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ico83

Amicizia Vialli - Ravanelli: riflessione

Post in rilievo

1 ora fa, LaJuveNonMuoreMai31 ha scritto:

Mamma mia che nostalgia.

 

A chi lo dici! Che uomini, che giocatori e persino le maglie che belle rispetto agli obbrobri di oggi...

Ma forse sono solo nostalgico, avevo 20 anni e la ns squadra era davvero motivo di orgoglio. 

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A me quello che da più fastidio non sono tanto i calciatori.. anche vent'anni fa esistevano le critiche per i soldi, il look, i vizi... anche vent'anni fa c'erano quelli più maturi e responsabili e le zucche vuote ..

 

Quello che mi dà più fastidio è la società.. che nel giro di pochi anni ha messo in secondo piano il campo e dato priorità al "brand".. manco fossimo una società di moda o del lusso..

 

.. la nostra identità è sempre stata il campo.. abbiamo sempre risposto sul campo, con sacrificio, agonismo, sudore.. di fronte ai proclami altrui, alle accuse, alle chiacchiere abbiamo sempre risposto sul campo..

 

.. ed invece oggi facciamo gli splendidi e sul campo raccogliamo sempre più spesso figuracce... (come quella di lunedì)

 

 

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Ricordo molto bene questa storia. Se non sbaglio lo aveva raccontato Ravanelli durante il lockdown in qualche diretta social. 

 

Valori e uomini completamente diversi da oggi. Anche la Juventus è cambiata. Si prende un giocatore perché magari vende più sul mercato americano e non perché merita il bianconero. Quanta nostalgia di quel calcio e di quella Juventus. 

 

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8 minutes ago, rossiplatiniboniek said:

A chi lo dici! Che uomini, che giocatori e persino le maglie che belle rispetto agli obbrobri di oggi...

Ma forse sono solo nostalgico, avevo 20 anni e la ns squadra era davvero motivo di orgoglio. 

sottoscrivo.

ho l'orticaria a furia di vedere le continue novità di Adidas e la Juventus muta.

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53 minuti fa, Black&White1977 ha scritto:

Bellissimo aneddoto di Ravanelli e bellissima storia di amicizia, poi ricordo perfettamente quello Juventus-Napoli 4-3 perché avevo registrato su VHS la sintesi di mezz'ora del big match di giornata, che la domenica sera davano su Rai2 alle 19. Guardata e riguardata fino a consumare il nastro, così come successo nel '94 per Juventus-Fiorentina da 0-2 a 3-2 nell'ultimo quarto d'ora.

 

 

 

Vedendo la sintesi, con gli attuali canoni ci sarebbero stati 12 interventi del var, 3 rigori e 2 gol annullati. Allora zero polemiche.

Che schifo il calcio di oggi

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52 minuti fa, superdrake ha scritto:

Molto probabilmente quei successi europei erano dovuti anche al fatto che alla juve si dava la stessa importanza al lato umano del giocatore che a quello tecnico. Oggi non è più così ed è responsabilità della società.  

Erano dovuti al fatto che era una squadra forte, ben allenata, inserita in un contesto con competitor internazionali alla portata. Il resto è contorno, suggestione, mito. I Boniperti che sceglievano i giocatori uno ad uno, andando a parlare con la famiglia, li avevamo noi e li avevano gli altri, ma non è la mancanza di bravi ragazzi a penalizzarci, anzi, semmai si sente la mancanza di tagliagole come Mandzu, Ibra, Vidal, Montero....

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9 minuti fa, crepuscoilare ha scritto:

Erano dovuti al fatto che era una squadra forte, ben allenata, inserita in un contesto con competitor internazionali alla portata. Il resto è contorno, suggestione, mito. I Boniperti che sceglievano i giocatori uno ad uno, andando a parlare con la famiglia, li avevamo noi e li avevano gli altri, ma non è la mancanza di bravi ragazzi a penalizzarci, anzi, semmai si sente la mancanza di tagliagole come Mandzu, Ibra, Vidal, Montero....

E chi ha parlato di "bravi ragazzi " ? Si parla di temperamento,  leadership, serietà,  professionalità, dedizione, voglia di migliorarsi... in quel gruppo non sgarrava nessuno e un gruppo del genere non lo aveva nessuno in Italia e forse nemmeno in Europa ( forse lo united) una combinazione di valori tecnici e umani che ancora non siamo riusciti a ripetere, sicuramente quei risultati non erano frutto del caso e non riesci a ripeterli con quella frequenza se non hai costruito qualcosa di speciale.  

Certo aver avuto prima trap e poi Marcello e gente come moggi e bettega in società aiutava non poco

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2 minuti fa, crepuscoilare ha scritto:

semmai si sente la mancanza di tagliagole come Mandzu, Ibra, Vidal, Montero....

Gli ultimi tre hanno spesso inciso in negativo nelle partite di Champions’, competizione che non figura nel loro palmares.

Ecco, ciò che non ti garba del mio post secondo me non è il boomeraggio (a proposito, bel neologismo, ma io non sono nato negli anni del boom economico), è che sei tra coloro che amano una Juve più “sporca”, di “tagliagole” come dici tu, o neomelodica e caciarona come dico io.

Ne abbiamo avute, anche di recente con Tevez, più forte dei succitati. Tevez che ci ha abbandonati mentalmente proprio nell’ultimo mese prima della finale, perché con la testa era già al Boca. Forse, e dico forse, non è quella la ricetta giusta.

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2 minuti fa, superdrake ha scritto:

E chi ha parlato di "bravi ragazzi " ? Si parla di temperamento,  leadership, serietà,  professionalità, dedizione, voglia di migliorarsi... in quel gruppo non sgarrava nessuno e un gruppo del genere non lo aveva nessuno in Italia e forse nemmeno in Europa ( forse lo united) una combinazione di valori tecnici e umani che ancora non siamo riusciti a ripetere, sicuramente quei risultati non erano frutto del caso e non riesci a ripeterli con quella frequenza se non hai costruito qualcosa di speciale.  

Certo aver avuto prima trap e poi Marcello e gente come moggi e bettega in società aiutava non poco

Tutte le qualità che hai elencato rientrano nelle qualità professionali, non nel cosiddetto "lato umano". Che poi non è che sia così facilmente indagabile. Quello era un gruppo eccezionale, ma non necessariamente frutto di un metodo. La Juve ha girato a vuoto per decenni, ne parli come fosse stata sempre vincente grazie ai cari vecchi valori. Cmq sia, come ti scriveva qualcuno dopo, stai parlando di un mondo che non esiste più, non c'è nulla da imputare alla società attuale. 

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Son semplicemente altri tempi, tutto qua

come diceva un utente prima, negli anni 90 si guardava a 20 anni prima come se fosse un epoca di valori e via dicendo

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2 minuti fa, ico83 ha scritto:

Gli ultimi tre hanno spesso inciso in negativo nelle partite di Champions’, competizione che non figura nel loro palmares.

Ecco, ciò che non ti garba del mio post secondo me non è il boomeraggio (a proposito, bel neologismo, ma io non sono nato negli anni del boom economico), è che sei tra coloro che amano una Juve più “sporca”, di “tagliagole” come dici tu, o neomelodica e caciarona come dico io.

Ne abbiamo avute, anche di recente con Tevez, più forte dei succitati. Tevez che ci ha abbandonati mentalmente proprio nell’ultimo mese prima della finale, perché con la testa era già al Boca. Forse, e dico forse, non è quella la ricetta giusta.

Io non credo esistano ricette giuste, universali e costanti nel tempo e nello spazio che non siano i valori in campo, tra i quali includo anche una certa cattiveria, sorella minore della determinazione. Secondo me se facciamo discendere tutto quel che c'è di esemplare dalle vittorie in champions, beh, rischiamo di mandare al macero più di un secolo di onoratissima storia e di celebrare qualcosa di accidentale. 
La narrazione del Tevez distratto durante ala finale l'ho trovata da sempre ingenerosa. Il calcio è un gioco di squadra, e lui da solo contro la difesa del barcellona non bastava. Morata non viene tirato dentro perchè una palla dentro l'ha messa, ma la prestazione non è stata migliore. Non ha giocato bene, ok, ma dopo scatta la paraidoia del tifoso. C'è la necessità di romanzare, di ricondurre tutto a fattispecie note o verosimili. 
Un giocatore che non si impegna durante la finale della massima competizione europea per club non esiste. Può non reggere mentalmente, ma non era il caso di Carlitos.
"neomelodica" è parecchio offensiva.crazy e cmq si, tecnicamente saresti un baby boomer, come me, quelli veri sono più anziani, ma il concetto resta quello.

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4 minuti fa, Bob Kelso ha scritto:

Son semplicemente altri tempi, tutto qua

come diceva un utente prima, negli anni 90 si guardava a 20 anni prima come se fosse un epoca di valori e via dicendo

Non penso si possa ascrivere tutto (o buona parte) all’epoca. Ricordo perfettamente i trogloditi in curva che condannarono Baggio per un gesto assolutamente umano nei confronti della tifoseria che lo aveva acclamato e supportato ma soprattuto nei confronti della società che decise di tesserarlo nonostante il primo grave infortunio al crociato anteriore e al menisco, proprio due giorni prima di concludere l’affare col Vicenza.

Ricordo come accolsero Ancelotti qualche anno dopo, ad esempio.

No, non credo che fosse una società migliore (quella italiana), men che meno che lo fosse l’ambiente; credo che la Juventus fosse migliore. La selezione degli uomini era migliore.

Secondo me mancano, ai vertici, intuito e buon gusto. Non si comprano al mercato.

Bisogna riportare alla base i nostri “Maldini”, come Vialli per l’appunto. Ma anche Zidane. Calciatori, va bene, ma pensanti.

Stiamo imbarcando solo istintivi, arrivisti e ragionieri. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.

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1 ora fa, rossiplatiniboniek ha scritto:

A chi lo dici! Che uomini, che giocatori e persino le maglie che belle rispetto agli obbrobri di oggi...

Ma forse sono solo nostalgico, avevo 20 anni e la ns squadra era davvero motivo di orgoglio. 

Non è nostalgia, è realtà.

I giocatori erano meno tronisti, meno social dipendenti ma soprattutto era muniti di attributi.

Adesso ogni 3 passi si aggiustano i capelli, si allenano con catenelle braccialetti che sembrano dalla de filippi....

Un calcio che avendo anche meno stranieri, era più sentito dagli italiani che indossavano la nostra maglia... adesso scappano l'ultimo giorno di mercato, fanno i bambini sui social e quando vanno in campo sembra che siano sotto tortura obbligati... 

Leoni sui social, conigli bagnati in campo.

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18 minuti fa, crepuscoilare ha scritto:

Secondo me se facciamo discendere tutto quel che c'è di esemplare dalle vittorie in champions, beh, rischiamo di mandare al macero più di un secolo di onoratissima storia e di celebrare qualcosa di accidentale. 

Non vedo alcunché di accidentale in una squadra che ha disputato tre finali di Champions’ consecutive e che terrorizzava non solo uno dei fratelli Neville ma l’intero mondo calcistico. L’accidente è stato perdere le altre due, di cui una con un fuorigioco non fischiato (maledizione, proprio l’altro giorno ero nello spogliatoio dell’Amsterdam Arena e la prima maglia esposta nella stanza delle partite “epiche” era proprio quella di Mijatovic, che ho tenuto fuori dalla foto chiaramente).

Era tutto ben programmato e calcolato. Sarà per Gianni e Umberto, per la Triade che al tempo non ne sbagliava mezza, non lo so. So che funzionava in un modo e ora si va in altre direzioni.

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Penna bianca..ero innamorato pazzo di lui..quei capelli bianchi e la sua esultanza la feci mia con la maglietta sopra la testa..e stetti male quando andò al middlesbrough.

Ma Vialli e Ravanelli sono ancora amici? O almeno hanno mantenuto i rapporti? Non ho mai visto una reunion, una foto insieme, etc.

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14 minuti fa, ico83 ha scritto:

Non penso si possa ascrivere tutto (o buona parte) all’epoca. Ricordo perfettamente i trogloditi in curva che condannarono Baggio per un gesto assolutamente umano nei confronti della tifoseria che lo aveva acclamato e supportato ma soprattuto nei confronti della società che decise di tesserarlo nonostante il primo grave infortunio al crociato anteriore e al menisco, proprio due giorni prima di concludere l’affare col Vicenza.

Ricordo come accolsero Ancelotti qualche anno dopo, ad esempio.

No, non credo che fosse una società migliore (quella italiana), men che meno che lo fosse l’ambiente; credo che la Juventus fosse migliore. La selezione degli uomini era migliore.

Secondo me mancano, ai vertici, intuito e buon gusto. Non si comprano al mercato.

Bisogna riportare alla base i nostri “Maldini”, come Vialli per l’appunto. Ma anche Zidane. Calciatori, va bene, ma pensanti.

Stiamo imbarcando solo istintivi, arrivisti e ragionieri. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.

c'è meno cooperazione e meno solidarietà tra i giovani

si fa poco gruppo, si è molto più individualisti e si mette l'IO sopra tutto, c'è più insofferenza al sacrificio

queste doti ad oggi è dura trovarne

che ci sia un problema in dirigenza alla Juventus e ci siano uomini sbagliati (o passati, che hanno dato e ora non ci stanno più dentro) è palese, ma ricreare tali situazioni è impossibile

c'è da ricostruire un clima, diverso, adatto all'oggi

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1 minuto fa, ico83 ha scritto:

Non vedo alcunché di accidentale in una squadra che ha disputato tre finali di Champions’ consecutive e che terrorizzava non solo uno dei fratelli Neville ma l’intero mondo calcistico. L’accidente è stato perdere le altre due, di cui una con un fuorigioco non fischiato (maledizione proprio l’altro giorno ero nello spogliatoio dell’Amsterdam Arena e la prima maglia esposta nella stanza delle partite “epiche” era proprio quella di Mijatovic, che ho tenuto fuori dalla foto chiaramente).

Era tutto ben programmato e calcolato. Sarà per Gianni e Umberto, per la Triade che al tempo non ne sbagliava mezza, non lo so. So che funzionava in un modo e ora si va in altre direzioni.

La forza di quella squadra non è minimamente in discussione. Con "qualcosa di accidentale" mi riferisco a caratteristiche minori di quella squadra, in cui può ad esempio rientrare l'amicizia tra Vialli e Ravanelli. La vittoria finale è frutto di forza, ma anche del caso. La juve che perse le due finali non era più scarsa di quella che vinse con l'Ajax, per dire.

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4 minuti fa, Bob Kelso ha scritto:

c'è meno cooperazione e meno solidarietà tra i giovani

si fa poco gruppo, si è molto più individualisti e si mette l'IO sopra tutto, c'è più insofferenza al sacrificio

queste doti ad oggi è dura trovarne

che ci sia un problema in dirigenza alla Juventus e ci siano uomini sbagliati (o passati, che hanno dato e ora non ci stanno più dentro) è palese, ma ricreare tali situazioni è impossibile

c'è da ricostruire un clima, diverso, adatto all'oggi

Non so, si socializza in modo diverso ma è un problema che coinvolge tutte le età. In ogni caso ci sono le ludoteche ad esempio che offrono la possibilità di scambiare due chiacchiere e divertirsi come e anche meglio di una volta.

L’individualismo invece è un problema, concordo. Non è un problema nuovo/recente ma ha assunto una forma nuova. C’è assuefazione all’indifferenza.

Per quanto riguarda la Juve però, come ho già detto, degli elementi con le caratteristiche giuste li abbiam presi, Chiesa e Locatelli ad esempio, ma anche i giovani che si stanno mettendo in mostra in queste settimane.

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