Vai al contenuto

Benvenuti su VecchiaSignora.com

Benvenuti su VecchiaSignora.com, il forum sulla Juventus più grande della rete. Per poter partecipare attivamente alla vita del forum è necessario registrarsi

Archiviato

Questa discussione è archiviata e chiusa a future risposte.

Kobayashi

Coronavirus COVID-19 (topic unico)

LadyJay

È vietato parlare di politica e di religione.

Non postate fake news o cose che non hanno attinenza con l'argomento del topic.

Mettete video e articoli sotto quote. E mettete sempre la fonte di ogni notizia che riportate.

Evitate i battibecchi. Evitate di andare perennemente OT.

NOTA BENE: segnalate i post non consoni, non quotate e rispondete a tali post e, soprattutto, non pretendete che tali post vengano moderati nel giro di pochi secondi visto che lo staff non sta sul forum h24.

È VIETATO, come da regolamento generale, parlare della moderazione con post pubblici.

Messaggio di LadyJay

Post in rilievo

7 minuti fa, sol invictus ha scritto:

Arcuri rassicura. Possiamo dunque stare tranquilli?

Non lo so, non direi.

Suggerisco la lettura dell'articolessa di Repubblica sulle famose mascherine (chirurgiche, ça va sans dire - sulle altre stendiamo un velo pietoso), che nonostante il presunto avvio della produzione di massa in Italia, non sono ancora disponibili.

 

Torno quindi a chiedere:

• per quale ragione i mezzi dell'esercito solo da 3 (tre) giorni sono stati mobilitati per la consegna delle DPI agli ospedali, cioè ad un mese dopo l'inizio della crisi?

 

Arcuri dice che non è compito né del governo né del commissario (lui) rifornire le farmacie e parafarmacie in Italia, quindi chiedo anche:

• pensiamo di continuare ad affrontare la più grave crisi sanitaria degli ultimi 100 anni con gli ordinari strumenti d'ante crisi oppure ci decidiamo ad adottate strumenti straordinari adatti alla situazione?

 

 

 

Raccapricciante questa gestione delle mascherine.

Il bello deve ancora venire, pensa a quando queste limitazioni permetteranno di iniziare a mettere il becco fuori casa.

Mascherine assenti, come in questo mese e mezzo e gente che esce senza o con artefatti discutibili.

Chapeau !

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
19 minuti fa, Fuorionda ha scritto:

IFQ

 

Coronavirus, dalla chiusura “anomala” di Alzano all’errore sui presidi sanitari: cosa è successo negli ospedali di Bergamo

Da ciò che è successo nella struttura della bassa Valle Seriana alla caccia di mascherine adeguate. Nei giorni che hanno preceduto la scoperta del primo caso positivo nella Bergamasca, il 23 di febbraio, e in quelli successivi sono state prese scelte che hanno facilitato la diffusione del Covid-19 in tutta la provincia. Ecco cosa è successo

 

 

.doh

Teste.

Alla fine di questa crisi voglio vedere rotolare teste.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
9 minuti fa, sol invictus ha scritto:

Suggerisco anche la lettura dell'articolo del Corsera sulla RSA di Mediglia: 62 morti su 150 ospiti.

Torno quindi a chiedere:

 

• intende o no la magistratura muovere il * ed avviare una indagine su ciò che sta succedendo nelle RSA di tutta Italia?

Mi sbaglierò ma credo che quello che in un paese anziano come l'Italia quello delle rsa era uno dei primi problemi da affrontare in questa emergenza sanitaria.

Ed invece, che è successo?

Nulla, la loro gestione lasciata a persone interne alla struttura, che quando va bene trovano qualche medico, infermiere....alla quale ovviamente non sono state fornite dpi.

La vedo tristemente come una situazione di serie B, di anziani ormai destinati a triste fine, senza che nessuno, qualche sindaco a parte, si sia preso la briga di segnalare la cosa.

E come giustamente segnali a livello magistratura tutto tace .

Ci sarà tempo (cit.)

.doh

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
7 minuti fa, Crêuza de mä ha scritto:

Raccapricciante questa gestione delle mascherine.

Il bello deve ancora venire, pensa a quando queste limitazioni permetteranno di iniziare a mettere il becco fuori casa.

Mascherine assenti, come in questo mese e mezzo e gente che esce senza o con artefatti discutibili.

Chapeau !

Io ho visto una persona che su era arrotolata sul volto uno shopper di plastica tenuto su con elastici...

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Sempre da IFQ

 

Coronavirus e vittime nelle residenze per anziani, nuovi casi da Arezzo a Foggia: timori per i 300mila ospiti e operatori. “Sono zona molto grigia, intervenire è complicato”

L'elenco delle Rsa diventate focolai del contagio continua ad allungarsi: l'eta media degli ospiti è 85 anni e a rischio sono pure gli operatori. L’Istituto superiore di sanità e il Comitato tecnico scientifico ammettono l'emergenza, mentre da una prima indagine su 236 strutture emergono carenze di materiali e poche informazioni sulle procedure

 

Quoto

di F. Q. | 1 APRILE 2020

 

Le residenze per gli anziani diventano uno dei fronti principali nella lotta al coronavirus. Dal nord al sud i casi si moltiplicano: dopo i 60 morti per Covid-19 in una casa di riposo di Mediglia nel milanese, l’elenco delle Rsa (residenze sanitarie assistenziali) diventate focolai del contagio continua ad allungarsi. Solo nella giornata di martedì 31 marzo c’è stata una quinta vittima a Bucine (Arezzo) – dove i positivi sono 30, tra cui 22 degenti e otto operatori – e un settimo morto nella casa di riposo di Chiaravalle, in provincia di Catanzaro. E pure in Liguria, ammette il governatore Giovanni Toti, promettendo test sierologici a pioggia dopo qualche tampone a campione, “ci sono focolai in diverse residenze sanitarie assistenziali”. Mentre è scoppiato un nuovo caso a Bovino, piccolo comune foggiano, dove 29 pazienti e 5 operatori sanitari di una Rsa sono risultati positivi. Sono stati 18 invece i casi emersi nei giorni scorsi alla Rsa Villa Giulia di Roma. . “Occorre metterci mano”, avverte il Comitato tecnico scientifico. Le residenze per anziani sono un universo da 300mila ospiti, età media 85 anni, il 60% con l’Alzheimer. Ma vanno anche considerati tutti gli operatori che ci lavorano all’interno. “Oggi le Rsa sono una zona molto grigia dove l’intervento è molto complicato, ci sono disparità da zona a zona di ogni tipo”, ha ammesso Roberto Bernabei, geriatra del Comitato tecnico scientifico.

Le residenze sono diventate sorvegliate speciali da parte dell’Istituto superiore di sanità. I primi risultati di un’indagine partita lo scorso 24 marzo alla quale hanno risposto in pochi giorni 236 strutture (pari al 14% delle 1.634 strutture contattate al momento su un totale di 2.556 Rsa pubbliche o convenzionate). Un report parziale da cui però sono già emerse criticità sparse su tutto il territorio nazionale: l’86% delle residenze hanno riportato difficoltà nel reperimento di Dispositivi di protezione individuale. Il 22% ha perfino chiesto più informazioni sulle procedure per contenere l’infezione. Ancora, il 36% riferisce difficoltà per l’assenza di personale sanitario. Ma arrivano anche segnalazioni di difficoltà nel trasferire i residenti positivi, così come nell’isolamento dei residenti infetti.

In primo piano ci sono anche i decessi, “relativi a tutte le cause” e che, ha detto il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro, andranno valutati. Su un totale di 1.845 vittime nelle 236 strutture che hanno riposte, 57 sono catalogate Covid e 666 con sintomi simi-influenzali (39,2%). “Sono dati di un campione che andremo a perfezionare progressivamente”, ha detto Brusaferro. Sono strutture “importanti ma fragili che meritano la nostra attenzione e il nostro sforzo”, ha aggiunto il numero uno dell’Iss.

“In Italia abbiamo 300mila ospiti nelle Residenze sanitarie assistenziali. Dobbiamo far sì che abbiano punti di riferimento: oggi ci sono differenze Asl per Asl, Comune per Comune, Regione per Regione, con una disparità incredibile di organizzazione, trattamenti, personale”, ha detto Bernabei, rispondendo proprio a una domanda sull’elevato numero di morti che si sta verificando nelle Rsa. Il tema – ha riferito Bernabei – è stato affrontato “nel Comitato tecnico scientifico e verremo fuori con qualche indicazione più puntuale perché questo è un terreno assolutamente da arare”, ha concluso.

A supporto l’Iss ha predisposto un piano d’azione specifico: decalogo, check-list di autovalutazione sulla preparazione per il contenimento delle infezioni Covid-19, un corso specifico per il personale sanitario su prevenzione e controllo delle infezioni COVID 19, preparazione e distribuzione di rapporti tecnici dedicati, supporto ai referenti indicati dalle Regioni per il contesto delle Rsa per la segnalazione delle situazioni più critiche, supporto telefonico/email fornito da personale infermieristico specializzato nella gestione del rischio infettivo.

Coronavirus e case di riposo: ‘In Lombardia non c’è più presidio. Non tutti gli anziani contagiati muoiono, ci mettano in condizione di curarli’

Valeria Negrini di Federsolidarietà: “In regione abbiamo circa 60mila posti di Rsa accreditate, alla fine di questa vicenda in difetto ne avremo perso almeno il 10%. Cioè 6mila morti. E saranno molti di più senza provvedimenti sanitari”. Luca Degani (Uneba): "Si sta sbagliando a identificare il mondo delle Rsa come un luogo in cui si muore, senza capire che si muore perché qui vive la popolazione più fragile. E almeno diamogli la dignità, il diritto di sentirsi presi in carico da un sistema che loro stessi hanno costruito"

 

Quoto

Sorpresa, il Servizio sanitario nazionale non è più universale, solo che non ce l’hanno detto. Questione di tempi, di modi, ma soprattutto di scelte, scelte importanti che non sono neanche state verbalizzate e meno che mai condivise. È qui il nocciolo di quella che lunedì il Forum del Terzo Settore insieme a Ledha, Uneba Lombardia e Alleanza Cooperative Italiane-Welfare Lombardia, ha definito, denunciandola, “strage degli innocenti” in riferimento alla mancanza di presa in carico, da parte della sanità lombarda, dei pazienti più fragili che vengono contagiati dal covid. Tanto che nelle sole case che ospitano anziani non più autosufficienti, le Rsa, si prevedono almeno 6mila morti.

Territorio non presidiato – “Dal nostro punto di vista il territorio andava presidiato prima, capisco l’urgenza degli ospedali, penso che nessuno di noi sia così sciocco da non capirlo, però bisogna essere in grado di fare entrambe le cose, perché se il territorio non viene messo in sicurezza, diventa luogo di contagio e se continuiamo a non presidiarlo, gli ospedali non smetteranno mai di avere pazienti ricoverati”. Valeria Negrini, presidentessa di Confcooperative – Federsolidarietà Lombardia e vicepresidente nazionale con delega al welfare, sa di cosa parla. “La situazione degli ospedali in Lombardia rispetto a quello che viene descritto sui media, è una cosa che nessuno se non sta qua riesce ad immaginare. Però credo che un’istituzione debba essere in grado di presidiare tutto: insieme all’emergenza ospedaliera bisognava pensare a come sostenere le strutture, perché si tratta di organizzarle in maniera diversa, non basta una circolare che dice che devo osservare tutti i protocolli”, dice schietta. Bresciana doc, è anche portavoce del Forum del Terzo settore Lombardia e ha seguito sul campo l’evoluzione dell’epidemia di Covid-19 in Regione, specialmente nelle strutture per i più fragili come le residenze sanitarie assistenziali (Rsa) per anziani.
“Rischiamo 10mila morti” – “Evidentemente il ritardo c’è ed è pesante, non soperché si comincia solo adesso a mettere la testa sul territorio, però questo è il fatto”, sottolinea a ilfattoquotidiano.it a poche ore da un incontro in videoconferenza con la Regione. Il primo, ottenuto il 30 marzo scorso, a più di un mese dall’inizio dell’emergenza. “In Lombardia abbiamo circa 60mila posti di Rsa accreditate e credo che alla fine di questa vicenda in difetto ne avremo perso almeno il 10%, ma se non vengono prese delle misure diverse, rischiamo di arrivare anche al 13-15%”, dice parlando di “dati impressionanti” e, con un forte accento bresciano, sottolinea come “pensare che lì non potesse entrare un contagio è stato sottovalutare il problema e infatti il contagio è arrivato”.
“Qualcuno si salva, si fanno miracoli” – Negrini racconta di operatori “fortemente responsabili che pensano che la persona vale qualcosa anche se ha 89 anni. C’è chi fa il suo lavoro con una generosità e una consapevolezza veramente encomiabile”. Spiega che, “ci sono persone anziane che guariscono e non moriranno tutti, però il rischio è veramente alto: il 10% sono più di 6mila persone in Lombardia e il 15 sono quasi 10mila persone. Sono tantissime. E molte non vengono nemmeno conteggiate”. Contrariamente a quello che pensiamo noi osservatori esterni, però, qualcuno si salva perché “le Rsa stanno facendo i miracoli. Stanno cercando di ricavare delle stanze apposite per separare i sani dai contagiati, di evitare in tutti i modi il propagarsi del contagio”. E stanno chiedendo, “a volte lo ottengono a volte no”, di fare i tamponi in maniera più sistematica, agli ospiti ma anche agli operatori… È chiaro che si può essere negativi un giorno e positivi un altro, ma i tamponi “vanno fatti in maniera sistematica, perché non si può rischiare di portare ulteriori malattie all’interno delle Rsa”.
La riunione in Regione un mese dopo – Eppure la Lombardia l’8 marzo ha chiesto alle strutture di accogliere i pazienti covid che sono stati dimessi dagli ospedali. E qui “si è aperta la polemica con la Regione, perché se le Rsa devono accogliere i pazienti covid o devono curare i propri pazienti covid in Rsa e non li possono portare in ospedale, allora le Rsa devono essere dotate dei farmaci adeguati e dei medici in grado di fare questo lavoro”. Il tema è stato finalmente trattato lunedì nel corso di un incontro con l’assessorato di Giulio Gallera, che ha convocato le rappresentanze degli enti gestori del sistema socio sanitario accreditato. “È proprio l’organizzazione che non funziona, abbiamo detto tutti che purtroppo siamo arrivati un po’ in ritardo, però ora vediamo di fare tutto il possibile e di lavorare meglio. Se continuerà a mancare la possibilità di somministrare farmaci adeguati in Rsa alla presenza di medici in grado di capire gli effetti di questi farmaci su persone fragili, se non ci sarà la possibilità di accedere a consulenze qualificate, nelle strutture drammaticamente continueranno a mancare delle persone”. La promessa è stata di un nuovo inizio anche a favore del sociosanitario. Nessuna marcia indietro, però, sulla richiesta di accogliere i pazienti covid, ma la garanzia di voler mettere le strutture in condizione di assistere anche queste persone.

“Si è deciso senza dirlo che non tutti hanno diritto alle cure” – Resta fuori un punto fondamentale, come nota l’avvocato Luca Degani che presiede l’Unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale (Uneba) in Lombardia e parla di “scelte politiche molto forti“, che sono state prese “senza dirlo e senza rappresentarlo fino in fondo”. Lui invece lo dice senza troppi giri di parole: “Abbiamo un’emergenza che non ci aspettavamo e una pandemia che non sappiamo gestire, perché dobbiamo gestire delle strutture per anziani e disabili che sono state pensate per garantire a delle persone ultraottantenni con comorbilità una lungodegenza e abbiamo deciso che non hanno diritto alle cure ospedaliere, alla terapia intensiva o al tampone. Devono restare in Rsa a gestirsi un’infezione che per la loro età per la loro comorbilità li vede come i soggetti più a rischio morte”.

Certo, è chiaro che dietro c’è un calcolo di probabilità di sopravvivenza, ma è la fine dell’universalità del Servizio sanitario nazionale che è stata decretata in silenzio. “Con l’effetto che queste persone, che sono parte della popolazione, si trovano in strutture inadeguate a gestire l’acuzie nelle mani di personale che non è formato per questo: se decidi che non possono arrivare agli ospedali, allora devi decidere che il sistema aiuta queste strutture”, mandando strumenti, farmaci e tutti gli specialisti che servono. “Magari anche le mascherine e le indicazioni per l’ossigenoterapia”, sottolinea con un velo di amarezza.

Così abbandoniamo proprio chi ha costruito il Servizio sanitario universale – “Forse dovremmo chiederci se ridistribuendo le risorse, almeno non possiamo aiutare queste persone ad avere un altro livello di cura – prosegue Degani -. Su questo però non stiamo dicendo niente: è come se non volessimo affrontare la dimensione etica, quella delle scelte di fondo. Invece stiamo decidendo che si danno più risorse a chi ha più prospettive di sopravvivenza. In un sistema sanitario che funziona, stiamo facendo delle politiche di ridistribuzione delle risorse a danno dei non autosufficienti e dei disabili gravi”. In termini economici, chi paga il conto è “una generazione che sicuramente ha meno capacità in termini di sopravvivenza, ma che nell’ottica di un’economia dello Stato è quella più patrimonializzata, che probabilmente ha dato di più dal punto di vista tributario ed è quella che però oggi sta costando tanto dal punto di vista previdenziale“.

“Rischiamo di sembrare luoghi di morte, ma le Rsa non sono degli hospice”- E così, sempre in termini socioeconomici, rischia di andare a picco un sistema, quello delle case di lungodegenza, che negli ultimi 40 anni in Italia ha registrato una crescita capillare. Tanto che oggi in queste strutture, che non sono degli hospice, si riesce a dare una quarta età anche a chi è totalmente non autosufficiente, con una speranza di vita che va mediamente dai 2 ai 5 anni. Invece “stiamo rischiando di sembrare dei luoghi di morte e credo che questo sia un problema anche economico per chi ha fatto dei grandi investimenti, perché si sta sbagliando a identificare il mondo delle Rsa come un luogo in cui si muore, senza capire che si muore perché qui vive la popolazione più fragile. E almeno diamogli la dignità, il diritto di sentirsi presi in carico da un sistema che loro stessi hanno costruito“.

Perché le ambulanze non vengono più – È vero che per voi le ambulanze non escono neanche? “A Cremona non esce, ma perché dicono: dove ti porto il paziente? Al pronto soccorso non te lo prendono, in ospedale non lo mettono in terapia intensiva … Invece l’ospedale di Varese ha accolto gli ospiti della casa di riposo locale appena sono andati in emergenza, e pur avendo dei grandissimi numeri, la struttura in questo momento si sta gestendo meglio, sono riusciti a disinnescare questa presenza covid portando gli acuti in una struttura per acuzie”. E magari qualcuno guarisce. “Se gestisco bene un caso, la persona ha delle possibilità di sopravvivenza più alte delle possibilità di morte. L’ospite delle Rsa non può entrare nel sistema, perché la scelta è di non far entrare quel tipo di età, non perché non possa guarire, ma perché ha molte meno possibilità e con la sua presenza ne toglie ad altri. È chiaro che quello che si può fare in Rsa e quello che si può fare in terapia intensiva divergono diametralmente come possibilità di presa in carico”.

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

A volte,ho l'impressione che il governo prenda decisioni apposta per andare contro le regioni.

Ora che senso aveva diramare l'ordinanza che i genitori posso portare a spasso i figli fuori per un'ora?Si rischia di vanificare tutto proprio ora che i contagi stanno cominciando a calare.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
19 minuti fa, ico83 ha scritto:

Hong Kong di nuovo in quarantena dopo l’allentamento delle misure restrittive.

Questo è il mio più grande timore. 

Se non introduciamo un modello di tracciamento di ricaschiamo in pieno 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
19 minuti fa, ico83 ha scritto:

Hong Kong di nuovo in quarantena dopo l’allentamento delle misure restrittive.

Ulteriore dimostrazione che sono sbagliate sia le chiusure totali che le aperture totali...se chiudi tutto muori di fame, se apri muori di virus...l'unica via è uscire DA SOLI, mascherine e guanti...bar, ristoranti e luoghi di aggregazione chiusi fino a data da destinarsi (vaccino virus)..ma un conto è sostenere un milione di persone ed un altro è sostenerne 15 

3 minuti fa, marcomazzoli87 ha scritto:

A volte,ho l'impressione che il governo prenda decisioni apposta per andare contro le regioni.

Ora che senso aveva diramare l'ordinanza che i genitori posso portare a spasso i figli fuori per un'ora?Si rischia di vanificare tutto proprio ora che i contagi stanno cominciando a calare.

Perchè un bambino HA NECESSITA' di stare all'aria aperta...e cmq è solo nelle vicinanze dell'appartamento..

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
4 minuti fa, RogerWaters ha scritto:

Questo è il mio più grande timore. 

Se non introduciamo un modello di tracciamento di ricaschiamo in pieno 

Ribadisco per l'ennesima volta che se non si fa come in Corea non c'è salvezza..ne dal virus ne dalla miseria..naturalmente puoi attuare il modello coreano solo partendo da un basso tasso di contagiati, in modo sia possibile il tracciamento

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
7 ore fa, OaOx ha scritto:

Chi aveva responsabilità ed ha sottovalutato o compiuto atti di negligenza va arrestato per omicidio colposo e strage....ovunque nel mondo.

Comunque pensiamo a noi che è meglio.

Gli unici da accusare di strage sono i cinesi...Era evidente che se la mortalità in rapporto ai casi fosse stata quella ufficiale cinese la cosa poteva essere gestita...Virologi, politici, tecnici si sono fidati e TUTTI ci sono cascati con tutte le scarpe...

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
2 ore fa, lucavialli ha scritto:

Non è proprio così eh

Non è che finito il mese di quarantena, alé usciamo tutti freschi e riposati e si ricomincia come prima 

C'è un tessuto economico sfasciato, centinaia di migliaia di aziende chiuderanno, lo stato dovrà sostenere tutti, tra cassa integrazione e sussidi vari, lo stesso stato che non sta introitando niente perché prorogate imposte varie, economia ferma = IVA e imposte sul reddito azzerate o quasi, le accise sui carburanti,......spese sanitarie impennate...

Ci tireremo dietro questa cosa per anni, dal punto di vista economico 

E poi c'è il grosso punto interrogativo dell'europa. La Grecia l'hanno salvata, ma la trojka gli ha messo dei paletti tali che sono addirittura cresciute le morti infantili

Se invece non vogliamo la trojka e il mes,  ancora peggio

Per come la vedo io, con una torta grande mangiamo anche in 5, ma con un tortino mignon è meglio avere solo la tua di pancia da riempire . Questo in generale, non nella mia situazione specifica 

 

In parte concordo, in parte no: per milioni e sottolineo milioni di lavoratori (statali, privati che lavorano in settori non colpiti o addirittura in crescita, pensionati, un certo tipo di p.IVA che han continuato a lavorare online) un mese e mezzo di crisi, individualmente è economicamente , cambia poco e nulla.

Per tanti altri sarà un dramma e siamo d’accordo e andranno aiutati.

 

Ma tutto questo discorso con la scelta di una coppia di fare un figlio, inciderà zero: chi li voleva prima li vorrà anche ora.

Non è che ci siamo catapultati in un futuro post atomico dove rovistare tra la spazzatura per mangiare scarafaggi radioattivi 😄 

Parlando di bimbi questo per molti che son costretti a stare a casa e che prima si lamentavano di dedicarci poco tempo, son giornate speciali per poterci stare insieme :) 

 

Poi è un argomento con una visione così personale che non esiste il giusto o sbagliato, si può vederla in tutti i modi.

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
31 minuti fa, marcomazzoli87 ha scritto:

A volte,ho l'impressione che il governo prenda decisioni apposta per andare contro le regioni.

Ora che senso aveva diramare l'ordinanza che i genitori posso portare a spasso i figli fuori per un'ora?Si rischia di vanificare tutto proprio ora che i contagi stanno cominciando a calare.

Non c'è nessuna nuova ordinanza.

È una circolare che fornisce alcuni chiarimenti.

Le parole di Gallera a proposito della circolare fanno ridere,

organizzano una conferenza per l'ospedale con  una quantità di giornalisti assurda

e poi polemizzano per il chiarimento sul fatto che un genitore che possa portare a camminare un figlio nei pressi dell'abitazione.

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
28 minuti fa, marcomazzoli87 ha scritto:

A volte,ho l'impressione che il governo prenda decisioni apposta per andare contro le regioni.

Ora che senso aveva diramare l'ordinanza che i genitori posso portare a spasso i figli fuori per un'ora?Si rischia di vanificare tutto proprio ora che i contagi stanno cominciando a calare.

forse perchè psichiatri, psicologi, ortopedici e posturologi hanno detto a più riprese che la reclusione può fare più male del virus? 

 

Il virus non si prende/diffonde se apri le finestre. Si diffonde se ti avvicini agli altri a meno di 2 metri di distanza (meglio 3 per essere sicuri). Voi non sapete cosa significa tenere chiusi in casa per oltre un mese 1 o più bambini mentre caso mai i genitori lavorano. Io non ho figli, ma ieri un mio collega era disperato, quasi in lacrime. i figli stanno iniziando ad accusare la reclusione forzata... 

2 minuti fa, marcelo danubio ha scritto:

Non c'è nessuna ordinanza.

È una circolare che fornisce alcuni chiarimenti.

Le parole di Gallera a proposito della circolare fanno ridere,

organizzano una conferenza per l'ospedale con  una quantità di giornalisti assurda

e poi polemizzano per il chiarimento sul fatto che un genitore che possa portare a camminare un figlio nei pressi dell'abitazione.

 

dare perle ai porci (popolino bue) è facile, prendere decisioni sensate che salvaguardino la vita delle persone è un pochino + difficile... 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
7 minuti fa, marcelo danubio ha scritto:

Non c'è nessuna ordinanza.

È una circolare che fornisce alcuni chiarimenti.

Le parole di Gallera a proposito della circolare fanno ridere,

organizzano una conferenza per l'ospedale con  una quantità di giornalisti assurda

e poi polemizzano per il chiarimento sul fatto che un genitore che possa portare a camminare un figlio nei pressi dell'abitazione.

 

La Regione Lombardia, purtroppo, fa campagna elettorale dall'inizio della pandemia. E' più forte di loro, non c'è niente da fare. Ah, magari avessero inaugurato un ospedale, è stata inaugurato un reparto per 24 pazienti operativo dalla prossima settimana, roba che se ne sono aperti decine in tutta Italia in meno tempo e senza strombazzamenti vari. Poi il tocco finale del centinaio di persone ammucchiate uno accanto all'altro durante la conferenza fa capire con chi si ha a che fare.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

USA ______190.000 casi ________7.000 morti

ITALIA ____105.000 casi ______12.500 morti

SPAGNA____95.000 casi ______  8.500 morti

GERMANIA_72.000 casi _______    775 morti

FRANCIA___53.000 casi ________3.500 morti

 

Aggiornato alle 8.46.

io continuo a vedere qualcosa che proprio non va.

Francia metà dei casi e un quarto dei morti.

USA il doppio dei casi e la metà dei morti.

 

Bisognerà fare luce su questo se alla fine della pandemia queste continueranno ad essere le percentuali

 

 

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Ora che finalmente pare ci sia una lieve inversione di tendenza il governo che fa? Dice si a passeggiate e jogging.

Sono dei geni.. del male

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Adesso, Ciccio900 ha scritto:

La Regione Lombardia, purtroppo, fa campagna elettorale con le mani sporche di sangue dall'inizio della pandemia. E' più forte di loro, non c'è niente da fare. Ah, magari avessero inaugurato un'ospedale, è stata inaugurato un reparto per 24 pazienti operativo dalla prossima settimana, roba che se ne sono aperti decine in tutta Italia in meno tempo e senza strombazzamenti vari. Poi il tocco finale del centinaio di persone ammucchiate uno accanto all'altro durante la conferenza fa capire con chi si ha a che fare.

mi sono permesso di fare una piccola aggiunta in rosso. 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
5 minuti fa, marcelo danubio ha scritto:

Non c'è nessuna nuova ordinanza.

È una circolare che fornisce alcuni chiarimenti.

Le parole di Gallera a proposito della circolare fanno ridere,

organizzano una conferenza per l'ospedale con  una quantità di giornalisti assurda

e poi polemizzano per il chiarimento sul fatto che un genitore che possa portare a camminare un figlio nei pressi dell'abitazione.

 

La conferenza stampa per il nuovo ospedale nella fiera da l'esatta misura delle capacità di chi ci governa: si parla bene e si razzola male.

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Adesso, Maxxo74 ha scritto:

Ora che finalmente pare ci sia una lieve inversione di tendenza il governo che fa? Dice si a passeggiate e jogging.

Sono dei geni.. del male

no, i geni del male sono quelli che vietano di vendere le pizze con la mozzarella o le zeppole di san giuseppe  poi autorizzano attività a rischio contagio. 

se compro il pane e un trancio di pizza non mi ammalo, se vado a lavoro e il mio collega ha il covid invece si. 

se porto un bimbo di 3 anni a fare due passi sotto il palazzo mantenendomi a distanza di sicurezza da tutti gli altri non mi ammalo, se vado a una conferenza organizzata dalla regione con decine di persone accalcate invece SI.

 

il virus non si prende se apro la finestra, ma se mi avvicino alle persone malate. Se sto a distanza non lo prendo!

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
5 minuti fa, actarus ha scritto:

La conferenza stampa per il nuovo ospedale nella fiera da l'esatta misura delle capacità di chi ci governa: si parla bene e si razzola male.

 

Sono questioni politiche, regione Lombardia e governo litigano dal 21 febbraio

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

a proposito, i geni che ci governano (governo centrale e regioni) piuttosto che criticare chi ha bisogno di 10 minuti di aria come stanno affrontando le stragi che stanno avvenendo nelle residenze per anziani? 

qualcuno lo sa? Campania e Lombardia soprattutto, che sono stati i primi a criticare e/o vietare i 10 minuti di aria nei pressi delle abitazioni. 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Quoto
Mercoledì 01 aprile 2020 - 10:07

Coronavirus, D’Amato: Roma, sabotato laboratorio San Camillo

Doveva essere attivo da oggi per i test covid
 
Roma, (askanews) – Al San Camillo di Roma “sabotaggio alle apparecchiature del laboratorio per il test covid19 che doveva partire oggi. Un fatto gravissimo che ci indigna”. Ne dà notizia l’assessore regionale del Lazio alla sanità Alessio D’Amato che ha precisato: “Apprendo dal Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera San Camillo che questa notte è stato sabotato il laboratorio per il test del covid19 che doveva essere attivo da oggi. È stata presentata denuncia ai carabinieri, i colpevoli dovranno essere puniti”.

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
4 minuti fa, Maxxo74 ha scritto:

Ora che finalmente pare ci sia una lieve inversione di tendenza il governo che fa? Dice si a passeggiate e jogging.

Sono dei geni.. del male

Le passeggiate nei pressi della propria abitazione è sempre stata possibile, non l'hanno mai vietata. L'unica cosa che hanno aggiunto è la possibilità per UN genitore di scendere, sempre sotto casa, con il proprio figlio minore. Niente di più, niente di meno. Poi se i giornalai rilanciano titoli sensazionalistici come se si potesse uscire di casa a fare quello che si vuole, la colpa è loro.  Gallera è colui che ha risposto così "se abbiamo la mascherina, non c'è bisogno di tenere un metro di distanza dalle persone" a chi gli ha detto quanti * di giornalisti avete invitato. (si lo ha detto veramente, allucinante).

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Ieri comunque dal balcone ho assistito ad una scena che se non fosse per il periodo tragico, definirei comica.

Sento urlare e mi affaccio... un tizio urla contro il carabiniere che gli chiede di tornare a casa. I toni si alzano ancora di piu' e cominciano a volare gli insulti

Tizio: Lei non sa fare il suo lavoro!

Carabiniere: Lei è un incosciente!

Gli predono i dati. 

Il tizio si allontana ma dopo qualche minuto sento di nuovo discutere. Stavolta oltre ai carabinieri ci sono anche i vigili che tentano di abbassare un po' i toni e a quel punto il carabiniere: Questo sostiene di essere uscito per pagare il bollo...dice che è urgente... ma il bollo è scaduto da un anno!

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
1 ora fa, Fuorionda ha scritto:

IFQ

 

Coronavirus, dalla chiusura “anomala” di Alzano all’errore sui presidi sanitari: cosa è successo negli ospedali di Bergamo

Da ciò che è successo nella struttura della bassa Valle Seriana alla caccia di mascherine adeguate. Nei giorni che hanno preceduto la scoperta del primo caso positivo nella Bergamasca, il 23 di febbraio, e in quelli successivi sono state prese scelte che hanno facilitato la diffusione del Covid-19 in tutta la provincia. Ecco cosa è successo

 

 

 

58 minuti fa, sol invictus ha scritto:

.doh

Teste.

Alla fine di questa crisi voglio vedere rotolare teste.

Dovranno cadere tante teste (I primi sono Fontana e chi Ha impedito la zona rossa ad Alzano e Nembro).

 

Non cadrà nessuno, anzi, qualcuno verrà premiato.

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Ospite
Questa discussione è chiusa.

×

Informazione Importante

Utilizziamo i cookie per migliorare questo sito web. Puoi regolare le tue impostazioni cookie o proseguire per confermare il tuo consenso.