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sergio

Tensione altissima tra la Catalogna e il governo centrale spagnolo

Post in rilievo

 

 

Manganellate e calci contro persone inermi e pacifiche in scuole pubbliche è cosa grave per una polizia europea. Ed un suicidio politico.

 

I manifestanti catalani avrebbero dovuto vestirsi da vescovi. Così ora avremmo avuto immagini di poliziotti che manganellavano vescovi (Semi cit.)

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È plausibile che la vera questione sia una agenzia catalana autonoma delle entrate però arrivati dove siamo arrivati è improbabile che Madrid possa accettare. Ergo ai repubblicani non rimane molto margine di manovra.

 

 

Lo vedi che mi stai dando ragione, altro che identità catalana, è tutta una questione di soldi (come al solito)......

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È in pieno svolgimento una distorsione della realtà. Dal punto di vista mediatico gli indipendentisti stanno vincendo perché sono riusciti a mettere in piedi una possente macchina di disinformazione e marketing politico che ha completamente alterato la percezione collettiva tra torti e ragioni

Ma la cosa davvero inquietante non è tanto il risultato in sé quanto il come sia stato possibile, da parte di pochi neofiti indipendentisti fino a ieri rinchiusi nel loro recinto autistico, organizzare praticamente dal nulla ed in brevissimo tempo, tale sofisticata struttura di manipolazione mediatica in grado di prevalere sull'evidenza dei fatti, al di là di possibili errori del governo spagnolo.

 

Per come la vedo io la risposta è una sola: il lavoro è farina del sacco di qualcun altro.

E per capire di chi sto parlando, basta tradurre "disinformazione" con "disinformacija"... .ehm;)

 

Guarda su questo ti posso dire onestamente che ti sbagli. Questo è il culmine di un lavoro giornaliero di propaganda che va avanti da decenni. Se tu avessi dei figli nelle scuole di Barcellona vedresti bene la cosa. A partire dagli asili nido c è una specie di linea politica degna dell' Istituto luce...Per il resto Madrid ha sbagliato tutto quello che poteva sbagliare... Quella della macchina di propaganda russa è disinformazione che viene da Madrid per fare contro disinformazione. El Pais, giornale di sinistra sembra il secolo decimonono últimamente...

 

Rimane per me un fatto ormai paradossale che un referendum legale in catalunya lo vincerebbero gli unionisti....

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Lo vedi che mi stai dando ragione, altro che identità catalana, è tutta una questione di soldi (come al solito)......

 

Quella è una questione cruciale. Però non ridurrei la cosa a mero determinismo storico, la questione identitaria è ovviamente al centro di tutto.

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Consiglio ad alcuni di non mettersi a discutere con Fimow di diritto internazionale perché vi fa un coso grande così.... sefz

Basta leggerlo per imparare qualcosa in più.

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Lo vedi che mi stai dando ragione, altro che identità catalana, è tutta una questione di soldi (come al solito)......

 

se io ti mando a casa il conto delle mie cene, mi denunci. se tuo fratello ti chiede soldi in prestito, glieli dai volentieri. quindi come vedi è questione di identità, anche se in termini moderni, capitalistici, anziché nel duro a morire "blut und boden".

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Guarda su questo ti posso dire onestamente che ti sbagli. Questo è il culmine di un lavoro giornaliero di propaganda che va avanti da decenni. Se tu avessi dei figli nelle scuole di Barcellona vedresti bene la cosa. A partire dagli asili nido c è una specie di linea politica degna dell' Istituto luce...Per il resto Madrid ha sbagliato tutto quello che poteva sbagliare... Quella della macchina di propaganda russa è disinformazione che viene da Madrid per fare contro disinformazione. El Pais, giornale di sinistra sembra il secolo decimonono últimamente...

 

Rimane per me un fatto ormai paradossale che un referendum legale in catalunya lo vincerebbero gli unionisti....

 

Mi auguro che tu abbia ragione, perché un inquinamento della questione catalana da parte di elementi esterni sarebbe gravissimo e configurerebbe scenari veramente inquietanti.

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Lo vedi che mi stai dando ragione, altro che identità catalana, è tutta una questione di soldi (come al solito)......

 

Beh, se si va a stringere anche la rivoluzione americana è partita perché i coloni sostenevano di pagare troppe tasse all'Inghilterra senza ricevere alcun ritorno sul suolo americano, così come la rivoluzione francese è iniziata anche perché la borghesia era stufa di pagare tasse enormi a causa delle folli politiche di guerra e di grandiosità regale dei Borboni senza avere neppure la possibilità di discuterne l'utilità.

Però dire che la rivoluzione americana e quella francese sono state una mera questione di soldi sarebbe riduttivo.

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Re (capirai quanto conta) ma soprattutto governo non possono aprire al dialogo se prima i catalani non rinnegano il referendum. Non si possono sedere al tavolo con chi non rispetta la legge, la posizione spagnola per me è chiarissima ed è l'unica che può essere presa in questi casi. Finché i catalani - che hanno creato questo clima volontariamente - non fanno un passo indietro, non si possono iniziare trattative.

Ragazzi la politica internazionale non è come la vita di tutti i giorni, che tutto si aggiusta se ci si siede a un tavolo. Ogni concessione che fai deve essere in linea con l'obiettivo finale (quello spagnolo è mantenere l'integrità territoriale). Trattare con Puigdemont premier catalano in pectore (e comunque lui si sente come tale) vuol dire avviare un processo legale da cui non si torna più indietro. Se Puigdemont vuole trattare, non può farlo da rappresentante delle istanze secessioniste, ma da presidente della comunità autonoma catalana, cioè carica istituzionale del Regno di Spagna. Punto. Su 'sta cosa non si transige.

Ho letto molto spesso in questi giorni riferimenti alla "giuridicità" della questione, ad esempio che si tratta di qualcosa di più complesso che una mera battaglia legale. A me cascano le braccia quando leggo queste cose. La Costituzione di un Paese è intesa come diritto perché c'è una carta con valore giuridico e va rispettata, ma in quella carta ci sono i valori fondanti e le linee essenziali dell'ordinamento di uno Stato. Una Costituzione va oltre la legge, la informa.

La linea catalana è in realtà molto più violenta di quella spagnola. Madrid avendoci l'esercito la estrinseca anche visivamente, ma da un punto di vista politico l'aut aut della Catalogna è molto più forte. Se la Catalogna avesse un esercito, avrebbero già iniziato gli scontri eh con una linea politica del genere. L'impennata secessionista catalana la conosciamo tutti. Ciò non esclude che le secessioni non si fanno così, si costruiscono nel tempo. Così fai un salto nel vuoto che apre a una guerra civile (e sei senza esercito), ti taglia fuori dal mondo (non entri nell'Ue) che affamerà la gente catalana.

 

92 minuti di applausi

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Beh, se si va a stringere anche la rivoluzione americana è partita perché i coloni sostenevano di pagare troppe tasse all'Inghilterra senza ricevere alcun ritorno sul suolo americano, così come la rivoluzione francese è iniziata anche perché la borghesia era stufa di pagare tasse enormi a causa delle folli politiche di guerra e di grandiosità regale dei Borboni senza avere neppure la possibilità di discuterne l'utilità.

Però dire che la rivoluzione americana e quella francese sono state una mera questione di soldi sarebbe riduttivo.

 

Perdonami ma non trovo alcuna analogia tra la rivoluzione americana e quella francese con le richieste indipendentiste della Catalogna. Mi hai citato due tra i più grandi eventi che hanno cambiato la storia dell'umanità per trovare qualche punto di contatto con la voglia dei catalani (e tra l'altro non sono neanche convinto che siano la maggioranza...) di avere, in sostanza, più autonomia fiscale da Madrid per trattenere il più possibile della loro ricchezza all'interno dei propri "confini". Suvvia, sono epoche storiche completamente diverse, stiamo parlando di un altro mondo.

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Perdonami ma non trovo alcuna analogia tra la rivoluzione americana e quella francese con le richieste indipendentiste della Catalogna. Mi hai citato due tra i più grandi eventi che hanno cambiato la storia dell'umanità per trovare qualche punto di contatto con la voglia dei catalani (e tra l'altro non sono neanche convinto che siano la maggioranza...) di avere, in sostanza, più autonomia fiscale da Madrid per trattenere il più possibile della loro ricchezza all'interno dei propri "confini". Suvvia, sono epoche storiche completamente diverse, stiamo parlando di un altro mondo.

Invece il paragone è calzante (no taxation without representation .ehm ) e fa capire come gli assetti economici costituiscano una parte del problema, ma non possano essere assunti per rappresentarlo nella sua globalità e complessità. Anzi, se vogliamo dirla tutta, i catalani hanno molti più elementi etnico-identitari di quanti ne avessero le colonie inglesi in Nordamerica.

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Invece il paragone è calzante (no taxation without representation .ehm ) e fa capire come gli assetti economici costituiscano una parte del problema, ma non possano essere assunti per rappresentarlo nella sua globalità e complessità. Anzi, se vogliamo dirla tutta, i catalani hanno molti più elementi etnico-identitari di quanti ne avessero le colonie inglesi in Nordamerica.

 

Per me no, i catalani hanno già un grado di autonomia garantito dalla Costituzione che permette di avere loro un governo proprio, un parlamento autonomo, uno Statuto che stabilisce una serie di competenze che nel corso degli anni sono anche notevolmente aumentate. I coloni americani non avevano rappresentanza nel Parlamento britannico (da qui il no taxation without representation) e la rivoluzione francese fu invece un evento talmente grande e complesso che mi pare improprio citare per analogia nella situazione odierna in Catalogna.

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Perdonami ma non trovo alcuna analogia tra la rivoluzione americana e quella francese con le richieste indipendentiste della Catalogna. Mi hai citato due tra i più grandi eventi che hanno cambiato la storia dell'umanità per trovare qualche punto di contatto con la voglia dei catalani (e tra l'altro non sono neanche convinto che siano la maggioranza...) di avere, in sostanza, più autonomia fiscale da Madrid per trattenere il più possibile della loro ricchezza all'interno dei propri "confini". Suvvia, sono epoche storiche completamente diverse, stiamo parlando di un altro mondo.

 

Sicuramente. E tuttavia qualche elemento "economico" c'era anche allora. Cioé, il senso del mio commento era che io credo che qualche questione di tipo economico c'entri sempre in queste situazioni, però c'è pure qualcosa di più profondo (anche in questo caso sempre). Quando vedi migliaia di persone che avanzano compatte contro poliziotti antisommossa e ricevono qualche manganellata eppure non si fermano, non può essere solo una questione di soldi.

Se fosse davvero stato esclusivamente un discorso economico - senza convinzioni interiori di tipo ideologico - io non penso che tutta quella massa di gente sarebbe andata nelle strade con quell'assembramento di polizia che li aspettava. Non erano agit-prop di professione (infatti non ci sono stati cassonetti bruciati, auto danneggiate e vetrine spaccate). Erano gente comune e moderata come possiamo essere io e te. Se noi un giorno scendiamo in piazza con la polizia anti-sommossa schierata pronta a fermarci eppure andiamo avanti a testa alta, ci deve qualcosa di più profondo a muoverci, qualcosa che ci sta dentro il cuore e non solo nel nostro portafogli.

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Sicuramente. E tuttavia qualche elemento "economico" c'era anche allora. Cioé, il senso del mio commento era che io credo che qualche questione di tipo economico c'entri sempre in queste situazioni, però c'è (anche in questo caso sempre) anche altro, soprattutto quando vedi migliaia di persone che avanzano compatte contro poliziotti antisommossa e ricevono qualche manganellata eppure non si fermano.

Se fosse davvero stata esclusivamente una questione economica - senza convinzioni interiori di tipo ideologico - io non penso che tutta quella massa di gente sarebbe andata nelle strade con quell'assembramento di polizia. Non erano agit-prop di professione (infatti non ci sono stati cassonetti bruciati, auto danneggiate e vetrine spaccate). Erano gente comune e moderata come possiamo essere io e te. Se noi un giorno scenderemo in piazza con la polizia anti-sommossa schierata pronta a fermarci eppure andiamo avanti a testa alta ci deve qualcosa di più profondo a muoverci, qualcosa che ci sta dentro il cuore e non solo nel nostro portafogli.

 

Su questo posso essere d'accordo, però credo che la questione ideologica e identitaria di cui parli, sia stata alimentata in questi anni da troppi "cattivi maestri" che hanno fatta tanta falsa propaganda e perfino un vero e proprio "indottrinamento" che ha fatto breccia nelle menti di molti catalani che, fino a quel momento, a separarsi da Madrid non ci avevano neanche mai pensato.

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Leggendo il sito del 'Periodico de Catalunya', quotidiano catalano abbastanza importante a Barcellona, ho letto una notizia che lascia intendere che l'alta finanza teme fortemente il rischio secessione: il Banco Sabadell, una banca molto importante con sede appunto a Sabadell (Catalogna) ha deciso di trasferire la sede legale a Alicante, fuori dalla Catalogna. Anche la Caixa Bank, con sede a Barcellona, sta valutando la possibilità di trasferire la sede legale a Palma di Maiorca nelle isole Baleari.

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Leggendo il sito del 'Periodico de Catalunya', quotidiano catalano abbastanza importante a Barcellona, ho letto una notizia che lascia intendere che l'alta finanza teme fortemente il rischio secessione: il Banco Sabadell, una banca molto importante con sede appunto a Sabadell (Catalogna) ha deciso di trasferire la sede legale a Alicante, fuori dalla Catalogna. Anche la Caixa Bank, con sede a Barcellona, sta valutando la possibilità di trasferire la sede legale a Palma di Maiorca nelle isole Baleari.

 

Beh, questo è naturale, mercati e finanza temono sempre l'incertezza, soprattutto poi quando un'eventuale (per me altamente improbabile se non impossibile allo stato attuale) secessione non sarebbe riconosciuta da nessuno in Europa e tanto meno fuori.

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Beh, questo è naturale, mercati e finanza temono sempre l'incertezza, soprattutto poi quando un'eventuale (per me altamente improbabile se non impossibile allo stato attuale) secessione non sarebbe riconosciuta da nessuno in Europa e tanto meno fuori.

Penso che giustamente non verrebbe riconosciuta da nessuno.

Almeno sino ad oggi.

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Per me no, i catalani hanno già un grado di autonomia garantito dalla Costituzione che permette di avere loro un governo proprio, un parlamento autonomo, uno Statuto che stabilisce una serie di competenze che nel corso degli anni sono anche notevolmente aumentate. I coloni americani non avevano rappresentanza nel Parlamento britannico (da qui il no taxation without representation) e la rivoluzione francese fu invece un evento talmente grande e complesso che mi pare improprio citare per analogia nella situazione odierna in Catalogna.

Ma è ovvio che l'analogia non stia nel merito dei tre eventi. Sergio mica ha scritto che i fatti siano stati simili. Ha usato un esempio per dimostrare come non si possa ridurre tutto al lato economico, come stavi facendo.

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Ma è ovvio che l'analogia non stia nel merito dei tre eventi. Sergio mica ha scritto che i fatti siano stati simili. Ha usato un esempio per dimostrare come non si possa ridurre tutto al lato economico, come stavi facendo.

 

O.k. allora mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse che caspita vogliono i catalani, ovvero quelli che spingono per dichiarazione unilaterale di indipendenza. Autonomia ? Ce l'hanno già e molto ampia. Meno tassazione dallo Stato centrale ? Ci si mette a discutere con il governo e se ne parla. Il diritto di parlare la loro lingua nelle sedi istituzionali ? Ce l'hanno già, da diversi anni la lingua catalana è la lingua ufficiale della Catalogna assieme allo spagnolo.

Insomma quali sono le ragioni di tutta questa insofferenza verso Madrid che negli ultimi anni si è accentuata notevolmente ?

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O.k. allora mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse che caspita vogliono i catalani, ovvero quelli che spingono per dichiarazione unilaterale di indipendenza. Autonomia ? Ce l'hanno già e molto ampia. Meno tassazione dallo Stato centrale ? Ci si mette a discutere con il governo e se ne parla. Il diritto di parlare la loro lingua nelle sedi istituzionali ? Ce l'hanno già, da diversi anni la lingua catalana è la lingua ufficiale della Catalogna assieme allo spagnolo.

Insomma quali sono le ragioni di tutta questa insofferenza verso Madrid che negli ultimi anni si è accentuata notevolmente ?

 

Credo che il nuovo sentimento e desiderio di indipendenza che dal nuovo millennio è aumentato sempre più sia dovuto alle ricerche svolte a partire dagli anni '90 riguardo i fatti della guerra civile e della repressione franchista.

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O.k. allora mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse che caspita vogliono i catalani, ovvero quelli che spingono per dichiarazione unilaterale di indipendenza. Autonomia ? Ce l'hanno già e molto ampia. Meno tassazione dallo Stato centrale ? Ci si mette a discutere con il governo e se ne parla. Il diritto di parlare la loro lingua nelle sedi istituzionali ? Ce l'hanno già, da diversi anni la lingua catalana è la lingua ufficiale della Catalogna assieme allo spagnolo.

Insomma quali sono le ragioni di tutta questa insofferenza verso Madrid che negli ultimi anni si è accentuata notevolmente ?

 

Sarebbe interessante sentire cosa ne pensa issidingo che avendo vissuto tanti anni a Barcellona conosce bene il contesto (e comunque ha già accennato che secondo lui gli indipendentisti sono un po' ossessi su questa cosa).

Io posso dire, come piccolissima esperienza personale, che molto tempo fa (inizi degli anni '90) andai varie volte in Inghilterra per studiare l'inglese e ovviamente c'erano studenti da tutta Europa, anche dalla Spagna. Facendo amicizia con loro ho visto quasi subito che in ogni occasione si creava una sorta di divisione tra quelli catalani (che tendevano a far gruppo a sé e a stare più volentieri con studenti di altre nazionalità piuttosto che con i loro connazionali) e gli spagnoli dal resto della Spagna. In diverse occasioni ho parlato proprio della questione catalana e - che te lo dico a fare - i catalani dicevano sempre che loro non si sentono per niente vicini a Madrid, che la Catalogna è un'altra cosa rispetto alla "Spagna" (la nominavano come se fosse un'altra nazione!) e che sarebbero stati meglio se fossero stati indipendenti. Studenti eh, quindi ragazzi tra i diciassette e i venticinque anni! E parliamo dei primi anni '90.

Per contro, una ragazza castigliana una volta mi disse una cosa che adesso risuona molto profetica: gli chiesi a proposito degli indipendentisti baschi (all'epoca l'ETA era ancora attiva) e lei mi rispose che tutto questo gran sentimento anti-Madrid nei Paesi Baschi lo percepiva solo in parte, più ad opera dei terroristi che da parte della gente comune; mentre invece trovava molto più aggressivo (e offensivo) l'atteggiamento anti-castigliano in Catalogna, quello sì molto radicato anche a livello popolare.

Evidentemente le repressioni e gli arresti di massa della dittatura franchista, l'offensiva di Catalogna del '38 e la strage durante la 'settimana tragica' nel 1909 sono ferite in qualche modo ancora tutt'altro che rimarginate per la società civile catalana.

Se sia giusto o no portare un rancore così lungo e esasperato non mi pronuncio, mi limito a evidenziare uno stato di fatto che da quanto ho visto era già in fermento da più di vent'anni.

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Sicuramente. E tuttavia qualche elemento "economico" c'era anche allora. Cioé, il senso del mio commento era che io credo che qualche questione di tipo economico c'entri sempre in queste situazioni, però c'è pure qualcosa di più profondo (anche in questo caso sempre). Quando vedi migliaia di persone che avanzano compatte contro poliziotti antisommossa e ricevono qualche manganellata eppure non si fermano, non può essere solo una questione di soldi.

Se fosse davvero stato esclusivamente un discorso economico - senza convinzioni interiori di tipo ideologico - io non penso che tutta quella massa di gente sarebbe andata nelle strade con quell'assembramento di polizia che li aspettava. Non erano agit-prop di professione (infatti non ci sono stati cassonetti bruciati, auto danneggiate e vetrine spaccate). Erano gente comune e moderata come possiamo essere io e te. Se noi un giorno scendiamo in piazza con la polizia anti-sommossa schierata pronta a fermarci eppure andiamo avanti a testa alta, ci deve qualcosa di più profondo a muoverci, qualcosa che ci sta dentro il cuore e non solo nel nostro portafogli.

Infatti la gente che abbiamo visto protestare e votare a rischio della propria incolumità non l'ha fatto (solo) per motivi economici: a spingere queste persone è stato l'indottrinamento subito, di cui ti ha già detto Granpasso.

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Infatti la gente che abbiamo visto protestare e votare a rischio della propria incolumità non l'ha fatto (solo) per motivi economici: a spingere queste persone è stato l'indottrinamento subito, di cui ti ha già detto Granpasso.

 

Onestamente stai banalizzando. In ero presente ai seggi e c'erano alcune scene divertenti come ottantenni e novantenni sedute su sedie che aspettavano di votare. Un amico mio ha passato la giornata alla ricerca della nonna di 92 anni che era scomparsa da casa. Risulta che era andata al seggio....gente che ha ancora nella memoria la guerra civile e la dittatura. È un sentimento antico su cui si è sicuramente speculato a livello politico ma il fatto che si sentano una nazione è certo. Poi ripeto è ancora una minoranza soprattutto a Barcellona mentre nei paesini a volte ti sembra già di essere in una repubblica indipendente. A votare c'erano soprattutto famiglie borghesi di buon livello economico, il cuore della società catalana. Paradossalmente le classi più facilmente indottrinabili dei barrios populares sono pro Spagna.

 

Che ci sia di fondo un chiaro progetto politico di lunga data su cui hanno costruito la loro propaganda è certo, ma alla base c'è un diffuso e endemico sentimento nazionale.

 

Vediamo le loro prossime mosse, adesso i secessionisti/repubblicani si sono messi in un vicolo cieco e per come la vedo io non hanno alternative a continuare ad andare dritto e farsi passare per vittime cosa peraltro che gli riesce naturale come popolo. Lo stato non può permettersi di negoziare e loro non possono perdere la faccia e tornare sui loro passi.

 

Magari sotto banco qualche accordo lo trovano dopo aver sacrificato i due Franco e Ciccio che hanno messo in prima linea per il suicidio politico. Perché siamo onesti tale puigdemont e Junqueras sono due pedine messe lì per prendere i colpi, dietro ci sono altre persone.

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Onestamente stai banalizzando. In ero presente ai seggi e c'erano alcune scene divertenti come ottantenni e novantenni sedute su sedie che aspettavano di votare. Un amico mio ha passato la giornata alla ricerca della nonna di 92 anni che era scomparsa da casa. Risulta che era andata al seggio....gente che ha ancora nella memoria la guerra civile e la dittatura. È un sentimento antico su cui si è sicuramente speculato a livello politico ma il fatto che si sentano una nazione è certo. Poi ripeto è ancora una minoranza soprattutto a Barcellona mentre nei paesini a volte ti sembra già di essere in una repubblica indipendente. A votare c'erano soprattutto famiglie borghesi di buon livello economico, il cuore della società catalana. Paradossalmente le classi più facilmente indottrinabili dei barrios populares sono pro Spagna.

 

Che ci sia di fondo un chiaro progetto politico di lunga data su cui hanno costruito la loro propaganda è certo, ma alla base c'è un diffuso e endemico sentimento nazionale.

 

Vediamo le loro prossime mosse, adesso i secessionisti/repubblicani si sono messi in un vicolo cieco e per come la vedo io non hanno alternative a continuare ad andare dritto e farsi passare per vittime cosa peraltro che gli riesce naturale come popolo. Lo stato non può permettersi di negoziare e loro non possono perdere la faccia e tornare sui loro passi.

 

Magari sotto banco qualche accordo lo trovano dopo aver sacrificato i due Franco e Ciccio che hanno messo in prima linea per il suicidio politico. Perché siamo onesti tale puigdemont e Junqueras sono due pedine messe lì per prendere i colpi, dietro ci sono altre persone.

Quindi mi stai dicendo che gli anziani sono difficilmente manovrabili da partiti politici e media? Ho capito.

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Quindi mi stai dicendo che gli anziani sono difficilmente manovrabili da partiti politici e media? Ho capito.

 

Seno vuoi non capire e fare solo polemica fai pure. Hanno un sentimento di essere una nazione e che la storia gli ha privati in maniera violenta della loro repubblica. Questo dalla culla alla tomba. Che sui sentimenti ci sia speculazione politica è certo e io lo vivo in prima persona e lo conosco bene. Ma il dato di fondo è che non si sentono Spagnoli e questo da secoli non da due mesi. E che hanno in mano tutte le strutture dello stato tranne l agenzia dei tributi anche se ne hanno fatta una fantasma in maniera illegale per essere pronti per l indipendenza.

 

Detto questo io spero falliscano perché conosco bene i danni dell' estremismo secessionista. Ma non puoi negare che siano un popolo con una forte identità.

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