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Longinius

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  1. Per questioni anagrafiche non posso ricordare prima del '90, quindi arrivare a dieci è dura. Più forti: Baggio; Zidane; Vialli; Paulo Sousa; Nedved; Buffon; Cannavaro; Pirlo; Tevez. Più amati: Baggio; Vialli; Ravanelli; Nedved; Tevez. Il Codino nettamente una spanna sopra tutti, sia come calciatore più forte che come calciatore più amato.
  2. Dopo che da decenni non si reagisce mai a nessun insulto, calunnia, ecc., non puoi che ottenere questo risultato. Per gli altri diventi un bersaglio facile perché sanno che contro la Juve si può dire tutto ciò che si vuole con il tacito consenso delle istituzioni e della stessa società Juve. In realtà abbiamo mandato giù in silenzio cose ben peggiori di questo stupido sfottò. Questa società va azzerata e fatta rinascere con una nuova proprietà, non esistono altre soluzioni.
  3. Longinius

    Ufficiale: Bonucci all’Union Berlino

    Peccato per come è stata gestita la situazione nell'ultimo periodo, ma è nulla rispetto alle tante cose belle vissute insieme. Buona fortuna Leo.
  4. Giuntoli non avrebbe potuto dire nulla di diverso, visto che Allegri toccherà tenerselo fino al 2025.
  5. Sembrano i discorsi di Sarri sul fatturato all'epoca in cui allenava il Napoli. Il Napoli ha Osimhen perché i loro dirigenti hanno lavorato meglio dei nostri negli ultimi anni, non perché sia piovuto dal cielo. Ed è lo stesso motivo per cui tu alleni da noi. Ringrazia che la Juve abbia avuto degli incapaci a gestirla negli ultimi anni, altrimenti saresti disoccupato.
  6. In realtà quando Zidane si trasferì al Real (2001) noi superiori alle merengues non lo eravamo più già da anni. In effetti nel 2001 loro avevano vinto due Champions negli ultimi tre anni ('98 e 2000), mentre noi eravamo fermi a quella del '96 (e lo siamo tutt'ora). E Zidane appena arrivato a Madrid la vinse segnando in finale (2002). Non credo che restando da noi l'avrebbe vinta. Sinceramente fatico a capire dove trova appiglio la frase per cui "quando Zidane andò al Real, eravamo di gran lunga superiori agli spagnoli".
  7. Zidane venne a giocare in quella che era la squadra più forte del mondo, che poi nel giro di uno/due anni venne pesantemente indebolita da cessioni eccellenti (Boksic, Vieri, Jugovic) e acquisti non all'altezza di chi veniva ceduto (Fonseca, Pecchia, Inzaghi...). È stato tra i più forti e i più vincenti, normale che il suo riferimento sia il Real e non noi che dalla fine degli anni '90 abbiamo deciso di smettere con lo status di grande del calcio europeo e di scendere a quello di provinciale di lusso. Del resto le Champions vinte dal Real (e da Zidane) e da noi negli ultimi 25 anni ci fanno ben capire che un vincente tra noi e le merengues non potrebbe mai scegliere noi.
  8. Sono d'accordo, Tevez, nonostante abbia giocato solo due anni con noi, è tra i più grandi della nostra storia. Ciò premesso, nel suo ultimo mese staccò completamente la spina e fu veramente poco professionale. Eppure avevamo ancora da giocarci molto, non solo la finale di Champions, ma pure quella di Coppa Italia (che non si vinceva da venti anni) contro la Lazio. E già lì aveva staccato.
  9. Uno di quelli che ricordo con più piacere, tra i miei preferiti. Un fenomeno. Peccato che nel 2015 staccò con un mese di anticipo, avrebbe potuto darci una mano a Berlino se fosse stato in campo in uno stato di forma fisica e soprattutto psicologica perlomeno accettabile.
  10. Incredibile come tutti i vecchi che non fanno mai un passo indietro li abbiamo solo noi, compreso anche il discorso nazionale. Maldini lasciò l'Italia dopo il mondiale del 2002 (34 anni), Chiellini, parole sue, se l'Italia si fosse qualificata al mondiale sarebbe rimasto alla Juve, ammettendo implicitamente che, perlomeno negli ultimi anni, la Juve per lui era la palestra di preparazione per il club che contava davvero, cioè la nazionale. Bonucci lo stesso.
  11. In bocca al lupo, regalaci soddisfazioni.
  12. Non c'entra molto. Lippi prima di arrivare da noi che titoli aveva conseguito? E Sacchi prima di andare al Milan?
  13. Era una squadra molto sopravvalutata, allora e soprattutto in seguito con l'aura di mitizzazione di cui è stata fatta oggetto complice calciopoli. Il paragone col Bayern 2013 non regge proprio: della Juve 2005/2006 solo i due centrali di difesa (Cannavaro-Thuram meglio di Boateng-Dante) e il terzino sinistro (Zambrotta per Alaba) avrebbero giocato nel Bayern 2013 (Buffon e Neuer pari), gli altri avrebbero al massimo potuto scaldare la panchina. Il Bayern 2013 era migliore della Juve 2006 oltre che nel gioco (e non ci voleva molto ad essere meglio di quella Juve da un punto di vista del gioco) anche nei singoli, perlomeno in 8/11 della squadra. Ripeto: nessun giocatore della Juve 2005/2006 (esscluso Del Piero, un secolo prima) ha vinto la Champions in carriera. Solo un caso?
  14. Sono quasi d'accordo su tutto, tranne sul discorso degli esterni di centrocampo: Capello depontenziò Nedved spostandolo dal centro all'ala e in più il ceco cominciava a non essere più giovanissimo per fare l'esterno (32 anni nel 2004, 33 nel 2005) Per il resto quoto tutto: avevamo un centrocampo muscolare ed elefanti in attacco (Ibra, Trezeguet e Del Piero). Vero che Capello già allora non era più il top per vincere in Europa (non fa una finale europea dal 1995), ma già i giocatori che avevamo erano poco adatti alle partite secche: non c'era un contropiedista in attacco, non c'era un'ala veloce, non avevamo un centrocampista tecnico e rapido e nel ruolo di terzino destro avevamo Zebina e Blasi, quest'ultimo un centrale di centrocampo adattato nel 2005/2006 da Capello come terzino poichè Zebina era solito fare buona parte della stagione in infermeria (un po' come Sturaro oggi).
  15. Sicuramente Capello già allora non era più il top per vincere in Europa (non fa una finale europea dal 1995), ma già i giocatori che avevamo erano poco adatti alle partite secche: non c'era un contropiedista in attacco, non c'era un'ala veloce, non avevamo un centrocampista tecnico e rapido e nel ruolo di terzino destro avevamo Zebina e Blasi, quest'ultimo un centrale di centrocampo adattato quell'anno da Capello come terzino poichè Zebina era solito fare buona parte della stagione in infermeria (un po' come Sturaro oggi). In realtà già il materiale a disposizione non era un granchè per fare delle Champions perlomeno degne di nota, non credo che affidando gli stessi giocatori ad un altro allenatore avrebbe spostato molto le cose e lo dice uno che è ben lontano dall'essere un capelliano.
  16. Su quella squadra si è creata nel tempo un'aura di miticità, complice il fatto che è stata smembrata a causa di fattori non di natura tecnica (le note vicende di calciopoli). In realtà, contrariamente a ciò che dice Ibra, eravamo ben lontani dall'essere un "dream team": in Europa in due anni solo scoppole appena il livello della competizione si alzava. Non poteva essere diversamente, avendo un centrocampo muscolare ed elefanti in attacco (lui, Trezeguet e Del Piero). Dei giocatori che componevano la rosa di quella squadra il solo Del Piero (un secolo prima, in un'altra squadra e quando lui stesso era un altro calciatore) ha vinto la Champions in carriera: un motivo ci dev'essere.
  17. Oh ma che fine hai fatto?

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