I piagnistei, in giro, ci sono eccome Effe, perché la sua presenza impedirà ai nostri di vincere più tituli. Quindi è normale, ora che abbiamo dei grandi giocatori (due fenomeni e un campione, per la precisione), dopo anni e secoli di vacche magre, che ci sia, nel tifoso medio, della frustrazione.
Ma bisogna accettare sempre la legge del campo. E poi, le cose, nel tennis, possono cambiare velocemente.
Quanto al concetto di rivoluzionario, io mi riferisco al modo di stare su un campo da tennis, e d'interpretare il gioco proprio dalle fondamenta, dalla sua essenza, nelle modalità stesse di costruzione del punto.
Le caratteristiche tecniche che, giustamente, tu elenchi, non sono frutto di una scelta di costruzione mentale, ma sono merito esclusivamente di Madre Natura 😉
El Demolidor, a 14 anni, passava i turni negli ITF... non so se mi spiego 🙂
E giocava già con questo modo di stare sul campo....alternava già violenza e mano, potenza e demi - volée di grande classe.
Purtroppo, il suo modo di giocare ne martoriera' il fisico; io spero per lui che saprà gestirsi, mettendo da parte ingordigia ed eccesso di schiavitù da vittoria... altrimenti, ne pagherà il conto.
Intanto, andiamo avanti, e godiamoci il tennis che questi ragazzi nuovi ci stanno offrendo 😉