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_Alex_

Inter e Milan: «Firmato l’atto per l’acquisto di San Siro: inizia un nuovo capitolo per Milano e i club»

Post in rilievo

10 ore fa, Bob Kelso ha scritto:

mah, non so onestamente

c'è la questione musei, tour, insomma lo stadio h24

come fai in due a farlo funzionare?

me pare na strunzat ecco sta condivisione .ghgh 

considerando il costo ipotizzato del progetto e lo stato delle finanze dell società italiane, direi che è un miracolo che riescano a farlo solo in due. Si parla di oltre un miliardo di euro e ricordiamoci sempre che il nostro Stadium è costato 155 milioni ... I loro ricavi si attesteranno facilmente sopra i 200 milioni per ciascuna Società (considerando quanto già incassano dal Meazza)

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10 ore fa, Bluesjuve ha scritto:

E sticazzi 

Poi quando c'è stata la chiusura per il COVID, la Juve è stata quella che ci ha perso di più 

Questa è una leggenda. I ricavi da Stadio della Juventus erano attorno ai 60 milioni...al limite le perdite si sarebbero dovute limitare a quella cifra, Considera che già oggi, senza stadio di proprietà, i ricavi da biglietteria delle milanesi sono già superiori a quelli che produciamo noi con lo stadio. La prescrittese lo scorso anno dalla sola biglietteria ha incassato 98 milioni di euro il Milan 87, noi abbiamo incassato 55 milioni 

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9 ore fa, Sylar 87 ha scritto:

Doppi ricavi ma andranno poi divisi per due. 

Non credo. Attualmente, come ho già scritto, i ricavi della prescrittese e del Milan dalla sola biglietteria, sono già superiori a quelli della Juventus,

Lo scorso anno, da sola biglietteria

prescrittese 98 milioni

Milan 87

Juventus 55 

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22 minuti fa, FuoriDalCoro ha scritto:

Non credo. Attualmente, come ho già scritto, i ricavi della prescrittese e del Milan dalla sola biglietteria, sono già superiori a quelli della Juventus,

Lo scorso anno, da sola biglietteria

prescrittese 98 milioni

Milan 87

Juventus 55 

Per i biglietti/abbonamenti delle partite si (infatti è già così da un pezzo) ma per tutto il resto, ossia attività extra calcio (museo, tour, concerti ecc.) dovranno sempre dividere. A meno che non raddoppiano il costo dei biglietti per questo tipo di eventi... ma solo un pazzo poi spenderebbe certe cifre sefz 

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2 minuti fa, Sylar 87 ha scritto:

Per i biglietti/abbonamenti delle partite si (infatti è già così da un pezzo) ma per tutto il resto, ossia attività extra calcio (museo, tour, concerti ecc.) dovranno sempre dividere. A meno che non raddoppiano il costo dei biglietti per questo tipo di eventi... ma solo un pazzo poi spenderebbe certe cifre sefz 

Ovviamente per i concerto così sarà infatti ipotizzo un ricavo attestato attorno ai 200 milioni per ciascuna Società (in caso di stadio unico potrebbe agevolmente attestarsi sui 300 o poco meno) 

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È assolutamente un bene che anche altre squadre italiane costruiscano stadi moderni, pensare di dominare in un deserto è stupido e miope.

Quanto allo "stadio condiviso" le milanesi lo condividono da 70 anni, non vedo la novità.

Speriamo che anche a Roma si diano una svegliata.

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Quindi i tifosi milanisti andranno al loro museo, ma i soldi che spenderanno per la visita saranno per la metà dei prescritti?

Proprio un bel affare. 

Ma gli incassi sono pure quelli suddivisi? 

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A me questa notizia ha fatto veramente incazzare. Scusate, lo sfogo, ci ho messo un pò a mettere giù questa piccola analisi.

Perchè, onestamente, c’è da restare sdegnati e perplessi per come il Comune di Milano ha gestito la vicenda San Siro.

 

La vendita di un bene storico e simbolico della città, il Meazza e l’area circostante, a due società private, nel giorno stesso in cui si scopre che la Procura indaga per turbativa d’asta, lascia più di un dubbio.

Possibile che un’operazione del genere, da quasi duecento milioni di euro, sia stata confezionata in tutta fretta e con un bando “su misura”? E il Comune, che dovrebbe tutelare l’interesse pubblico, di chi fa veramente gli interessi?

 

In un Paese come l’Italia, dove i soldi pubblici vengono sempre più tirati in ballo per “rigenerare” aree poi destinate a profitto privato, (per chi come me è di Milano, porto ad esempio le zone di Farini, Porta Nuova, Expo 2015) è lecito chiedersi se non sarà ancora una volta la collettività a rimetterci.

Ci raccontano di sostenibilità, di rigenerazione urbana e di stadi “icona”, ma in realtà il valore immobiliare e commerciale finirà per arricchire chi controlla i club e i fondi (RedBird per il Milan e Oaktree -o come cazzosichiamano adesso- per l’Inter), non certo i cittadini milanesi.

 

Parliamo di un’operazione da oltre 1,2 miliardi di euro. Anche ipotizzando che lo stadio e l’area circostante funzionino alla perfezione, che ogni posto sia sempre pieno, che gli eventi si moltiplichino e che i ricavi crescano ai livelli dei top club europei, ci vorranno almeno 12-15 anni per rientrare dall’investimento. Ma in un contesto più realistico, con i limiti del mercato italiano e gli inevitabili costi aggiuntivi, si può tranquillamente parlare di 20-25 anni prima di raggiungere il pareggio. E nel frattempo bisognerà restituire i finanziamenti miliardari a Goldman Sachs, J.P. Morgan, Banco BPM e BPER, con gli interessi che non saranno certo simbolici.

 

Nel frattempo, come faranno Milan e Inter a rimanere competitive in campo, se buona parte delle risorse dovrà essere destinata a coprire debiti e costi di costruzione? È difficile immaginare che si possa investire su grandi giocatori e stipendi mentre si pagano i mutui per lo stadio. La Juventus, con un progetto molto più piccolo e un contesto più semplice, ha impiegato 14 anni solo per chiudere il mutuo dell’Allianz Stadium: figuriamoci un investimento triplo, condiviso da due club con bilanci già tesi.

 

Ma sappiamo già che Milan e Inter rimarranno competitive, nonostante i debiti e i costi astronomici del progetto. Perché? Perché il loro player trading non verrà certo “vivisezionato” come accaduto ad altri club. È difficile pensare che i controlli, le plusvalenze o le operazioni di mercato delle milanesi saranno sottoposte alla stessa severità con cui è stata analizzata e punita la Juventus. E così, mentre una parte delle risorse servirà a coprire mutui e interessi, un’altra continuerà a finanziare le campagne acquisti, con la certezza che nessuno alzerà troppo il sopracciglio. Alla fine, i debiti pesano solo per chi non gode delle stesse attenzioni “morbide” del sistema.

 

Eppure nessuno sembra farsi troppe domande: né sui conti veri dei club, né sulla sostenibilità dei loro debiti, né sul rischio di un’altra bolla calcistico-finanziaria. Nè tantomeno su un un nuovo, evidente intrallazzo sull'urbanistica milanese.

Tutti applaudono al “nuovo stadio di Milano”, ma pochi si chiedono chi pagherà davvero il conto, e se, ancora una volta, non sarà la città a rimetterci mentre i fondi stranieri si preparano a incassare.

 

Direi che prma di augurarsi che anche le altri grandi città seguano lo stesso modello, dovremmo tutti quanti indignarci come cittadini

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9 minuti fa, Edivad ha scritto:

Quindi i tifosi milanisti andranno al loro museo, ma i soldi che spenderanno per la visita saranno per la metà dei prescritti?

Proprio un bel affare. 

Ma gli incassi sono pure quelli suddivisi? 

 le  biglietterie dei musei saranno differenti o almeno lo saranno le casse  per ovvi motivi fiscali. Per le partite ogni Società avrà gli introiti dai propri spettatori (come del resto avviene già oggi) 

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22 minuti fa, Juventus_addicted ha scritto:

A me questa notizia ha fatto veramente incazzare. Scusate, lo sfogo, ci ho messo un pò a mettere giù questa piccola analisi.

Perchè, onestamente, c’è da restare sdegnati e perplessi per come il Comune di Milano ha gestito la vicenda San Siro.

 

La vendita di un bene storico e simbolico della città, il Meazza e l’area circostante, a due società private, nel giorno stesso in cui si scopre che la Procura indaga per turbativa d’asta, lascia più di un dubbio.

Possibile che un’operazione del genere, da quasi duecento milioni di euro, sia stata confezionata in tutta fretta e con un bando “su misura”? E il Comune, che dovrebbe tutelare l’interesse pubblico, di chi fa veramente gli interessi?

 

In un Paese come l’Italia, dove i soldi pubblici vengono sempre più tirati in ballo per “rigenerare” aree poi destinate a profitto privato, (per chi come me è di Milano, porto ad esempio le zone di Farini, Porta Nuova, Expo 2015) è lecito chiedersi se non sarà ancora una volta la collettività a rimetterci.

Ci raccontano di sostenibilità, di rigenerazione urbana e di stadi “icona”, ma in realtà il valore immobiliare e commerciale finirà per arricchire chi controlla i club e i fondi (RedBird per il Milan e Oaktree -o come cazzosichiamano adesso- per l’Inter), non certo i cittadini milanesi.

 

Parliamo di un’operazione da oltre 1,2 miliardi di euro. Anche ipotizzando che lo stadio e l’area circostante funzionino alla perfezione, che ogni posto sia sempre pieno, che gli eventi si moltiplichino e che i ricavi crescano ai livelli dei top club europei, ci vorranno almeno 12-15 anni per rientrare dall’investimento. Ma in un contesto più realistico, con i limiti del mercato italiano e gli inevitabili costi aggiuntivi, si può tranquillamente parlare di 20-25 anni prima di raggiungere il pareggio. E nel frattempo bisognerà restituire i finanziamenti miliardari a Goldman Sachs, J.P. Morgan, Banco BPM e BPER, con gli interessi che non saranno certo simbolici.

 

Nel frattempo, come faranno Milan e Inter a rimanere competitive in campo, se buona parte delle risorse dovrà essere destinata a coprire debiti e costi di costruzione? È difficile immaginare che si possa investire su grandi giocatori e stipendi mentre si pagano i mutui per lo stadio. La Juventus, con un progetto molto più piccolo e un contesto più semplice, ha impiegato 14 anni solo per chiudere il mutuo dell’Allianz Stadium: figuriamoci un investimento triplo, condiviso da due club con bilanci già tesi.

 

Ma sappiamo già che Milan e Inter rimarranno competitive, nonostante i debiti e i costi astronomici del progetto. Perché? Perché il loro player trading non verrà certo “vivisezionato” come accaduto ad altri club. È difficile pensare che i controlli, le plusvalenze o le operazioni di mercato delle milanesi saranno sottoposte alla stessa severità con cui è stata analizzata e punita la Juventus. E così, mentre una parte delle risorse servirà a coprire mutui e interessi, un’altra continuerà a finanziare le campagne acquisti, con la certezza che nessuno alzerà troppo il sopracciglio. Alla fine, i debiti pesano solo per chi non gode delle stesse attenzioni “morbide” del sistema.

 

Eppure nessuno sembra farsi troppe domande: né sui conti veri dei club, né sulla sostenibilità dei loro debiti, né sul rischio di un’altra bolla calcistico-finanziaria. Nè tantomeno su un un nuovo, evidente intrallazzo sull'urbanistica milanese.

Tutti applaudono al “nuovo stadio di Milano”, ma pochi si chiedono chi pagherà davvero il conto, e se, ancora una volta, non sarà la città a rimetterci mentre i fondi stranieri si preparano a incassare.

 

Direi che prma di augurarsi che anche le altri grandi città seguano lo stesso modello, dovremmo tutti quanti indignarci come cittadini

Sulla questione dei vincoli non mi pronuncio perchè è davvero troppo intricata e complessa.

Sulla sostenibilità invece posso dire che un mutuo 30ennale di un importo do 600 milioni può pesare sulle casse di ciascun club per 30/35 mio (dipende dal tasso di interesse) quindi dire un importo sostenibile.

Tieni conto che è ragionevole ipotizzare che i ricavi per ciascun club arrivino annualmente a circa 200 mio, con almeno 100 mio in più rispetto ai ricavi attuali della sola biglietteria del Meazza.  

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22 minuti fa, Juventus_addicted ha scritto:

A me questa notizia ha fatto veramente incazzare. Scusate, lo sfogo, ci ho messo un pò a mettere giù questa piccola analisi.

Perchè, onestamente, c’è da restare sdegnati e perplessi per come il Comune di Milano ha gestito la vicenda San Siro.

Mi sembrano le solite "analisi" che partono dal postulato iniziale: "Milan e sopratutto inter sono società di ladri, la FIGC è corrotta, lo stato italiano vuole favorire solo loro, la procura di Milano é un covo di tifosi prezzolati, la Juve é l'unica società illibata e tutto questo causerà danni ai cittadini, siamo un paese fallito ecc. ecc." per poi costruirci le argomentazioni.

Ora, ci possono anche essere affermazioni random corrette, ma sembrano le stesse identiche cose che si leggevano sul Comune di Torino che aveva "regalato" il diritto di superficie dello stadio delle Alpi alla Juve, fatte dai tifosi avversari, che partivano dal postulato "La Juve rubbba e agli Agnelli é consentito fare quello che vogliono sempre" quindi ecc. ecc..

Se effettivamente ci sono state irregolarità nell'asta vedremo, mi chiedo peraltro chi altri a parte le squadre di calcio milanesi potessero essere interessate allo stadio e alla zona limitrofa, certo che inventarsi vincoli storici su un RUDERE come in gran parte é Sansiro adesso é abbastanza ridicolo...strsse problematiche per cui a Firenze non hanno abbattuto quel gabinetto a pedali dello stadio e si ritrovano lavori assurdi e costosissimi. A Londra hanno abbattuto Wembley....

La verità é che ovviamente ai residenti da fastidio, a parte i lavori, anche che uno stadio venga spostato e quindi, anche legittimamente, cercano di inventarsi le scuse e i ricorsi al Tar su ogni cosa (il cui destino é chiaramente segnato).

E a chi stanno sulle balle le squadre milanesi cavalca queste cose, a volte rosicando male, anche se dovrebbe essere consapevole che al 90% é fuffa al quadrato.

Poi non concordo che queste riedificazioni dei vari spazi portino interessi solo "al privato"...sono pur sempre lavoro, indotto, crescita commerciale...anche lo Juventus Stadium ha portato chiaramente indotto ad una zona depressa di Torino.

E se un privato ci mette i soldi mi sembra normale che poi abbia in futuro dei ricavi.

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Mi piace che quando escono ste “notizie” qui dentro c’è sempre una immediata e forte voglia di elogiare una cosa che manco chi l’ha progettata sa come andrà

 

dando tra le righe degli straccioni ai nostri e sotto intendendo “andava fatto molto meglio”

 

con una spruzzata di moriremo tutti

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7 minuti fa, garrison ha scritto:

Mi sembrano le solite "analisi" che partono dal postulato iniziale: "Milan e sopratutto inter sono società di ladri, la FIGC è corrotta, lo stato italiano vuole favorire solo loro, la procura di Milano é un covo di tifosi prezzolati, la Juve é l'unica società illibata e tutto questo causerà danni ai cittadini, siamo un paese fallito ecc. ecc." per poi costruirci le argomentazioni.

Ora, ci possono anche essere affermazioni random corrette, ma sembrano le stesse identiche cose che si leggevano sul Comune di Torino che aveva "regalato" il diritto di superficie dello stadio delle Alpi alla Juve, fatte dai tifosi avversari, che partivano dal postulato "La Juve rubbba e agli Agnelli é consentito fare quello che vogliono sempre" quindi ecc. ecc..

Se effettivamente ci sono state irregolarità nell'asta vedremo, mi chiedo peraltro chi altri a parte le squadre di calcio milanesi potessero essere interessate allo stadio e alla zona limitrofa, certo che inventarsi vincoli storici su un RUDERE come in gran parte é Sansiro adesso é abbastanza ridicolo...strsse problematiche per cui a Firenze non hanno abbattuto quel gabinetto a pedali dello stadio e si ritrovano lavori assurdi e costosissimi. A Londra hanno abbattuto Wembley....

La verità é che ovviamente ai residenti da fastidio, a parte i lavori, anche che uno stadio venga spostato e quindi, anche legittimamente, cercano di inventarsi le scuse e i ricorsi al Tar su ogni cosa (il cui destino é chiaramente segnato).

E a chi stanno sulle balle le squadre milanesi cavalca queste cose, a volte rosicando male, anche se dovrebbe essere consapevole che al 90% é fuffa al quadrato.

Poi non concordo che queste riedificazioni dei vari spazi portino interessi solo "al privato"...sono pur sempre lavoro, indotto, crescita commerciale...anche lo Juventus Stadium ha portato chiaramente indotto ad una zona depressa di Torino.

E se un privato ci mette i soldi mi sembra normale che poi abbia in futuro dei ricavi.

beh diciamo che nella trattativa a vendere c'è stata la forte determinazione politica di mantenere lo stadio a Milano. Avessero venduto l'area a palazzinari il Comune ci avrebbe guadagnato molto di più ma è ammissione ovvia fatta dallo stesso Sindaco Sala

 

Questione differente quella sui vincoli su cui non mi esprimo perchè la situazione è davvero molto intricata e complicata con la sovrapposizione di differenti enti e tipologie di vincolo

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10 minuti fa, FuoriDalCoro ha scritto:

beh diciamo che nella trattativa a vendere c'è stata la forte determinazione politica di mantenere lo stadio a Milano. Avessero venduto l'area a palazzinari il Comune ci avrebbe guadagnato molto di più ma è ammissione ovvia fatta dallo stesso Sindaco Sala

 

Questione differente quella sui vincoli su cui non mi esprimo perchè la situazione è davvero molto intricata e complicata con la sovrapposizione di differenti enti e tipologie di vincolo

Ma quello sicuramente, non discuto. E magari c'é stata anche qualche forzatura.

Però mi sembra del tutto normale che si sia fatto questo, quali grandi squadre europee (oltrettutto storiche) hanno gli stadi in altri comuni??? Ma anche a Roma, se andassero a fare lo stadio a Latina non farebbero di tutto per mantenere le squadre nei confini comunali?

E comunque per la città crea molto più indotto uno stadio di calcio, tra l'altro attivo tutte le settimane visto che appunto é condiviso, che dei palazzi/un mega parco.

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1 ora fa, FuoriDalCoro ha scritto:

Non credo. Attualmente, come ho già scritto, i ricavi della prescrittese e del Milan dalla sola biglietteria, sono già superiori a quelli della Juventus,

Lo scorso anno, da sola biglietteria

prescrittese 98 milioni

Milan 87

Juventus 55 

In soli 25 anni potrebbero forse rientrare da parte del bond 😁

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8 minuti fa, FuoriDalCoro ha scritto:

 le  biglietterie dei musei saranno differenti o almeno lo saranno le casse  per ovvi motivi fiscali. Per le partite ogni Società avrà gli introiti dai propri spettatori (come del resto avviene già oggi) 

A me pare di aver capito che lo stadio non è di proprietà diretta di Milan ed Inter ma di un Società, la Stadio San Siro Spa, creata appositamente, e posseduta al 100% dalla Nsm Holding. Quest'ultima è una joint venture costituita, alla pari, da Red Stadco Srl e Blueco Srl.

Siccome non me intendo, come fanno i soldi ad arrivare materialmente nelle casse di Milan ed Inter se lo stadio viene per caso affittato per un evento?

 

 

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18 minuti fa, TerzaDivisa ha scritto:

Mi piace che quando escono ste “notizie” qui dentro c’è sempre una immediata e forte voglia di elogiare una cosa che manco chi l’ha progettata sa come andrà

 

dando tra le righe degli straccioni ai nostri e sotto intendendo “andava fatto molto meglio”

 

con una spruzzata di moriremo tutti

che poi dichiarano che lo Stadio sarà pronto nel 2032. Quindi come minimo sarà roba del 2035. Sul lungo periodo siamo tutti morti

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18 minuti fa, garrison ha scritto:

Mi sembrano le solite "analisi" che partono dal postulato iniziale: "Milan e sopratutto inter sono società di ladri, la FIGC è corrotta, lo stato italiano vuole favorire solo loro, la procura di Milano é un covo di tifosi prezzolati, la Juve é l'unica società illibata e tutto questo causerà danni ai cittadini, siamo un paese fallito ecc. ecc." per poi costruirci le argomentazioni.

Ora, ci possono anche essere affermazioni random corrette, ma sembrano le stesse identiche cose che si leggevano sul Comune di Torino che aveva "regalato" il diritto di superficie dello stadio delle Alpi alla Juve, fatte dai tifosi avversari, che partivano dal postulato "La Juve rubbba e agli Agnelli é consentito fare quello che vogliono sempre" quindi ecc. ecc..

Se effettivamente ci sono state irregolarità nell'asta vedremo, mi chiedo peraltro chi altri a parte le squadre di calcio milanesi potessero essere interessate allo stadio e alla zona limitrofa, certo che inventarsi vincoli storici su un RUDERE come in gran parte é Sansiro adesso é abbastanza ridicolo...strsse problematiche per cui a Firenze non hanno abbattuto quel gabinetto a pedali dello stadio e si ritrovano lavori assurdi e costosissimi. A Londra hanno abbattuto Wembley....

La verità é che ovviamente ai residenti da fastidio, a parte i lavori, anche che uno stadio venga spostato e quindi, anche legittimamente, cercano di inventarsi le scuse e i ricorsi al Tar su ogni cosa (il cui destino é chiaramente segnato).

E a chi stanno sulle balle le squadre milanesi cavalca queste cose, a volte rosicando male, anche se dovrebbe essere consapevole che al 90% é fuffa al quadrato.

Poi non concordo che queste riedificazioni dei vari spazi portino interessi solo "al privato"...sono pur sempre lavoro, indotto, crescita commerciale...anche lo Juventus Stadium ha portato chiaramente indotto ad una zona depressa di Torino.

E se un privato ci mette i soldi mi sembra normale che poi abbia in futuro dei ricavi.

Guarda, provo a risponderti senza scadere nel solito ping-pong “juventini contro tutti”, perché il punto non è il tifo, è la sostanza economica e politica dell’operazione.

 

Nessuno ha scritto che “Inter e Milan sono società di ladri” o che “la FIGC è un covo di tifosi milanesi”. Il punto è un altro, molto più concreto: quando un bene pubblico viene ceduto a privati in circostanze poco trasparenti (e con un’inchiesta per turbativa d’asta già aperta), è sacrosanto chiedersi chi ci guadagna e chi paga il conto.
Questo non è tifo, è senso civico.

 

Paragonare San Siro (un RUDERE? dai Garri, avercene di ruderi così) al Delle Alpi o a Wembley non regge:

Wembley fu demolito solo dopo che l’intero progetto di riqualificazione dell’area era stato coperto da fondi pubblici e federali (oltre 750 milioni di sterline), e il nuovo stadio appartiene alla Football Association, cioè all’equivalente della FIGC, non a privati.

 

San Siro, invece, viene venduto dal Comune a due società con proprietà straniere, con l’area circostante che diventa un enorme asset immobiliare privato.
Non è una “riqualificazione”, è una privatizzazione mascherata.

 

E sul fatto che “un privato ci mette i soldi e quindi è giusto che guadagni”, ti do ragione in linea di principio, ma qui non stiamo parlando di un investimento in un terreno privato.
Parliamo della cessione di un’area pubblica, con un valore storico e simbolico enorme, a un prezzo che (secondo diversi esperti urbanisti) è ampiamente inferiore al valore reale.
E, come già successo a Porta Nuova o a Farini, il Comune continuerà a pagare per infrastrutture, viabilità, sicurezza, verde e servizi che faranno aumentare il valore del patrimonio dei fondi RedBird e Oaktree.
Risultato?
Il privato incassa, la collettività sostiene i costi.

 

Quanto all’indotto: certo, qualche posto di lavoro lo genera, ma non dimentichiamo che è lavoro temporaneo, e che una volta finiti i cantieri, la ricchezza rimane concentrata nelle mani di chi possiede e gestisce l’area.
Lo Juventus Stadium ha portato indotto, sì, ma anche lì parliamo di un investimento molto più modesto e su un terreno già in possesso del club, non di un’operazione immobiliare miliardaria su suolo pubblico.

 

Quindi no, non è “rosicamento”: è semplicemente la constatazione che in Italia le operazioni pubblico-private vengono spesso spacciate per progresso, ma finiscono per trasformarsi in rendite per pochi e debiti per molti.
Se poi a Milano va tutto liscio e l’inchiesta non trova nulla, benissimo, ma pretendere trasparenza non è invidia, è democrazia.

33 minuti fa, FuoriDalCoro ha scritto:

Sulla questione dei vincoli non mi pronuncio perchè è davvero troppo intricata e complessa.

Sulla sostenibilità invece posso dire che un mutuo 30ennale di un importo do 600 milioni può pesare sulle casse di ciascun club per 30/35 mio (dipende dal tasso di interesse) quindi dire un importo sostenibile.

Tieni conto che è ragionevole ipotizzare che i ricavi per ciascun club arrivino annualmente a circa 200 mio, con almeno 100 mio in più rispetto ai ricavi attuali della sola biglietteria del Meazza.  

Ottimo spunto, ma permettimi di dissentire su un punto chiave: sulla carta i numeri possono sembrare sostenibili, ma nella realtà italiana il rischio è molto più alto di quanto si pensi.

 

Un mutuo trentennale da 600 milioni potrebbe pesare “solo” 30-35 milioni l’anno, è vero, ma questo vale in uno scenario stabile, con tassi favorevoli e ricavi in costante crescita.

Eppure parliamo di due club che non hanno bilanci solidi, che già oggi sopravvivono grazie a plusvalenze, prestiti-ponte e anticipi sui diritti TV.

 

Inoltre, quei “200 milioni di ricavi annui” ipotetici per club sono estremamente ottimistici. Per arrivarci, Milan e Inter dovrebbero:

- riempire lo stadio tutte le partite,

- alzare sensibilmente il prezzo medio dei biglietti,

- avere hospitality e naming rights al livello di Premier League,

- e ospitare eventi extra calcistici di altissimo profilo per tutto l’anno (e come fanno se ci giocano sempre?).

 

Insomma: non esattamente lo scenario tipico del mercato italiano.
Guarda la Juventus: lo Stadium è un modello virtuoso, ma i ricavi totali da stadio (tra biglietti, hospitality e musei) si aggirano sui 70-80 milioni l’anno, in una città con costi di gestione molto più bassi.

 

Poi c’è un altro dettaglio che spesso si sottovaluta: gli interessi. Con i tassi attuali, un finanziamento da 600 milioni per club può far salire il costo complessivo anche del 30-40% in più nel lungo periodo. Quindi il “peso annuale” reale potrebbe superare i 40 milioni, non 30.

 

E tutto questo senza contare che, parallelamente, serviranno soldi per restare competitivi in campo, pagare stipendi, rifinanziare i debiti esistenti e tenere a bada l’UEFA (e qui stendiamo un velo pietoso) con la sostenibilità finanziaria.

 

Insomma, sulla carta i conti possono tornare. Nella pratica, in Italia non tornano quasi mai , e soprattutto, tornano solo per chi gode di trattamenti di favore e di controlli “morbidi”.

Quindi sì, sostenibile forse… ma solo se il sistema continuerà a chiudere un occhio.

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6 minuti fa, andy_gobbo ha scritto:

In soli 25 anni potrebbero forse rientrare da parte del bond 😁

quelli riportati sono gli introiti da biglietteria nel 2024. Io reputo immaginabile che uno stadio adeguato possa generare per ciascuna delle due Società milanesi circa 200 mio di introiti l'anno

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22 minuti fa, Juventus_addicted ha scritto:

Guarda, provo a risponderti senza scadere nel solito ping-pong “juventini contro tutti”, perché il punto non è il tifo, è la sostanza economica e politica dell’operazione.

 

Nessuno ha scritto che “Inter e Milan sono società di ladri” o che “la FIGC è un covo di tifosi milanesi”. Il punto è un altro, molto più concreto: quando un bene pubblico viene ceduto a privati in circostanze poco trasparenti (e con un’inchiesta per turbativa d’asta già aperta), è sacrosanto chiedersi chi ci guadagna e chi paga il conto.
Questo non è tifo, è senso civico.

 

Paragonare San Siro (un RUDERE? dai Garri, avercene di ruderi così) al Delle Alpi o a Wembley non regge:

Wembley fu demolito solo dopo che l’intero progetto di riqualificazione dell’area era stato coperto da fondi pubblici e federali (oltre 750 milioni di sterline), e il nuovo stadio appartiene alla Football Association, cioè all’equivalente della FIGC, non a privati.

 

San Siro, invece, viene venduto dal Comune a due società con proprietà straniere, con l’area circostante che diventa un enorme asset immobiliare privato.
Non è una “riqualificazione”, è una privatizzazione mascherata.

 

E sul fatto che “un privato ci mette i soldi e quindi è giusto che guadagni”, ti do ragione in linea di principio, ma qui non stiamo parlando di un investimento in un terreno privato.
Parliamo della cessione di un’area pubblica, con un valore storico e simbolico enorme, a un prezzo che (secondo diversi esperti urbanisti) è ampiamente inferiore al valore reale.
E, come già successo a Porta Nuova o a Farini, il Comune continuerà a pagare per infrastrutture, viabilità, sicurezza, verde e servizi che faranno aumentare il valore del patrimonio dei fondi RedBird e Oaktree.
Risultato?
Il privato incassa, la collettività sostiene i costi.

 

Quanto all’indotto: certo, qualche posto di lavoro lo genera, ma non dimentichiamo che è lavoro temporaneo, e che una volta finiti i cantieri, la ricchezza rimane concentrata nelle mani di chi possiede e gestisce l’area.
Lo Juventus Stadium ha portato indotto, sì, ma anche lì parliamo di un investimento molto più modesto e su un terreno già in possesso del club, non di un’operazione immobiliare miliardaria su suolo pubblico.

 

Quindi no, non è “rosicamento”: è semplicemente la constatazione che in Italia le operazioni pubblico-private vengono spesso spacciate per progresso, ma finiscono per trasformarsi in rendite per pochi e debiti per molti.
Se poi a Milano va tutto liscio e l’inchiesta non trova nulla, benissimo, ma pretendere trasparenza non è invidia, è democrazia.

Ottimo spunto, ma permettimi di dissentire su un punto chiave: sulla carta i numeri possono sembrare sostenibili, ma nella realtà italiana il rischio è molto più alto di quanto si pensi.

 

Un mutuo trentennale da 600 milioni potrebbe pesare “solo” 30-35 milioni l’anno, è vero, ma questo vale in uno scenario stabile, con tassi favorevoli e ricavi in costante crescita.

Eppure parliamo di due club che non hanno bilanci solidi, che già oggi sopravvivono grazie a plusvalenze, prestiti-ponte e anticipi sui diritti TV.

 

Inoltre, quei “200 milioni di ricavi annui” ipotetici per club sono estremamente ottimistici. Per arrivarci, Milan e Inter dovrebbero:

- riempire lo stadio tutte le partite,

- alzare sensibilmente il prezzo medio dei biglietti,

- avere hospitality e naming rights al livello di Premier League,

- e ospitare eventi extra calcistici di altissimo profilo per tutto l’anno (e come fanno se ci giocano sempre?).

 

Insomma: non esattamente lo scenario tipico del mercato italiano.
Guarda la Juventus: lo Stadium è un modello virtuoso, ma i ricavi totali da stadio (tra biglietti, hospitality e musei) si aggirano sui 70-80 milioni l’anno, in una città con costi di gestione molto più bassi.

 

Poi c’è un altro dettaglio che spesso si sottovaluta: gli interessi. Con i tassi attuali, un finanziamento da 600 milioni per club può far salire il costo complessivo anche del 30-40% in più nel lungo periodo. Quindi il “peso annuale” reale potrebbe superare i 40 milioni, non 30.

 

E tutto questo senza contare che, parallelamente, serviranno soldi per restare competitivi in campo, pagare stipendi, rifinanziare i debiti esistenti e tenere a bada l’UEFA (e qui stendiamo un velo pietoso) con la sostenibilità finanziaria.

 

Insomma, sulla carta i conti possono tornare. Nella pratica, in Italia non tornano quasi mai , e soprattutto, tornano solo per chi gode di trattamenti di favore e di controlli “morbidi”.

Quindi sì, sostenibile forse… ma solo se il sistema continuerà a chiudere un occhio.

Io parto dai numeri attuali. Questa la media spettatori del Milan nella passata stagione

 

 

 
AC Milan
Stagione 2024-2025
Maggior numero di spettatori 75 502 vs Juventus (23 novembre 2024)
Minor numero di spettatori 31 392 vs Sassuolo (3 dicembre 2024)
Media spettatori 71 568

 

questi i dati della ...seconda squadra di Milano

 

FC Internazionale Milano
Stagione 2024-2025
Maggior numero di spettatori 75 366 vs Milan (22 settembre 2024)
Minor numero di spettatori 61 230 vs Empoli (19 gennaio 2025)
Media spettatori

70 129

 

Ora considera che il Bayern con uno stadio da 75.000 posti ha incassato quasi 300 milioni di euro con un valore per posto occupato di 72 euro(dato Juventus 66 euro) direi che non è utopistico immaginare un incasso annuale attorno ai 200 milioni per ciascuna società senza stravolgere il coto dei biglietti ma ovviamente inserendo aree hospitality ad alto valore aggiunto e razionalizzando i posti a sedere e relative tariffe. Questo senza scomodare il fantascientifico stadio del Real che permette alla società spagnola di incassare l'esorbitante cifra di 137 euro per posto venduto (valore medio ovviamente) a fronte di un investimento che (si dice) sia stato di 1,76 miliardi e che lancia la società verso una previsione di incasso annuale fra i 300 ed i 400 milioni 

 

Per quanto riguarda il mutuo al valore attuale dei tassi "normali" il rimborso annuale sarebbe di poco più di 31 milioni, ipotizzo che ci siano condizioni più vantaggiose per simili realizzazioni (noi ricorremmo al Credito Sportivo per i 75 milioni di nostra parte) però per essere "realista" mi sono spinto ad immaginare ratei annuali fino a 35 milioni

 

Per quanto riguarda lo sponsor che nomina lo Stadium la Juventus ha un accordo con Allianz allungato nel 2020 per 10 anni, per un totale di 103 milioni (10 milioni l'anno circa) ...non ho idea di come si possano regolare con le tariffe a Milano ma comunque sia non parliamo di cifre annuali...da far tremare i polsi

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32 minuti fa, Edivad ha scritto:

A me pare di aver capito che lo stadio non è di proprietà diretta di Milan ed Inter ma di un Società, la Stadio San Siro Spa, creata appositamente, e posseduta al 100% dalla Nsm Holding. Quest'ultima è una joint venture costituita, alla pari, da Red Stadco Srl e Blueco Srl.

Siccome non me intendo, come fanno i soldi ad arrivare materialmente nelle casse di Milan ed Inter se lo stadio viene per caso affittato per un evento?

 

 

non sono un commercialista ma ritengo che ci possa essere un accordo diretto fra società sportive e società terza che  gestirà la struttura. Del resto scusa, già oggi in pratica è così. Lo stadio è del Comune ma i soldi della biglietteria arrivano alle singole Società

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1 minuto fa, FuoriDalCoro ha scritto:

non sono un commercialista ma ritengo che ci possa essere un accordo diretto fra società sportive e società terza che  gestirà la struttura. Del resto scusa, già oggi in pratica è così. Lo stadio è del Comune ma i soldi della biglietteria arrivano alle singole Società

Certo, ma prima le società versano un canone di " locazione " per l'uso.

I prescritti nemmeno quello a dir la verità : a tal riguardo non capirò mai perchè nessuno abbia eccepito un danno erariale.

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4 minuti fa, Edivad ha scritto:

Certo, ma prima le società versano un canone di " locazione " per l'uso.

I prescritti nemmeno quello a dir la verità : a tal riguardo non capirò mai perchè nessuno abbia eccepito un danno erariale.

Veramente il Sindaco Sala in una intervista rilasciata qualche giorno fa aveva detto che le Società al momento della sottoscrizione del contratto avrebbero dovuto saldare i conti ancora in sospeso e che tali costi erano a parte rispetto al totale del prezzo pattuito perla vendita

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2 ore fa, FuoriDalCoro ha scritto:

Questa è una leggenda. I ricavi da Stadio della Juventus erano attorno ai 60 milioni...al limite le perdite si sarebbero dovute limitare a quella cifra, Considera che già oggi, senza stadio di proprietà, i ricavi da biglietteria delle milanesi sono già superiori a quelli che produciamo noi con lo stadio. La prescrittese lo scorso anno dalla sola biglietteria ha incassato 98 milioni di euro il Milan 87, noi abbiamo incassato 55 milioni 

vabbè dai hai ragionissima, solo biglietteria, allora che lo fanno a fare un nuovo stadio?

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3 ore fa, FuoriDalCoro ha scritto:

Questa è una leggenda. I ricavi da Stadio della Juventus erano attorno ai 60 milioni...al limite le perdite si sarebbero dovute limitare a quella cifra, Considera che già oggi, senza stadio di proprietà, i ricavi da biglietteria delle milanesi sono già superiori a quelli che produciamo noi con lo stadio. La prescrittese lo scorso anno dalla sola biglietteria ha incassato 98 milioni di euro il Milan 87, noi abbiamo incassato 55 milioni 

Ma solo per il campionato o sono incluse anche le coppe?

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