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sergio

Tensione altissima tra la Catalogna e il governo centrale spagnolo

Post in rilievo

Premesso che forse sarebbe stato meglio che il governo centrale spagnolo avesse "permesso" questo referendum fasullo per poi dichiararlo incostituzionale e quindi nullo, cioè privo di qualsiasi efficacia giuridica, ritengo che le rivendicazioni catalane (difficile capire peraltro quanta parte della popolazione della Catalogna sia a favore dell'indipendenza) siano fondamentalmente economiche e si basano sul presupposto, sbagliato, che una nuova nazione indipendente possa prosperare al di fuori dell'entità statuale Spagna, magari col riconoscimento UE. Un punto di vista, per me, totalmente errato anche perché l'Unione Europea, giustamente, non è neanche entrata nel merito della questione e mai avrebbe riconosciuto e accettato la divisione di un proprio Stato membro. Si può rivendicare più autonomia e chiedere un tavolo di confronto con il governo ma sempre muovendosi all'interno del dettato costituzionale. Altrimenti ci si pone al di fuori della legge e ci si espone inevitabilmente alla reazione del governo centrale che non si capisce per quale motivo dovrebbe acconsentire a cedere una parte del proprio territorio senza colpo ferire.

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Non solo: si crea un precedente pericolosissimo per ogni possibile micronazionalismo latente o meno che sia, dai bretoni, ai bavaresi, ai gallesi, ai corsi, ai fiamminghi, ai ruteni, agli sloveni della Carinzia, ai magiari di Transilvania, ai turchi di Bulgaria...

 

Comunque, non è neppure una cosa così automatica: in Scozia il governo inglese ha permesso il voto per l'indipendenza, i secessionisti scozzesi già festeggiavano, invece allo spoglio dei voti si è visto che gli unionisti erano la maggioranza. Idem in Quebec qualche anno fa, i secessionisti francofoni già facevano progetti sul Quebec come nuovo stato nazionale e invece quando si è andati al referendum la maggioranza ha preferito restare col Canada.

Io credo che una secessione faccia sempre un po' paura alla maggioranza moderata. É un salto nel buio, non si sa come andrà a finire, quindi quando ti trovi nel seggio a decidere se vuoi staccarti dallo stato nel quale sei nato per creare una nuova entità, beh, qualche ragionevole dubbio viene a molti (non agli estremisti, ma in genere gli estremisti non sono mai la maggioranza di un corpo elettorale).

Per questo non sono così sicuro che se si votasse in Corsica, in Bretagna, in Galles, sicuramente vincerebbero i secessionisti. E se il voto catalano si fosse svolto senza poliziotti antisommossa e il quasi 60% che non ha votato fosse andato alle urne, non so mica se avrebbero votato "sì".

Insomma, credo che comunque mandare celerini a manganellare gente comune che voleva votare sia stata una pessima mossa in termini di immagine per il PP e Rajoy.

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Comunque, non è neppure una cosa così automatica: in Scozia il governo inglese ha permesso il voto per l'indipendenza, i secessionisti scozzesi già festeggiavano, invece allo spoglio dei voti si è visto che gli unionisti erano la maggioranza. Idem in Quebec qualche anno fa, i secessionisti francofoni già facevano progetti sul Quebec come nuovo stato nazionale e invece quando si è andati al referendum la maggioranza ha preferito restare col Canada.

Io credo che una secessione faccia sempre un po' paura alla maggioranza moderata. É un salto nel buio, non si sa come andrà a finire, quindi quando ti trovi nel seggio a decidere se vuoi staccarti dallo stato nel quale sei nato per creare una nuova entità, beh, qualche ragionevole dubbio viene a molti (non agli estremisti, ma in genere gli estremisti non sono mai la maggioranza di un corpo elettorale).

Per questo non sono così sicuro che se si votasse in Corsica, in Bretagna, in Galles, sicuramente vincerebbero i secessionisti. E se il voto catalano si fosse svolto senza poliziotti antisommossa e il quasi 60% che non ha votato fosse andato alle urne, non so mica se avrebbero votato "sì".

Insomma, credo che comunque mandare celerini a manganellare gente comune che voleva votare sia stata una pessima mossa in termini di immagine per il PP e Rajoy.

 

Scusa Sergio ma in Scozia, come mi pare abbia già detto Fimow, il governo scozzese aveva concordato già da tempo con il governo del Regno Unito le modalità di svolgimento del referendum sull'indipendenza ricevendo anche l'assenso della Corona.

Una situazione cioè completamente diversa da quella catalana in cui il governo catalano ha voluto fare come gli pareva al di fuori di ogni dettato costituzionale. E quando fai così, il meno che puoi aspettarti è la reazione del governo centrale, che, probabilmente - e su questo possiamo essere d'accordo - poteva essere più "furba" e meno violenta. Ma il referendum è completamente incostituzionale, altro che esercizio di democrazia....

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Scusa Sergio ma in Scozia, come mi pare abbia già detto Fimow, il governo scozzese aveva concordato già da tempo con il governo del Regno Unito le modalità di svolgimento del referendum sull'indipendenza ricevendo anche l'assenso della Corona.

Una situazione cioè completamente diversa da quella catalana in cui il governo catalano ha voluto fare come gli pareva al di fuori di ogni dettato costituzionale. E quando fai così, il meno che puoi aspettarti è la reazione del governo centrale, che, probabilmente - e su questo possiamo essere d'accordo - poteva essere più "furba" e meno violenta. Ma il referendum è completamente incostituzionale, altro che esercizio di democrazia....

 

Non mi riferivo ai dettagli legali (che il governo spagnolo considerasse illegittimo questo referendum lo aveva detto subito) ma al fatto che quando ci sono questo tipo di votazioni si teme sempre lo strappo, la secessione come un pericolo per lo stato e le sue conseguenze, e poi invece in casi in cui si è votato legalmente (quindi senza pressioni poliziesche) hanno vinto gli unionisti. Quindi non è così scontato che gli indipendentismi e i localismi debbano per forza avere la meglio se messi alla prova delle urne.

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Non solo: si crea un precedente pericolosissimo per ogni possibile micronazionalismo latente o meno che sia, dai bretoni, ai bavaresi, ai gallesi, ai corsi, ai fiamminghi, ai ruteni, agli sloveni della Carinzia, ai magiari di Transilvania, ai turchi di Bulgaria... Bene ha fatto la UE a non entrare nel merito della questione, così come i singoli governi, che si sono ben guardati dell'appoggiare le rivendicazioni catalane: forse memori della disastrosa fuga in avanti di Germania e Austria ai tempi della crisi jugoslava.

Qui tutti si divertono a scherzare col fuoco, senza rendersi conto che alterare i confini di uno stato è una mossa che può portare a conseguenze devastanti.

Che poi, nel caso della Spagna, parliamo di confini consolidati da oltre 500 anni, e non dal secolo scorso...

 

 

 

Figurati che io non ho ancora digerito neanche la perdita della Venezia Giulia (terra dei miei nonni). bah

Il Trentino Alto Adige l'abbiamo pagato 600.000 morti e se agli Altoatesini il confine del Brennero non sta bene, possono sempre emigrare in nord-Tirolo (dove sono considerati più o meno dei terroni .ehm): come peraltro molti di loro hanno fatto tra il 1939 ed il 1943, salvo scoprire che una volta divenuti cittadini del Reich, li mandavano a fare il tour del fronte russo, invece che rimanere a guardia delle malghe come succedeva finché erano italiani (tanto è vero che a guerra finita, gli optanti per il Reich hanno rioptato per l'Italia ritornandosene in Alto Adige... .ghgh:statbuon: )

 

 

 

Quindi aboliamo i governi e ritorniamo alle piccole patrie regionali come prima dell'avvento degli stati-nazione?

Ma anche una piccola patria regionale può avere al suo interno una minoranza che si sente oppressa. Quindi ritorniamo all'epoca dei comuni?

Ma anche un governo cittadino può avere dei quartieri che non si sentono rappresentati dall'autorità del borgomastro. Quindi ritorniamo all'epoca dei clan?

Ma anche un clan può avere un capo che a me non piace. E per quale * di motivo io devo riconoscere l'autorità di un altro quando invece potrei imporre la mia?

Sempre sperando di non soffrire di personalità dissociata doppia o tripla...

 

.the .the

Non è nemmeno corretto essere costretti a vivere sotto un governo che non riconosci. La storia della catalogna parla chiaro hanno tutti i motivi di scindersi dal paese,anche oggi nel 2017 siamo legati ancora alle scelte di persone vissute 156 anni fa (unione di Italia) se la maggioranza di una regione vuole scindersi ha tutti i diritti di indire un referendum,in senso contrario non chiamatela piu democrazia ma dittatura.

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Situazione delicata, soffiano venti di guerra civile.

Io sto dalla parte di Madrid che si è vista minacciare la propria sovranità ed ha agisto consequenzialmente. I catalani hanno messu su un referendum totalmente incostituzionale, beffandosene di tutti i principi della carta costituzionale spagnola, oltre a chiedere una autonomia da un altro stato che non può essere riconosciuta giuridicamente.

 

da un punto di vista legale non hai torto, ma il comportamento di madrid è stato sbagliato, i catalani si sentono diversi dal resto della spagna ma molti cmq non volevano staccarsi, se madrid avesse finto di non vedere probabilmente non avrebbero votato tutti, si sarebbero ugualmente mostrati gli errori, vedi tizi che si sono fatti i selfie votatno 5/6 volte, e tutto non dico sarebbe finito ma madrid avrebbe fatto anche bella figura, così invece si vedono agenti in divisa anti sommossa picchiare e malmenrare anziani e bambini che avevano come arma una penna per votare, ed hai risvegliato l'orgoglio di chi magari non sarebbe andato e se ne sarebbe fregato ma così invece li hai pure uniti, errore tattico mostruoso, anche in italia anni fa la lega fece un referendum per staccarsi dall'italia, il governo dove l'esito del voto disse che non aveva nessuno valore legale e che bisogna fare queste battaglie nelle aule del parlamento, bossi bonfochiò, i leghisti bonfochiarono ma si chiuse li, se avessero mandato a manganellare stai certo che la cosa non si sarebbe chiusa subito

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Comunque, non è neppure una cosa così automatica: in Scozia il governo inglese ha permesso il voto per l'indipendenza, i secessionisti scozzesi già festeggiavano, invece allo spoglio dei voti si è visto che gli unionisti erano la maggioranza. Idem in Quebec qualche anno fa, i secessionisti francofoni già facevano progetti sul Quebec come nuovo stato nazionale e invece quando si è andati al referendum la maggioranza ha preferito restare col Canada.

Io credo che una secessione faccia sempre un po' paura alla maggioranza moderata. É un salto nel buio, non si sa come andrà a finire, quindi quando ti trovi nel seggio a decidere se vuoi staccarti dallo stato nel quale sei nato per creare una nuova entità, beh, qualche ragionevole dubbio viene a molti (non agli estremisti, ma in genere gli estremisti non sono mai la maggioranza di un corpo elettorale).

Per questo non sono così sicuro che se si votasse in Corsica, in Bretagna, in Galles, sicuramente vincerebbero i secessionisti. E se il voto catalano si fosse svolto senza poliziotti antisommossa e il quasi 60% che non ha votato fosse andato alle urne, non so mica se avrebbero votato "sì".

Insomma, credo che comunque mandare celerini a manganellare gente comune che voleva votare sia stata una pessima mossa in termini di immagine per il PP e Rajoy.

 

 

 

È il vicolo cieco di cui parlavo qualche post fa... I "Cannoni d'Agosto" che da Sarajevo hanno portato alla 1GM... la radicalizzazione senza uscita che non produce mai nulla di buono: da una parte non potevano più rinunciare a tenere il "referendum" salvo accettare la morte politica propria come leader in pectore, dall'altra parte non potevano più evitare di ribadire la sovranità del governo centrale, salvo accettare la morte della Spagna come stato unitario.

Non ho seguito le vicende ante-"referendum", quindi non conosco i retroscena manco per sentito dire: ma è chiaro che da una delle due parti o forse da tutte e due c'è stata una spinta alla radicalizzazione che sarebbe stato meglio evitare.

A questo punto, salvo che non per la Storia e magari come esempio-scuola per altre situazioni, credo che poco importi capire di chi siano le responsabilità iniziali, perché davanti al rischio serio di essere arrivati al punto di non-ritorno, sarebbe opportuno un bel reset, lasciando perdere il gioco di "chi ce l'ha più lungo": in fondo gli uni una sottospecie di "referendum" l'hanno tenuto, gli altri la sovranità l'hanno ribadita e cose irreparabili (leggasi morti) non ce ne sono state.

Ergo, doccia gelata per tutti e punto e a capo.

 

È chiaro però che se le prossime mosse saranno guidate dagli estremisti (catalanidad Vs hispanidad) spazio per la ragionevolezza non ce ne sarà. E a questo punto la domanda è: se da un lato abbiamo un minimo di certezza che Rajoy sia un politico navigato con alle spalle una cultura politica consolidata, quindi capace di ragionare in termini politici e istituzionali, dall'altro lato possiamo o no dire lo stesso di quel Puidgemont o come cavolo si chiama?

Chi è? Da dove salta fuori? Ha un retroterra politico serio o è un Masaniello mestatore capace solo di aizzare ma non di spegnere? Ragiona solo di pancia o anche di testa?

Perché se ragionevolezza ci deve essere, deve essere da entrambe le parti.

Il dialogo non si fa con i sordi, purtroppo...

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Premesso che ogni forma di violenza è sbagliata ma cosa ci si aspettava?

Io governo ti dico di non fare una cosa ma tu la vuoi fare lo stesso...alla fine partono le manganellate.

Se ieri non ci fossero stati scontri ed oggi la Catalonia avesse dichiarato l'indipendenza che avrebbe fatto Madrid? Ah ok... tutto bene fate pure. Cosa farebbe l'italia se una situazione simile ci fosse da noi ad es. in Lombardia?

Anni fa 4 disperati con un finto blindato si sono presentati in piazza a venezia dichiarando l'indipendenza del nord... hanno preso l'ergastolo.

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Premesso che forse sarebbe stato meglio che il governo centrale spagnolo avesse "permesso" questo referendum fasullo per poi dichiararlo incostituzionale e quindi nullo, cioè privo di qualsiasi efficacia giuridica, ritengo che le rivendicazioni catalane (difficile capire peraltro quanta parte della popolazione della Catalogna sia a favore dell'indipendenza) siano fondamentalmente economiche e si basano sul presupposto, sbagliato, che una nuova nazione indipendente possa prosperare al di fuori dell'entità statuale Spagna, magari col riconoscimento UE. Un punto di vista, per me, totalmente errato anche perché l'Unione Europea, giustamente, non è neanche entrata nel merito della questione e mai avrebbe riconosciuto e accettato la divisione di un proprio Stato membro. Si può rivendicare più autonomia e chiedere un tavolo di confronto con il governo ma sempre muovendosi all'interno del dettato costituzionale. Altrimenti ci si pone al di fuori della legge e ci si espone inevitabilmente alla reazione del governo centrale che non si capisce per quale motivo dovrebbe acconsentire a cedere una parte del proprio territorio senza colpo ferire.

 

Sono d'accordo. Da parte di Madrid accettare il fatto compiuto sarebbe stato sancire la fine della Spagna come stato unitario. Totalmente inaccettabile. Certo, era senz'altro meglio evitare di arrivare a questi punti ed anche l'uso dei manganelli è sempre una cosa spiacevole: ma detto che in altri tempi ed in altri luoghi sarebbe successo ben di peggio che non un po' di contusi, io credo che una volta arrivati al muro contro muro Madrid non abbia avuto altra scelta che tenere fermo il proprio punto, visto che quegli altri al loro non avevano rinunciato.

Chissà che ora, a sboronate reciproche esaurite, non si riesca a parlare seriamente.

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Sono d'accordo. Da parte di Madrid accettare il fatto compiuto sarebbe stato sancire la fine della Spagna come stato unitario. Totalmente inaccettabile. Certo, era senz'altro meglio evitare di arrivare a questi punti ed anche l'uso dei manganelli è sempre una cosa spiacevole: ma detto che in altri tempi ed in altri luoghi sarebbe successo ben di peggio che non un po' di contusi, io credo che una volta arrivati al muro contro muro Madrid non abbia avuto altra scelta che tenere fermo il proprio punto, visto che quegli altri al loro non avevano rinunciato.

Chissà che ora, a sboronate reciproche esaurite, non si riesca a parlare seriamente.

 

Infatti. L'auspicio ora è che le parti tornino a parlarsi evitando provocazioni reciproche e inutili ripicche. Quanto a Puigdemont mi pare che sia un ex giornalista, il che non depone a suo favore....sefz

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Non è nemmeno corretto essere costretti a vivere sotto un governo che non riconosci. La storia della catalogna parla chiaro hanno tutti i motivi di scindersi dal paese,anche oggi nel 2017 siamo legati ancora alle scelte di persone vissute 156 anni fa (unione di Italia) se la maggioranza di una regione vuole scindersi ha tutti i diritti di indire un referendum,in senso contrario non chiamatela piu democrazia ma dittatura.

 

Sono 550 anni che la Catalogna è unita alla Spagna, non 55.

Quindi, la Storia della Catalogna è di fatto quella della Spagna.

Dopodiché una regione può anche (Costituzione permettendo) vantare diritti scissionisti, ma a maggior ragione uno Stato legittimo ha la facoltà di ribadire i propri diritti unitari.

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E' inutile che si dica adesso che il referendum è incostituzionale. Non è che si sono svegliati la mattina del primo ottobre e hanno deciso di fare il referendum. Si sapeva da mesi e mesi che ci sarebbe stato. Dunque se fosse stato incostituzionale, avrebbero dovuto impedirlo prima,non quando tutto è ormai pronto per il voto.

Una volta che permetti che si preparino per il referendum, non puoi poi il giorno della votazione impedire alla gente di entrare a votare. E' stato gestito tutto in maniera dilettantistica.

Lo stato avrebbe anche potuto decidere di estenderlo a tutta la Spagna. In questo caso non sarebbe stato incostituzionale giusto? Ed avrebbero salvato capra e cavoli, perchè la maggioranza avrebbe votato per il no e in Catalogna potevano solo stare muti. Ma ho l'impressione che sia stata una questione presa molto sotto gamba e poi quando si sono accorti che la situazione stava sfuggendo di mano allora l'unico modo che hanno trovato è l'uso della violenza e così ora stanno passando palesemente dalla parte del torto.

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E' inutile che si dica adesso che il referendum è incostituzionale. Non è che si sono svegliati la mattina del primo ottobre e hanno deciso di fare il referendum. Si sapeva da mesi e mesi che ci sarebbe stato. Dunque se fosse stato incostituzionale, avrebbero dovuto impedirlo prima,non quando tutto è ormai pronto per il voto.

Una volta che permetti che si preparino per il referendum, non puoi poi il giorno della votazione impedire alla gente di entrare a votare. E' stato gestito tutto in maniera dilettantistica.

Lo stato avrebbe anche potuto decidere di estenderlo a tutta la Spagna. In questo caso non sarebbe stato incostituzionale giusto? Ed avrebbero salvato capra e cavoli, perchè la maggioranza avrebbe votato per il no e in Catalogna potevano solo stare muti. Ma ho l'impressione che sia stata una questione presa molto sotto gamba e poi quando si sono accorti che la situazione stava sfuggendo di mano allora l'unico modo che hanno trovato è l'uso della violenza e così ora stanno passando palesemente dalla parte del torto.

Lo stesso referendum vogliono farlo in Italia.

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E' inutile che si dica adesso che il referendum è incostituzionale. Non è che si sono svegliati la mattina del primo ottobre e hanno deciso di fare il referendum. Si sapeva da mesi e mesi che ci sarebbe stato. Dunque se fosse stato incostituzionale, avrebbero dovuto impedirlo prima,non quando tutto è ormai pronto per il voto.

Una volta che permetti che si preparino per il referendum, non puoi poi il giorno della votazione impedire alla gente di entrare a votare. E' stato gestito tutto in maniera dilettantistica.

Lo stato avrebbe anche potuto decidere di estenderlo a tutta la Spagna. In questo caso non sarebbe stato incostituzionale giusto? Ed avrebbero salvato capra e cavoli, perchè la maggioranza avrebbe votato per il no e in Catalogna potevano solo stare muti. Ma ho l'impressione che sia stata una questione presa molto sotto gamba e poi quando si sono accorti che la situazione stava sfuggendo di mano allora l'unico modo che hanno trovato è l'uso della violenza e così ora stanno passando palesemente dalla parte del torto.

 

Per arrivare ad un referendum devi seguire un iter burocratico e farlo nel rispetto delle leggi.

Altrimenti chiunque può dichiararsi indipendente ed infischiarsene della sovranità nazionale.

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Lo stesso referendum vogliono farlo in Italia.

 

Beh noi il 22 ottobre ce lo abbiamo in Lombardia. Non ha assolutamente la stessa portata di quello della Catalogna, però comunque riguarda l'assunzione di maggiore autonomia della Lombardia rispetto al governo centrale. Poi sarà da vedere anche vincesse il Sì quali effettivi maggiori vantaggi ci saranno. Però che piaccia o no, noi abbiamo diritto di andare a votare e nessuno per altro ha detto nulla in contrario.

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da un punto di vista legale non hai torto, ma il comportamento di madrid è stato sbagliato, i catalani si sentono diversi dal resto della spagna ma molti cmq non volevano staccarsi, se madrid avesse finto di non vedere probabilmente non avrebbero votato tutti, si sarebbero ugualmente mostrati gli errori, vedi tizi che si sono fatti i selfie votatno 5/6 volte, e tutto non dico sarebbe finito ma madrid avrebbe fatto anche bella figura, così invece si vedono agenti in divisa anti sommossa picchiare e malmenrare anziani e bambini che avevano come arma una penna per votare, ed hai risvegliato l'orgoglio di chi magari non sarebbe andato e se ne sarebbe fregato ma così invece li hai pure uniti, errore tattico mostruoso, anche in italia anni fa la lega fece un referendum per staccarsi dall'italia, il governo dove l'esito del voto disse che non aveva nessuno valore legale e che bisogna fare queste battaglie nelle aule del parlamento, bossi bonfochiò, i leghisti bonfochiarono ma si chiuse li, se avessero mandato a manganellare stai certo che la cosa non si sarebbe chiusa subito

Come ha spiegato l'amico sopra, è tutta una questioen di sovranità. Madrid MAI E POI MAI avrebbe ceduto la sua sovranità sulla catalunya, a meno che non avessero intavolato lunghe trattative (caso scozia) e si fosse giunti al punto di indire un referendum VERO e non la buffonata di un giorno fa. Perché, altrimenti, l'altra soluzione per far perdere sovranità a madrid è l'uso della forza - guerra civile - ed è per questo che la reazione di rayoj, anche se effettivamente troppo veemente e spropositata, era del tutto legittima.

Tuttavia, a questo punto, se davvero in Spagna vogliono evitare la guerra civile, a mio modesto parere potrebbe esserci un'ultima mediazione: il Re , dovrebbe concedere alla Catalunya lo status di regione federata. Dandole quindi totale autonomia fiscale, legislativa, anche in ambito sanitario e di ordine pubblico, vincolandola a madrid solo per quanto concerne la politica estera e la difesa. Così facendo il Paese non si spezzerebbe. Altrimenti, sarebbe inevitabile la rivolta anche di galiziani e baschi.

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Mi preoccupa il silenzio da parte dell'Europa.

 

La UE deve tacere. Oppure, in alternativa potrebbe dichiarare il proprio appoggio al governo di Madrid in quanto Stato componente dell'Unione.

Sarebbe veramente surreale, paradossale e tragicomico che Bruxelles predicasse l'unità dell'Unione e poi appoggiasse la disunione di uno dei suoi stati membri... .asd

Sarebbe avanspettacolo allo stato puro, degno di Fregoli: capovolgendo Hegel, la farsa del "referendum" catalano si riproporrebbe come tragedia per l'Unione.

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Beh noi il 22 ottobre ce lo abbiamo in Lombardia. Non ha assolutamente la stessa portata di quello della Catalogna, però comunque riguarda l'assunzione di maggiore autonomia della Lombardia rispetto al governo centrale. Poi sarà da vedere anche vincesse il Sì quali effettivi maggiori vantaggi ci saranno. Però che piaccia o no, noi abbiamo diritto di andare a votare e nessuno per altro ha detto nulla in contrario.

E' un referendum consultivo, sulla carta vale poco o nulla. Anzi più nulla che altro.

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Ieri su un territorio di 7,5ML di abitanti hanno votato in circa 2ML.

 

E' come se la Lombardia volesse l'indipendenza e a votare ci andassero solo gli abitanti della Provincia di Milano con un milione circa di schede bianche. Ma sono veramente ridicoli. Più di loro i calciatori buffoni che dovrebbero preoccuparsi solo a giocare.

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Quando una Regione chiede la secessione dalla Stato centrale, spesso i veri motivi che portano a tale richiesta sono ECONOMICI e le ragioni storico-culturali sono solo un pretesto.

La Catalogna è il territorio con ricchezza pro-capite più alta della Spagna, e si è stufata di inviare i suoi soldi alle regioni più povere, soprattutto in questi anni di crisi economica.

 

Il vero errore di Madrid è stato quello di arrivare a questo punto, di essere costretti ad impedire con la violenza un referendum che nessuno Stato potrebbe riconoscere, perché contro l'integrità dello Stato stesso, quindi incostituzionale. In Italia c'è stata e c'è ancora gente che vuole la secessione della Padania, Sud Tirolo, Veneto ma non si è mai arrivati a indire referendum. Nel 90% dei casi l'indipendenza si ottiene in un solo modo: con la forza delle armi.

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Beh noi il 22 ottobre ce lo abbiamo in Lombardia. Non ha assolutamente la stessa portata di quello della Catalogna, però comunque riguarda l'assunzione di maggiore autonomia della Lombardia rispetto al governo centrale. Poi sarà da vedere anche vincesse il Sì quali effettivi maggiori vantaggi ci saranno. Però che piaccia o no, noi abbiamo diritto di andare a votare e nessuno per altro ha detto nulla in contrario.

 

Eh sì, ma il referendum su cui voterete è pienamente legittimo perché conforme a quanto stabilisce l'art.116 della Costituzione italiana. Non è un referendum secessionista (che sarebbe ovviamente illegittimo) ma una consultazione popolare finalizzata a concordare nuove e più estese forme di autonomia tra le Regioni coinvolte e lo Stato. Se vincessero i sì infatti, si avvierebbe un complesso iter burocratico di negoziazione tra le parti che poi dovrà essere approvato dal Parlamento. Mi pare ci sia un'enorme differenza con quanto volevano fare i catalani.

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