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Deborah J

GdS: "La risposta di Allegri a una domanda sulle seconde squadre, ha scatenato una guerra di opinioni sui social. Opinione poco condivisa anche da tanti tifosi juventini..."

Post in rilievo

3 ore fa, juveprof58 ha scritto:

Non poteva dire cosa più stupida! 

Intanto si dovrebbe spiegare che significa giovane nel calcio. Un calciatore a 20 anni è fatto e finito tecnicamente e tatticamente, in campo corre e dà il meglio di sé perché ha entusiasmo e voglia. Se cominci a mandarlo in giro a destra e sinistra, e gli metti in testa che deve crescere, deve maturare, deve fare esperienza, lo deprimi, gli togli il fuoco che ha dentro e se non ha forza interiore lo perdi per strada! I giovani, se son bravi devono poter sognare e giocare con i migliori, accanto ai campioni. Solo così possono crescere e diventare a loro volta campioni. 

Questo spiega come mai la Juventus non scopre più giovani di valore dai tempi di Marchisio e Giovinco! La Juventus non crede nei giovani, sono solo un capitolo del bilancio. 

Quanto al settore giovanile poi stendiamo un velo pietoso. 

Dirò  una cavolata, ma secondo me la carriera di Caldara è finita quando è stato scambiato come pacco postale col Milan e lo si è visto abbandonare la tournée americana in lacrime, dopo che aveva aspettato due anni di prestito per

giocare con la Juve…sicuramente non era un ragazzo forte mentalmente, ma credo sia normalissimo risentirne 

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4 ore fa, BaroneBirra87 ha scritto:

Vero che molti giocatori hanno bisogno di una crescita graduale, ma probabilmente a volte per mancanza di coraggio non si rischia di buttare nella mischia un giovane promettente

Marchisio senza farsopoli probabilmente sarebbe stato girato in prestito per 3-4 anni per poi essere ceduto

 

Come no sicuramente alla union clodiasottomarina. Robe da matti

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Non è un concetto completamente sbagliato, ci sono giovani e giovani, ed è giusto comunque non pomparli troppo. 

È anche vero che per capire se sono eccezioni o no, bisogna provarli 

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3 ore fa, stewie B e W ha scritto:

Non può essere altrimenti. 2 anni fa era stato cacciato a furor di popolo per dei motivi che già al tempo apparivano chiari. Quest’estate lo hanno ripreso per gli stessi motivi per i quali lo avevano esonerato ed è stato accolto come un santone, dopo un paio di 1-0 tutti già si sbrodolavano. Come a dire “avevi ragione tu”. Altroché presunzione, il suo ego sarà smisurato oltre ogni misura.

L’emblema della nostra mentalità è De Ligt, a 19 anni capitano dell’ajax che ci ha sbattuto fuori, e alla terza stagione alla Juve ancora si gioca il posto con Bonucci e Chiellini. Che altro dire, se non che siamo convinti di essere noi gli unici furbi e tutti gli altri sono dei fessi.

De Ligt non se lo so gioca il posto alla Juve, sa di essere la riserva di Chiellini che va preservato, infatti in  tutti i big match l’olandese è andato puntualmente in panchina, e no, non venitemi a dire che le presenze sono tutte uguali…se giochi contro Empoli e Salernitana e in panchina contro Milan e Inter vuol dire che l’allenatore non si fida pienamente di te 

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34 minutes ago, CaioMario73 said:

Se posso permettermi nn sono d'accordo con te.

Ci mancherebbe :)

 

Quote

Mi spiego meglio nella vita di tutti i giorni è come dici tu.....ma nello sport no, ormai se tu vedi nei settori sportivo più disparati si battono sempre più record di precocità, l'atleta ad alto livello diviene tale sempre più giovane ed anche nel calcio è così......oggi una squadra anche di alto livello non esita a buttare dentro un diciottenne, anzi la cosa crea molto appeal sociale e anche questo serve e spesso nn si tratta di fenomeni assoluti ma solo di ottimi giocatori, però fa più notizia un diciassettenne che entra in campo rispetto all'utilizzo di un 23enne...

Posso essere d'accordo con te, io sto parlando di come ci arriva oggi un ragazzo a queste pressioni. 

 

Permettimi di esprimermi un po a grandi categorie e toni forti, anche se ci sono tante eccezioni e sfumature.

I genitori di oggi, quelli della nostra generazione, sono nati cresciuti e vissuti nel benessere e hanno inesorabilmente viziato i figli, perche non conoscendo vere difficolta, la guerra, la vera povertà ha trasmesso ai figli una visione del mondo in cui tutto ti è dovuto e l'impegno non ha valore. 

 

Prendiamo poi uno che è bravino nelle giovanili, tanto da aspirare alla serie A. Questo ragazzo fara un cammino che gli riconfermerà tutto quanto detto sopra, i coetanei sono scarsi, e anche quelli di categoria superiore. Si allena, certo, ma la pressione è quella che è. Vede i primi soldi e a 17-19 anni guadagna quanto i genitori senza aver mai fatto niente se non tirato due calci a un pallone. Poi arriva in Serie B/A in prestito o in prima squadra, e trova gente che ha talento quanto ne ha lui, che sgobba a tutti gli allenamenti, che corre in campo anche quando non ne ha piu per arrivare primo sul contrasto e sul pallone, e li il 99% dei ragazzini mollano. È un altro lavoro, non lo hanno mai fatto, non hanno la forza mentale per farlo e non sanno in generale cosa sia il sacrificio e il lavoro.

 

Se sei in serie C magari c'è pazienza e, visto che i piedi o il fisico (o entrambi) ce l'hanno, cercano di svezzarli e abituarli a sudare e lavorare, in serie A se fai cosi una settimana finisci in tribuna.

 

Poi c'è il 1% che invece si adatta e inizia a lavorare correre perché capisce che si fa sul serio..

 

E poi c'è l'0.01% dei fenomeni, quelli che li butti in serie A e fanno 3 gol passeggiando, ne nascono 2-3 a decennio e sono gli unici di cui si discute nel forum.

 

Prendi invece ora un ragazzino negli anni 70, genitori reduci dalla guerra, finisce la scuola e va a lavorare nei campi e puo giocare solo quando se lo è meritato. Ha sgobbato dall'eta dei 6-7 anni in poi per tutto, non gli è mai stato regalato nulla, la scuola, non era un dovere era un premio, il dovere era lavorare con i genitori o in un officina a fare l'apprendista per 2 lire.

 

Metti che arriva in prima squadra vai sicuro che SA che se vuole ottenere qualcosa deve lavorare come o piu degli altri. 

 

La differenza sta tutta qui.

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3 ore fa, jurgen kohler ha scritto:

Rispetto a un anno fa comunque è già parecchio migliorato.

In cosa…nella fase difensiva??

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3 ore fa, bilbao77 ha scritto:

Se uno è da Juve la gestione è assolutamente indifferente, al massimo lo aggreghi alla rosa un anno dopo,il problema è che a parte Marchisio Giovinco e Kean non ricordo altri giocatori da Juve....

Si ma quelle erano Juve forti, con Pogba, Marchisio, Pirlo e Vidal è normale che un giovane vada a trovare spazio altrove, ma con Ramsey, Rabiot, Arthur mi sembra assurdo lasciare 2-3 anni in prestito i vari Rovella, Fagioli, Ranocchia ( che tra l’altro non sarà CTP per fargli fare 6 mesi a Vicenza in una società dove regna il caos totale, per far capire quanto ci puntino alla

juve sul ragazzo)

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Discorso valido per i giocatori discreti o mediocri.

Quelli bravi giocano titolari anche a 16 o 18 anni, e Del Piero, Totti, Maldini, Pogba, Rooney, Pedri, Foden e tanti altri stanno lì a dimostrarlo 

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4 ore fa, juveprof58 ha scritto:

Non poteva dire cosa più stupida! 

Intanto si dovrebbe spiegare che significa giovane nel calcio. Un calciatore a 20 anni è fatto e finito tecnicamente e tatticamente, in campo corre e dà il meglio di sé perché ha entusiasmo e voglia. Se cominci a mandarlo in giro a destra e sinistra, e gli metti in testa che deve crescere, deve maturare, deve fare esperienza, lo deprimi, gli togli il fuoco che ha dentro e se non ha forza interiore lo perdi per strada! I giovani, se son bravi devono poter sognare e giocare con i migliori, accanto ai campioni. Solo così possono crescere e diventare a loro volta campioni. 

Questo spiega come mai la Juventus non scopre più giovani di valore dai tempi di Marchisio e Giovinco! La Juventus non crede nei giovani, sono solo un capitolo del bilancio. 

Quanto al settore giovanile poi stendiamo un velo pietoso. 

Con tutta evidenza non hai capito che è proprio la parte in neretto quella cosa determinante, caratteriale, che non puoi allenare, e trattasi della capacità (mentale, caratteriale appunto) di emergere, di saper tirare fuori il meglio in un contesto competitivo, soprattutto di avere continuità di rendimento... 

La differenza tra Kulusevski e Gavi è quella, non solo il bagaglio tecnico.

Certo mi puoi dire che "ci vuole pazienza" ma se un ragazzo di vent'anni è pronto, non accetta lui la pazienza.

Vuole responsabilità. Vuole emergere ed essere trattato da giocare vero, tipo un Haaland che ha scelto una squadra minore (il BVB non è certo l'olimpo) ma dove fa il titolare.

Allora per dire, se Kulusevski entra in campo cattivo, con la voglia di spaccare gli avversari e allo stesso tempo è ordinato, preciso (non un cavallo pazzo) e lo fa quando viene chiamato, vedi che si guadagna sul campo il rispetto... Rugani invece si è guadagnato la pazienza.... Finita quella resti un ex-giovane, un miracolato di mmm, che guadagna milioni e non sarebbe titolare alla sambenedettese.

 

Comunque sia, la discussione non mi appassiona. Se non sei d'accordo non mi interessa. Non mi devi nemmeno rispondere.

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Qualcuno ha saggiamente scritto che la questione giovani nel calcio riflette quello che accade in Italia in molti contesti sociali e lavorativi.

Ai giovani si danno poche possibilita' ed esiste un sistema gerarchico, in quasi tutti gli ambienti, per cui se non hai 60 anni non hai diritto di parola. 

 

Poi nelle giovanili italiane, proprio come nel mondo del lavoro, esiste il problema raccomandati, ne parliamo? ci sono genitori che pagano squadre per farvi giocare i figli. Questo sistema ha fatto danni enormi. 

 

 

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In campo ci vanno sempre i piu forti e che fanno differenza...giovani o vecchi...max nn ė rimbambito come lo si pensa...chi mastica calcio fa sempre giocare i migliori

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3 ore fa, PoliticamenteScorretto ha scritto:

comunque a cardiff, per parlare di tornei, 4 pere le hai prese per le marcature ridicole sui giocatori del Real e non c’erano certo 20enni in campo. Tutto è sempre da contestualizzare. Se uno è pronto lo può essere anche a 22 anni, se uno è scarso anche a 30 a prescindere dalla gavetta che sicuramente serve, ma non è tutto.

Perché, col Milan Rebic tutto solo chi lo ha lasciato ? Con la Roma in occasione del rigore chi ha passato prima la palla a loro senza nemmeno essere pressato e poi si è fatto saltare da Abraham in maniera imbarazzante? Con l’Inter chi si è dimenticato di Dzeko sulla ribattuta ?Perché poi è comodo dare la colpa sempre ai giovani e al gioco  troppo offensivo 

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Dopo un po' di anni qui su VS, anche leggendo l'Angolo, di gente spacciata per fenomeno a 20 anni che l'anno dopo manco la mamma se ne ricordava, ne ho visti a centinaia. Quindi la tesi di Allegri è nient'altro che la realtà: pompare i ragazzini non fa altro che bollirli più di quanto già non accada spontaneamente. Ci sono le eccezioni, certo: tipo Pogba, Haaland e pochissimi altri. Ma una rondine non fa primavera. Condivido totalmente e senza riserve questo discorso, non c'è più misura nel calcio: fai una partita buona, sei un fenomeno, 

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6 minuti fa, Ultima X ha scritto:

Poi uno chiama lo bollito e si becca il warning per "flame"...

 

Si, uno con queste idee ferme al secolo scorso è un bollito, lo ribadisco, e non per creare polemiche strumentali ma perché dato di fatto.

Con questo retrogrado avremmo bruciato anche Pogba, così come è stato bruciato Coman e così come ci siam fatto soffiare Haaland.

 

Siamo ormai ostaggi di questo personaggio parodia di un allenatore.

Con Haaland non c'era Allegri.

Magari è colpa sua pure Henry. Strano non lo abbia scritto.

Coman è solo un discreto giocatore. Adesso se pure Coman è un fenomeno, allora è chiaro che abbiamo problemi a fare distinzioni.

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A me sembra che, mediamente, negli altri campionati europei si buttano nella mischia i giovincelli per vedere di che pasta sono fatti.

Qui invece, dipenderà da una mentalità sicuramente diversa, si aspetta di più.

Poi ci sono casi e casi, mi viene in mente il Milan recentemente.

Comunque è solo una mia impressione.

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4 ore fa, pablito77! ha scritto:

Largo ai giovani Max. Trent’anni fa il mondo era diverso, migliore forse, ma diverso. 
 

Se un giovanissimo dimostra qualità, io sono sempre per provarlo. Se malauguratamente non dovesse andare si fa ancora in tempo a mandarlo a giocare e maturare in provincia visto che l’età sta dalla sua. Se invece li si manda giovanissimi in giro per prestiti infiniti e scambi di qua e scambi di lá in squadrette che non hanno nemmeno idea di cosa significhi calcare palcoscenici internazionali, allora potrebbero sì perdersi per strada. 
 

P.s.: ovviamente parlo dei giovani che cresci nel vivaio. Non sto dicendo che devi andare a spendere 40 o più milioni per dei 18enni di belle speranze. 
 

 

Io non sono d'accordo con Allegri, ma bisogna anche dire che l'opinione di Allegri è suffragata dai fatti... e per "fatti" intendo dal rendimento alterno che hanno i nostri "giovani" Kulusewski, Kean e Mckennie (per citarne alcuni) ma SOPRATTUTTO dalla violenza verbale sprigionata qui dentro dalla maggior parte dei frequentatori del forum nei confronti di questi ultimi (giudicati nella migliore delle ipotesi BIDONI).

Volete i giovani in campo, ma poi pretendete da questi un rendimento da campioni finiti.

Ovviamente non è un discorso personale ma è generalizzato su quanto mi tocca leggere qui dentro ;) 

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Io leggo si parla chiaramente di "eccezioni".

2 ore fa, Dale_Cooper ha scritto:

Criticate Allegri per poi massacrare Kulusevski, McKennie, Kean o De Ligt ai primi errori.

Insomma, un win-win. .ghgh 

"Non devono più vedere il campo 'sti bidoni, perchè continua a dar fiducia a Kulu ed al texano...sono inadeguati" cit.

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54 minuti fa, devil88bg ha scritto:

Soule è bravo eh ma non è che stia facendo gol e assist a catena... Nella maggior parte dei casi ha ragione Allegri che non vuole mettergli pressioni. A 19 anni o sei un fenomeno, anche fisicamente o ti fanno sparire dal campo. Soule ha una buona tecnica di base eh, ma per il momento siamo ben lontani da Del Piero per esempio che era immancabile in serie inferiori

Immarcabile.

Esattamente.

Se quel tizio vincesse le partite da solo...

Se Kean fosse sto fenomeno, PSG e Everton non lo avrebbero tagliato. Invece era praticamente fuori squadra.

Ma qua dentro ci sono grossi problemi a sapere fare distinzioni.. si timbrano come "questo è un potenziale fenomeno" personaggi che hanno dimostrato meno di zero. Che non dominavano nemmeno nelle giovanili (tipo Balotelli o Del Piero appunto). No guarda, non ne vale la candela stare a discutere.

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1 ora fa, CaioMario73 ha scritto:

Purtroppo ormai è in atto una guerra di religione iniziata con maggiore virulenza da quando fu cacciato 3 anni fa dalla Juventus. Da una parte c'è lui e i fautori del calcio cd. Tradizionale, del calcio è una cosa semplice, del primo non prenderle perché la difesa ti va vincere i campionati, del i giovani vengono fatti maturare in provincia ed esplodono a 25 anni. Dall'altra parte ci sono i guardiolisti quelli del gioco a tutti i costi e chissene se non si vince, del metterei undici centrocampisti, del se vedo un sedicenne che mi piace lo butto dentro non ci penso etc. Sono due estremismi, mentalità che si sono radicalizzate e che polarizzano opposte fazioni. La verità è che non puoi ragionare come dice max come anni fa, perché questo è negare che il mondo è cambiato e cambia ad una velocità assurda in tutti i campi, negarlo è negare la realtà. Oggi non puoi più parlare di giovani a 25 anni è un controsenso, lo dimostrano squadre come il city nil.barcellona, lo stesso b.monaco. Attenzione nn sto dicendo che bisogna schierarsi con tutti u.23, ma che magari sul 3 0 a 30 minuti dalla fine,al posto di fare entrare Bernardeschi metti kaio Jorge e gli fai fare la mezz'oretta. Che se ti mancano tutti i cc non adatti unterzino a farlo ma ci metto un ranocchia o chi per lui. Voglio dire la Juventus non deve essere costituita da soli fenomeni ma anche di buoni giocatori e si può essere tali anche dopo un anno di serie c nella u 23, io ranocchia più di fagioli lo avrei tenuto e aveva anche i mezzi per essere un ottimo rincalzo.

I semplicismi li stanno cavalcando allegri e i tifosi che ragionano in maniera manichea come lui, che siano con o contro lui.

Nel mezzo ci sono quelli, come il sottoscritto, che l'hanno apprezzato fin quando lui ha fatto vedere le sue qualità migliori, l'elasticità e la capacità di depotenziare il potenziale altrui con trovate tattiche, ma che poi, semplicemente, hanno iniziato a frantumarsi le balle delle sue paturnie personali legate al non riconoscimento internazionale come filosofo di un certo tipo di gioco (pensa tu che paradosso).

I mujaheddin sono quelli che non vedono un'evoluzione, legittima ma ad ora, oggettivamente, discendente da Cardiff in poi, nel percorso di allegri come allenatore. E lo stesso discorso si può applicare al presidente.

È molto semplisce.

P.S. di Guardiola me ne frego altamente, il suo gioco l'ho sempre trovato noioso, anche se non si può negare che abbia cambiato il calcio degli ultimi anni.

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1 minuto fa, IoBiancoNero ha scritto:

Immarcabile.

Esattamente.

Se quel tizio vincesse le partite da solo...

Se Kean fosse sto fenomeno, PSG e Everton non lo avrebbero tagliato. Invece era praticamente fuori squadra.

Ma qua dentro ci sono grossi problemi a sapere fare distinzioni.. si timbrano come "questo è un potenziale fenomeno" personaggi che hanno dimostrato meno di zero. Che non dominavano nemmeno nelle giovanili (tipo Balotelli o Del Piero appunto). No guarda, non ne vale la candela stare a discutere.

Io ricordo che qua ci si faceva le pippe su tale Mastour del Muilan. uhuh

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4 minuti fa, Solo Juve 74 ha scritto:

A me sembra che, mediamente, negli altri campionati europei si buttano nella mischia i giovincelli per vedere di che pasta sono fatti.

Qui invece, dipenderà da una mentalità sicuramente diversa, si aspetta di più.

Poi ci sono casi e casi, mi viene in mente il Milan recentemente.

Comunque è solo una mia impressione.

Ti faccio un esempio, Leao.

Quando ha esordito due anni fa, mi impressionò subito perchè aveva caratterstiche fisiche e tecniche fuori dalla norma.

Ovviamente se parli di un 19enne devi considerare il percorso che deve ancora fare, ma qui dentro il mio apprezzamento per il ragazzo veniva preso per pazzia anche da utenti piuttosto "quotati".

I giovani vanno saputi aspettare, ma soprattutto i giovani vanno messi nelle condizioni di potersi esprimere al massimo nei ruoli che più li possono valorizzare.

Se invece lo si "sballonzola" per il campo in 10 ruoli diversi, come si potrà poi pretendere che questi riesca ad avere un rendimento soddisfacente?

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14 minutes ago, IoBiancoNero said:

Con Haaland non c'era Allegri.

Magari è colpa sua pure Henry. Strano non lo abbia scritto.

Coman è solo un discreto giocatore. Adesso se pure Coman è un fenomeno, allora è chiaro che abbiamo problemi a fare distinzioni.

Menzionavo Haaland come esempio di "mentalità retrograda" nel contesto del discorso, così come ho menzionato Pogba.

E Coman, al netto delle fragilità, era un giocatore che poteva e doveva essere sfruttato meglio: un fenomeno magari no, ma di gran lunga meglio della stragrande maggioranza delle ali che abbiamo visto in rosa negli ultimi anni, decisivo in diverse occasioni in UCL, anche contro di noi!

 

Le distinzioni... Meglio Mario esterno "offensivo"... O no?

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