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Skizzo91

Sentenza tribunale di Madrid (PDF)

Post in rilievo

3 ore fa, Iscrittodal2008 ha scritto:

ma a me pare che la sl applichi  le stesse regole che la figc applica ne campionato italiano

ui si narra di una sl chiusa ma invece e' tale e quale al campionato tim:in italia c sono le retrocessioni dalla A alla B ed in sl cisono addirittura 5 retrocessioni ogni anno,dando modo ad ad altre societa' di subemtrare

l'unica differenza solo le societa' fondatrici che hanno diritto perpetuo,pero' nel complesso in italia accade che molte societa' di A non retrocedono mai e le piu' deboli di alterneno vicendevolmente:juve,mila,inter,napoli,roma,lazionon retrocedono mai, e fiorentina,sassuolo,atalanta,torino,samp,genoa,una volta ogni morte di papa

praticamente sono 12 squadre anche in serieA che  sono sempre li' a giocarsela

sinceramente tutta quasta differenza abissale non la noto

il calcio del popolo e' una poottanata colossale imho

Secondo me si deve dare la possibilità anche a squadre emergenti di restare almeno per qualche anno di fila. Ad esempio in Serie A il Sassuolo ha meritato con gli anni di restare perchè ha avuto un progetto e una costanza di rendimento tale da renderla ormai una realtà consolidata. Così dovrebbe essere anche su scala maggiore in una ipotetica Superlega. Atalanta, Leicester, Siviglia, (ma io direi pure Porto, Lione e Ajax...) meritano di farne parte.

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14 ore fa, Bertok ha scritto:

Dillo all'Olimpia Milano di basket .ghgh

Nel basket sono state le stesse federazioni nazionali più importanti a dare il benservito alla FIBA, non è uguale la situazione. E' come se FIGC, FA ecc si scontrano con FIFA e UEFA.

 

Poi personalmente, non trovo corretto che in Eurolega ci sia Milano e non Venezia, che è campione d'Italia ma che non ha avuto la possibilità di competere per l'Eurolega...e anche se Milano dovesse vincere l'Eurolega sarà campione dell'Eurolega...non di certo potrà dire di essere campione d'Europa, ma questo è un altro discorso.

 

Lasciando stare i discorsi su cosa sia giusto o sbagliato, o su cosa uno speri (se superlega sì o no), secondo me la posizione della Juventus e del Real è in questo momento veramente debole per cercare uno scontro...

E' una sentenza di un tribunale spagnolo, magari altri tribunali di altri stati dicono cose diverse. Non hai appoggio politico, mediatico, economico...non hai le squadre forti...sinceramente mi sembra una follia voler proseguire in uno scontro.

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1 minuto fa, Bertok ha scritto:

Secondo me si deve dare la possibilità anche a squadre emergenti di restare almeno per qualche anno di fila. Ad esempio in Serie A il Sassuolo ha meritato con gli anni di restare perchè ha avuto un progetto e una costanza di rendimento tale da renderla ormai una realtà consolidata. Così dovrebbe essere anche su scala maggiore in una ipotetica Superlega. Atalanta, Leicester, Siviglia, (ma io direi pure Porto, Lione e Ajax...) meritano di farne parte.

ma dai..........tu ignori completamente che alla fine quello che conta maggiormente e' il bacino di utenza che porta ad avere un audience altissimo che non avresti con leicester siviglia e lione che pero' hanno maggiori probabilita' di arrivare tra le venti squadre della sl perche' ogni hanno retrocedono 5 di otto partecipanti alla supelega

dobbiamo considerare anche(forse soptautto) il lato economico  

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6 minuti fa, giacomone ha scritto:

Nel basket sono state le stesse federazioni nazionali più importanti a dare il benservito alla FIBA, non è uguale la situazione. E' come se FIGC, FA ecc si scontrano con FIFA e UEFA.

 

Poi personalmente, non trovo corretto che in Eurolega ci sia Milano e non Venezia, che è campione d'Italia...e anche se Milano dovesse vincere l'Eurolega sarà campione dell'Eurolega...non di certo potrà dire di essere campione d'Europa, ma questo è un altro discorso.

 

Lasciando stare i discorsi su cosa sia giusto o sbagliato, o su cosa uno speri (se superlega sì o no), secondo me la posizione della Juventus e del Real è in questo momento veramente debole per cercare uno scontro...

E' una sentenza di un tribunale spagnolo, magari altri tribunali di altri stati dicono cose diverse. Non hai appoggio politico, mediatico, economico...non hai le squadre forti...sinceramente mi sembra una follia voler proseguire in uno scontro.

Il tribunale spagnolo è quello di competenza essendo la superleague una società spagnola. Comunque quella "sentenza" di per se non ha molto valore, ma renderebbe ammissibile una causa di risarcimento danni miliardaria. E a quel punto la UEFA/FIFA dovrebbero decidere se correre il rischio di andare a giudizio oppure se trovare un accordo a livello extragiudiziario 

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3 ore fa, SuperEagle ha scritto:

Piccolo O.T.

In UK si sono “venduti” al diavolo (la Dea TV), dopo ben 144 (!) anni di storia, la “middle sunday” del torneo di Wimbledon, ossia la domenica centrale del torneo, tradizionalmente riservata al riposo. 

Può sembrare una cosa da nulla, ma è tipo come se da noi facessero giocare la serie A la sera della vigilia di Natale, e forse anche peggio.

Una roba clamorosa ed epocale per l’evento sportivo più rispettoso delle tradizioni del globo terrestre.

Boris Johnson e il popolo inglese non hanno niente da dire, a riguardo?

E' una sciocchezza togliere la pausa...perchè se Wimbledon è Wimbledon (il torneo più prestigioso...e con più sponsor...) lo è anche per queste piccole cose.

 

Ma il lato sportivo è intatto, non è che possono giocare solo Federer, Nadal e Djokovic...e altri a scelta di loro 3...(non scelti con criteri sportivi, ma economici).

Concettualmente la superlega è questa.

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15 minuti fa, giacomone ha scritto:

Nel basket sono state le stesse federazioni nazionali più importanti a dare il benservito alla FIBA, non è uguale la situazione. E' come se FIGC, FA ecc si scontrano con FIFA e UEFA.

 

 

Non mi pare affatto vero... lo scontro fu tra club e fiba ... con la FIP (federazione italiana pallacanestro) che appoggiava quest’ultima ... esattamente come ora nella vicenda supelega/UEFA.

 

Direi Caso  “Preciso sputato”... cambia solo lo sport.

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4 hours ago, Antojuve66 said:

Guarda, avere un punto di vista diverso può essere un pregio perchè offre agli interlocutori degli aspetti non sondati.

 

Tu invece hai la capacità di capovolgere le letture mistificandone il significato.

Nello specifico ad un articolo in cui in un passaggio si sottolinea il riconoscimento alle federazioni di avere voce in capitolo su tornei dello sport che esse tutelano, riesci a darne un significato AntiConcorrenziale laddove esso è palesemente ProConcorrenziale.

 

Traducendo terra terra quello che dice questo esperto di Diritto, egli si pone questa domanda: Fino a che punto l'UEFA/FIGC possono impedire la nascita di una Superlega usando il ruolo a loro riconosciuto di "Tutori" di quello sport?

Questa è la domanda (non la risposta) che egli si dà.

Domanda che ne ha altre come corollario ovvero: Fino a che punto l'UEFA può svolgere un ruolo di organizzatore di eventi mascherandosi per Tutore dello Sport Calcio?

Insomma il dibattito è interessante ma su una cosa non ci sono dubbi: la normativa europea è fortemente ProConcorrenziale.

Questo significa che alla SUperLega possono essere posti paletti dalle federazioni ma questi paletti sono di tipo "sportivo".

Ma sul fatto che la SuperLega possa esistere come Organizzatore di Eventi e che se l'UEFA si pone contro di essa come competitor "Organizzatore di Eventi" e non come Tutore dello Sport (quale dei due ruoli sta interpretando secondo te l'UEFA: sta tutelando uno sport o il suo business?) allora viene asfaltata com'è giusto che sia.

 

 

ti ha risposto il professore nel pezzo che ho tradotto. parli di concorrenza come se UEFA e Superlega dovessero gestire uno spettacolo.

e per fortuna non lo é.

siccome é uno sport e siccome in EU lo sport ha una valenza sociale, la UEFA potrà mettere le sanzioni in nome di tutto quello che ha scritto il professore.

i club esclusi potranno al massimo richiedere un risarcimento, come avviene col tar in Italia. ma penso faranno leggi ad hoc per evitare anche questo.

 

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3 ore fa, actarus ha scritto:

Credo che si stia delineando un malefico piano B.

non sono più interessati alla superlega quanto a gli indennizzi delle squadre che escono.

 

Il che ti dimostrerebbe che è tutta una questione di soldi e di ossigeno per le casse disastrate dei club, con buona pace del torneo dei "migliori" più attraente, spettacolare e appetibile agli occhi dei tifosi di tutto il globo terracqueo. 

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20 minuti fa, Bertok ha scritto:

Secondo me si deve dare la possibilità anche a squadre emergenti di restare almeno per qualche anno di fila. Ad esempio in Serie A il Sassuolo ha meritato con gli anni di restare perchè ha avuto un progetto e una costanza di rendimento tale da renderla ormai una realtà consolidata. Così dovrebbe essere anche su scala maggiore in una ipotetica Superlega. Atalanta, Leicester, Siviglia, (ma io direi pure Porto, Lione e Ajax...) meritano di farne parte.

eh si il sassuolo proprio l'esempio perfetto del calcio del popolo, ti consiglierei di vedere cosa ha fatto la mapei e dove giocano. Per carità per me hanno fatto bene ma se prendiamo loro come esempio allo il SI alla SL deve essere d'obbligo

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3 minuti fa, SkizzoStyle ha scritto:

Il tribunale spagnolo è quello di competenza essendo la superleague una società spagnola. Comunque quella "sentenza" di per se non ha molto valore, ma renderebbe ammissibile una causa di risarcimento danni miliardaria. E a quel punto la UEFA/FIFA dovrebbero decidere se correre il rischio di andare a giudizio oppure se trovare un accordo a livello extragiudiziario 

Si, ma le società inglesi non sono spagnole...non credo accettino di pagare milioni in base ad una sentenza di un tribunale spagnolo...

C'è da vedere se lo Stato Spagnolo ha la forza di far rispettare una propria sentenza a squadre del Regno Unito, ne dubito...

 

Ci sono voluti 40 anni per prendere degli assassini, latitanti in Francia, condannati da tribunali italiani in via definitiva...e stiamo parlando di fatti molto più gravi e di paesi UE.

Non credo proprio che le squadre inglesi paghino qualche penale...

 

Poi se vanno in giudizio il punto è, dove? Magari il tribunale spagnolo da ragione a Perez, quello svizzero alla UEFA...

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6 minuti fa, bianconero75 ha scritto:

Non mi pare affatto vero... lo scontro fu tra club e fiba ... con la FIP (federazione italiana pallacanestro) che appoggiava quest’ultima ... esattamente come ora nella vicenda supelega/UEFA.

 

Direi Caso  “Preciso sputato”... cambia solo lo sport.

Hai ragione...ma ho sbagliato io...

 

Non erano le federazioni: erano le leghe dei principali campionati che avevano appoggiato il nuovo progetto (e avevano fondato la ULEB).

Praticamente come se ora Lega Calcio, Liga Spagnola, Bundesliga, Premier League e Ligue 1 appoggiassero il progetto...che invece è stato da loro pesantemente respinto.

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27 minuti fa, giacomone ha scritto:

Hai ragione...ma ho sbagliato io...

 

Non erano le federazioni: erano le leghe dei principali campionati che avevano appoggiato il nuovo progetto (e avevano fondato la ULEB).

Praticamente come se ora Lega Calcio, Liga Spagnola, Bundesliga, Premier League e Ligue 1 appoggiassero il progetto...che invece è stato da loro pesantemente respinto.

Ma questa è solo una questione politica (di rapporti tra club) - anche nel basket comunque l’idea fu dei club di “punta” - non c’entra con il principio giuridico di libertà dell’iniziativa economica e di libera concorrenza da cui discende che l’organizzazione di un’Eurolega del calcio non possa essere ostacolata dalla Federazione.

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41 minuti fa, Iscrittodal2008 ha scritto:

io non riesco a capire che tutto ideve essere livellato verso il basso,in nome di cosa,in nome di chi?gia' adesso sono sempre le stesse squadre che militano in serie A da una vita

come ho gia' scritto in un altro post in serie A cisono juve,milan,inter,roma,napoli,lazio che non retrocedono mai,mentre ad esempio sassuolo,torino,genoa,samp,fiorentina e atalanta quasi mai

quindi praticamente accade cio' che accadrebbe in sl:12 squadre che perennemente giocano in serie a e le altre che ruotano 

anzi in superlega ci sarebbe un maggior ricamio perche le retrocessioni previste son cinque mentre in serie A sono solo 3 quindi le possibilita' di scalata alla sl sono superiori 

non capisco perche'il poggibonsi,il grosseto,il martina franca e il cerignola debano giocare ad ogni costo in serie A

possono giocarci vincendo i loro campionati e alla fine raggiungono juve,mila etc etc in serie a

 

cmq alla maggior parte della popolazione mondiale fotte * di poggibonsi e grosseto o martinafranca anche se arriassero in sl perche' il loro bacino di utenza e' pressoche nullo

per mantenere il araccone calcio ci vogliono i quattrini e tanti ma tanti tanti altro che il diritto popolare  e il politically correct imho

e cosi' puo' accadere anche nella superlega visto che ci sono 5 retrocessioni e quindi maggior ricambio

Scusa, ma non ci sono le cinque retrocessioni, con le cinque retrocessioni cambierebbe quasi tutto

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7 minuti fa, giacomone ha scritto:

Si, ma le società inglesi non sono spagnole...non credo accettino di pagare milioni in base ad una sentenza di un tribunale spagnolo...

C'è da vedere se lo Stato Spagnolo ha la forza di far rispettare una propria sentenza a squadre del Regno Unito, ne dubito...

 

Ci sono voluti 40 anni per prendere degli assassini, latitanti in Francia, condannati da tribunali italiani in via definitiva...e stiamo parlando di fatti molto più gravi e di paesi UE.

Non credo proprio che le squadre inglesi paghino qualche penale...

 

Poi se vanno in giudizio il punto è, dove? Magari il tribunale spagnolo da ragione a Perez, quello svizzero alla UEFA...

Le squadre inglesi non c'entrano niente con il discorso, e la questione dei latitanti c'entra ancora meno. Qui si parla di una società spagnola che citerebbe una o più società Svizzere che operano in UE. Essendo la Superleague società spagnola, la competenza è del tribunale spagnolo. Al massimo la UEFA potrebbere fare ricorso ad un tribunale europeo di GRADO SUPERIORE, come la Corte di Giustizia Europea. Google e Microsoft sono società americare eppure sono state condannate e costrette a pagare eh

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1 minuto fa, Juventinocomasco ha scritto:

Scusa, ma non ci sono le cinque retrocessioni, con le cinque retrocessioni cambierebbe quasi tutto

Con il populismo da regime totalitario scatenato in men che non si dica ....non si è voluto neppure capire cosa intendessero e fino a che punto si poteva discutere del format...

 

il fatto stesso che ci sia stato un atteggiamento dittatoriale anziché uno istituzionale di apertura al dialogo ... dovrebbe indignare tutti quelli che credono nei principi di libertà.

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20 minutes ago, localpero said:

ti ha risposto il professore nel pezzo che ho tradotto. parli di concorrenza come se UEFA e Superlega dovessero gestire uno spettacolo.

e per fortuna non lo é.

siccome é uno sport e siccome in EU lo sport ha una valenza sociale, la UEFA potrà mettere le sanzioni in nome di tutto quello che ha scritto il professore.

i club esclusi potranno al massimo richiedere un risarcimento, come avviene col tar in Italia. ma penso faranno leggi ad hoc per evitare anche questo.

 

Quel pezzo è estratto da un articolo lunghissimo.

E quello che dice il professore nel pezzo che tu hai sottolineato è in FORMA INTERROGATIVA.

Si chiede: potrà 'UEFA giustificare che può bloccare la Superlega basandosi su motivazioni legittime (che sono esclusivamente sportive)?

Quella è una domanda non una risposta!

Leggi meglio e leggi tutto l'articolo. IL DIRITTO EUROPEO E' PROCONCORRENZIALE.

Tu stai sostenendo una posizione per cui possa esistere un'entità che può fare il Monopolio nell'organizzazione di Eventi calcistici: ergo, non hai capito niente!

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4 minuti fa, Antojuve66 ha scritto:

Quel pezzo è estratto da un articolo lunghissimo.

E quello che dice il professore nel pezzo che tu hai sottolineato è in FORMA INTERROGATIVA.

Si chiede: potrà 'UEFA giustificare che può bloccare la Superlega basandosi su motivazioni legittime (che sono esclusivamente sportive)?

Quella è una domanda non una risposta!

Leggi meglio e leggi tutto l'articolo. IL DIRITTO EUROPEO E' PROCONCORRENZIALE.

Tu stai sostenendo una posizione per cui possa esistere un'entità che può fare il Monopolio nell'organizzazione di Eventi calcistici: ergo, non hai capito niente!

.quoto

 

Senza considerare il fatto ... mi sia consentita la battuta ... che dare retta ad un inglese quando parla di diritto comunitario sarebbe come dare retta ad un cinese che parla di stato democratico... sefz

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32 minuti fa, Iscrittodal2008 ha scritto:

ma dai..........tu ignori completamente che alla fine quello che conta maggiormente e' il bacino di utenza che porta ad avere un audience altissimo che non avresti con leicester siviglia e lione che pero' hanno maggiori probabilita' di arrivare tra le venti squadre della sl perche' ogni hanno retrocedono 5 di otto partecipanti alla supelega

dobbiamo considerare anche(forse soptautto) il lato economico  

Se una società ha un progetto serio, investe, e ha continuità di rendimento sul campo, poi il bacino d'utenza si amplia di conseguenza. Pensa al Tottenham che 20 anni fa era il nulla, ma grazie a un progetto, investimenti e alla visibilità della Premier è diventata un top team a tutti gli effetti. Basta trovare un compromesso tra la Superlega per come è stata proposta e l'attuale Champions che accoglie cani e porci. Secondo me la via più ragionevole è quella di una coppa molto più selettiva ma non totalmente elitaria.

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31 minuti fa, cabezon75 ha scritto:

eh si il sassuolo proprio l'esempio perfetto del calcio del popolo, ti consiglierei di vedere cosa ha fatto la mapei e dove giocano. Per carità per me hanno fatto bene ma se prendiamo loro come esempio allo il SI alla SL deve essere d'obbligo

Il calcio del popolo è dalla serie D a scendere. Dalla serie C a salire fanno parte del calcio professionistico,quindi non può essere del popolo ma delle aziende. Tutti quelli che parlano di Leicester,Atalanta e Sassuolo come calcio del popolo veramente non si rendono conto di che parlano.

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31 minuti fa, cabezon75 ha scritto:

eh si il sassuolo proprio l'esempio perfetto del calcio del popolo, ti consiglierei di vedere cosa ha fatto la mapei e dove giocano. Per carità per me hanno fatto bene ma se prendiamo loro come esempio allo il SI alla SL deve essere d'obbligo

Ma io infatti sono stra favorevole alla Superlega, hai sbagliato persona .ghgh. Il Sassuolo aveva soldi da investire, si è fatta uno stadio, ha avuto un progetto tecnico valido, ha avuto continuità di risultati, e merita di restare in A. Anzi, ce ne fossero di più come il Sassuolo.

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16 minuti fa, Bertok ha scritto:

Se una società ha un progetto serio, investe, e ha continuità di rendimento sul campo, poi il bacino d'utenza si amplia di conseguenza. Pensa al Tottenham che 20 anni fa era il nulla, ma grazie a un progetto, investimenti e alla visibilità della Premier è diventata un top team a tutti gli effetti. Basta trovare un compromesso tra la Superlega per come è stata proposta e l'attuale Champions che accoglie cani e porci. Secondo me la via più ragionevole è quella di una coppa molto più selettiva ma non totalmente elitaria.

tu porti ad esempio il tottenham che infatti e' uno dei fondatori della sl

altre societa' non potranno mai apoi mai partecipare perche non ne hanno i mezzi 

non si puo' pensare di boicottare la sl perche' ci sono solo squadre predefinite

il parmala samp,il benevento,il crotone ,lo spezia,non potranno mai parteciparvi per evidenti motivi

e' inutile parlare di merito sportivo perche' in questo caso e' utopistico pensare che lo spezia possa partecipare alla sl cosi' come crotone,frosinone  etc etc 

e allo stesso tempo non si puo' bloccare la sl perche'se il crotone non vi partecipera. mai,non si puo precludere ad altre societa' di istituire questa benedetta lega

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45 minuti fa, Juventinocomasco ha scritto:

Scusa, ma non ci sono le cinque retrocessioni, con le cinque retrocessioni cambierebbe quasi tutto

a me risulta che ci siano

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22 ore fa, nicolascage ha scritto:

Le misure disciplinari annunciate dalla FIFA e dalla UEFA, se attuate in modo efficace, 
provocherebbero anche una violazione delle libertà comunitarie, con ripercussioni sul 
commercio tra Stati membri e in particolare: 


_ La libertà di fornire servizi disciplinata dall'articolo 56 del TFUE impedendo la fornitura di servizi da 
parte dell'ESLC. 


_ La libera circolazione dei lavoratori di cui all'articolo 45 del TFUE, che impedisce ai giocatori di 
fornire i propri servizi attraverso la partecipazione alla Super League Europea. 


_ La libertà di stabilimento dell'articolo 49 del TFUE, impedendo la creazione delle tre società che 
sarebbero incaricate della gestione e della supervisione dell'ELSC. 


_ La libertà di circolazione dei capitali e dei pagamenti disciplinata dall'articolo 63 del TFUE, che impedisce 
la realizzazione di movimenti intracomunitari di pagamenti e capitali legati al progetto della Super League 
Europea. 

 

 

roba grossa.

Se UEFA e Federazioni Nazionali falliscono male offro da bere a tutti.

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12 ore fa, BLACKEAGLE ha scritto:

Intervista di Agnelli al corriere dello sport

La notte più lunga di Andrea Agnelli e una delle più difficili del calcio europeo. Nel giro di quarantotto ore un autentico terremoto con tanto di ripetute scosse di assestamento e di fughe precipitose da ogni dove per evitare di finire schiacciati da un’idea più grande della tradizione, ma in linea con una crisi epocale. I primi turbamenti del Barcellona, quelli di Miguel Angel Gil dell’Atlético, City e Chelsea pronti a sfilarsi, l’amministratore delegato dello United, Ed Woodward, dato per dimissionario. Agnelli inevitabilmente nel tritacarne. Gli hanno dato del traditore, del serpente, del giuda. Lui, con Florentino Perez, il volto più esposto della Superlega, il mostro a dodici teste considerato una terribile minaccia per l’ordine, o il disordine, costituito. Aveva letto, ascoltato, registrato e aveva deciso di parlare, scegliendo nelle prime ore del pomeriggio di ieri il nostro giornale e la Repubblica. «Prima di rispondere alle domande, partendo da quello che è stato detto e scritto, ritengo che alcuni punti fermi debbano essere chiariti». Una sorta di sfogo che merita di essere letto poiché riassume gli elementi di ciò che avrebbe dovuto essere e non sarà. «Uno: nessuna minaccia ai campionati domestici. Anzi, la ferma volontà da parte del gruppo delle dodici società di continuare a partecipare alle competizioni nazionali, sia al campionato, sia alle coppe. Quindi totale adesione a quella che è la tradizione. Due: fin dalla costituzione della SLCo, la Superlega, si è incoraggiato il dialogo con le istituzioni, nel nostro caso Fifa e Uefa. Tre: quello che stiamo facendo è perfettamente legale, stiamo esercitando una libertà prevista dal trattato dell’Unione europea, e questo aspetto lo considero particolarmente importante. Quattro: il calcio sta vivendo una crisi enorme di appeal che investe le nuove generazioni. Hanno inciso gli stadi chiusi da un anno. Per chi ha figli di dieci, quindici, vent’anni la disaffezione è più che palpabile: i giovani si interessano ad altre cose. Evidentemente – e qui entriamo in una sfera macroeconomica – questo triste fenomeno ha subìto un’accelerazione a causa della pandemia. Quinto, è forse il punto-chiave, quella che stiamo cercando di organizzare è la competizione più bella al mondo».

 

Al cuore delle obiezioni mosse, c’è un concetto molto chiaro: il vostro un progetto elitario che snatura il calcio, trasformandolo da sport popolare in club dei ricchi. Cosa risponde?
«Che non è assolutamente così. La nostra volontà è creare una competizione che possa portare benefici all’intera piramide del calcio, aumentando sostanzialmente quella che è la solidarietà distribuita agli altri club. Una competizione, lo sottolineo, che rimane aperta e prevede cinque posti a disposizione degli altri club».

Per merito sportivo o su invito?
«Questo fa parte del dialogo che abbiamo richiesto alle istituzioni. il maggiore problema dell’industria del calcio è la stabilità. Le riforme delle manifestazioni nazionali e internazionali sono temi che ho sentito rilanciare nel corso di ogni campagna elettorale di ogni presidente federale e di enti regolatori internazionali. Una volta arrivati a occupare posti di responsabilità, gli stessi pensano però al mantenimento delle posizioni di privilegio e di monopolio. La crisi non è soltanto finanziaria, ma di fidelizzazione. I più giovani vogliono i grandi eventi e non sono legati a elementi di campanilismo. La mia generazione lo era molto di più. Alcuni dati: un terzo dei tifosi mondiali segue almeno due club e spesso questi due presenti tra i fondatori della Superlega. Il dieci per cento è affascinato dai grandi giocatori, non dai club. Due terzi seguono il calcio per quella che oggi viene chiamata ‘fomo’, fear of missing out, paura di essere tagliati fuori. E adesso la percentuale più allarmante: il 40 per cento dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni non prova alcun interesse per il calcio. Serve una competizione in grado di contrastare quello che loro riproducono sulle piattaforme digitali, trasformando il virtuale in reale. Attraverso Fifa crei la tua competizione, quella competizione va riportata nel mondo reale. Tralasciamo gli effetti della concorrenza dei vari Fortnite, Call of duty eccetera, autentici catalizzatori dell’attenzione dei ragazzi di oggi destinati a essere gli spender di domani».

Lei ha spesso ripetuto che non era la Superlega a farle cambiare idea sui fondi. Conferma?
«Se i fondi ripresentassero le condizioni che offrirono il 3 di febbraio, vado a memoria, anche oggi non ne favorirei l’ingresso. Ho fornito ampie spiegazioni anche in Lega, non ricordo se nell’assemblea del 3 o del 10 febbraio, poco importa la data. Ho detto che temevo una flessione dei valori della serie A. Alla luce dell’esito dei bandi per i diritti non è andata così, pertanto la medesima operazione avrebbe dovuto prevedere numeri superiori a quelli presentati».

Lei cosa teme?
«Io temo molto il populismo, la demagogia e che qualcuno non prenda atto dello stato di monopolio nel quale ci muoviamo. Minacce, questa la risposta che abbiamo ottenuto. Impedire a un lavoratore di svolgere il proprio lavoro è gravissimo. Ad ogni modo, non siamo assolutamente preoccupati. Il nostro è un approccio a una nuova libertà. Nuova libertà che è garantita dai trattati dell’Unione europea. Vogliamo uscire da questa situazione di monopolio nella quale i nostri regolatori sono anche i principali competitor».

 

@Juventinocomasco    

Leggi la parte in neretto 

 

I numeri che tira fuori sui giovani e il calcio arrivano da una indagine svolta dall'ECA con lui presidente. Sa bene di cosa parla.

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