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Le Roi 75

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Su Le Roi 75

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    Esordiente

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    Juventus
  1. Infatti. Ne abbiamo viste tante, ma faccio fatica a ricordare un vuoto pneumatico del genere. È sparita pure la rabbia, anche solo istintiva, la voglia di non arrendersi. Nulla di nulla.
  2. "chiedere scusa ai tifosi che fanno fatica a girare per strada. Vogliono appartenere a un gruppo vincente e non lo stiamo facendo." Tralasciando il resto, questo passaggio è agghiacciante. Caro presidente, io non provo nessuna vergogna a girare per strada, qualcun altro dovrebbe vergognarsi. In 45 anni di tifo non ho mai preteso di far parte di un gruppo vincente, ho sempre preteso, e continuo a pretendere, appartenenza, rispetto per la maglia e per la nostra storia, voglia di sputare sangue e rispetto per i tifosi. Quello si. Non mi manca la vittoria, ma tutto questo. Mi manca la Juventus.
  3. Le Roi 75

    + 39 - Commemorazione 37° anniversario della strage dell'Heysel

    Mi riferivo esclusivamente ai giocatori. I caroselli furono una roba indecente, come altrettanto indecenti furono le scritte inneggianti alla strage che comparvero in varie città sin dal giorno successivo.
  4. Le Roi 75

    + 39 - Commemorazione 37° anniversario della strage dell'Heysel

    Non è facile. Il tema dei festeggiamenti dei nostri a fine partita è uno dei più abusati da tutto l’universo antijuventino schiumante odio, poca obiettività ed assai poca umanità. A volte sembrano i giudizi di coloro che si recano ad un funerale non tanto per omaggiare il defunto, ma per scrutare le reazioni dei parenti. Per quanto mi riguarda quello che successe quella sera può trovare giustificazione nel nostro essere imperfetti ed umani. Mi metto nei panni di ragazzi (perché di questo parliamo) che si sono preparati ad affrontare la partita più importante della loro carriera. Sei nello spogliatoio, teso, concentrato, pronto a scendere in campo. Improvvisamente attorno a te accade quello che MAI avresti potuto immaginare: feriti, gente spaventata, alcuni urlano che ci sono dei morti, altri (quando i giocatori uscirono per recarsi sotto la nostra curva) ti abbracciano e ti implorano di vincere, altri di non giocare. Un caos, un maremoto di emozioni impossibili da gestire. Ti dicono che la partita non si giocherà, che verrà rimandata per incidenti. Ti rivesti, cancelli la tensione e la concentrazione. Poi ti obbligano a giocare e ti avvertono che la partita sarà valida a tutti gli effetti. In campo ti trovi di fronte una squadra che vuole vincere, che gioca furiosamente per vincere. Ricordate le parate di Tacconi ? ( forza Stefano!) . Anni dopo il nostro portierone ebbe a dire: “ Parai tutto come in trance, non ricordo niente, solo una concentrazione che non era normale, era di più. Dentro avevamo cose che non si spiegano, non si raccontano e non si conoscono”. Viste oggi quelle immagini di gioia stridono. Riportate a quell’esatto momento sono, invece, perfettamente comprensibili. Lo stesso Pizzul che, al contrario dei giocatori, conosceva la tragedia nelle sue esatte dimensioni, a fine incontro sottolineò la forza dello sport che “ alla fine prende il sopravvento”. Terribilmente vero. Altro discorso è quello che successe a partire dal giorno dopo con Brio che, arrivato a Torino, pensò incredibilmente anche di sollevarla quella coppa. Evidentemente nessuno in società si era preso la briga di vietare categoricamente certi comportamenti. Del resto la stessa società per anni ha evitato ogni ricordo, nascondendo quella immane tragedia sotto il tappeto.
  5. Non sposterà ancora gli equilibri ma, di certo, non si possono dormire sonni tranquilli per i prossimi anni. C'è poco da fare i permalosi, questi sono arrivati e, senza colpo ferire, hanno portato via, alla regina incontrastata del calcio italiano, il suo miglior centrale difensivo. Sotto il profilo dell'immagine, prima ancora che tecnico, lo smacco è evidente. Ora sta a noi dimostrare di avere le idee chiare ed investire rinforzando e completando la squadra a dovere. I
  6. Va bene, non facciamo come gli altri, avete ragione. Però ieri azione simile, rigore per la riomma, nulla per noi. Ovviamente non fa notizia, ma facciamo i signori, per carità..
  7. Ahimè sono d'accordo. Squadra forte e competitiva ma ci manca sempre un sordo pe fa na lira ( come si diceva una volta)
  8. Sabato ero in curva, quando è venuto a salutarci mi sono emozionato ed ho perso la voce a furia di gridare "grande Mister"!! Giova ripeterlo: GRANDE MISTER!!! @@
  9. Marcello dice una cosa molto importante : il Barcellona una squadra con le caratteristiche di questa Juventus non l'ha ancora incontrata... Siamo sfavoriti però...
  10. Grazie dell´amicizia un saluto e sempre forza Juve!!

    1. Zebrofilo

      Zebrofilo

      SEMPRE, fratello! :-) Scusa anche tu del ritardo... :3

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