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Contenuti Popolari

Visualizzazione di contenuti con la più alta reputazione 05/11/2018 in tutte le aree

  1. 3 punti
    Stanno sempre sui social a fare feste, divertirsi e senza essere concentrate. Nessuna che è seria!!!!! Non se ne fregano niente!!!!! ...AH NO... E mo chi lo spiega agli haters? LA MIA NUMERO DIECI!!!
  2. 2 punti
    Consiglio, specie per chi non e' molto pratico del basket nba, il documentario appena uscito su Julius Erwing Doctor J su sky on demand Un resoconto di come il Basket si sia evoluto, dell'eterno duello tra la nba e la aba (pensate che fino agli anni 70 in nba era vietato schiacciare ) Di come questo giocatore sia stato il precursore dei tempi, colui che ha ispirato Michael Jordan e attirato milioni di fans verso uno sport che stava morendo
  3. 1 punto
  4. 1 punto
    Se rinunci alla tua prelazione dedicata come J1897 e acquisti insieme a loro nella fase dedicata ai B&W allora sì. Ovviamente rinunciando ad esercitare la tua prelazione entri nel calderone della prelazione di tutti i B&W con tutti i rischi connessi.
  5. 1 punto
  6. 1 punto
    esatto Marga, la bussola e' il primo libro della saga di Pullman ancora oggi mi rode non abbiamo continuato, perche' il primo era stato fatto molto bene su schermo e rendeva il senso
  7. 1 punto
    Salve, Juventus-Cagliari, settore 209 (Curva Nord - Secondo anello), fila 18 posto 20. Proprio dietro la porta, la fila più in alto: visuale perfetta.
  8. 1 punto
    Ho visto First man - Il Primo uomo L'ho trovato un bel film, sospeso tra l'epicità dello sbarco sulla luna e la sfera intima e personale, segnata da sofferenze. Gosling è perfetto nella parte, nel trasmettere il carattere schivo e introverso di Armstrong, apparentemente impassibile ma ferito dentro dalla perdita di una figlia. Così come ottima l'interpretazione di Claire Foy nelle parti di una moglie forte nel gestire un lavoro complicato come quello del marito e che deve convivere con la perenne sensazione che in qualsiasi momento Neil possa morire. Le scene all'interno della capsula, anche solo quelle dei test, non possono che trasmettere l'enorme senso di precarietà di questi uomini, con tecnologie lontanissime da quelle attuali. Son veramente ben fatte e sembra di viverle in prima persona. Lo sbarco, malgrado ci siano le immagini reali dell'evento, è comunque girato in maniera molto suggestiva. E privo di quella retorica a stelle e strisce che ci sarebbe stata in un altro film. A fine visione resta la consapevolezza di aver percepito qualcosa in più su come si potessero sentire questi uomini. Uomini, appunto, prima che astronauti.
  9. 1 punto
    Periodo moscio, un po' come le pagine qui sul forum. Ho più che altro coperto qualche buco. Tirate sul pianista, di F. Truffaut, 1960. Ha già detto molto Rhyme. Film vivace pur raccontando una storia che potrebbe esser tristissima tra sfortune, suicidi etc. E' un Truffaut che, come spesso accade, gioca con il cinema andando a fare un film godibilissimo anche se lontano dalle sue opere più importanti. Ottima la caratterizzazione del protagonista. Non drammatiziamo... è solo questione di corna, sempre lui, 1970. Terzo capitolo dedicato ad Antoine Doinel, qui è ormai sposato. Anzi, oltre ad essere sposato gli arriva anche un bambino. Funziona tutto bene in questo racconto famigliare della piccola borghesia francese. Come nel precedente film si nota la lezione di Hitchcock sull'importanza dei dettagli imparata perfettamente da Truffaut. Penso che il film oggi sarebbe ingirabile in quanto l'accusa di sessismo si scatenerebbe dopo i primi cinque secondi di film. Il fiore dele mille e una notte, P.P. Pasolini, 1974. Ultimo capitolo della trilogia della vita. Non potendo più trovare nel mondo di oggi una sessualità pura e gioiosa Pasolini si deve rifugiare tra le meravigliose architetture urbane e narrative della fiaba. La storia si sviluppa in un sussegguirsi di racconti che si sviluppano partendo da una storia all'altra. Il che lo rende quasi un film ad episodi: ognuno con i suoi protagonisti e la sua ambientazione. Di conseguenza alcuni capitoli risulteranno meno riusciti di altri. In ogni caso un film da vedere. La strada dei Samouni, Stefano Savona, 2018. Documentario visto al cinema. Racconta la storia di una famiglia palestinese, i Samouni, che vive in un paesino nella campagna di Gaza. Savona come una mosca fa raccontare dai bambini e dalle donne superstiti la loro vita e lo sterminio della famiglia durante l'operazione Piombo fuso nel 2009. Quello che colpisce è l'estraneità e a al contempo la comune presenza della guerra. L'estraneità data dal fatto che loro non la cercano minimamente, non sono affiliati a nessun partito, e vedono la rivalità tra Israele e Palestina più come una guerra di interesse dell'élite al potere. Dall'altro la presenza della guerra che segna la quotidianità dei sopravvissuti con ricordi, ferite, e lutti. l documentario, oltre a delle riprese classiche, è arricchito da un'ampia presenza di sequenze animate. Una della disegnatrici, presente alla proiezione, ha spiegato come i disegni siano stati tutti realizzati a mano, con una tecnica che va a incidere il colore sul foglio lasciando le tracce bianche, scavate, che danno forma al disegno. Un effetto che si può dire visivamente ruvido ed efficace, viene utilizzato per le parti del film che si riferiscono al passato o alla fantasia dei bambini. E' un documentario dal tema molto delicato che spesso porta a polarizzare l'opinione e quindi a creare pregiudizi anche sul film, ma l'intento del film sembra quello di lasciar da parte le questioni geopolitiche o storiche andando a mostrare i volti che subiscono direttamente le conseguenze dei discorsi che si fanno in un verso o nell'altro. Se lo trovate vedetelo. Premiato a Cannes come miglior documentario.
  10. 1 punto
    Volevo segnalare un bellissimo documentario appena visto su Robin Williams, dal titolo "Nella Mente di Robin Williams" Stupendo, chiaramente l'ho amato molto in quanto ha accompagnato la mia crescita partendo da Mork e Mindy per poi passare al Cinema. Un piccolo sunto della sua vita personale ed artistica con alcuni spezzoni di Cabaret dove comprendi quanto fosse genio assoluto ed ammirato dai colleghi. Consigliatissimo
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