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canescioltocurvasud

Infortuni muscolari alla Juventus: abbiamo un problema?

Post in rilievo

Ad ogni modo con allegri gli infortuni crescono vertiginosamente.

Chiaro che la squadra non avendo un gioco in qualche modo si deve difendere ,

Questo aiuta e sollecita giocatori a sforzi eccessivi.

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1 minuto fa, Verba volant ha scritto:

Anche Rabiot per dire, sempre sano.

Non per niene giocò 37 partite con Sarri e 47 con Pirlo (magari non tutti i 90' ogni volta ma sono comunque numeri importanti).

Appunto...e viene da dire purtroppo

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2 minuti fa, buran ha scritto:

Ad ogni modo con allegri gli infortuni crescono vertiginosamente.

Chiaro che la squadra non avendo un gioco in qualche modo si deve difendere ,

Questo aiuta e sollecita giocatori a sforzi eccessivi. 

.doh

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3 minuti fa, buran ha scritto:

Ad ogni modo con allegri gli infortuni crescono vertiginosamente.

Chiaro che la squadra non avendo un gioco in qualche modo si deve difendere ,

Questo aiuta e sollecita giocatori a sforzi eccessivi.

Ma che c'entra?

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Adesso, buran ha scritto:

Centra centra..

Difenderti vuol dire sforzarti piu degli avversari perche devi seguire i loro movimenti.

Chiaro che non lo possono capire tutti.

Anche pressando a tutto campo ti sforzi di più e sei più soggetto a infortuni muscolari.

Concordo con l'ultima frase.

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27 minuti fa, jurgen kohler ha scritto:

Forse dimentichi lo staff medico :d 

 

Certo, hai ragione, ma parliamo di sportivi dilettanti e non di professionisti. Se io cerco di riparare lo scarico del lavandino probabilmente faccio un casino.

 

Ma appunto!!! Quindi a voi interessano casomai gli infortuni unitari, non le giornate che servono per recuperare. Chissenefrega di quanto uno ci mette a recuperare se cercate (giustamente) la frequenza degli infortuni in una stagione? Insomma si fa un caos totale, non distinguendo tra infortunio e tempi di recupero.

 

 

Cerco di risponderti seriamente anche se le tue obiezioni sono un po’ fiacche:

 

La colpa principale degli infortuni, o meglio quella che sarebbe più facilmente risolvibile, è il calendario. Non è mai successo in passato che le tre partite a settimana fossero la regola e non l’eccezione.

Intensificare di partite i calendari significa aumentare le probabilità di infortunio del 50-60-70%.
Se i giocatori giocano sempre quando può lavorare un preparatore atletico? I giorni disponibili in una stagione diventano pochi. Si fa poca prevenzione e di conseguenza si fa solo cura.

Sul problema calendari siamo d accordo ma è un problema che avevamo anche gli altri anni , e che hanno tutte le squadre di vertice . Si analizza il fatto che , a parità di partite e condizioni con altri e rispetto alle nostre stagioni scorse( con Pirlo addirittura si fece pochissima preparazione e zero amichevoli prima di iniziare il campionato )si abbia una percentuale più alta di infortuni , stop. 
per quanto riguarda il recupero , mi sembra che L articolo si focalizzi soprattutto sulla percentuale di infortuni muscolari altissima , i tempi di recupero sono pura conseguenza di questi ultimi e sono anche a volte soggettivi perché variano da calciatore a calciatore .

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7 minuti fa, gigle ha scritto:

on Pirlo addirittura si fece pochissima preparazione e zero amichevoli prima di iniziare il campionato

Dopo uno stop di vari mesi dovuto al covid.

La preparazione serve giusto a riportarti in forma, se non ti sei fermato molto (come l'anno scorso) serve a poco. Conta molto di più l'allenamento quotidiano, ove possibile.

E l'anno scorso non c'era un europeo di mezzo, per fortuna.

 

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Questo topic è anacronistico e senza memoria. Sono 8 anni che abbiamo un problema. E sempre da metà febbraio a metà marzo, cioè nel periodo cruciale della stagione. E chi dice che è sfortuna o i giocatori sono soggetti è in malafede

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21 minuti fa, canescioltocurvasud ha scritto:

Anche pressando a tutto campo ti sforzi di più e sei più soggetto a infortuni muscolari.

Concordo con l'ultima frase.

Si e la stessa cosa.

Non e importante dove e posizionata la linea di scontro.

Mentre le squadre votate a giocare hanno meno pressioni psicologiche e fisiche.

E questo incide sugli infortuni.

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Statistica interessante ma secondo me la voce gare a disposizione andrebbe sostituita con gare effettivamente disputate per almeno 2/3 di gara.  Perchè ad esempio se Dybala risulta a disposizione per 36 gare ma fa 27 presenze in campo e in ben 9 di queste esce dopo 30/40/50 minuti o entra pochi minuti a fine gara è come se ne avesse giocato al massimo una ventina per minutaggio. 

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1 ora fa, jurgen kohler ha scritto:

Grazie .ok 


Vabbe, sono artifici retorici. Nel momento in cui dimostri (o pensi di dimostrare) che con Allegri-Folletti ci sono più infortuni che con Pirlo-Bertelli (tra l’altro con rose diverse, quindi con esseri umani diversi, quindi di fatto dando per scontato che ogni atleta abbia le stesse possibilità di infortunarsi), cosa vuoi dirmi? 

Ma no, non sono artifici teorici. E ripeto, il fatto che con Allegri-Folletti ci sono più infortuni che con Pirlo-Bertelli non è un'informazione per niente scontata. È la base di un ragionamento scientifico dimostrare che due quantità sono diverse. Se no potrebbero essere giusto delle impressioni dei tifosi che sbottano perché vedono i giocatori infortunarsi e non si ricordano che due anni fa la situazione era la stessa perché hanno la memoria corta, per esempio.

Quoto

Puoi anche autoassolverti preventivamente ma stai affermando con una presunzione di imparzialità che le colpe siano in un sol uomo.

Ribadisco: no. Un conto è dire che il numero di infortuni è diverso, un conto è dire perché il numero di infortuni è diverso. Sono due cose differenti, di qui la mia osservazione secondo cui il tuo commento era fuori luogo perché si riferiva al perché.

Quoto

Certo, se una tesi non è dimostrata scientificamente è irrilevante. Se dico che ogni figlio di un assassino diventerà un assassino è chiaramente un’affermazione anti scientifica ancorché non dimostrata.

Scusami, ma è il principio stesso della ricerca scientifica di cercare di dimostrare (o smentire) cose che fino ad oggi sono solo assunzioni. Chiaramente se cerco di dimostrare la frase in grassetto la conclusione sarà probabilmente che è falsa. Se cerco di dimostrare che la preparazione atletica incide sul numero di infortuni.. beh chiaro qua siamo nel campo delle supposizioni, ovviamente. Il che non vuol dire che non sia un legame solo perché nessuno studio scientifico l'ha dimostrato.

Per esempio io nel mio lavoro vedo gli elefanti di mare partire per 6000 km dalla loro isoletta sperduta nell'oceano e ritrovarla sei mesi dopo senza nessun gps, neinte.. e non capiamo come si orientino. Non possiamo dimostrare come la ritrovino, fatto sta che la ritrovano.

Ora, ribadisco una volta di più: non voglio dire che la colpa degli infortuni sia legata alla preparazione atletica: ma il fatto che non sia stato mai dimostrato scientificamente non vuol dire che tal principio di causa non esista.

Quoto

Non credo assolutamente che tutti i preparatori siano uguali e che le metodologie non abbiano piccole ma sostanziali differenze. Ma se sei un ricercatore come affermi non puoi trascurare il fatto che tutti gli atleti sono biologicamente diversi. E quindi per assegnare un merito al Policlinico di Milano, di Roma o di Torino non si può partire dall’assunto che tutti i malati siano uguali :d ci devono essere altri fattori di comparazione o no?

Sono assolutamente d'accordo con te, le mie erano riflessioni puramente personali. Sono basate tuttavia su assunzioni che talvolta si fanno in scienza: quando non si hanno abbastanza dati sugli altri fattori in gioco (per esempio il fatto che gli atleti sono biologicamente diversi), si ipotizza che i loro valori medi siano all'incirca uguali a causa di fluttuazioni statistiche. In altre parole, per tornare al tuo esempio, ho assunto che ogni atleta abbia il proprio "fattore biologico" ma che la media di stagione in stagione non cambi.

Ovviamente ripeto, sono considerazioni personali su una relazione non provata. E mi scuso per i paroloni tecnici noiosi ah ah

 

Resto dell'idea che siano dati che facciano riflettere.

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colpa dello staff di incompetenti chiamato da acciuga, cacciati ad insulti dal milan per il problema infortuni ce lo siamo beccato noi il macellaio folletti, chissà perchè lavora sono con allegri questo, non lo vuole nessuno, con pirlo abbiamo avuti molti meno infortuni

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20 minuti fa, Fìodor ha scritto:

Ma no, non sono artifici teorici. E ripeto, il fatto che con Allegri-Folletti ci sono più infortuni che con Pirlo-Bertelli non è un'informazione per niente scontata. È la base di un ragionamento scientifico dimostrare che due quantità sono diverse. Se no potrebbero essere giusto delle impressioni dei tifosi che sbottano perché vedono i giocatori infortunarsi e non si ricordano che due anni fa la situazione era la stessa perché hanno la memoria corta, per esempio.

Ribadisco: no. Un conto è dire che il numero di infortuni è diverso, un conto è dire perché il numero di infortuni è diverso. Sono due cose differenti, di qui la mia osservazione secondo cui il tuo commento era fuori luogo perché si riferiva al perché.

Scusami, ma è il principio stesso della ricerca scientifica di cercare di dimostrare (o smentire) cose che fino ad oggi sono solo assunzioni. Chiaramente se cerco di dimostrare la frase in grassetto la conclusione sarà probabilmente che è falsa. Se cerco di dimostrare che la preparazione atletica incide sul numero di infortuni.. beh chiaro qua siamo nel campo delle supposizioni, ovviamente. Il che non vuol dire che non sia un legame solo perché nessuno studio scientifico l'ha dimostrato.

Per esempio io nel mio lavoro vedo gli elefanti di mare partire per 6000 km dalla loro isoletta sperduta nell'oceano e ritrovarla sei mesi dopo senza nessun gps, neinte.. e non capiamo come si orientino. Non possiamo dimostrare come la ritrovino, fatto sta che la ritrovano.

Ora, ribadisco una volta di più: non voglio dire che la colpa degli infortuni sia legata alla preparazione atletica: ma il fatto che non sia stato mai dimostrato scientificamente non vuol dire che tal principio di causa non esista.

Sono assolutamente d'accordo con te, le mie erano riflessioni puramente personali. Sono basate tuttavia su assunzioni che talvolta si fanno in scienza: quando non si hanno abbastanza dati sugli altri fattori in gioco (per esempio il fatto che gli atleti sono biologicamente diversi), si ipotizza che i loro valori medi siano all'incirca uguali a causa di fluttuazioni statistiche. In altre parole, per tornare al tuo esempio, ho assunto che ogni atleta abbia il proprio "fattore biologico" ma che la media di stagione in stagione non cambi.

Ovviamente ripeto, sono considerazioni personali su una relazione non provata. E mi scuso per i paroloni tecnici noiosi ah ah

 

Resto dell'idea che siano dati che facciano riflettere.

Cerco di rispondere brevemente e comunque è un confronto piacevole. .ok 

 

Il mio punto è un altro, diverso da quello che hai scritto tu. Io sto dicendo che sostenere che un preparatore atletico nel suo lavoro quotidiano generi un rapporto causa effetto con la frequenza degli infortuni in una stagione non è scientificamente provato (cosa che chi con toni allarmistici si scaglia contro un preparatore non ha ovviamente alcuna intenzione di fare), ma non ho mai sostenuto che nella medicina dello sport non ci sia alcun tipo di ricerca. È vero l’opposto. Anche viste le cifre che ballano se si infortuna Messi o Ronaldo, è ovvio che sia un settore medico particolarmente studiato e approfondito e che i preparatori atletici che lavorano a stretto contatto con i medici nel lavoro di prevenzione e cura siano tutti a conoscienza di qualsiasi dato scientificamente valido.

 

Inoltre va detto che la Juventus in quanto uno dei club con il fatturato più alto è naturale che sia operativamente attiva nella ricerca e abbia un database praticamente sterminato sulle casistiche di infortuni e di conseguenza è difficile che non operi nel migliore dei modi nella cura e nella prevenzione degli infortuni.

 

Va inoltre sottolineato che lo staff che lavora per la Juventus è in parte gestito dallo staff tecnico, in parte dalla società, e quindi è normale lavorare anche in continuità tra una stagione e l’altra nonostante il capo team dei preparatori atletici possa cambiare. Non si può pensare che ogni metodologia di prevenzione e cura possa cambiare esclusivamente con il cambio del capo team senza magari tenere conto piuttosto di pubblicazioni e studi scientifici. È più vero il contrario. Nel lavoro quotidiano poi un Folletti traduce tutte queste conoscenze, ma dietro c’è il supporto di uno staff formato da decine di persone interne ed esterne alla Juventus.

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Poi te vedi Nagelsmann che va girando con 19 computer che ti spiegano scientificamente pure perché Sanè ha ca^ato più duro di ieri 

 

E qua siamo ancora al "NON C'E' CORRELAZIONE GNE GNE!" 

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Secondo me perché ci si allena sottoritmo. Ma è una mia opinione da profano - nemmeno vera se si guarda il Milan che gioca ad un ritmo abbastanza alto.

 

Un'altra roba abbastanza palese è che la maggior parte degli infortuni riguarda sempre i flessori.

 

Poi i sono aspetti intrinsechi e la solita lista di chi si fa male sempre (Chiellini, Dybala, De Sciglio) e la particolarità di quest'anno in cui a mio avviso i nazionali italiani sono stati spremuti in estate e ne stanno pagando dazio nella stagione.

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2 ore fa, jurgen kohler ha scritto:

Cerco di rispondere brevemente e comunque è un confronto piacevole. .ok 

 

Il mio punto è un altro, diverso da quello che hai scritto tu. Io sto dicendo che sostenere che un preparatore atletico nel suo lavoro quotidiano generi un rapporto causa effetto con la frequenza degli infortuni in una stagione non è scientificamente provato (cosa che chi con toni allarmistici si scaglia contro un preparatore non ha ovviamente alcuna intenzione di fare), ma non ho mai sostenuto che nella medicina dello sport non ci sia alcun tipo di ricerca. È vero l’opposto. Anche viste le cifre che ballano se si infortuna Messi o Ronaldo, è ovvio che sia un settore medico particolarmente studiato e approfondito e che i preparatori atletici che lavorano a stretto contatto con i medici nel lavoro di prevenzione e cura siano tutti a conoscienza di qualsiasi dato scientificamente valido.

 

Inoltre va detto che la Juventus in quanto uno dei club con il fatturato più alto è naturale che sia operativamente attiva nella ricerca e abbia un database praticamente sterminato sulle casistiche di infortuni e di conseguenza è difficile che non operi nel migliore dei modi nella cura e nella prevenzione degli infortuni.

 

Va inoltre sottolineato che lo staff che lavora per la Juventus è in parte gestito dallo staff tecnico, in parte dalla società, e quindi è normale lavorare anche in continuità tra una stagione e l’altra nonostante il capo team dei preparatori atletici possa cambiare. Non si può pensare che ogni metodologia di prevenzione e cura possa cambiare esclusivamente con il cambio del capo team senza magari tenere conto piuttosto di pubblicazioni e studi scientifici. È più vero il contrario. Nel lavoro quotidiano poi un Folletti traduce tutte queste conoscenze, ma dietro c’è il supporto di uno staff formato da decine di persone interne ed esterne alla Juventus.

Io questa cosa nel contenuto del topic non l'ho vista, visto che l'autore ribadisce proprio come non sia un topic di accusa contro Folletti. Punti di vista

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1 ora fa, Fìodor ha scritto:

Io questa cosa nel contenuto del topic non l'ho vista, visto che l'autore ribadisce proprio come non sia un topic di accusa contro Folletti. Punti di vista

Esattamente così. Si è preteso di distorcere il senso del post con polemiche sterili.

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5 ore fa, Sceriffo Hood ha scritto:

colpa dello staff di incompetenti chiamato da acciuga, cacciati ad insulti dal milan per il problema infortuni ce lo siamo beccato noi il macellaio folletti, chissà perchè lavora sono con allegri questo, non lo vuole nessuno, con pirlo abbiamo avuti molti meno infortuni

 

46 minuti fa, canescioltocurvasud ha scritto:

Esattamente così. Si è preteso di distorcere il senso del post con polemiche sterili.


.ghgh  

 

 

ogni premessa fatta da chi ha scritto questa “specie” di analisi fatta su transfermarkt, ancorché scritta con mille precauzioni (“ma io non so nulla eh mica dovete prendermi per oro colato”) è sbagliata. Dalla distinzione tra infortuni muscolari e non: perché si sottintende che la causa di un infortunio muscolare è il preparatore atletico e la causa di un crociato è uno scontro di gioco? E chi lo stabilisce? Basta guardare la TV per fare una diagnosi? Ci sono i referti precedenti?

 

Ma io dico una cosa, se uno ambisce a fare il giornalista perché non si prende da casa sua e va a intervistare Folletti invece di perdere le giornate su transfermarkt a “cercare di capire qualcosa”?

 

Questo non è giornalismo, non è un’analisi ma solo una serie di leggende metropolitane scritte con un finto approfondimento. A me interesserebbe molto di più ascoltare Folletti, conoscere come alla Juventus o in un qualsiasi club si lavora per prevenire gli infortuni CHE NEL CALCIO SONO LA NORMALITÀ, soprattutto in questo calcio in cui si gioca quasi tutti i giorni

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L'unica cosa che mi sento di rimproverare e non aver preso il Nandez di turno ma non per qualità ma semplicemento per copire i 6 centrocampisti per 3 ruoli. Adesso invece appena ti manca per esempio Mckennie fino a fine stagione e sei super scoperto..

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16 ore fa, Sceriffo Hood ha scritto:

colpa dello staff di incompetenti chiamato da acciuga, cacciati ad insulti dal milan per il problema infortuni ce lo siamo beccato noi il macellaio folletti, chissà perchè lavora sono con allegri questo, non lo vuole nessuno, con pirlo abbiamo avuti molti meno infortuni

Intanto il real madrid con pintus e' da molti giorni a zero infortuni, tutti disponibili. Lo scorso anno erano 6 , 7 , 8 di media. Noi pintus lo abbiamo perso 2 volte, lo abbiamo lasciato prima all inter e poi al real.

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