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Processo Calciopoli 27 settembre: chiesta assoluzione di Moggi

Post in rilievo

Ho un sogno nel cassetto ma lo dico lo stesso tanto so che non si potrà mai avverare: un giorno, quando tutto questo sarà finito, mi piacerebbe incontrarvi tutti quanti, voi internauti che stiamo qui tutti i martedì mattina a seguire le vicende di questa farsa colossale che ci distrutto la nostra squadra del cuore, e fare una bella cena insieme, brindare, scherzare, ridere tutti insieme, noi, Big Luciano, gli avvocati difensori, quelli di Ju29ro e tutti gli altri che si stanno battendo ormai dal 2006, seduti tutti insieme allo stesso tavolo ripensando a quello che è stato e dicendo "dai, è finita, ce l'abbiamo fatta, giustizia è stata fatta!". La rabbia dentro è tanta, troppa e forte è ancora il mio ricordo di quel Bari-Juventus che ci portò il 29 scudetto che sapeva di amaro. Ricordo ogni istante di quei momenti, sembrava di essere stati catapultati in un'altra dimensione, surreale. Adesso è il momento della giustizia e se vogliamo anche della vendetta: DEVONO PAGARLA!

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Ho un sogno nel cassetto ma lo dico lo stesso tanto so che non si potrà mai avverare: un giorno, quando tutto questo sarà finito, mi piacerebbe incontrarvi tutti quanti, voi internauti che stiamo qui tutti i martedì mattina a seguire le vicende di questa farsa colossale che ci distrutto la nostra squadra del cuore, e fare una bella cena insieme, brindare, scherzare, ridere tutti insieme, noi, Big Luciano, gli avvocati difensori, quelli di Ju29ro e tutti gli altri che si stanno battendo ormai dal 2006, seduti tutti insieme allo stesso tavolo ripensando a quello che è stato e dicendo "dai, è finita, ce l'abbiamo fatta, giustizia è stata fatta!". La rabbia dentro è tanta, troppa e forte è ancora il mio ricordo di quel Bari-Juventus che ci portò il 29 scudetto che sapeva di amaro. Ricordo ogni istante di quei momenti, sembrava di essere stati catapultati in un'altra dimensione, surreale. Adesso è il momento della giustizia e se vogliamo anche della vendetta: DEVONO PAGARLA!

 

Sarebbe stupendosmile.gif

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10.35 - INSUSSISTENTE

Prende la parola Prioreschi: «Mi scuso per Moggi, ma la parola me la dà il presidente Casoria e non il mio assistito - scherza -. Io mi occuperò delle frodi sportive e sul modo in cui viene acquisita la prova: se la prova è stata acquisita in modo genuino o corretta. O, invece, se si è alterata l’acquisizione della prova. A Luciano Moggi è stato contestato tutto l’alfabeto: dalla A all’A10. Ma voglio essere Non parlo della sentenza dell’abbreviato: non si può e voglio essere come il pm che mi dice che utilizza l’abbreviato quando condanna tizio o non la usa quando assolve caio. Non utilizzo le sentenze della giustizia sportiva: è giustizia da avanspettacolo, perché anche lì anche nll’abbreviato siamo in presenza di giudizi falsati dall’acquisizione anomala. E non utilizzerò il processo Gea: quello è il primo banco di prova, da lì nasce Calciopoli, e mi farebbe comodo. Il primo schiaffo sono ro dato all’ipotesi associativa sia su quello siamo in appello e la concorrenza ha fatto tabula rasa. E la condanna prende per aver detto da dg ad uno che guadagna 3,5 miliardi non si può dire vai in tribuna o vai a Perugia! Eppure ancora oggi in questo proceso c’è un frammento di Gea. Il vero processo è quello svolto qui, con testimoni e celebrato con le intercettazioni: non è il processo dell’abbreviato o in Figc. Proprio lei il 4 dicembre del 2009 e sentivamo Coppola, sull’Inter interessa o non interessa, lei disse “avvocato, vale quello che si dice qui, ha più importanza”. E allora se vale quello detto qui, da qualcunque profilo: I FATTI NON SUSSISTONO, ecco perchè: ci fu un’eccezione di inutilizzazione delle schede (accordo Italia-Svizzera 1998), l’eccezione venne respinta nonostante l’indagine svolta in Svizzera senza rogatoria non poteva essere utilizzata. E avevamo visto giusto: in dibattimento abbiamo capito che De Cillis, l’intestatario, c’è un contrasto insanabile tra quanto dice Dilaroni e Auricchio sulle prime tre schede.

 

 

10.44 - TROPPO CHIASSO

«E allora rivediamo cosa ci dice Dilaroni in udienza: abbiamo accertato le schede presso il centrodoganale di Chiasso, lato italiano; Auricchio il 23 marzo 2010 ci dice che l’accertamento viene fatto dall’ufficiale di collegamento presso il Viminale. E ci dice che ha chiamato al telefono l’ufficiale per sapere le intestazioni: ma gli svizzeri sono i più precisi del mondo e non chiedono un fax, una lettera? Eppoi ci ha detto la favoletta del 14 12: provateci a chiedere informazioni. Ma a chi vuole raccontarla ‘sta favoletta. Un milioni di pagine e neanche un fax, un telex: e non sa neanche dire chi fosse questo ufficiale svizzero? E però nel 2009 sentiamo qui il maresciallo Nardone: quello che va a Como a sentire il venditore delle schede. Vediamo come sono stati acquisite le schede e i nominativi: è da qui che è partito tutto. E gli chiedo se hanno fatto attività in Svizzera e Nardone mi dice che con la macchina di De Cillis siamo andati a Chiasso e sul verbale abbiamo scritto... “Siamo andati nel suo negozio in Svizzera”. San Gottardo 27, Chiasso, Svizzera: l’abbiamo presa noi e acquisita, acquisiti i numeri delle prime schede” Questo è uno del magnifico team di Auricchio, i sette dell’Apocalisse: ecco la prova viene svolta attività in terRitorio svizzero, e i risultati sono INUTILIZZABILI. E allora se il dato iniziale è inutilizzabile, tutto viene TRAVOLTO fino alla deposizione di Dilaroni: c’è Cassazione che s’è espressa più volte sulla questione. Chiederemo l’inutilizzabilità delle schede per questo.

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oggi l'unico rammarico che provo e' aver perso almeno 3 o 4 anni senza difenderci.

aver abbassato la testa nell'estate 2006 e' stato un errore irreparabile !

Ancora non hanno rimediato questi babbei... :8

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No no. Ho il cagotto io.

Dico sul serio. Una sciolta mai vista.

Troppo caffè

.doh

 

haha haha haha grande! Vedi di farne tanta, che qui c'è una fogna intera da riempire! :d mi sa che tra poco ti do una mano pure io uhuh uhuh

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Ho un sogno nel cassetto ma lo dico lo stesso tanto so che non si potrà mai avverare: un giorno, quando tutto questo sarà finito, mi piacerebbe incontrarvi tutti quanti, voi internauti che stiamo qui tutti i martedì mattina a seguire le vicende di questa farsa colossale che ci distrutto la nostra squadra del cuore, e fare una bella cena insieme, brindare, scherzare, ridere tutti insieme, noi, Big Luciano, gli avvocati difensori, quelli di Ju29ro e tutti gli altri che si stanno battendo ormai dal 2006, seduti tutti insieme allo stesso tavolo ripensando a quello che è stato e dicendo "dai, è finita, ce l'abbiamo fatta, giustizia è stata fatta!". La rabbia dentro è tanta, troppa e forte è ancora il mio ricordo di quel Bari-Juventus che ci portò il 29 scudetto che sapeva di amaro. Ricordo ogni istante di quei momenti, sembrava di essere stati catapultati in un'altra dimensione, surreale. Adesso è il momento della giustizia e se vogliamo anche della vendetta: DEVONO PAGARLA!

 

Sono e siamo con te.

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Per 12 anni lo è stato. Poi qualcuno (di casa) ha staccato la spina.

a voglia a lamentarci , non esiste nel panorama mondiale una persona che incarni tanta competenza carisma personalità e conoscenza del mondo calcio a 360 gradi , pur con qualche difetto luciano moggi è stato per noi LA JUVENTUS

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Per 12 anni lo è stato. Poi qualcuno (di casa) ha staccato la spina.

 

 

E quest'ombra Montezemolo e la famiglia Elkann se la porteranno per sempre addosso.

 

Altra manica di bambinoni viziati e incapaci ne più e ne meno del merdaiolo petroliere.

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Leggete quada TuttoJuve.com

 

Dalla Spagna: Ecco l'autentico Calciopoli, nerazzurro e non bianconero

 

"Calciopoli" juventina finisce qui. Ora inizia il vero "Calciopoli". Non più una caccia alle streghe contro i colori bianconeri, nessuna prova nascosta, è il momento della verità"

 

Anche in Spagna si sono resi conto definitivamente di come andarono le cose prima, durante e dopo il processo che massacrò sportivamente (ed economicamente) la Juventus e i suoi dirigenti dell'epoca, in primis Luciano Moggi.

 

Il periodico 6cero, uno dei siti sportivi più seguiti in Spagna prosegue "La vera giustizia non si avrà comunque, perché gli avvocati juventini furono costretti al patteggiamento in fretta e furia e perché l'accusa ha ignorato per più di cinque anni le prove evidente di colpevolezza di Inter ed altre squadre e perché, infine, tutto è ovviamente prescritto e nessuna altra squadra potrà scontare una pena analoga a quella scontata ingiustamente dalla Juventus nel 2006".

 

La nuova clamorosa intercettazione tra Bergamo e Rodomonti ("Nel dubbio in Inter-Juve, fischia a favore dell'Inter") del 28 novembre 2004 non è dissimile da un'altra già nota, di due giorni prima tra Franco Carraro, allora presidente della FICG e proprio Paolo Bergamo, uno dei designatori arbitrali, al quale non è mai stata data importanza. "Nel dubbio, per amor di Dio non commettiamo errori a favore della Juve" che era a più 15 sui nerazzurri. Soprattutto perché di li a poco ci sarebbe stato un Consiglio di Lega.

 

Nel successivo passaggio tra Bergamo e Rodomonti la frase diventa ancora più esplicita: "Nel dubbio fischia pro-Inter".

 

Carraro in tribunale si difese dicendo "La Juventus era allora una superpotenza e un errore arbitrale a suo favore poteva essere male interpretato, mentre un errore a favore dell'Inter era stata considerato normale".

 

Il sito spagnolo si sofferma sull'andamento di quella partita (2-2) con un rigore commesso da Toldo su Zalayeta, e con il giallo e non il rosso da ultimo uomo al portiere nerazzurro.

 

6cero chiosa giustamente: "La teoria del sistema creato da Moggi per favorire la Juventus è totalmente demolita, con questa ennesima telefonata. Sembra molto più probabile l'altra teoria, quella per cui la Juventus ha vinto perché era nettamente superiore alle altre, che anzi, chiedevano favori e protezioni arbitrali".

 

In Spagna ci sono arrivati e in Italia?

 

che dire, siamo alla resa dei conti, peccato che oggi non posso seguire tutto il processo, devo fare il turno 14-22 tse (quello che odio di più .doh )

comunque credo che oggi molte teste cadranno e al provolone gli porteremo tutti le arance :ola2:

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Avvocato Prioreschi: Mi occuperò dei reati di frode, del reato associativo parlerà Trofino.

In questi processi gli avvocati fanno a gara per parlare per ultimo. Io non so se questo è un vantaggio, ma certamente quando si parla per ultimi si rischia di rimanere senza argomenti perché gli altri hanno già affrontato tutto. Volevo dire che il mio intervento, che tratterà le frodi, ha presupposti che riguardano le modalità con cui sono state acquisite le prove, perché questo è il tema vero del processo. Se è stata acquisita in modo corretto o genuino o è stata alterata, il che si ripercuote sul dibattimento. A Luciano Moggi è stato contestato l’alfabeto e anzi di più. Voglio essere subito chiaro. Non mi occuperò della sentenza di abbreviato, non solo perché non è utilizzato ma perché non faccio come il pm, che mi dice che utilizza la sentenza, solo quando gli fa comodo. Non utilizzo nemmeno le 3 sentenze della giustizia sportiva, perché essa è giustizia d'avanspettacolo, sperando che chi fa avanspettacolo non si offenda. Sono giudizi falsati, perché con prove acquisite in modo anomalo. Nemmeno parlerò della sentenza Gea, che è stato il banco di prova di questa indagine, che ha subito un sonoro schiaffo all’ipotesi della associazione a delinquere. Quella sentenza ha smentito tutto l’impianto accusatorio, quindi mi farebbe comodo, ma non lo faccio. Perché il vero processo è quello che si è svolto in quest’aula, che abbiamo celebrato con tutte le intercettazioni e non fatto in abbreviato. Proprio Lei mentre sentivamo Coppola qui in aula, quando la parte civile insisteva, Lei disse: “Vale quello che si dice qui, ha più importanza di quello che si è detto fuori” e allora se dobbiamo vedere quello che si è detto qui, questo processo non può che avere una soluzione; i fatti non sussistono. Di penalmente rilevante non c’è nulla.

Il Tribunale ricorderà che facemmo un'eccezione di utilizzabilità delle intercettazioni delle schede straniere. Questa eccezione fu respinta perché all’epoca dicemmo che erano stati fatti accertamente con gli uffici in Svizzera, quindi non vi era la rogatoria e quel dato era inutilizzabile, ci è stato detto di no perché forse dalle informative emergeva una verità diversa; ma oggi devo dire che avevamo visto giusto: l’istruttoria ha evidenziato che per la modalità di intestazione a De Cillis c’è un contrasto tra quello che dice Di Laroni e quello che dice Auricchio. Ricordate: le schede erano la 741 finale di Moggi, la 213 di Pairetto e la 284 di Bergamo. Come hanno accertato l'intestazione? Di Laroni dice che hanno accertato attraverso il centro doganale di Chiasso, lato italiano. Auricchio, dopo qualche mese dice che è stato fatto con l’ufficiale di collegamento svizzero presso il ministero dell'Interno, ma la cosa simpatica è che ci dice che ha chiamato al telefono e gli chiede a chi erano intestate le schede e poi lo ha richiamato. Non c’è niente di questo accertamento, né un fax né un'informativa di servizio. Tutto a voce! Uno degli atti più rilevanti del processo, a voce!

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Scusate ragazzi io non sono esperto di processi...ma il responso si saprà già da stasera, dopo che sarà finito il processo? O ci vuole tempo per prendere la decisione?

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"Hanno comprato Vampeta e Taribo West: ecco perché l’Inter perdeva, noi avevamo i campioni del mondo, loro Taribo."

 

hahahah sto morendo, GRANDE DIRETTORE!

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Questa telefonata, come quasi tutte del resto, può essere aperta a varie interpretazioni, gli intertristi dicono : "vedete, gli dice di non favorire la juventus perchè la prassi era quella di favorirla, ma in quel caso gli serviva altro e ha dovuto specificare di dire all'arbitro che la linea della cupola per quella partita doveva cambiare, ma solo per quella... altrimenti perchè dover specificare che la juve non doveva essere favorita?... a cose normali doveva essere sott'inteso che nessuna squadra doveva ricevere favori..."... noi juventini la vediamo in altro modo... "

Questo però vuol dire, a mio avviso, fraintenderla proprio la telefonata.

Bergamo infatti chiama Rodomonti su indicazione di Carraro.

Carraro aveva chiamato Bergamo perché, in vista delle elezioni, un eventuale errore a favore della Juventus avrebbe generato una importante reazione mediatica.

Per Carraro, infatti, se Collina sbaglia non frega un * a nessuno; Rodomonti, invece, è "uno chef di livello inferiore, e se sbaglia a favore della Juve la gente pensa che ha fatto a posta a far da mangiare non bene".

Carraro, insomma, è preoccupato delle ripercussioni mediatiche che hanno gli errori pro-Juve commessi da arbitri DIVERSI dall'imparzialissimo Collina.

Carraro non dice che "la Juve viene sempre favorita" o che "esiste un condizionamento arbitrale". Assolutamente no. Si dimostra semplicemente preoccupato che, in vista delle elezioni, un errore pro-Juve, considerando come veniva recepito dalla stampa, provocasse non pochi imbarazzi in Lega.

 

Per quanto riguarda poi Rodomonti, considera che lui non arbitrava la Juventus DAL 2002!, da Udinese-Juventus del 5 maggio 2002!

 

Gli interisti, ancora, si appellano alla frase "in questo momento".

"Questo momento" va identificato nel periodo delle elezioni, come illustrato nella precedente telefonata.

Inoltre è logica: affermare che IN QUESTO MOMENTO va avvantaggiata l'Inter, NON IMPLICA CHE PRIMA VENISSE AVVANTAGGIATA LA JUVENTUS.

Se io dico che "Vidal attualmente è più in forma di Krasic", io sto affermando che ORA, ATTUALMENTE, sicuramente Vidal è più in forma di Krasic.

Ciò però mica implica automaticamente che Krasic prima era più in forma di Vidal?! Ma che stiamo a dì, aho?

Bergamo dice "in questo momento" e loro, con una logica ALLA *, hanno desunto che "RISPETTO AL PASSATO, in questo momento" viene sfavorita l'Inter.

Beh, è illogico. Punto.

 

La questione è semplice, altro che "Perché lo specifica?"

Lo specifica perché Carraro gli ha detto di farlo.

Punto e stop.

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Prende la parola Prioreschi: «Mi scuso per Moggi, ma la parola me la dà il presidente Casoria e non il mio assistito - scherza -. Io mi occuperò delle frodi sportive e sul modo in cui viene acquisita la prova: se la prova è stata acquisita in modo genuino o corretta. O, invece, se si è alterata l’acquisizione della prova. A Luciano Moggi è stato contestato tutto l’alfabeto: dalla A all’A10. Ma voglio essere Non parlo della sentenza dell’abbreviato: non si può e voglio essere come il pm che mi dice che utilizza l’abbreviato quando condanna tizio o non la usa quando assolve caio. Non utilizzo le sentenze della giustizia sportiva: è giustizia da avanspettacolo, perché anche lì anche nll’abbreviato siamo in presenza di giudizi falsati dall’acquisizione anomala. E non utilizzerò il processo Gea: quello è il primo banco di prova, da lì nasce Calciopoli, e mi farebbe comodo. Il primo schiaffo sono ro dato all’ipotesi associativa sia su quello siamo in appello e la concorrenza ha fatto tabula rasa. E la condanna prende per aver detto da dg ad uno che guadagna 3,5 miliardi non si può dire vai in tribuna o vai a Perugia! Eppure ancora oggi in questo proceso c’è un frammento di Gea. Il vero processo è quello svolto qui, con testimoni e celebrato con le intercettazioni: non è il processo dell’abbreviato o in Figc. Proprio lei il 4 dicembre del 2009 e sentivamo Coppola, sull’Inter interessa o non interessa, lei disse “avvocato, vale quello che si dice qui, ha più importanza”. E allora se vale quello detto qui, da qualcunque profilo: I FATTI NON SUSSISTONO, ecco perchè: ci fu un’eccezione di inutilizzazione delle schede (accordo Italia-Svizzera 1998), l’eccezione venne respinta nonostante l’indagine svolta in Svizzera senza rogatoria non poteva essere utilizzata. E avevamo visto giusto: in dibattimento abbiamo capito che De Cillis, l’intestatario, c’è un contrasto insanabile tra quanto dice Dilaroni e Auricchio sulle prime tre schede.

 

 

10.44 - TROPPO CHIASSO

«E allora rivediamo cosa ci dice Dilaroni in udienza: abbiamo accertato le schede presso il centrodoganale di Chiasso, lato italiano; Auricchio il 23 marzo 2010 ci dice che l’accertamento viene fatto dall’ufficiale di collegamento presso il Viminale. E ci dice che ha chiamato al telefono l’ufficiale per sapere le intestazioni: ma gli svizzeri sono i più precisi del mondo e non chiedono un fax, una lettera? Eppoi ci ha detto la favoletta del 14 12: provateci a chiedere informazioni. Ma a chi vuole raccontarla ‘sta favoletta. Un milioni di pagine e neanche un fax, un telex: e non sa neanche dire chi fosse questo ufficiale svizzero? E però nel 2009 sentiamo qui il maresciallo Nardone: quello che va a Como a sentire il venditore delle schede. Vediamo come sono stati acquisite le schede e i nominativi: è da qui che è partito tutto. E gli chiedo se hanno fatto attività in Svizzera e Nardone mi dice che con la macchina di De Cillis siamo andati a Chiasso e sul verbale abbiamo scritto... “Siamo andati nel suo negozio in Svizzera”. San Gottardo 27, Chiasso, Svizzera: l’abbiamo presa noi e acquisita, acquisiti i numeri delle prime schede” Questo è uno del magnifico team di Auricchio, i sette dell’Apocalisse: ecco la prova viene svolta attività in terRitorio svizzero, e i risultati sono INUTILIZZABILI. E allora se il dato iniziale è inutilizzabile, tutto viene TRAVOLTO fino alla deposizione di Dilaroni: c’è Cassazione che s’è espressa più volte sulla questione. Chiederemo l’inutilizzabilità delle schede per questo.

 

BHO NON SI CAPISCE NA MAZZA....forse prioreschi e' troppo veloce e quelli di tuttosport non gli stanno dietro e saltano el parole ..... :d

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ciao fratelli, uniti si combatte domenica tutti al piazzale anche chi non ha il biglietto i nostri 2 scudetti devono tornare a casa

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Ho un sogno nel cassetto ma lo dico lo stesso tanto so che non si potrà mai avverare: un giorno, quando tutto questo sarà finito, mi piacerebbe incontrarvi tutti quanti, voi internauti che stiamo qui tutti i martedì mattina a seguire le vicende di questa farsa colossale che ci distrutto la nostra squadra del cuore, e fare una bella cena insieme, brindare, scherzare, ridere tutti insieme, noi, Big Luciano, gli avvocati difensori, quelli di Ju29ro e tutti gli altri che si stanno battendo ormai dal 2006, seduti tutti insieme allo stesso tavolo ripensando a quello che è stato e dicendo "dai, è finita, ce l'abbiamo fatta, giustizia è stata fatta!". La rabbia dentro è tanta, troppa e forte è ancora il mio ricordo di quel Bari-Juventus che ci portò il 29 scudetto che sapeva di amaro. Ricordo ogni istante di quei momenti, sembrava di essere stati catapultati in un'altra dimensione, surreale. Adesso è il momento della giustizia e se vogliamo anche della vendetta: DEVONO PAGARLA!

 

Questo è il sogno di tutti noi fratello...

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