a 100 all'ora. Non gli interessa se sei uno scricciolo, se hai i piedi giochi, e vale anche per i difensori. L'opposto esatto che da noi dove, se a 14 anni non sei un metro e ottanta manco porti le borracce. Noi fabbrichiamo mediani, loro giocatori di talento.

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2 minuti fa, orsobianconero ha scritto:

Ma se in una scuola calcio schieri il giocatore che è figlio di Tizio e l'altro che è diligente nella tattica però quelli che giocano il pallone li punisci perché sono indisciplinati invece di lavorarci di più per farli crescere, perché poi a Coverciano ti hanno detto che quel che conta è il passaggio e la tattica e non la finalizzazione, cosa pensi di produrre e quanti talenti secondo te rinunciano a giocare?

Ma questo è sacrosanto, ma è diverso dal talento di base... diciamo che sulla questione giovanili soprattutto da piccoli servirebbe meno esasperazione tattica e meno allenatori che vogliono fare i fenomeni del tatticismo e più libertà e rispetto delle regole di comportamento generale, per la tattica il tempo ci sarà poi piu avanti, devi dare un minimo d'ordine ma non imbrigluare i ragazzi come schemi amani che se tentano un dribbling quasi li gridi dietro

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Intanto la FIGCiese ci dimostra il valore del calcio italiano. Si parlava di professionalità strutture, metodologie di formazione dei giovani. Il calcio è gestito da una manica di aidioti Camorristi, gente che, oltretutto vive nel passato. 

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9 minuti fa, orsobianconero ha scritto:

Quando ti produci 10 ottenere 1 eccellente è *

Quando tu produci 10000 ottenere delle eccellenze è questione solo di tempo.

quindi si è principalmente colpa delle strutture.

 

Ti faccio un altro esempio. Un Atletica c'è stata la stessa rivoluzione che nel tennis . All'improvviso ci troviamo non solo un corridore forte, ma addirittura una 4x100 competitiva che pesca a un parco di 7 8 atleti che sono in grado di correre intorno ai 10' . 10 anni fa a malapena avevamo uno o due che si avvicinavano.

 

Non scherziamo: il lavoro conta. Solo così i talenti possono emergere. Ma se in una scuola calcio schieri il giocatore che è figlio di Tizio e l'altro che è diligente nella tattica però quelli che giocano il pallone li punisci perché sono indisciplinati invece di lavorarci di più per farli crescere, perché poi a Coverciano ti hanno detto che quel che conta è il passaggio e la tattica e non la finalizzazione, cosa pensi di produrre e quanti talenti secondo te rinunciano a giocare?

La Francia per esempio, che ha un parco talenti sconfinato, è pieno di centri di formazione (il più famoso è clarifontaine)

I giovani vengono insieriti in percorsi strutturati a 12 anni.

In Francia è relativamente più facile per un giovane emergere rispetto ad altri paesi. Anche i club di Ligue 1 e Ligue 2 sono noti per dare spazio ai giovani.

La Federcalcio francese investe molto nei settori giovanili, in collaborazione con lo Stato e le scuole.

Esiste un sistema scolastico-sportivo, che permette a molti ragazzi di crescere equilibrando studio e sport ad alto livello.

Nello sport i talenti puri sono pochi, la maggior parte dei campioni sono frutto di dedizione e allenamento costante del gesto tecnico (CR7 ne è l'esempio principale)

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