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La Stampa: "L’accusa Figc: “Non impedì rapporti con la malavita”. I rischi? Multa e inibizioni". Repubblica: "Rapporti con la malavita"

Post in rilievo

 

TORINO - Una ventina di pagine e l’inchiesta penale è ribaltata. Il procuratore sportivo Giuseppe Pecoraro non ha dubbi: il numero uno della Juve Andrea Agnelli «...per mantenere l’ordine pubblico nel settore dello stadio occupato dagli ultrà» e per «evitare alla società pesanti e ricorrenti ammende e sanzioni» non «impediva a tesserati, dirigenti e dipendenti della Juve di intrattenere rapporti costanti e duraturi con i cosiddetti “gruppi ultrà”, anche per il tramite e con il contributo fattivo di esponenti della malavita organizzata, autorizzando la fornitura agli stessi di dotazioni di biglietti e abbonamenti in numero superiore al consentito...». Agnelli e non solo: a processo (sportivo) finiranno l’allora direttore commerciale Francesco Calvo, l’addetto alla sicurezza del club Alessandro D’Angelo e il responsabile della biglietteria Stefano Merulla.

 

Due anni di intercettazioni

Le conclusioni e l’accelerazione del pm del pallone erano annunciate, dopo che la Commissione parlamentare antimafia aveva ascoltato lo stesso Pecoraro dieci giorni fa e in attesa che il presidente Agnelli venga convocato a Roma per la sua audizione. Quello che ha l’effetto di un contropiede è la strada scelta dalla procura federale: se, infatti, per i giudici torinesi, titolari dell’inchiesta sulle possibili infiltrazioni della criminalità organizzata nella curva bianconera, sui vertici della Juve non è mai emerso alcun riscontro penalmente rilevante, per la Figc un peso ingombrante lo hanno avuto le dichiarazioni rilasciate da Saverio Dominello, con il figlio Rocco, referenti di una cosca di Rosarno (quest’ultimo particolare raccontato da Pecoraro all’Antimafia). Intercettazioni (almeno due anni) di Calvo, D’Angelo e Merulla, ascoltati dalla procura di Torino solo in veste di testimoni, non hanno mai portato i magistrati a ipotizzare un coinvolgimento attivo. Per Pecoraro, Agnelli «...ha partecipato, in qualche occasione, ad incontri con esponenti della malavita organizzata » e avrebbe assecondato, in occasione del derby del febbraio 2014, «...l’introduzione di striscioni non consentiti». Cosa rischia la Juve? L’inibizione per Agnelli e una multa fino a 50 mila euro: sanzioni più pesanti sono previste solo in caso di recidiva. L’articolo 12 vieta ai club «di contribuire con interventi finanziari o con altre utilità alla costituzione o al mantenimento dei gruppi organizzati salvo quanto previsto dalla legge...». Questo il cuore dell’accusa federale: non la vicinanza, o meno, del club ad ambienti criminosi.

 

 

Fonte: La Stampa - GUGLIELMO BUCCHERI

 


 

 

 

 

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Repubblica

 


 

MILANO - La furia di Andrea Agnelli contro la Procura della Figc. A scatenare il presidente della Juve la notifica del deferimento per la vicenda dei biglietti agli ultras. Una sorta di avviso di garanzia sportivo per il numero 1 di una società quotata in borsa. In qualche modo atteso, ma a scatenare Agnelli è il fatto che venga ipotizzata una presunta collaborazione con la criminalità organizzata perché tra le motivazioni del federcalcio «il presidente non impedì rapporti con la malavita». In un monologo lungo quattro minuti e 15 secondi Agnelli ha iniziato un’altra battaglia con la Federcalcio: «Questa società non ha nulla da nascondere o da temere. I dipendenti della Juve hanno collaborato con la Procura della Repubblica di Torino. Erano testimoni e testimoni sono rimasti fino alla chiusura delle indagini penali ». E invece la giustizia sportiva per Agnelli sarebbe andata in un’altra direzione perché il suo «nome e quello dei nostri dipendenti rivestirebbe un ruolo di “collaborazione” con la criminalità organizzata. Tutto ciò è inaccettabile e frutto di una lettura parziale». E ancora: «Come ho già scritto, non ho mai incontrato boss mafiosi ». Agnelli non ci sta: «Difenderò il buon nome della Juve che per troppe volte è già stato infangato o sottoposto a curiosi procedimenti sperimentali da parte della giustizia sportiva». Il riferimento è di libera interpretazione: da Calciopoli al doping e ora i rapporti con gli ultras, sono temi che sembra godano di una esclusività territoriale e societaria. Oltre ad Agnelli sono stati deferiti anche Francesco Calvo, ex direttore commerciale del club e ora dirigente del Barcellona prossimo avversario Champions della Signora, i dipendenti Alessandro Nicola D’Angelo e Stefano Merulla, e la società Juve. A tutti viene contestata la violazione dei principi di lealtà, correttezza e probità. Dall’ammenda all’inibizione le sanzioni individuali, per il club si potrebbe anche arrivare nella peggiore delle ipotesi a una penalizzazione perché viene contestata una responsabilità diretta. Nel dispositivo riguardo ad Agnelli si legge che «non impediva a tesserati, dirigenti e dipendenti di intrattenere rapporti costanti e duraturi con i cosiddetti “gruppi ultras”, anche per il tramite e con il contributo fattivo di esponenti della malavita organizzata, autorizzando la fornitura agli stessi di dotazioni di biglietti e abbonamenti... favorendo, consapevolmente, il fenomeno del bagarinaggio, partecipando personalmente, in alcune occasioni, a incontri con esponenti della malavita organizzata e della tifoseria “ultras”...». La difesa è già anticipata da Agnelli: «Se alcuni di questi personaggi hanno oggi assunto una veste diversa agli occhi della giustizia penale, questo è un aspetto che all’epoca dei fatti non era noto, né a me, né a nessuno della Juve. Ho dato la mia disponibilità a presentarmi davanti alla Commissione Antimafia ». Una storia sulla quale si sprecano le chiavi di lettura nelle ultime settimane: da una vendetta interna al discorso aperto Figc-Juve sulla richiesta danni per Calciopoli fino a uno scontro interno alla famiglia tra Andrea Agnelli e John Elkann per la guida del club. Quest’ultima versione smentita dagli interessati. Così Agnelli: «Questo gruppo dirigente vuole continuare a far crescere la Juve ancora per parecchio tempo». Così invece il presidente di Exor, la holding di famiglia: «Sono certo che la piena disponibilità della Juve a collaborare con la giustizia farà emergere la totale estraneità della Società agli addebiti mossi». E soprattutto: «Ribadisco la totale fiducia nell’operato di mio cugino Andrea che ha guidato la Società e il suo gruppo dirigente fino ad oggi e che continuerà a farlo anche in futuro». Sarà una battaglia. A confronto di quella di oggi sul campo con la Samp una passeggiata.

 

Fonte: Il Giornale

 

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Immaginavo che ci sarebbero stati titoli di questo tipo, il giornalismo italiano mi fa vomitare, letteralmente. Dopo averci bollato come ladri e dopati non vedevano l'ora di darci dei *

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Toh ... rapporti con la malavita perchè tra gli ultras c'era il figlio di un boss ...

Paradaossalmente il tutto proveniente da tal Giuseppe Pecoraro ovvero quello che intratteneva rapporti CONSOLIDATI con ... SALVATORE BUZZI.

Lo conoscete? Quello di MAFIA CAPITALE. Proprio Lui.

Perchè non si autodeferisce Pecoraro?

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Sono tranquillo. La famiglia stavolta è unita, e questa è l'unica cosa che conta. Comunque andrà questa vicenda (anche in caso di squalifica) Andrea Agnelli resterà presidente e tutto il management è confermato. Ora possono anche divertirsi a giocare ai giudici, per quanto mi riguarda.

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per il club si potrebbe anche arrivare nella peggiore delle ipotesi a una penalizzazione perché viene contestata una responsabilità diretta.

 

Oh, finalmente qualcuno lo scrive dove vogliono arrivare veramente questi "signori"...

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La FIGC ha intrapreso un percorso molto pericoloso : accusare una società dopo che la Procura di Torino, a indagini terminate, non ha trovato nulla, la espone al serio rischio di controdenuncia, qualora il,processo finisse in un certo modo. Inoltre, rispetto al 2006, il tempo per la difesa e' garantito, e le "prove" non sono nascoste. Più importante di tutto, questa volta ci difenderemo. La fine della FIGC come la conosciamo e' iniziata.

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Oh, finalmente qualcuno lo scrive dove vogliono arrivare veramente questi "signori"...

Ma perchè...c'era qualche dubbio?? .ghgh

 

Qualcuno pensa davvero che lo scopo di 'sti signori sia quello di ripulire le curve??

 

 

Certo...come all'epoca il loro scopo era quella di eliminare le farmacie dal calcio...infatti messa sotto processo la Juve...di quella vicenda non se n'è saputo più niente...come se non fosse mai accaduta...

 

Come nel 2006...quando lo scopo era quello di ripulire il calcio...infatti eliminato Moggi...tutti gli altri sono ancora al loro posto dopo più di 10 anni...

 

Come per Scommessopoli...dove il loro scopo era quello di eliminare le scommesse illecite nel calcio...infatti dopo aver sbattuto in prima pagina Conte...del resto non si è saputo più niente e gente che è stata in galera ha continuato a giocare come niente fosse...

 

 

Occhio però...stavolta siamo nel 2017 e la famiglia è compatta...stessero attenti 'sti fenomeni da quattro soldi...

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Secondo me invece vogliono arrivare a una squalifica dello stadium. Danno di immagine ed economico.

E a una squalifica di agnelli. Idem danno di immagine.

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Ma perchè...c'era qualche dubbio?? .ghgh

 

Qualcuno pensa davvero che lo scopo di 'sti signori sia quello di ripulire le curve??

 

 

Certo...come all'epoca il loro scopo era quella di eliminare le farmacie dal calcio...infatti messa sotto processo la Juve...di quella vicenda non se n'è saputo più niente...come se non fosse mai accaduta...

 

Come nel 2006...quando lo scopo era quello di ripulire il calcio...infatti eliminato Moggi...tutti gli altri sono ancora al loro posto dopo più di 10 anni...

 

Come per Scommessopoli...dove il loro scopo era quello di eliminare le scommesse illecite nel calcio...infatti dopo aver sbattuto in prima pagina Conte...del resto non si è saputo più niente e gente che è stata in galera ha continuato a giocare come niente fosse...

 

 

Occhio però...stavolta siamo nel 2017 e la famiglia è compatta...stessero attenti 'sti fenomeni da quattro soldi...

 

Esatto...

Finora si erano limitati a parlare di inibizioni o multe... ma tutto 'sto rumore solo per questo puzzava di bruciato chilometri e chilometri... ed ecco puntualmente che c'è un primo che abbozza a qualcosa di più. E siamo solo all'inizio, chissà fin dove si spingeranno...

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Francamente la cosa mi lascia indifferente. A me importa della Juve e la Juve non rischia nulla. La prospettiva di punti di penalizzazione mi fa ridere.

 

Capisco invece Andrea Agnelli: il suo sgomento di fronte all'accusa di aver intrattenuto o consentito rapporti dei propri dipendenti con gruppi * è comprensibilissimo. E' giusto che l'uomo e la sua famiglia si tutelino contro queste illazioni.

 

Dal mio punto di vista questa dovrebbe essere l'occasione per iniziare a riconsiderare seriamente il ruolo degli ultrà e delle tifoserie organizzate all'interno dei nostri stadi. Cosa si muove dietro di loro, quali sono gli interessi economici e gli strumenti che usano, chi le gestisce.

 

Galliani che gira sotto scorta, la sospensione del derby Roma-Lazio, Jenny a' carogna, questa vicenda sono tanti tasselli di un mosaico inquietante. Nella lotta alle mafie, ai cittadini spetta la rivolta culturale ma è lo Stato e le sue forze dell'ordine a dover tutelare i cittadini sostenendoli e difendendone l'incolumità. Nello specifico, non si può abiurare a questo compito lasciando sole le società sportive, i loro gruppi dirigenziali e la parte sana del tifo.

 

Purtroppo tutta la vicenda invece sarà usata solo per fomentare 4 chiacchiere da bar contro la Juve e perderemo un'altra occasione per fare veramente pulizia nel nostro calcio.

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Oh, finalmente qualcuno lo scrive dove vogliono arrivare veramente questi "signori"...

 

Allora c'è il rischio di punti di penalizzazione. Mi sembrava strano...

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Allora o io sono un cretino e non so leggere oppure cretini sono alcuni giornalisti...nel deferimento juve c'e' scritto art.4 che significa che la societa ha responsabilita' diretta e oggettiva x quanto fatto da suoi dipendenti/dirigenti e art.12 che rappresenta il "cosa" avrebbero fatto i suoi dipendenti (bagarinaggio etc.).

Quindi bisogna fare fede alle punizioni impartibile x violazione art 12....stop

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Ma non possiamo mettere i topic degli articoli di Repubblica insieme a quelli del Mattino nel delirio dei media?

Tanto il livello è quello da tempo, qua continuiamo a metterli nel topic principale ogni mattina come roba seria.

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Allora o io sono un cretino e non so leggere oppure cretini sono alcuni giornalisti...nel deferimento juve c'e' scritto art.4 che significa che la societa ha responsabilita' diretta e oggettiva x quanto fatto da suoi dipendenti/dirigenti e art.12 che rappresenta il "cosa" avrebbero fatto i suoi dipendenti (bagarinaggio etc.).

Quindi bisogna fare fede alle punizioni impartibile x violazione art 12....stop

esatto

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