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Tarmako78

Processo politico: la fine della saga contro la Juve e le pene inflitte a furor di popolo

Post in rilievo

La vicenda giudiziaria del club bianconero si conclude con un patteggiamento, che sottolinea la natura non giuridica di tutta la faccenda: è legittimo sospettare che l’apparato sportivo abbia colto l’occasione dell’indagine penale della procura per punire i responsabili del progetto della Superlega

Dunque è finita con una semplice multa la saga della Juventus e della giustizia sportiva. Una degna conclusione di compromesso che sottolinea – ammesso ve ne fosse bisogno – la natura politica del processo al club bianconero. Vediamo perché.

 

Il patteggiamento, come espressamente riportato nel dispositivo è stato applicato ai sensi dall’art. 127 del codice sportivo che stabilisce che «dopo il deferimento l’incolpato può accordarsi con la procura federale per chiedere all’organo giudicante l’applicazione di una sanzione ridotta o commutata».

 

 

Ridurre la pena vuol dire, ovviamente, una semplice diminuzione di quella che il giudice ritenga giusta da infliggere mentre la “commutazione” (istituto, pare di capire, dibattuto dalla giurisprudenza sportiva) vuol dire tramutare una pena di un certo tipo – ad esempio una squalifica o una privazione di punti – in un’altra di diversa natura (solitamente una sanzione pecuniaria).

 
 

In questi casi, sia nell’enunciazione dell’accordo fra le parti sia nel dispositivo della sentenza se ne dovrebbe fare menzione indicando la pena originaria. Nella sentenza del tribunale sportivo non ve ne è menzione, sicché si desume che sia applicata una semplice riduzione del tipo di pena che procura e tribunale hanno ritenuta adeguata al caso: una ammenda.

 

Se è così allora è legittimo chiedersi perché in sede di revisione (e non di giudizio di merito) per la contestazione delle plusvalenze si sia invece applicata una sanzione di tipo diverso, come la sottrazione di punti.

Non c’è alcuna logica spiegazione: tutti gli esperti erano concordi nel ritenere assai più rilevante e grave la questione degli stipendi rispetto a quella dell’alterazione dei bilanci. Diciamo che le due incolpazioni sono di analoga natura, risolvendosi entrambe in una falsificazione delle scritture contabili e nella violazione dei principi contabili internazionali.

 

Allora perché due pesi e due misure? Non c’è altra risposta che in motivi di opportunità politica. In realtà la vicenda delle plusvalenze era solo un problema di ordinario diritto penale di competenza esclusiva della giustizia dello Stato italiano e non di quella sportiva.

Nessuna prova e nessuna contestazione è stata mossa contro il club di Torino per aver influito con l’alterazione dei bilanci sulla regolarità delle competizioni sportive.

 

È legittimo allora sospettare che l’apparato sportivo abbia colto al balzo l’occasione dell’indagine penale della procura torinese (peraltro probabilmente incompetente a indagare, deve decidere la Cassazione) per una esemplare esecuzione pubblica contro gli autori del “golpe della Superlega”.

È questo il terribile spettro che si aggira per l’Europa calcistica e sulla cui legittimità dovrà pronunciarsi prossimamente la Corte di giustizia europea.

 

Nei sistemi autoritari è consuetudine infliggere pene “coram populo” che servano di monito, contro coloro che attentino alla loro sovranità per poi magari mostrarsi magnanimi e concedere la grazia dopo che il reprobo si emendi della colpa.

Il pellegrinaggio di John Elkann a Napoli e la richiesta di patteggiamento sono da ritenersi una manifestazione di pubblico pentimento che un Paese intriso di senso cattolico come il nostro non può non approvare.

C’è solo da chiedersi se l’Italia e la sua industria sportiva abbiano bisogno di questo e debbano accontentarsi di un simile sistema di giustizia, nello sport e altrove. E se per caso dietro l’offensiva anti-Juventus non si celi l’atto finale di un processo di trapasso di potere.

La Juventus in oltre un secolo è stata l’immagine e l’estensione di un indiscusso potere finanziario capace di sopravvivere anche al suo declino industriale e a quello della sua città, di misurarsi con i grandi cambiamenti della storia politica (si pensi al Berlusconismo che pure non ha intaccato il predominio calcistico).

Oggi è l’epoca dei fondi di investimento e dei sovranismi finanziari: Torino è solo un piccolo punto in un panorama geopolitico e sportivo divenuto troppo grande.

 

Linkiesta.it
 

 

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La logica della multa di oggi secondo me sulla manovra degli stipendi più grave c'eravamo solo noi, nel calderone delle plusvalenze c'era di tutto e di più, quindi così si finisce di indagare e finisce come sempre a tarallucci e vino, hanno trovato l'agnello sacrificale, chi l'ha messo sulla graticola John o i vari chinè e soci a voi l'ardua sentenza 

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il sentimento popolare non ci ha mai condannati a nulla

 

dietro il 2006/2023 ci sono sempre state motivazioni politiche

 

che poi nessuno si è indignato perchè tutti ci odiano è un altro discorso

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9 minuti fa, MasterminT ha scritto:

il sentimento popolare non ci ha mai condannati a nulla

 

dietro il 2006/2023 ci sono sempre state motivazioni politiche

 

che poi nessuno si è indignato perchè tutti ci odiano è un altro discorso

Beh l'ultimo tuo passaggio denota proprio la longa manus del sentimento popolare che viene sempre usato come mezzo trainante per portare avanti inchieste e processi contro la Juve. In calciopoli il sentimento popolare è entrato addirittura nelle motivazioni della condanna in primo grado del processo sportivo.

Lo schema ormai è il consueto: filone di inchiesta blando, intercettazioni, fuga di notizie sulla stampa amica, innesco del sentimento antijuve che va a giustificare i provvedimenti disciplinari.

Sulla base dei provvedimenti disciplinari che si è architettati si costruisce l'impianto accusatorio, tanto ormai l'opinione pubblica è schierata e su un processo che si estingue in poco tempo, quello sportivo, il sentimento popolare è un elemento fondamentale.

 

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Io non vedo molte differenze rispetto al 2006. Si voleva punire la Juventus e lo si è fatto. Stavolta la proprietà ha provato a difendersi cosa che invece non fece nel 2006. Ma si tratta pur sempre di una volontà politica e quindi anche la proprietà è dovuta scendere a compromessi.

 

Che in questo caso consisteva nel minore male possibile 

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1 ora fa, MasterminT ha scritto:

il sentimento popolare non ci ha mai condannati a nulla

 

dietro il 2006/2023 ci sono sempre state motivazioni politiche

 

che poi nessuno si è indignato perchè tutti ci odiano è un altro discorso

.quoto con il sangue....

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28 minuti fa, AxeI1991 ha scritto:

La domanda è: quando il prossimo processo falsa? 

Dal processo doping ad oggi diciamo che stiamo nella media di una vigliaccata ogni 11-12 anni.

Se poi ci infiliamo piccolezze come l'esame di Suarez e la presunta collusione con gli ultrà il rapporto  è piu basso. 

Poi attenzione che dopo calciopoli tutte le aberrazioni giudiziarie piccole o grandi che siano sono state almeno 4 e tutte concentrate negli ultimi 5 anni quindi abbiamo un trend in forte ascesa.

Evidentemente la napoletanizzazione di istituzioni e Procure del nord sta ottenendo i suoi effetti.

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La fine della saga contro la Juve? Fino alla prossima farsa.

Tanti si ricordano solo del 2006 ma il processo per “abuso di farmaci”? Se ci pensate era formalmente uguale a quello delle plusvalenze, ovvero ci accusavano di prendere un quantitativo eccessivo di farmaci LEGALI, che poi se ricordo bene si parlava di creatina ed altre cose completamente innoque.

E il processo sull’acciaio scadente?

E tutto il bailamme per l’Esame di Suarez che non era manco un nostro giocatore?

Basta una minima kagata per attaccarci, e’ sempre stato così e sempre lo sarà fino a quando faremo la Superlega e si cambierà lo sport.

 

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25 minuti fa, AxeI1991 ha scritto:

La domanda è: quando il prossimo processo falsa? 

Tra massimo un paio di anni. Basta guardarsi indietro per capire che ci provano ogni due/tre anni:

- Conte squalificato dopo la vittoria dello scudetto

- accusa di aver usato cemento scadente per lo stadio

- questione tifosi/ndrangheta

e di sicuro ce ne sono tante altre che ora mi sfuggono

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Secondo il mio modesto parere la guerra nei nostri confronti non è finita,siamo sempre nel mirino,non bisogna abbassare la guardia ma difendersi e contrattaccare come misura preventiva.

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1 ora fa, freste ha scritto:

Beh l'ultimo tuo passaggio denota proprio la longa manus del sentimento popolare che viene sempre usato come mezzo trainante per portare avanti inchieste e processi contro la Juve. In calciopoli il sentimento popolare è entrato addirittura nelle motivazioni della condanna in primo grado del processo sportivo.

Lo schema ormai è il consueto: filone di inchiesta blando, intercettazioni, fuga di notizie sulla stampa amica, innesco del sentimento antijuve che va a giustificare i provvedimenti disciplinari.

Sulla base dei provvedimenti disciplinari che si è architettati si costruisce l'impianto accusatorio, tanto ormai l'opinione pubblica è schierata e su un processo che si estingue in poco tempo, quello sportivo, il sentimento popolare è un elemento fondamentale.

 

tutto nasce dai giochi di potere, in questo caso superlega vs uefa, in cui ballano tanti soldi, non dal sentimento popolare

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La figc è stata ben lieta di eseguire gli ordini di Ceferin ma non dimentichiamo che hanno provato a fregarci già dopo il primo scudetto con la ridicola squalifica a conte.. Poi la storia dell'acciaio dello stadium.. L'inchiesta sugli ultras.. Suarez.. Senza scordare che primj al mondo hanno introdotto il var per cercare di fregarci anche sul campo.. È riduttivo imputare tutto al mafioso sloveno. A monte c'è un sistema che ci odia e una procura di Torino infestata di magistrati Napulicchi.. 

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1 hour ago, AxeI1991 said:

La domanda è: quando il prossimo processo falsa? 

Appena si mettera’ in piedi una squadra decente ( e ho paura ci voglia del tempo, sperando di sbagliarmi) o non appena devono coprire altri problemi nel calcio in generale o di altre squadre, quindi potrebbe  essere anche settimana prossima…

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2 minuti fa, ksurfer67 ha scritto:

Appena si mettera’ in piedi una squadra decente ( e ho paura ci voglia del tempo, sperando di sbagliarmi) o non appena devono coprire altri problemi nel calcio in generale o di altre squadre, quindi potrebbe  essere anche settimana prossima…

No. Prima viciamo altri 4-5 scudetti...poi si ricomincia.

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È stato condannato Arrivabene e non Marotta...perché mi viene da pensare che quest'ultimo sia andato a spifferare segreti della Juve e ci sia nuovamente l'Inter in regia? Forse non c'entra nulla, ma ormai penso subito a loro quando succede qualcosa...

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24 minuti fa, MasterminT ha scritto:

tutto nasce dai giochi di potere, in questo caso superlega vs uefa, in cui ballano tanti soldi, non dal sentimento popolare

Ma che siano questioni politiche è fuori discussione.  Altresì che il sentimento popolare venga fomentato, usato e veicolato per convogliare le sentenze è un altro dato di fatto.

Lo dimostra "l'esigenza" di fare uscire sui giornali spezzoni di intercettazioni ad hoc, spesso prima della conclusione delle indagini. 

Sono due elementi politica e sentimento popolare che servono al Sistema per lo scopo.

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Sta volta c'è stata una proprietà presente con i fatti, senza nessuno personaggi da cattivi consigli intorno (nel 2006 il ricorso al Tar c'era...), e gli è andata male.


Alla prossima buffonata.

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Possiamo elencare un attimo tutti i "processi"? No perchè inizia ad essere interessante fare la lista..
I farmaci, calciopoli, l'acciaio, le curve, le plusvalenze..

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2 hours ago, MasterminT said:

il sentimento popolare non ci ha mai condannati a nulla

 

dietro il 2006/2023 ci sono sempre state motivazioni politiche

 

che poi nessuno si è indignato perchè tutti ci odiano è un altro discorso

Chiaro. Il sentimento popolare è "solo" la benzina.

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