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ejuventus

Michel Platini, immancabile tra i più grandi di sempre

Post in rilievo

Il 1/6/2020 Alle 16:59, Al Galoppo ha scritto:

Maradona era dopato come un cavallo e giocava in una provinciale del calcio, tanto per cominciare.

La tua percezione, come detto, è personale. CR7 e Messi oggi sono comunemente definiti come "alieni" proprio perchè giocano letteralmente un altro sport rispetto a tutti gli altri. Ma ripeto, le definizioni lasciano il tempo che trovano. Le carriere invece sono un dato inconfutabile.

Maradona non era "dopato". non scriviamo ,sciocchezze

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2 ore fa, Atsu ha scritto:

Maradona non era "dopato". non scriviamo ,sciocchezze

Esatto.

Maradona ( GOAT) era drogato ....ben diverso.

 

per quanto Michel ,per me ,sia pari a Dio -anzi meglio- 

bisogna essere onesti 

 

 

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La cocaina non ha effetti benefici sulle prestazioni fisiche e atletiche. Quindi non possiamo dire che Maradona fosse dopato. Però se non avesse sistematicamente aggirato i controlli antidoping sarebbe stato squalificato per uso di cocaina appena messo piede a Napoli. Quindi i suoi successi con la maglia azzurra sono stati  incontestabilmente permessi da una frode.

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Interessante l'opinione di una leggenda come Antonio Cabrini che, nella sua carriera tra Nazionale e Juventus, ha vinto tutto, proprio tutto…. 

 

https://www.tuttojuve.com/altre-notizie/antonio-cabrini-a-radiovs-laudrup-e-stato-il-piu-forte-compagno-con-cui-ho-giocato-non-aveva-continuita-ma-possedeva-qualita-tecniche-incredibili-che-395701  

 

 

 

 

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Credo che il mio nickname dica tutto....

 

Quando da bambino scopri il calcio e ti innamori di quel fenomeno che fa sembrare semplice l'impossibile...

Lanci millimetrici, punizioni che sistematicamente diventavano goal, capocannoniere a ripetizioni, tre palloni d'oro vinti per distacco....

E la juve che con lui, il migliore del mondo, vince, vince, vince....

E quell'eleganza, lo stile Juve  sul campo. Platini entrava in campo e già vinceva per manifesta superiorità.

 

Segna un goal da storia del calcio nella partita che sfida due continenti... Un goal dove c'è classe, funambolismo e senso del goal... Ma glielo annullano per fuorigioco inesistente (di un altro)

E lui che fa? Protesta? Si lamenta? Si lancia contro l'arbitro?

Noooo. Si sdraia su un fianco e guarda.... e poi si siede e batte le mani. Prende in giro l'arbitro? Applaude se stesso? Non lo sapremo mai.

è Michel Platini più grande anche del torto subito. Il più grande. 

Pronto a rifarsi tirando il rigore decisivo che assegna la Coppa intercontinentale.

 

La storia della Juve è piena di fantastici numeri 10. Ma quando da bambino ti innamori di QUEL fenomeno.... il tuo numero 10 resterà sempre lui: Le Roi

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Se sono Juventino è solo per lui, sono rimasto a bocca aperta ad ogni sua giocata, un genio. Vedeva partire Zibì o Laudrup e erano lanci al contagiri, magie...

Le notti da Champions, la serie A con la radiolina e le sfide di calci di punizione con Maradona e Zico. Erano altri tempi, se ricordo bene fumava pure e non era certo una furia agli allenamenti...

 

Ma anche quanti pianti per Atene e altre notti di coppa senza parlare di quel 29 maggio disastroso che non ha niente a che fare con questo sport.

 

Grazie per avere ricostruito il suo percorso e sono d’accordissimo con te che è stato il più grande tra quelli che ho visto.

 

Le Roi merci d’être passé chez nous et construit notre histoire 🙏

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Un giorno agnelli arrivo sul campo dove si allenava la Juve e disse " mi Hanno riferito che Maradona per allenarsi centra la porta da centrocampo" Platini senza dire nulla si fece aprire la porta del magazzino dietro la pista . Prese un pallone e la centro da oltre la mediana. Si voltò e andò via senza dire nulla. L'avvocato sorrise sotto i baffi

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Platini ha sicuramente avuto caratteristiche uniche, come gli stessi pele di stefano e crujff che metto sul podio della storia.
nella top 10 metto maradona, sivori, van basten, puskas, garrincha, beckenbauer in ordine sparso chiaramente. o Zidane al posto di Puskas, comunque ognuno si pul divertire a fare le classifiche, anche pochi hanno vissuto gli anni di tutti questi campioni.
messi e cr7 in ogni caso sono ancora in attività... a fine carriera ne riparliamo, potrebbero togliere puskas e sivori dalla top 10 per esempio.
Se pensiamo a ognuno di questi nomi, sono tutti abbastanza diversi tra loro.
vedo analogie tra sivori e maradona, o tra crujff e cr7.
Platini sicuramente un mix unico di eleganza, assist, senzo del goal, tecnica, calci piazzati e carisma.
ovviamente gli antijuventini adorano dire che maradona era troppo superiore, come messi è molto superiore a cr7... ma queste sono altre storie.
 

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Il 2/6/2020 Alle 19:48, ronny80 ha scritto:

Quando si parla di prestazione straordinaria nell'arco di un mondiale/europeo la prima persona che viene in mente è Maradona ai mondiali 1986, ma anche l'europeo 1984 di Platini non fu di certo da meno !!

L'Europeo 84 di Platini é la più grande espressione di totale dominio di un singolo in una grande competizione.

9 gol in 5 partite.

Segnò in ogni gara.

Francia-Danimarca 1-0

Francia-Belgio 5-0 (3, destro, sinistro, testa)

Francia-Jugoslsvia 3-2 (3, destro, sinistro, testa)

Francia-Portogallo 3-2 (manco a dirlo, gol del 3-2 ai supplementari)

Francia-Spagna  2-0 (gol dell'1-0)

Mai nessuno ha -né prima né poi- marchiato una manifestazione in questo modo.

Mai.

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Purtroppo il mondo del calcio fa presto a dimenticare, noi tifosi per primi e il caso di Platini e’ emblemático

E’ tra i primi giocatori di ogni epoca e credo il migliore tra quelli che hanno giocato nella Juventus

I paragoni, certi paragoni, con alcuni dei grandi del passato e dell’attuale presente vanno fatti.

Stuzzica l’ appetito di chi ama lo sport. Lo Si fa  nella NBA, nel pugilato, nell’atletica, perché non nel calcio?

Dai sondaggi che si ripetono ogni settimana viene fuori che Pelé è nell’olimpo(mai visto giocare) seguito a ruota da Maradona(per me il numero ONE in assoluto) e per molti Crujff è vicino ai due mostri sacri, poi ci sono una miriade di giocatori “quasi” alla pari e tra quelli c’e Le Roí. Come al solito c’e’ poca Italia

 

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Il 3/6/2020 Alle 02:01, Michael Laudrup ha scritto:

Secondo me non ne aveva proprio più e non era solo un calo temporaneo,già nel 1986 era calato come rendimento sebbene fosse sempre su un livello più che buono,poi dopo il mondiale in Messico la benzina finì sia a livello fisico che mentale d'altronde lui stesso disse che il calcio  stava diventando troppo faticoso per lui anche perché stava profilandosi ormai la preponderanza del lato atletico su quello tecnico.

Inoltre lessi che lui voleva smettere appunto nell'estate del 1986 ma fu Boniperti in persona a chiedergli di rimanere un ultimo anno per non abbandonare la squadra proprio nel momento in cui vi era stato quel cambio epocale dovuto alla fine dell'era trapattoniana.

Purtroppo in quell'anno che fu anche sfortunato per via dell'immeritata eliminazione in coppa ai rigori col Real,Platini giocò partite ben al di sotto degli standards di assoluta eccellenza a cui ci aveva abituato.

Già, come dimenticarla. Sfortuna maledetta nel sorteggio, beccando il Real, che nonostante fosse in crisi di astinenza di Coppe dei Campioni aveva comunque negli anni precedenti vinto due coppe uefa (allora importantissima ), "sfortuna" ri-maledetta nella gara d' andata per l' annullamento dell' 1 a 1 segnato da Manfredonia per una contemporanea sbracciata di Brio in attacco sulla quale nemmeno i Madridisti stavano protestando, ri-sfortuna, ri-ri-maledetta nella gara di ritorno per l' eliminazione ai rigori dopo che la palla , nei tempi regolamentari , non ne voleva sapere di entrare per la seconda volta nella porta dei Blancos. Quella era ancora un'ottima squadra che nonostante tutto arrivò seconda dietro il Napoli di Maradona dopo che nei confronti diretti, entrambi viniti dal Napoli, furno concessi ai Maradona Boys , almeno due gol in fuorigiuoco, uno all' andata ( dove forse ce ne stava anche un altro)  e uno al ritorno.  Allora non c'erano i gironi di Champions, passando quel turno potevamo attendere tranquillamente i quarti fino a Marzo e magari approfittare di una stagione , come fece il Milan un paio d'anni dopo, in cui gli Inglesi non potevano giocare, e le top squadre rimasero un po' tutte al palo, compreso il Bayern Monaco, sconfitto in finale da quel Porto, solo 3 anni prima battuto da noi in finale di Coppa delle Coppe. Quando si dice " La fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo".. Peccato davvero, perché Michel si meritava adi concludere la carriera con un successo non soffocato dal lutto dei 39 caduti nell' infame strage dell' Hysel. Quel giorno di Maggio a Torino, per la sua ultima apparizione quale "personaggio" della storia infinita bianconera, andata in scena  contro il Brescia,  io c'ero, con mio fratello. Eravamo in Tribuna , 120.000 lire di biglietto  spese perché sapevamo delle cattive condizioni del tempo e non volevamo che le intemperie rovinassero il saluto, diretto, concreto , reale e non solo televisivo,  perché tra i tanti applausi a lui rivolti mentre usciva dal campo , percepisse anche i nostri. Lui uscì, in punta di piedi, continuando senza quasi interruzioni il suo cammino verso gli spogliatoi, solo salutando il pubblico appena prima dell' ingresso negli spogliatoi , agitando il mazzo di fiori ricevuto a fine gara. Un vero fuoriclasse anche nel momento dell' addio. Questo era Michel Platini, insieme ad Omar Sivori, il più grande Juventino di tutti i tempi.

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I confronti tra grandi campioni appartenenti ad epoche diverse hanno da sempre un fascino particolare ....si paragonano palmares, carriere, contesti, episodi, biografie con il risultato che poi ognuno rimane della propria idea. Ricordo per esempio, già molti anni fa (non erano ancora nati Federer e Nadal) discussioni atroci per definire il più grande del tennis tra Borg e Laver e ci sono molti oggi che, altro esempio, ritengono Ayrton Senna il più grande anche se ha vinto meno di Schumacher e Hamilton...e potremmo andare avanti così all'infinito. Io credo che la grandezza di un FUORICLASSE si misura anche nella capacità di rimanere nella storia dello sport e della Juve in particolare per la sua UNICITA' e in questo Michel Platinì credo non sia stato e non sia secondo a nessuno. Ribadisco i miei complimenti all'utente @Pardocurioso che secondo me ne ha fatto un ritratto perfetto..e approfitto per anticipare  i miei auguri a Le Roi che il prossimo 21 giugno compie....65 anni!!

  

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Bel topic, condivido quasi tutto, tranne la parte sui paragoni

 

Sull'oscurantismo, non saprei, sicuramente su Platini conta il fatto di aver intrapreso una carriera da dirigente come un pezzo grosso del calcio e quindi di essere "uscito" un po' dall'alone di leggenda che di solito investe i grandissimi campioni che smettono

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Il 8/6/2020 Alle 09:59, miticoedgar ha scritto:

Già, come dimenticarla. Sfortuna maledetta nel sorteggio, beccando il Real, che nonostante fosse in crisi di astinenza di Coppe dei Campioni aveva comunque negli anni precedenti vinto due coppe uefa (allora importantissima ), "sfortuna" ri-maledetta nella gara d' andata per l' annullamento dell' 1 a 1 segnato da Manfredonia per una contemporanea sbracciata di Brio in attacco sulla quale nemmeno i Madridisti stavano protestando, ri-sfortuna, ri-ri-maledetta nella gara di ritorno per l' eliminazione ai rigori dopo che la palla , nei tempi regolamentari , non ne voleva sapere di entrare per la seconda volta nella porta dei Blancos. Quella era ancora un'ottima squadra che nonostante tutto arrivò seconda dietro il Napoli di Maradona dopo che nei confronti diretti, entrambi viniti dal Napoli, furno concessi ai Maradona Boys , almeno due gol in fuorigiuoco, uno all' andata ( dove forse ce ne stava anche un altro)  e uno al ritorno.  Allora non c'erano i gironi di Champions, passando quel turno potevamo attendere tranquillamente i quarti fino a Marzo e magari approfittare di una stagione , come fece il Milan un paio d'anni dopo, in cui gli Inglesi non potevano giocare, e le top squadre rimasero un po' tutte al palo, compreso il Bayern Monaco, sconfitto in finale da quel Porto, solo 3 anni prima battuto da noi in finale di Coppa delle Coppe. Quando si dice " La fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo".. Peccato davvero, perché Michel si meritava adi concludere la carriera con un successo non soffocato dal lutto dei 39 caduti nell' infame strage dell' Hysel. Quel giorno di Maggio a Torino, per la sua ultima apparizione quale "personaggio" della storia infinita bianconera, andata in scena  contro il Brescia,  io c'ero, con mio fratello. Eravamo in Tribuna , 120.000 lire di biglietto  spese perché sapevamo delle cattive condizioni del tempo e non volevamo che le intemperie rovinassero il saluto, diretto, concreto , reale e non solo televisivo,  perché tra i tanti applausi a lui rivolti mentre usciva dal campo , percepisse anche i nostri. Lui uscì, in punta di piedi, continuando senza quasi interruzioni il suo cammino verso gli spogliatoi, solo salutando il pubblico appena prima dell' ingresso negli spogliatoi , agitando il mazzo di fiori ricevuto a fine gara. Un vero fuoriclasse anche nel momento dell' addio. Questo era Michel Platini, insieme ad Omar Sivori, il più grande Juventino di tutti i tempi.

Commovente.

Anch'io c'ero, e quella giornata piovosa e buia (si giocava di pomeriggio, allora, ma accesero i riflettori dopo pochi minuti) sembrava idealmente rappresentare la tristezza che sanciva la fine di un lustro di meraviglie, di eleganza, di classe superiore, di giocate apparentemente semplici ma che scatenavano immancabilmente gli "ohhhh" del pubblico.

Non c'era nulla di semplice, in realtà, ma Michel faceva le cose con tale grazia e naturalezza da farle sembrare ovvie.

Vedeva il gioco 10 secondi prima degli altri 21 in campo, non faceva mai un passo più di ciò che occorreva fare.

E in tutto ciò, si trovava sempre al punto giusto nel momento giusto.

Ricordo un esempio per tutti, durante un Juve-Avellino del 1985/86: classica situazione,  gioco stagnante, Platini torna a prendere palla sulla linea dei difensori (anzi, in quel caso la ricevette proprio da Tacconi), vertice destro della nostra area di rigore. 

Un tocco, testa rialzata, lancio di 70 metri al millimetro per Serena in corsa.

Serena si ritrova la palla all'interno dell'area avversaria, marcatore al seguito.

Risultato? Ciabattata sul portiere (DiLeo, mi pare, potrei sbagliarmi), pubblico infuriato per un istante.

Ma dopo poco, parte un applauso collettivo per la prodezza del francese.

Inimitabile, mai più visto nessuno come lui.

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