MICROSOFT E LA CAUSA DELL'FTC: DIRIGENTE ACTIVISION SMONTA LE ACCUSE IN TRE PUNTI
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La dirigente Activision Lulu Cheng Meservey, Executive Vice President of Corporate Affairs del publisher e sviluppatore americano, segnala sui social quelle che, a suo giudizio, sono le tre criticità della tesi addotta dall'FTC nella causa per bloccare l'acquisizione ABK.
In un interessante thread aperto su Twitter per esporre il suo personale punto di vista sulla telenovela videoludica dell'anno, l'alta dirigente Activision entra nel merito delle accuse mosse a Microsoft dalla Federal Trade Commission statunitense e spiega che "la legge antitrust esiste per proteggere i consumatori, non le parti in causa e i concorrenti. L'FTC sta agendo in opposizione alle leggi antitrust con questa causa priva di fondamento e ideologicamente guidata".
Lulu Cheng Meservey sostiene inoltre come "i fatti dimostrano come questo accordo avvantaggi i giocatori, i lavoratori e la concorrenza globale. Ma l'FTC sta ignorando i fatti, insieme ai precedenti e alle situazioni in essere di queste realtà aziendali. Il loro caso si basa sul timore infondato che Microsoft possa rendere Call of Duty un'esclusiva Xbox. Ecco tre motivi per cui le loro accuse non anno alcun senso".
Per la dirigente Activision, l'eventualità futura dell'esclusiva Xbox sulla serie di Call of Duty "sarebbe un disastro per Microsoft. Non portando COD su altre piattaforme, il team Xbox finirebbe con lo spezzare irrimediabilmente il rapporto di fiducia instaurato con la community, per poi alienarsi il parere dei giocatori ed erodere gran parte del valore di Call of Duty. Ah, e ovviamente finirebbe col perdere miliardi di dollari".
L'esponente del publisher americano prosegue nel suo discorso spiegando che "l'FTC ignora che nessun gioco o franchise è sufficiente a garantire il successo o la fine di una piattaforma di gioco. Ogni anno Call of Duty deve affrontare un'intensa concorrenza in tutto il mondo, e questa concorrenza non fa che crescere in ragione dell'espansione aggressiva di società cinesi negli Stati Uniti e il portafoglio di IP Sony tra giochi, film, TV e musica. L'FTC, inoltre, cita nella sua causa dei 'mercati' inesistenti, inventati di sana piana proprio per confezionare le proprie accuse. Mi riferisco alle loro tesi inventate sul 'mercato del cloud gaming' e sul 'mercato delle console ad alte prestazioni', limitato alle sole piattaforme Xbox e PlayStation (con Sony che, tra l'altro, detiene comunque una quota di mercato superiore di due volte rispetto a Microsoft)".
Intanto, prosegue il lungo e delicato iter avviato dalle autorità antitrust internazionali per valutare o bloccare questo affare da 70 miliardi di dollari: stando al CMA inglese, il 75% dei giocatori è favorevole all'accordo.