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canescioltocurvasud

Lasciatemi allenare, sono un Italiano: perché allenare la Fiorentina non è come allenare la Juventus

Post in rilievo

19 minuti fa, robros ha scritto:

Nemmeno io sono sicuro che Allegri saprà riportare questa squadra ai vertici. Dico solo che non è la figura dell'allenatore quella chiave in questa specifica fase, la priorità è ricostruire un gruppo di livello, non solo o tanto tecnico, quanto morale e motivazionale. Fatto quello, sono molti gli allenatori bravi che saprebbero portare alla vittoria quel gruppo e ritengo che Allegri sia tra questi. Pur non piacendomi il suo stile, come non piace a te.

 

Di base, io non credo alla figura dell'allenatore santone, o anche solo maestro di calcio. Le ritengo mitizzazioni. Credo in bravi professionisti, che sappiano portare alla vittoria dei gruppi vincenti, vincenti per meriti dell'uno ma soprattutto dell'altro (il gruppo).

Capisco ciò che intendi.

Ma proprio perché la situazione è complicata (per tutti i motivi che sappiamo) mi aspetto che l'allenatore dimostri elasticità e possa incidere, in positivo, sul presente. In fondo anche la Società (facendogli quel contratto) gli attribuisce un ruolo importante.

Io credo che (involontariamente certo) contribuisca anche lui all'impasse attuale.

Non so, ma vorrei qualcosa di diverso. E non ne faccio una questione "estetica". Ma di efficacia.

 

Comunque, ormai sappiamo che resterà e non possiamo che augurarci che faccia bene.

In questo senso, la Società dovrà aiutarlo e fare un mercato all'altezza. Tanto più che dovremo rifondare (speriamo) o mettere pezze (temo) in tanti reparti.

 

Mi riservo un giudizio più completo e obiettivo l'anno prossimo.

Ma quest'anno è stata una grande delusione. 

E anche lui ha inciso.

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2 ore fa, piff ha scritto:

Si si quando il tuo idolo vince vuol dire che asfalta l altro allenatore

Quando perde è colpa del destino cinico e baro...

Fate ridere...

O * santa ho solo evidenziato che le buscate 3 volte, hanno segnato zero goal, che dovrei dire di fronte a questi numeri?

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20 ore fa, Daniele B. ha scritto:

Per vincere servono i campioni, un allenatore bravo ma soprattuto che non faccia danni e una società seria. Per fare 10 punti in piu a meta classifica basta un'allenatore con le palle, che sappia allenare e far correre una branca di ragazzini viziati, che credono di essere arrivati perche giocano in A e hanno il macchinone, ma per vincere serve altro.

Infatti tutti i grandi cicli delle grandi squadre si identificano col nome dell'allenatore, ma sarà sicuramente un caso.

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6 minuti fa, superdrake ha scritto:

Infatti tutti i grandi cicli delle grandi squadre si identificano col nome dell'allenatore, ma sarà sicuramente un caso.

Pensa al Milan che ne ha avuti due con due allenatori consecutivi.

Pensa al Real che ne ha avuto due con due allenatori consecutivi.

Pensa al Bayern che cambia qualsiasi cosa e

e continua a vincere.

Pensa al City che ad oggi ha vinto con chiunque.

Pensa al Chelsea che ha vinto con uno che non è nemmeno un allenatore o almeno penso io visto che non so che fine ha fatto.

Pensa al barca che il ciclo lo ha iniziato con Rijkaard e lo ha finito con Luis Enriquez (però quello più furbo a vendersi si è preso come suo tt il ciclo).

diciamo che hai detto una verità a metà ma forse a 1/3 ma meglio a 1/4

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Il 21/4/2022 Alle 14:45, pupiebbasta ha scritto:

Io tifo Juventus, e sono uno di quelli che non ha riconoscenza verso nessuno. Un Conto è non avere riconoscenza però, un altro conto è essere un talebano che non cambia idea, cioè quello che sei tu è una gran bella fetta della tifoseria. 
 

Allegri AD OGGI è il miglior allenatore della SERIE A ed è uno dei migliori allenatori europei. Chi dice il contrario è giusto che veda gli altri vincere per 45 anni. 

.asd.asd.asd.asd.asd mi sa che a veder vincere gli altri saranno solo allegri e i suoi figliocci sul forum 

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4 ore fa, robros ha scritto:

Per conto mio per un motivo ben preciso. Non per colpa di quelle figure vincenti. Quando hanno chiamato allenatori già affermati (vale anche per il secondo Lippi e per l'Allegri di oggi) sono sempre stati condizionati dallo stesso difetto di valutazione. Credere che la squadra fosse fatta e finita e che bastasse un top allenatore per farla vincere. Mentre quando abbiamo aperto dei cicli lo abbiamo fatto partendo umili, lucidi e concreti, cioè dalla consapevolezza che era il gruppo a dover essere rifatto. E che quindi si poteva anche azzardare un allenatore 'giovane'.

Si vero ma non tutti gli allenatori giovani sono uguali , avendo a disposizione la stessa rosa.

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On 4/21/2022 at 10:59 PM, Gianlu263 said:

"Il risultato è sempre figlio del gioco di una squadra"

Deve giocare proprio bene Allegri

 
La top 10 elencata per percentuale di vittorie
  • Massimiliano Allegri, 70,5% (191 vittorie su 271 partite)
  • Carlo Carcano, 68,9% (111 su 161)
  • Antonio Conte, 67,5% (102 su 151)
  • Fabio Capello, 64,7% (68 su 105)
  • Carlo Parola, 58,2% (127 su 218)
  • Marcello Lippi, 56% (227 su 405)

Si ma senza contesto è ridicolo. allegri ha vinto i campionati dove le rivali erano il Milan fallito e l’Inter dell’Indonesia che spendeva 2000 euro all’anno. Lippi giocava contro sei squadroni. 

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2 ore fa, shanghai ha scritto:

Si ma senza contesto è ridicolo. allegri ha vinto i campionati dove le rivali erano il Milan fallito e l’Inter dell’Indonesia che spendeva 2000 euro all’anno. Lippi giocava contro sei squadroni. 

Il contesto c'era, bastava leggere il messaggio quotato di quella risposta. Non era un confronto tra allenatori, per dire chi è meglio di chi, ma replicare e fare capire quanto è stupido dire "il risultato è sempre figlio del gioco di squadra" e allo stesso tempo che Allegri fa giocare di ** la squadra. Legava i  risultati al gioco e quindi ho messo un po' dei suoi risultati

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11 ore fa, Veni ha scritto:

Pensa al Milan che ne ha avuti due con due allenatori consecutivi.

Pensa al Real che ne ha avuto due con due allenatori consecutivi.

Pensa al Bayern che cambia qualsiasi cosa e

e continua a vincere.

Pensa al City che ad oggi ha vinto con chiunque.

Pensa al Chelsea che ha vinto con uno che non è nemmeno un allenatore o almeno penso io visto che non so che fine ha fatto.

Pensa al barca che il ciclo lo ha iniziato con Rijkaard e lo ha finito con Luis Enriquez (però quello più furbo a vendersi si è preso come suo tt il ciclo).

diciamo che hai detto una verità a metà ma forse a 1/3 ma meglio a 1/4

Si cita sempre il caso di matteo per dire che l'allenatore non serve, però è 1 caso su 1000.

Ci sono allenatori di una categoria superiore che danno identità alle proprie squadre, se dico il milan di sacchi la juve di lippi l' inter di mourinho si capisce subito di cosa stiamo parlando, poi ripeto non vincono certo da soli gli allenatori,  ma senza grandi allenatori non si va da nessuna parte. 

A scanso di equivoci dico che Allegri il suo grande ciclo alla juve lo ha fatto eccome,  purtroppo è finito 5 anni fa e adesso è nel posto sbagliato al momento sbagliato, visto che tanto si deve arrivare lì e pur di giustificarne questa annata fallimentare mi stai dicendo che gli allenatori non servono. 

Allora dovresti spiegarmi perché la juve ha deciso di pagarne uno 9 milioni annui per 4 anni se non serve a nulla e i giocatori si mettono in campo da soli e si gestiscono da sé. 

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4 minuti fa, superdrake ha scritto:

Si cita sempre il caso di matteo per dire che l'allenatore non serve, però è 1 caso su 1000.

Ci sono allenatori di una categoria superiore che danno identità alle proprie squadre, se dico il milan di sacchi la juve di lippi l' inter di mourinho si capisce subito di cosa stiamo parlando, poi ripeto non vincono certo da soli gli allenatori,  ma senza grandi allenatori non si va da nessuna parte. 

A scanso di equivoci dico che Allegri il suo grande ciclo alla juve lo ha fatto eccome,  purtroppo è finito 5 anni fa e adesso è nel posto sbagliato al momento sbagliato, visto che tanto si deve arrivare lì e pur di giustificarne questa annata fallimentare mi stai dicendo che gli allenatori non servono. 

Allora dovresti spiegarmi perché la juve ha deciso di pagarne uno 9 milioni annui per 4 anni se non serve a nulla e i giocatori si mettono in campo da soli e si gestiscono da sé. 

Gli allenatori incidono quando hanno il potere di fare le campagne acquisti, perché diciamo che costruiscono e plasmano il team.

Quello che tu chiami Milan di Sacchi io lo chiamo Milan di Berlusconi, perché in quell’epoca hanno vinto e stravinto Sacchi, Capello e Ancellotti … ha vinto persino Zaccheroni e Allegri.

La Juve di Trapattoni, la Juve di Lippi, io direi la Juve di Boniperti, la Juve della Triade, la Juve di Marotta.

Il Barcellona di Guardiola, Rijkaard, Luis Enrique io direi io Barcellona di madre natura mai più si vedrà una nidiata così fenomenale uscire dalle giovanili di una società.

Il real di Del Bosque, di Ancellotti, di Zidane, io direi il Real di Perez che ha messo in piedi una rosa formidabile ormai da 20 anni.

Il Chelsea di tizio caio e Sempronio … no il Chelsea di Abramovic e della Granovskaia dove hanno vinto Mourinho, Ancellotti, Di Matteo, Conte, Tuchel.

Il Manchester United di Ferguson … si il Manchester United di Ferguson questo si può dire.

Agli allenatori si dà una importanza esagerata ci sono decine di casi scuola e alcuni li ho evidenziati che mostrano come in 20 anni in una società hanno vinto 3/4/5 allenatori diversi, forse i meriti o meglio una grossa fetta risiedono altrove.

Il Bayern Monaco è un esempio plastico, hanno fatto diventare allenatori anche dei neofiti e il Bayern più forte di sempre o quasi lo ha allenato uno di 70 anni che per come si ragiona adesso è un rudere archeologico.

 

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27 minuti fa, Veni ha scritto:

Gli allenatori incidono quando hanno il potere di fare le campagne acquisti, perché diciamo che costruiscono e plasmano il team.

Quello che tu chiami Milan di Sacchi io lo chiamo Milan di Berlusconi, perché in quell’epoca hanno vinto e stravinto Sacchi, Capello e Ancellotti … ha vinto persino Zaccheroni e Allegri.

La Juve di Trapattoni, la Juve di Lippi, io direi la Juve di Boniperti, la Juve della Triade, la Juve di Marotta.

Il Barcellona di Guardiola, Rijkaard, Luis Enrique io direi io Barcellona di madre natura mai più si vedrà una nidiata così fenomenale uscire dalle giovanili di una società.

Il real di Del Bosque, di Ancellotti, di Zidane, io direi il Real di Perez che ha messo in piedi una rosa formidabile ormai da 20 anni.

Il Chelsea di tizio caio e Sempronio … no il Chelsea di Abramovic e della Granovskaia dove hanno vinto Mourinho, Ancellotti, Di Matteo, Conte, Tuchel.

Il Manchester United di Ferguson … si il Manchester United di Ferguson questo si può dire.

Agli allenatori si dà una importanza esagerata ci sono decine di casi scuola e alcuni li ho evidenziati che mostrano come in 20 anni in una società hanno vinto 3/4/5 allenatori diversi, forse i meriti o meglio una grossa fetta risiedono altrove.

Il Bayern Monaco è un esempio plastico, hanno fatto diventare allenatori anche dei neofiti e il Bayern più forte di sempre o quasi lo ha allenato uno di 70 anni che per come si ragiona adesso è un rudere archeologico.

 

Si possono citare mille esempi di grandi squadre con grandi giocatori  che poi non hanno vinto e altrettanti di squadre che cambiando l'allenatore e mantenendo l'ossatura della squadra invariata hanno migliorato il loro rendimento notevolmente,  tu dici che l'allenatore non serve a nulla,  io torno a chiederti: alla juve sono pazzi e ne pagano uno  9 milioni annui per 4 anni quando potrebbero prendere il primo che passa?

Evidentemente ritengono cruciale quel ruolo come è normale che sia, a mio parere hanno sbagliato la scelta dell' individuo purtroppo. 

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2 minuti fa, superdrake ha scritto:

Si possono citare mille esempi di grandi squadre con grandi giocatori  che poi non hanno vinto e altrettanti di squadre che cambiando l'allenatore e mantenendo l'ossatura della squadra invariata hanno migliorato il loro rendimento notevolmente,  tu dici che l'allenatore non serve a nulla,  io torno a chiederti: alla juve sono pazzi e ne pagano uno  9 milioni annui per 4 anni quando potrebbero prendere il primo che passa?

Evidentemente ritengono cruciale quel ruolo come è normale che sia, a mio parere hanno sbagliato la scelta dell' individuo purtroppo. 

giusto per non andare troppo indietro, guardare il cambio del Chelsea con Tuchel l’anno scorso. Però sai lo stile, l’esonero a metà anno, valgon bene una champions 

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Il 21/4/2022 Alle 14:35, Amunt ha scritto:

Mamma mia quanto avete rotto con ste difese di Allegri!

Prendere atto che a una grossa fetta della tifoseria non piace e smettere di inventarvi teorie.

Resta il fatto che Allegri resterà per sempre l'allenatore più "divisivo" della nostra storia, e qualcosa vorrà anche dire.

anche in passato esistevano tifosi che criticavano Lippi e Trapattoni, solo che allora non c'erano i forum che permettevano a cani e porci di dire la propria...

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4 minuti fa, PoliticamenteScorretto ha scritto:

giusto per non andare troppo indietro, guardare il cambio del Chelsea con Tuchel l’anno scorso. Però sai lo stile, l’esonero a metà anno, valgon bene una champions 

Ma poi seguendo il ragionamento di cui sopra si potrebbe pure dire che i 5 scudetti vinti da Allegri non contano nulla e chiunque avrebbe fatto altrettanto, cosa secondo me ingiusta, qui si cambia opinione sul ruolo dell'allenatore a seconda di come va l'annata.

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6 minuti fa, superdrake ha scritto:

Si possono citare mille esempi di grandi squadre con grandi giocatori  che poi non hanno vinto e altrettanti di squadre che cambiando l'allenatore e mantenendo l'ossatura della squadra invariata hanno migliorato il loro rendimento notevolmente,  tu dici che l'allenatore non serve a nulla,  io torno a chiederti: alla juve sono pazzi e ne pagano uno  9 milioni annui per 4 anni quando potrebbero prendere il primo che passa?

Evidentemente ritengono cruciale quel ruolo come è normale che sia, a mio parere hanno sbagliato la scelta dell' individuo purtroppo. 

Non ho scritto in nessun post che non serve a nulla, ho scritto che incide al 10/15%, la società intesa come proprietà e management incidono per il 50/60% perché sono loro che decidono il budget, come allocarlo, dove allocarlo, se questo lavoro viene fatto bene allora poi il resto ce lo mettono i giocatori, se il lavoro del management e della società è lungimirante perché guarda al presente e al futuro quindi mettono su una squadra che ha le potenzialità per un ciclo lungo allora quelle % si spostano a favore dei giocatori che essendo bravi e capaci di durare nel tempo diventano decisivi per il 60/70%.
Gli allenatori devono essere capaci a non rompere un giocattolo ben costruito, dove il giocattolo è di basso livello allora succede che alcuni con lo stesso giocattolo performano bene e altri meno bene quelli che performano bene con giocattoli mediocri si creano le possibilità per fare il grande salto che oltre alle competenze tattiche tecniche richiedono una serie di altri fattori che non tutti hanno. una peculiarità è la capacità di adattamento all’ambiente che ti circonda, se tu vai a vivere in America non dovranno essere gli americani a diventare come te ma per il 60/70% tu diventerai come loro, chi ti circonda si adatterà ad alcune tue peculiarità immutabili e si crea un ambiente proficuo dove tt collaborano. Se invece pensi di essere un genio e tt devono adattarsi al tuo credo di norma come allenatore nasci cresci d muori nella provincia.

La differenza tra un “grande” allenatore e uno che grande non lo diventerà mai spesso sta nei particolari non nelle competenze tattiche tecniche quelle per me le hanno tt mangiano pane e pallone da quando sono nati.

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15 ore fa, robros ha scritto:

Nemmeno io sono sicuro che Allegri saprà riportare questa squadra ai vertici. Dico solo che non è la figura dell'allenatore quella chiave in questa specifica fase, la priorità è ricostruire un gruppo di livello, non solo o tanto tecnico, quanto morale e motivazionale. Fatto quello, sono molti gli allenatori bravi che saprebbero portare alla vittoria quel gruppo e ritengo che Allegri sia tra questi. Pur non piacendomi il suo stile, come non piace a te.

 

Di base, io non credo alla figura dell'allenatore santone, o anche solo maestro di calcio. Le ritengo mitizzazioni. Credo in bravi professionisti, che sappiano portare alla vittoria dei gruppi vincenti, vincenti per meriti dell'uno ma soprattutto dell'altro (il gruppo).

Questo però è esattamente ciò che deve fare l'allenatore. Nel 2011 a farlo fu Conte e sappiamo bene il tipo di lavoro che fece nel restituire un certo tipo di mentalità al gruppo e nel valorizzare tanti di quei giocatori. Ecco, io Allegri non riesco a vederlo come uno che valorizza i calciatori e li migliora, e questo è un grosso problema adesso, perchè questo gruppo è formato da tanta gente giovane che dovrebbe fare un ulteriore salto di qualità.

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17 minuti fa, PoliticamenteScorretto ha scritto:

giusto per non andare troppo indietro, guardare il cambio del Chelsea con Tuchel l’anno scorso. Però sai lo stile, l’esonero a metà anno, valgon bene una champions 

Al Chelsea hanno vinto due Champions cambiando l’allenatore a gennaio, poi vi riempite ci riempiamo la bocca con la pianificazione. Quando invece ha pianificato l’annata tuchel ha vinto il trofeo intercontinentale più difficile da perdere che da vincere e La Rosa gli è stata pure rinforzata. Prima o poi lo capirete che non esistono geni seduti su quelle caxxe di panchine. 

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12 minuti fa, Veni ha scritto:

Non ho scritto in nessun post che non serve a nulla, ho scritto che incide al 10/15%, la società intesa come proprietà e management incidono per il 50/60% perché sono loro che decidono il budget, come allocarlo, dove allocarlo, se questo lavoro viene fatto bene allora poi il resto ce lo mettono i giocatori, se il lavoro del management e della società è lungimirante perché guarda al presente e al futuro quindi mettono su una squadra che ha le potenzialità per un ciclo lungo allora quelle % si spostano a favore dei giocatori che essendo bravi e capaci di durare nel tempo diventano decisivi per il 60/70%.
Gli allenatori devono essere capaci a non rompere un giocattolo ben costruito, dove il giocattolo è di basso livello allora succede che alcuni con lo stesso giocattolo performano bene e altri meno bene quelli che performano bene con giocattoli mediocri si creano le possibilità per fare il grande salto che oltre alle competenze tattiche tecniche richiedono una serie di altri fattori che non tutti hanno. una peculiarità è la capacità di adattamento all’ambiente che ti circonda, se tu vai a vivere in America non dovranno essere gli americani a diventare come te ma per il 60/70% tu diventerai come loro, chi ti circonda si adatterà ad alcune tue peculiarità immutabili e si crea un ambiente proficuo dove tt collaborano. Se invece pensi di essere un genio e tt devono adattarsi al tuo credo di norma come allenatore nasci cresci d muori nella provincia.

La differenza tra un “grande” allenatore e uno che grande non lo diventerà mai spesso sta nei particolari non nelle competenze tattiche tecniche quelle per me le hanno tt mangiano pane e pallone da quando sono nati.

No no tu hai scritto eccome che in quella società hanno vinto tutti e in quell'altra pure peraltro prescindendo totalmente sul modo e le circostanze in cui certi risultati sono stati ottenuti,  io ti ho fatto l'esempio plastico di 3 allenatori sacchi Lippi mourinho che hanno portato a vincere a livello planetario 3 società che da anni guardavano vincere gli altri (pur avendo speso tantissimo) attraverso il loro modo di intendere il calcio, altro che non rompere il giocattolo!

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7 minuti fa, Veni ha scritto:

Al Chelsea hanno vinto due Champions cambiando l’allenatore a gennaio, poi vi riempite ci riempiamo la bocca con la pianificazione. Quando invece ha pianificato l’annata tuchel ha vinto il trofeo intercontinentale più difficile da perdere che da vincere e La Rosa gli è stata pure rinforzata. Prima o poi lo capirete che non esistono geni seduti su quelle caxxe di panchine. 

appunto a volte bisogna avere coraggio e scombinare i piani, se non vanno

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4 ore fa, shanghai ha scritto:

Si ma senza contesto è ridicolo. allegri ha vinto i campionati dove le rivali erano il Milan fallito e l’Inter dell’Indonesia che spendeva 2000 euro all’anno. Lippi giocava contro sei squadroni. 

Non ci vuole un genio a capire che 5 campionati sono 38 partite per 5 sono 190 partite, che dentro ci sono altre 20 partite tra coppa Italia e super coppa e siamo a 210 partite poi ci sono altre 60 partite in giro per l’Europa siamo a 270 circa. Quindi non si è confrontato con i peones, che acquistavano gli Higuain di turno ma anche con squadre un pelino più forti e con % di successo che si mantengono elevatissime.

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58 minuti fa, Veni ha scritto:

Gli allenatori incidono quando hanno il potere di fare le campagne acquisti, perché diciamo che costruiscono e plasmano il team.

Quello che tu chiami Milan di Sacchi io lo chiamo Milan di Berlusconi, perché in quell’epoca hanno vinto e stravinto Sacchi, Capello e Ancellotti … ha vinto persino Zaccheroni e Allegri.

La Juve di Trapattoni, la Juve di Lippi, io direi la Juve di Boniperti, la Juve della Triade, la Juve di Marotta.

Il Barcellona di Guardiola, Rijkaard, Luis Enrique io direi io Barcellona di madre natura mai più si vedrà una nidiata così fenomenale uscire dalle giovanili di una società.

Il real di Del Bosque, di Ancellotti, di Zidane, io direi il Real di Perez che ha messo in piedi una rosa formidabile ormai da 20 anni.

Il Chelsea di tizio caio e Sempronio … no il Chelsea di Abramovic e della Granovskaia dove hanno vinto Mourinho, Ancellotti, Di Matteo, Conte, Tuchel.

Il Manchester United di Ferguson … si il Manchester United di Ferguson questo si può dire.

Agli allenatori si dà una importanza esagerata ci sono decine di casi scuola e alcuni li ho evidenziati che mostrano come in 20 anni in una società hanno vinto 3/4/5 allenatori diversi, forse i meriti o meglio una grossa fetta risiedono altrove.

Il Bayern Monaco è un esempio plastico, hanno fatto diventare allenatori anche dei neofiti e il Bayern più forte di sempre o quasi lo ha allenato uno di 70 anni che per come si ragiona adesso è un rudere archeologico.

 

Si, ma ciò che ha fatto Guardiola con quel Barcellona non lo ha fatto Rijkaard, ciò che hanno fatto Ancelotti o Del Bosque con i Real di Perez non lo hanno fatto i vari Queiroz, Camacho e Luxemburgo. L'allenatore è un fattore che incide molto, lo fa quando di mezzo ci sono squadroni del genere, figuriamoci in un momento come quello della Juve attuale, nel quale c'è una rosa formata da diversi giocatori giovani che occorre far crescere. La stessa Juve di Marotta ebbe in Antonio Conte colui che seppe accelerare il percorso di crescita e il ritorno alla vittoria, con un gruppo che, inizialmente, sulla carta veniva dato in lotta per il quarto posto.

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