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*38allori*

Sommario, piacere so francesco: le nostre letture a confronto

Post in rilievo

9 ore fa, Fra The Best ha scritto:

Cosa sarebbero le letture di gruppo? A chiedervelo è un orso che concepisce la lettura quasi esclusivamente come attività da svolgere in religioso silenzio e senza gente attorno o televisioni accese. sefz

Sisi infatti non intendevo letture di gruppo dal vivo, quelle nemmeno io le ho mai fatte.

Però sopratutto sui forum a tema, capita che si decida insieme un libro da leggere e man mano che si procede con la lettura lo si commenta :d

Anche questo è un modo per stimolare la lettura e condividere giudizi, impressioni o spunti di rilfessione.

Questo di King l'ho letto proprio per un piccolo GdL (Gruppo di Lettura) :d

 

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2 minuti fa, Gats ha scritto:

Sisi infatti non intendevo letture di gruppo dal vivo, quelle nemmeno io le ho mai fatte.

Però sopratutto sui forum a tema, capita che si decida insieme un libro da leggere e man mano che si procede con la lettura lo si commenta :d

Anche questo è un modo per stimolare la lettura e condividere giudizi, impressioni o spunti di rilfessione.

Questo di King l'ho letto proprio per un piccolo GdL (Gruppo di Lettura) :d

 

Ah, ok. .sisi

 

Pur essendo un amante della lettura, sono completamente all'asciutto di circoli del libro, challenge e gruppi vari.

 

La trovo un'attività molto intima. sefz

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Sto leggendo l'apologia di Socrate ed il Simposio di Platone.

Faccio fatica a credere che siano discorsi di uomini vissuti 2500 anni fa.. Talmente belli ed articolati che sembrano arringhe alle quali si è lavorato mesi e mesi.. Ed invece sono dialoghi..

 

 

 

 

 

 

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4 minuti fa, CurvaConi ha scritto:

Cosa ne pensate degli audiolibri?

Da una parte sono comodi, nel senso che li puoi sentire anche in macchina durante i viaggi lunghi, tuttavia preferisco i libri cartacei perchè mi piace sottolineare le parti importanti o quelle che magari sono poco chiare per poi riprenderle. Inoltre è più facile tornare indietro.

Poi dipende dal libro e dalla capacità di apprendimento e di concentrazione individuale.

Su Youtube ne trovi, magari fai un tentativo e vedi come ti trovi

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13 minuti fa, filippone85j ha scritto:

Da una parte sono comodi, nel senso che li puoi sentire anche in macchina durante i viaggi lunghi, tuttavia preferisco i libri cartacei perchè mi piace sottolineare le parti importanti o quelle che magari sono poco chiare per poi riprenderle. Inoltre è più facile tornare indietro.

Poi dipende dal libro e dalla capacità di apprendimento e di concentrazione individuale.

Su Youtube ne trovi, magari fai un tentativo e vedi come ti trovi

Sto provando ad ascoltare I Dolori del Giovane Werther, contenuto nel podcast "Ad Alta Voce" di Radio 3 che è una grande raccolta di audiolibri, a fine libro farò una valutazione della comodità degli audiolibri stessi. Grazie dell'opinione.

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20 ore fa, filippone85j ha scritto:

Inoltre è più facile tornare indietro.

Questo aspetto, almeno per me, è fondamentale. .sisi

 

Non ho mai provato un audiolibro, non mi attirano affatto, sinceramente.

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1 ora fa, Mormegil ha scritto:

Com'è?

La prima volta che l'ho letto, una 15ina di anni fa ne rimasi folgorato. ora lo riprendo per gustarne e soffermarmi su determinati passi.

Ti rispondo prendendo una rece che ne describe pienamente le sensazioni che trasmette il libro.

 

"...In un mondo marcio che precipita “inesorabilmente nella polvere”, scrive von Salomon, si rende necessario quell’ “atteggiamento inflessibile” dei reduci: il senso “dell’acciaio, della dinamite e dell’attacco brutale”. I soldati che “obbedivano alla voce segreta del sangue” erano “uomini indipendenti, che avevano conosciuto una dura solidarietà e trovato nella guerra una patria”, che “non sarebbero mai tornati a casa” perché avrebbero sempre portato nel cuore “la trincea, la morte, l’orrore, l’ebbrezza, il ferro”. Proscritti, cioè “uomini indomiti, liberi da vincoli, espulsi dal mondo delle leggi borghesi”, “uomini dinamici in un’epoca dinamica, giudicabili solo con unità di misura dinamiche, su un piano che al mondo che li circondava sembrava certo fantomatico e minaccioso”; uomini da “interregno”, come direbbe Ernst Jünger, una “razza interdetta” all’attacco del Vecchio e per un Nuovo che non fosse democrazia, capitalismo, marxismo e cosmopolitismo, “portatori inquieti, maledetti, senza patria, di forze fruttifere, irrobustiti e messi al bando”, uomini in lotta per far trionfare “la potenza sulle ombre, la vita sulle costruzioni, il rango sulla felicità, la sostanza sulle falsificazioni”. Una tale schiatta di individui ha per von Salomon un solo destino: il carcere o la morte. Così, se tanti suoi “camerati” incontrarono, quasi con onorevole gioia, la Vecchia Signora anzitempo, von Salomon scontò circa cinque anni di prigione per la collaborazione nell’omicidio di Rathenau e per aver quasi ucciso un traditore del gruppo. Nel libro l’autore affresca, ancora una volta rifuggendo da ogni facile retorica, la sua condizione di prigioniero, l’annientamento del sé che il carcere inculca ai reietti e il “freddo odio” che lascia nell’animo, l’onore nel non ritrattare e nel non piegarsi agli ipocriti valori di un sistema aborrito che adopera la violenza “parlando d’amore”, l’amicizia di un socialista prussiano con un internazionalista, la eco lontana, sfumata ma fondante, di una misteriosa “Lei”, lo sconforto, la rabbia, un irriducibile nichilismo e acri, abissali riflessioni esistenziali.

Un romanzo-documento, I proscritti, che lascia un sapore amaro nella bocca, come quello del sangue dopo un pugno, un libro inattuale che rende mediocre la realtà e meschina l’attualità."

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Qualche aggiornamento sulle ultime letture. sefz

 

L'idiota di F. Dostoevskij: dopo la non positiva esperienza con "Le notti bianche", mi ero avvicinato a quest'opera con molta cautela, ma devo dire che mi ha stupito in positivo. Non si può certo dire che sia avvincente (è comunque letteratura russa dell'Ottocento .ghgh), ma l'ho letto abbastanza velocemente e spinto dalla curiosità di arrivare alla fine. Proseguirò con la lettura delle opere di Dostoevskij, con moderazione. sefz

 

La canaglia sentimentale di J. Bayly: una piacevolissima sorpresa. L'ho preso in una bancarella a prezzo irrisorio perché attratto dalla copertina e dalle condizioni praticamente perfette e ci ho trovato una scrittura fortemente umoristica e scorrevole che ti coinvolge e ti strappa anche qualche risata di gusto. Non si può dire che ci sia una vera e propria trama, sono più che altro frammenti della vita ordinaria di uno scrittore e anchorman televisivo. Proprio per questo, forse alla lunga potrebbe stancare un po', ma io ho realmente apprezzato il suo stile e spero in futuro di poter avere l'occasione di leggere qualche altro suo romanzo. Uno dei migliori libri letti negli ultimi mesi. .sisi

 

Notturno indiano di A. Tabucchi: mi era stato consigliato da una persona dopo che le avevo parlato in termini entusiastici di "Sostiene Pereira" (.allah). È un'opera a metà tra un racconto lungo e un romanzo, devo dire che non mi ha convinto anche perché ho faticato un po' a immergermi nell'ambientazione a me abbastanza sconosciuta. Non lo consiglierei, preferisco molto altro di Tabucchi.

 

Origin di D. Brown: notevole passo indietro rispetto agli altri romanzi del ciclo di Robert Langdon. Poteva tranquillamente essere più breve di almeno 100 pagine, contiene troppe ripetizioni che se, immagino, servono a un lettore meno accorto a ricordare il filo della storia, risultano molto fastidiose per chi invece ha ben presente lo sviluppo degli eventi. Non la sua opera più riuscita.

 

 

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Il 1/6/2018 Alle 12:12, Fra The Best ha scritto:

Qualche aggiornamento sulle ultime letture. sefz

 

L'idiota di F. Dostoevskij: dopo la non positiva esperienza con "Le notti bianche", mi ero avvicinato a quest'opera con molta cautela, ma devo dire che mi ha stupito in positivo. Non si può certo dire che sia avvincente (è comunque letteratura russa dell'Ottocento .ghgh), ma l'ho letto abbastanza velocemente e spinto dalla curiosità di arrivare alla fine. Proseguirò con la lettura delle opere di Dostoevskij, con moderazione. sefz

 

Non so che esperienza negativa hai avuto con "Le notti bianche" (che per me è un capolavoro) ma da appassionato di Dostoevskij, a mio avviso, L'idiota è tra le opere del maestro russo che mi piace di meno. Molto pesante, lento, verboso e noioso in molte parti, insomma un romanzo lontano anni luce da quei due capolavori che sono "I fratelli Karamazov" e "Delitto e castigo". Nettamente inferiore anche ai "Demoni" che ha una sua forza oscura dirompente.

Sull'idiota aggiungo una considerazione: nel mio giudizio influisce forse anche il fatto che lo vidi anni fa a teatro in una rappresentazione con Giulio Scarpati protagonista e, per la prima e unica volta, mi addormentai profondamente in poltrona dopo il primo atto....:d

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Non so che esperienza negativa hai avuto con "Le notti bianche" (che per me è un capolavoro) ma da appassionato di Dostoevskij, a mio avviso, L'idiota è tra le opere del maestro russo che mi piace di meno. Molto pesante, lento, verboso e noioso in molte parti, insomma un romanzo lontano anni luce da quei due capolavori che sono "I fratelli Karamazov" e "Delitto e castigo". Nettamente inferiore anche ai "Demoni" che ha una sua forza oscura dirompente.

Sull'idiota aggiungo una considerazione: nel mio giudizio influisce forse anche il fatto che lo vidi anni fa a teatro in una rappresentazione con Giulio Scarpati protagonista e, per la prima e unica volta, mi addormentai profondamente in poltrona dopo il primo atto....default_biggrin.gif

 

Beh, il mondo è bello perché è vario. default_biggrin.gif

 

Io temevo proprio di andare incontro a un'opera lenta e pesante, ma se certamente non si può affermare che sia piena di ritmo allo stesso tempo non l'ho praticamente mai trovata pesante.

 

In programma c'è anche di leggere "Il giocatore" e "Delitto e castigo". Se andrà bene con entrambi, mi accosterò anche a "I fratelli Karamazov". default_sisi.gif

 

Su "Le notti bianche", che avevo già recensito anche in questo topic: non ci ho trovato proprio nulla di interessante. Un'opera fin troppo romantica (mi riferisco alla corrente letteraria del Romanticismo).

 

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Le notti bianche è da considerarsi abbastanza adolescenziale rispetto ad altre sue opere, secondo me. 

L' idiota invece non credo abbia nulla di pesante. Il principe Myskin è un capolavoro di personaggio con la sua genuinità e il suo modo di rapportarsi al mondo. Qualcosa di positivo anche per Dostoevskij che riesce a far provare affetto per ben altri mascalzoni. 

Il giocatore e L' adolescente sono i suoi romanzi meno coinvolgenti per me.

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Io pure non ho ho amato granché "L'idiota", è stata una lettura sfiancante e alla fine l'ho addirittura mollata. E vi dico che "Notti bianche", "Delitto e castigo" e "Memorie dal sottosuolo" invece mi erano piaciuti tantissimo.

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Il 5/5/2018 Alle 13:30, CurvaConi ha scritto:

Cosa ne pensate degli audiolibri?

Allora, gli audiolibri sono praticamente dei libri letti ad alta voce da un perfetto narratore. Leggere un libro ad alta voce è assai complicato poiché ci sono vari accenti e varie punteggiature che fanno da respiro. Insomma, è un pò come recitare un copione di un teatro, solo che il libro racchiude un intero capitolo letto solamente dal narratore. 

Ho già scaricato l'audiolibro di Harry Potter e la Pietra Filosofale di J.K. Rowling (Si pronuncia Gèi Chèi Ruling) e ho già ascoltato l'intero libro seguendo anche con quello cartaceo. Ho notato che certe volte i dialoghi non sono come quelli dei film, quindi per recitare un dialogo di Harry o dello zio Vernon che si arrabbia spesso, ci vuole una massima concentrazione ma soprattutto saper recitare nella giusta interpretazione.

Esempio:

– «Quante volte ti avevo detto di non pronunciare quella parola m..... sotto casa mia?» – sbottò lo zio Vernon a Harry.

Praticamente qui, devi recitare un pò come avviene nei film, solo che devi avere una voce po dura e grottesca, tipica di un anziano troppo rigoroso. Però, il fatto è che le voci femminili come zia Petunia, zia Marge, Hermione, Pansy Parkinson ci richiede un'altra persona in grado interpretarla. Insomma, è un pò complicato... Per un maschio non è possibile interpretare le voci femminili, altrimenti che personaggio potrebbe inventare secondo i lettori (ascoltatori)?  Una Hermione transessuata? .ghgh

 

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Piccolo mondo antico di Antonio Fogazzaro: per essere un romanzo dell'Ottocento, è ben poco ottocentesco, se si eccettuano certe descrizioni paesaggistiche e alcuni interventi didascalici dell'autore. Lettura quasi mai pesante e anzi spesso brillante; per quanto riguarda i temi, più che quello delle guerre d'indipendenza è particolarmente riuscito il diverso rapporto con la religione dei due protagonisti. Promosso a pieni voti. .sisi

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Il 14/6/2018 Alle 14:44, Son_of_Poseidon ha scritto:

Allora, gli audiolibri sono praticamente dei libri letti ad alta voce da un perfetto narratore. Leggere un libro ad alta voce è assai complicato poiché ci sono vari accenti e varie punteggiature che fanno da respiro. Insomma, è un pò come recitare un copione di un teatro, solo che il libro racchiude un intero capitolo letto solamente dal narratore. 

Ho già scaricato l'audiolibro di Harry Potter e la Pietra Filosofale di J.K. Rowling (Si pronuncia Gèi Chèi Ruling) e ho già ascoltato l'intero libro seguendo anche con quello cartaceo. Ho notato che certe volte i dialoghi non sono come quelli dei film, quindi per recitare un dialogo di Harry o dello zio Vernon che si arrabbia spesso, ci vuole una massima concentrazione ma soprattutto saper recitare nella giusta interpretazione.

Esempio:

– «Quante volte ti avevo detto di non pronunciare quella parola m..... sotto casa mia?» – sbottò lo zio Vernon a Harry.

Praticamente qui, devi recitare un pò come avviene nei film, solo che devi avere una voce po dura e grottesca, tipica di un anziano troppo rigoroso. Però, il fatto è che le voci femminili come zia Petunia, zia Marge, Hermione, Pansy Parkinson ci richiede un'altra persona in grado interpretarla. Insomma, è un pò complicato... Per un maschio non è possibile interpretare le voci femminili, altrimenti che personaggio potrebbe inventare secondo i lettori (ascoltatori)?  Una Hermione transessuata? .ghgh

 

ahah

 

Io ho scaricato un' app che gratuitamente fa ascoltare audiolibri. Sto ascoltando Meraviglie del duemila di Salgari e mi sto trovando bene. Prima volta che do una possibilità ad un audiolibro e devo dire che se sono bravi i narratori non è male per qualche libro.

 

 

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2 ore fa, L.O.V.E. ha scritto:

ahah

 

Io ho scaricato un' app che gratuitamente fa ascoltare audiolibri. Sto ascoltando Meraviglie del duemila di Salgari e mi sto trovando bene. Prima volta che do una possibilità ad un audiolibro e devo dire che se sono bravi i narratori non è male per qualche libro.

 

 

Sì, ma guarda che non è tanto facile leggere con la massima sicurezza. Eppure, leggere in silenzio è più facile e dà meno errori di lettura .sisi  Vittorio Gassman è l'unico ad avere una voce bella e perfettamente orecchiabile quando legge un libro qualsiasi.

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9 minuti fa, Son_of_Poseidon ha scritto:

Sì, ma guarda che non è tanto facile leggere con la massima sicurezza. Eppure, leggere in silenzio è più facile e dà meno errori di lettura .sisi  Vittorio Gassman è l'unico ad avere una voce bella e perfettamente orecchiabile quando legge un libro qualsiasi.

Sono d'accordo. Ho ascoltato qualche narratore amatoriale sul tubo e mi avevano fatto una brutta impressione. Gli audiolibri vanno bene solo a volte per qualche libro.

Immagino che Gassman sia perfetto come narratore.

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Io leggo:

 

Narnia di C. S. Lewis: Non è un libro solo per bambini perché l'uso costante della metafora colta, del riferimento dotto, rende il libro più denso di quanto possa apparire ad una prima lettura che, quindi, può svolgersi su piani diversi di comprensione. Non lo considero un capolavoro assoluto, ma sono lieto di averlo letto. La creazione del mondo ed il leone Aslan mi hanno riportato i miei sogni di bambino e sono grato a Lewis di avermeli restituiti sotto forma poetica.

Il signore degli Anelli di J. R. R. Tolkien: un romanzo d'eccezione, al di fuori del tempo: chiarissimo ed enigmatico, semplice e sublime. Esso dona alla felicità del lettore avventure in luoghi remoti e terribili, episodi d'inesauribile allegria, segreti paurosi che si svelano a poco a poco, draghi crudeli e alberi che camminano, città d'argento e di diamante poco lontane da necropoli tenebrose in cui dimorano esseri che spaventano solo al nominarli, urti giganteschi di eserciti luminosi e oscuri; e tutto questo in un mondo immaginario ma ricostruito con cura meticolosa, e in effetti assolutamente verosimile, perché dietro i suoi simboli si nasconde una realtà che dura oltre e malgrado la storia: la lotta, senza tregua, tra il bene e il male. Leggenda e fiaba, tragedia e poema cavalleresco, il romanzo di Tolkien è in realtà un'allegoria della condizione umana che ripropone in chiave moderna i miti antichi. L'edizione integrale del ''Signore degli Anelli'', riveduta in collaborazione con la Società Tolkieniana Italiana.

 

Harry Potter di J. K. Rowling: Harry è un ragazzino un po’ invadente. Nonostante vogliano propinarcelo come povero incompreso, fin dalle prime pagine de “La pietra filosofale” assistiamo alla formazione di una conca gravitazionale che permette al bambino sopravvissuto di attrarre a sé ogni genere di evento, positivo o negativo che sia. Egli è il centro dell’universo in varie e differenti declinazioni: vittima di abusi fisici e psicologici da parte dei parenti babbani, e vera celebrità fra i maghi. La cicatrice sulla fronte è l’emblema di uno status da privilegiato, stemma di riconoscimento che gli vale una pacca sulla spalla e un ringraziamento da parte dei maghi che lo incontrano a fronte di qualcosa che, di fatto, non ha compiuto: battere Voldermort. Già, perché a battere Voldemort non è stato Harry Potter, ma sua madre. E come ha fatto la mamma di Harry ha sconfiggere il Signore Oscuro? Be’, con la forza dell’amore, la più potente delle energie universali. Ciò che lascia certamente perplessi è il fatto che il Signore Oscuro si faccia sorprendere da qualcosa che dovrebbe aver visto migliaia di volte. Quante famiglie ha sterminato prima di arrivare a Harry? Sembrerebbe che fra tutte le mamme uccise da Voldemort solo quella di Harry amasse davvero suo figlio.

 

Percy Jackson e gli Dèi dell'Olimpo di R. RiordanLa trama si insinua perfettamente nella linea fantasy: un ragazzo che fino a poco prima non conosce il padre e che, all'improvviso, si trova catapultato in un mondo pieno di creature mitologiche che vogliono ucciderlo. La sua unica salvezza? Giungere al campo mezzosangue dove, altri come lui, passano le vacanze estive (e non solo) allenando corpo e mente, preparandosi ad affrontare quelle creature che al di fuori dei confini sicuri del campo li attendono.

Questo è ciò che ci si aspetta debba fare un mezzosangue, un figlio di un dio o una dea e di un mortale, ma ovviamente Percy non è nemmeno un comune mezzosangue (come il suo nome stesso suggerisce), egli è figlio di uno dei tre grandi, per l’esattezza di Poseidone, dio del mare e dell’oceano.

Percy ha il potere di controllare e individuare l’acqua in ogni sua forma e si ritrova, suo malgrado, implicato nelle gelosie dell’olimpo, in una guerra fra Zeus, Ade e suo padre Nettuno. La sua colpa? Aver rubato qualcosa che appartiene a Zeus.

Percy però non sa niente di tutto ciò, ma essendo il primo indagato dal supremo Zeus, si trova costretto a compiere un’impresa eroica alla ricerca dell’oggetto che il divino zio crede sia nelle sue mani. Ad accompagnarlo c’è la bella e intelligente figlia di Atena, Annabeth Chase, e il suo migliore amico, il satiro Grover Underwood. I tre si trovano ad affrontare svariati pericoli, creature della mitologia greca gli sbarrano la strada e persino i loro “parenti” divini! Tuttavia non siamo che all'inizio dell’avventura di Percy. Rick Riordan, l’autore di questa nuova saga fantasy, ha tirato fuori dalla mitologia greca, i più grandi miti conosciuti.

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20 minuti fa, intercettato ha scritto:

Ragazzi mi consiglieresti un romanzo ambientato in Iran? So che è una domanda particolare, però se qualcuno riuscisse ad aiutarmi...

Hosseini non li ambienta lì? uum

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