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GliAmiciDiBiagio

Scudetto 2006, Palazzi: l'inter ha commesso illecito sportivo!

Post in rilievo

Su Sky e Rai c'e' la difesa ad oltranza ai truffatori di fronte all'evidenza. Equivale al clima di linciaggio del 2006.

Cosa hanno detto in rai ?

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una delle cose piu ridicole di stà trasmissione è che si parla sempre di stò CONSIGLIO FEDERALE e dei suoi 27 membri.....e uno di quei 27 è proprio il CONDUTTORE GIANCARLO PADOVAN(presidente calcio femminile).... ahah

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ricchiuti, da applausi:

 

Ha ragione il mio amico Angelini versione Pompilio giovane e abbronzato. “Fate schifo”. Premessa: non ho nulla contro di voi. Ho odiato l’Inter un paio d’anni dopo Calciopoli, poi m’è scaduta o innalzata a indifferente. Non potrei mai avercela con voi come persone. L’affetto più grande della mia vita vive nerazzurro. Mi rivolgo a voi come categoria. Ve lo dico a freddo. Senza offesa, “fate schifo”.

 

“Fate schifo” perché come diceva quello parlate contro la corruzione romana nell’attesa della presidenza di un ente.

 

“Fate schifo” perché non sapete difendervi. Quando vorrò una vostra risposta intelligente, ve la scrivo.

“Fate schifo”. Le telefonate erano lecite. Le nostre, le vostre, le loro. Un concetto troppo di fino per chi taglia d’accetta. Dite di sapere chi è Facchetti e chi Moggi, di conoscere questo e quello. E non conoscete il calcio. Il calcio è come la strada, dannati figli di famiglia. Si campa di fama per non fare la fame. Le pistole son fatte a dita e non c’è un morto ammazzato. Il calcio è come il postribolo, vergini care. Si dice si a tutti e non s’ama nessuno.

 

“Fate schifo”. Quello che v’hanno fatto è un po’ una mascalzonata. Quello che non sapete dire è peggio. La prescrizione non significa colpevolezza, anzi. La prescrizione significa un bel niente. Avete impersonato per così tanti anni il Bene da non saper la differenza con il Male. Il bene è: il male, si diventa. Mentre per voi fisionomisti anche il male è. Lo avete stabilito coi criteri di Lombroso.

 

“Fate schifo” e non dovreste farlo. Si è innocenti in natura. Solo se c’è processo e una sentenza si diventa colpevoli. E quella di Palazzi non è una colpa perché della colpa è soltanto un moncherino. Un tentativo. Solo che poi aprite bocca e non sapete quello che dite. Lo sappiamo solo noi.

 

“Fate schifo”. Quella d’essere innocenti è la presunzione più bella e giusta che l’uomo ha saputo donare a se stesso e i suoi nemici. Però quando si leggono i vostri scrivere, come ha fatto Crippa giornalista del Foglio sul suo blog, “ho sempre solo creduto nella positività della cacciata della Triade: se non altro per motivi estetico-antropologici: per come parla Moggi, per le giacchette che metteva Bettega”, allora sembra non fare schifo neanche la macchina del fango se poi tocca a voi. Esteticamente ed antropologicamente. Una mascalzonata speculare ma uno schizzo di fango non guasta. “Fate schifo” voi e gli schizzetti che vi hanno macchiato. “Fate schifo” voi ed il vostro sputtanamento.

 

“Fate schifo” perché tutto il mondo è paese e le vostre reazioni sono proprio le nostre.

 

“Fate schifo” perché non capite un c***o. Perché potreste ammettere tutti innocenti, persino dire tutti colpevoli tanto siete scemi. Voi non fate così. Dite tutti colpevoli tranne me. Vivete di risulta, di paragone. Di “io so’io e voi non siete”.

 

“Fate schifo” e siete snob. Siete dei filosofi che come dicono i seduttori costruiscono castelli e vivon nelle stalle.

 

“Fate schifo” perché ormai alla parola onesti si mette mano alla pistola. Perché ormai alla parola onesti si grida Al ladro.

 

“Fate schifo”, che un po’ lo fate ve l’ha detto pure Olivari. Suvvia, come la mettete con gli altri derubati. Non si può difendersi dai ricchi fregando gli altri poveri. Non si può compiere torti per tutti e tenersi solo per sé l’avere ragione.

“Fate schifo” perché come Scarpini vi inventate amici immaginari. Il blocco sul mercato. La libertà negata. Giacinto Facchetti. Si, persino lui è una invenzione.

 

“Fate schifo” perché voi conoscevate Facchetti, arrivate a garantire per lui. Cosa conoscevate, di che parlate.

 

“Fate schifo” perché vi sentite offesi se lo paragonano a Moggi. Sapete chi era Facchetti, pretendete di sapere persino chi è Moggi. Ci avete stufato. Ma che ha fatto ‘sto Facchetti perché al confronto suo si sia tutti meno, che cosa ha fatto Moggi. Che cosa ha fatto uno che aveva un nome da prima comunione a parte l’essere stato di bell’aspetto, alto, un magro figurino ora passato alle figuracce che al massimo ha tirato due calci ad un pallone e indossato camicie su misura sempre con identica espressione, l’aria da ornamento. Ma come vi permettete. “Fate schifo”. Sapete chi è la persona perbene ? Uno come Moggi. Perché ha la caratteristica principe dei perbene: non dice mai di esserlo.

 

“Fate schifo” voi ed il vostro amico immaginario. Seguiamolo, seguiamo quel che ha fatto. Boccalone quando nei bar di Bergamo si faceva convincere da uno come Nucini dell’esistenza di un complotto. i***** quando l’ha mandato a spiare e a tender trappole. Corruttore quando gli ha promesso posti di lavoro in ricompensa. Ipocrita quando se ne vergognava. Cagasotto quando non ha avuto mai il coraggio di mettere la faccia sotto una denuncia. Loffio quando si vedeva passare sotto gli occhi bidoni e passaporti. Deamicisiano quando al lume di candela e una matita comprata di sua tasca senza sconto e con scontrino vergava felpato memorie dal sotto suolo divenute poi da sotto sola e piani di conquista rubando il sonno dei giusti e l’idea al Grande Fratello. Sbrigativo e padronale quando voleva aiuto pure per una semifinale di Coppitalia. Compiaciuto quando gli facevate il monumento ancora in vita. Vanesio quando s’è fatto mettere in mezzo da Moratti che lo ha messo al posto suo. La firma in calce a una denuncia no, in calce a una cambiale si. Tipico. Purché non si sapesse e si vedesse. Statuario quand’è vissuto da figurina, monumentale quand’è passato alla vita eterna delle brutte figure. Ora come allora, (un) immobile.

 

“Fate schifo” è lo striscione che meritate in tutti gli stadi. Perché non avete avuto neanche l’istinto degli juventini quando pensavano di avere torto di mettere nero su bianco che il fine giustifica i mezzi. Perché noi da mal fatti siamo uomini compresi di Bene e di Male. Sappiamo di essere vivi e dunque imperfetti, dei dannati. Un po’ porci ma non vogliamo le ali. Voi fatti bene una manica di santi distratti ma legati, legati come i matti, perfetti come i morti. Senza colpa e dunque senza anima. La vostra fine è il coronamento logico di una carriera spesa per la santità. Non tutti i morti sono per questo santi. I santi però son tutti morti. “Fate schifo” perché non capite come si possa rubare senza aver mai vinto, perché non capite che il posto in Cempions o la Coppa del Nonno sono furti pure quelli, perché non capite che più si è scarsi e più serve l’aiuto. Perché più protestate la vostra bacheca vuota, i vostri insuccessi e più date peso alle vostre raccomandazioni.

 

“Fate schifo” perché non avreste dovuto offendere. Perché vi dovreste solo difendere e basta. Perché la vostra battaglia per la giustizia non è una battaglia per la realtà. Una battaglia che non santifica per quanto sia umana e ti venga spontanea tu sia bello o tu sia brutto. Una battaglia che sappiamo persa. La gente è vogliosa di cattivi da esecrare come nei videogiochi per cui ti devi accontentare di come va il mondo a prescindere da quale sia la realtà. Come dice Moggi, ti deve bastare scansare i colpi perché tanto non vale la pena. Noi la si fa uguale, voi la farete male. La vostra battaglia per la giustizia non è una battaglia per la realtà bensì per la vostra realtà. Bensì per la superiorità.

 

“Fate schifo”. Siete quelli che ormai parlan da soli. Quelli che ripetono “io so chi sono” anche se gli si chiede l’ora. Certo che sappiamo chi siete. Tranquilli. Siete come Facchetti, il vostro ei fu protettore. Un falso d’autore.

 

“Fate schifo”. Siete vanesi allo specchio, adoratori dell’apparenza. Sensibili solo allo scandalo, ingolfati dinanzi la chiacchiera, sussiegosi alle istituzioni oramai disoccupati, la rivoluzione a una condizione, sputacchianti anatemi che non vi sporchino troppo. Invecchiati di colpo come Dorian Gray di balera più che galera da quando qualcuno ha scritto la vostra storia. “Fate schifo” perché s’è stufi nel vostro mondo di (falsi) magri di fare la donna cannone.

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ricchiuti, da applausi:

 

Ha ragione il mio amico Angelini versione Pompilio giovane e abbronzato. “Fate schifo”. Premessa: non ho nulla contro di voi. Ho odiato l’Inter un paio d’anni dopo Calciopoli, poi m’è scaduta o innalzata a indifferente. Non potrei mai avercela con voi come persone. L’affetto più grande della mia vita vive nerazzurro. Mi rivolgo a voi come categoria. Ve lo dico a freddo. Senza offesa, “fate schifo”.

 

“Fate schifo” perché come diceva quello parlate contro la corruzione romana nell’attesa della presidenza di un ente.

 

“Fate schifo” perché non sapete difendervi. Quando vorrò una vostra risposta intelligente, ve la scrivo.

“Fate schifo”. Le telefonate erano lecite. Le nostre, le vostre, le loro. Un concetto troppo di fino per chi taglia d’accetta. Dite di sapere chi è Facchetti e chi Moggi, di conoscere questo e quello. E non conoscete il calcio. Il calcio è come la strada, dannati figli di famiglia. Si campa di fama per non fare la fame. Le pistole son fatte a dita e non c’è un morto ammazzato. Il calcio è come il postribolo, vergini care. Si dice si a tutti e non s’ama nessuno.

 

“Fate schifo”. Quello che v’hanno fatto è un po’ una mascalzonata. Quello che non sapete dire è peggio. La prescrizione non significa colpevolezza, anzi. La prescrizione significa un bel niente. Avete impersonato per così tanti anni il Bene da non saper la differenza con il Male. Il bene è: il male, si diventa. Mentre per voi fisionomisti anche il male è. Lo avete stabilito coi criteri di Lombroso.

 

“Fate schifo” e non dovreste farlo. Si è innocenti in natura. Solo se c’è processo e una sentenza si diventa colpevoli. E quella di Palazzi non è una colpa perché della colpa è soltanto un moncherino. Un tentativo. Solo che poi aprite bocca e non sapete quello che dite. Lo sappiamo solo noi.

 

“Fate schifo”. Quella d’essere innocenti è la presunzione più bella e giusta che l’uomo ha saputo donare a se stesso e i suoi nemici. Però quando si leggono i vostri scrivere, come ha fatto Crippa giornalista del Foglio sul suo blog, “ho sempre solo creduto nella positività della cacciata della Triade: se non altro per motivi estetico-antropologici: per come parla Moggi, per le giacchette che metteva Bettega”, allora sembra non fare schifo neanche la macchina del fango se poi tocca a voi. Esteticamente ed antropologicamente. Una mascalzonata speculare ma uno schizzo di fango non guasta. “Fate schifo” voi e gli schizzetti che vi hanno macchiato. “Fate schifo” voi ed il vostro sputtanamento.

 

“Fate schifo” perché tutto il mondo è paese e le vostre reazioni sono proprio le nostre.

 

“Fate schifo” perché non capite un c***o. Perché potreste ammettere tutti innocenti, persino dire tutti colpevoli tanto siete scemi. Voi non fate così. Dite tutti colpevoli tranne me. Vivete di risulta, di paragone. Di “io so’io e voi non siete”.

 

“Fate schifo” e siete snob. Siete dei filosofi che come dicono i seduttori costruiscono castelli e vivon nelle stalle.

 

“Fate schifo” perché ormai alla parola onesti si mette mano alla pistola. Perché ormai alla parola onesti si grida Al ladro.

 

“Fate schifo”, che un po’ lo fate ve l’ha detto pure Olivari. Suvvia, come la mettete con gli altri derubati. Non si può difendersi dai ricchi fregando gli altri poveri. Non si può compiere torti per tutti e tenersi solo per sé l’avere ragione.

“Fate schifo” perché come Scarpini vi inventate amici immaginari. Il blocco sul mercato. La libertà negata. Giacinto Facchetti. Si, persino lui è una invenzione.

 

“Fate schifo” perché voi conoscevate Facchetti, arrivate a garantire per lui. Cosa conoscevate, di che parlate.

 

“Fate schifo” perché vi sentite offesi se lo paragonano a Moggi. Sapete chi era Facchetti, pretendete di sapere persino chi è Moggi. Ci avete stufato. Ma che ha fatto ‘sto Facchetti perché al confronto suo si sia tutti meno, che cosa ha fatto Moggi. Che cosa ha fatto uno che aveva un nome da prima comunione a parte l’essere stato di bell’aspetto, alto, un magro figurino ora passato alle figuracce che al massimo ha tirato due calci ad un pallone e indossato camicie su misura sempre con identica espressione, l’aria da ornamento. Ma come vi permettete. “Fate schifo”. Sapete chi è la persona perbene ? Uno come Moggi. Perché ha la caratteristica principe dei perbene: non dice mai di esserlo.

 

“Fate schifo” voi ed il vostro amico immaginario. Seguiamolo, seguiamo quel che ha fatto. Boccalone quando nei bar di Bergamo si faceva convincere da uno come Nucini dell’esistenza di un complotto. i***** quando l’ha mandato a spiare e a tender trappole. Corruttore quando gli ha promesso posti di lavoro in ricompensa. Ipocrita quando se ne vergognava. Cagasotto quando non ha avuto mai il coraggio di mettere la faccia sotto una denuncia. Loffio quando si vedeva passare sotto gli occhi bidoni e passaporti. Deamicisiano quando al lume di candela e una matita comprata di sua tasca senza sconto e con scontrino vergava felpato memorie dal sotto suolo divenute poi da sotto sola e piani di conquista rubando il sonno dei giusti e l’idea al Grande Fratello. Sbrigativo e padronale quando voleva aiuto pure per una semifinale di Coppitalia. Compiaciuto quando gli facevate il monumento ancora in vita. Vanesio quando s’è fatto mettere in mezzo da Moratti che lo ha messo al posto suo. La firma in calce a una denuncia no, in calce a una cambiale si. Tipico. Purché non si sapesse e si vedesse. Statuario quand’è vissuto da figurina, monumentale quand’è passato alla vita eterna delle brutte figure. Ora come allora, (un) immobile.

 

“Fate schifo” è lo striscione che meritate in tutti gli stadi. Perché non avete avuto neanche l’istinto degli juventini quando pensavano di avere torto di mettere nero su bianco che il fine giustifica i mezzi. Perché noi da mal fatti siamo uomini compresi di Bene e di Male. Sappiamo di essere vivi e dunque imperfetti, dei dannati. Un po’ porci ma non vogliamo le ali. Voi fatti bene una manica di santi distratti ma legati, legati come i matti, perfetti come i morti. Senza colpa e dunque senza anima. La vostra fine è il coronamento logico di una carriera spesa per la santità. Non tutti i morti sono per questo santi. I santi però son tutti morti. “Fate schifo” perché non capite come si possa rubare senza aver mai vinto, perché non capite che il posto in Cempions o la Coppa del Nonno sono furti pure quelli, perché non capite che più si è scarsi e più serve l’aiuto. Perché più protestate la vostra bacheca vuota, i vostri insuccessi e più date peso alle vostre raccomandazioni.

 

“Fate schifo” perché non avreste dovuto offendere. Perché vi dovreste solo difendere e basta. Perché la vostra battaglia per la giustizia non è una battaglia per la realtà. Una battaglia che non santifica per quanto sia umana e ti venga spontanea tu sia bello o tu sia brutto. Una battaglia che sappiamo persa. La gente è vogliosa di cattivi da esecrare come nei videogiochi per cui ti devi accontentare di come va il mondo a prescindere da quale sia la realtà. Come dice Moggi, ti deve bastare scansare i colpi perché tanto non vale la pena. Noi la si fa uguale, voi la farete male. La vostra battaglia per la giustizia non è una battaglia per la realtà bensì per la vostra realtà. Bensì per la superiorità.

 

“Fate schifo”. Siete quelli che ormai parlan da soli. Quelli che ripetono “io so chi sono” anche se gli si chiede l’ora. Certo che sappiamo chi siete. Tranquilli. Siete come Facchetti, il vostro ei fu protettore. Un falso d’autore.

 

“Fate schifo”. Siete vanesi allo specchio, adoratori dell’apparenza. Sensibili solo allo scandalo, ingolfati dinanzi la chiacchiera, sussiegosi alle istituzioni oramai disoccupati, la rivoluzione a una condizione, sputacchianti anatemi che non vi sporchino troppo. Invecchiati di colpo come Dorian Gray di balera più che galera da quando qualcuno ha scritto la vostra storia. “Fate schifo” perché s’è stufi nel vostro mondo di (falsi) magri di fare la donna cannone.

 

 

APPLAUSI

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Cosa hanno detto in rai ?

 

Di preciso non lo so, lo riporto per sentito dire. Ma con Zazzaroni e Volpi e' un libro aperto.

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Di preciso non lo so, lo riporto per sentito dire. Ma con Zazzaroni e Volpi e' un libro aperto.

strano la rai non fà mai trasmissioni sul calcio il mercoledi...a luglio.. .boh. ..eeeh siii....è arrivato ordine dal padrone......devono replicare a moggi.. .ghgh

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una delle cose piu ridicole di stà trasmissione è che si parla sempre di stò CONSIGLIO FEDERALE e dei suoi 27 membri.....e uno di quei 27 è proprio il CONDUTTORE GIANCARLO PADOVAN(presidente calcio femminile).... ahah

 

Padovan ha appena detto di essersi dimesso dall incarico il 20 giugno

uno in meno...alla fine non rimarrà nessuno

visto che Baggio e Rivera che fanno parte dei 27 non hanno diritto di voto e anche lo stesso Ulivieri si è fatto fuori da un giudizio

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Di preciso non lo so, lo riporto per sentito dire. Ma con Zazzaroni e Volpi e' un libro aperto.

Grazie per la risp. ,cmq immagino anch'io ......................

 

+1

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moratti miliardario del c***o non ridi più tanto pezzo di m***a e dove quel c************e di matterazzi si vestiva di bianco ora si vestira di m***a stronzi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!.morat

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Se gli revocano quel titolo vedrete cosa accadra' in campionato quando un loro giocatore ricevera' un soffio e non verra' sanzionato haha haha .intertriste .intertriste .intertriste

 

Vedrete che ricominceranno a piangere come hanno sempre fatto, tranne negli anni in cui gli hanno dato in mano il giocattolo .asd .asd

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Se gli revocano quel titolo vedrete cosa accadra' in campionato quando un loro giocatore ricevera' un soffio e non verra' sanzionato haha haha .intertriste .intertriste .intertriste

 

Vedrete che ricominceranno a piangere come hanno sempre fatto, tranne negli anni in cui gli hanno dato in mano il giocattolo .asd .asd

 

è UN COMPLOTTO anti-interista

è tornata la cupola

noi siamo vittime!!!!!

ecco cosa diranno al primo episodio a sfavore.....non vedo l'ora!

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è UN COMPLOTTO anti-interista

è tornata la cupola

noi siamo vittime!!!!!

ecco cosa diranno al primo episodio a sfavore.....non vedo l'ora!

 

Anch'io. Vorrebbe dire che e' tornata la normalita' e finita la dittatura.

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Caro Moratti, il "giovin signore" ti ha messo a pecora ...

 

penso che Moratti si sia fatto male :d

il giovin signore ha gli attributi

non tutti si inginocchiano di nanzi a sua maestà Moratti

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ricchiuti, da applausi:

.......

 

“Fate schifo” perché come Scarpini vi inventate amici immaginari. Il blocco sul mercato. La libertà negata. Giacinto Facchetti. Si, persino lui è una invenzione.

 

“Fate schifo” perché voi conoscevate Facchetti, arrivate a garantire per lui. Cosa conoscevate, di che parlate.

 

“Fate schifo” perché vi sentite offesi se lo paragonano a Moggi. Sapete chi era Facchetti, pretendete di sapere persino chi è Moggi. Ci avete stufato. Ma che ha fatto ‘sto Facchetti perché al confronto suo si sia tutti meno, che cosa ha fatto Moggi. Che cosa ha fatto uno che aveva un nome da prima comunione a parte l’essere stato di bell’aspetto, alto, un magro figurino ora passato alle figuracce che al massimo ha tirato due calci ad un pallone e indossato camicie su misura sempre con identica espressione, l’aria da ornamento. Ma come vi permettete. “Fate schifo”. Sapete chi è la persona perbene ? Uno come Moggi. Perché ha la caratteristica principe dei perbene: non dice mai di esserlo.

 

“Fate schifo” voi ed il vostro amico immaginario. Seguiamolo, seguiamo quel che ha fatto. Boccalone quando nei bar di Bergamo si faceva convincere da uno come Nucini dell’esistenza di un complotto. i***** quando l’ha mandato a spiare e a tender trappole. Corruttore quando gli ha promesso posti di lavoro in ricompensa. Ipocrita quando se ne vergognava. Cagasotto quando non ha avuto mai il coraggio di mettere la faccia sotto una denuncia. Loffio quando si vedeva passare sotto gli occhi bidoni e passaporti. Deamicisiano quando al lume di candela e una matita comprata di sua tasca senza sconto e con scontrino vergava felpato memorie dal sotto suolo divenute poi da sotto sola e piani di conquista rubando il sonno dei giusti e l’idea al Grande Fratello. Sbrigativo e padronale quando voleva aiuto pure per una semifinale di Coppitalia. Compiaciuto quando gli facevate il monumento ancora in vita. Vanesio quando s’è fatto mettere in mezzo da Moratti che lo ha messo al posto suo. La firma in calce a una denuncia no, in calce a una cambiale si. Tipico. Purché non si sapesse e si vedesse. Statuario quand’è vissuto da figurina, monumentale quand’è passato alla vita eterna delle brutte figure. Ora come allora, (un) immobile.

......

Questa parte è da incorniciare!

 

Basta con la santificazione di una persona qualsiasi che è appartenuta a questo mondo come tanti altri..e che ora è stata trasformata in una specie di icona a cui genuflettersi in forza di non si sa cosa!

Ma che cosa aveva piu' di tanti altri per cui sembra si debba giocoforza scomparire al suo cospetto?

Chi era?

Cosa ha fatto di tanto speciale al punto tale da non poter essere soggetto a nessun tipo di sospetto?

Non era forse un uomo come tanti altri..con le sue debolezze e i suoi errori?

 

E allora gli interisti la smettessero con i paragoni con Moggi..che almeno in vita sua ha sempre avuto il buongusto di non passare per santo o martire...ma solo per un uomo di calcio che commetteva degli errori senza che qualcuno glieli abbonasse in virtu' di qualche volonta' divina!

 

La piantassero di trincerarsi dietro chi non c'è piu' solo per mascherare le immani porcate commesse anche e soprattutto da colui dal quale sembra che chiunque debba imparare i valori di una vita intera!

 

Basta...siete diventati patetici e ridicoli...fatela finita!!!

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ricchiuti, da applausi:

 

Ha ragione il mio amico Angelini versione Pompilio giovane e abbronzato. “Fate schifo”. Premessa: non ho nulla contro di voi. Ho odiato l’Inter un paio d’anni dopo Calciopoli, poi m’è scaduta o innalzata a indifferente. Non potrei mai avercela con voi come persone. L’affetto più grande della mia vita vive nerazzurro. Mi rivolgo a voi come categoria. Ve lo dico a freddo. Senza offesa, “fate schifo”.

 

“Fate schifo” perché come diceva quello parlate contro la corruzione romana nell’attesa della presidenza di un ente.

 

“Fate schifo” perché non sapete difendervi. Quando vorrò una vostra risposta intelligente, ve la scrivo.

“Fate schifo”. Le telefonate erano lecite. Le nostre, le vostre, le loro. Un concetto troppo di fino per chi taglia d’accetta. Dite di sapere chi è Facchetti e chi Moggi, di conoscere questo e quello. E non conoscete il calcio. Il calcio è come la strada, dannati figli di famiglia. Si campa di fama per non fare la fame. Le pistole son fatte a dita e non c’è un morto ammazzato. Il calcio è come il postribolo, vergini care. Si dice si a tutti e non s’ama nessuno.

 

“Fate schifo”. Quello che v’hanno fatto è un po’ una mascalzonata. Quello che non sapete dire è peggio. La prescrizione non significa colpevolezza, anzi. La prescrizione significa un bel niente. Avete impersonato per così tanti anni il Bene da non saper la differenza con il Male. Il bene è: il male, si diventa. Mentre per voi fisionomisti anche il male è. Lo avete stabilito coi criteri di Lombroso.

 

“Fate schifo” e non dovreste farlo. Si è innocenti in natura. Solo se c’è processo e una sentenza si diventa colpevoli. E quella di Palazzi non è una colpa perché della colpa è soltanto un moncherino. Un tentativo. Solo che poi aprite bocca e non sapete quello che dite. Lo sappiamo solo noi.

 

“Fate schifo”. Quella d’essere innocenti è la presunzione più bella e giusta che l’uomo ha saputo donare a se stesso e i suoi nemici. Però quando si leggono i vostri scrivere, come ha fatto Crippa giornalista del Foglio sul suo blog, “ho sempre solo creduto nella positività della cacciata della Triade: se non altro per motivi estetico-antropologici: per come parla Moggi, per le giacchette che metteva Bettega”, allora sembra non fare schifo neanche la macchina del fango se poi tocca a voi. Esteticamente ed antropologicamente. Una mascalzonata speculare ma uno schizzo di fango non guasta. “Fate schifo” voi e gli schizzetti che vi hanno macchiato. “Fate schifo” voi ed il vostro sputtanamento.

 

“Fate schifo” perché tutto il mondo è paese e le vostre reazioni sono proprio le nostre.

 

“Fate schifo” perché non capite un c***o. Perché potreste ammettere tutti innocenti, persino dire tutti colpevoli tanto siete scemi. Voi non fate così. Dite tutti colpevoli tranne me. Vivete di risulta, di paragone. Di “io so’io e voi non siete”.

 

“Fate schifo” e siete snob. Siete dei filosofi che come dicono i seduttori costruiscono castelli e vivon nelle stalle.

 

“Fate schifo” perché ormai alla parola onesti si mette mano alla pistola. Perché ormai alla parola onesti si grida Al ladro.

 

“Fate schifo”, che un po’ lo fate ve l’ha detto pure Olivari. Suvvia, come la mettete con gli altri derubati. Non si può difendersi dai ricchi fregando gli altri poveri. Non si può compiere torti per tutti e tenersi solo per sé l’avere ragione.

“Fate schifo” perché come Scarpini vi inventate amici immaginari. Il blocco sul mercato. La libertà negata. Giacinto Facchetti. Si, persino lui è una invenzione.

 

“Fate schifo” perché voi conoscevate Facchetti, arrivate a garantire per lui. Cosa conoscevate, di che parlate.

 

“Fate schifo” perché vi sentite offesi se lo paragonano a Moggi. Sapete chi era Facchetti, pretendete di sapere persino chi è Moggi. Ci avete stufato. Ma che ha fatto ‘sto Facchetti perché al confronto suo si sia tutti meno, che cosa ha fatto Moggi. Che cosa ha fatto uno che aveva un nome da prima comunione a parte l’essere stato di bell’aspetto, alto, un magro figurino ora passato alle figuracce che al massimo ha tirato due calci ad un pallone e indossato camicie su misura sempre con identica espressione, l’aria da ornamento. Ma come vi permettete. “Fate schifo”. Sapete chi è la persona perbene ? Uno come Moggi. Perché ha la caratteristica principe dei perbene: non dice mai di esserlo.

 

“Fate schifo” voi ed il vostro amico immaginario. Seguiamolo, seguiamo quel che ha fatto. Boccalone quando nei bar di Bergamo si faceva convincere da uno come Nucini dell’esistenza di un complotto. i***** quando l’ha mandato a spiare e a tender trappole. Corruttore quando gli ha promesso posti di lavoro in ricompensa. Ipocrita quando se ne vergognava. Cagasotto quando non ha avuto mai il coraggio di mettere la faccia sotto una denuncia. Loffio quando si vedeva passare sotto gli occhi bidoni e passaporti. Deamicisiano quando al lume di candela e una matita comprata di sua tasca senza sconto e con scontrino vergava felpato memorie dal sotto suolo divenute poi da sotto sola e piani di conquista rubando il sonno dei giusti e l’idea al Grande Fratello. Sbrigativo e padronale quando voleva aiuto pure per una semifinale di Coppitalia. Compiaciuto quando gli facevate il monumento ancora in vita. Vanesio quando s’è fatto mettere in mezzo da Moratti che lo ha messo al posto suo. La firma in calce a una denuncia no, in calce a una cambiale si. Tipico. Purché non si sapesse e si vedesse. Statuario quand’è vissuto da figurina, monumentale quand’è passato alla vita eterna delle brutte figure. Ora come allora, (un) immobile.

 

“Fate schifo” è lo striscione che meritate in tutti gli stadi. Perché non avete avuto neanche l’istinto degli juventini quando pensavano di avere torto di mettere nero su bianco che il fine giustifica i mezzi. Perché noi da mal fatti siamo uomini compresi di Bene e di Male. Sappiamo di essere vivi e dunque imperfetti, dei dannati. Un po’ porci ma non vogliamo le ali. Voi fatti bene una manica di santi distratti ma legati, legati come i matti, perfetti come i morti. Senza colpa e dunque senza anima. La vostra fine è il coronamento logico di una carriera spesa per la santità. Non tutti i morti sono per questo santi. I santi però son tutti morti. “Fate schifo” perché non capite come si possa rubare senza aver mai vinto, perché non capite che il posto in Cempions o la Coppa del Nonno sono furti pure quelli, perché non capite che più si è scarsi e più serve l’aiuto. Perché più protestate la vostra bacheca vuota, i vostri insuccessi e più date peso alle vostre raccomandazioni.

 

“Fate schifo” perché non avreste dovuto offendere. Perché vi dovreste solo difendere e basta. Perché la vostra battaglia per la giustizia non è una battaglia per la realtà. Una battaglia che non santifica per quanto sia umana e ti venga spontanea tu sia bello o tu sia brutto. Una battaglia che sappiamo persa. La gente è vogliosa di cattivi da esecrare come nei videogiochi per cui ti devi accontentare di come va il mondo a prescindere da quale sia la realtà. Come dice Moggi, ti deve bastare scansare i colpi perché tanto non vale la pena. Noi la si fa uguale, voi la farete male. La vostra battaglia per la giustizia non è una battaglia per la realtà bensì per la vostra realtà. Bensì per la superiorità.

 

“Fate schifo”. Siete quelli che ormai parlan da soli. Quelli che ripetono “io so chi sono” anche se gli si chiede l’ora. Certo che sappiamo chi siete. Tranquilli. Siete come Facchetti, il vostro ei fu protettore. Un falso d’autore.

 

“Fate schifo”. Siete vanesi allo specchio, adoratori dell’apparenza. Sensibili solo allo scandalo, ingolfati dinanzi la chiacchiera, sussiegosi alle istituzioni oramai disoccupati, la rivoluzione a una condizione, sputacchianti anatemi che non vi sporchino troppo. Invecchiati di colpo come Dorian Gray di balera più che galera da quando qualcuno ha scritto la vostra storia. “Fate schifo” perché s’è stufi nel vostro mondo di (falsi) magri di fare la donna cannone.

.primo1

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è UN COMPLOTTO anti-interista

è tornata la cupola

noi siamo vittime!!!!!

ecco cosa diranno al primo episodio a sfavore.....non vedo l'ora!

Quel giorno godrò come un maiale!

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ricchiuti, da applausi:

 

Ha ragione il mio amico Angelini versione Pompilio giovane e abbronzato. "Fate schifo". Premessa: non ho nulla contro di voi. Ho odiato l'Inter un paio d'anni dopo Calciopoli, poi m'è scaduta o innalzata a indifferente. Non potrei mai avercela con voi come persone. L'affetto più grande della mia vita vive nerazzurro. Mi rivolgo a voi come categoria. Ve lo dico a freddo. Senza offesa, "fate schifo".

 

"Fate schifo" perché come diceva quello parlate contro la corruzione romana nell'attesa della presidenza di un ente.

 

"Fate schifo" perché non sapete difendervi. Quando vorrò una vostra risposta intelligente, ve la scrivo.

"Fate schifo". Le telefonate erano lecite. Le nostre, le vostre, le loro. Un concetto troppo di fino per chi taglia d'accetta. Dite di sapere chi è Facchetti e chi Moggi, di conoscere questo e quello. E non conoscete il calcio. Il calcio è come la strada, dannati figli di famiglia. Si campa di fama per non fare la fame. Le pistole son fatte a dita e non c'è un morto ammazzato. Il calcio è come il postribolo, vergini care. Si dice si a tutti e non s'ama nessuno.

 

"Fate schifo". Quello che v'hanno fatto è un po' una mascalzonata. Quello che non sapete dire è peggio. La prescrizione non significa colpevolezza, anzi. La prescrizione significa un bel niente. Avete impersonato per così tanti anni il Bene da non saper la differenza con il Male. Il bene è: il male, si diventa. Mentre per voi fisionomisti anche il male è. Lo avete stabilito coi criteri di Lombroso.

 

"Fate schifo" e non dovreste farlo. Si è innocenti in natura. Solo se c'è processo e una sentenza si diventa colpevoli. E quella di Palazzi non è una colpa perché della colpa è soltanto un moncherino. Un tentativo. Solo che poi aprite bocca e non sapete quello che dite. Lo sappiamo solo noi.

 

"Fate schifo". Quella d'essere innocenti è la presunzione più bella e giusta che l'uomo ha saputo donare a se stesso e i suoi nemici. Però quando si leggono i vostri scrivere, come ha fatto Crippa giornalista del Foglio sul suo blog, "ho sempre solo creduto nella positività della cacciata della Triade: se non altro per motivi estetico-antropologici: per come parla Moggi, per le giacchette che metteva Bettega", allora sembra non fare schifo neanche la macchina del fango se poi tocca a voi. Esteticamente ed antropologicamente. Una mascalzonata speculare ma uno schizzo di fango non guasta. "Fate schifo" voi e gli schizzetti che vi hanno macchiato. "Fate schifo" voi ed il vostro sputtanamento.

 

"Fate schifo" perché tutto il mondo è paese e le vostre reazioni sono proprio le nostre.

 

"Fate schifo" perché non capite un c***o. Perché potreste ammettere tutti innocenti, persino dire tutti colpevoli tanto siete scemi. Voi non fate così. Dite tutti colpevoli tranne me. Vivete di risulta, di paragone. Di "io so'io e voi non siete".

 

"Fate schifo" e siete snob. Siete dei filosofi che come dicono i seduttori costruiscono castelli e vivon nelle stalle.

 

"Fate schifo" perché ormai alla parola onesti si mette mano alla pistola. Perché ormai alla parola onesti si grida Al ladro.

 

"Fate schifo", che un po' lo fate ve l'ha detto pure Olivari. Suvvia, come la mettete con gli altri derubati. Non si può difendersi dai ricchi fregando gli altri poveri. Non si può compiere torti per tutti e tenersi solo per sé l'avere ragione.

"Fate schifo" perché come Scarpini vi inventate amici immaginari. Il blocco sul mercato. La libertà negata. Giacinto Facchetti. Si, persino lui è una invenzione.

 

"Fate schifo" perché voi conoscevate Facchetti, arrivate a garantire per lui. Cosa conoscevate, di che parlate.

 

"Fate schifo" perché vi sentite offesi se lo paragonano a Moggi. Sapete chi era Facchetti, pretendete di sapere persino chi è Moggi. Ci avete stufato. Ma che ha fatto 'sto Facchetti perché al confronto suo si sia tutti meno, che cosa ha fatto Moggi. Che cosa ha fatto uno che aveva un nome da prima comunione a parte l'essere stato di bell'aspetto, alto, un magro figurino ora passato alle figuracce che al massimo ha tirato due calci ad un pallone e indossato camicie su misura sempre con identica espressione, l'aria da ornamento. Ma come vi permettete. "Fate schifo". Sapete chi è la persona perbene ? Uno come Moggi. Perché ha la caratteristica principe dei perbene: non dice mai di esserlo.

 

"Fate schifo" voi ed il vostro amico immaginario. Seguiamolo, seguiamo quel che ha fatto. Boccalone quando nei bar di Bergamo si faceva convincere da uno come Nucini dell'esistenza di un complotto. i***** quando l'ha mandato a spiare e a tender trappole. Corruttore quando gli ha promesso posti di lavoro in ricompensa. Ipocrita quando se ne vergognava. Cagasotto quando non ha avuto mai il coraggio di mettere la faccia sotto una denuncia. Loffio quando si vedeva passare sotto gli occhi bidoni e passaporti. Deamicisiano quando al lume di candela e una matita comprata di sua tasca senza sconto e con scontrino vergava felpato memorie dal sotto suolo divenute poi da sotto sola e piani di conquista rubando il sonno dei giusti e l'idea al Grande Fratello. Sbrigativo e padronale quando voleva aiuto pure per una semifinale di Coppitalia. Compiaciuto quando gli facevate il monumento ancora in vita. Vanesio quando s'è fatto mettere in mezzo da Moratti che lo ha messo al posto suo. La firma in calce a una denuncia no, in calce a una cambiale si. Tipico. Purché non si sapesse e si vedesse. Statuario quand'è vissuto da figurina, monumentale quand'è passato alla vita eterna delle brutte figure. Ora come allora, (un) immobile.

 

"Fate schifo" è lo striscione che meritate in tutti gli stadi. Perché non avete avuto neanche l'istinto degli juventini quando pensavano di avere torto di mettere nero su bianco che il fine giustifica i mezzi. Perché noi da mal fatti siamo uomini compresi di Bene e di Male. Sappiamo di essere vivi e dunque imperfetti, dei dannati. Un po' porci ma non vogliamo le ali. Voi fatti bene una manica di santi distratti ma legati, legati come i matti, perfetti come i morti. Senza colpa e dunque senza anima. La vostra fine è il coronamento logico di una carriera spesa per la santità. Non tutti i morti sono per questo santi. I santi però son tutti morti. "Fate schifo" perché non capite come si possa rubare senza aver mai vinto, perché non capite che il posto in Cempions o la Coppa del Nonno sono furti pure quelli, perché non capite che più si è scarsi e più serve l'aiuto. Perché più protestate la vostra bacheca vuota, i vostri insuccessi e più date peso alle vostre raccomandazioni.

 

"Fate schifo" perché non avreste dovuto offendere. Perché vi dovreste solo difendere e basta. Perché la vostra battaglia per la giustizia non è una battaglia per la realtà. Una battaglia che non santifica per quanto sia umana e ti venga spontanea tu sia bello o tu sia brutto. Una battaglia che sappiamo persa. La gente è vogliosa di cattivi da esecrare come nei videogiochi per cui ti devi accontentare di come va il mondo a prescindere da quale sia la realtà. Come dice Moggi, ti deve bastare scansare i colpi perché tanto non vale la pena. Noi la si fa uguale, voi la farete male. La vostra battaglia per la giustizia non è una battaglia per la realtà bensì per la vostra realtà. Bensì per la superiorità.

 

"Fate schifo". Siete quelli che ormai parlan da soli. Quelli che ripetono "io so chi sono" anche se gli si chiede l'ora. Certo che sappiamo chi siete. Tranquilli. Siete come Facchetti, il vostro ei fu protettore. Un falso d'autore.

 

"Fate schifo". Siete vanesi allo specchio, adoratori dell'apparenza. Sensibili solo allo scandalo, ingolfati dinanzi la chiacchiera, sussiegosi alle istituzioni oramai disoccupati, la rivoluzione a una condizione, sputacchianti anatemi che non vi sporchino troppo. Invecchiati di colpo come Dorian Gray di balera più che galera da quando qualcuno ha scritto la vostra storia. "Fate schifo" perché s'è stufi nel vostro mondo di (falsi) magri di fare la donna cannone.

 

ricchiuti è un idolo

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