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(TS) "L'articolo 4 un boomerang su Chiné? Mai citato l'articolo 31 sulla male gestione contabile, un assist anche per il ricorso del 19"

Post in rilievo

Adesso, Pisogiallorosso ha scritto:

l'aticolo 4 consente alla giustizia sportiva maggior libertà di manovra...anche perche è la juve che deve dimostrare di non essere stata sleale, e mi chiedo come sia possibile dimostrarlo, essendo una valutazione soggettiva

No questa è una leggenda metropolitana.

È la procura che deve provare la slealtà. Non c'è nessuna inversione dell'onere della prova.

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L'articolo 4 e' come fuori dal calcio il reato di traffico di influenze o concorso esterno in associazione mafiosa, qiando non riescono a trovare nessun reato inventano un reato dal nome mostruoso che puo' essere contestato a chiunque.  

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1 minute ago, garrison said:

No questa è una leggenda metropolitana.

È la procura che deve provare la slealtà. Non c'è nessuna inversione dell'onere della prova.

nella giustizia sportiva non è così, perdonami

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2 minuti fa, garrison ha scritto:

È una visione.

Potrebbe avere contestato l'articolo generico però solo per lasciarsi più ampia libertà nel contestare i comportamenti e lasciare più libertà ai "giudici sportivi", che da quanto visto nella sentenza sulle plusvalenze sono pure peggio di questo Chiné. O come in Calciopoli dove inventarono un illecito per la somma di comportamenti leciti.

Un bello spartiacque sarà il 19, vediamo se il Coni mette un freno alla fantasia di 'sta gente.

 

La mia previsione sul 19, ribadisco previsione, non è certezza (non sono nessuno)

  1. 50% accoglimento appello
  2. 40% rinvio per rimodulare la sentenza solo sulla contestazione del primo giudizio(quindi solo ammenda)
  3. rigetto (ma la vedo veramente difficile)
  4. patteggiamento

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Sinceramente mi chiedo per quale motivo un o stimato professionista come Chinè si presti a questo uso distorto e politico della Giustizia sportiva. 

Andando, in questo modo , a macchiare una carriera svolta a livelli ben più prestigiosi e alti rispetto alla Procura Figc. Chi ha letto anche una sola pagina di un qualsiasi manuale di Diritto, sa  che ci sono principi oltre i quali non si può  andare , parlo di principi , quindi di deontologia . Il fatto stesso di mettersi al servizio per svolgere attività di Polizia politica è devastante per chi ha fatto del Diritto il pilastro portante della propria vita e della propria carriera. Mi auguro, per rispetto delle professioni, che non si stia cercando per forza un reato da attribuire ad una figura prestabilita come colpevole. 

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comunque vedo con piacere che in molti si stanno soffermando sul discorso del patteggiamento , come possibile scelta societaria.

il bello che ieri ero stato definito un provocatore e si chiedeva la mia estromissione dal forum...solo per averlo ipotizzato😶

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Adesso, Pisogiallorosso ha scritto:

nella giustizia sportiva non è così, perdonami

Hai ragione 

c’é l’inversione dell’onore della prova

nel nostro caso ci sono i bilanci certificati ed un processo penale ancora da far partire.

per questo si é passati al generico principio di lealtà sportiva.

in questo caso invertire l’onore della prova risulta pressoché impossibile 

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A tutti quelli che hanno paura del patteggiamento perché poi si sentono additati come colpevoli vorrei suggerire che la risposta da dare è "Il patteggiamento l'ha chiesto la FIGC per evitare richieste di danno milionarie visto che abbiamo giocato una stagione intera in tribunale e poi era tutto una farsa".

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1 minuto fa, Pisogiallorosso ha scritto:

l'aticolo 4 consente alla giustizia sportiva maggior libertà di manovra...anche perche è la juve che deve dimostrare di non essere stata sleale, e mi chiedo come sia possibile dimostrarlo, essendo una valutazione soggettiva

Sai comè dovrebbe essere l'accusa a dover dimostrare la colpevolezza e non con valutazioni soggettive ma oggettive

Altrimenti si fa prima a mettere una nuova regola : le squadre con colori sociali bianco e neri e che cominciano per Juve e finiscono per ntus partono da -20 in classifica

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3 minuti fa, Enrico Pallazzo ha scritto:

Alla fine se patteggiano si arrenderanno alla logica dei poteri forti. Fuori dalle coppe quest'anno, accontentando Ceferino, Gravina, Lotito ecc.... e il prossimo anno si ricomincia a testa bassa con una immagine da ricostruire in tutto il mondo. Un lavoro impegnativo.

Io sarei per la battaglia senza prigionieri, ma capisco che la politica spesso è mediazione.

Esattamente... magari si riuscirà a salvare pure l'Europa, ma dover sempre sentirci ricordare di come "anche stavolta ci abbiano salvato" sarebbe un boccone amarissimo da dover ingoiare... di nuovo.

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2 minuti fa, yanke ha scritto:

Sinceramente mi chiedo per quale motivo un o stimato professionista come Chinè si presti a questo uso distorto e politico della Giustizia sportiva. 

Andando, in questo modo , a macchiare una carriera svolta a livelli ben più prestigiosi e alti rispetto alla Procura Figc. Chi ha letto anche una sola pagina di un qualsiasi manuale di Diritto, sa  che ci sono principi oltre i quali non si può  andare , parlo di principi , quindi di deontologia . Il fatto stesso di mettersi al servizio per svolgere attività di Polizia politica è devastante per chi ha fatto del Diritto il pilastro portante della propria vita e della propria carriera. Mi auguro, per rispetto delle professioni, che non si stia cercando per forza un reato da attribuire ad una figura prestabilita come colpevole. 

Per lo stesso motivo che uno stimato PM con una carriera davanti ha deciso di fare il trafficante di droga...

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6 minuti fa, [email protected] ha scritto:

Sicuramente.

mi fa male dirlo con tanta franchezza e rassegnazione, ma dopo il 19 bisogna patteggiare.

inutile e dannoso addentrarsi nella giustizia ordinaria e sui risarcimenti danni.

“fortunatamente” il nuovo deferimento non mette in discussione i parametri sportivi.

in questo modo anche in ambito internazionale sarà difficile sanzionarci con blocco mercato o esclusione dalle competizioni.

ad oggi credo che sia tutto nelle nostre mani e Allegri e la squadra devono cercare di vincere almeno una delle due competizioni.

in questo caso credo che almeno così sia fatta salva la partecipazione.

lo ribadisco, meglio chiudere subito.

Ricordo però che c'è ancora un procedimento aperto da parte della Uefa. E visto che questo schifo parte tutto da qui, è lecito aspettarsi di tutto da questi "signori". 

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2 minuti fa, [email protected] ha scritto:

Hai ragione 

c’é l’inversione dell’onore della prova

nel nostro caso ci sono i bilanci certificati ed un processo penale ancora da far partire.

per questo si é passati al generico principio di lealtà sportiva.

in questo caso invertire l’onore della prova risulta pressoché impossibile 

Non c'è alcuna inversione, questa presunta norma non esiste.

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le  mie idee sono ancora più confuse. ora...

 

L’onere della prova

È opinione diffusa quella secondo la quale nel procedimento sportivo sarebbe vigente la «presunzione di colpevolezza» dell’incolpato, chiamato a provare la propria innocenza, a fronte di una vera e propria presunzione di sua responsabilità, posta in es­sere con l’adozione del deferimento ad opera della Procura federale. Dunque, non in dubio pro reo, ma in dubio contra reum. Non vi è, tuttavia, nell’ordinamento sportivo, una sola disposizione che consenta di ritenere gravato l’incolpato della necessità di dimostrare l’insussistenza delle contestazioni a suo carico. Tale assunto trova ora esplicita conferma nell’art. 44, comma 2 del codice CONI, il quale impone al Procuratore federale l’adozione di un provvedimento di archiviazione ogni qualvolta gli elementi acquisiti non siano «idonei a sostenere l’accusa in giudizio». Dal tenore della prefata disposizione, può ora ritenersi operante, anche nel processo sportivo, il principio di presunzione di innocenza [38]. Imporre all’organo demandato all’esercizio dell’azione disciplinare di non procedervi, qualora, a seguito di un giudizio prognostico, lo stesso ritenga di non essere in grado di sostenere fondatamente l’accusa in giudizio, non può, infatti, che legittimare l’interpretazione volta a ritenere sussistente uno specifico onere posto in capo alla Pro­cura di provare in giudizio la responsabilità dell’incolpato. Si ritiene, tuttavia, opportuna una precisazione. La dedotta operatività del principio di presunzione di innocenza, non comporta, al­meno secondo l’opinione prevalente della giurisprudenza domestica, l’ingresso nel processo sportivo del criterio «dell’oltre ogni ragionevole dubbio», l’applicazione del quale rappresenta, nell’ordinamento penale, il limite alla libertà di convincimento del giudice nella pronuncia delle sentenze di condanna a carico dell’imputato [39]. Secondo un tale orientamento, la peculiarità che contraddistingue il processo sportivo finirebbe comunque per legittimare l’adozione di una pronuncia di condanna del­l’incolpato, pur non suffragata da una dimostrazione completa, sul piano giuridico-te­leologico, della sua colpevolezza.

2 minutes ago, garrison said:

Non c'è alcuna inversione, questa presunta norma non esiste.

la normativa non è chiara, te ne do atto

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5 minuti fa, Pisogiallorosso ha scritto:

comunque vedo con piacere che in molti si stanno soffermando sul discorso del patteggiamento , come possibile scelta societaria.

il bello che ieri ero stato definito un provocatore e si chiedeva la mia estromissione dal forum...solo per averlo ipotizzato😶

il giornale di trigoria scrive del patteggiamento.

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1 hour ago, Nicola73 said:

Vi immaginate se un personaggio del genere vi dovesse giudicare a livello personale in un procedimento penale? Piangerei mattina e sera dallo sconforto 

Se dovesse giudicare si. Se dovesse fare il PM per la verità sarebbe l'esatto contrario perchè in un dibattimento gli avvocati difensori lo farebbero a pezzettini. 

Mi pare che stia inanellando una serie di magrissime figure. 

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10 ore fa, garrison ha scritto:

È una visione.

Potrebbe avere contestato l'articolo generico però solo per lasciarsi più ampia libertà nel contestare i comportamenti e lasciare più libertà ai "giudici sportivi", che da quanto visto nella sentenza sulle plusvalenze sono pure peggio di questo Chiné. O come in Calciopoli dove inventarono un illecito per la somma di comportamenti leciti.

Un bello spartiacque sarà il 19, vediamo se il Coni mette un freno alla fantasia di 'sta gente.

 

Potrebbe si Garrison.

Il 19 è sicuramente una data fondamentale per questa battaglia legale.Qualche speranza la nutro sul Coni molto tiepida ma la nutro.

Nel 2006 se non ricordo male però fummo condannati in base all'Art 30. Illecito sportivo e la reiterazione dell'illecito sportivo determinò la pesantezza della pena e la sommatoria di penalizzazioni Retrocessione,penalizzazione nel successivo campionato e revoca dello scudetto 2005 e non assegnazione del 2006 poi concesso per grazia ricevuta agli onesti per eccellenza.

L. Art. 4 al Comma 1 non gli concede tutta questa libertà in teoria poi in pratica tutti e due abbiamo "visto cose che voi umani".

Un abbraccio.

 

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2 minuti fa, garrison ha scritto:

Non c'è alcuna inversione, questa presunta norma non esiste.

La valutazione della prova nell’ambito del diritto sportivo é materia estremamente complessa.

Il tar, in un certo qual modo, ha puntualizzato certi aspetti.

dall’altro, giurisprudenza vuole che dovendosi formare il giudizio su una dimostrazione non competa (come in ambito ordinario), si sostanzi una inversione de facto dell’onere probatorio.

questo resta per me il limite ineludibile e fallace del codice di giustizia sportiva.

da un lato la necessità di celerità, dall’altro doversi oggi scontrare con l’impatto di una presunzione di colpevolezza che impatta enormemente sulla gestione di una azienda con centinaia di dipendenti ed un fatturato di 500 milioni circa.

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3 minutes ago, Zonzo said:

É una cosa che da tempo dicono anche molti giuristi di fede bianconera 

Chi ti ha definito provocatore é un ignorante 

attenzione io sono romanista, questa è la provocazione...

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1 minute ago, [email protected] said:

La valutazione della prova nell’ambito del diritto sportivo é materia estremamente complessa.

Il tar, in un certo qual modo, ha puntualizzato certi aspetti.

dall’altro, giurisprudenza vuole che dovendosi formare il giudizio su una dimostrazione non competa (come in ambito ordinario), si sostanzi una inversione de facto dell’onere probatorio.

questo resta per me il limite ineludibile e fallace del codice di giustizia sportiva.

da un lato la necessità di celerità, dall’altro doversi oggi scontrare con l’impatto di una presunzione di colpevolezza che impatta enormemente sulla gestione di una azienda con centinaia di dipendenti ed un fatturato di 500 milioni circa.

Per la conoscenza (diretta per esperienza non per professione) che ho del diritto tributario non è così anche in quell'ambito? 

 

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3 minuti fa, marianox ha scritto:

Potrebbe si Garrison.

Il 19 è sicuramente una data fondamentale per questa battaglia legale.Qualche speranza la nutro sul Coni molto tiepida ma la nutro.

Nel 2006 se non ricordo male però fummo condannati in base all'Art 30. Illecito sportivo e la reiterazione dell'illecito sportivo determinò la pesantezza della pena e la sommatoria di penalizzazioni Retrocessione,penalizzazione nel successivo campionato e revoca dello scudetto 2005 e non assegnazione del 2006 poi con * per grazia ricevuta agli onesti per eccellenza.

L. Art. 4 al Comma 1 non gli concede tutta questa libertà in teoria poi in pratica tutti e due abbiamo "visto cose che voi umani".

Un abbraccio.

 

Le contestazioni del 2006 erano di ben altro tenore.

sono cose fortunatamente diverse per gravità.

che poi basterebbe opinare che il mercato si può fare anche a debito…

non esiste alcuna violazione del principio di lealtà sportiva.

sino a quando una società viene ritenuta solvibile, le banche e gli istituti di credito possono avallare anche acquisti a debito.

nel nostro caso ci sono aumenti di capitale.

vediamo come andrà 

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